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“ G. Marconi ” Viale della Libertà, 14 - 47122 Forlì - Istituto Tecnico ...

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE<br />

<strong>“</strong> G. <strong>Marconi</strong> <strong>”</strong><br />

<strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, <strong>14</strong> - <strong>47122</strong> <strong>Forlì</strong>


Sede Unica in <strong>Forlì</strong><br />

Dati dell’<strong>Istituto</strong><br />

DENOMINAZIONE E RAGIONE SOCIALE ISTITUTO TECNICO <strong>“</strong>G. MARCONI<strong>”</strong><br />

Indirizzo <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong> n° <strong>14</strong><br />

CAP e Comune <strong>47122</strong> – <strong>Forlì</strong><br />

Telefono/fax 054328620/054326363 fax<br />

E-Mail itisfo@itisforli.it<br />

Superficie totale (m 2 ) ~ 13400<br />

Numero di dipendenti 134<br />

Numero Studenti 923<br />

Azienda U.S.L. competente C.so <strong>della</strong> Repubblica 171/d tel. 0543.731000<br />

Comando V.V.F. competente <strong>Viale</strong> Roma, 97 (FC) tel. 0543.400800<br />

Ufficio I.N.A.I.L. competente <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> Liberta’, 1 (FC) tel. 0543.451611<br />

Ispettorato del Lavoro competente Via Paradiso, 7 (FC) tel. 0543.29155<br />

Camera di Commercio competente C.so <strong>della</strong> Repubblica,5 (FC) tel. 0543.713111<br />

Personale<br />

Il personale è suddiviso secondo la seguente organizzazione:<br />

ADDETTI N°<br />

Dirigente Scolastico 1<br />

Dirigente Servizi Generali Amministrativi 1<br />

Assistenti amministrativi 7<br />

Docenti 95<br />

Assistenti Tecnici 7<br />

Collaboratori Scolastici 13<br />

Studenti 923<br />

Totale 134 Lavoratori + 923 Studenti<br />

1


Caratteristiche generali<br />

L’edificio in cui sono collocati i locali <strong>della</strong> Scuola è sito nel Comune di <strong>Forlì</strong>, in <strong>Viale</strong> <strong>della</strong><br />

<strong>Libertà</strong>; data la sua posizione, la scuola è collegata in maniera efficiente tramite mezzi pubblici<br />

(autobus, ecc.) al resto <strong>della</strong> città.<br />

Essa é inoltre facilmente raggiungibile anche tramite automezzi privati.<br />

Il numero di Alunni presenti è di 923 , di età compresa indicativamente tra <strong>14</strong> e 19 anni.<br />

La scuola è sita in località identificabile sotto il profilo urbanistico come centrale, interessata da<br />

traffico veicolare urbano e zone a traffico limitato o pedonali, medio/alta densità di popolazione,<br />

presenza di attività commerciali e uffici, limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività<br />

industriali.<br />

Il fabbricato si riferisce comunque ad un ambito prettamente residenziale che consente, nella<br />

normalità dei casi, il raggiungimento a piedi.<br />

L’edificio, sin dall’origine destinato ad ospitare attività scolastiche e concepito come un organismo<br />

architettonico omogeneo, è situato sul fronte strada di <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, con ingressi pedonali sia<br />

dal marciapiede principale sia dal lato delle vie <strong>Marconi</strong> e Galilei, che nel complesso garantiscono<br />

un rapido accesso al sito.<br />

In pratica i tre varchi esterni praticati nel lotto (lato <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, lato Via Galilei e lato Via<br />

<strong>Marconi</strong> ) vengono utilizzati tutti sia come ingresso – uscita che come vie di esodo in caso di<br />

emergenza.<br />

Una parte <strong>della</strong> struttura dell’edificio è di costruzione prebellica (1928-1935), distribuita<br />

strutturalmente in maniera indipendente, a differenza del cortile interno che è condiviso con altre<br />

strutture di tipo scolastico.<br />

Il fabbricato, a tre piani fuori terra ed uno cantinato, è circondato da un cortile composto da campi<br />

da gioco ad uso degli studenti, strada carrabile, camminamento pedonale e spazi verdi. In origine<br />

l'istituto comprendeva tutto il lotto delimitato dalle vie <strong>Marconi</strong>, Galilei, <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong> e<br />

Buonarroti, mentre attualmente il lato est dello stesso (lato Via Buonarroti) con il corpo di fabbrica<br />

ivi eretto trovasi in gestione all'<strong>Istituto</strong> <strong>Tecnico</strong> Commerciale "Ivo Oliveti", senza che le diverse<br />

ragioni siano separate dal barriere di tipo fisico.<br />

I diversi livelli sono messi in comunicazione reciproca principalmente mediante tre trombe di scale<br />

collocate alle estremità del corridoio che scorre parallelo a <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, in corrispondenza<br />

degli spigoli dell'edificio, ed al centro dello stesso, tutte utilizzate per l’accesso ordinario ed in<br />

grado di garantire la perfetta intercomunicabilità tra i piani, permettendo il normale passaggio da un<br />

piano all’altro del personale quotidianamente presente presso lo stabile.<br />

Tali scale presentano sbocco diretto a ciascun piano sempre mediato da serramento a doppia anta.<br />

Ad integrazione delle scale suddette, al fine di consentire un efficace deflusso in caso di emergenza,<br />

è stata realizzata in tempi recenti una scala esterna, lato cortile, utilizzabile come via d’esodo in<br />

caso di evacuazione, con piede nelle adiacenze <strong>della</strong> Centrale Termica e sul retro <strong>della</strong> stessa.<br />

A tale cortile si accede tramite un cancello, tuttavia non adeguatamente dimensionato per il<br />

passaggio dei mezzi d’emergenza, che immette su Via Galilei.<br />

L'edificio, con struttura portante in laterocemento rivestito in travertino, ha pianta a manubrio con<br />

due corpi principali collegati tramite un camminamento coperto al lato del quale sono disposti<br />

biblioteca e bar. I fabbricati, entrambi con il lato lungo parallelo a <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, sono fusi<br />

assieme ma con altezze sfalsate, essendo il volume lato ovest, prospettante la strada, il solo a<br />

svilupparsi in altezza oltre il piano terra.<br />

La distribuzione interna consta di disimpegni comuni e corridoi per tutta la loro lunghezza che sono<br />

illuminati con luce naturale proveniente dalle ampie finestre ubicate nel cortile, a lato delle quali si<br />

sviluppano i locali per le attività didattiche normali e speciali nonché per le attività parascolastiche<br />

collettive e per le attività complementari legate alla gestione <strong>della</strong> struttura.<br />

Aule per la didattica normale si trovano sostanzialmente distribuite in modo uniforme per tutta la<br />

struttura, ad eccezione del braccio al piano terra, lato sud, principalmente adibito ad uffici.<br />

2


Caratteristiche dimensionali<br />

Gli spazi necessari per lo svolgimento delle attività didattiche, con le corrispondenti caratteristiche<br />

tecniche, sono riportate nella tabella che segue, mentre per i dati di dettaglio (i.e. superfici dei<br />

singoli locali) si rimanda alla planimetrie.<br />

PIANO LOCALE SUPERFICIE (m 2 ) ALTEZZA (m)<br />

Secondo<br />

[2400 mq]<br />

Primo<br />

[2400 mq]<br />

n. 17Aule 790 > 3.00m<br />

n. 2 Aule di Disegno 360 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Servizi Igienici 110 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Altri ambienti 340 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Connettivo 800 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

n. 20Aule 900 > 3.00m<br />

Aula di Disegno 180 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Aula Magna 290 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Laboratorio Linguistico 110 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Altri ambienti 225 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Servizi igienici 110 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Connettivo 800 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

PIANO LOCALE SUPERFICIE (m 2 ) ALTEZZA (m)<br />

Terra*<br />

[7000 mq]<br />

+<br />

Palestra*<br />

[1200 mq]<br />

Blocco Uffici 800 > 3.00m<br />

Biblioteca 100 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Bar 80 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Palestre 1200 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

n. 6 Aule 260 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Laboratorio di Biologia 130 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

n. 2 Lab. di Fisica 90 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Lab di Chimica Organica 110 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Blocco Laboratori 4100 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Servizi Igienici 110 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Connettivo 1200 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

3


Cantinato<br />

[2700 mq]<br />

(*) sola superficie edificata<br />

n. 1 Aula 40 > 3.00m<br />

n. 3 Lab. di Elettrotecnica 500 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

n. 3 Lab. di Informatica 170 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

n. 2 Lab. di Meccanica 250 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Laboratorio Linguistico 80 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Aula Disegno 100 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Aula di Musica 40 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Sala Proiezioni 100 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Servizi Igienici 100 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Connettivo 1300 <strong>“</strong> <strong>“</strong><br />

Descrizione generale del complesso scolastico<br />

Quanto alla destinazione d'uso l’attività didattica svolta presso l'ITIS <strong>“</strong><strong>Marconi</strong><strong>”</strong> si articola in<br />

lezioni di teoria per le materie umanistiche e di teoria e pratica per le materie scientifiche e<br />

tecniche; queste ultime sono principalmente legate alla chimica ed alla meccanica e in misura<br />

minore all'informatica ed al disegno.<br />

Tali lezioni pratiche vengono svolte in appositi laboratori adeguatamente attrezzati, nei quali gli<br />

studenti si esercitano nelle applicazioni inerenti la specializzazione sia assistendo alle applicazioni<br />

meccaniche con macchine e utensili effettuate dagli assistenti tecnici a titolo esemplificativo e<br />

dimostrativo di lezioni teoriche sia eseguendo loro stessi semplici simulazioni manuali di casi<br />

concreti.<br />

Per le applicazioni gestionali legate all'informatica ed al disegno CAD gli studenti fanno uso diretto<br />

di personal computer.<br />

Per le materie scientifiche e tecniche le esercitazioni sono svolte dagli studenti sempre guidati da<br />

docenti e assistenti, i quali hanno accesso privilegiato ma non esclusivo alle sostanze ed alle<br />

attrezzature presenti, che vengono gestite dagli studenti sotto la supervisione dei docenti e del<br />

personale tecnico. Relativamente alle sostanze chimiche ed alle colture microbiologiche gli studenti<br />

manipolano le soluzioni preparate dagli assistenti tecnici prima degli esperimenti, assistenti che<br />

sono gli unici assieme ai docenti ad avere accesso diretto ai reagenti che vengono manipolati<br />

nell'apposita area preparazione l'accesso alla quale è stato vietato agli studenti. Le esercitazioni<br />

sono sempre precedute dalla presentazione dei preparati e da una descrizione verbale delle loro<br />

caratteristiche e proprietà effettuate dai docenti.<br />

La normale attività didattica svolta nell'istituto avviene senza l'ausilio di particolari attrezzature a<br />

differenza delle attività didattiche applicative che vengono espletate in laboratori adeguatamente<br />

attrezzati.<br />

I laboratori di chimica sono attrezzati con banconi maiolicati serviti da apposite condotte per il gas e<br />

l'acqua alle terminazioni delle quali sono disposti dei becchi bunsen. Ciascun castello di erogazione<br />

ospita postazioni di lavoro corredate di rubinetti per l'acqua e per il gas metano, la cui combustione<br />

è necessaria per fornire energia alla reazione.<br />

Le condotte per gas ed acqua, realizzate con fasci tubieri fuori traccia o incapsulati in cordoni di<br />

inglobamento antiurto, sono provviste di valvola di sicurezza.<br />

Quale gas tecnico è utilizzato il metano, fornito dalla rete di distribuzione urbana.<br />

