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Bonhoeffer - Lega Missionaria Studenti

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DIETRICH BONHOEFFER E LA QUESTIONE EBRAICA<br />

Dopo l’ascesa di Hitler al potere e la promulgazione<br />

delle leggi razziali <strong>Bonhoeffer</strong> ha seguito da vicino il<br />

dramma di centinaia di ebrei. Successivamente, sebbene<br />

cristiano, condividerà per ragioni politiche con gli ebrei<br />

la stessa tragica sorte. Egli si renderà conto di persona<br />

delle atrocità perpetrate dal regime ai danni di questa minoranza<br />

etnica. <strong>Bonhoeffer</strong> s’impegnò da subito per una<br />

politica a sostegno degli ebrei.<br />

La sua prima presa di posizione in proposito risale all’aprile<br />

del 1933, cioè a circa due mesi di distanza dall’insediamento<br />

di Hitler. In essa, egli critica non solo la discriminazione<br />

del cittadino ebreo da parte dello stato, ma<br />

anche quella degli ebrei battezzati all’interno della Chiesa.<br />

Per questo motivo, è tra i primi teologi che affronta il<br />

problema anche in termini teologici. Per il pastore luterano<br />

la discriminazione religiosa degli ebrei – che la chiesa<br />

cattolica preconciliare aveva anch’essa, fomentato, considerandoli<br />

ancora i fautori dell’uccisione del Cristo – poteva<br />

essere risolta solo con una teologia delle radici storiche<br />

del Gesù.<br />

Era necessario tornare al principio, in oriente là dove<br />

il cristianesimo è nato: «In realtà, il cristianesimo ha origine in Oriente, ma noi lo abbiamo occidentalizzato<br />

provocando quella distruzione di cui oggi facciamo esperienza», scrive alla nonna Julie nel<br />

1934. Solo annunciando chiaramente che Gesù era uno di loro, si può impedire che gli ebrei siano ritenuti<br />

una razza infame.<br />

Le idee di <strong>Bonhoeffer</strong> sono radicalmente all’avanguardia rispetto anche alla Chiesa cattolica che solo<br />

trent’anni dopo, in seguito al Concilio Vaticano II, ha modificato il testo della preghiera liturgica del<br />

Venerdì Santo: non si pregava più per la conversione dei “perfidi ebrei”, ma affinché accolgano Gesù come<br />

pienezza della Rivelazione del Dio d’Israele.<br />

124<br />

Gesù, l’ebreo<br />

Il Gesù Cristo storico è la continuità della nostra storia. Egli era però il Messia<br />

promesso del popolo israelitico-ebraico, per cui la serie dei nostri padri risale al di<br />

là dell’apparizione di Gesù Cristo fino al popolo d’Israele.<br />

La storia occidentale è per volontà di Dio indissolubilmente legata con il popolo<br />

d’Israele, e ciò non solo sotto il profilo genetico, bensì in virtù di un incontro<br />

autentico e ininterrotto. L’ebreo mantiene aperta la questione di Cristo.<br />

Egli è il segno dell’azione libera della grazia e della condanna dell’ira di Dio.<br />

Un’espulsione degli ebrei dall’occidente comporterà inevitabilmente l’espulsione<br />

di Cristo, perché Gesù Cristo era ebreo.<br />

D. BONHOEFFER, Etica, Queriniana, Brescia 1995, p. 83.<br />

GENTES 4/2005

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