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Parole In Libertà - Distretto 2090

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GENNAIO<br />

mese della<br />

sensibilizzazione<br />

al Rotary<br />

<strong>In</strong> questo numero:<br />

Lettera del<br />

Governatore<br />

Il nostro impegno<br />

per l’Aquila<br />

Sorella Acqua<br />

Foligno: Seminario<br />

Distrettuale Rotary<br />

Foundation<br />

Hannover:<br />

<strong>In</strong>stitute 2010<br />

anno XVII Gennaio 2011 n. 137<br />

www.rotary<strong>2090</strong>.info<br />

Sensibilizzare<br />

al Rotary per<br />

costruire il futuro


Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti - Autorizz. Tribunale di Teramo<br />

n. 364 del 27/10/1994 - Stampa Tipografia Ceccarelli Via Cordelli<br />

Scossa, 83 01025 Grotte di Castro VT - Editore Rotary <strong>In</strong>ternational<br />

<strong>Distretto</strong> <strong>2090</strong> - Rappresentante pro tempore, il Governatore 2010-2011<br />

Mario Struzzi - Via Garibaldi, 99 - 05100 Terni - Tel. 0744-421491; fax<br />

0744-294421 - Direttore responsabile Mauro Bignami - Redazione Via<br />

Garibaldi, 99 - 05100 Terni - Pubblicazione non in vendita ma distribuita<br />

gratuitamente ai soci dei Rotary Club del <strong>Distretto</strong> <strong>2090</strong> - Poste Italiane<br />

Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L.<br />

27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 commerciale Business Ascoli Piceno.<br />

La riproduzione degli articoli, anche parziale, è permessa citando la fonte.<br />

Gli articoli pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero degli autori e non<br />

comportano responsabilità della direzione.<br />

Comitato di redazione del giornale distrettuale<br />

Presidente onorario: Ennio Vincenti<br />

Presidente: Mario Struzzi<br />

Direttore responsabile: Mauro Bignami<br />

Condirettore:<br />

Componenti: Angelo Buonumori, Nicola di Francesco, Rino di Maio,<br />

Luigi Marra, Demetrio Moretti, Francesco Ottaviano,<br />

Carla Passacantando, Lucio Valentini, Berardo Zocaro<br />

Redazione operativa: Casella Postale 233 Ancona Centro<br />

60123 Ancona e-mail:segreteria@studiobignami.it<br />

PER CHI DESIDERA COLLAbORARE: La nuova veste della rivista e il desiderio<br />

di renderla sempre più bella e fruibile, ci suggeriscono di indicare alcune<br />

norme redazionali:<br />

• I contributi editoriali alla rivista, sempre graditi, dovranno essere scritti in testo<br />

word e inviati via e-mail al seguente indirizzo: segreteria@studiobignami.it.<br />

<strong>In</strong>vii in cartaceo non saranno accettati.<br />

• Per poter dare spazio al maggior numero di interventi, i contributi relativi all’attività<br />

dei Club, salvo autorizzazione della redazione, non dovranno superare le<br />

750/1.000 battute, spazi compresi.<br />

• Gli altri interventi vanno misurati a cartelle, ossia a fogli di testo word da 1.500<br />

battute, spazi compresi (titoli esclusi).<br />

• La lunghezza dell’articolo va sempre concordata con la redazione la quale,<br />

per esigenze di spazio, una volta ricevuto il pezzo, può chiedere di ridurlo o di<br />

sintetizzarlo.<br />

• La redazione è autorizzata a correggere il contributo inviato e, per esigenze di<br />

tempo o spazio, può altresì non pubblicare i pezzi ricevuti, anche se concordati<br />

nella lunghezza e nei tempi.<br />

• Le eventuali foto accompagnatorie saranno pubblicate a insindacabile giudizio<br />

della redazione. Le fotografie in cui appaiono piatti, bottiglie e bicchieri o persone<br />

a tavola non saranno pubblicate.<br />

• Una fotonotizia (foto con due/tre righe di testo) è egualmente gradita e, spesso,<br />

fa più effetto di un articoletto.<br />

• Le fotografie devono rispettare standard di pubblicabilità minimi, corrispondenti<br />

a una dimensione non inferiore a cm 15 (la base) e una definizione di 300<br />

Dpi/pollice. I file vanno inviati in formato Jpg e, se non espressamente concordato,<br />

non devono oltrepassare le dimensioni indicate.<br />

DISTRETTO <strong>2090</strong> - Segreteria Distrettuale - Via G. Garibaldi, 99 - 05100 Terni<br />

Tel. 0744 421491 - fax 0744 294421 - E-mail: rid<strong>2090</strong>@libero.it<br />