4


Le pesate vengono effettuate nelle apposite bilance antivibrazioni che trovano spazio nella sala<br />

preparazioni, la quale non è accessibile agli alunni e che è utilizzata essenzialmente dal personale di<br />

laboratorio quale ufficio e magazzino attrezzature. Tra queste ultime sono essenzialmente presenti<br />

stufe elettriche termostatiche, bilance termiche e termomantelli.<br />

Nell’area dei laboratori di chimica sono altresì presenti cappe aspiranti sotto cui vengono<br />

manipolate le soluzioni volatili e pericolose.<br />

Le cappe aspiranti fisse, per la manipolazione di sostanze tossico-nocive in grado di esalare prodotti<br />

volatili (eteri, acidi e basi forti,ecc.), vengono altresì utilizzate per lo stoccaggio dei preparati di uso<br />

più comune.<br />

Presso magazzini ad uso specifico sono stoccati i reagenti ed i reattivi che vengono prelevati per<br />

l'occasione dagli addetti al laboratorio.<br />

I reagenti meno pericolosi utilizzati sono conservati in scaffalature ad elementi modulari nel<br />

magazzino apposito. Acidi, solventi organici e reattivi in genere sono invece custoditi in armadi di<br />

sicurezza, provvisti di collare per raccordo alla tubazione di aspirazione ed ubicati in altro deposito<br />

specifico.<br />

In alcuni laboratori del plesso modeste quantità di sali sono conservati in normali armadi a<br />

vetrinetta, come pure la vetreria, che viene detersa mediante appositi strumenti per il lavaggio.<br />

Per le esperienze di elettrotecnica di base, condotte in appositi ambienti ubicati al piano cantinato,<br />

viene fatto uso prevalentemente di potenziometri, reostati e condensatori per le applicazioni in<br />

elettrotecnica, ovvero di calorimetri e bilance di precisione per le applicazioni di termodinamica. Le<br />

applicazioni di elettrotecnica avanzate vengono invece compiute presso specifici laboratori di<br />

misure elettriche ed elettroniche, che ospitano le attrezzature necessarie ad illustrare i concetti ed i<br />

metodi utili per individuare e risolvere i problemi di rilevazione e misura delle grandezze elettriche,<br />

sia a livello di segnale che di trasmissione di potenza.<br />

Nei laboratori per le applicazioni e le misure elettriche ed elettroniche si fa principalmente uso di<br />

amperometri, voltmetri, ponti, potenziometri, frequenzimetri nonché di tutte le attrezzature<br />

convenzionalmente utilizzate per l’esecuzione delle principali misure di verifica e collaudo su<br />

macchine ed impianti elettrici. Per l’esecuzione delle prove sono presenti simulatori di<br />

trasformatori, di generatori e motori in c.c. e c.a., nonché simulatori di reti di distribuzione.<br />

Tra le apparecchiature portatili di misura e collaudo nelle basse e medie tensioni sono<br />

principalmente utilizzati amperometri, cosfimetri, cassette a decadi, galvanometri. Nei laboratori<br />

TDP vengono costruiti i quadri e gli impianti collaudati nei laboratori di misure elettriche ed<br />

elettroniche, in appositi ambienti opportunamente attrezzati con banchi elettrificati atti alla<br />

manipolazione di circuiti sotto tensione. I banchi presentano piano in gomma ed alimentazione a<br />

220 volt trifase. Gli altri laboratori di elettronica presenti in struttura sono attrezzati essenzialmente<br />

con PC e attrezzature elettroniche (oscilloscopi, multimetri, analizzatori di reti, ecc.).<br />

Tra le dotazioni fisse sono presenti motori e generatori elettrici, in un ambiente appositamente<br />

attrezzato per la didattica e la sperimentazione.<br />

Le esperienze di meccanica, sebbene condotte in diversi ambienti variamente identificati, trovano<br />

preferenziale applicazione nell'area officine, suddivisa in diverse zone le principali delle quali sono<br />

identificabili nel blocco macchine utensili, nel blocco macchine a fluido, nei laboratori di saldatura<br />

e termotecnica e nel laboratorio di tecnologia al piano cantinato.<br />

Il blocco macchine utensili si divide in tre settori: torneria (speciale e complementare), fresatrici e<br />

costruzioni meccaniche; non esiste di fatto una separazione ma ogni settore individua<br />

semplicemente l’area di collocazione di un certo tipo di macchine.<br />

Le attrezzature presenti nel Laboratorio di Tecnologia servono ad effettuare le prove d’usura, di<br />

durezza, resilienza, a compressione ed a trazione. Sono tutte esclusivamente manovrate dal<br />

personale docente, mentre gli studenti a debita distanza si limitano ad osservare.<br />

Il blocco macchine utensili è arredato con attrezzature convenzionali per officine a freddo (torni<br />

paralleli, torni CNC, frese, rettifiche, ecc.), utilizzate per lo studio pratico delle tecnologie<br />

meccaniche e dei principali processi ad asportazione di materia impiegati nella prassi industriale.<br />

5


Il laboratorio macchine a fluido ospita essenzialmente propulsori per veicoli di varia natura<br />

(automobili, motoveicoli, aeromobili); il compito del docente è quello di mostrare allo studente i<br />

vari componenti che lo compongono eventualmente smontando e ricomponendo alcune parti.<br />

I numerosi laboratori di informatica e disegno CAD sono infine dotati di apparecchiature<br />

elettroniche anche munite di videoterminale, che realizzano postazioni di lavoro i cui tavoli e sedie<br />

sono generalmente del tipo comune ad uso delle aule didattiche, anche se non mancano eccezioni<br />

con la presenza di sedili di tipo ergonomico.<br />

Quanto viceversa all'inquadramento territoriale, oltre a quanto enunciato in precedenza, la presenza<br />

di specifici vincoli architettonici imposti dalla sovrintendenza dei beni artistici ed ambientali<br />

impone il rispetto delle caratteristiche spaziali dell’edificio e dei suoi valori stilistici rappresentativi<br />

dell'epoca di costruzione.<br />

Non sono presenti a carico <strong>della</strong> scuola né servitù passive dovute alla presenza di attività limitrofe<br />

ad elevato rischio potenziale né alla presenza di linee di trasporto di energia o di sostanze<br />

pericolose. Il contesto urbano delle aree limitrofe, adibite ad uso residenziale, ricettivo e<br />

commerciale, non determina la presenza di fasce di rispetto che possano essere legate alla<br />

destinazione d'uso delle attività prospicienti, non essendo presenti al contorno attività pericolose.<br />

Analisi delle caratteristiche dei luoghi di lavoro<br />

Prima di esaminare le varie aree omogenee, così come individuate precedentemente, viene<br />

presentata un’analisi generale <strong>della</strong> scuola con riferimento alle caratteristiche comuni a tutti i luoghi<br />

di lavoro.<br />

Aspetti relativi a singoli ambienti o aree omogenee vengono messi in evidenza nei paragrafi relativi<br />

all’analisi per aree.<br />

1 Impianto elettrico<br />

In riferimento all’impianto elettrico dell’<strong>Istituto</strong>, dall’analisi a vista condotta in sede di sopralluogo,<br />

questo è risultato essere realizzato con materiali generalmente accettabili ed in alcuni ambienti<br />

rinnovato di recente. A partire dalla cabina MT/BT posta al livello del piano seminterrato l'impianto<br />

è articolato in dorsali principali e secondarie alloggiate in idonee canalizzazioni e confluenti in<br />

cassette o quadri elettrici dalle caratteristiche fisiche e dimensionali conformi alle specifiche<br />

normative ed adeguati a sopportare i carichi elettrici realizzati dai punti di elettrificazione degli<br />

apparecchi e dai punti luce.<br />

Sebbene a carico dell'impianto siano da segnalare alcune scatole di derivazione aperte ed interruttori<br />

non funzionanti, carenze dovute principalmente alle intemperanze <strong>della</strong> popolazione scolastica, non<br />

sono comunque stati rilevati conduttori scoperti o corpi illuminanti privi di protezione meccanica<br />

L'impianto è articolato in aree identificabili con i vari piani <strong>della</strong> struttura, serviti da quadri elettrici<br />

di zona ubicati in apposite nicchie incassate e quadretti elettrici a servizio di locali specifici.<br />

Ciascun laboratorio risulta infatti corredato di un quadretto prese di recente installazione in cui<br />

trovano spazio alcune interfacce per spina. Ciascun quadretto dispone di interruttore generale a<br />

monte.<br />

L’impianto originario è antecedente al ’90 ed è composto da una linea frazionata da diversi quadri<br />

elettrici posizionati per piano.<br />

Le linee posteriori al ’90 sono quelle riconducibili ai laboratori e a quanti locali sono stati muniti di<br />

un quadretto elettrico di riferimento.<br />

All'origine dell'impianto sono comunque presenti organi di sezionamento e protezione contro le<br />

sovracorrenti, mentre le utenze periferiche sono protette da interruttori differenziali coordinati con<br />

l'impianto di terra.<br />

6


Sebbene non sia stato possibile verificare la presenza in istituto degli adempimenti documentali<br />

quali la vecchia denuncia d’installazione dell’impianto di messa a terra (ex mod. B) e dei dispositivi<br />

contro le scariche atmosferiche (ex mod. A) l'edificio risulta corredato di gabbia di Faraday ed il<br />

quadro elettrico generale munito di collettore di terra quale punto di raccolta dei conduttori di terra<br />

diramatisi in direzione dei picchetti di terra a servizio <strong>della</strong> struttura. Non esiste inoltre impianto<br />

d’allarme acustico ad altoparlanti indipendente dall'impianto a campanelli usato normalmente per la<br />

scuola.<br />

L’impianto elettrico non necessita pertanto di interventi di manutenzione straordinaria diversi dalla<br />

periodica sostituzione dei componenti guasti (lampade, interruttori, prese, ecc.). L’assenza delle<br />

necessarie certificazioni rende tuttavia indispensabile richiedere alle imprese installatrici<br />

dell’impianto elettrico ovvero dei suoi componenti o porzioni, messi in opera dopo il 13.03.1990, di<br />

fornire apposita dichiarazione che quanto installato sia conforme alla regola dell'arte.<br />

2 Superamento delle barriere architettoniche<br />

Grazie all’ascensore ubicato in prossimità dell'ingresso (lato blocco uffici) e due servoscala<br />

l’edificio scolastico è reso tale da assicurare una sua utilizzazione anche da parte di alunni in stato<br />

di minorazione fisica.<br />

L’intero piano terra è edificato ad una quota leggermente superiore a quella del piano stradale: la<br />

quota di passaggio tra esterno e interno è superata, al livello dell’ingresso principale, con una serie<br />

di alzate; inoltre, per l’accesso al blocco officine ed al piano seminterrato, sono presenti una serie di<br />

alzate corredate da servoscala che rendono accessibile il blocco principale dell'edificio, essendo la<br />

quota del blocco officine, posta ad un livello inferiore.<br />

Al fine di consentire l'accessibilità <strong>della</strong> struttura anche ad utenti su sedia a ruote vi è una rampa di<br />

raccordo con pendenza non superiore all’8% a collegamento tra il corridoio del piano seminterrato<br />

ed il cortile esterno ed un accesso diretto dal fronte strada al vano ascensore.<br />

Tutti i piani dell’edificio non presentano variazioni di livello significative per quanto riguarda la<br />

quota pavimento. Per utenti su sedia a ruote il collegamento tra i diversi livelli è garantito da un<br />

ascensore con vano corsa ricavato subito a ridosso <strong>della</strong> facciata su Via <strong>Libertà</strong> e con accesso a lato<br />

dell'atrio.<br />

Nell’edificio sono presenti servizi per portatori di handicap generalmente muniti del necessario<br />

corredo di accorgimenti specifici (accessibilità laterale <strong>della</strong> tazza, campanello di chiamata e di<br />

allarme, ecc.).<br />

3 Servizi Igienici<br />

I servizi igienici per gli alunni sono in blocchi divisi per sesso posti, per ciascun piano superiore,<br />

alle due intersezioni tra il corridoio parallelo a <strong>Viale</strong> <strong>Libertà</strong> con quelli paralleli alle Vie <strong>Marconi</strong> e<br />

