Scarica in formato PDF (6,86 Mb) - Distretto 2090

La lettera del
Governatore
Speciale
Seminario
Rotary
Foundation
11° Raduno
Nazionale dei
Cavalieri
rotariani
Il Rotary
finanzia la
ricerca
ENFASI
Anno XIV
Gennaio 2009
n° 115
Verso nuovi
obiettivi
www.rotary2090.info

Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti
- Autorizz. Tribunale di Teramo n. 364 del
27/10/1994 - Stampa Grafiche Millefiorini
S.N.C. Zona Industriale, 06046 Norcia -
Editore Rotary International Distretto 2090
rappresentante pro tempore, il Governatore
2008 - 2009 Giorgio Splendiani - Via
Cimino, 3 - 67100 L’Aquila - Direttore
responsabile Mauro Bignami - Redazione:
Via Cimino, 3 - 67100 L’Aquila -
Pubblicazione non in vendita ma distribuita
ai soci dei Rotary Club del Distretto 2090 -
Poste Italiane Spa - spedizione in
abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv.
in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1
commerciale Business Ascoli Piceno.
La riproduzione degli articoli, anche parziale,
è permessa citando la fonte. Gli articoli
pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero
degli autori e non comportano responsabilità
della direzione.
COMITATO DI REDAZIONE DEL
GIORNALE DISTRETTUALE
Presidente onorario
Ennio Vincenti
Presidente
Giorgio Splendiani
Direttore Responsabile
Mauro Bignami
Componenti
Ferruccio Squarcia, Mario Struzzi, Angelo
Buonumori, Luigi Marra, Bruno Massucci,
Demetrio Moretti, Urbano Urbinati, Lucio
Valentini, Berardo Zocaro
Redazione operativa:
Casella Postale 233 Ancona Centro
60123 Ancona
e-mail: segreteria@studiobignami.it
Concessionaria pubblicità
BRANDUP
C.so Garibaldi, 88 - 06049 - Spoleto (PG)
www.brandup.it
Advertising consultant
A. M. Bicego: a.bicego@brandup.it
Mobile 368 3325275
Numero chiuso in redazione il 15/12/08
SOMMARIO
3
4
7
9
10
11
12
13
15
16
17
19
20
22
24
Ultim’ora
Certificate of appreciation
Lettera del Governatore
Letra e Guvernatorit
Prossimamente
PolioPlus
DAL DISTRETTO
SPECIALE SEMINARIO RF
Rotary Foundation: Fare meglio e di più
(Mauro Bignami)
Challenge Polio e future vision plan
(Mario Giannola)
Alumni: Una risorsa dimenticata
(Giorgio Rossi)
11° Raduno Nazionale dei Cavalieri
Rotariani
I tanti restauri del distretto 2090
L’opinione
Cuesta enero (Urbano Urbinati)
Rotary
ENFASI
Dissonanze
Parole o concetti? (Mauro Bignami)
Fellowship
Tennis e Rotary: un binomio perfetto per
l’amicizia e la solidarietà nel mondo
(Marco Marinaro)
Rotariani golfisti...alla conta
Pensieri
Rotary e stile di vita (Maurizio Maurizi)
DAI CLUB
A Novafeltria Interclub con
il formaggio di Fossa
(Ferruccio Fraternali)
L'aeronautica militare per ridare la luce
(Carla Passacantando)
PER CHI DESIDERA COLLABORARE
La nuova veste della rivista e il desiderio di renderla
sempre più bella e fruibile, ci suggeriscono di indicare
alcune norme redazionali:
• I contributi editoriali alla rivista, sempre graditi,
dovranno essere scritti in testo word e inviati via
e-mail al seguente indirizzo:
segreteria@studiobignami.it
• Per poter dare spazio al maggior numero di
interventi, salvo autorizzazione della redazione, i
contributi relativi all'attività dei Club, non dovranno
superare la mezza cartella, pari a 750 battute, spazi
compresi.
• Gli altri interventi vanno misurati a cartelle, ossia
a fogli di testo word da 1.500 battute, spazi compresi
(titoli esclusi).
La lunghezza dell'articolo va sempre concordata con
la redazione la quale, per esigenze di spazio, una volta
ricevuto il pezzo, può chiedere di ridurlo o sintetizzarlo.
La redazione è autorizzata a correggere il contributo
Gennaio 2009 - n° 115
25
26
27
28
29
30
31
32
34
35
37
38
Chirurgia e medicina rigenerativa
(Nikolla Nosi)
Il wellness: un'opportunità per tutti
"Ben vengano i club service"
(Carla Passacantando)
Rotary e leadership
Tolentino: a San Catervo restaurata la
Cappella del Fontana (Carla Passacantando)
L'eredità di Pitagora (Pio de Giuli)
Rotary e Inner wheel per un service
a favore dell’Oratorio Don Bosco
(Massimo Zangarelli)
Paul Harris, Matteo Ricci e l'amicizia
(Renzo Tartuferi)
La crisi economico finanziaria: cause e
futuro (Andrea Barbieri)
Davanti al caminetto (Berardo Zocaro)
Trofeo trotto
A Ortona una targa e il premio Fixia
(Maria Giambuzzi)
Giorgio De Chirico e Annibal Caro
Civitanova Marche: valorizzazione urbana
(MaBig)
In Studiis Laus: siamo alla XIX edizione
(Andrea Barbieri)
Il Rotary e l'arte (Sandro Bolognini)
Riflessioni
Rischio, ricchezza, rispetto, etica
(Enrico Cetrari)
Memorabilia
Benemerito per la storia delle Marche 2008
Territorio
Vincenzo Tiberio, un molisano illustre…
sconosciuto
(Marina Bucci)
Rotaract
Commissione stampa Rotaract: Fervet opus
(Federica Caputo)
Ryla numero 24 (Luca Mariotti)
inviato e, per esigenze di tempo o spazio,
può altresì non pubblicare i pezzi ricevuti, anche se
concordati nella lunghezza e nei tempi.
• Le eventuali foto accompagnatorie saranno
pubblicate a insindacabile giudizio della redazione.
Consigliamo di evitare fotografie in cui appaiono
piatti, bottiglie e bicchieri o persone a tavola.
Una fotonotizia (foto con due/tre righe di testo) è
egualmente gradita e, spesso, fa più effetto di un
articoletto.
• Le fotografie devono rispettare standard di
pubblicabilità minimi, corrispondenti a una
dimensione non inferiore a cm 15 (la base) e una
definizione di 300 Dpi/pollice. I file vanno inviati
in formato Jpg e, se non espressamente concordato,
non devono oltrepassare le dimensioni indicate.
Nel caso di immagini particolarmente pesanti, si
prega di contattare Angelo Buonumori per ottenere
le disposizioni di invio tramite FTP.

CERTIFICATE OF APPRECIATION
n importante riconoscimento è stato
attribuito dal presidente interna-
U zionale D. K. Lee al Distretto 2090
del Rotary. Infatti, in occasione della Conferenza
presidenziale di Vienna, al governatore
Giorgio Splendiani cui, unico per
l’Italia, è stato consegnato un Certificato di
apprezzamento “per l’eccezionale contributo
fornito dal Distretto per promuovere lo
sviluppo del Rotary in Albania e per essere
stato un esempio di come si possano concretizzare
i sogni.”
«Il merito di questo riconoscimento, che
fa riferimento al varo e alla conclusione di
importanti progetti a favore del territorio
albanese, è di chi ci ha preceduto», ha
ricordato Splendiani, nel corso dell’incontro
con gli assistenti e con lo staff distrettuale,
tenuto ad Asserii il 14 dicembre.
«Quanto ci è stato assegnato rende onore
allo stile 2090, come è stato chiamato, che
non è fatto solo di amicizia ma anche di
concreti risultati ottenuti su più fronti. Del
resto - ha continuato il governatore -, l’unico
compenso, l’unica soddisfazione per il nostro
operare è la gioia di donare e di vedere
riconosciuto quanto è stato fatto.»
Splendiani ha poi annunciato che presto,
in Albania, altri due Club si aggiungeranno
ai tre già esistenti. (DeMo-MaBig)
Il presidente D.K. Lee consegna l’attestato al governatore Giorgio Splendiani
3

C
4
ari Amici,
sono finite le Feste natalizie
e anche le visite ai Club, per me sempre
occasione di vera gioia. Vi ringrazio
per la splendida, cordiale e affettuosa
accoglienza e per le generose
offerte per il microcredito, che ci permetteranno
di allargare le nostre iniziative
ad altre Nazioni.
È finito anche l’anno solare e siamo
a metà di quello rotariano; è giunto
il momento di valutare a che punto
ci troviamo del cammino intrapreso
all’inizio dell’anno e quali sono le
mete che vogliamo raggiungere.
La continuità e la condivisione sono
le linee direttive del Rotary del terzo
millennio. E’ importante, quindi, non
solo realizzare, ma anche proseguire
nelle iniziative progettuali che non
devono assolutamente essere concluse
entro l’anno, ma durare stabilmente
per tutto il tempo necessario al loro
completamento.
Il 14 dicembre, in occasione di un
incontro con gli Assistenti, si è giunti
alla conclusione che i Club sono, nel
complesso, attivi ed efficienti.
In analogia con quanto osservato in
Europa il numero dei soci del Distretto
2090 è in crescita; al 30 novembre
infatti, abbiamo toccato le 3.510 unità.
L’ammissione di nuovi soci avviene
LETTERA DEL GOVERNATORE
LETRA E GUVERNATORIT
Giorgio Splendiani
in maniera scrupolosa ma continua;
ho avuto occasione durante le visite
di accogliere nuovi rotariani con ottimi
requisiti e alta professionalità.
Il 7 e 8 dicembre a Vienna ho partecipato
alla conferenza sul tema: Tributo
a 20 anni di crescita del Rotary
nell’Europa Centrale e Orientale.
L’avvento della democrazia
nell’Europa Orientale ha fatto sì che
il Rotary risorgesse rapidamente in
Nazioni in cui per lunghi anni era
stato costretto a interrompere la propria
attività; il numero dei rotariani
infatti è in continua ed esplosiva crescita
sia quantitativa che qualitativa.
In occasione dello stesso incontro, il
Presidente internazionale D.K. Lee
mi ha consegnato ufficialmente un
Certificato di Apprezzamento, in
riconoscimento di quanto il nostro
Distretto ha operato per lo sviluppo
del Rotary in Albania e per aver dato
un esempio di come si possono
CONCRETIZZARE I SOGNI.
Il Presidente, ancora, ha personalmente
chiesto un impegno del nostro
Distretto all’incremento dell’Effettivo:
cioè di rotariani attivi.
Gennaio è il mese della sensibilizzazione
al Rotary.
Il Rotary non è un ente di beneficenza
né una Pro Loco, ma un’Associazione
umanitaria i cui soci si pongono come
GENNAIO JANAR
fine il Servire al di sopra di ogni
interesse personale.
Oltre alla disponibilità al Servizio, la
professionalità e l’etica sono le caratteristiche
che contraddistinguono i
veri rotariani.
L’appartenenza alla più antica e prestigiosa
Associazione con così alti
ideali, dovrà essere l’aspirazione di
chi possiede anche sentimenti di pacifica
e solidale convivenza tra tutti i
popoli.
Dobbiamo sentire la responsabilità di
appartenere a un’Associazione calorosamente
abbracciata dai Popoli
che escono da un periodo di dittatura
e che considerano il libero associazionismo
come un’importante conquista
dopo il raggiungimento della democrazia.
L’orgoglio di essere rotariani deve
essere anche questo.
Va tuttavia detto che dobbiamo dimostrare
con i fatti e non con i soli principi,
di voler servire le Comunità
locali. Cerchiamo quindi, nei prossimi
mesi, di realizzare quanto all’inizio
dell’anno avevamo programmato e
sognato.
Auguri di un proficuo lavoro.
Giorgio

LETTERA DEL GOVERNATORE
LETRA E GUVERNATORIT
T
e dashur miq,
mbaruan Festat e krishtlindjeve
e edhe vizitat ne Klube, per mua
gjithmone arsye gezimi te vertete. Ju
falenderoj per te mrekullueshmen, te
perzemert dhe te ngrohte mikepritje
dhe per ofertat bujare per
(microcredito) mikrokredine, qe do te
na jlejojne te zgjerojme iniciativat
tona edhe ne Kombe te tjera.
Mbaroi edhe viti diellor dhe jemi ne
gjysmen e atij rotarian; eshte momenti
per te vlersuar ne cilen pike te udhes
se marre ndodhemi ne fillim te vitit
dhe cilat jane metat qe deshirojme te
arrijme.
Vazhdimesia dhe bashkendarja jane
linjat udhezuese te Rotarit te millenit
te trete. Eshte e rendesishme, prandaj,
jo vetem realizimi, por edhe vazhdimi
i iniciativave qe nuk duhen
absolutisht te mbyllen brenda vitit,
por te zgjasin ne menyre te
qendrueshme per te gjithe kohen qe
do te jete e nevojshme per
kompletimin e tyre.
Me 14 dhjetor, me rastin e nje takimi
me Asistentet, u arrit rezultati, qe
klubet jane, ne pergjithsi, aktiv dhe
efikas.
Ne perafersi me ate qe po verehet ne
Evrope numri i ortakeve te Distriktit
2090 eshte ne rritje; me 30 nentor
ne fakt, kemi arritur te jemi 3.510
njesi.
Pranimi i ortakeve te rinj behet ne
menyre skrupoloze por vazhdon; kam
pasur rastin gjate vizitave te mirpres
rotarian te rinj me profesionalitet te
larte dhe te dhena te mrekullueshme.
Me 7 dhe 8 dhjetor ne Viene mora
pjese ne konferencen me teme: Tribut
njezet vjetorit te rritje se Rotarit ne
Evropen Qendrore dhe Lindore.
Ardhja e demokracise ne Evropen
Lindore ka bere qe Rotary te rilind
shume shpejt ne Kombe ne te cilet
per vite te tere ka qene i detyruar te
nderprese aktivitetin e tij; numeri i
rotarianeve ne fakt eshte vazhdimisht
ne rritje te madhe si persa i perket
cilesise dhe gjithashtu sasise.
Me rastin e te njejtit takim, Presidenti
internacional D.K. Lee me ka
dorezuar zyrtarisht nje Certifikate
Vlersuese, ne mirnjohje per ate qe
Distrikti yne ka bere per zhvillimin
e Rotarit ne Shqiperi dhe sepse ka
dhene shembull per menyren me te
cilen bene te mundur te
REALIZOHEN ENDRRAT.
Presidenti, akoma, kerkoj personalisht
nje angazhim te Distriktit tone per
rritjen e Efektivave: domethene te
rotarianeve aktiv.
Janari eshte muaji i sensibilizimit ne
Rotary.
Rotary nuk eshte nje ent bamires nuk
eshte Pro Loco, por Shoqate
Umanitare ku ortaket kane si pike
arritje Sherbimin me lart se c'do
interessi personal.
Pervec gadishmerise dhe Servisit,
profesionaliteti dhe etika jane
karakteristika qe shquajne rotarianin
e vertete.
Pjesemarrja ne Shoqaten me
prestigjoze dhe antike me keto ideale
te larte, duhet te jete frymezimi i atyre
qe kane sentimente bashkejetimi me
te gjithe popujt paqesore dhe solidale.
Duhet te ndjejme pergjegjesine e berjes
pjese te nje Shoqate, ngrohtesisht e
perqafuar nga popujt qe dalin nga nje
periudhe diktature dhe qe
konsiderojne lirine e mbledhjes si nje
fitore e rendesishme mbas ardhjes se
demokracise.
Krenaria te jesh rotarian duhet te jete
edhe kjo.
Megjithate duhet te tregojme me
faktet dhe jo vetem me te njejtet
parime, deshiren per te sherbyer
komunitetin lokal. Kerkojme prandaj,
ne muajet e ardhshem te realizojme
ate qe ne fillim te vitit kemi
programuar dhe enderruar.
Ju uroj pune te mbare.
Giorgio
(E perkthyer nga Dott. Roaldo Lukaj)
5