Numero chiuso in redazione il: 15/12/2010<br />

Sommario<br />

3<br />

4<br />

5<br />

7<br />

8<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

17<br />

18<br />

19<br />

20<br />

21<br />

22<br />

23<br />

Lettera del Governatore<br />

Letra e Guvernatorit<br />

DAL DISTRETTO<br />

Manifestazioni distrettuali e internazionali<br />

2010-2011<br />

Il nostro impegno per la facoltà di<br />

<strong>In</strong>gegneria non è ancora concluso<br />

Sorella Acqua<br />

Terni, festa degli auguri del governatore<br />

Foligno - Seminario distrettuale Rotary<br />

Foundation<br />

Rotary<br />

Hannover: <strong>In</strong>stitute 2010<br />

Mario Giannola confermato Rotary<br />

Coordinator fino al 2013<br />

Fellowship<br />

13° Raduno Nazionale dei Cavalieri<br />

Rotariani<br />

Pensieri<br />

L’artigianato<br />

DAI CLub<br />

Io, Agostino<br />

Consagra in Domus<br />

La gestione dell’acqua nel territorio<br />

Cimabue in Assisi<br />

Rotary e <strong>In</strong>ner Wheel per Le fatiche d’Ercole<br />

Metti una sera a cena con… rotariani ai<br />

fornelli<br />

Ambrosoli: Qualunque cosa succeda<br />

Rotary in favola<br />

La radio è uguale per tutti - <strong>Parole</strong> in libertà<br />

Ancona - Conero: sei incontri culturali per<br />

la città<br />

Norcia - San Benedetto e Ottobeuren<br />

Premio Frixa: chiusa la XXVI edizione<br />

Una Paul Harris… transoceanica!<br />

Territorio<br />

Le suggestioni della storia e dell’arte del<br />

Molise


3 Rotary<strong>2090</strong> Lettera del Governatore<br />

Lettera del Governatore<br />

Carissime amiche e amici rotariani,<br />

nel calendario rotariano il mese di gennaio è dedicato al<br />

tema della sensibilizzazione al Rotary intesa nelle due direzioni<br />

quella interna alla nostra organizzazione e quella esterna nelle comunità<br />

dove si esplica la nostra azione. è importante ricordare che<br />

il Rotary rappresenta non solo un’organizzazione di Club, ma anche<br />

lo spirito del Servire e che dobbiamo condividere i nostri valori<br />

fondamentali – il servire, l’amicizia rotariana, la diversità, l’integrità<br />

e la leadership - con altre persone e organizzazioni. Il presidente<br />

internazionale Ray Klinginsmith ha scelto le parole giuste per<br />

descrivere l’attuale missione del Rotary e per sottolineare i nostri<br />

successi e le cose che sappiamo fare meglio: Impegniamoci nelle<br />

Comunità – Uniamo i Continenti. Siamo un’organizzazione<br />

unica, autorevole e riconosciuta che opera a livello mondiale e dal<br />

basso sappiamo rafforzare il senso di identità e di coinvolgimento<br />

delle risorse economiche e umane delle Comunità. <strong>In</strong>fatti lo spirito<br />

positivo che emerge nei nostri Club ispira la comunità e quando<br />

la comunità prende coscienza del nostro servire e della nostra<br />

presenza, riusciamo ad attrarre nuovi soci che motivati assicurano<br />

il nostro futuro nell’impegno del servire. Nel ricordare i successi<br />

dei nostri Club e dei nostri Distretti e lo straordinario successo del<br />

Rotary dobbiamo ringraziare gli innumerevoli rotariani che con la<br />

loro azione, da più di un secolo, si prodigano per unire le persone<br />

di buona volontà e di collaborare con loro per rendere il mondo<br />

un posto migliore in cui vivere e lavorare e avvicinare cosi i continenti.<br />

è questa unità di obiettivi che fa la differenza del Rotary<br />

che “è unità senza uniformità”. Per raggiungere questi obiettivi la<br />

nostra organizzazione ogni anno si rigenera affidando e chiedendo<br />

a nuove forze di sviluppare il proprio servizio, infatti ottantamila<br />

dirigenti si preparano, entrano in carica, per poi ritornare a essere<br />

semplici soci arricchiti dall’esperienza fatta che trasmettono, nella<br />

Continuità dell’azione del Servire, passione ed entusiasmo alle<br />

nuove leve. Questa nostra caratteristica ,certamente non comune,<br />

è la chiave del nostro successo. Ho concluso il primo tempo del<br />

mio mandato con la visita a tutti i club del <strong>Distretto</strong> e rivivo ogni<br />

attimo, ogni incontro con le autorità, con i presidenti e consigli<br />

direttivi, con i soci con i quali ho potuto scambiare una parola,<br />

un sorriso, una stretta di mano e vi assicuro che quello Spirito del<br />

Servire è tangibile in tutti. Stiamo vivendo una nuova stagione<br />

del nostro Rotary. Tantissimi sindaci, presidenti, prefetti e vescovi<br />

hanno reso facile il mio compito di comunicare che cos’è il Rotary<br />

perché già lo conoscevano per quanti progetti i nostri Club<br />

sono stati capaci di realizzare nelle Comunità ed insieme ad esse.<br />

è motivo di orgoglio ricordare le tante autorità che hanno rimosso<br />

la iniziale prevenzione verso la nostra organizzazione, certamente<br />

frutto di una nostra impropria e inattuale presentazione del Rotary.<br />

Tantissimi progetti sono stati realizzati nelle comunità con<br />

l’impegno dei Club, altrimenti impossibili per mancanza di fondi<br />

o per difficoltà burocratiche. Uno per tutti è l’opera di ripristino e<br />

messa in sicurezza del corpo A della facoltà di <strong>In</strong>gegneria dell’Aquila,<br />

pesantemente danneggiata dal terremoto, dove sono in avanzata<br />

fase i lavori resi possibili dai generosi fondi già raccolti e dal gratuito<br />

contributo professionale dei nostri tecnici rotariani. <strong>In</strong> questo<br />

anno abbiamo reso operativo il piano direttivo con il quale ogni<br />

Club programma i propri progetti anche in più anni affermando<br />

la continuità dell’azione del Rotary e del suo gruppo dirigente che<br />

si rinnova in ogni anno rotariano. Vengono realizzati progetti condivisi<br />

nei Club e nelle comunità, sulla base delle risorse umane ed<br />

economiche che le qualità e la fantasia dei rotariani e della società<br />

civile riescono ad attivare. Abbiamo affidato alla nuova figura del<br />

comunicatore il compito di stimolo nella realizzazione dei progetti<br />

dei Club e quello di promuoverne la diffusione attraverso i media.<br />

Siamo coscienti che la migliore comunicazione sia quella di far<br />

sapere le tante azioni di servizio compiute più che le vuote parole.<br />

Abbiamo vissuto nell’Abbadia di Fiastra un evento di sensibilizzazione<br />

al Rotary, meglio descritto con le parole del PDG Carlo<br />

Michelotti. “Poi venne il momento magico. Il chiostro era uno<br />

splendore, colori, musiche, gente sorridente e gioviale, buon umore<br />

e tanta rotarianità, tutti i Club avevano fatto a gara a chi presentava<br />

meglio il proprio Club, i propri progetti, il proprio territorio<br />

con le sue ricchezze e le sue peculiarità….I non rotariani, ed erano<br />

tanti, ci chiedevano che cosa fosse questa società e i rotariani erano<br />

orgogliosi di spiegarlo. Era semplicemente meraviglioso vedere<br />

l’impegno di ognuno per fare di queste due giornate un momento<br />

di condivisione, di amicizia di unità.” Questo è il Rotary. Con<br />

lo stesso impegno ci prepariamo a sviluppare il secondo tempo<br />

del nostro anno rotariano dove a livello internazionale ci aspetta<br />

la preparazione dell’evento di Assisi con Sorella Acqua che vedrà<br />

la partecipazione del presidente Ray Klinginsmith e il Congresso<br />

distrettuale di giugno nella magnifica cornice della Piazza di Todi,<br />

dove i protagonisti saranno tutti i Club con i loro progetti realizzati<br />

nello spirito della festosa sensibilizzazione.


