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ARTE E CULTURA<br />

L’ARTE POVERA<br />

IN TRIENNALE…<br />

A<br />

«Milano<br />

ritorna ad<br />

essere il nodo<br />

principale<br />

di questa rete<br />

espositiva»<br />

18 24oreNews<br />

A sinistra e in basso<br />

alcune istallazioni<br />

della mostra;<br />

sotto, Radek Jelinek<br />

A. D. Mercedes-Benz<br />

Milano SPA con Davide<br />

Rampello Presidente<br />

della Triennale<br />

lcuni giorni or sono è stata presentata presso<br />

la sede della Triennale di Milano, la grande<br />

mostra “Arte Povera 1967-2011”. Presenti<br />

l’assessore alla Cultura, Expo, Moda e Design<br />

Stefano Boeri, il curatore della mostra Germano Celant, il presidente della Triennale<br />

Davide Rampello, l’amministratore delegato di Mercedes Benz Italia (partner della<br />

mostra) e Rosanna Cappelli, direttore generale arte, mostre e musei Electa. È stata<br />

evidenziata “l’originalità” del fatto che per la prima volta non si tratta di una mostra<br />

itinerante ma piuttosto dell’opportunità che il pubblico si muova lungo un percorso<br />

che comprenderà le città di Bari, Bergamo, Bologna, Napoli, Roma e Torino per visitare<br />

le 250 installazioni che costituiscono l’intera mostra. L’assessore Boeri ha voluto sottolineare<br />

il ruolo di Milano che «ritorna ad essere il nodo Principale di questa rete<br />

espositiva ». Ricordiamo che anche Mercedes Benz Italia nella sua sede di via Gallarate<br />

esporrà l’opera di Pistoletto “love difference”.<br />

…prosegue fino 29 gennaio 2012<br />

Attraverso le 50 opere presenti alla Triennale, si percepisce come le ricerche degli<br />

artisti si siano modificate nel tempo, passando da una presentazione inizialmente affidata<br />

ad entità segniche primitive come fuoco e pietre, carbone e igloo, ghiaccio e vegetale,<br />

piombo e gesso, tubo fluorescente e vetro, nylon e specchio, acqua e stoffa, ad articolazioni<br />

complesse e in grande scala sviluppate in installazioni avvolgenti che mettono in<br />

relazione corpo e oggetto, movimento e architettura. La mostra, che ha aperto i battenti<br />

il 25 ottobre, proseguirà fino 29 gennaio 2012. Ha come fulcro il movimento nato nel<br />

1967 con un gruppo di artisti tra cui Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Pino<br />

Pascali e Giuseppe Penone. Si compone di due parti: la prima, dedicata alle opere<br />

storiche realizzate dal 1967 al 1975 circa e che segnano l’esordio linguistico dei singoli<br />

artisti. La seconda aspira a documentare lo spirito fluido e spettacolare delle imponenti<br />

opere realizzate dai singoli artisti dal 1975 al 2011, le quali, poste in dialogo tra loro,<br />

si intrecciano a formare un arcipelago di momenti intensi e contrastanti.

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