PROSSIMAMENTE
FORUM E MANIFESTAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 2008/2009
15 Marzo 2009
19 Aprile 2009
10 Maggio 2009
24 Maggio 2009
28-31 Maggio 2009
30 Maggio 2009
6-7 Giugno 2009
21 Giugno 2009
21-24 Giugno 2009
Perugia
Termoli
Pescara
Assisi
POLIOPLUS
Pescasseroli (AQ)
Arcevia (AN)
L’Aquila
L’Aquila
Birmingham
SIPE
XXXII Premio D’Andrea
Assemblea distrettuale
Forum distrettuale Significato e valore del messaggio francescano
a 800 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Frati Minori
11° Raduno Nazionale dei Cavalieri Rotariani
XVI Premio di scultura E. Mannucci
XXV Congresso Distrettuale
Torneo di Golf per rotariani
100ª Convention del Rotary International
PolioPlus, il più ambizioso programma della storia del Rotary, costituisce la componente
di volontariato della partnership globale per l’eradicazione della polio. Da più di 20 anni
il Rotary è alla guida di questa iniziativa globale per sconfiggere questa terribile malattia.
Oggi il PolioPlus è universalmente riconosciuto come un modello di riferimento
nell’ambito della cooperazione tra pubblico e privato per il perseguimento di obiettivi
umanitari.
«Il programma PolioPlus è un esempio perfetto di quali traguardi sia possibile
raggiungere attraverso la collaborazione tra Nazioni Unite e organizzazioni non
governative.»
(Kofi Annan, ex Segretario Generale delle Nazioni Unite)
info: www.rotary.org
7

Mauro Bignami
ROTARY FOUNDATION: FARE MEGLIO E DI PIÙ
P
roprio così: fare meglio e di più è
il pensiero che sta alla base dei
progetti che saranno sostenuti dai
nuovi finanziamenti globali e distrettuali
della Rotary Foundation e sui quali è necessario
l’impegno di tutti i rotariani. Di
questo si è parlato al seminario sulla Rotary
Foundation tenutosi a Fano il
16 novembre scorso, al quale
hanno portato il proprio contributo,
autorevolmente coordinati
dal PDG Luciano Pierini,
numerosi dirigenti del Rotary,
che hanno potuto rivolgersi a
un nutrito pubblico di rotariani
del Distretto, consapevoli del
loro ruolo nel secondo secolo
di servizio del Rotary.
Dobbiamo “sentirci partecipi
della Rotary Foundation perché,
ha esordito Luciano Pierini, se
il Rotary nel mondo è apprezzato,
lo si deve proprio a questa
istituzione” che, nel mondo, ha
fatto e continua a fare del bene,
come recita il suo motto. Una
Fondazione “da tutti conosciuta
ma da pochi valorizzata e
capita”, ha sottolineato Giorgio
Splendiani, ricordando che
“l’indirizzo pratico del seminario
annuale, serve proprio per
fare aumentare la comprensione
di questo grande strumento che
riesce a realizzare in maniera
efficace” una serie di programmi
a favore della pace, della salute,
dell’alfabetizzazione. Uno strumento che
ci permette di concorrere alla promozione
umana e alla creazione di quel valore eminente
che è la pace.
Molti i momenti qualificanti della giornata
di Fano, cui hanno portato il proprio contributo
i PDG Mario Giannola, Carlo Sarasso
e Giorgio Rossi; il DGN 2100 Miche-
SPECIALE SEMINARIO RF
langelo Ambrosio; Maria Cristina Meriggiala
del Club Bologna Valle Samoggia, ex
borsista RF. Infine, Lydia Tagliatatela, coordinatrice
Foundation services Europe-
Africa office, che ha aggiornato i presenti
sul programma PolioPlus sugli ultimi focolai,
sulle nuove tattiche utilizzate nelle
aree endemiche e sugli impegni finanziari
presi dai capi di governo e dal direttore
generale dell’OMS Margaret Chan. La coordinatrice
europea ha poi sottolineato
l’importanza della sovvenzione di 100
milioni di dollari della Fondazione Bill e
Melinda Gates e dell’impegno da parte dei
rotariani di reperirne altrettanti in tre anni.
A tale proposito, Lydia Taglialatela ha
invitato ciascun club a organizzare eventi
per la raccolta fondi, rivolti al pubblico
generale.
Del Future vision plan della Fondazione ha
parlato Carlo Sarasso il quale, in apertura
di discorso, ha ricordato che la Fondazione
è stata strumento prezioso
del lungo cammino di
crescita del Rotary “e ancor
più dovrà esserlo negli
anni a venire, per potere
confrontarsi con le nuove
realtà socio economiche,
culturali e politiche e per
potere fronteggiare positivamente
le sfide del futuro.”
Le sfide cui tende
il Future vision plan che
Trustees e Board hanno
approvato nel 2007 e la
cui piena applicazione,
dopo un triennio di
transizione per una verifica
sperimentale dal 2010
al 2013, incentrata su un
centinaio di Distretti pilota,
da selezionare entro
il 2009, avrà inizio con
l’anno rotariano 2013-
2014. Molteplici le innovazioni
procedurali e
sostanziali del Piano, che
Sarasso ha voluto ricordare.
Fatta salva la priorità del
programma PolioPlus e la
valenza del programma delle Borse di
studio per la pace, il Future vision plan
ridisegna i modelli di sovvenzione erogabili,
riducendoli a due tipi: RF District
grants (sovvenzioni distrettuali) e RF Global
grants (sovvenzioni globali).
Le prime sono sovvenzioni in blocco ai
Distretti (simili alle attuali sovvenzioni
9

distrettuali semplificate), derivanti dai
rispettivi Food (Fondo distrettuale designato)
e utilizzabili da ciascun Distretto fino
a un ammontare massimo del 50% del
Food stesso, destinabili a propri progetti
umanitari o educativi di portata locale,
autonomamente definiti e gestiti.
Le sovvenzioni globali sono riservate a
progetti di grande respiro e di vasto e
durevole impatto, in settori che la RF considera
strategici. Tali settori sono quelli
che, oltre al sostegno all’eradicazione della
poliomielite e ai centri rotariani di studi
internazionali sulla pace, perseguono: la
prevenzione e la cura di malattie; la tutela
della maternità e dell’infanzia; il superamento
di carenze idriche e igienicosanitarie;
l’alfabetizzazione e l’educazione
di base; lo sviluppo economico e sociale.
La stessa Fondazione potrebbe porre mano
a concorrere all’approntamento di tali progetti
o proporne l’adozione per la relativa
realizzazione da parte di Distretti e/o Club,
su base finanziaria paritetica, oppure curarne
la realizzazione, di concerto con
organismi non rotariani altamente qualificati,
legati alla Fondazione da rapporti di
collaborazione strategica.
Mario Giannola - PDG - R.F.D.C.
D
ue sono state le novità emerse nel
corso del Seminario, anticipate in
occasione del recente Institute di
Bruxelles.
1) Challenge Polio con la nuova o, meglio,
rinnovata finestra che si è aperta
sull’immediato futuro della Fondazione.
Alludo a quel corporate project che addita la
Fondazione Rotary all’attenzione del mondo
e che anche l’ultimo Consiglio di Legislazione
ha confermato come l’impegno prioritario
del Rotary fino alla completa eradicazione
del virus.
In oltre venti anni si sono impegnati:
- 20 milioni di volontari;
- oltre 2 miliardi di bambini vaccinati.
Nel 1985 erano stati segnalati 350 mila casi
in 150 Paesi.
Al giugno 2007 solo 5 sono i Paesi con casi
di Polio: Nigeria, India, Sudan, Pakistan,
Afghanistan. I casi accertati si sono ridotti
10
SPECIALE SEMINARIO RF
CHALLENGE POLIO E FUTURE VISION PLAN
a poche centinaia.
Anche in questo programma oltre 600 milioni
di $ sono stati impiegati dalla Fondazione:
presente, e ancor più importante,
l’apporto del volontariato rotariano in
termini di partecipazione alle campagne di
vaccinazione.
Ed ecco la novità: la scommessa sottoscritta
dal Rotary e un preciso impegno che non
dovrà andare deluso. La Fondazione Bill
and Melinda Gates ha individuato nel Rotary
il destinatario privilegiato di una donazione
di 100 milioni di $ per la campagna anti
Polio.
Il Rotary ha risposto, a sua volta, con una
pari contribuzione da corrispondere in tre
anni: 200 milioni di $ per giungere alla
definitiva eradicazione della Polio dal mondo.
Viene richiesto a ogni Club un supplemento
di 1000 $ al GOAL che già i singoli Consigli
direttivi avranno deliberato come versamen-
to annuale alla Fondazione.
2) La Fondazione è tutt’altro che ferma,
anzi è in continua evoluzione.
In previsione del Centenario della nascita
della Fondazione, è stato dato il via al Future
Vision Plan.
Perché un Piano di Visione Futura? Perché
questa nuova strategia?
Gli amministratori della Fondazione hanno
colto in questo anniversario l’occasione per
rivedere la qualità dei servizi e la semplificazione
dei progetti per non finire soffocati
dal peso dei dossier e delle procedure.
Resteranno i settori prioritari, ma si ridurranno
le Sovvenzioni in due grandi collettori:
- Sovvenzioni distrettuali (i DSG o
Semplificati) che potranno godere del
50% dei FODD;
- Sovvenzioni mondiali: mirano ad avere