Galilei.<br />

Tutti i servizi <strong>della</strong> Scuola sono dotati di antibagno e di calpestio con rivestimenti verticali<br />

generalmente realizzati in piastrellato lavabile fino a metri due.<br />

I vasi per gli alunni installati nelle latrine risultano all’incirca uno per classe, ubicati in spazi<br />

comprensivi di antilatrina, direttamente aerati e ventilati nonché convenientemente protetti dai raggi<br />

del sole anche mediante vetri traslucidi ed opacizzati.<br />

Le latrine, attrezzate con sistemi a caduta d’acqua e scarichi opportunamente dimensionati, sono<br />

strutturate per box delimitati da pareti divisorie di idonea altezza, muniti di porte apribili verso<br />

l’esterno, sollevate dal pavimento e munite di chiusura dall’interno.<br />

4 Illuminazione<br />

Le aule e gli altri locali fruiscono di un’adeguata illuminazione naturale grazie alla presenza di<br />

finestre ad ampia superficie. I locali frequentati dal personale amministrativo fruiscono inoltre di<br />

7


tapparelle esterne e di persiane interne atte a filtrare la luce esterna qualora arrechi fastidio, sebbene<br />

l'orientamento ad ovest degli uffici di segreteria minimizzi il fenomeno.<br />

L’ingresso prende indirettamente luce naturale dal corridoio in cui sbocca, integrata da luce<br />

artificiale sempre presente.<br />

Non sono presenti edifici circostanti o prospicienti in grado di limitare il flusso luminoso<br />

proveniente dalla volta celeste. Sul cortile interno, a cielo libero, non si affacciano spazi adibiti ad<br />

uso didattico ma da questo prendono luce i corridoi di distribuzione orizzontale.<br />

L’illuminazione artificiale è fornita da lampade a fluorescenza (neon) adeguatamente protette da<br />

plafoniere e provviste di grigliatura nei locali in cui si fa uso di videoterminali.<br />

Non si evidenziano manchevolezze di rilievo per la parte relativa al rispetto dei valori di<br />

illuminamento previsti dalle norme tecniche e cogenti.<br />

La luce artificiale nell’istituto è fornita da lampade a fluorescenza generalmente protette da<br />

adeguate plafoniere; eventuali carenze in tal senso sono imputabili esclusivamente ad atti deliberati<br />

di manomissione da parte <strong>della</strong> popolazione scolastica.<br />

Gli ambienti sono realizzati ed orientati in modo da consentire, nelle giornate di cielo limpido, il<br />

raggiungimento di valori di illuminamento naturale di 500 lux o superiori. Tali valori illuminanti<br />

garantiti, dall’analisi strumentale mediante luxometro, sono apparsi quindi generalmente adeguati<br />

sia nelle aule didattiche e negli uffici, conformati in modo da prendere luce dalle finestrature<br />

laterali, come pure nei i vani scala, sia nei corridoi di passaggio, che prendono luce dal cortile<br />

interno relativamente al blocco principale e dai lucernari relativamente al blocco uffici.<br />

I corpi illuminanti sono alimentati grazie a conduttori collocati fuori traccia, presumibilmente entro<br />

tubi in PVC serie leggera confluenti nelle scatole di derivazione incassate a parete.<br />

L’impianto luce non necessita pertanto di lavori di ristrutturazione diversi dai normali interventi di<br />

ripristino dei componenti degradati o disancorati dalla propria sede. Del tutto insufficiente risulta<br />

viceversa il corredo di lampade a fluorescenza autoalimentate di emergenza, che occorrerà inoltre<br />

installare anche nelle aule.<br />

5 Microclima<br />

Il mantenimento, nei mesi più freddi, di temperature accettabili presso tutti i locali, servizi<br />

compresi, è garantito da un sistema di radiatori a ricircolo d’acqua riscaldata dalla Centrale Termica<br />

responsabile <strong>della</strong> produzione del calore.<br />

In relazione all'ampia superficie vetrata presente ed alla volumetria generosa degli ambienti<br />

l’impianto termico nel suo complesso non può essere tuttavia ritenuto adeguatamente dimensionato<br />

in relazione al fabbisogno termico complessivo. La superficie radiante disponibile non risulta in<br />

grado di sviluppare una temperatura confortevole in tempi rapidi né a consentire il mantenimento di<br />

temperature interne adeguate a garantire il comfort termico in tutti i locali.<br />

Viceversa l'orientamento geografico degli uffici verso ovest rende il microclima, durante la stagione<br />

calda, accettabile per il mantenimento di adeguate condizioni di benessere termico, anche grazie ai<br />

possibili interventi mitigativi dovuti alla possibilità d’aerazione tramite le numerose finestre ed alla<br />

presenza di condizionatori carrellati monoblocco con manichetta flessibile per la ripresa dell'aria<br />

calda.<br />

La facile apribilità delle aperture finestrate garantisce comunque l’ottenimento di ventilazione ed<br />

aerazione naturale in misura adeguata e all'interno <strong>della</strong> struttura non sono svolte attività lavorative<br />

in grado di influenzare la temperatura dell'ambiente né attività fisiche pesanti in grado di rendere<br />

necessari livelli di temperatura inferiori a quelli previsti per i locali ad uso abitativo.<br />

8


Gli ambienti del blocco officine risultano corredati di impianti autonomi di ventilazione ad aria<br />

soffiata, generata da appositi gruppi termoventilanti con batteria riscaldante e raffreddante collocati<br />

nei diversi locali ed in grado di distribuire l'aria climatizzata mediante anemostati alettati.<br />

Spazi per l’attività didattica normale<br />

All’interno di questa area omogenea sono presi in considerazione tutti gli spazi in cui vengono<br />

svolte attività didattiche ordinarie, cioè le comuni aule, indipendentemente dalla loro ubicazione<br />

all’interno <strong>della</strong> scuola. Gli spazi per le unità pedagogiche (aule), a prescindere da differenze<br />

dimensionali, presentano caratteristiche comuni per quanto riguarda le attività svolte e gli aspetti di<br />

igiene e sicurezza del lavoro.<br />

Le aule per la didattica normale hanno tutte peculiarità identiche. Il locale tipo ha un'unica porta di<br />

larghezza utile pari a 1.60 m , a due battenti apribili verso l'esterno.<br />

Le aule presentano un affollamento medio di 20-25 Alunni; gli arredi e le attrezzature didattiche<br />

presenti sono banchi e sedie in numero e dimensioni adeguate agli utenti, cattedra e lavagna. I tavoli<br />

sono di forma rettangolare e facilmente componibili tra loro.<br />

Le pareti sono tinteggiate in colore chiaro, con predominanza delle tonalità bianca media e caramel.<br />

Tutte le aule hanno un’ampia superficie finestrata che assicura l’illuminazione naturale;<br />

l’illuminazione artificiale è garantita da apposite lampade al neon opportunamente protette contro<br />

eventuali sganciamenti o contatti indiretti.<br />

Il riscaldamento delle aule nella stagione invernale é assicurato da radiatori in ghisa a ricircolo<br />

d’acqua calda serviti da impianto di riscaldamento centralizzato e comunque in grado di garantire<br />

accettabili condizioni di benessere. I radiatori sono tuttavia generalmente sporgenti dalla parete,<br />

specialmente nei corridoi, non coibentati e spesso privi delle protezioni delle valvole, in grado<br />

quindi di procurare danni anche rilevanti in caso di collisione e lievi scottature in caso di contatto<br />

prolungato.<br />

Spazi per attività didattica speciale<br />

Nella struttura sono stati individuati un insieme di spazi idonei per accogliere le attrezzature e gli<br />

arredi specializzati necessari per le attività correlate alla didattica normale, ordinati in modo da non<br />

consentire una loro facile rimozione o sostituzione. Queste aule occupano locali con caratteristiche<br />

talvolta identiche a quelle delle aule per la didattica normale ma generalmente, soprattutto per<br />

quello che riguarda i locali del blocco uffici, si estendono per ampiezze superiori a queste ultime. In<br />

particolare ci sono:<br />

- Laboratorio Macchine Utensili: l'ambiente è ricavato in un capannone a shed con lucernari<br />

provvisti di apertura di tipo elettrico in modo tale da garantire un'aerazione ottimale presso tale area<br />

sono presenti essenzialmente torni e frese. Il pavimento, in legno a blocchetti non perfettamente<br />

adiacenti, in quanto tale non può tuttavia essere ritenuto in possesso dei requisiti minimi di<br />

lavabilità e percorribilità, sebbene sia in buone condizioni manutentive, anche in relazione<br />

all'utilizzo di liquidi viscosi (oli testa, oli da tornio, oli per ingranaggi, oli emulsionabili, ecc…) per<br />

la lubrificazione e l'ingrassaggio delle macchine. Gli oli vengono inoltre stoccati all'interno dei loro<br />

fusti originali, posti in posizione orizzontale su cavalletti o verticalmente a pavimento. Sebbene non<br />

siano circolanti mezzi di trasporto semoventi ed essendo pertanto i rischi di sfondamento dei<br />

suddetti fusti metallici minimo, tuttavia il permanere in via potenziale di rischi di sversamento<br />

durante gli spillaggi ed i travasi renderà necessaria l'adozione di appositi bacini di contenimento per<br />

i recipienti d'olio, anche in relazione ad una più efficiente igienizzazione dei pavimenti legata alla<br />

possibile presenza di colonie batteriche negli oli minerali e sintetici. Le macchine presenti sono<br />

state più volte visionate dai tecnici dell’azienda USL i quali hanno poi prodotto dei verbali con le<br />

9


indicazioni degli interventi necessari per la messa a norma; in seguito è stato redatto da tecnico<br />

abilitato un progetto per la messa a norma in parte poi realizzato.<br />

Allo stato attuale, una parte delle macchine è stata messa a norma, una parte è stata messa a<br />

norma solo parzialmente, ad una terza parte è stata tolta l’alimentazione elettrica impedendo<br />

così di fatto l’utilizzo.<br />

I principali interventi fatti sulle macchine sono stati mirati alla introduzione di:<br />

microinterruttore di interblocco che arresti la rotazione <strong>della</strong> macchina alla rimozione del<br />

manicotto stesso;<br />

schermo trasparente fissato al carro portautensile o scorrevole su guida, in grado di<br />

resistere all'azione di urti violenti e che protegga anche la parte posteriore <strong>della</strong> macchina<br />

(tornio);<br />

riparo fisso al basamento con portelli muniti di dispositivo di interblocco (per le frese);<br />

protezione degli organi di trasmissione del moto con idonei carter dotati di interruttore a<br />

pulsante che determini automaticamente l'arresto <strong>della</strong> macchina all'atto dell'apertura del<br />

carter in questione;<br />

organo di arresto di emergenza che può essere un pulsante a fungo rosso posto a facile<br />

portata di mano;<br />

relè di minima tensione atto ad impedire il riavvio dopo l'interruzione e il successivo<br />

ripristino dell'alimentazione.<br />

In alcuni casi vista l’impossibilità di mettere a norma la macchina questa è stata messa fuori<br />

uso impedendo agli studenti di entrare in contatto con le parti in movimento.<br />

In generale i torni marca BREDA recano un quadretto comandi realizzato a regola d'arte, con<br />

portella interbloccata ed alimentati da cavi discendenti dalla blindosbarra a soffitto e racchiusi<br />

da calate in PVC rigido con raccordi curvi in corrugato flessibile serie pesante. I torni marca<br />

PASQUINO risultano invece di architettura più antiquata e dotati di quadri comando posti<br />

troppo in basso rispetto alla posizione di accessibilità ottimale da parte dell'operatore e<br />

soprattutto<br />

Sebbene generalmente i torni manchino di protezioni degli organi di trasmissione del moto alla<br />

torretta, tuttavia il rischio conseguente può essere ritenuto basso in relazione alla modestissima<br />

velocità del componente.<br />

In tutti i casi si segnala che lo spazio di azione per ciascuna macchina è solitamente ridotto e<br />

comunque tale da non consentire di operare in sicurezza.<br />

Le mole a disco sono generalmente in buone condizioni manutentive, anche se non sempre<br />

adeguatamente fissate a pavimento, e sono corredate dell'indicazione sulla velocità massima del<br />

disco, in modo da minimizzare i rischi di esplosione <strong>della</strong> mola.<br />