Letra e Guvernatorit<br />

Te dashur mike dhe miq rotarian,<br />

Ne kalendarin rotarian muai janar eshte i dedikuar temes se<br />

sensibilizimit ndaj Rotaryt ne te dy drejtimet si ne brendesi te organizates<br />

sone ashtu edhe jashte saj ne komunitetin ne te cilin zhvillohet veprimi<br />

yne. Eshte e rendesishme te kujtome qe Rotary perfaqeson jo vetem nje<br />

organizate e formuar nga Klube por edhe nga shpirti i shebimit, nga detyra<br />

qe kemi ne ndarjen me persona te tjere dhe me organizzata te tjera te vlera<br />

tona themelore-sherbimi,miqesia rotariana,ndryshimi dhe udheheqja.<br />

Presidenti internaziolal Ray Klinginsmith ka gjetur fjalet e duhura per<br />

te pershkruar misionin e tanishem te Rotaryt si dhe per te nenvizuar<br />

sukseset tona dhe gjerat qe dim te bejme me mire: Ti kushtohemi<br />

Komunitetit – Te bashkojme Kontinentet. Ne jemi nje organizate e<br />

veçante, me autoritet dhe e njohur per veprat e saj ne nivel boteror pasi<br />

dime te forcojme sensin e identitetit nga niveli me i ulet, dime te lidhim<br />

burimet ekonomike dhe ato humane te Komunitetit. Ne fakt shpirti<br />

pozitiv qe vihet ne dukje ne Klubet tona frymezon comunitetin dhe kur<br />

ky behet i vetedijshme per shebimin tone dhe per pranine tone, arrijme<br />

te terheqim anetare te rinj te cilet te frymezuar sigurojne te ardhmen tone<br />

ne impenjimin e shebimit.<br />

Duke kujtuar sukseset e Klubeve tona, te Distrikteve tona dhe te sukseseve<br />

te jashtezakonshem te Rotaryt duhet te falenderojme rotarianet e shumte<br />

qe me veprimet e tyre ,prej me shume se nje shkulli, luftojne per te lidhur<br />

personat me vullnet me te cilet ata bashkepunojne per te krijuar nje bote<br />

me te mire ne te cilen mund te punohet dhe te jetohet duke u afruar<br />

gjithnje e me shume ndermjet tyre, duke afruar gjithnje e me shume<br />

keshtu kontinentet. Eshte kjo lidhje dhe ky bashkim objektivesh ben qe<br />

Rotary te jete “nje njesi jo e njetrajtshme”.<br />

Per te arritur keto objektive organizata jone çdo vit rinohet duke besuar<br />

dhe duke u kerkuar forcave te reja te zhvillojne sherbimin e tyre ; per kete<br />

tetedhje mije drejtor pergatiten, hyn ne fuqi, e me pas kthehen anater te<br />

thjeshte te pasuruar vetem me eksperiencen e tyre te cilen ja trazmetojne<br />

Komunitetit dhe anetareve te rinj nepermjet veprimit te tyre ne Sherbim<br />

me pasion dhe entuziazem.<br />

Kjo karakteristike e jone, jo e zakonshme, eshte çelsi i suksesit tone.<br />

Mbylla pjesen e pare te mandatit tim me vizitat qe i bera te gjithe<br />

Klubeve te Distriktit, rijetoj çdo moment, çdo takim me autoritetet, me<br />

presidentet dhe keshillet drejtuese, me anetaret me te cilet pata mundesi<br />

te shkembej nje fjale, nje buzeqeshje, nje shtrengim dore dhe mund t’ju<br />

siguroj se Shpirti i Sherbimit eshte i dukshem ne te gjithe.<br />

Sot po jetojme nje sezon te ri te Rotaryt.<br />

Shume kryetare bashkije, pesidente, prefekte dhe peshkope ben qe detyra<br />

ime e komunikimit se ç’eshte Rotary te ishte me e thjeshte, pasi ata e<br />

njihnin ate ndermjet projekteve te shumta qe Klubet kane realizzuar per<br />

Komunitetin dhe me Komunitetin.<br />

Te gjitha aktivitetet lajmeruese ndaj manifestazioneve tona nga autoritetet<br />

jane motiv krenarie per ne, me siguri eshte frut i shenjes pozitive qe<br />

Rotary ka lene me aktivitetet e tij.<br />

Shume projekte jane realizuar ne Komunitete me angazhimin e Klubeve,<br />

pasi mungonin fondet ose kishte shume burokraci.<br />

Nje per te gjithe eshte lajtmotivi qe na ndoqi ne realizimin, restaurimin<br />

dhe e venien ne siguri te pjeses A te fakultetit te <strong>In</strong>zhinjerise te Aquiles, e<br />

demtuar shume nga termeti, veper e cila po ecen perpara fale fondeve te<br />

mbledhura dhe nga contributi profesional falas i teknikeve rotarian.<br />

Ne kete vit kemi arritur te bejme operativ planin drejtues me te cilin<br />

çdo Klub programon projektet edhe per shume vite, duke krijuar<br />

vazhdimesine e veprimit Rotarian dhe te grupit drejtues i cili rinovohet<br />

vdo vit. Po realizohen projekte te perbashketa per Klube te ndryshme dhe<br />

komunitete, te bazuara ne forcat humane dhe ekonomike te cilat vetem<br />

cilesia dhe fantazia rotariane dhe ajo e shoqerise civile arrijne te vene ne<br />

jete. I kemi besuar detyren e stimulimit per realizimin e projekteve te<br />

Klubit figures se re te komunikatorit, i cili gjithashtu duhet te poblicizoj<br />