un impatto duraturo con effetti a lungo
termine, a soddisfare delle precise norme
di qualità, a contare maggiormente sulla
partecipazione dei rotariani mettendo a
profitto le competenze di partner
strategici.
Nuovi obiettivi dunque, nuove tipologie di
Sovvenzioni tutte rivolte, in definitiva, a
semplificare la formulazione e l’approvazione
dei progetti.
Al momento la Fondazione prosegue il suo
cammino con le sperimentate e confermate
Giorgio Rossi - PDG
I
l 15 novembre, a Canosa di Puglia,
in occasione del Seminario della
Rotary Foundation, ho consegnato
la Carta Costitutiva alla nuova Associazione
Alumni del Distretto 2120. L’impressione
che ho avuto è stata vivissima e indimenticabile,
perché ho potuto vedere e toccare
con mano il grande entusiasmo, sia degli
Alumni che dei rotariani, ben fieri della
gratificazione loro spettante per la realizzazione
compiuta.
E’ la riprova che la grande importanza che
oggi, forse con un po’ di ritardo, il Rotary
International annette al tema Alumni risulta
pienamente giustificata, nella consapevolezza
che troppo tempo è passato senza ricordare
quanto sarebbe potuto derivare al Rotary in
termini di giusti riscontri positivi da questa
grande risorsa.
Risorsa che nel titolo volutamente ho voluto
chiamare dimenticata, proprio per sottolineare
l’opportunità assoluta di dedicare grande
attenzione a questo patrimonio che il Rotary
possiede e che non dovrà continuare a dimenticare.
E’ un patrimonio di valore inestimabile,
costituito da persone che hanno fruito di
borse di studio e supporti attraverso la Fondazione
Rotary che, in qualche modo, sono
state ambasciatori del Rotary avendo testimoniato
attraverso un’esperienza diretta la propensione
del Rotary ad aiutare gli altri e, in
modo particolare, i giovani.
Si tratta di persone che hanno avuto la vita
cambiata dopo aver fruito di un programma
del Rotary, senza il quale sicuramente la loro
esistenza sarebbe stata diversa senza le op-
SPECIALE SEMINARIO RF
strutture: 100 Distretti saranno selezionati
dal Board per testare il cambiamento che
si realizzerà in previsione del 2017, anno
del Centenario.
Indichiamo una cifra per tutte: sono oltre
1.500 i milioni di $ profusi dalla Rotary
Foundation a oggi.
Dobbiamo far conoscere il significato di
tutto questo al mondo, dobbiamo far conoscere
questi numeri anche al Distretto, con
la convinta determinazione di un impegno,
di un esempio, di una testimonianza.
ALUMNI: UNA RISORSA DIMENTICATA
portunità offerte loro dalla RF. In particolare,
gli Alumni della Fondazione Rotary sono:
borsisti degli Ambasciatori, membri e leader
di team SGS, borsisti Studi per la Pace del
Rotary, volontari rotariani che hanno ricevuto
sovvenzioni dalla Fondazione, artecipanti
ai programmi per la pace e per la risoluzione
di conflitti.
Il Programma delle Borse di Studio degli
Ambasciatori, nato nel 1947, è l’iniziativa
più antica e consolidata della Fondazione
Rotary; da allora, oltre 40.000 giovani provenienti
da più di 100 Paesi hanno avuto la
possibilità di fruirne per studiare all’estero.
Nel 2007/2008 sono state assegnate oltre
800 borse di studio, a conferma che è il più
grande programma di borse di studio finanziate
da privati.
Ogni anno migliaia di persone partecipano
ai programmi educativi del Rotary rivolti a
promuovere la comprensione e l’amicizia
internazionale: l’importante è che l’esperienza
non abbia fine quando termina il programma.
I rotariani investono molto nei Borsisti, nella
convinzione che essi saranno i leader di
domani nel mondo. Molti e duraturi sono
i legami che a seguito dei nostri programmi
educativi si creano tra rotariani e Alumni
che, oltre tutto, hanno il giusto potenziale
per entrare in un Club Rotaract, in un Club
Rotary o in una Associazione Alumni, rappresentando
un grande potenziale per i
programmi della Fondazione Rotary.
Volendo indicare sommariamente le possibili
attività di una Associazione Alumni, cito:
collaborare con Club Rotary per progetti da
realizzare; organizzare incontri per stringere
Ma per comunicare, occorre conoscere, e
non basta: bisogna saper convincere.
Confermiamo con convinzione e determinazione
il sostegno alla Fondazione attraverso
contribuzioni libere ma, proprio perché
libere, ancor più impegnative al Fondo
Annuale e al Fondo Permanente: il primo
visto come Banca per gli impegni correnti,
il secondo come Banca per gli impegni futuri.
Un sostegno, un appoggio che va condiviso
e concretamente testimoniato da OGNI
ROTARIANO, OGNI ANNO.
amicizie con altri Alumni, organizzare raccolte
di fondi per la Fondazione Rotary,
creare nuovi rapporti con altre Associazioni
Alumni nel mondo, organizzare eventi vari
per Alumni.
Di contro, i rotariani possono incoraggiare
la creazione di Associazioni Alumni, sostenere
la partecipazione degli Alumni alla
Celebrazione che si terrà alla Convention
del Rotary International a Birmingham nel
prossimo giugno 2009; invitare gli Alumni
a partecipare attivamente a progetti, a tenere
relazioni in riunioni e manifestazioni di Club
e Distretti, a divenire Soci di Club Rotary e
a contribuire alla Fondazione Rotary e, infine,
tenere informati gli Alumni sulle attività
della Fondazione.
E’ indubbio quindi che gli Alumni sono
fedeli sostenitori dei programmi del Rotary
e della sua Fondazione e possono divenire
Benefattori della Fondazione, oltre che rotariani
a pieno titolo.
Oggi la Fondazione conta oltre 110.000
Alumni ed è compito dei rotariani non
lasciare che ciò che hanno così accuratamente
selezionato, sostenuto, coltivato e promosso,
possa andare perduto.
Perciò, concludo con due esortazioni:
- Ricercate giovani meritevoli da proporre
per l’assegnazione di una borsa di studio,
perché così facendo riuscirete veramente
a fare… la differenza, in questo mondo
che tanto bisogno ha di forze nuove e
preparate per garantire un futuro migliore
a chi ci seguirà;
- Non tralasciate di cooptare un Alumno nei
vostri Club: sicuramente non vi deluderà.
11

COMPAGNIA DEI CAVALIERI ROTARIANI
11° RADUNO NAZIONALE DEI CAVALIERI ROTARIANI
Pescasseroli (AQ) 28 - 31 Maggio 2009
G
entili Presidenti,
il Rotary Club di Gualdo Tadino, in
collaborazione con quelli di Avezzano
e Sulmona e assieme alla Compagnia
dei Cavalieri Rotariani, organizza per il mese
di maggio 2009 l’11° Raduno Nazionale dei
Cavalieri Rotariani, incontro equestre riservato
a rotariani, rotaractiani, innerine e loro
familiari e amici. Due gli obiettivi di questa
edizione: il primo è finanziare l’attività di
PROGRAMMA PROVVISORIO
12
Giovedì 28 maggio 2009
14.00 Apertura della Segreteria presso l’Hotel Corona a
Pescasseroli;
15.00 Alloggiamento dei cavalli presso il Centro Ippico
‘Valle Cupa’ di Pescasseroli e verifica in rettangolo
dell’idoneità dei cavalieri che non utilizzino animali
propri;
10.30 Conviviale e briefing su programmi e percorsi.
Venerdì 29 maggio 2009
09.00 Partenza dei Cavalieri;
09.30 Partenza degli accompagnatori per la piana del
Fucino;
13.00 Pranzo
16.00 Rientro in hotel
20.30 Conviviale con attrazione
Sabato 30 maggio 2009
09.00 Partenza dei Cavalieri;
un centro equestre della Marsica dedicato
all’ippoterapia; l’altro è quello di sostenere
il progetto ‘Il Cavallo nella Scuola’ alla
ricerca del rapporto tra benessere, ambiente
e cultura, ideato dal Circolo Ippico Mitrano
di Brindisi e che l’anno passato ha visto la
partecipazione di oltre duemila ragazzi.
L’ambiente incontaminato del Parco Nazionale
d’Abruzzo sarà la cornice ideale per
un incontro di sport, amicizia e servizio e
vedrà i rotariani a cavallo portare da tutta
Italia il saluto e il sostegno per chi promuove
l’equitazione a favore della cultura e del
sostegno ai disabili. Pregandovi di diffondere
questa comunicazione fra i vostri soci e
amici e con l’augurio di incontrarci nella
primavera prossima, vi saluto cordialmente
Gianluigi GUERRA
Presidente 2008-2009 RC Gualdo Tadino
09.30 Partenza degli accompagnatori per Scanno e Sulmona;
13.00 Pranzo
16.30 Rientro in hotel
20.30 Cena di gala alla presenza del Governatore
distrettuale e consegna dei Diplomi di
Partecipazione.
Domenica 31 maggio 2009
09.00 Visita a Pescasseroli e al Museo del Parco Nazionale;
09.30 Spuntino dell’arrivederci presso il Ristorante del
Centro Ippico.
13.00 Pranzo
16.30 Chiusura della Segreteria
SEGRETERIA DEL COMITATO ORGANIZZATORE:
Loc. Casale 153 - 06023 Gualdo Tadino (PG)
Tel/Fax: 075.9145013 Cell: 335.6223571
www.cavalierirotariani.it
e-mail: gigiguerra@libero.it

I TANTI RESTAURI DEL DISTRETTO 2090
Pubblicato un interessante cofanetto con due volumi di pregio
I
l PDG Luciano Pierini comunica che
il volume Restauri, che documenta
i restauri di opere d’arte effettuati
dai vari Club del nostro Distretto e che
prende origine da un’idea del PDG Antonio
Guarino, è appena uscito per i tipi delle
edizioni Chiaruccia di Fano.
Le opere restaurate sono corredate da immagini
e dalle relative schede storicocritiche.
In appendice sono riportate anche
le opere d’arte contemporanea donate dai
Club ai Comuni e gli interventi di arredo
urbano effettuati in alcune città. Il volume
conta 146 pagine.
Restauri è inserito in un cofanetto assieme
al volume Rotary e società, che nasce come
logica prosecuzione della mostra itinerante
organizzata dal Club di Fano nell’anno
rotariano 2006-2007, esposta in numerose
città. Il libro è suddiviso in cinque capitoli:
Storia del Rotary dalle origini a oggi, Le
iniziative salienti della Rotary Foundation;
Il Rotary in Italia; Gli interventi umanitari
del Rotary Italia in collaborazione con il
Distretto 2090; Le iniziative dei Club del
Distretto 2090. Il volume conta 190 pagine.
I due volumi (cm 23 x 28) sono stampati
in quadricromia su carta patinata extra e
rilegati in filo refe con copertina cartonata
e sovracopertina in quadricromia.
Il prezzo del cofanetto è di ¤ 52,00 e, oltre
a essere un utilissimo strumento di informazione
per i rotariani, può rappresentare
un dono significativo per gli amici di altri
Distretti, per i relatori, per le autorità in
visita e per quelle con cui si mantengono
rapporti. «Il tutto, con un preciso fine:
quello di comprendere e apprezzare meglio
questo nostro straordinario sodalizio: il
Rotary Inetrnational», scrive Luciano Pierini
nel cartoncino di presentazione dell’opera.
(MaBig)

N
on so se ancora oggi, ma all’epoca in
cui per motivi professionali risiedevo
a Madrid, anni Settanta, queste due
parolette, cuesta enero (salita di gennaio),
erano ricorrenti nelle conversazioni della
gente, quasi un luogo comune che non
risparmiava nemmeno il ceto più fortunato,
meno soggetto a ristrettezze finanziarie. Un
fenomeno che si verificava
puntualmente dopo il
periodo sereno del Natale,
a suo modo festoso senza
eccessi, avendo la gente
ancora all’orecchio l’eco
del ritornello diffuso da
radio e televisione sui
premi della lotteria nazionale
(cincuenta mil pesetas…),
un grido ripetuto
che apriva alla speranza i
cuori di tutti gli spagnoli;
dico tutti perché credo che
proprio nessuno fosse
esente dalla febbre del
momento e almeno un
biglietto, per la dea bendata,
veniva assicurato in
tasca. Ma dopo le feste,
appunto, c’era da affrontare
la faticosa salita di gennaio,
che per molti era una
rampa durissima e ciascuno
per la sua parte ne
aveva consapevolezza e si
comportava di conseguenza.
Cioè con responsabilità.
Abbiamo anche noi una
cuesta enero da affrontare,
tanto più grave in quanto investe il mondo
intero e non sembra possa limitarsi, purtroppo,
al solo mese di gennaio. Ne abbiamo
piena consapevolezza? Sappiamo veramente
cosa significhi, per i nostri comportamenti,
“agire di conseguenza”? E quando dico nostri
mi riferisco naturalmente a quelli individuali,
ma penso anche alle decisioni di chi ha in
mano, da ogni parte politica, gli orientamenti
della pubblica opinione. Sembra cosa buona,
Urbano Urbinati
L’OPINIONE
CUESTA ENERO
ad esempio, il tentativo di fugare forme di
panico e di eccessiva angoscia, evidentemente
paralizzanti per ogni effettiva ripresa, ma
meno comprensibile appare l’invito a continuare
come prima a spendere (a livello individuale)
e a investire (a livello imprenditoriale),
come se non fosse in predicato proprio
la base per operazioni del genere: la dispo-
nibilità dei mezzi necessari. Ancora più
incomprensibile appare la pretesa di chi
ritiene che in tale situazione sia urgente
attuare uno sciopero generale (dico generale),
come se nel bel mezzo di un incendio i
pompieri decidessero di astenersi dalle pompe
per affrontare l’emergenza. Di esempi
incomprensibili è piena la cronaca di tutti
i giorni, ma quanto detto è indicativo per
farci capire che la strada dell’effettiva respon-
sabilità è un’altra.
Ritorno al discorso da cui eravamo partiti,
all’atmosfera del dopofesta dei tempi d’antan,
in Spagna o altrove. Un’atmosfera che mi
piacerebbe rivivere, non certo per un gusto
masochistico di rinnovare disagi e ristrettezze,
ma per respirare ancora quel senso di
solidarietà che univa tutti, in uno sforzo
comune per affrontare la
cuesta enero. L’impresa riguardava
tutti, ripeto, chi
più chi meno come sempre
in tali frangenti; se ne
parlava senza farne
drammi, magari ripetendo
con rassegnazione la formuletta
d’uso che forse
alleggeriva, o ci si illudeva
che potesse farlo, la fatica
della prova. Ma era un fatto
che tutti si sentivano nella
stessa barca e remavano
nella stessa direzione. Si
respirava aria di famiglia,
quando in famiglia l’aria
era respirabile.
È questo che intendo
quando parlo di cultura
della responsabilità. Nella
nostra società si sta affermando
l’esatto contrario, il
tutto contro tutti,
l’attitudine alla parte del
bastian contrario, l’etica
dell’homo homini lupus, il
tanto peggio tanto meglio,
il grido del dagli all’untore,
la sicumera incrollabile che
la colpa è sempre attribuibile
all’altro. Una girandola di atteggiamenti
distorti che turba le coscienze della gente per
bene, creando disorientamento e angoscia.
Parlando di cultura priva di ogni senso di
responsabilità lo scrittore francese Alain
Peyrefitte sosteneva che essa può condurre
alla creazione di una società “a irresponsabilità
illimitata”. Non ci siamo molto lontani,
purtroppo. C’è materia di riflessione per
tutti.
15

ENFASI
16
Referente distrettuale per il progetto ENFASI è Paolo Appoggetti del RC Fermo - email: e.cg@iol.it - cell: 348-2293890 - tel. U. 02-315960 fax 02-315960