Le frese presenti si presentano in buone condizioni di uso e manutenzione, sebbene la diffusa<br />

assenza delle schermature a protezione dell'accessibilità dal retro concretizzi modesti pericoli di<br />

natura meccanica, tuttavia ridotti a livello accettabile dall'esiguità dello spazio accessibile al<br />

dito.<br />

La presenza di profili metallici stoccati verticalmente configura un rischio concreto di<br />

travolgimento dei possibili soggetti presenti nelle vicinanze, rischio che verrà minimizzato<br />

nell'immediato sia stoccando i profili lineari in posizione orizzontale su apposite incastellature,<br />

peraltro presenti ma inadeguate per dimensioni ad immagazzinare tutto, sia in alternativa<br />

utilizzando delle fascette e dei bacini di contenimento per lo stoccaggio a parete dei profili in<br />

posizione verticale.<br />

Le macchine presenti non richiedono l'adozione di dispositivi di protezione individuale diversi<br />

dagli occhiali, necessari per la protezione da trucioli o corpuscoli, in particolare durante la<br />

smerigliatura con mole non provviste di schermi per il disco.<br />

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- Laboratorio attrezzature speciali: l'ambiente, ubicato nel retro dei laboratori di chimica, ospita<br />

strumentazione analitica sofisticata (gascromatografi, spettrografi, ecc…) e due spettrofotometri ad<br />

assorbimento atomico, utilizzati per le analisi sui metalli pesanti vaporizzati in soluto, collocati<br />

sotto aspirazione.<br />

I gas per l'alimentazione delle apparecchiature presenti sono erogati da gassogeni ubicati in<br />

casamatta esterna ed in grado di fornire i gas, quali l’idrogeno, l’elio, il protossido di azoto, l’aria,<br />

l’azoto e l’acetilene.<br />

Lo spettrofotometro, che lavora in atmosfera acetilenica, utilizza solo gli ultimi tre gas mentre<br />

il gascromatografo utilizza elio, azoto, idrogeno ed aria. Sebbene i colori delle tubazioni siano<br />

non appropriati agli standard di unificazione tuttavia le stesse sono in buone condizioni<br />

manutentive, integre, corredate di manometri ed ubicate in percorsi per i quali i rischi di urti<br />

sono minimi. Lo spettrofotometro ad infrarossi, di nuova concezione, soddisfa i requisiti di<br />

sicurezza relativi alle apparecchiature laser di classe II mentre le lampade di Wood presenti<br />

nello spettrofotometro ad ultravioletti non presentano elementi di rischio. L'alveografo, a<br />

coclea, presenta tale componente segregato mentre il farinografo, di architettura similare ma<br />

privo di protezioni, è detenuto sempre spento ed a scopo dimostrativo.<br />

- Laboratori di Chimica del blocco Officine: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati<br />

che, sebbene privi dei vetri di separazione dei vari posti di lavoro, sono serviti da apposite<br />

condotte per il gas e l'acqua alle terminazioni delle quali sono disposti dei becchi bunsen muniti<br />

di termocoppia. Ciascun castello di erogazione ospita postazioni di lavoro corredate di un<br />

rubinetto per l'acqua e due rubinetti per il gas metano, la cui combustione è necessaria per<br />

fornire energia alla reazione. Il pavimento, in ceramica, presenta tuttavia caratteristiche di<br />

uniformità non ottimali, soprattutto in corrispondenza dei giunti con elementi estranei alla<br />

pavimentazione. L'alimentazione elettrica dei banchi di lavoro, realizzata secondo linee<br />

costruttive non conformi agli standard di buona tecnica (talune prese con asse di inserzione<br />

obliquo e tutte aventi grado di protezione inferiore ad IP4X, sezione dei conduttori<br />

apparentemente inadeguata ai carichi) è stata messa fuori servizio a scopo cautelativo. Le sale<br />

preparazioni non sono accessibili agli Alunni, che nel Laboratorio di Analisi Tecniche<br />

preparano i campioni che andranno poi letti nel laboratorio analisi strumentali. In laboratorio<br />

sono altresì presenti cappe aspiranti generalmente monofronte sotto le quali vengono<br />

manipolate le soluzioni volatili e pericolose. Tali cappe risultano tuttavia generalmente<br />

obsolete, realizzate con materiali non ignifughi, protette da vetri frontali a ghigliottina di tipo<br />

antiquato, privi di adeguate caratteristiche di resistenza e talvolta del tutto assenti. I motori<br />

delle cappe sono talvolta non funzionanti o tali da generare livelli di rumorosità eccessivi, come<br />

ad esempio la cappa marca FERRARO n. inventario 9819, caratterizzata da un Leq di 90 dB(A).<br />

La stessa presenta il corpo illuminante avulso dalla propria sede. Tutte le cappe presentano<br />

inoltre punti di elettrificazione auto costruiti e caratterizzati da grado di protezione meccanica<br />

inferiore all'IP55. Tali problemi a carico delle cappe aggravano le condizioni ambientali del<br />

laboratorio caratterizzate da una non ottimale ventilazione dovuta alla ridotta ampiezza delle<br />

finestrature presenti<br />

- Laboratorio di Saldatura: l'ambiente, adiacente al laboratorio macchine utensili e con esso<br />

comunicante mediante un varco ricavato nella parete, presenta una pavimentazione per gran<br />

parte dell'area dello stesso tipo. Opportunamente tuttavia la zona ospitante le operazioni di<br />

saldatura è costituita da platee di calcestruzzo, ignifugo ed impermeabile. Colà sono effettuate<br />

lavorazioni di saldatura sia a gas sia di tipo elettrico, in aree sufficientemente separate e tali da<br />

consentire un adeguato stoccaggio delle bombole di gas tecnico. Queste sono munite di<br />

riduttori di pressione e sono collegate ai cannelli mediante tubazioni e giunti di sicurezza. I<br />

diversi tipi di saldatura sono effettuati in box di tipo fisso o mobile adeguati ad impedire<br />

esposizioni indebite di terzi alle radiazioni UV ed IR emesse durante le lavorazioni. Ad<br />

11


impedire la contaminazione dell'ambiente con fumi di saldatura sono presenti aspiratori fissi e<br />

carrellati in numero adeguato. L'impianto elettrico dell'ambiente si presenta in condizioni<br />

accettabili, fatta eccezione per le prese dell'angolo saldatura e per il dispositivo di aspirazione<br />

<strong>della</strong> cappa <strong>della</strong> fucina, comunque non più utilizzata.<br />

- Laboratori di Fisica: i Laboratori (adiacenti al Laboratorio di Saldatura) presentano dei banchi<br />

di lavoro in struttura metallica con piano in legno e formica (alcuni sono elettrificati e<br />

vengono utilizzati generalmente per la 220 e la 24 V, sotto la sorveglianza dei docenti e per<br />

applicazioni di breve durata e tali da limitare condizioni di stress per gli impianti elettrici dei<br />

banchi ); vi sono, inoltre i rispettivi banchi-cattedre muniti di prese con corrente da 380, 220 e<br />

24 V, generalmente funzionanti. Nel laboratorio vengono effettuate applicazioni pratiche<br />

dimostrative legate a fenomeni di fisica tra cui anche quelle di natura elettrica ed<br />

elettromagnetica. I due Laboratori per le Classi del Biennio, sono divisi da un ambiente più<br />

piccolo che funge da magazzino per le esercitazioni da svolgere.<br />

- Laboratorio Linguistico: si tratta di due locali a pianta rettangolare, posti rispettivamente al<br />

primo piano ed al piano cantinato, sono dotati ciascuno di circa 20 postazioni. Le<br />

caratteristiche dei vani sono le stesse degli altri locali.<br />

- Laboratorio Controllo Numerico: ospita macchine a controllo numerico di moderna<br />

concezione e come tali esenti da rischi particolari.<br />

- Laboratorio di Pneumatica: ospita banchi metallici su cui sono montati pannelli ove vengono<br />

sistemati ( ad incastro ) gli elementi che compongono circuiti pneumatici di ridotte dimensioni<br />

comandati attraverso PLC ; inoltre è presente un robot (ubicato in una parte del laboratorio<br />

che funge da isola di lavoro opportunamente <strong>“</strong> transennata <strong>“</strong> rispetto al resto del laboratorio<br />

stesso) a tre assi di piccole dimensioni utilizzato per prove dimostrative – didattiche dai<br />

Docenti del laboratorio e come tale esente da rischi particolari.<br />

- Laboratorio di Telecomunicazioni: Il laboratorio presenta dei banchi di lavoro con struttura<br />

metallica con piano in legno e formica; i vari banchi presentano punti di corrente a 220 V,<br />

generalmente funzionanti, e presentano dei cavi elettrici canalizzati sotto schiene d'asino. Vi<br />

sono diversi armadi in legno con ante in vetro non di sicurezza, contenenti attrezzature<br />

elettroniche quali oscilloscopi, frequenzimetri, analizzatori di spettro, generatori di funzioni e<br />

simili, prive di parti in movimento o caratteristiche di pericolosità.<br />

- Laboratorio di Macchine a Fluido: ospita motori di macchine di varie dimensioni (automobili<br />

differenti ed aerei); il compito del docente è quello di fare vedere allo studente i vari pezzi che<br />

lo compongono eventualmente smontando e ricomponendo alcune parti ovvero di illustrarne il<br />

funzionamento dinamico sui banchi prova. Il rischio legato alla presenza di parti in movimento,<br />

comunque minimizzato dalla bassa velocità dei cinematismi ovvero dalla presenza di protezioni<br />

fisiche nei casi di maggior rischio, rende tuttavia necessario il mantenimento di adeguate<br />

distanze di sicurezza durante l'esecuzione delle prove, anche per attenuare l'esposizione a<br />

rumore e a gas di scarico. Relativamente a quest'ultimo aspetto la modesta efficienza degli<br />

evacuatori di gas di scarico comunque presenti rende generalmente necessario eseguire le<br />

occasionali prove sui motori all'aperto. La turbina per le prove di portata ed il compressore per<br />

le prove ad alta pressione non determinano elementi apprezzabili di rischio.<br />

- Laboratorio di Termotecnica: nell'ambiente sono svolte tutte le applicazioni pratiche legate<br />

alle problematiche di riscaldamento e condizionamento degli ambienti. Vengono montate<br />

pompe, valvole di sicurezza, condutture idrauliche e vengono elaborati progetti termotecnica.<br />

Sono inoltre presenti modelli in scala ridotta degli impianti tecnologici a corredo delle<br />

abitazioni, utilizzati per l'indagine scientifica e non in grado di determinare rischi apprezzabili<br />

per i presenti. Le palette dei ventilatori non rappresentano un pericolo concreto mentre la<br />

presenza di attrezzature, utensili e qualche macchina come ad esempio il trapano BIMAK, in<br />

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non ottimali condizioni manutentive può costituire una fonte di pericolo per l'incolumità dei<br />

presenti. L'impianto elettrico è alimentato ad una tensione di 220 V e, sebbene sia consigliabile<br />

procedere ad una trasformazione delle utenze a 24 V qualora sia consentito da esigenze<br />

tecniche, sono adottate opportune misure precauzionali d'esercizio finalizzate alla riduzione del<br />

rischio elettrico a valori modesti.<br />

- Laboratorio di Misure Elettriche: ospita le attrezzature necessarie ad illustrare i concetti ed i<br />

metodi utili per individuare e risolvere i problemi di rilevazione e misura delle caratteristiche<br />

costruttive e di funzionamento delle macchine elettriche rotanti e dei trasformatori. A tal fine<br />

sono presenti, per l’esecuzione delle prove, generatori e motori in c.c. e c.a., trasformatori di<br />

varie dimensioni nonché simulatori di reti di distribuzione. Le macchine elettriche sono in<br />

buone condizioni manutentive, così da minimizzare i possibili rischi di elettrocuzione,<br />

ulteriormente ridotti dalla presenza di pedane isolanti attorno alle macchine elettriche. Durante<br />

il funzionamento la zona di operatività è inoltre segregata tramite catene trattenute da paletti<br />

amovibili, in grado di imporre ai presenti una distanza di sicurezza sufficiente in relazione alle<br />

effettive condizioni di pericolo. L'impiantistica per l'alimentazione dei banchi prova e per la<br />

generazione di corrente continua è collocata in apposito box schermato da impennate<br />

inaccessibili. In armadi a parete sono conservati strumenti di misura (voltmetri, amperometri,<br />

cosfimetri, wattmetri, ecc.) altresì utilizzati in altri laboratori di misure elettriche tuttavia<br />

arredati similmente alle aule ordinarie, privi di attrezzature e macchine e destinati allo<br />

svolgimento delle lezioni teoriche di elettrotecnica ed all'esecuzione di misure elementari su<br />

apparecchiature portatili.<br />

- Laboratorio di Chimica Organica: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati muniti di<br />

becchi a gas. Le cappe, di tipo monofronte e bifronte, sono in parte obsolete e quelle meno<br />

efficienti sono utilizzate come armadi aspirati per lo stoccaggio dei preparati di uso comune.<br />