dhe te perhapi moton toni nepermjet medias. Ne jemi te vetedijshem<br />

se vetem nepermjet nje komunikimi me ti mire dhe jo me fjalet bosh<br />

mund te bejme te njohur shume veprime tona. Ne mbledhjen e Abacise<br />

se Fiastres jetuam nje rast te veçante te sensibilitetit ndaj Rotarit, me mire<br />

i pershkruar ne fjalet e PDG Carlo Michelotti.<br />

“Dhe arriti me pas momenti magjik.Oborri i manastirit ishte i<br />

mrekullueshem, ngjyra, muzike, njerez te buzeqeshur dhe rinor, shume<br />

humor dhe shume rotarianitet, te gjithe Klubet kishin bere gare se kush<br />

do te prezzantonte me mire Klubin e tij,projektet e tij, teritorin e tij me<br />

pasurite dhe me veçanesite e tij……Jo rotarianet, te cilet ishin shume,<br />

na pyesnin se cfare ishte kjo organizate dhe rotarianet e pranishem ishin<br />

krenare te shpjegonin gjithshka.Ishte thjesht e mrekullueshme te shikoje<br />

angazhimin e sejcilit per te bere qe keto dy dite te ishin nje moment<br />

bashkepunimi,miqesie, lidhjeje.”<br />

Ky eshte Rotary.<br />

Me te njejtin angazhim po pergatitemi te kalojme periudhen e dyte<br />

te vitit tone rotarian ne te cilin ne nivel internacional do te na presi<br />

pergatitja e eventit te Assisi me Moter Uji ne te cilen do te marri pjese<br />

presidenti Ray Klinginsmith si edhe Kongresi i Distriktit te Qershorit<br />

ne kornizen e mrekullueshme te Sheshit te Todit, ku protagoniste do<br />

te jene te gjithe Klubet dhe projektet e realizuara me shpirtin dhe me<br />

sensibilitetin festues.<br />

(traduzione di Aida Veshaj)<br />

Lettera del Governatore Rotary<strong>2090</strong> 4


5 Rotary<strong>2090</strong> Dal <strong>Distretto</strong><br />

DAL DISTRETTO<br />

Manifestazioni distrettuali<br />

e internazionali 2010-2011<br />

6 febbraio 2011 – Terni Elezioni del Governatore AR 2013-2014<br />

19-20 febbraio – Vasto (CH) Seminario di istruzione squadra distrettuale GDI Francesco Ottaviano<br />

6 marzo – Lanciano (CH) Forum Etica nell’economia e nella finanza<br />

19 marzo – Jesi (AN) SIPE GDI Francesco Ottaviano<br />

15-17 aprile – Assisi (PG) Sorella Acqua – Evento dei 10 Distretti italiani<br />

7-8 maggio – Gubbio (PG) Assemblea distrettuale GDI Francesco Ottaviano<br />

22-25 maggio – New Orleans Congresso internazionale<br />

28 maggio – Arcevia (AN) XVIII Premio <strong>In</strong>ternazionale Edgardo Mannucci<br />

10-12 giugno – Todi (PG) Congresso distrettuale<br />

17-20 giugno – Praga Il Rotary e i viaggi della musica. Smetana House – Concerto pro Rotary Foundation<br />

L’Aquila: il nostro impegno per la Facoltà<br />

di <strong>In</strong>gegneria non è ancora concluso<br />

di Francesco Ottaviano - DGE - Coordinamento tecnico progetto Rotary per l’Università dell’Aquila<br />

riunione, la trentesima, dei rotariani del Progetto<br />

L’Aquila si è appena conclusa. Tuttavia, tra la<br />

L’ultima<br />

prima e l’ultima delle riunioni cosiddette ufficiali, si è<br />

svolta una numerosa quantità di incontri, riunioni, sopralluoghi<br />

e visite ispettive, che mi hanno visto il più delle volte protagonista<br />

insieme, alternatamente, agli altri tecnici rotariani.<br />

La trentesima riunione è stata un’occasione di resoconto dei<br />

risultati raggiunti, delle attività svolte, di quelle in corso e<br />

da avviare, degli imprevisti incontrati nel percorso.<br />

Voglio rendervene partecipi, elencando i più significativi tra<br />

questi obiettivi:<br />

- Rimozione di tutte le macerie e messa in sicurezza delle<br />

strutture da salvare.<br />

- Ricostruzione delle strutture in acciaio della copertura<br />

vetrata dell’edificio e chiusura temporanea della stessa.<br />

- Progettazione, rilievi topografici e di danno, calcolo<br />

strutturale, richiesta e ottenimento di tutti i permessi di<br />

ricostruzione.<br />

- Ripristino parziale delle impermeabilizzazioni di<br />

copertura e ripristino definitivo dei terrazzi di piano terra.<br />

- Ripristino sismico dei Laboratori Sperimentali e<br />

ottenimento della loro agibilità sismica. Abbiamo<br />

riconsegnato i laboratori all’Università che li sta<br />

riattrezzando per prove sperimentali a servizio di<br />

contratti di ricerca, stipulati grazie al nostro impegno.<br />

- Ristrutturazione dell’impianto idrico antincendio,


con restauro della vasca di accumulo acqua, ripristino<br />

pompe, ristrutturazione e adeguamento sismico di tutte<br />

le condutture.<br />

- Ricostruzione e adeguamento sismico di tutte le facciate<br />

esterne dell’edificio, con utilizzo di tecniche innovative<br />

di nuova generazione, studiate e brevettate in USA.<br />

- Demolizione dei tamponamenti non recuperabili e<br />

ricostruzione con pareti in cartongesso (in corso).<br />

- Ricostruzione di tutti i controsoffitti porta impianti e di<br />

finitura (in corso).<br />

- Ristrutturazione dell’impianto elettrico (in corso).<br />

- Ricostruzione della parete vela, alta 14 metri e lunga<br />

quasi 100, con doppia parete architettonica e rinforzo<br />

con strutture e materiali di nuova generazione (in corso).<br />

- Progettazione e ordine dei dissipatori di energia e delle<br />

strutture associate (lavori iniziati).<br />

- Progettazione e ordine dei rinforzi pilastri e setti (lavori<br />

in fase d’inizio).<br />

- Progettazione delle facciate e delle coperture vetrate (i<br />

preventivi sono in corso di esame).<br />

<strong>In</strong>sieme a queste opere dovranno essere ripristinati o ade-<br />