T
ra i grandi misteri dell’universo
mondo c’è il perché le persone
parlino, spesso con dovizia di
particolari, di cose che conoscono poco
o affatto: uno sport che, soprattutto nei
periodi di festività o di vacanza assurge a
livelli quasi intollerabili. Non so come voi
vediate le festività di fine anno; io le vedo
come il regno della chiacchiera universale,
il trionfo del secondo me, l’apoteosi del
signori miei e dell’assolutamente sì/no: frullati
di parole che frizzano sui giornali ed esondano
in televisione per coprire l’abitato
vuoto della vita. E poi le geremiadi, che
ne sono il leit motif, a dire il vero non solo
dei tempi vacanzieri. Eh sì, l’italiano si
lamenta sempre: è il suo esercizio quotidiano
perché il pianto frutta. Anzi, in molti
casi frutta, caffé e varnelli.
Si parla di tutto ma, sempre, il problema
è un altro, mai quello evidenziato da noi
e benché, forse, c’è qualcuno che sta lavorando
per noi, siamo tutti nella stessa barca.
Per risolvere il problema ci viene detto
che basta non lasciare nulla di intentato,
andare incontro alle esigenze del Paese (della
suocera, dei giovani esploratori, dei girini,…)
senza che nessuno sia autorizzato
a chiamarsi fuori, ma anzi deve fare la
propria parte, incontrarsi tra generazioni
come se si fosse tra coetanei e, poi, presentare
un ventaglio di proposte con cui ci
faremo aria.
Che si sia di fronte a un cambiamento se
ne sono accorti in molti, anche Lapo Elkan,
ma nessuno dice alcunché. Non so se le
grandi menti del passato, nel corso dei
secoli, abbiano affrontato il problema,
ammesso che l’abbiano individuato e non
si siano invece fermati solo a misurarsi
con problemi relativi alla Instauratio magna
scientiarum, alla legge di gravità, alle nanocapsule,
alla struttura ideale dell’umana
società…
Per esempio, nei giorni scorsi sono stato
frastornato dal vociare di persone che
parlavano di Viaggio in un’Italia diversa di
Bruno Vespa, così come tempo fa lo facevano
per L’amore e il potere; ponderosi libri
Mauro Bignami
DISSONANZE
PAROLE O CONCETTI?
strenna che, al pari di quelli di Enzo Biagi
(Io c’ero, Era ieri), sono sovente conditi
degli stessi abusati ricordi e di citazioni
tratte dal medesimo taccuino: le ultime e
i primi ostentati per farcire intere pagine
di parole altrui, evitando così la fatica di
scrivere. Ben diverso il concetto dei libri
strenna Olivetti, per chi li ricorda.
Del resto, la nostra memoria è un recipiente
dove buttiamo alla rinfusa il nostro passato.
Il tempo, scorrendo senza altro scopo che
lasciare sedimentare sentimenti e pensieri
così che, maturando, si distacchino da ogni
ansia e da qualunque circostanza effimera,
ci riporta il passato e, oltre ai musei e ai
diari, crea anche catene internazionali di
reliquiari come Hard Rock Café e Planet
Hollywood, per la gioia di fanciullette/lletti
che spupazzano per il mondo facendo finta
di studiare le lingue estere.
Il fatto è che tutte queste cose ce le ritro-
viamo poi in televisione e quando ce ne
accorgiamo sbattiamo il telecomando contro
il muro. Il gesto, purtroppo, non serve
a eliminare il problema e a cambiare canale:
solo a cambiare il telecomando.
Capisco che l’argomento è sottile come la
teoria secondo cui Shakespeare non è mai
esistito, ma è esistito un altro tizio di nome
Shakespeare anche lui, il quale scrisse le
opere attribuite erroneamente a Shakespeare.
L’ho sentita a Santo Stefano e mi sono
ricordato mio padre: «La bocca è un bello
strumento, ma bisogna saperlo accordare»,
diceva spesso.
Che devo fare? Purtroppo, nel mio sangue
ho qualche traccia di cultura radicale e, di
conseguenza, qualche volta tesso l’elogio
della regina delle piazze: la ghigliottina.
Così, per calmarmi, vado in mezzo a una
piazza, a prendere un bagno di folla profumata
(?).
17

Marco Marinaro – Presidente internazionale ITFR
TENNIS E ROTARY: UN BINOMIO PERFETTO PER L’AMICIZIA
E LA SOLIDARIETÀ NEL MONDO
La fellowship rotariana internazionale del tennis ITFR
L
e fellow-ship sono uno strumento
per l’azione rotariana, nella condivisione
di interessi, professionali o
ricreativi. Il tennis, in particolare, consente
un incontro immediato sostenuto dalla
comune appartenenza al sodalizio rotariano.
Nel 2005 il R.I. riconosceva l’ITFR International
Tennis Fellowship of Rotarians.
L’ITFR (circa 600 soci da 50 Paesi) vive con
entusiasmo e spirito rotariano numerosi
incontri nel mondo: i campionati mondiali,
i tornei italiani e da ultimo quello White &
Wood di Roma, durante il quale è stato
White & Wood a Roma 2008
presentato il libro di B. Russotto Racchette
italiane (il secondo patrocinato dall’ITFR,
dopo Il tennis nella cartolina dello stesso
autore) sempre a scopo benefico.
Il Presidente del RI. Wilkinson ha sollecitato
le fellowship, parte della famiglia del Rotary,
a contribuire per 2008/2010 alla raccolta
fondi per l’eradicazione della polio, il più
importante progetto del RI. L’ITFR ha aderito
e i fondi raccolti con il mondiale spagnolo
sono stati versati per il Programma Polio-
Plus, come accadrà nel prossimo mondiale
(Vienna – Austria, 24-30 agosto 2009). E
in futuro le nostre raccolte fondi saranno
orientate in tal senso.
Ma le occasioni di incontro sono tante: il
Capodanno 2008-2009 a Bressanone,
l’organizzazione di viaggi per seguire i più
importanti tornei di tennis (Montecarlo e
Roma, ma soprattutto Wimbledon, in coincidenza
con la Convention n. 100 del RI.
a Birmingham, 21-24 giugno 2009).
Infine, la prima edizione dell’ITFR The Best
Award, premio annuale assegnato a un
tennista professionista in attività con i voti
dei soci, in base a tre criteri: performance,
Mondiali di Barcellona 2008
sportsmanship, service. Sintesi tra prestazioni
sportive, fair play e solidarietà. Per l’anno
2008 il vincitore è Roger Federer.
La passione per il tennis e il suo perfetto
connubio con gli ideali dell’amicizia rotariana
vissuta nel servire mi consentono di
affermare che “Rotary in friendship, is fellowship!
Fellowship is Rotary!”
Identità di percorsi e di obiettivi, condivisione
e sinergie al servizio dell’umanità!
Amicizia rotariana al servizio dell’umanità
attraverso il tennis: questo è l’ITFR! Di qui
il motto: Score an ace with Rotary… for
a winning Service!
Per contatti: chairman@itfr.org
Web site: www.itfr.org
Mondiali di Salerno 2007
Il tennis nella cartolina
19

ROTARIANI GOLFISTI ALLA... CONTA
D
ue notizie relative alla fellowship
AIRG (Associazione italiana rotariani
golfisti).
La prima fa onore al nostro Distretto perché
Francesco Tardella, socio del Club Ancona
Conero, è stato di recente eletto segretario
nazionale dell’associazione. A lui le congratulazioni
della redazione.
La seconda notizia riguarda il fatto che la
fellowship, a oggi, annovera 300 soci, ma si
ritiene che i rotariani amanti del golf siano
molti di più.
Partendo da questo assunto, il presidente
2009/2012 dell’AIRG, Andrea Oddi, PDG
del Distretto 2040 e il Consiglio direttivo
tutto, hanno ravvisato l’opportunità di
iniziare e finalizzare in tempi brevi (entro
la fine del mese di gennaio 2009)
un’indagine conoscitiva volta ad accertare:
1) quanti rotariani pratichino lo sport del
golf e quanti, tra loro, siano iscritti all’AIRG;
2) quante gare golfistiche siano state eventualmente
organizzate nell’anno 2008 dai
singoli Rotary Club e quante ne saranno
organizzate nel corso dell’anno 2009.
Poiché il neo segretario rappresenta anche
il nostro Distretto in seno al Consiglio AIRG,
chiede la collaborazione di presidenti e
segretari di Club affinché la ricerca in questione
abbia successo e consenta di
sviluppare sia l’effettivo della
fellowship golfistica sia
l’organizzazione di competizioni
con finalità benefiche.
Tramite il MAG distrettuale, fa appello a
presidenti e segretari affinché gli facciano
sapere (e-mail: tardella@tardellaginesi.it) le
informazioni richieste (nome, cognome,
RC e Golf Club di appartenenza dei golfisti
rotariani; gare organizzate e da organizzare
dai RC, specificando, in quest’ultimo caso,
le date eventualmente già fissate).
Immaginiamo che la collaborazione sarà
piena. Grazie.

gnuno si qualifica per i valori che
O riesce a esprimere ma, pur essendo
consapevoli di quanto accade nel
mondo (crescita economica vicino a zero,
forte inflazione specie per i costi delle materie
prime e del petrolio in particolare,
minore potere di acquisto delle famiglie
grazie alla diminuzione della redditività
delle risorse finanziarie, crisi delle banche
specie statunitensi, crollo dei mercati finanziari,
ecc.) si fa finta di niente e si continua
a vivere in modo inadeguato alle effettive
possibilità.
C’è da domandarsi il perché di questa vocazione
al consumo che ha costretto e costringe
molte famiglie a indebitarsi, anche
se il fenomeno in Italia è ridotto rispetto ad
altri paesi.
Da più parti si è pensato che si sta verificando
una crisi della creatività personale
che ci porterà a fondo, in quanto, come ha
ricordato il PDG Antonio Pieretti, non c’è
futuro senza creatività. Ma come spiegare
questo fenomeno nel nostro Paese che, in
termini di creatività, più di ogni altro ha
dato al mondo e all’umanità? Basterebbe
riflettere su quanto è accaduto nella penisola
nel Quattrocento e nel Cinquecento. Ora,
invece, mancano idee innovative, c’è
un’inerzia diffusa, non c’è sviluppo tranne
che per la moda, si studia poco, siamo
indisciplinati, è cambiato tutto in peggio e
le nostre città, un po’ meno quelle del
centro-nord, ma specialmente la Capitale,
sono irriconoscibili. Sporco quasi ovunque,
muri imbrattati, marciapiedi sconnessi,
parcheggi selvaggi, aiuole incolte, trasporti
pubblici inefficienti, strade dissestate, tanti
accattoni, gente nevrotica. Vivendoci, si
finisce per farci l’abitudine; ma basta un
viaggio anche breve e ci si accorge delle
differenze con il resto d’Europa, ove i servizi
funzionano al meglio, si fa del tutto per
avere pulizia e ordine e anche il problema
degli stranieri è più contenuto, poiché la
quasi totalità è inserita civilmente.
Abbiamo pertanto bisogno di una forte
riflessione e il Rotary, che rappresenta una
filosofia attiva nella società, mirata a portare
22
PENSIERI
Maurizio Maurizi - PDG
ROTARY E STILE DI VITA
cambiamenti positivi e capace di assumere
la leadership in termini di presa in carico di
problemi, potrebbe impegnarsi attivamente
per promuovere un ritorno a uno stile di
vita più consono alla natura dell’uomo.
In altre parole, noi rotariani dovremo con
ogni mezzo cercare di far comprendere che
occorre un ridimensionamento e, nel contempo,
divenire capaci di condividere le
aspettative con i più deboli, pure stranieri,
aiutandoli, dopo aver accolto e accettato la
loro diversità, a superare le difficoltà che
incontrano nel quotidiano e anche ad affrancarsi
dalla povertà e a evitare
l’emarginazione e lo sfruttamento.
Non dovremo lasciarci affascinare dalla
rapidità o dalla semplicità di soluzioni estemporanee
che si rivelano, quasi sempre, incomplete
e lasciano vivi tutti i rischi, ma
provvedere a mettere in atto, in maniera
conforme e tutti insieme, i provvedimenti
adeguati alle necessità. Non esistono soluzioni
magiche che consentono un automatico
adeguamento, ma dobbiamo tenere a
mente che una buona società è quella in
cui tutti beneficiano del bene comune,
nessuno viene escluso dalla sollecitudine
collettiva e ognuno può condurre una vita
dignitosa.
C’è però bisogno di contare di più sulle
nostre possibilità e potenzialità e imparare
a essere meno dipendenti dal pubblico,
meno ricchi e consumisti, più efficienti: in
altre parole, a esprimere più valori cercando
di comprendere dove va il mondo. Sarà
anche necessaria un’idonea informativa,
una valutazione attenta, l’uso di tutte le
nostre capacità, la nostra intelligenza e tanta
tenacia. Mettendo insieme coraggio, ottimismo,
volontà, speranza e lavorando molto,
potremo guardare avanti anche se risolvere
il domani non sarà facile.

Ferruccio Fraternali - RC Novafeltria - Alto Montefeltro
A NOVAFELTRIA INTERCLUB
CON IL FORMAGGIO DI FOSSA
I
l 15 novembre il Rotary Club Novafeltria
– Alto Montefeltro ha organizzato
la IV edizione dell’ormai
tradizionale Interclub dedicato alla fiera del
formaggio di fossa di Talamello.
Una manifestazione diventata una simpatica
ricorrenza di novembre, che permette di
soddisfare il palato con quel gusto così
unico che solo il formaggio di fossa di
Talamello sa dare. Ma non solo, è
un’occasione unica per visitare una vallata
così particolare come la Valmarecchia con
gli indimenticabili San Leo, Petrella Guidi,
Talamello, Pennabilli, Sant’Agata Feltria…
Ogni anno è prevista la visita al Museo
Pinacoteca Fernando Gualtieri Lo splendore
del Reale, ma questa volta i numerosissimi
ospiti hanno avuto anche l’onore di sedersi
a tavola con questo umile e disponibile
artista italo-francese, famoso in tutto il
rotariani del Club di Tolentino
hanno incontrato il brig. gen.
Piervalerio Manfroni, medical
advisor del Comando operativo di vertice
interforze a Roma dell’Aeronautica militare,
originario del maceratese, che per molti
mondo, che alla dolce età di 89 anni riesce
ancora a stupirci con i suoi capolavori di
realismo.
L’elemento che contraddistingue questo
interclub è infine l’estrema varietà dei Rotary
Club che vi partecipano e che provengono
da ogni parte d’Italia e perfino dall’Albania.
Giusto per rendervi l’idea, scorrete l’elenco
dei Rotary Club presenti e giudicate voi
stessi:
BOLOGNA VALLE DELL’IDICE, CAGLI
TERRA CATRIA NERONE, CERVETERI
LADISPOLI, DI MEDA E DELLE BRU-
GHIERE, FABRIANO, FALCONARA M.,
FORLI’, FORLI’ TRE VALLI, FUCECCHIO
SANTA CROCE SULL’ARNO, ISOLA DI
CAPRI, JESI, MODENA, NOVAFELTRIA
- ALTO MONTEFELTRO, OSIMO, RIMINI,
ROMA, ROVIGO, SALERNO, SORRENTO,
TIRANA, VALSUGANA, VELLETRI.
Carla Passacantando
L’AERONAUTICA MILITARE PER RIDARE LA LUCE
24
I
anni ha vissuto a Belforte del Chienti.
Il generale Manfroni ha illustrato ai rotariani
il progetto umanitario Ridare la luce,
che vede l’Aeronautica militare collaborare
con l’associazione Fatebenefratelli per i
malati lontani (Afmal) per curare i ciechi
nell’Africa sub-sahariana. La partecipazione
dell’Aeronautica militare al progetto implica
la fornitura di supporto medico, logistico
e organizzativo e il trasporto aereo
del personale e del materiale della missione,
con un volo organizzato dalla Sala
situazioni dello Stato maggiore
dell’Aeronautica. Con il C130-J della 46ª
Brigata aerea di Pisa sono trasportate fino
a dieci tonnellate di materiale sanitario,
compresi i microscopi operatori e le attrez-
zature necessarie per l’allestimento delle
sale operatorie e degli ambulatori, sia i
farmaci e gli occhiali distribuiti durante
le attività.
Manfroni era accompagnato dal colonnello
Mauro Sabbioni dell’Areonautica militare
di Loreto, scuola perfezionamento sottoufficiali
e lingue estere; dal maggiore Roberto
Visentin dell’Areonautica di Loreto; da fra’
Gerardo D’Auria dell’Afmal. Interessante
è stato anche il successivo incontro con
Romualdo Belardinelli, responsabile della
struttura cardiologica riabilitativa e preventiva
ospedali riuniti Umberto I - Lancisi
- Salesi di Ancona. Si è parlato di prevenzione
e riabilitazione, di come prevenire
l’infarto.

