Dispensa Patrologia 4
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Nel 1934 W. BAUER scrisse un’opera 1 su questo tema dando di fatto una nuova<br />
impostazione alla problematica ortodossia-eterodossia rispetto a quella che considerava<br />
l'eterodossia una deviazione dall'ortodossia. La sua idea era viziata ma l'impostazione base<br />
era giusta. Bauer sosteneva che nei primi tempi del cristianesimo ogni chiesa andasse per la<br />
sua strada, e solo con l’imporsi dell’egemonia romana, basata sulla testimonianza apostolica<br />
di Pietro e Paolo, si individuò nella conformità a questa Chiesa di Roma il concetto di<br />
ortodossia. Roma avrebbe pian piano imposto la sua interpretazione del messaggio primitivo<br />
come unica espressione della retta fede. Dunque l'eresia precede e non segue l'ortodossia.<br />
Si tratta però per Bauer di un concetto politico, sociologico: maggioritario. A prescindere<br />
dalla sua posizione (per un protestante come lui l’ortodossia è l’opinione della maggioranza)<br />
il problema posto dal Bauer è molto serio: l’eresia precede l’ortodossia? Molti credono che<br />
l’eresia sia una opinione di una minoranza, che, se diventa maggioranza, rende la sua<br />
dottrina ortodossa. [Cfr. commento Vang. Giuda, pp. 112ss.].<br />
Simonetti mostra che l’ortodossia non è una questione sociologica. Si è trattato di una<br />
progressiva presa di coscienza emergente già in Paolo. Hairesis significava originariamente<br />
scelta, divisione; anticamente vi venivano designate le scuole filosofiche. Poi con Paolo<br />
prende sempre più il significato di divisione e diventa negativo (Tit 3,10: colui che provoca<br />
dissensi). Per Ignazio significherà la vera e propria deviazione dottrinale, in senso tecnico.<br />
L'ortodossia va considearta nel divenire storico sotto due punti di vista 1. presa di coscienza<br />
del contrasto di alcune dottrine con altre che vanno respinte; 2. elaborazione di un corpus<br />
dottrinale comune.<br />
<br />
Hairesis: mondo filosofico, accezione ampia. Scelta quindi divisione, scuola filosfoica.<br />
At 5,17: sadducei e 15,5: farisei. “sètta”. Valenza non negativa.<br />
Paolo semrpe negativo: 1 Cor 11,10; Gal 5,20 la parola qui è equivalente di schisma.<br />
Cfr. hairetikos è colui che provoca dissensi e divisioni (1 Tt 3,10).<br />
Ignazio: definizione tecnica: deviazione dottrinale che comporta l'allontanamento dalla<br />
comunità Eph 6,2; Trall 6,1. Cfr. 2 Pt 2,1 qui forse senso tecnico (testo tardo).<br />
Nel primitivo cristianesimo c’erano varie correnti, le prime difficoltà si avvertirono nelle<br />
comunità paoline. I forti dissensi erano a causa dell<br />
- osservanza giudaica<br />
- opinioni su Cristo<br />
Mentre i giudei le sette facevano aprte della stessa struttura, i cristiani si pongono<br />
il problema della compatibilità della varietà di opinioni con l'appartenenza ad una<br />
comunità unica<br />
Galati 1,8-9 (54. d.C.): si tratta di due messaggi diversi, incompatibili.<br />
«se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi<br />
abbiamo predicato, sia anatema!». Anathema è la condanna solenne (=herem) con espulsione.<br />
1Cor 3,10-15 (57 d.C.): meno drastico; presenza di messaggi meno validi ma con<br />
comune fondamento in Cristo delle varie predicazioni; Forse si sentiva più diverso dai giudei<br />
che dai Corinzi? Coscienza maggiore della ramificazione del messaggio e fondate<br />
autorevolmente (esistenza di alcuni partiti che fanno dipendere la salvezza dal battezzante e<br />
non dal battesimo in sé). Tollera la diversità pro bono pacis.<br />
Fil 1,15-18: in prigione. Stesso att.to. C'è una predicazione contro Paolo ma cmq<br />
tollerata per il comune fondamento: “purchè Cristo sia predicato”. Tolleranza in materia<br />
dotrinale.<br />
1 Cor 5,1-5: in materia morale non è tollerante. Primo caso di scomunica formale<br />
(morale) per il caso di incesto. Non così sarà verso i suoi nemici (cfr. Fil 1,15-18 in materia<br />
dottrinale).<br />
Cfr. ambiente giudeocristiano Mt 5,19: non viene precluso il regno (tolleranza in materia<br />
di dottrina).<br />
Lettere pastorali: meno tolelranti a livello dottrinale; crisi organizzativa e dottrinale<br />
1Tm 1,10; 4,1. 6.13.16; 6,1.3; 1Tm 3,10.16; Tt 2,7.10; falsa dottrina<br />
(eterodidaskalein in 1Tm 1,3; 6,3). “didascalia” come insegnamento autentico o<br />
falso.<br />
1 BAUER W., Rechtgläubigkeit und Ketzerei in ältesten Christentum [BHTh 10], Tübingen 1934. Attorno a<br />
questo saggio si è concentrato l’incontro di Studiosi dell’Antichità cristiana del 1984: Eresia ed eresiologia<br />
nella Chiesa antica, in Augustinianum 25 (1985) 581-903.