Dal <strong>Distretto</strong> Rotary<strong>2090</strong> 6<br />

guati impianti termici e di rilevamento fumi, parte dei pavimenti,<br />

parapetti, scalinate interne ed esterne, impermeabilizzazioni<br />

di copertura.<br />

Cari amici, noi ce la stiamo mettendo tutta, impegnando<br />

le nostre risorse e le nostre capacità professionali, tant’è che<br />

il nostro esempio ha convinto un’importante società italiana<br />

ad adottare l’edificio Biblioteca, che è accanto all’Edificio<br />

A, di nostra competenza.<br />

Grazie a questa nostra continua attività, nonostante i numerosi<br />

e costosi imprevisti sopraggiunti, le somme necessarie<br />

sono rimaste pressoché quelle del bilancio di previsione.<br />

Al contrario, l’obiettivo che ci eravamo prefissi, a<br />

oggi non è stato raggiunto: sono mesi che non si osservano<br />

cambiamenti sensibili nelle somme raccolte.<br />

Poiché abbiamo reciprocamente preso un impegno, è necessario<br />

continuare a darci da fare con maggiore forza per<br />

reperire i fondi che mancano e potere rispettare così il patto<br />

che abbiamo sottoscritto con la Comunità e con noi stessi.<br />

Queste mie poche righe sono un accorato richiamo a non<br />

dimenticare che le promesse rotariane non possono andare<br />

dimenticate!


7 Rotary<strong>2090</strong> Dal <strong>Distretto</strong><br />

Nella prossima primavera si terrà ad Assisi, il 16<br />

e 17 aprile, organizzato dal nostro Governatore<br />

Mario Struzzi assieme agli altri Governatori<br />

2010-2011di tutti i distretti Rotary italiani, il convegno<br />

internazionale “Sorella acqua” al quale parteciperà, data<br />

la grande rilevanza dell’argomento, anche il presidente<br />

internazionale Ray Klinginsmith. Sarà un momento di<br />

grande aggregazione ma pure di profonda riflessione su una<br />

risorsa naturale fondamentale per la vita.<br />

Essa invero entra prepotentemente nella composizione<br />

del corpo rappresentandone il 77% alla nascita e circa il<br />

60% negli adulti. è un elemento essenziale, per cui occorre<br />

introdurla in continuazione, poiché quella che produciamo<br />

con il metabolismo non è sufficiente a svolgere tutte le<br />

funzioni cui è deputata. <strong>In</strong> realtà agisce come solvente delle<br />

reazioni e nella rimozione delle scorie metaboliche, regola<br />

la temperatura corporea e il volume delle cellule entro le<br />

quali è in gran parte contenuta, consente il trasporto e la<br />

diluizione delle sostanze ingerite ed è pure un importante<br />

fonte di sali minerali. Il pianeta ne è molto ricco ma il<br />

97% è salato. Quella dolce disponibile rappresenta solo lo<br />

0,008%, un quantitativo irrisorio che bisogna proteggere<br />

da eventuali inquinamenti organici, inorganici, batterici e<br />

di cui occorre fare un uso moderato in quanto le riserve non<br />

sono illimitate mentre i consumi sono in continua crescita<br />

sia per le attività industriali che per quelle domestiche,<br />

sia per le perdite che si verificano lungo la rete idrica. Se<br />

riflettiamo su quanto avveniva entro le nostre case anche<br />

30 anni fa, notiamo un enorme differenza, per la verità<br />

assai minore rispetto a tempi più remoti. Per millenni,<br />

almeno nel mondo occidentale, ne bastava una diecina<br />

di litri al giorno. Nell’Ottocento e soprattutto nel ‘900,<br />

si è verificato un fortissimo aumento per arrivare ai nostri<br />

giorni in cui è divenuto eccessivo, sino allo spreco specie<br />

in Italia. <strong>In</strong>fatti ne usiamo 8 volte più dell’<strong>In</strong>ghilterra e<br />