Nikolla Nosi – RC Tirana
CHIRURGIA E MEDICINA RIGENERATIVA
a avuto notevole risonanza la Conferenza
internazionale su Regene-
H rative surgery (Chirurgia e Medicina
Rigenerativa), svoltasi a Tirana il 18 novembre
scorso e organizzata con la sponsorizzazione
del Distretto 2090, del RC di
Tirana, dell’Ambasciata d’Italia in Albania
e con il patrocinio del ministro della Sanità
Anila Godo e con l’appoggio morale del
ministro dell’Educazione e della Scienza
Fatos Beja.
In effetti, all’importante incontro, presieduto
dal governatore Giorgio Splendiani, hanno
partecipato dirigenti del ministero della
Sanità e medici albanesi del servizio ospedaliero
specializzato.
Il vice-ministro della Sanità Ivanaj ha salutato
gli organizzatori e ha espresso parole di
apprezzamento per il contributo fornito dal
Rotary per la sanità in Albania.
L’intervento del Prof. V. Cervelli è stato
seguito con molto interesse ed egli ha fornito
tutte le risposte alle domande dei partecipanti.
Molto seguito anche il contributo fornito
dal Prof. dr. Gjergj Belba, Direttore della
clinica di Chirurgia plastica dell’ospedale
universitario Madre Teresa, che ha presentato
anche un referto e la situazione in Albania.
Il Prof. Adriano Ciani, addetto scientifico
dell’Ambasciata d’Italia a Tirana, nel suo
discorso, ha sottolineato i diversi progetti
del Distretto 2090 e del RC di Tirana nel
campo della servizio sanitario, annunciando
che è in via di definizione un nuovo progetto
nel campo del trapianto della pelle.
IL WELLNESS: UN’OPPORTUNITÀ PER TUTTI
erio Alessandri è stato l’ospite di
calibro internazionale del Rotary
N Club Ancona, presentato dal presidente
Stefano Benedetti, in una riunione
che ha visto la presenza di varie delle massime
autorità cittadine e di alcuni imprenditori
marchigiani, tra cui Federico Vitali,
presidente Confindustria Marche, Giuseppe
Fiorini, presidente Assindustria Ancona e
Andrea Della Valle. Alessandri, fondatore
e presidente di Technogym, leader mondiale
nei prodotti e servizi per il wellness e la
riabilitazione, ha trattato il tema Wellness:
un’opportunità per tutti, in cui ha spiegato
la filosofia che ha esportato nel mondo. “Il
wellness come stile di vita”, ha detto,
“rimanda a un concetto antico di 2000
anni, quello dei romani mens sana in corpore
sano. Questo stile di vita in termini di
benessere pone al centro l’uomo.” Tre sono
i concetti cardine del wellness: alimentazione
sana, regolare attività fisica e approccio
positivo alla vita. “Star bene”, spiega, “
conviene a tutti: dal soggetto singolo allo
Stato. Un corretto stile di vita, una volta
impostato, diviene automatico, lo ricerchi
istintivamente.” Riportare l’uomo al centro
è necessario: “negli ultimi 50 anni la tecnologia
è diventata l’obiettivo principale.
L’uomo era progettato per fare 30 km al
giorno, ora ne fa circa mezzo. L’ambiente
è inquinato, la popolazione è in maggioranza
anziana. Questi tre fattori, tecnologia,
inquinamento e vecchiaia, non sono stati
previsti.”
Alessandri ha parlato, quindi, della Wellness
Foundation che ha istituito con l’obiettivo
di promuovere sani principi di vita che
migliorino la salute delle persone e di
sostenere la prevenzione; ha pensato, inoltre,
di integrare la cultura della sua azienda
e quella del territorio in cui essa è nata: la
Romagna è divenuta così modello di riferimento
internazionale per un progetto sulla
salute, capace di unire qualità della vita,
prevenzione per la riduzione della spesa
sanitaria e sviluppo produttivo economico.
In Cina, Alessandri ha recentemente proposto
un progetto wellness contro inquinamento
atmosferico e stress quotidiano: la
Technogym è stata infatti fornitore ufficiale
25

delle ultime 4 edizioni dei Giochi olimpici,
compresi quelli di Pechino 2008.
Gli elementi su cui Nerio Alessandri ha
fondato il successo mondiale della sua
azienda (1.600 dipendenti, 13 filiali in
Europa, Usa, Medio Oriente, Asia e Australia,
con il 90% del suo fatturato espor-
tato verso oltre 100 Paesi) si riassumono
nella capacità di ascoltare, nel mettersi in
discussione, nel saper cogliere dalle esperienze
degli altri ciò che può essere utile
per sé, nel saper lavorare in squadra.
A una domanda dei presenti in cui gli si
è chiesto se prevedeva per il 2009 lo stesso
Carla Passacantando
«BEN VENGANO I CLUB SERVICE!»
Ben vengano i Club service, perché
il loro operato è molto utile alla
“ società!» E’ quanto affermato da
monsignor Claudio Giuliodori, vescovo
della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati,
Cingoli, Treia, durante la riunione
avvenuta nel complesso monumentale
ROTARY E LEADERSHIP
tre Club di Pescara hanno ospitato
Elio Cerini, socio del Club Milano
I Duomo, due volte governatore del
Distretto 2040, membro del Comitato per
il Piano strategico del RI e director designato
della zona 12. Oltre 120 i presenti, tra tra
cui numerosi rotaractiani e i PDG Mario
Giannola, Riccardo Marrollo e Tullio Tonelli;
il rappresentante del DG Filippo Pollice, il
DGI Ferruccio Squarcia e l’istruttore distrettuale
Francesco Ottaviano. Un parterre de
roi, come Cerini ha sottolineato.
Rotary e leadership, era il tema principale
dell’intervento, che Cerini ha affrontato
suddividendolo in tre momenti: leadership
oggi: realtà e sfide; come si riconosce un
leader e Rotary e leadership.
Le caratteristiche dello scenario odierno
sono la globalizzazione, la veloce evoluzione
del mix demografico e lo sviluppo scientifico-tecnologico.
La sfida contro cui ci
misuriamo continuamente è rappresentata
da: ciò che sappiamo e sappiamo di sapere,
ciò che non sappiamo e sappiamo di non
sapere e, infine, ciò che non sappiamo e
non sappiamo di non sapere. A guidare
questo contesto in rapido e tumultuoso
avanzamento dovrà essere una classe dirigente
consapevole e che sa rendere consapevole.
In tale ambito si connota la figura
26
dell’abbadia di Fiastra, dopo la messa in
commemorazione dei defunti, organizzata
da nove Club service del maceratese: Inner
Wheel, Kiwanis, Lions Macerata, Lions
Macerata Sferisterio, Panathlon Macerata,
Rotary Macerata, Rotary Macerata Matteo
Ricci, Rotary Tolentino e Soroptimist.
del leader, di colui che riesce a riconoscere
ed esaltare la capacità di utilizzare conoscenza,
competenza e risorse in un sistema
di valori condivisi.
Sul tema della leadership il relatore coinvolge
con domande mirate il DGI e i PDG presenti.
Leadership oggi è soprattutto guidare altri
leader. Tale tema è trattato dal PDG Mario
Giannola, il quale sottolinea che oggi il
Rotary chiede a ciascuno di noi di essere
un leader, una guida. Ciò che denota il
leader è sopratutto la sua capacità di dare
testimonianza ed esempio della propria
leadership, di esercitare autorevolezza e di
trasmettere carisma. E’ leader chi tale appare
ritmo di crescita per la sua azienda (20%
all’anno negli ultimi 20 anni), Alessandri
ha risposto che il difficile momento richiede
di rimboccarsi le maniche e cogliere tutte
le opportunità, considerando però che la
crisi dell’economia reale sarà più grave di
quella che ci immaginiamo.
Nel corso della serata è stato affrontato
anche il tema delle manifestazioni per il
quarto centenario della scomparsa di Matteo
Ricci, che cadrà nel 2010 e non è detto che,
per la riuscita dell’evento, non possano
nascere rapporti di collaborazione tra tutti
i Club.
agli altri, non chi crede di esserlo. Giannola
conclude affermando che oggi il Rotary è
soprattutto servizio e assunzione di responsabilità.
Qual è lo stile di leadership richiesto dalla
realtà d’oggi? Risponde il PDG Tullio Tonelli,
mettendo in risalto il fatto che nel passato
il leader tendeva a essere autoritario mentre
oggi è tale perché tale viene riconosciuto.
Saper discutere, essere capace di fare delle
scelte e di guidare i propri collaboratori
verso gli obiettivi prefissati. La figura del
leader sta mutando con i tempi, si va verso
una democratizzazione del concetto di capo.
Il vero leader non impone ma capta dal
mondo circostante la condizione che porta

alla condivisione delle scelte.
Leadership significa soprattutto educare con
il buon esempio. Tale aspetto è illustrato dal
PDG Riccardo Marrollo, il quale porta alla
platea la sua lunga e profonda esperienza
di imprenditore. Il leader, dice Marrollo, è
soprattutto colui che riesce a far squadra
intorno a sé, è autorevole, mai autoritario,
sa assumersi le proprie colpe e responsabilità.
Ogni vero leader deve esser dotato di
una forte etica innata e, soprattutto, non
dovrà mai scendere a compromessi: solo
così potrà trasmettere l’esempio che i suoi
collaboratori seguiranno.
La leadership è una qualità rara? A tale domanda
risponde il DGI Ferruccio Squarcia,
il quale indica come la leadership è una dote
da coltivare e che si inizia a costruire da
giovani. A tal fine una scuola di importanza
vitale per il nostro sodalizio è rappresentata
dal Rotaract cui, afferma Squarcia, non si
dà purtroppo l’importanza dovuta. Se è
vero, com’è vero che un leader rotariano
deve imparare a fare squadra intorno a sé,
allora il Rotaract è la scuola, la fucina ideale
a tale scopo.
Elio Cerini passa poi a illustrare le caratteristiche
del leader di oggi: prospettiva globale,
visione del futuro e capacità di organizzare
l’azione in obiettivi concreti,
incisività e concretezza operativa, gestione
del cambiamento, orientamento e motivazione
condivisa verso obiettivi definiti (autoresponsabilizzazione
a tutti i livelli), capacità
di alimentare una forte coesione, forte senso
etico.
La leadership è uno dei cinque valori fondamentali
della vita rotariana, rappresentanti
i principi di base della sua cultura organizzativa;
sono quei valori che guidano le
priorità e le azioni dei soci
nell’organizzazione: il servire, l’amicizia,
diversità e pluralismo, integrità e, appunto,
la leadership.
Afferma Elio Cerini: “Il Rotary è un’organizzazione
internazionale di individui che
ricoprono posizioni di responsabilità nelle
rispettive professioni. Crediamo nell’importanza
dello sviluppo della leadership e nella
sua qualità tra i nostri soci. Come rotariani,
siamo noi stessi leader nell’implementare
i valori di fondo della nostra organizzazione.”
Dopo aver trattato i programmi educativi
della Rotary Foundation, Cerini conclude
citando un pensiero di Paul Harris, espresso
al RC di Buffalo nel 1922: “Gli sforzi di un
individuo, quando orientati al bene possono
raggiungere buoni risultati; ma i risultati
più ambiziosi rappresentano sempre lo
sforzo combinato di molti. …La forza
dell’impegno organizzato di molti non ha
limiti. In ultima analisi, il Rotary aiuta il
singolo socio a crescere insieme agli altri
per ottimizzare la capacità di servire.”
Infine, Cerini tratteggia il percorso verso
la leadership, che è suddiviso in tre stadi:
farsi accettare, farsi valere e farsi seguire.
Carla Passacantando
TOLENTINO: A SAN CATERVO RESTAURATA
LA CAPPELLA DEL FONTANA
È
stata inaugurata la cappella del
Fontana alla concattedrale di San
Catervo di Tolentino. Si sono così
conclusi i lavori di restauro della chiesa
durati otto anni e realizzati anche grazie
alle offerte dei cittadini, di alcune istituzioni
e del Rotary di Tolentino. Il Club ha contribuito
al restauro di quattro delle dodici
statue presenti nella
cappella del Fontana.
I restanti lavori sono
stati finanziati con
parte della donazione
dell’ex insegnante
tolentinate Oddina
Ciardoni, deceduta
nei mesi scorsi.
Complessivamente il
restauro della cappella
del Fontana è costato
80.000 euro. L’intero
intervento di sistemazione
della chiesa
si aggira invece intorno
ai tre milioni di euro. La prima parte
dei lavori, dal 2000 al 2002, è stata finanziata
con contributo dello Stato per il terremoto
e garantita dalla Soprintendenza di
Ancona. La seconda parte, costata circa
1.100.000 euro, è stata realizzata quasi
totalmente con le offerte della comunità
parrocchiale e tolentinate: con la donazione
di Oddina Ciardoni per 250.000 euro, le
offerte dei cittadini per circa 500.000 euro,
di enti per circa 150.000 euro compreso il
Rotary Club. Manca però da pagare ancora
la somma di 150.000 euro circa, per estinguere
un mutuo contratto dalla parrocchia
negli anni scorsi per procedere con i restauri.
Il parroco don Frediano Salvucci, che
con tanta dedizione in questi anni si è
occupato dei lavori, ha ringraziato tutti.
Alla cerimonia di inaugurazione della cappella
del Fontana era presente il vescovo
di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli,
Treia, mons Claudio Giuliodori che ha
celebrato una messa di ringraziamento.
“Oggi possiamo usufruire in modo completo
della chiesa – ha detto il vescovo - dove
si sovrappongono epoche, fasi storiche e
pittoriche”. C’erano, oltre al presidente del
Rotary di Tolentino, Francesco Losego,
anche lo storico Giorgio Semmoloni che
ha illustrato la storia della cappella del
Fontana e della chiesa e il progettista Gianfranco
Ruffini, che ha diretto i lavori.
27