Nel laboratorio di chimica organica si fa occasionalmente uso di sostanze cancerogene e<br />

durante le reazioni possono svilupparsi aerosoli in grado di comportare un'esposizione a fenoli<br />

ed esteri aromatici. Per ridurre ulteriormente l'esposizione a tale fattore di rischio, comunque<br />

estemporanea, i gruppi motore delle cappe e le loro condizioni di tenuta verranno<br />

sistematicamente verificati da parte di personale specializzato. Verrà altresì valutata la<br />

possibilità di sostituire le cappe presenti con altre maggiormente efficienti e corredate di<br />

certificazione da parte di organismi tecnici specializzati.<br />

- Laboratorio di Tecnologia Meccanica: nell'ambiente vengono effettuate prove legate al<br />

comportamento a fatica di un materiale, facendo uso di attrezzature generalmente caratterizzate<br />

da modesta pericolosità (macchine per prove di torsione, di flessione rotante, ecc.). Per ridurre<br />

ulteriormente i rischi meccanici presenti tuttavia si valuterà di racchiudere il pendolo di Charpy<br />

all'interno di una gabbia metallica, interbloccata e con serraggio dall'esterno, come pure la<br />

macchina per le prove di trazione e compressione), in modo che l’operatore, una volta inserito<br />

fissato il pezzo alla macchina, possa attivarne il funzionamento dall’esterno.<br />

- Laboratori Informatica e CAD/CAM: contengono una quindicina di videoterminali orientati<br />

in modo da minimizzare gli effetti di abbagliamento ed i riflessi dovuti alle fonti di luce,<br />

collegati mediante cavidotti a schiena d'asino all’impianto elettrico controllato da un quadretto<br />

per l’aula con interruttore differenziale. In aggiunta a questi è sovente presente un cablaggio<br />

ethernet per la rete dati. Sebbene non sia strettamente necessario in virtù dei ristretti tempi di<br />

permanenza degli operatori davanti al terminale risulta comunque consigliabile fare uso di<br />

sedie munite di schienale flessibile o regolabile in grado di garantire un comfort adeguato ai<br />

presenti.<br />

- Laboratorio TDP: Il laboratorio presenta dei banchi di lavoro con struttura metallica con piano<br />

in legno e formica; i vari banchi presentano punti di corrente da 380, 220 e 24 V, generalmente<br />

funzionanti, e presentano dei cavi elettrici canalizzati sotto schiene d'asino. Nel laboratorio<br />

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vengono effettuate applicazioni pratiche legate all'impiantistica elettrica (videocitofonia,<br />

illuminotecnica ed elettromeccanica): Nel retro sono presenti alcuni torni ed una mola obsoleti<br />

ed in stato di abbandono, nonché una grossa lama tagliacartone priva di squadra paramano a<br />

protezione dalla lama. I banchi elettrificati sono utilizzati generalmente per la 220 e la 24 V,<br />

sotto la sorveglianza dei docenti e per applicazioni di breve durata e tali da limitare condizioni<br />

di stress per gli impianti elettrici dei banchi.<br />

- Laboratorio di Microbiologia: il laboratorio è attrezzato con banconi maiolicati muniti di<br />

becchi a gas. Sono inoltre presenti una serie di banconi sui quali sono installati i microscopi per<br />

l'osservazione dei vetrini. In laboratorio sono altresì presenti cappe aspiranti tuttavia non<br />

munite di filtri HEPA, prive di sterilizzatori e non del tutto adeguate al rischio biologico.<br />

Spazi per attività collettive<br />

Sotto questa dicitura si possono individuare:<br />

- Aula Magna: ha sviluppo longitudinale e una superficie di 300 m 2 al piano primo, dinanzi<br />

all’atrio di ingresso. L’ambiente è reso accessibile dall’interno mediante due serramenti <strong>della</strong><br />

larghezza di 1.60 m apribili nel verso dell’esodo integrati da uno sbocco verso la scala<br />

antincendio in grado di realizzare un collegamento diretto tra l'ambiente ed il cortile al piano<br />

terra. L’aula <strong>della</strong> capienza massima di 130 posti in platea, presenta alle due estremità dei palchi<br />

rialzati raggiungibili dalla platea mediante alcune alzate prive di parapetto e rivestite di gomma a<br />

bolle. L’ambiente è provvisto di una serie di uscite facilmente apribili a spinta mediante<br />

maniglione antipanico, raggiungibili tramite quattro corridoi di ampiezza accettabile posti a<br />

separazione delle varie file di posti tra loro e dalle pareti perimetrali. L’ambiente dispone di<br />

mezzi di estinzione incendi sia fissi sia mobili in quantità sufficiente.<br />

- Palestre: occupano una superficie di 1200 m 2 , alloggiate in un corpo di fabbrica indipendente<br />

corredato dei necessari locali destinati a spogliatoio con annessi servizi igienici per atleti, arbitri<br />

e spettatori. La struttura è accessibile mediante quattro ingressi, di cui due afferenti ad un<br />

vestibolo di disimpegno, costituiti da serramenti a due battenti in vetro-metallo apribili nel verso<br />

dell’esodo mediante maniglione antipanico, e gli altri direttamente ai campo di gioco, realizzati<br />

in legno e privi di dispositivo a barre di comando per una facile apertura a spinta. Il campo di<br />

gioco, privo di gradinate a parterre per eventuale pubblico, è rivestito in sintetico con finitura<br />

bucciata, antiscivolo. Il volume prende luce da ampi pannelli di policarbonato e vetro cemento.<br />

La luce naturale proveniente dalla volta celeste è integrata da illuminazione artificiale fornita da<br />

una serie di neon attivabili in caso di necessità, protette da schermi contro le pallonate al pari<br />

degli anemostati per la ventilazione. Il solaio è stato parzialmente controsoffittato per ridurre i<br />

fenomeni di riverberazione sonora dovuti alla conformazione degli spazi, vasti ed alti.<br />

- Sala proiezioni; si tratta di un’aula predisposta per accogliere al massimo due classi per volta,<br />

tramite la presenza di posti a sedere con pianale ribaltabile disposti in file. L’attrezzatura è<br />

costituita da un televisore con videoregistratore, da un proiettore con apposito pannello per la<br />

visualizzazione e da un impianto di diffusione del suono munito di dispositivo di regolazione del<br />

volume. L'impianto elettrico risulta rinnovato di recente e l'ambiente è stato opportunamente<br />

munito di controsoffittatura, sia al fine di nascondere il passaggio dei cavidotti alla vista dei<br />

presenti sia al fine di incrementare le caratteristiche di assorbimento acustico del locale per<br />

diminuire il tempo di riverberazione e rendere più confortevole la presenza nel locale nonché per<br />

rendere più agevole l'intelleggibilità delle parole e dei suoni emessi dalle casse acustiche.<br />

Sebbene gli elementi per il soffermo siano privi di imbottitura, lignei e non del tutto conformi<br />

alle attuali disposizioni in materia antincendio non risultano tuttavia, in relazione alla situazione<br />

attuale, significativi elementi di rischio a carico dei frequentatori dell'aula.<br />

<strong>14</strong>


Uffici e spazi per attività complementari<br />

Quest’area comprende tutti i locali utilizzati dal personale docente per attività complementari (sala<br />

insegnanti, ecc.). I locali comprendono in particolare:<br />

- Presidenza e vicepresidenza: locali di pianta quadrata e ridotta superficie (26 m 2 ) ubicati al<br />

primo piano ed affacciati sul cortile interno, destinato ad ospitare l’Ufficio del Dirigente<br />

Scolastico. La natura e la disposizione degli elementi di arredo e lo stato dei rivestimenti non<br />

determina la presenza di elementi di rischio.<br />

- Ufficio del Direttore Amministrativo: il locale prende luce dalle finestrature affacciantesi su<br />

<strong>Viale</strong> <strong>Libertà</strong>. Non si ravvisano problemi legati all'ampiezza degli spazi, allo stato dei pavimenti<br />

o alla dotazione di armadi e scaffalature.<br />

- Segreteria Alunni, Segreteria Personale, Segreteria Contabilità e Protocollo: insieme di<br />

quattro locali separati e localizzati al piano terra, lato cortile interno. Questi, sebbene siano<br />

interessati da un uso abbondante di prolunghe, prese multiple e grossa concentrazione di cavi<br />

elettrici o di trasmissione dati, sono opportunamente disposti e mai poggiati a terra in maniera<br />

tale da costituire pericolo nei riguardi del transito e con possibilità di schiacciamento e<br />

sezionamento degli stessi. Sebbene, in relazione al numero di addetti che vi trovano impiego, gli<br />

a spazi a loro disposizione risultino di ampiezza accettabile al lordo delle superfici occupate<br />

dagli arredi e dalle scaffalature, queste ultime risultano di entità insufficiente a contenere i<br />

fascicoli e gli incartamenti inevitabilmente prodotti durante l'attività d'ufficio, carte che finiscono<br />

per occupare stabilmente superfici concepite per uno stoccaggio solo temporaneo (tavoli) o<br />

addirittura non idonee allo stesso (termosifoni).<br />

- Biblioteca: La biblioteca si trova al piano terreno dell’<strong>Istituto</strong>. Le pareti sono a tinta chiara, i<br />

parapetti delle finestre hanno altezza superiore a 90 cm ed i pavimenti non sono sdrucciolevoli.<br />

L’illuminazione naturale è garantita da ampie superfici finestrate comunicanti direttamente con<br />

l’esterno sebbene realizzate a vasistas, come tali da non ottimizzare la ventilazione in funzione <strong>della</strong><br />

superficie finestrata presente. L'illuminazione artificiale è data dall’impianto di luce costituito da<br />

lampade fluorescenti, dotate di schermature di protezione, che producono illuminazione diretta.<br />

I libri sono collocati in ampie scaffalature metalliche munito di pannello vetrato, rese accessibili<br />

anche tramite scale doppie a compasso e scaletti a castello con ruote pivotanti, di recente<br />

costruzione ed in buone condizioni d'uso, con pedate di ampiezza sufficiente, munite di dispositivi<br />

antiribaltamento e di trattenuta delle gambe. Per la consultazione sono presenti solo pochi posti a<br />

sedere tuttavia opportunamente muniti di luci di posto integrative <strong>della</strong> luce naturale.<br />

- Bar: è ubicato al piano terreno dell’istituto, le pareti sono a tinta chiara, i parapetti delle finestre<br />

hanno altezza superiore a 90 cm ed i pavimenti non sono sdrucciolevoli.<br />

L’illuminazione e l’aerazione naturale sono garantite da ampie superfici finestrate comunicanti<br />

direttamente con l’esterno. L'illuminazione artificiale è data dall’impianto di luce costituito da<br />

lampade fluorescenti, dotate di schermature di protezione, che producono illuminazione diretta.<br />

Occupa una area di circa 80 m 2 nell’ala sinistra del piano terra; si tratta di un locale con un’unica<br />

uscita sull’ampio Corridoio delle Officine.<br />

- Sala Insegnanti: si tratta di due locali, posti rispettivamente al primo e secondo piano nella<br />

mezzeria dei corridoi principali; sono semplicemente arredati con armadi, schedari metallici,<br />

nonché tavoli, a struttura metallica e piani di legno. In entrambi i locali sono presenti postazioni al<br />

videoterminale, con relative stampanti.<br />

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Servizi ed impianti tecnologici<br />