10 della Danimarca ma meno degli Stati Uniti. Tutto ciò<br />

si è determinato per un uso indiscriminato senza badare<br />

alla quantità nei bagni, nelle lavatrici, in cucina anche<br />

perché non costa molto ma pure perché agli italiani piace<br />

il sapone con tanta schiuma, nella falsa credenza che più<br />

schiuma equivalga a combattere meglio le miriadi di batteri<br />

e virus che imbrattano l’epidermide di tutto il corpo e<br />

Sorella Acqua<br />

di Maurizio Maurizi – PDG<br />

specialmente quella delle<br />

mani di chi frequenta siti<br />

pubblici, anche le scuole.<br />

Detti microrganismi hanno<br />

una vita assai breve e<br />

finiscono per morire se<br />

non sono in luoghi ove<br />

si possano riprodurre.<br />

Al contrario si moltiplicano in modo rapidissimo se si<br />

trovano in ambienti adatti con una temperatura idonea<br />

come le ascelle, i solchi delle mani e sotto le unghie. A<br />

ogni buon conto mani e scarpe rappresentano il tramite<br />

più importante per la diffusione dei germi e del propagarsi<br />

delle relative infezioni. è tanto vero tutto ciò che in era<br />

preantibiotica, negli anni ‘20-‘30, anche per motivi di<br />

profilassi, si arrivò a proibire di stringersi le mani quando<br />

due individui s’incontravano (“quanno dai la mano a uno<br />

te po’ capità de strigne quella d’uno zozzone”, scriveva<br />

Trilussa) ma pure adesso, nelle navi da crociera, prima di<br />

accedere alle sale da pranzo, tutti debbono disinfettarsele<br />

perché è ben noto che raccolgono e cedono microbi. è da<br />

notare tuttavia che il solo sciacquarle con acqua tiepida<br />

riduce del 90% la presenza di microrganismi ed evita<br />

quelle fastidiose irritazioni della pelle provocate dall’uso<br />

troppo frequente di detergenti. Per quanto attiene le scarpe<br />

sarebbe buona norma toglierle quando si rientra in casa,<br />

come sarebbe igienicamente corretto non tenere animali<br />

nelle abitazioni.<br />

Per tornare all’acqua se da un lato è indispensabile per<br />

scongiurare tante malattie, dall’altro si deve sottolineare<br />

che se ne adopera troppa, specie da noi. Dobbiamo<br />

assolutamente metterci in testa di economizzarla ma,<br />

soprattutto, non sprecarla, usando alcune precauzioni.<br />

Secondo gli esperti basterebbe ridurre il getto dei rubinetti,<br />

non tenerli sempre aperti mentre si lavano verdure,<br />

stoviglie, i denti o ci rasiamo, adoperare la doccia e non la<br />

vasca per la quale occorrono più di cento litri, differenziare<br />

gli sciacquoni, riparare le condutture. <strong>In</strong>fine mi preme<br />

sottolineare quanto ha scritto l’economista Riccardo<br />

Putrella: “se nei prossimi dieci o quindici anni non verrà<br />

concertata nessuna azione volta a garantire le fornitura, il<br />

suo dominio provocherà rovinose battaglie”, anche perché


negli ultimi 50 anni la disponibilità di acqua dolce è<br />

diminuita in tutto il mondo e, in particolare, di tre quarti<br />

in Africa e due terzi in Asia.<br />

L’umanità intera deve riflettere che l’acqua rappresenta un<br />

diritto alla vita da cui sono esclusi moltissimi individui<br />

tanto che circa 5.000 bambini al giorno muoiono per non<br />

poter bere o bere acqua malsana. Una vera tragedia che<br />

deve scuotere non solo il nostro operato ma anche le nostre<br />

coscienze. Distribuirla e utilizzarla equamente diviene<br />

pertanto l’obiettivo prioritario per noi, per le organizzazioni<br />

internazionali e soprattutto per le giovani generazioni.<br />

Sarà raggiungibile soltanto se si darà un volto umano al<br />

problema, nel pieno rispetto di quei valori etici, patrimonio<br />

comune e base di una convivenza civile e pacifica.<br />

Terni, Festa degli Auguri del Governatore<br />

<strong>In</strong> un’amichevole e festosa atmosfera natalizia si è riunito a Terni tutto lo staff del governatore Mario Struzzi<br />

che, insieme ad Anna Rita, ha voluto formulare personalmente gli auguri più fervidi di buone feste ai suoi più<br />

stretti collaboratori nello spirito rotariano di fattiva progettualità, che ha già visto la piena riuscita di alcune<br />

importanti iniziative distrettuali. Per esempio, Rotary in festa Rotary in fiera - solo per citare quella che ha registrato<br />

la partecipazione più corale - mentre altre ancora saranno realizzate a breve. A Mario e a tutti i presenti è stata<br />

dedicata da Claudio Falghera un’interpretazione particolare del Natale, in linea con il nostro tempo dai ritmi frenetici<br />

e stranianti, che qui riportiamo, augurando a tutti i lettori un meraviglioso, rotarianissimo 2011. (MaBig)<br />

Annunciazione 2010: una favola moderna<br />

di Claudio Falghera<br />

Sempre in ritardo. Sempre le stesse cose eppure sempre<br />

in ritardo. Maria arraffò al volo i trucchi e la borsa, le<br />

chiavi della macchina e dell’ufficio…e via giù per la<br />

scale…<br />

Le scale… di corsa, il garagista flemmatico che le faceva<br />

venire il nervoso, l’auto nuova con un graffio e il traffico<br />

che cominciava già da dentro l’autorimessa. Avrebbe fatto<br />

di nuovo tardi e con tutto il lavoro che si accumulava non<br />

sarebbe tornata a casa prima di notte fonda. Era vita questa?<br />

Era giusto farsi spremere tanto per non avere nulla? Al<br />

primo semaforo i trucchi presero vita per andare a colpire<br />

una guancia, una ciglia, un labbro contratto in smorfie di<br />

disappunto. Il lavavetri la guardava sorridendo mentre lei,<br />

indispettita, gli azionò il tergicristallo contro. Un barbone<br />

puzzolente dal soprabito bianco continuava ad indicarla<br />

con un dito che usciva dai resti di un guanto lacero; ripeteva:<br />

“Tu, tu, tu, tu” e lei rispose: “Tu, tu sì che fai una bella<br />

Dal <strong>Distretto</strong> Rotary<strong>2090</strong> 8<br />

vita, manco il disturbo di lavarti. Beato te!”<br />

Il suo umore era nerissimo. Era quasi un mese che non vedeva<br />

Giuseppe e già si prevedeva che questi viaggi sarebbero<br />

stati più frequenti. Lavoro, nulla da dire, se si vuole vivere<br />

nel mondo di oggi non si può che buttare il sangue fino<br />

all’ultimo. Quando arrivò in ufficio era già stanca. Salutò<br />

con un sorriso i suoi collaboratori e prese posto davanti al<br />

computer. Cinque minuti di pace, desiderava che la lasciassero<br />

sola cinque minuti, per controllare la posta elettronica,<br />

per cercare tra i mille messaggi uno di Giuseppe. Niente,<br />

solo lavoro e pubblicità. Medicine proibite a prezzi eccezionali,<br />

lozioni e creme favolose, affari incredibili che aspettavano<br />

solo lei. Ma di Giuseppe nulla.<br />

Aprì un messaggio senza mittente nella speranza che fosse di<br />

qualcuno che la conoscesse, che le desse un po’ di affetto e<br />

consolazione. Niente, solo una strana pubblicità: “Tu avrai<br />

un figlio …”. “Sì, pensò ironica, ci manca solo un figlio!”..