Pio de Giuli – RC Assisi
L’EREDITÀ DI PITAGORA
P
ur conoscendo le doti del relatore,
capace di esprimersi con vivacità e
brio non disgiunti da sottile ironia,
devo confessare che avevo qualche perplessità
sulla scelta del tema, palesemente
collegato alla matematica, disciplina che
può essere amata solo dagli addetti ai lavori.
Ma al termine della serata, dedicata alla
conviviale tematica del mese di novembre,
ho dovuto ricredermi perché Emanuele
Concetti (uno dei soci più giovani del Rotary
assisiate), avvalendosi di una calibrata serie
di slide preparate per la circostanza, ha
tracciato un excursus storico-filosofico di
notevole interesse. Ne è scaturita
un’indagine volta a dimostrare la continuità
di pensiero originata da Pitagora di Samo
((570-497 a.C.) e dalla sua celebre Scuola
di Crotone, per giungere alla monumentale
stata una gran bella serata teatrale
quella organizzata congiuntamente
da Inner Wheel e Rotary di Città di
Castello, che ha visto protagonista
l’Accademia dei Riuniti di Umbertide nel
suo ultimo lavoro, Il letto ovale, che ha
replicato nel capoluogo altotiberino il successo
dei debutti umbertidesi.
Nel solco di una recente ma già consolidata
tradizione i club guidati dai presidenti Silvia
Magini e Filippo Corsi hanno realizzato un
service, stavolta finalizzato all’Oratorio Don
Bosco, attraverso la gradevolezza di uno
spettacolo che ha fatto registrare il tutto
esaurito agli Illuminati.
La messinscena è lo spumeggiante adattamento
da parte del regista Achille Roselletti
di una brillante pièce inglese che, sulla scia
del più tipico british humour costruisce una
commedia degli equivoci, con al centro le
eterne schermaglie attorno a tradimenti veri
e presunti, molto nostrana, dagli esiti assolutamente
esilaranti.
Merito dei meccanismi perfetti del testo, di
tempi e ritmi degni di consumate compagnie
28
dimostrazione (250 pagine) pubblicata da
Andrew Wiles nel 1996.
Vero e proprio ospite d’onore è stato il numero,
inizialmente inteso come strumento
di rappresentazione della realtà, già presente
nelle intuizioni degli astronomi caldei e
siriani e nelle culture degli antichi Egizi,
dei Babilonesi, dei Persiani e degli Indù. E
il numero - anche nelle sue forme estreme
e paradossali degli irrazionali, dei surreali,
degli iperreali - è stato protagonista di
un’articolata genealogia del simbolismo che,
facendosi strada tra gli aitèmata (o assiomi)
di Euclide, ha raggiunto i nostri giorni con
le famose equazioni di Albert Einstein.
Lungo questo percorso di successive conquiste
del pensiero umano la sintesi del
relatore ha permesso con pertinenti citazioni
di incontrare, nell’ordine: Socrate, Galileo
Massimo Zangarelli
ROTARY E INNER WHEEL PER UN SERVICE
A FAVORE DELL’ORATORIO DON BOSCO
È
professionistiche con attori che assecondano
il disegno complessivo dell’alle-stimento.
Ma del resto l’Accademia della Fratta ha
abituato a performannce che di amatoriale
hanno soltanto l’entusiasmo operativo, in
virtù di una direzione impeccabile come
quella di Roselletti e dei suoi storici collaboratori,
in primis Adriano Bottaccioli per
la scenografia e
Giancarlo Bendini
per il coordinamento
tecnico.
Applausi a scena
aperta e risate
spontanee hanno
punteggiato la
rappresentazione
de-cretandone
l’annunciata ottima
accoglienza.
Nella circostanza la
presidente dell’oratorio
Brunella
Ghigi ha sottolineato
i molteplici
Galilei, Eulero, Pierre de Fermat, Carl
Gauss, Richard Dedekind, Georg Cantor,
John Conway, Slvador Dalì, Leopold Kroeneker,
Kurt Godel, David Hilbert, Bernhard
Riemann, Bertrand Russel e Karl Popper.
Tutto è servito per dimostrare, attraverso
una coralità diffusa nel tempo e nello spazio,
come il numero sia passato da principio
primordiale di rappresentazione del mondo
tangibile a forme più evolute che lo hanno
proiettato verso l’infinito nei vasti orizzonti
della speculazione filosofica, un terreno che,
per un giovane ma già affermato ingegnere,
poteva rivelarsi accidentato e rischioso.
Così non è stato e gli applausi, meritatissimi,
non sono mancati confermando che la
fiducia del presidente del Club, Francesco
Rondoni, era stata ancora una volta ben
riposta.
e quotidiani impegni educativi dell’oratorio
a favore di una quarantina di ragazzi di ogni
condizione sociale.
L’incontro dopo-teatro, al ridotto ‘degli
Angeli’, curato sin nei dettagli dall’Inner
Wheel, ha coronato la felice iniziativa, anche
in questo caso secondo la migliore consuetudine
del Club femminile.
Da sin.: Filippo Corsi, Brunella Ghigi e Silvia Magini

Renzo Tartuferi - RC Macerata Matteo Ricci
PAUL HARRIS, MATTEO RICCI E L’AMICIZIA
rano ben cento gli ospiti che Giorgio
Caraffa, presidente del Club Ma-
E cerata Matteo Ricci ha piacevolmente
salutato in un interclub organizzato
con i Club di Civitanova Marche, Porto San
Giorgio e Tolentino, per approfondire la
conoscenza dell’opera e della figura del
gesuita maceratese Matteo Ricci. I soci dei
vari club erano guidati dai rispettivi presidenti:
Maria Luciana Argalia, Paolo Intorbida
e Francesco Losego.
Dopo una breve cerimonia, dedicata
all’ingresso di due nuovi soci (Claudio
Carassai e Guido Grandinetti), il Club Macerata
Matteo Ricci ha conferito la più alta
onorificenza rotariana, il Paul Harris Fellow,
a Saverio Cinti, ordinario di Anatomia umana
all’Università Politecnica delle Marche,
presidente della Società italiana dell’Obesità,
già insignito della medaglia Blaise Pascal
della European Academy of Sciences di
Bruxelles, autore di numerose pubblicazioni
e conferenze.
Il premio è stato conferito dal Consiglio
direttivo del Club e per esso consegnato
dall’istruttore regionale del Distretto 2090
Giancarlo Cognigni, con la seguente motivazione
“per le importanti ricerche che
hanno permesso di formulare nuovi concetti
sull’anatomia, la fisiologia e la patologia
del tessuto adiposo, contribuendo a chiarire
aspetti clinici ed eziologici dell’obesità e
del diabete di tipo 2, aprendo nuove prospettive
terapeutiche per tali patologie e
per la prevenzione delle malattie cardiache”.
E’ seguita la relazione di Filippo Mignini
su Matteo Ricci, con la presenza, quale
illustre ospite del Club, di Adriano Ciaffi,
presidente del Comitato nazionale per le
prossime Manifestazioni Ricciane nel 400°
anniversario della morte del gesuita maceratese.
Filippo Mignini, socio onorario del
Club Macerata Matteo Ricci, ha proseguito
il percorso di conoscenza promosso dal
Club della figura e dell’opera di Matteo
Ricci con una relazione sul tema L’amicizia
di Matteo Ricci, ripercorrendo con una narrazione
suggestiva le tappe dell’avvicinamento
alla Cina da parte di Ricci, le
metodiche di inculturazione utilizzate e come
l’opera e il tema dell’amicizia siano stati un
mezzo per stabilire ponti di comunicazione
culturale che ancora oggi danno frutti.
In conclusione dell’incontro, in un’atmosfera
cordiale che ha rinsaldato i rapporti amichevoli
tra i club, i rotariani e gli ospiti
presenti, Giorgio Caraffa, a nome del Club
e quale segno di amicizia, ha consegnato ai
presidenti dei Club e agli ospiti una copia
dell’edizione curata da Mignini del libro
L’Amicizia di Matteo Ricci.
Adriano Ciuffi e Giorgio Caraffa
Giorgio Caraffa, Saverio Cinti, Giancarlo Cognigni
Filippo Mignini
Andrea Barbieri – RC Senigallia
LA CRISI ECONOMICO
FINANZIARIA: CAUSE E FUTURO
rgomento di strettissima attualità
quello trattato da Adriano Nelli,
A
vicepresidente della sede italiana
di una nota Società di consulenza finanziaria
internazionale, ospite del Rotary
Club Senigallia per una relazione che ha
avuto come tema Le cause della crisi finanziaria
e gli scenari futuribili.
Nelli ha iniziato il suo intervento mettendo
in luce le cause che hanno dato origine
alla crisi che stiamo vivendo individuando,
tra le altre, nella disinvolta concessione
di mutui per l’acquisto di abitazioni negli
Stati Uniti, una delle principali. In uno
scenario economico come quello americano,
caratterizzato da un debito pubblico
molto elevato e da una scarsa propensione
al risparmio da parte delle famiglie, il
timore percepito è alto e la propensione
al rischio si abbassa; in tale contesto, la
riduzione del valore degli immobili, il
rialzo degli interessi sui mutui insieme al
mancato pagamento delle rate mensili,
hanno portato al collasso il sistema determinando
una reazione a catena con pesanti
conseguenze anche in Europa.
29

Il relatore ha proseguito sostenendo che,
in un’economia globalizzata come l’attuale,
non è più possibile escludere dalla stanza
dei bottoni paesi emergenti o realtà ormai
consolidate come Cina e India, destinate
a entrare in modo sempre più massiccio
nell’economia dell’Occidente.
30
Concludendo la relazione e prima di rispondere
alle domande dei presenti, Adriano
Nelli ha sottolineato come per la prima
volta nella storia, di fronte a una crisi
globale di tali dimensioni, i Governi dei
vari Paesi stiano intervenendo con
un’azione coordinata che cerca di dare
Berardo Zocaro
DAVANTI AL… CAMINETTO
O
rganizzare un simpatico caminetto
e brindare alla nuova annata vinicola,
con i vini offerti dagli imprenditori
rotariani: l’idea del presidente
Bruno Massucci è piaciuta tanto che la
riunione informale per soli soci è diventata
riunione allargata, estesa anche ad altre
associazioni del territorio (Inner Wheel,
Panathlon e Lion’s di Teramo) e aperta a
familiari, amici e autorità.
“…eccoci qui, tutti insieme”, ha esordito
il presidente salutando le numerose autorità
intervenute e i soci di altre Associazioni
del territorio che hanno aderito
all'iniziativa, “davanti a un buon bicchiere
di vino, anzi quattro, per brindare alla
nostra amicizia rotariana, grazie alla disponibilità
e alla abilità vignaiola di quattro
amici e amiche rotariane.”
Si è quindi parlato di Rotary, di programmi,
di iniziative in cantiere, di obiettivi e di
collaborazione, ma anche di imprenditorialità
e di cultura enologica, in riferimento
alle esperienze e ai successi di quattro
amici rotariani che hanno operato con
serietà e impegno portando le loro rispettive
aziende a livelli e qualificazioni notevoli.
TROFEO TROTTO
Il driver con Rossella e Claudio Alessandrini
La marchesa Tatiana Spinelli, giornalista
e scrittrice oltre che sommelier di fama
nazionale, ha avuto il compito di intrattenere
gli ospiti divagando simpaticamente
su temi enogastronomici e, soprattutto,
indicando volta a volta qualità e particolarità
dei vini offerti dalle rispettive aziende:
il Donna Gilda, Passerina doc Controguerra,
prodotto nella Tenuta Cerrano da Quinto
i è svolta, all’ippodromo San Paolo
di Montegiorgio, la nona edizione
S dell’interclub organizzato dal Club
di Alto Fermano Sibillini con quelli di
Montegranaro, Fermo, Porto San Giorgio e
Civitanova Marche, in occasione del Trofeo
Rotary - Corsa di trotto. L’evento divenuto
una tradizione dell’ippodromo montegiorgese,
si svolge nell’ambito di una gara di
trotto che fornisce al Rotary molta visibilità
una risposta unitaria aggiungendo che,
quella che ci attende, è una fase ancora
difficile da superare, nella quale ciascuno
di noi riveste un ruolo che comporterà
scelte coraggiose e comportamenti responsabili.
Grossi e Domenica Arangiaro; il Montepulciano
d’Abruzzo Cerasuolo di Corrado De
Angelis Corvi, nella sua azienda di Controguerra;
il Senior, Montepulciano
d’Abruzzo prodotto da Bruna ed Emilia
Monti; il bianco prodotto da uve passite,
nell’Istituto Professionale di Stato IPSAA
di Teramo, diretto dall’amica Loredana
Cantarelli.
nazionale e internazionale.
L’incontro, cui hanno preso parte 130 soci,
si è svolto in posizione favorevole per godere
lo spettacolo delle corse ed è stato caratterizzato
da un’atmosfera di cordialità e di
amicizia.
Al termine, Claudio Alessandrini, presidente
del Club Alto Fermano Sibillini, ha consegnato
la coppa Rotary al driver del cavallo
vincitore.

