Bonhoeffer - Lega Missionaria Studenti
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ARTEFICE DEL FUTURO<br />
Il cristiano non è semplicemente un sociologo. A lui non basta registrare il male presente nel mondo e<br />
fare un’analisi dei danni. Non è colui che si aggira per il paese gridando che tutto va male, che i costumi<br />
sono corrotti e che quindi non ci può essere più futuro. Il cristiano è l’uomo di fede, è colui che non si limita<br />
ad analizzare il problema e a scappare dalla realtà, ma resta fedele al mondo, scorciandosi le maniche<br />
e mettendosi subito all’opera per la ricostruzione. Egli è convinto che anche dalle macerie di una città<br />
distrutta può riemergere un nuovo futuro. È questa fiducia nel futuro che sostenne Dietrich <strong>Bonhoeffer</strong><br />
nei lunghi e faticosi mesi di prigionia. Nella estrema incertezza sul suo presente, egli ha il coraggio di scrivere<br />
alla sua fidanzata Maria, progettando il matrimonio. Quando il mondo sembra andare a rotoli a causa<br />
della guerra e a tutti veniva voglia di raggiungere il paradiso quanto prima per trovare finalmente un<br />
po’ di pace, egli parla della fede che resta attaccata al mondo senza fuggirgli. Sia la sua testimonianza a far<br />
ardere d’impegno per il futuro il cuore dei cristiani.<br />
Mia carissima Maria!<br />
[…] Quando dunque penso alla situazione del mondo, alla totale oscurità che circonda il nostro destino<br />
personale e alla mia detenzione, allora credo che la nostra unione può essere solo un segno della grazia<br />
e della bontà di Dio, che ci chiama alla fede. Saremmo ciechi se non lo vedessimo. Nel momento del<br />
grande bisogno del suo popolo Geremia dice: “In questo paese si debbono ancora comprare case e campi”,<br />
un segno della fiducia nel futuro. È qui che si gioca la fede. Possa Dio donarcela ogni giorno. Non intendo<br />
riferirmi alla fede che fugge il mondo, ma a quella che sopporta il mondo e lo ama e gli resta fedele,<br />
nonostante tutta la sofferenza che esso contiene per noi. Il nostro matrimonio sarà un sì alla terra di<br />
Dio; esso irrobustirà il nostro coraggio ad agire, e a compiere qualcosa sulla terra. Io temo che i cristiani<br />
che stanno sulla terra con un solo piede, staranno con un solo piede anche in paradiso […].<br />
• Un cristiano, sull’esempio di Gesù, anche quando tutto va male, deve “indurire il volto” e dirigersi speditamente<br />
verso la “propria Gerusalemme”. Di fronte a situazioni di estrema difficoltà, riesco a prendere<br />
vigorosamente il coraggio per pensare al futuro?<br />
• Cosa significa per me pensare al futuro? Annullare frettolosamente il presente, o essere fedele al mio<br />
tempo e leggere tutto in un orizzonte di fede?<br />
• Come vivo la mia presenza sulla terra? Le sono fedele? O vivo da zombie?<br />
12 D. BONHOEFFER – M. VON WEDEMEYER, LETTERE ALLA FIDANZATA. 1943-1945 CELLA 92, R. A. VON BISMARCH – U. KABITZ (A CURA<br />
DI), QUERINIANA, BRESCIA 1994, PP. 48-49.<br />
13 D. BONHOEFFER, RESISTENZA E RESA. LETTERE E SCRITTI DAL CARCERE, E. BETHGE (A CURA DI), SAN PAOLO, CINISELLO BALSAMO<br />
1988, PP. 71-72.<br />
GENTES 4/2005<br />
Ti abbraccia il tuo Dietrich, che ad ogni lettera aspetta con gioia la seguente. 12<br />
[…] Per la maggior parte degli uomini la rinuncia forzata alla progettazione del futuro significa subire<br />
le esigenze del momento in modo irresponsabile, superficiale o rassegnato; altri invece continuano a<br />
sognare nostalgicamente un futuro felice e cercano così di dimenticare il presente. Ambedue questi atteggiamenti<br />
sono inaccettabili. A noi resta solo la via stretta, qualche volta quasi introvabile, di accogliere<br />
ogni giorno come se fosse l’ultimo, e di vivere nella fede e nella responsabilità come se ci fosse ancora un<br />
grande futuro davanti a noi […]. Pensare e agire pensando alla prossima generazione, ed esser contemporaneamente<br />
pronti ad andarcene ogni giorno, senza paura e senza preoccupazione. Questo è l’atteggiamento<br />
che praticamente ci è imposto e che non è facile, ma tuttavia è necessario mantenere coraggiosamente.<br />
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