9 Rotary<strong>2090</strong> Dal <strong>Distretto</strong><br />

era impossibile visto il lavoro, i continui spostamenti, la<br />

mancanza di un qualsiasi sostegno, familiare... I suoi collaboratori<br />

erano già davanti alla scrivania. La pausa era finita.<br />

Con calma alzò lo sguardo verso il nuovo giorno, sguardo<br />

che calò di nuovo, diverse ore dopo, sulle dannate chiavi<br />

dell’auto che, al buio della sera, non volevano andare al loro<br />

posto. Tragitto inverso, meno coda per l’ora tarda, ma con<br />

gli stessi barboni e lavavetri ai semafori. Pensò che anche<br />

loro non lavoravano poi così poco se iniziavano prima di lei<br />

ed erano ancora lì quando tornava a casa. Che non fossero<br />

così sfaticati come sembravano? Magari lo avrebbero accettato<br />

un lavoro in fabbrica se qualcuno glielo avesse offerto. I<br />

pensieri furono interrotti dal solito indice del barbone. Ma<br />

qualcosa la colpì in maniera strana, non conscia. Le labbra,<br />

aggredite da una barba incolta e bianca, sporca e lunga, parevano<br />

dire qualcosa come “Tu, tu..tu…”<br />

Abituata com’era a ricordare solo gli impegni importanti<br />

ci mise un po’ per capire dove aveva sentito quel nome, in<br />

quel giorno. Un semaforo, un altro e poi invertì la sua corsa,<br />

senza nemmeno accorgersene, vedendo se stessa fermarsi,<br />

lasciare la costosa auto aperta e andare dal barbone con passo<br />

risoluto. “Cosa hai detto?” Gli occhi del barbone, visti da<br />

vicino, erano azzurri e sereni. Le labbra erano appoggiate in<br />

un sorriso calmo, per nulla scosso da quella bellissima donna<br />

che gli si avvicinava minacciosa. Maria guardò quegli oc-<br />

Fotografia: Fotocredit Rino di Maio<br />

chi e non ebbe il coraggio di rifare la domanda. Restò così,<br />

immobile. Il barbone le disse: “Ce n’hai messo di tempo per<br />

arrivare, un altro po’ e sarei andato via per sempre”. <strong>In</strong>cantata<br />

da quegli occhi, belli come non ne aveva mai visti, diede<br />

istintivamente la mano al barbone. Aveva la sensazione<br />

di essere portata in uno di quei castelli incantati delle favole.<br />

Strinse il palmo intorno alle dita del vecchio come faceva<br />

con sua madre Anna, quando la portava a messa e osservava<br />

le navate addobbate a festa e le finestre da cui entrava la luce<br />

in mille disegni colorati e lei si sentiva al centro del mondo,<br />

al centro della felicità. Poi disse ”Cosa devo fare?”<br />

“Tu avrai un figlio…. Egli annuncerà la parola di Dio, la<br />

fratellanza, la pietà, l’amore. Soffrirà e tu soffrirai con lui<br />

ma il mondo sarà più bello perché tramite lui si rifletterà la<br />

gloria del Signore. Non avrà onori se non la consolazione di<br />

Dio. Tu e Giuseppe gli dedicherete tutta la vostra vita e non<br />

avrete altra casa se non il mondo, nessun impegno se non<br />

quello di servire il Signore, nessun cibo o ricchezza se non<br />

quella che vi fornirà la sua pietà. “Sei, allora, Maria, pronta?”<br />

Maria, per la seconda volta nella sua vita, pronunciò un<br />

“Sì” ad occhi chiusi… Il viso velato da lacrime di silenziosa<br />

felicità. Quando gli occhi si riaprirono non trovarono nessuno<br />

ma solo lo schiamazzo di auto e di persone …. Rinchiuse<br />

le sue preoccupazioni in un sorriso…<br />

La nuova vita era già cominciata…


Foligno - Seminario<br />

distrettuale Rotary Foundation<br />

Dal <strong>Distretto</strong> Rotary<strong>2090</strong> 10<br />

Un reportage fotografico di Rino di Maio al Seminario distrettuale sulla Rotary<br />

Foundation, svoltosi a Foligno il 28 novembre scorso.


11 Rotary<strong>2090</strong> Rotary<br />

ROTARy<br />

Hannover: <strong>In</strong>stitute 2010<br />

Proposte per il<br />

futuro secondo<br />

un’ottica europea<br />

PDG Mario Giannola – Rotary Coordinator<br />

Il workshop che mi è stato affidato come coordinatore<br />

(Proposte per il futuro secondo un’ottica europea), ha portato<br />

alle seguenti conclusioni, poi riferite nel pomeriggio<br />

all’Assemblea in plenaria. Analoghe sono state le conclusioni<br />

raggiunte e riferite, sempre in plenaria, in lingua tedesca,<br />

francese, inglese e spagnolo, dai rispettivi coordinatori.<br />

1) Ringiovanimento della compagine sociale.<br />

2) Massimo rispetto delle classifiche, come previsto nel Manuale<br />

di Procedura e ratificato nell’ultimo Consiglio di Legislazione.<br />

Massima attenzione, altresì, verso le nuove professionalità<br />

e imprenditorialità che emergono nella società che<br />

Dal 10 al 14 novembre, ad Hannover si sono tenuti alcuni importanti<br />

appuntamenti rotariani: il seminario di istruzione per<br />

governatori eletti (cui ha partecipato Francesco Ottaviano); il<br />

primo, sperimentale seminario di istruzione per governatori nominati,<br />

cui ha partecipato Mauro Bignami, il Seminario sulla Rotary Foundation/Piano<br />

di visione futura e l’<strong>In</strong>stitute per le Zone 11, 12, 13, 14, 17,<br />

18 e19.<br />

è stata indubbiamente un’importante assise rotariana che ha riunito in<br />

quattro giorni e mezzo di intenso lavoro il Rotary europeo e mediterraneo.<br />

Tra i partecipanti, in qualità di Coordinatore, c’era anche il PDG Mario<br />

Giannola, cui era stato affidato il gruppo di lavoro Proposte per il futuro<br />

secondo un’ottica europea, che ha portato alle importanti conclusioni che<br />

leggiamo di seguito, scritte dallo stesso Mario.<br />

cambia: visione strategica per il mantenimento dell’Effettivo.<br />

3) Formazione dei quadri.<br />

4) Potenziare l’impegno perché la comunità possa giovarsi<br />

di una testimonianza diretta sul campo.<br />

5) Destinare le risorse al service, piuttosto che alla gestione<br />

del quotidiano, senza sacrificare le conviviali, irrinunciabili<br />

occasioni di incontro.<br />

6) Privilegiare progetti di ampio respiro e di più vasta rilevanza,<br />

favorendo l’impegno di più Club sia a livello distrettuale,<br />

che interdistrettuale (Future Vision Plan).<br />

7) La comunicazione deve essere strategica, nel senso che<br />

deve riguardare eventi meritevoli dell’informazione. I Club<br />

sono invitati a pensare in grande. La comunicazione è importante<br />

se le notizie sono importanti.<br />

8) Comunicare con le nuove tecnologie.<br />

9) Fare immagine.<br />

10) Bisogna conquistare e confermare un’immagine rispettata:<br />

allora il Club, quindi il Rotary, risulterà importante,<br />

attraente, necessario, desiderato, indispensabile.<br />

<strong>In</strong> definitiva: Bigger, Better, Bolder.