Maria Giambuzzi – RC Ortona
A ORTONA UNA TARGA E IL PREMIO FRIXIA
L
a visita del governatore Giorgio
Splendiani al Club di Ortona è stata
l’occasione per svolgere due manifestazioni.
La prima è stata
l’inaugurazione, alla presenza di numerose
autorità, una targa apposta sulla facciata
della Casa comunale, riportante le coordinate
geografiche e l’altezza sul livello del
mare di Ortona. La targa è stata donata dal
Club alla Città.
Il secondo evento, svoltosi presso la Sala
Eden, è stato la consegna del XXIV Premio
Frixa, in occasione della quale, come già
avvenuto negli anni passati, sono stati
premiati con una somma di denaro offerta
dal RC di Ortona i giovani Maria Chiara
Lavagnini e Francesco Di Nardo, che hanno
conseguito nello scorso anno scolastico,
rispettivamente presso il Liceo-Ginnasio
G.B. Vico e l’Istituto Tecnico Nautico Leone
Acciauoli, il diploma di maturità con la
votazione massima (100/100 e lode).
G. DE CHIRICO E ANNIBAL CARO
il tema dell’interclub organizzato da
Civitanova Marche con Macerata
Matteo Ricci, per la visita alle mostre
di Civitanovarte sui due grandi nomi del
patrimonio culturale italiano.
Le visite sono state precedute da una dotta
relazione che Stefano Papetti, rotariano del
Club di Fermo e docente di Storia dell’arte,
ha tenuto ai numerosi partecipanti, nel
teatro Annibal Caro di Civitanova Alta.
CIVITANOVA MARCHE: VALORIZZAZIONE URBANA
nvitato dalla presidente Maria Luciana
Argalia, Antonio Calafati, docente di
I Economia urbana presso l’Università
Politecnica delle Marche, il 3 ottobre 2008
è stato ospite del Rotary Club di Civitanova
Marche insieme a Giuliano Bianchi (presidente
della Camera di commercio di Macerata),
Franco Gazzani (presidente della Fondazione
Carima), Mario Volpini
(vicepresidente della Camera di commercio
e presidente regionale Confcommercio) e
al sindaco Massimo Mobili.
Calafati ha parlato di Riqualificazione funzionale
e qualitativa del borgo marinaro di un
tempo, diventato ormai una cittadina rapidamente
cresciuta in un contesto di visibile
incremento commerciale e imprenditoriale.
Dopo aver esposto il progetto del treno
urbano con riferimento all’area Ceccotti,
individuata come “base ferroviaria e terminal
di tutta la mobilità sostenibile della
provincia”, Calafati ha affrontato il tema
della riqualificazione del centro cittadino
con la creazione di parcheggi-scambiatori
e un sistema di piste ciclabili per rendere il
È
centro stesso non solo più facilmente accessibile
ma anche meglio fruibile mediante
una parziale pedonalizzazione.
“Trent’anni or sono su questo tratto il treno
attraversava la campagna: oggi il comprensorio
è un unico grande agglomerato urbano
fortemente abitato e altrettanto fortemente
industrializzato. Occorre pertanto un ripensamento
radicale della funzione delle linea
per farne una sorta di metropolitana a cielo
aperto”, ha detto Calafati.
Si migliorerebbe così lo scenario urbano,
restituendo alla zona centrale di Civitanova
la sua peculiare funzione: quella di luogo
di socializzazione, di fruizione del commercio
e di residenza, in controtendenza rispetto
all’abbandono dei centri storici, fenomeno
che si verifica sempre più spesso in molte
realtà urbane odierne.
L’intervento di Calafati è stato un’interessante
anticipazione di un lavoro (Treno urbano e
mobilità sostenibile) commissionato dalla
Camera di Commercio di Macerata e dalla
Fondazione Carima nell’anno 2006 e presentato
in modo organico il 29 novembre
2008. “Con questo studio – solo un primo
passo verso un sistema completo di interventi
– la Camera di commercio di Macerata
e la Fondazione Carima propongono di
avviare un processo di trasformazione graduale
e negoziato delle modalità d’uso del
centro del sistema urbano di Civitanvoa
Marche, con l’obiettivo di offrire alla comunità
provinciale un luogo di scambio e
socializzazione di qualità europea e di contribuire
all’obiettivo della sostenibilità
ambientale”, hanno sottolineato Bianchi e
Gazzani. (MaBig)
Da sin.: M.L. Argalia, F. Gazzani, G. Bianchi
31

Andrea Barbieri – RC Senigallia
IN STUDIIS LAUS: SIAMO ALLA XIX EDIZIONE
P
resso l’auditorium San Rocco di
Senigallia si è tenuta la diciannovesima
edizione del premio In Studiis
Laus organizzato dal locale Rotary Club.
Ideato nel 1990 dal compianto Giuseppe
Quaresima, presidente del Club in
quell’anno, il premio rappresenta il tangibile
riconoscimento di un’eccellenza nello studio
Sandro Bolognini – RC Loreto
IL ROTARY E L’ARTE
l Club di Loreto ha organizzato, al
Teatro Comunale cittadino, la terza
I edizione della manifestazione Il
Rotary e l’arte. Un’iniziativa particolarmente
sentita e partecipata, effettuata allo scopo di
contribuire a dare una risposta concreta sia
ai giovani impegnati in attività culturali sia
alla raccolta di fondi per iniziative umanitarie
riguardanti le popolazioni di quei Paesi che
non dispongono ancora di servizi primari
quali l’assistenza sanitaria e la disponibilità
idrica. D’altra parte è risaputo che tutte le
attività culturali e artistiche, oltre ad azzerare
la noia spesso presente nei giovani d’oggi,
potenziano le facoltà intellettuali, sviluppano
il senso critico, l’ordine e la disciplina dei
comportamenti. Ecco quindi che le autorità
rotariane, le rappresentanze delle autorità
civili, militari e religiose nonché i soci del
Rotary Club di Loreto, nel rendere pubblicamente
omaggio ai protagonisti della manifestazione
e alle scuole di provenienza,
con la loro presenza hanno voluto dare il
32
raggiunta, su segnalazione dei rispettivi
dirigenti scolastici, dagli studenti dell’ultimo
anno più meritevoli appartenenti agli Istituti
secondari della città.
In una sala oltremodo gremita, dopo gli
interventi di monsignor Giancarlo Cicetti
e del vicesindaco Simone Ceresoni i quali,
in rappresentanza del vescovo e a nome
giusto riconoscimento e incoraggiamento
per la prosecuzione del virtuoso cammino
intrapreso. La manifestazione, presentata da
Benedetta Grendene, quest’anno era incentrata
sul tema della musica e ha visto alternarsi
sul palco protagonisti giovanissimi e giovani
con interpretazioni vocali di musica opertistica
e moderna nonché con interpretazioni
dell’Amministrazione, hanno ringraziato il
Rotary per l’attenzione e la sensibilità dimostrate
verso i giovani, Lucio Mancini, dirigente
scolastico del Liceo Medi, a nome dei
colleghi degli altri Istituti cittadini, ha ringraziato
i quattordici studenti premiati per
l’impegno profuso nella loro attività scolastica.
Il presidente Vito Maria Carfì, affiancato
dal presidente del locale Rotaract Club
Edoardo M. Ricci, ha illustrato i progetti
che il Rotary ha in serbo per i giovani,
sottolineando l’importanza di quello denominato
Ragazzi senz’alcool, che ha l’obbiettivo
di promuovere una legge che tuteli
i minori dall’assunzione di bevande alcoliche.
Al termine delle premiazioni, accompagnate
dall’entusiasmo dei numerosi studenti e
genitori presenti, il presidente Carfì ha
concluso la manifestazione dando appuntamento
al prossimo anno per la ventesima
edizione del Premio.
strumentali al piano, alla fisarmonica, al
flauto, al violino e alla chitarra classica. Al
termine, dopo le ripetute ovazioni del pubblico,
con le congratulazioni e gli auguri
formulati dal presidente del Club di Loreto
Claudio Grendene, sono stati consegnati ai
partecipanti riconoscimenti per le loro riuscite
partecipazioni.
I partecipanti alla 3ª edizione lauretana e la presentatrice Benedetta Grendene

a televisione i giornali ci bombardano
L con servizi su truffe finanziarie e
crack di alcune banche e compagnie
di assicurazione americane, i cui effetti
hanno innescato un terremoto sui mercati
finanziari. Tutto ciò implica una mancanza
di etica. Le nostre banche non hanno i
problemi di quelle americane perché sono
solide e in questi anni, pur se alcune in
modo non troppo trasparente, hanno prodotto
utili di tutto rispetto. Si avranno
risvolti devastanti in molti Paesi dove esiste
già tanta povertà e lì assisteremo al moltiplicarsi
di migrazioni, anzi esodi
di quelle popolazioni verso i Paesi
occidentali.
Di recente, organizzazioni spregiudicate
e alcuni loro amministratori,
utilizzando strumenti
finanziari poco trasparenti e
controllabili, hanno accumulato
ricchezze smisurate a discapito di
milioni di persone oneste e inconsapevoli.
In questi ultimi decenni,
poche migliaia di persone
sono divenute proprietarie di
imprese multinazionali, giornali,
reti televisive, catene di centri
commerciali, banche e fondi comuni,
concentrando un potere
economico smisurato e proprio
una parte di questi onnipotenti
hanno contribuito a scatenare
questo terremoto. Tali effetti sono
stati generati principalmente da
scommesse con i derivati scellerati,
usati da persone senza scrupolo per decuplicare
i guadagni, pensando solo al profitto.
Attenzione, il termine non va criminalizzato:
un’impresa, una persona con proprie capacità
e sacrifici investendo propri capitali è
giusto che cerchi di guadagnare… ma questo
è il profitto corretto.
Per una più corretta lettura degli eventi
ricordo sommariamente l’evoluzione sociale
ed economica che ci ha portati a questo.
Negli ultimi decenni, i Paesi industrializzati
come l’Italia hanno voluto emulare il modello
americano. Abbiamo cambiato i nostri
34
RIFLESSIONI
Enrico Cetrari – RC Osimo
RISCHIO, RICCHEZZA, RISPETTO, ETICA
costumi, i nostri valori fondati sulla famiglia,
sul lavoro, sul risparmio. Ci siamo fatti
accecare dal benessere, dagli spot martellanti
della pubblicità che ci hanno convinto a
consumare più di quanto guadagnavamo e
di cui avevamo bisogno. In estrema sintesi,
si è consolidato il concetto che se una
persona può spendere è perché è stata brava
a far soldi, si è affermata, ergo è una persona
che conta. Questo modus vivendi lo abbiamo
trasmesso ai figli che oggi sono alla ricerca
dell’auto più potente, vestiti e monili griffati,
cellulari e computer viepiù sofisticati: più
si appare… più si vale. Stiamo creando una
società basata sull’apparire e non sull’essere
come diceva Fromm: al centro di tutto c’è
il denaro, il profitto, non l’uomo.
Vogliamo bruciare subito le tappe e le risorse
che il buon Dio ci ha dato? Ricominciamo
a dialogare oltre che con internet anche
con le persone. Parliamo di più con i nostri
figli informandoli dei sacrifici fatti dai nostri
padri, le sofferenze che hanno patito durante
la guerra, la miseria, la fame, la ricostruzione
di una famiglia, di un’attività, di una Nazione.
Facciamo capire loro il valore del
denaro e il peso che può avere il cervello,
il cuore, il rispetto di sé e degli altri. Non
possiamo arrestare il progresso ma non
dobbiamo cercare neanche di diventare
onnipotenti.
I nostri governanti da decenni ci hanno
invogliato a spendere di più, perché dovevamo
produrre di più. Ma noi abbiamo
speso molto più di quanto potevamo permetterci,
come hanno poi fatto loro con i
conti dello Stato. Abbiamo imitato troppo
l’America, ma oggi l’America sta piangendo
lacrime amare. Noi abbiamo la nostra storia,
le nostre tradizioni. Noi Italiani
abbiamo esportato l’arte, la cucina,
lo stile in tutto il mondo. Ogni
popolo ha la propria cultura: per
favore teniamoci la nostra! Non
alziamo barriere economiche e
culturali ma non facciamoci influenzare
più di tanto. Riappropriamoci
della nostra identità,
della nostra interiorità, del rispetto
dei valori fondamentali dell’uomo.
Non facciamoci contagiare dalla
logica del profitto a tutti i costi,
perché più si cresce nella gerarchia
del potere e del denaro più crescono
le avidità, gli errori e poi
gli orrori.
Si vendono i derivati legati ai
mutui subprime, swap su debiti di
banche scellerate e fallimentari,
tutti sono diventati esperti di futures
di hedge funds, di fondi sovrani.
Molte operazioni poco
chiare si fanno transitare nei cosiddetti
paradisi fiscali. Ricordare pagine dolorose
della nostra storia è cosa buona e giusta.
Ci siamo dimenticati perché Falcone e
Borsellino sono stati ammazzati? Questi
grandi servitori dello Stato avevano scoperto
i percorsi che centinaia di miliardi di dollari
provenienti dal traffico di droga e altre
attività illecite, facevano attraverso i paradisi
fiscali. Con questa valanga di denaro si
cercava di destabilizzare i gangli e gli equilibri
dello Stato, della società produttiva,
pilotare speculazioni edilizie in mezzo mon

