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Bonhoeffer - Lega Missionaria Studenti

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debole e appunto solo così egli ci sta al fianco e ci aiuta”. Una fede che<br />

salva chi si trova nell’estremo del peccato, annunzio di speranza per i più<br />

lontani: “Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo<br />

solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo<br />

che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo<br />

lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo<br />

era stato prima”.<br />

Romero e <strong>Bonhoeffer</strong> sono stelle che brillano nel cammino di chiunque<br />

volesse prendere sul serio la parola “sequela” di Cristo nella propria vita.<br />

La loro memoria, che custodiamo nel cuore nei giorni pasquali, ci rende<br />

orgogliosi di appartenere al gregge del Signore. La loro offerta diventa<br />

paradigmatica di ogni impegno missionario che voglia essere autentico<br />

servizio agli ultimi, a chi non ha voce, a chi è lontano, a chi è diviso tra<br />

lotte e discordie. Missionari di pace perché pronti a pagare di persona.<br />

Insieme a loro facciamo memoria con religioso rispetto di Nicola Calipari,<br />

eroico agente di sicurezza, che non ha ricusato di rischiare la sua vita,<br />

perdendola tragicamente, per difendere la giornalista Giuliana Sgrena, liberata<br />

dai suoi sequestratori in Iraq.<br />

Anche nel 2005, tra la nostra gente c’è stato chi ha avuto la forza di ripetere<br />

il sacrificio compiuto da Gesù. Un sacrificio che per Giuliana non è<br />

ricordo di un fatto accaduto 2000 anni fa, ma è la realtà che ha salvato la<br />

sua esistenza aprendola a un grazie di valore infinito.<br />

E noi con lei, ricordando anche il sacrificio dei tanti che sono morti nella<br />

liberazione del nostro paese dal nazifascismo, avvenuta anch’essa proprio<br />

sessant’anni fa, ci inchiniamo davanti a tanto amore. Chiediamo<br />

perdono se non siamo capaci di corrispondere adeguatamente a tanto valore.<br />

Esultiamo perché siamo certi che la vittoria della croce, che rende<br />

agli inermi la forza del martirio, prevarrà sui nostri dubbi e sulle nostre<br />

resistenze.<br />

Con papa Giovanni ci uniamo alla grande speranza che aprì il Concilio.<br />

E nel ricordo dei martiri esprimiamo la nostra fiducia in un futuro migliore,<br />

dissentendo da coloro che vedono nei nostri tempi solo il dilagare<br />

del male, la preparazione della fine apocalittica del mondo. Il bene prevarrà,<br />

perché il Signore ha vinto, perché l’amore è più forte della morte.<br />

Il Signore è veramente risorto, alleluia!<br />

GENTES 4/2005<br />

Massimo Nevola S.I.<br />

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