Dall’analisi a vista l’impianto non presenta trasudazioni o perdite significative. Gli scarichi dei<br />

servizi igienici, sempre comandati a catenella, sono regolarmente funzionanti ed opportunamente<br />

corredati di cassette di lavaggio per la caduta dell’acqua, generalmente incassate.<br />

Le colonne di scarico dei servizi igienici sono adeguatamente dimensionate in relazione agli<br />

apparecchi utilizzati. I pozzetti di chiusura idraulica ed i chiusini di scarico a sifone sono<br />

regolarmente funzionanti e non intasati.<br />

Le perdite di carico continue non sono tali da pregiudicare un’adeguata portata idraulica ai piani<br />

superiori degli edifici, favorita dal modesto sviluppo in altezza degli stessi.<br />

L’impianto idrico non necessita pertanto di lavori di ristrutturazione diversi dagli eventuali ed al<br />

momento non necessari interventi di ripristino su colonne montanti, collettori, tubazioni di<br />

collegamento o valvolame e rubinetteria.<br />

L'edificio è munito di una rete idrica antincendio, alimentata dall'acquedotto comunale. Tale<br />

circuito di spegnimento fisso, plausibilmente ad anello interrato, ha i suoi terminali nelle bocche<br />

d'incendio UNI 45 in corrispondenza delle colonne montanti poste presso i vani scala interni del<br />

corpo di fabbrica.<br />

Gli idranti sono collocati in apposite cassette murali di colorazione rossa e corredati di lancia con<br />

bocchello e tubo erogatore impermeabile. I pannelli sono generalmente realizzati con vetro safe<br />

crash .<br />

Le saracinesche a monte degli idranti e le valvole di non ritorno si presentano in buone condizioni.<br />

Inoltre è presente un gruppo di attacco per la motopompa VV.F. ( lato destro zona antistante<br />

l’ingresso principale di <strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, osservando l’<strong>Istituto</strong> frontalmente ).<br />

Non è ancora possibile verificare le caratteristiche di portata e pressione dell’impianto né l’effettiva<br />

possibilità da parte <strong>della</strong> rete idrica comunale di garantire allo stesso la quantità d’acqua necessaria<br />

alla pressione voluta, in quanto manca, all’attualità il collaudo ed il CPI dei V.V.F.<br />

Occorrerà pertanto verificare che la pressione <strong>della</strong> rete idrica antincendio sia tale da consentire il<br />

raggiungimento col getto di qualsiasi punto del locale e che la portata di ciascun idrante raggiunga i<br />

120 litri al minuto per un’ora. All’occorrenza valutare la possibilità di adottare una riserva idrica di<br />

capacità adeguata o di installare adeguati gruppi pompa alla base delle colonne montanti.<br />

L'impianto di riscaldamento <strong>della</strong> scuola, a circolazione forzata mediante pompa centrifuga ubicata<br />

in Centrale Termica, è costituito da un circuito di radiatori a ricircolo d'acqua riscaldata da una serie<br />

di caldaie attualmente alimentate a gas metano di rete (ma in origine a gasolio) collocate nella<br />

Centrale Termica ubicata in vano ad uso specifico situato nel cortile interno dell'ala nord ovest.<br />

Nonostante che la corretta manutenzione e la regolare pulizia delle caldaie realizzino condizioni di<br />

esercizio adeguate ad impedire la formazione di incrostazioni che possano pregiudicare la resa,<br />

l’impianto nel suo complesso, di tipo a sorgente, è stato lievemente sottodimensionato in relazione<br />

al fabbisogno termico complessivo ed ai limiti di efficacia per la cubatura da servire. Le tubazioni,<br />

in ferro filettate e nella maggior parte degli ambienti incassate e coibentate, non sono quindi in<br />

grado di determinare pericolo di scottature o, in caso di urto o collisione, pericolo di contusioni. Le<br />

valvoline di sfogo dell’aria dai radiatori per la regolazione <strong>della</strong> temperatura sono generalmente in<br />

buone condizioni.<br />

Il vaso di espansione, collocato nella Centrale Termica, appare in buone condizioni e le tubazioni di<br />

mandata e di rinvio dell’acqua calda e fredda sono coibentate con coppelle in lana di vetro racchiuse<br />

entro manti impermeabili, opportunamente contrassegnati con colorazione rossa e blu,<br />

rispettivamente.<br />

16


La superficie radiante disponibile consente il mantenimento di temperature interne non sempre<br />

adeguate a garantire il comfort termico in tutti i locali.<br />

L’impianto termico necessita pertanto di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati<br />

all’incremento <strong>della</strong> temperatura di equilibrio termico dei vani, valutando la possibilità di<br />

sostituzione dei bruciatori con altri di maggiore potenzialità e la revisione di valvole di<br />

miscelazione, vaso di espansione e pompa centrifuga.<br />

17


Caratteristiche delle aree di lavoro ai fini dell’antincendio<br />

La valutazione del rischio incendio e le conseguenti misure preventive, protettive e precauzionali,<br />

seguono, ove possibile quanto suggerito dagli allegati al DM 10.03.98.<br />

Essa non è da ritenersi sostitutiva <strong>della</strong> relazione tecnica per l’ottenimento del CPI, ma<br />

eventualmente integrativa e/o riassuntiva.<br />

Attrezzature ed impianti antincendio<br />

L’edificio è attrezzato per l’antincendio con una dotazione di estintori a polvere (6 kg) idonei per la<br />

classe di fuoco minima 21A – 155B – C, appesi a parete, segnalati tramite cartelli efficacemente<br />

collocati, che vengono periodicamente revisionati.<br />

Quale dotazione fissa antincendio è stata installata per ciascun piano una bocca idrica con attacco<br />

UNI 45 per vano scala derivata da ogni colonna montante <strong>della</strong> rete idrica di adduzione per una<br />

media di due idranti per piano.<br />

I laboratori di chimica e di analisi chimiche, serviti da condutture di adduzione del gas metano,<br />

verranno corredati di rivelatori di gas, il cui compito è quello di segnalare eventuali fughe di<br />

combustibile dalle tubazioni di adduzione. Essendo inoltre presenti, utilizzate e manipolate sostanze<br />

infiammabili ed esplodenti gli stessi ambienti sono corredati di porta REI 120 con congegno di<br />

autochiusura azionato da rilevatori di fumo che vengono attivati in assenza del personale. Per<br />

assicurare agli ambienti un'adeguata ventilazione ad integrazione dell'aerazione naturale è installata<br />

una batteria di elettroventilatori muniti di allarme in caso di malfunzionamento<br />

La struttura dovrà tuttavia essere dotata di impianto d’illuminazione d’emergenza costituito da<br />

lampade a fluorescenza autoalimentate, presenti in numero accettabile rispetto al fabbisogno.<br />

Non esiste impianto d’allarme acustico ad altoparlanti indipendente dall'impianto a campanelli<br />

usato normalmente per la scuola. In tal senso il Dirigente Scolastico valuterà la possibilità di<br />

predisporre un sistema di allarme ad avviso acustico, integrato da pannelli luminosi opportunamente<br />

distribuiti lungo i corridoi, consistente in una sirena monotonale autoalimentata, generale, attivabile<br />

manualmente mediante pressione dei pulsanti dislocati lungo i corridoi di distribuzione e<br />

disimpegno, per l’installazione del quale dovrà essere indetto apposito appalto.<br />

1. Sistema di vie di esodo ed uscite di emergenza<br />

Le vie di esodo utili al raggiungimento del luogo sicuro esterno dai piani superiori sono<br />

rappresentate da tre vani scala:<br />

SCALA A Scalone interno, non protetto<br />

SCALA B vano scala interno, non protetto (in previsione), lato Via <strong>Marconi</strong>, a servizio di tutti i<br />

piani fuori terra<br />

SCALA C vano scala interno, non protetto (in previsione), lato Via Galilei, a servizio di tutti i<br />

piani fuori terra<br />

SCALA D vano scala interno, non protetto, a servizio autorimessa per ciclomotori<br />

SCALA E vano scala interno, non protetto, a servizio del cortile caldaia<br />

SCALA F vano scala di servizio,non protetto, centrale, connettivo tra piano seminterrato e<br />

rialzato<br />

SCALA G vano scala interno, non protetto, lato Via <strong>Marconi</strong>, connettivo tra piano seminterrato<br />

e blocco uffici.<br />

SCALA H vano scala esterno<br />

SCALA K vano scala interno, non protetto, lato Via Galilei, connettivo tra piano seminterrato e<br />

piano rialzato.<br />

SCALA L vano scala di servizio, non protetto, a collegamento tra i piani secondo e terzo<br />

Tutti i vani scala interni sono utilizzati sia per il normale afflusso, sia per il deflusso in condizioni di<br />

emergenza.<br />

18


Le rampe sono rettilinee, non presentano restringimenti; i gradini sono a pianta rettangolare, hanno<br />

alzata e pedata costante e sono realizzati in marmo trattato con micrograffiatura. Scale e pianerottoli<br />

sono dotati di parapetti sui lati aperti.<br />

Nella tabella che segue si riporta l’elenco delle uscite di emergenza, suddivise per piano, con<br />

l’indicazione delle principali caratteristiche:<br />

PIANO ID Uscita Aule Note:<br />

SEMINTERRATO<br />

TERRA<br />

PRIMO<br />

SECONDO<br />

1<br />

SALA PROIEZIONI - LABB. MISURE<br />

ELETTRICHE - LABB.<br />

ELETTROTECNICA - AULE 117, 119,<br />

115, 120, 121<br />

2 AULE 310, 311<br />

3<br />

A<br />

AULE 131, 132, 133 - AREA<br />

LABORATORIO TECNOLOGIA<br />

MECCANICA<br />

LABORATORIO MICROBIOLOGIA -<br />

AULE 96 - 96 BIS - 97 -SALA<br />

INSEGNANTI - BLOCCO UFFICI<br />

B STANZE 164, 165, 167<br />

C<br />

D<br />

STANZE 103, 104 - LABORATORIO DI<br />

CHIMICA ORGANICA - AULE LUNGO<br />

CORRIDOIO ALLO SBOCCO SCALA E<br />

BLOCCO OFFICINE - BIBLIOTECA -<br />

BAR - LABORATORIO 178<br />

E PALESTRA<br />

1<br />

AULE PROSPETTANTI VIA DELLA<br />

LIBERTA' - AULA MAGNA (PARTE)<br />

VERSO LA SCALA F<br />

COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE<br />

DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO<br />

LA SCALA (ESTERNA) H<br />

VERSO LA SCALA K<br />

COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE<br />

DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO<br />

LA SCALA A E DAL PIANO INFERIORE<br />

ATTRAVERSO LA SCALA G<br />

COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE<br />

DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO<br />

LE SCALE B E D E DAL PIANO<br />

INFERIORE ATTRAVERSO LE SCALE<br />

D ED F<br />

COMPRESO IL FLUSSO PROVENIENTE<br />

DAI PIANI SUPERIORI ATTRAVERSO<br />

LA SCALA H E DAL PIANO INFERIORE<br />

ATTRAVERSO LA SCALA E<br />

VERSO LA SCALA A<br />

2 AULE BRACCIO LATO VIA MARCONI VERSO LA SCALA B<br />

3 AULE BRACCIO LATO VIA GALILEI VERSO LA SCALA C<br />

4 STANZE AFFERENTI ALLA SCALA D VERSO LA SCALA D<br />

5 AULA MAGNA (PARTE) VERSO LA SCALA H (ESTERNA)<br />

1<br />

AULE PROSPETTANTI VIA DELLA<br />

LIBERTA'<br />

VERSO LA SCALA A, COMPRESO IL<br />

FLUSSO PROVENIENTE DAL PIANO<br />

SUPERIORE ATTRAVERSO LA SCALA<br />

L<br />

2 AULE BRACCIO LATO VIA MARCONI VERSO LA SCALA B<br />

3 AULE BRACCIO LATO VIA GALILEI VERSO LA SCALA C<br />

4 AULA MAGNA VERSO LA SCALA H (ESTERNA)<br />

TERZO 1 TUTTI I LOCALI VERSO LA SCALA L<br />

19


Luoghi di lavoro di cui dovrà essere effettuata la valutazione dei rischi ed il<br />

piano di emergenza<br />

Aule Didattiche<br />

Palestre<br />

Laboratori<br />

Archivi, Depositi e Locali di Manutenzione<br />

Numero di Lavoratori nel singolo luogo<br />

Aule Didattiche: 943 Studenti + 134 Lavoratori<br />

Palestre: 60-70 studenti + 2 Lavoratori<br />

Laboratori: 60-70 Studenti(equiparati a <strong>“</strong> Lavoratori <strong>“</strong> ) + 4 Lavoratori<br />

