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Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

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COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

viabilità ciclabile, nel territorio della Val d’<strong>Illasi</strong> sono in previsione otto chilometri <strong>di</strong> tracciato<br />

ciclabile tra Sant’Andrea <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a Calavena e Tregnago. Il progetto prevede <strong>di</strong> posare il tubo della<br />

nuova conduttura dell’acquedotto della Val d’<strong>Illasi</strong> da Sant’Andrea <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a Calavena a Tregnago<br />

sistemandoci sopra il primo tratto <strong>di</strong> pista ciclabile.<br />

In particolare, la SP10 è negativamente caratterizzata da fenomeni <strong>di</strong> congestione che si verificano<br />

soprattutto nella stagione estiva in corrispondenza del fine settimana.<br />

Matrice inquinanti fisici<br />

Inquinamento acustico<br />

Attualmente il comune <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> non possiede un piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica, e risulta caratterizzato<br />

da una criticità acustica molto bassa.<br />

Inquinamento luminoso<br />

Nel territorio non sono state in<strong>di</strong>viduate zone <strong>di</strong> maggior tutela definite dalla <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> per la<br />

protezione <strong>di</strong> osservatori astronomici esistenti (pubblici o privati). <strong>Illasi</strong> infatti non compare nell’Elenco<br />

dei Comuni con territorio inserito nelle fasce <strong>di</strong> rispetto ai sensi della legge regionale<br />

27 giugno 1997, n. 22.<br />

E' rappresentato il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale me<strong>di</strong>a allo zenith<br />

(rapporto dei rispettivi valori <strong>di</strong> luminanza, espressa come flusso luminoso (in candele) per unità <strong>di</strong><br />

angolo solido <strong>di</strong> cielo per unità <strong>di</strong> area <strong>di</strong> rivelatore<br />

GLI EFFETTI SULL’AMBIENTE, LA SALUTE UMANA E IL PATRIMONIO<br />

CULTURALE IN RIFERIMENTO AL PROGETTO<br />

Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti<br />

Le zone interessate dal progetto sono composte da aree antropizzate, già destinate all’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong><br />

tipo residenziale-terziaria-industriale.<br />

Al fine <strong>di</strong> verificare gli effetti potenziali prodotti <strong>di</strong>rettamente dal progetto in esame sull’ambiente, ed il<br />

carattere cumulativo <strong>di</strong> questi, è stata sviluppata una matrice <strong>di</strong> identificazione dei possibili impatti<br />

ambientali positivi, negativi e nulli rispetto alle principali componenti ambientali.<br />

Natura degli effetti e loro ambito <strong>di</strong> influenza<br />

Carattere cumulativo degli impatti<br />

Il progetto applica le possibilità operative del PRG, in relazione alla redazione <strong>di</strong> un progetto in<br />

area <strong>di</strong> degrado che mescoli destinazioni residenziali e produttive. Tale progettazione, inserendosi a<br />

valle <strong>di</strong> un percorso pianificatorio già consolidato e definito e soprattutto in un territorio già<br />

compromesso e debole dal punto <strong>di</strong> vista dei valori e delle potenzialità ambientali, non produce effetti<br />

rilevanti o relazioni <strong>di</strong>rette o cumulative con problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne ambientale connessi ad aspetti quali la<br />

bio<strong>di</strong>versità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori<br />

climatici e i beni materiali.<br />

Qualità dell’aria<br />

I possibili impatti sulla qualità dell’aria possono essere generati in maniera trascurabile dal<br />

funzionamento degli impianti tecnologici e dal traffico indotto.<br />

Qualità delle acque superficiali<br />

L’intervento non interferirà con corpi idrici superficiali, in quanto le gli scarichi relativi saranno<br />

collettati alla fognatura comunale (acque nere) e <strong>di</strong>spersi nel suolo (acque bianche). Il progetto<br />

comporterà la realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali e commerciali, non caratterizzati da inquinanti<br />

particolari, che verranno gestiti insieme agli scarichi comunali dall’ente che gestore del servizio idrico<br />

integrato.<br />

Sicurezza idrogeologica<br />

Come esposto nei precedenti paragrafi, l’area <strong>di</strong> progetto non ricade in zone a pericolosità<br />

idraulica, come identificato dal Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico.<br />

Ai fini della riduzione del rischio idraulico indotto dalla impermeabilizzazione del suolo, saranno<br />

realizzate vasche per lo smaltimento delle acque meteoriche <strong>di</strong> capacità almeno pari a 1 mc ogni 20<br />

mq <strong>di</strong> superficie coperta. Tutte le superfici scoperte: percorsi pedonali, piazzali, parcheggi, accessi<br />

carrabili ecc., dovranno essere pavimentate utilizzando accorgimenti tecnici che favoriscano<br />

l’infiltrazione delle acque nel terreno, nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto dal decreto legislativo 11 maggio<br />

1999 n. 152.<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

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