do.
Tante persone come me non vogliono credere
che i sacrifici di italiani galantuomini,
lungimiranti e onesti siano serviti a nulla.
In seguito ai recenti avvenimenti non è
umano pensare per un attimo che una casta
di super-ricchi possa aver tentato di destabilizzare
parte del sistema finanziario internazionale,
per arraffare poi di tutto un po’
con pochi spiccioli? Oggi bastano alcuni
computer e un ufficio in Svizzera, a Montecarlo,
alle Isole Cayman.
Sarebbe auspicabile che gli Stati, pur nella
loro sovranità, stipulassero accordi internazionali
per limitare i benefici finora garantiti,
senza troppe sottigliezze, da questi paradisi
fiscali dove si custodiscono ricchezze smisurate
che sono spesso il frutto della corruzione
e della violenza. Operazioni finanziarie
camuffate, fatte transitare su società di
comodo di notabili puliti, in banche altrettanto
di comodo. Il rischio oggi è molto
più grande anche perché ci sono tanti più
notabili ricchi non solo in America ed Europa
ma anche in Africa, in Cina, in Russia,
in India, dove esiste la più alta concentrazione
di povertà, analfabetismo e desolazione.
Le persone che lavorano onestamente pensano
che i governi siano in grado di emanare
leggi efficaci, che possano costituire Organismi
di Forze internazionali col potere di
controllare veramente e intervenire con
fermezza e non pensano che molti politici
BENEMERITO PER LA STORIA DELLE MARCHE 2008
F
abio Mariano,
socio
del Club
Ancona Conero, architetto,
storico dell’architettura
e professore
ordinario
all’Università Politecnica delle Marche,
autore di numerose pubblicazioni, ha ricevuto
il Premio Benemerito per la Storia delle
Marche 2008, per avere contribuito alla
valorizzazione della
sono legati al voto-scambio. Noi rotariani
siamo presenti in tutto il mondo e a tutti
i livelli: oltre a organizzare forum sull’etica,
ci siamo attivati energicamente per promuovere
leggi che mettano in galera chi in modo
spregiudicato e illecito crea tanta distruzione,
fame e povertà? Ci siamo attivati affinché
questi personaggi siano considerati alla
stregua di criminali di guerra? E’ noto che
le guerre oggi non si combattono più con
i carri armati o le atomiche, che sono deterrenti.
Le vere bombe sono certi strumenti
e certe imprese a delinquere, gestite da personaggi
malavitosi che, dopo aver causato
danni a livello mondiale affamando milioni
di persone; anziché essere mandati in galera
a vita, percepiscono liquidazioni per decine,
centinaia di milioni di dollari.
Come avrebbe agito Paul Harris, che creò
il Rotary aprendo vari club in America
proprio negli anni della recessione? Quali
iniziative avrebbe promosso oggi, con il
Rotary presente in 168 Paesi oltre che
all’Onu?
Credo che i rotariani abbiano il dovere di
sensibilizzare e stimolare le Istituzioni competenti
perché emanino leggi a tutela delle
persone oneste, più deboli e indifese; promuovere
dibattiti televisivi con i vertici
delle organizzazioni industriali e sindacali
di ogni regione dei nostri Distretti; mettere
in moto una campagna d’informazione, un
orgoglio umanitario che, partendo dai ceti
sociali produttivi, stimoli caldamente i par-
storia, delle tradizioni e della cultura delle
Marche.
Il premio, istituito nel 2000 dall’Associazione
marchigiana Rievocazioni Storiche,
gli è stato consegnato ufficialmente in una
cerimonia tenutasi 13 dicembre ad Ascoli
Piceno.
Nelle precedenti edizioni il premio era stato
assegnato al docente universitario Sergio
Anselmi, allo storico dell’arte Pietro Zampetti,
all’ex soprintendente per le Marche
Paolo dal Poggetto, all’Associazione Le
lamentari dei nostri territori perché approvino
leggi mirate a stroncare questi illeciti,
a limitare e disciplinare veramente certe
operazioni finanziarie, a perseguire quelle
caste di onnipotenti. Mi piace pensare che
molte persone di buona volontà possano
condividere queste idee e divenire sempre
più numerosi nella società reale, quella
società che produce vera ricchezza, vero
progresso e cultura, che crede nel valore
della vita. Mobilitarsi con campagne contro
la fame, la sete, l’analfabetismo è importantissimo,
ma significherebbe non affrontare
i problemi a monte: come combattere contro
i mulini a vento.
Forse sono un sognatore che ama le sfide
quasi impossibili, ma il Rotary ha vinto
sfide considerate impossibili vent’anni fa.
Ecco perché mi appello al governatore
Giorgio Splendiani, conosciuto da tutti
come persona essenziale e pratica, affinché
prenda contatti con i governatori dei vari
Distretti italiani, per promuovere un’azione
comune di sensibilizzazione in tal senso.
Potremmo iniziare noi nelle Marche: abbiamo
anche rotariani pronti. Essere rotariani
significa far sentire con forza la propria
voce non per avere consensi ma per dare
solidarietà; significa cercare di tramutare le
idee in fatti semplici, con la consapevolezza
di servire a costruire qualcosa di utile per
gli altri. Noi rotariani siamo al di sopra di
ogni interesse personale e di ogni ideologia
politica.
Cento Città, al TG3 Regionale, all’incisore
Eros Donnini, alla Sezione Marche del FAI,
alla mostra evento Simone De Magistris.
Fabio Mariano ha contribuito, collaborando
con numerosi Club del Distretto, a effettuare
restauri di varie opere d’arte e a organizzare
mostre storiche, prestando con entusiasmo
la sua competenza. Sua l’idea di riconiare
la settecentesca medaglia vanvitelliana che
il Club Ancona Conero dona ai relatori e
agli ospiti di rilievo.
35

Marina Bucci – RC Larino
TERRITORIO
Vincenzo Tiberio, un molisano illustre… sconosciuto
U
na delle scoperte più importanti del
ventesimo secolo, sotto il profilo
scientifico, sociale e pratico è stata
certamente quella degli antibiotici. Fleming,
lo studioso che permise il reale utilizzo
in terapia della penicillina, è ampiamente
e giustamente ricordato, mentre pochi
conoscono la figura e l’opera scientifica di
Vincenzo Tiberio, il medico molisano
che, 34 anni prima di Fleming, dimostrò
attraverso i risultati delle sue ricerche
sperimentali effettuate sia in vitro che in
vivo, che alcune muffe producevano sostanze
capaci di inibire lo sviluppo dei
batteri.
Tiberio nacque a Sepino, in Molise, nel
1869. Studente di Medicina a Napoli, fu
ospitato presso i parenti Graniero ad Arzano,
piccolo paese del napoletano, dove
si verificò uno dei più grandi eventi della
storia della medicina: la scoperta delle
sostanze ad azione antibiotica.
Tiberio, acuto osservatore, notò che, quando
il pozzo che forniva acqua all’abitazione
veniva ripulito dalle muffe, gli abitanti
della casa andavano incontro a infezioni
intestinali. Tali problemi scomparivano
quando la patina si riformava sulle pareti
del pozzo, per poi riprendere quando si
procedeva a una nuova ripulitura.
Ipotizzò una relazione tra rimozione delle
muffe e infezioni intestinali.
Cominciò a condurre esperimenti sulle
muffe del pozzo. Le raccolse, le coltivò,
le identificò e ne ottenne un estratto acquoso
che mise a contatto con delle colture
di batteri e che iniettò in cavie infettate
precedentemente con germi patogeni.
Osservò come questo estratto inibiva lo
sviluppo dei batteri e determinava una
regressione dell’infezione nelle cavie.
Pubblicò i risultati di tali ricerche nel
1895, sugli ‘Annali di Igiene Sperimentale’
facendo risaltare il potenziale ruolo terapeutico
degli estratti di muffe da lui studiate.
Era una pubblicazione di poche
pagine, scritte in uno stile asciutto e conciso,
ma quanto mai ricche di osservazioni
acute e precise, che rivelano un indagatore
intelligente, attentissimo, appassionato. Il
lavoro fu letto da pochi, all’estero praticamente
da nessuno, poiché l’italiano non
era utilizzato nella letteratura medica internazionale.
V. Tiberio in divisa del Corpo sanitario marittimo
Lapide nel chiostro dell’Ospedale Militare Marittimo di Napoli
La carriera universitaria di Tiberio terminò
molto presto. L’opposizione del direttore
dell’Istituto di Igiene alle sue ricerche e
l’amore impossibile per la cugina Graniero
lo indussero, nel 1896, a concorrere per
diventare ufficiale medico della Regia Marina.
La sua intensa attività, svolta su circa quaranta
navi militari e mercantili e in diverse
basi della Regia Marina, lo portò nei luoghi
più disparati: da Creta, durante
l’insurrezione dell’isola, a Messina, durante
il terremoto; da Zanzibar a Tobruk e meriterebbe
un’accurata descrizione. Dai suoi
Diari emerge un uomo tutto d’un pezzo,
di un’onestà e di un patriottismo forse
incomprensibile ai giorni nostri.
Tiberio morì a soli 46 anni. Era appena
divenuto Direttore del laboratorio di Igiene
dell’Ospedale Militare Marittimo di Napoli
dove sperava di riprendere i suoi studi
sulle muffe.
Senza voler nulla togliere al merito di
Fleming, è doveroso dare il giusto risalto
all’opera di Tiberio, l’antesignano o, meglio,
il fondatore della moderna era antibiotica.
Come in tutte le cose, anche nella storia
delle scoperte e del progresso scientifico,
è necessario che si trovi l’uomo giusto al
posto giusto ed al momento giusto. Per
quanto concerne la scoperta degli antibiotici
Tiberio rappresentava certamente
l’uomo giusto per ingegno, lucida intuizione,
meticolosità. Egli purtroppo non si
trovò al posto giusto. Il suo lavoro non
sarebbe stato ignorato se pubblicato in
lingua tedesca, francese o inglese, oppure
su una rivista internazionale dell’epoca.
Certamente il momento non fu giusto:
nell’epoca in cui si verificò, la sua scoperta
era troppo avveniristica per essere considerata.
Le basi culturali e scientifiche
dell’epoca non erano adeguate e mature
per recepire l’enorme rilevanza dell’opera
del Tiberio.
Fleming scoprì gli antibiotici per caso, ma
fu sicuramente l’uomo giusto, si trovò al
posto giusto (pubblicò sul British Journal
e su Lancet) e, massimamente, al momento
giusto, con una situazione culturale, scientifica
e politica (la penicillina fu essenziale
in quel periodo bellico) favorevole alla sua
scoperta. A Fleming grandi onori: il Nobel,
un nome noto nel mondo, intitolazione
di strade, istituti di ricerca, ospedali. A
Tiberio, poco o nulla.
Il Comune di Roma gli ha dedicato una
strada, nel quartiere che sorge sopra la
Collina... Fleming.
37

Federica Caputo - RAC Club Chieti - Commissione Stampa 2008- 2009
COMMISSIONE STAMPA ROTARACT: FERVET OPUS
I
l nuovo anno sociale è iniziato a
pieno regime e, considerati i numerosi
impegni, locali e distrettuali,
la Commissione Stampa lavora alacremente.
Federica Caputo (RAC Chieti), Gabriele
Galatioto (RAC Perugia) e Marco Cecchi
(RAC Fabriano) porteranno avanti
l’immancabile appuntamento con Rotatrack,
la rivista del Distretto Rotaract 2090.
Quest’anno è stata introdotta una novità
nella divulgazione del giornalino: esso,
infatti, sarà realizzato in formato PDF.
Al termine del corrente anno rotaractiano,
sarà stampato un almanacco che raccoglie
gli articoli emblematici dei numeri editi
ogni trimestre. Il vantaggio del formato PDF
nche l’edizione numero 24 del corso
RYLA è andata in archivio e, come
ogni anno, siamo a fare il bilancio
dell’edizione appena svolta.
Il tema che è stato affrontato durante la
settimana è stato quello del Saper negoziare,
argomento di rilevante importanza per qualsiasi
settore lavorativo. Come sempre, il
corso si è tenuto ad Ancona nella settimana
che andava dal 24 al 29 novembre e ha visto
la partecipazione di ben 29 corsisti provenienti
da tutto il distretto, i quali hanno
potuto toccare con mano che cosa significa
veramente partecipare a un Corso Ryla:
un’esperienza che ti porti dentro per tutta
la vita.
Infatti, è stato questo il commento più frequente
uscito dalle bocche dei vari partecipanti
al corso. Questa frase è stata detta per
due motivi principali: il primo perché in
una settimana di lavoro si è riusciti anche a
formare un bel gruppo di ragazzi che all’inizio
38
è l’accessibilità: può essere spedito via email
o inserito nell’area download del sito
e del forum distrettuali, così da soddisfare
un bacino d’utenza sempre di più ampio,
sia tra i rotaractiani sia tra i rotariani.
Saranno introdotte nuove rubriche, una di
queste è dedicata agli altri Distretti italiani:
l’espediente è utile per un continuo aggiornamento
e per corroborare lo spirito di
collaborazione già vigente.
Il Rotary e l’Interact avranno delle sezioni
riservate, due spazi stile know-how per
tenerci reciprocamente informati su attività
e service.
Rilievo è stato dato al progetto del Rotary
Club di Senigallia: Ragazzi senz’alcool.
Abbiamo lasciato spazio non solo all’articolo
scritto dal presidente del Club Vito M. Carfì,
ma anche ad alcune diapositive della presentazione
power point, disponibile sul sito
del Rotary di Senigallia.
Il viaggio distrettuale a Barcellona, la visita
di alcuni ragazzi aquilani a un Club di Los
Angeles, la Cena al buio del Club di Tolentino,
il FIABA Day, il Service del D-2030 e
una presentazione dell’ERIC del Delegato
nazionale, Federico Vasoli (Past RRD D-
2040) sono altri degli articoli destinati al
primo numero del Rotatrack.
Nel presentare il programma ai rotariani, la
Commissione Stampa tutta augura buone
feste!
Luca Mariotti – Presidente Commissione Ryla - Distretto Rotaract 2090
RYLA NUMERO 24
A
si conoscevano poco o in maniera superficiale;
il secondo perché si è andati ad affrontare
un tema cruciale per quanto concerne
il mondo del nuovo secolo, dove in qualsiasi
settore vi è da compiere una negoziazione,
o con il proprio datore di lavoro, o con i
fornitori e clienti se si è imprenditori individuali.
Un tema che ha riscosso un’altissima attenzione
da parte di tutti i partecipanti, nessuno
escluso e che è stato trattato come sempre
dall’elevatissima professionalità dei due storici
docenti: Mauro Cattaneo ed Ettore Galanti.
Anche questa edizione è terminata con grande
soddisfazione da parte di tutti gli organizzatori
e soprattutto del patròn del Ryla il
PDG Roberto Barbieri.
I ragazzi durante la settimana oltre che
partecipare alle lezioni e fare gruppo, hanno
avuto la passibilità di divertirsi; infatti, per
loro sono state organizzate delle serate comprensive
di cena e dopocena nei vari locali
di Ancona. Il giovedì è stata la serata di gala
con il Rotary, dove la Rappresentante Distrettuale
Daniela Crocetti è intervenuta anche
mediante la visita al Club Rotaract Ancona
Riviera del Conero. Per l’ultimo giorno del
corso invece è stata organizzata una serata
in discoteca.
Un bilancio, devo dire, totalmente positivo
per questa settimana anconetana di corso
RYLA. Arrivederci al prossimo anno….