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LA MILANO<br />

DI CARTA<br />

Inizia da questo numero un viaggio<br />

in quella che abbiamo voluto definire<br />

“la Milano di carta”. Stiamo parlando<br />

della lunga storia che ha contrassegnato<br />

nella nostra città, il nascere,<br />

il progredire, a volte purtroppo lo<br />

sparire di grandi e piccole testate<br />

giornalistiche di grandi e piccole Case<br />

Editrici, a volte due veri e propri<br />

centri culturali che hanno segnato la<br />

vita dell’intero Paese. Basti pensare<br />

ad esempi a tutti noti quali l’illustrazione<br />

italiana, il caffe, il giornale letterario,<br />

a martinella e tanti altri. Milano<br />

ha sempre ospitato una serie di<br />

uomini e donne “speciali” che avevano<br />

voglia di fare “cultura” in una<br />

città così frenetica e così ricca di affari<br />

e di commerci, la cultura e le arti<br />

hanno trovato quasi un luogo magico<br />

pronto ad accogliere, a sostenere,<br />

a promuovere nuovi pensieri per<br />

l’anima e per la mente.<br />

Love story di Erich Segal, pubblicato<br />

nel 1971, vende centinaia di migliaia di<br />

copie in pochissime settimane. Gli anni<br />

Settanta, tuttavia, sono anche gli anni<br />

della nascita dell’Enciclopedia Europea,<br />

massima espressione della produzione<br />

enciclopedica della casa editrice,<br />

destinata alla vendita rateale.<br />

ARTE E CULTURA<br />

Aldo Garzanti<br />

L’editore della<br />

“garzantina”<br />

Il nostro è un girovagare fra i ricordi e il presente, senza<br />

seguire un tracciato” storico”, ma solo un nostro<br />

personalissimo insieme di emozioni di “carta”, che<br />

ritroviamo passeggiando in via della Spiga a Milano sede<br />

della Casa Editrice Garzanti. Fondata da Aldo Garzanti, già<br />

imprenditore chimico, che nel 1938 rileva la Fratelli Treves,<br />

dandole il suo nome, la casa editrice conquista subito notorietà<br />

dando alle stampe il romanzo di Riccardo Bacchelli “Il mulino del<br />

Pò”. Nel 1952 Aldo Garzanti lascia la guida della Casa<br />

Editrice a suo figlio Livio, uomo colto e raffinato che<br />

non solo rilancia la struttura editoriale con nuove<br />

importanti opere, basti pensare alla ormai mitica<br />

“garzantina”, la piccola enciclopedia presente in<br />

decine di migliaia di famiglie italiane, ma dotando<br />

l’azienda di un nuovo stabilimento tipografico, fiore<br />

all’occhiello di questa casa editrice, nascono decine di<br />

collane. Meritano un ricordo particolare la saggistica e<br />

la poesia. Parlare di Garzanti è parlare di Carlo Emilio<br />

Gadda, di Volponi, di Goffredo Parise, di Soldati, di<br />

Bertolucci, di Perna, di Luzi, di Pier Paolo Pasolini,<br />

solo per citare gli autori italiani, ma continuando a<br />

passeggiare per la milanesissima via della spiga, come<br />

dimenticare l’intuizione di Garzanti nel pubblicare<br />

“love story” nel lontano 1971, ”bruciando” come si usa<br />

dire in campo editoriale, centinaia di migliaia di copie<br />

in poche settimane, siamo arrivati alla fine della strada,<br />

lasciamo via della spiga con l’emozione che abbiamo ritrovato nel<br />

ricordare un grande editore italiano ed internazionale come<br />

Garzanti. Il nostro viaggio nella Milano di Carta, continuerà nei<br />

prossimi numeri, ci lasciamo con la speranza di avervi fatto<br />

scoprire, grazie a Garzanti, una produzione letteraria italiana di<br />

grande valore che merita un posto in ogni biblioteca ideale.<br />

24oreNews<br />

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