Archivi - Depositi e Locali Manutenzione: 7 – 12 Lavoratori<br />

Mansioni di cui dovrà essere effettuata la valutazione dei rischi<br />

1- MANSIONE 1 – didattica, supporto<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nelle aule<br />

didattiche ivi compreso le aule speciali dove si faccia uso di apparecchiature informatiche<br />

e/ o audio e/o audiovisive. Inoltre tale mansione viene assegnata ai lavoratori che svolgono<br />

la propria attività negli uffici con uso di videoterminale per meno di 20 ore settimanali<br />

anche non continuative. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati all’uso di<br />

apparecchiature elettriche, all’incendio, caduta, inciampo, microclima, e altri rischi legati<br />

alla presenza nel luogo di lavoro. In relazione alla gestione e manutenzione dei<br />

fotocopiatori e/o stampanti laser utilizzanti toner, esiste la possibilità di necessità di<br />

utilizzo di dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 1<br />

a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio avvalendosi di<br />

supporti audio, video e pc.<br />

b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20<br />

ore settimanali anche non continuative<br />

c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra, lavagna, scrivania<br />

e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina,<br />

plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice<br />

f) produzione di elaborati e documenti cartacei<br />

2- MANSIONE 2 – didattica, videoterminale<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività negli<br />

uffici, nelle aule didattiche ivi compreso le aule speciali dove si faccia uso di<br />

apparecchiature informatiche e/ o audio e/o audiovisive, con uso di videoterminale per più<br />

di 20 ore settimanali anche non continuative.<br />

Tale mansione presenta una natura dei rischi legati all’uso di apparecchiature<br />

elettriche, all’incendio, caduta, inciampo, microclima, e altri rischi legati alla presenza nel<br />

luogo di lavoro, oltre al rischio videoterminalista In relazione alla gestione e manutenzione<br />

dei fotocopiatori e/o stampanti laser utilizzanti toner, esiste la possibilità di necessità di<br />

utilizzo di dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 2<br />

a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio avvalendosi di<br />

supporti audio, video e pc.<br />

b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per più di 20<br />

ore settimanali anche non continuative<br />

c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina,<br />

20


plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice<br />

f) produzione di elaborati e documenti cartacei<br />

3- MANSIONE 3 - attività sportiva<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nelle<br />

palestre e/o ambienti sportivi in genere. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati<br />

all’uso di attrezzature sportive, all’incendio, caduta, inciampo, contusioni da collisione,<br />

microclima, movimentazione manuale carichi, rumore e condizioni climatiche in relazione<br />

alle attività svolte all’esterno. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di<br />

protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 3<br />

a) Svolge attività didattico-educativa in palestra e/o ambienti sportivi interno e/o<br />

esterni.<br />

b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

c) Fa uso di attrezzature sportive quali spalliera, quadro svedese, funi pertiche<br />

cavallina, pedana elastica, aste per il salto in alto, sedie, pesistica varia,<br />

attrezzi sportivi in genere, cattedra e lavagna, scrivania, ecc.<br />

4- MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività a<br />

sostegno di alunni diversamente abili. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati<br />

alla vicinanza con la disabilità in genere e può comportare rischi contusioni accidentali<br />

legati alla disabilità del soggetto assistito, movimentazione manuale dei carichi, biologico,<br />

ecc. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 4<br />

a) Svolge attività didattico-educativa in aula o nel laboratorio di sostegno allo<br />

studente disabile.<br />

b) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20<br />

ore settimanali anche non continuative<br />

c) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

d) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

e) Fa uso di attrezzature ordinarie d’ufficio quali fotocopiatrice, taglierina,<br />

plastificatore, rilegatori manuali, forbici, rifilatrice<br />

5- MANSIONE 5 – chimica, biologia<br />

Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle<br />

aule e nei Laboratori di Chimica e Tecnologia Alimentare, Biologia con compiti di<br />

insegnamento e utilizzano tipiche attrezzature di laboratorio come vetreria, bilance,<br />

strumenti scientifici, bunsen, cappe aspiranti ecc… Tale attività può comportare l’uso di<br />

sostanze irritanti, nocive, infiammabili, corrosive, tossiche e presenza di atmosfere<br />

esplosive. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni, rumore,<br />

elettrico, microclima, incendio, ecc. Necessita l’utilizzo dei dispositivi di protezione<br />

individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 5<br />

a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di<br />

Chimica e Tecnologia Alimentare, Biologia.<br />

b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

d) Fa uso delle tipiche attrezzature di laboratorio come vetreria, bilance,<br />

strumenti scientifici, bunsen , cappe aspiranti.<br />

e) Può fare uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non<br />

continuative.<br />

f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo.<br />

6- MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica<br />

Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle<br />

21


aule e nei Laboratori di Fisica, Elettrotecnica ed Elettronica, utilizzando tipiche<br />

attrezzature e strumentazioni di Laboratorio come amperometri, voltmetri , oscilloscopi,<br />

frequenzimetri, attrezzatura per fotoincisione ed in generale, strumenti scientifici necessari<br />

per le esercitazioni di carattere elettronico ed elettrico ecc. Tale attività può comportare<br />

l’uso di sostanze irritanti, nocive, infiammabili, corrosive, tossiche. Tale mansione<br />

presenta una natura dei rischi legati a irritazione, ustione, elettrico, microclima, incendio,<br />

ecc. Necessita l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 6<br />

a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di<br />

Fisica, Elettrotecnica ed Elettronica.<br />

b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

d) Fa uso delle tipiche attrezzature di Laboratorio come amperometri, voltmetri ,<br />

oscilloscopi, frequenzimetri, attrezzatura per fotoincisione ed in generale,<br />

strumenti scientifici necessari per le esercitazioni di carattere elettronico ed<br />

elettrico ecc<br />

e) Può fare uso di videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non<br />

continuative.<br />

f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo.<br />

9- MANSIONE 9 – meccanica, costruzioni<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che svolgono la propria attività nei<br />

laboratori di meccanica e/o costruzioni, anche mediante l’utilizzo di macchine utensili e/o<br />

di utensili manuali. Tale attività può comportare l’uso di refrigeranti in genere, oli<br />

emulsionabili, ecc. Tale mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni,<br />

macchine rotanti, rumore, polveri, nebbie, movimentazione manuale dei carichi,<br />

schiacciamenti, elettrico, microclima, incendio, ecc. Esiste la possibilità di necessità di<br />

utilizzo di dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE 9<br />

a) Svolge attività pratica didattico-educativa nei laboratori di area meccanica e/o<br />

costruzioni<br />

b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

d) Fa uso di macchinari quali tornio, fresatrice, rettificatrice, dentatrice,<br />

stozzatrice, punzonatrice, trapani, seghe a disco e a nastro, mole in genere,<br />

limatrice, pantografo, presse, macchine di prova di rottura in genere<br />

e) Può fare uso, nell’ambito di macchinari utilizzati per prove non distruttive dei<br />

pezzi meccanici, di macchine ad ultrasuoni e/o sostanze spray<br />

f) Fa uso di utensili manuali quali trapano, setacci, casseformi pvc, lime, morse<br />

martelli cazzuole<br />

11- MANSIONE 11 – termotecnica, saldatura<br />

Viene assegnata tale mansione ai Lavoratori che svolgono la propria attività nelle<br />

aule e nei Laboratori di Termotecnica e Saldatura, utilizzando tipiche attrezzature e<br />

strumentazioni di Laboratorio come macchine utensili ed attrezzature di vario genere<br />

(Tornio, Trapano a colonna, Cesoia, Pressa, Smerigliatore, Forno a gas), saldatrici<br />

(Elettriche, Mig, Mag – Cannelli Ossigas, Cannelli da taglio, taglio al plasma), banchi<br />

prova per motori a scoppio, macchine ed attrezzature per prove (distruttive e non<br />

distruttive) di resistenza sui materiali, macchine ed attrezzature per l’esecuzione di<br />

impianti termici ad uso didattico, ed in generale, strumenti scientifici necessari per le<br />

esercitazioni di carattere meccanico – tecnologico – impiantistico ecc. Tale attività può<br />

comportare l’uso di sostanze infiammabili, nocive, irritanti. Tale mansione presenta una<br />

natura dei rischi legati a taglio, schiacciamento, irritazione, ustione, rumore, inalazione<br />

fumi o polveri, elettrico, microclima, incendio, esplosione, ecc. Necessita l’utilizzo dei<br />

dispositivi di protezione individuale.<br />

22


CICLO LAVORATIVO MANSIONE 11<br />

a) Svolge attività pratica didattico-educativa nelle aule e nei Laboratori di<br />

Termotecnica e Saldatura.<br />

b) Intrattiene attività relazionali con alunni e genitori, colleghi<br />

c) Fa uso di arredi ordinari come banchi, sedie, cattedra e lavagna, scrivania<br />

d) Fa uso delle tipiche attrezzature di Laboratorio come macchine utensili ed<br />

attrezzature di vario genere( Tornio, Trapano a colonna, Cesoia, Pressa,<br />

Smerigliatori, Forni a gas), saldatrici( Elettriche, Mig, Mag – Cannelli<br />

Ossigas, Cannelli da taglio, macchina per il taglio al plasma ), banchi prova<br />

per motori a scoppio, macchine ed attrezzature per prove(distruttive e non<br />

distruttive) di resistenza sui materiali, macchine ed attrezzature per<br />

l’esecuzione di impianti termici ad uso didattico, ed in generale, strumenti<br />

scientifici necessari per le esercitazioni di carattere meccanico – tecnologico<br />

– impiantistico.<br />

e) Può fare uso di videoterminali.<br />

f) Accede al deposito delle sostanze impiegate nel Laboratorio e loro utilizzo.<br />

<strong>14</strong>- MANSIONE <strong>14</strong> – sorveglianza, supporto, pulizia<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che presidiano gli spazi, controllano gli<br />

ingressi, svolgono attività di centralino, attività di supporto alle attività didattiche, attività<br />

di fattorino; effettuano piccole operazioni di pulizia di locali arredi ed attrezzature. Tale<br />

mansione presenta una natura dei rischi legati a taglio, ustioni, scale manuali, movimenti<br />

ripetitivi, polveri, nebbie, utilizzo di agenti chimici, movimentazione manuale dei carichi,<br />

schiacciamento, elettrico, microclima e condizione climatiche, incendio, ecc.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE <strong>14</strong><br />

a) Presidia i varchi di accesso alla struttura (porte, portoni, uscite di emergenza)<br />

garantendo il controllo dei soggetti che accedono alla struttura ed il regolare<br />

accesso e deflusso degli studenti.<br />

b) Riceve e smista le chiamate telefoniche di ingresso e uscita per la scuola.<br />

c) Svolge attività d’ufficio con l’eventuale uso di videoterminali per meno di 20<br />

ore settimanali anche non continuative<br />

d) Supporta le attività didattiche di aula e laboratorio secondo le necessità del<br />

docente (fornitura materiali, spostamento apparecchiature, riordino, ecc.).<br />

e) Ritira o consegna la posta ai vari uffici, movimenta pacchi e buste di piccolo<br />

peso; effettua, spostamenti esterni, muovendosi a piedi o avvalendosi dell’uso<br />

di mezzi pubblici.<br />

f) Effettua piccole operazioni di pulizia (spazza, spolvera) di superfici,<br />

serramenti, attrezzi ed apparecchiature.<br />

g) Utilizza scale portatili per superare piccoli dislivelli e raggiungere le parti alte<br />

di armadi, ripiani e scaffalature.<br />

18- MANSIONE 18 – piccola manutenzione<br />

Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che effettuano attività manuali di piccola<br />

manutenzione quale imbiancatura, sostituzione lampade, piccola falegnameria, piccoli<br />

interventi idraulici, verniciatura, piccole potature, taglio erba, ecc. Nell’ambito di tale<br />

attività esiste la possibilità di utilizzo di trabatelli, trapani, scale, seghe, martelli, attrezzi<br />

manuali e/o elettrici a cavo o a batteria. Esiste la possibilità di necessità di utilizzo di<br />

dispositivi di protezione individuale.<br />

CICLO LAVORATIVO MANSIONE18<br />

a) Svolge attività manuali di piccola manutenzione.<br />

b) Utilizza attrezzature e/o agenti chimici.<br />

23


Foto aerea <strong>della</strong> sede ITIS <strong>“</strong> G. <strong>Marconi</strong> <strong>“</strong> di <strong>Forlì</strong><br />

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE<br />

« GUGLIELMO MARCONI »<br />

FORLÌ<br />

<strong>Viale</strong> <strong>della</strong> <strong>Libertà</strong>, <strong>14</strong>-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - -DISTRETTO 42<br />

e mail itisfo@itisforli.it SITO www.itisforli.it<br />

24


In sintesi<br />

IDENTIFICAZIONE LUOGHI DI LAVORO E MANSIONI<br />

Codice LUOGHI DI LAVORO Numero massimo di<br />

Lavoratori compreso Studenti<br />

L1 Aule didattiche 943 Studenti + 134 Lavoratori<br />

L2 Palestre 60-70 Studenti + 2 Lavoratori<br />

L3 Laboratori 60-70 Studenti (equiparati a<br />

<strong>“</strong>Lavoratori<strong>”</strong>) + 4 Lavoratori<br />

L4 Uffici, Archivi, Depositi e Locali Manutenzione 7 – 12 Lavoratori<br />

Codice MANSIONI N. Lavoratori<br />

1 MANSIONE 1 – didattica, supporto 37<br />

2 MANSIONE 2 – didattica, videoterminale 8<br />

3 MANSIONE 3 – attività sportiva 5<br />

4 MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo 2<br />

5 MANSIONE 5 – chimica, biologia 19<br />

6 MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica 22<br />

9 MANSIONE 9 – meccanica, costruzioni <strong>14</strong><br />

11 MANSIONE11 – termotecnica, saldatura 12<br />

<strong>14</strong> MANSIONE <strong>14</strong> – sorveglianza, supporto, pulizia 13<br />

18 MANSIONE 18 – piccola manutenzione 13<br />

DATORE DI LAVORO: Prof. ssa Fiorini Eliana<br />

ORGANIGRAMMA AZIENDALE<br />

Lavoratore Mansione Luogo Ruolo Sicurezza<br />

Servizio: Collaborazione Dirigente Scolastico<br />

Prof. Arfelli Giancarlo( Vicario ) 9 L3 Dirigente<br />

Reparto: Collaborazione Dirigente Scolastico<br />

Prof.Di Lella Michele(Collaboratore ) 9 L3 Preposto<br />

Reparto: Collaborazione Dirigente Scolastico<br />

Prof. Zaccarelli Walter ( Collaboratore ) 9 - 11 L3 Dirigente<br />

Servizio: Servizi Generali Amministrativi<br />

Dr. Levato Antonio ( DSGA ) 2 L4 Dirigente<br />

Reparto: Ufficio Alunni<br />

Baldassarri Maria Dolores 2 L4 Lavoratore<br />

Spada Roberta 2 L4 Lavoratore<br />

Reparto: Ufficio Personale<br />

Boschi Monica 2 L4 Lavoratore<br />

Caporali Stefania 2 L4 Lavoratore<br />

25


Reparto: Ufficio Protocollo<br />

Litrico Patrizia 2 L4 Lavoratore<br />

Reparto: Ufficio Contabilità<br />

Tarantino Isabella(Vice DSGA) 2 L4 Preposto<br />

Mariggiò Claudia 2 L4 Lavoratore<br />

Reparto: Servizi ATA – Assistenti Tecnici<br />

Accettulli Salvatore 9-11 L3 Preposto<br />

Gardini Learco 9-11 L3 Preposto<br />

Furgani Marco 9-11 L3 Preposto<br />

Giovannetti Alessandro 6 L3 Preposto<br />

Lodovichetti Flavio 5 L3 Preposto<br />

Marini Danilo 6 L3 Preposto<br />

Martinetti Giuliana 5 L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi ATA – Collaboratori Scolastici<br />

Billi Lino <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Bonetti Angela <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Casali Massimo <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Castellani Marinella <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Ceccoli Alvaro <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Filomeno Giulia <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Galassi Maria <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

La Peccerella Rosa <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Lombardi Gabriele <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Preposto<br />

Mescolini Sonia <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Ricci Rosa <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Soprani Claudia <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Spagnoli Giuseppina <strong>14</strong>-18 L1 – L2 – L3 – L4 Lavoratore<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 1 – didattica, supporto<br />

Bellettini Flavia 1 L1 – L3 Preposto<br />

Bezzi Barbara 1 L1 Preposto<br />

Bezzi Paola 1 L1 Preposto<br />

Boschi Carlotta 1 L1 Preposto<br />

Bovino Miria 1 L1 – L3 Preposto<br />

Burattini Rosaria 1 L1 Preposto<br />

Calanca Annarita 1 L1 Preposto<br />

Conti Patrizia 1 L1 Preposto<br />

Costa Carla 1 L1 – L3 Preposto<br />

Giardini Silvia 1 L1 – L3 Preposto<br />

Gatta Maurizio 1 L1 – L3 Preposto<br />

Gioiello Maurizio 1 L1 – L3 Preposto<br />

Guardagli Don Carlo 1 L1 Preposto<br />

Lelli Gabriella 1 L1 Preposto<br />

Lodi Franca 1 L1 Preposto<br />

Lo Porto Laura 1 L1 – L3 Preposto<br />

Maraldi Flavio 1 L1 Preposto<br />

Martucci Silvana 1 L1 – L3 Preposto<br />

Matterelli Anna 1 L1 – L3 Preposto<br />

Missiroli Franca 1 L1 – L3 Preposto<br />

Montomoli Paola 1 L1 – L3 Preposto<br />

Ortali Maria Cristina 1 L1 – L3 Preposto<br />

Morandi Paola 1 L1 – L3 Preposto<br />

Mossini Rubens 1 L1 – L3 Preposto<br />

Nadiani Andrea 1 L1 – L3 Preposto<br />

26


Panciatichi Rita 1 L1 Preposto<br />

Parisi Gianluca 1 L1 Preposto<br />

Piazza Maria Rosa 1 L1 Preposto<br />

Porcelli Gemma 1 L1 – L3 Preposto<br />

Rabiti Donatella 1 L1 Preposto<br />

Ravaglioli Maria 1 L1 Preposto<br />

Ravaioli Paola 1 L1 – L3 Preposto<br />

Rizzo Marina 1 L1 Preposto<br />

Vallicelli Silvana 1 L1 Preposto<br />

Valmassoi Francesca 1 L1 Preposto<br />

Valzania Catia 1 L1 – L3 Preposto<br />

Zona Nicoletta 1 L1 – L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 5 – chimica, biologia<br />

Aluisi Benini Paola 5 L1 – L3 Preposto<br />

Bisacchi Alberto 5 L1 – L3 Preposto<br />

Biserni Maria 5 L1 – L3 Preposto<br />

Canziani Maria Chiara 5 L1 – L3 Preposto<br />

Carroli Filippo 5 L1 – L3 Preposto<br />

Creta Silvano 5 L1 – L3 Preposto<br />

Dall’Oglio Bernardo 5 L1 – L3 Preposto<br />

Fabbri Andrea 5 L1 – L3 Preposto<br />

Feralli Claudia 5 L1 – L3 Preposto<br />

Gurioli Gigliola 5 L1 – L3 Preposto<br />

Iavarone Elisabetta 5 L1 – L3 Preposto<br />

Liverani Alessandra 5 L1 – L3 Preposto<br />

Mainetti Morena 5 L1 – L3 Preposto<br />

Marzocchi Patrizia 5 L1 – L3 Preposto<br />

Nanni Tiziana 5 L1 – L3 Preposto<br />

Ruscelli Gabriele 5 L1 – L3 Preposto<br />

Zannoni Roberto 5 L1 – L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 6 – elettrotecnica, elettronica, fisica<br />

Abbondanza Marco 6 L1 – L3 Preposto<br />

Benelli Roberto 6 L1 – L3 Preposto<br />

Bruschi Luca 6 L1 – L3 Preposto<br />

Cambi Paolo 6 L1 – L3 Preposto<br />

Casadei Lelli Daniele 6 L1 – L3 Preposto<br />

Ceccarelli Antonio 6 L1 – L3 Preposto<br />

Cicognani Claudio 6 L1 – L3 Preposto<br />

Dall’agata Giampaolo 6 L1 – L3 Preposto<br />

Galeotti Oreste 6 L1 – L3 Preposto<br />

Lanchais Ariane Laura 6 L1 – L3 Preposto<br />

Lelli Claudio 6 L1 – L3 Preposto<br />

Maldini Corrado 6 L1 – L3 Preposto<br />

Neri Roberto 6 L1 – L3 Preposto<br />

Paci Marco 6 L1 – L3 Preposto<br />

Rondoni Carlo 6 L1 – L3 Preposto<br />

Sansovini Carlo 6 L1 – L3 Preposto<br />

Teodorani Barbara 6 L1 – L3 Preposto<br />

Triossi Aldo 6 L1 – L3 Preposto<br />

Versari Roberto 6 L1 – L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 9– meccanica, costruzioni<br />

Arfelli Giancarlo 9 L1 – L3 Preposto<br />

Baldini Mirco 9 L1 – L3 Preposto<br />

Bellardi Mario 9 L1 – L3 Preposto<br />

27


Boghi Giovanni 9 L1 – L3 Preposto<br />

Di Lella Michele 9 L1 – L3 Preposto<br />

Donati Marcello 9 L1 – L3 Preposto<br />

Ghetti Paolo 9 L1 – L3 Preposto<br />

Ricci Loris 9 L1 – L3 Preposto<br />

Spadazzi Federica 9 L1 – L3 Preposto<br />

Zaccarelli Walter 9 L1 – L3 Preposto<br />

Zarlenga Renato 9 L1 – L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 11 – termotecnica, saldatura<br />

Baldini Mirco 11 L1 – L3 Preposto<br />

Bentivegni Marco 11 L1 – L3 Preposto<br />

Boghi Giovanni 11 L1 – L3 Preposto<br />

Carollo Luigi 11 L1 – L3 Preposto<br />

Donati Marcello 11 L1 – L3 Preposto<br />

Ghetti Paolo 11 L1 – L3 Preposto<br />

Liverani Giuliano 11 L1 – L3 Preposto<br />

Ricci Loris 11 L1 – L3 Preposto<br />

Zaccarelli Walter 11 L1 – L3 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza – MANSIONE 3 – attività sportiva<br />

Casadei Massimo 3 L2 Preposto<br />

Della Godenza Maddalena 3 L2 Preposto<br />

Grementieri Mauro 3 L2 Preposto<br />

Inglese Francesco 3 L2 Preposto<br />

Montesi Antonella 3 L2 Preposto<br />

Reparto: Servizi Gruppo Docenza - MANSIONE 4 – sostegno didattico-educativo<br />

Fiorentini AnnaRita 4 L1 - L2 - L3 - L4 Lavoratore<br />

Umili Maria 4 L1 - L2 - L3 - L4 Lavoratore<br />

<strong>Forlì</strong> 31 ottobre 2012<br />

Il Dirigente Scolastico<br />

Dr.ssa Fiorini Eliana<br />

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