Mario Giannola<br />

confermato Rotary<br />

Coordinator fino al 2013<br />

di MaBig<br />

Cari amici, un paio di informazioni di... servizio, che<br />

interessano il <strong>Distretto</strong> e la Zona.<br />

L’incarico internazionale di Rotary Coordinator,<br />

nato e voluto dal presidente Ray Klinginsmith, ha la durata<br />

triennale: non è automatica, ma selettiva. Ossia, durante il<br />

primo anno in cui ricoprono l’incarico, i 41 nominati quali<br />

Coordinator vengono valutati. Alcuni passano solo il primo<br />

anno, altri sono confermati per il secondo anno e solo dieci<br />

sono confermati per i tre anni. Ebbene, a metà dicembre<br />

Evanston ha diramato le classifiche: Mario Giannola è tra i<br />

FELLOWSHIP<br />

Rotary Rotary<strong>2090</strong> 12<br />

dieci, quindi è<br />

confermato per<br />

l’anno sia del presidente Kalyan Banerjee (2011/2012)<br />

che del presidente Sakuji Tanaka (2012/2013). Poiché il<br />

ferro va battuto finché è caldo, Mario è già stato convocato<br />

a Evanston per il rituale training seminar nel febbraio<br />

prossimo. <strong>In</strong>fine, il presidente Ray Klinginsmith lo ha<br />

nominato suo Rappresentante ai Congressi del <strong>Distretto</strong><br />

2110 e del <strong>Distretto</strong> 2030. Che dire di più? Non resta che<br />

augurare Buon lavoro a Mario da parte di tutti noi.<br />

Carissimi Amici e Amiche,<br />

la manifestazione in programma nel prossimo mese di Maggio ci calerà tra la suggestione ed il misticismo delle Abbazie<br />

Benedettine, i resti romani di Formia e Cassino, le ferite ancora aperte della battaglia di Montecassino con i cimiteri militari,<br />

le strade e le storie segrete, i residuati bellici ed i ricordi. Il cavallo è al centro del mondo ma questa volta le possibilità di<br />

distrazione saranno veramente molte. La collaborazione tra i club di Cassino e Gualdo Tadino sarà finalizzata ad aiutare un<br />

centro per bambini diversamente abili ai quali anche il nostro modesto aiuto potrà essere di grande utilità. Anche per questi<br />

ragazzi vi invitiamo a partecipare ad uno dei più classici ed originali appuntamenti del Rotary italiano, una speciale occasione<br />

per lanciare con nitriti e sbuffate un messaggio di impegno e solidarietà. I più cordiali saluti e a presto.<br />

10 Dicembre 2010


13 Rotary<strong>2090</strong> Pensieri<br />

PENSIERI<br />

di Maurizio Maurizi<br />

L’artigianato<br />

Essendo nato in provincia, ho avuto la possibilità di<br />

conoscere e apprezzare la vita operosa condotta da<br />

moltissimi artigiani nelle piccole botteghe, sparse un<br />

po’ ovunque, che rappresentavano, al contempo, il centro<br />

delle attività commerciali del luogo. Che fine hanno fatto?<br />

Nelle grandi città sono quasi del tutto scomparse, in quelle<br />

più piccole sono ormai una rarità e, ogni qualvolta mi capita<br />

di vederne una, mi sembra di tornare indietro di molti<br />

anni: Giorni fa, in una cittadina umbra, mi sono imbattuto<br />

in una delle sopravvissute, ove un uomo ancora prestante,<br />

sulla settantina, con grande maestria stava tagliando pezze<br />

di pelle per farne cinte, borse, gambali. Mi sono soffermato<br />

a vedere quel lavoro così preciso, eseguito con grande abilità<br />

e disinvoltura ma, soprattutto, ad ammirare quel volto<br />

sereno che esprimeva la consapevolezza del suo saper fare,<br />

derivata da una grande pratica e da una<br />

lunghissima esperienza, forse acquisita<br />

sin da adolescente in quanto, molto<br />

probabilmente, come sovente accadeva<br />

allora, aveva ereditato l’esercizio del padre.<br />

Dimostrava di essere un uomo felice<br />

e, non appena gli chiesi per quale<br />

motivo lavorasse ancora, mi rispose che<br />

era spinto dalla passione. Avendo svolto<br />

quell’attività da oltre cinquant’anni, non ne poteva fare<br />

a meno, in quanto poter esprimere la propria capacità era<br />

tutto per lui che, peraltro, si dispiaceva di non poter trasmettere<br />

a qualcuno (non aveva avuto figli) quanto sapeva<br />

fare, avendo inutilmente tentato di trovare qualche giovane<br />

apprendista. “Certo il nostro non è un lavoro che consente<br />

guadagni iperbolici -ha aggiunto- ma permette di vivere dignitosamente<br />

e decorosamente, necessita però di un grande<br />

impegno e di tempo per apprenderlo. Ma i giovani di questi<br />

due termini non desiderano neppure sentir parlare”. è stata<br />

un’esperienza bellissima e affascinante. Tra cesoie, forbici,<br />

cucitrici, usate con grande perizia, ho potuto apprezzare il<br />

valore e l’importanza della pazienza e, nello stesso tempo,<br />

delle abilità che conferivano a quel fare un senso di nobiltà<br />

che testimoniva un pezzo della nostra storia e della nostra<br />

tradizione creativa che ci ha resi famosi in tutto il mondo.<br />

<strong>In</strong>fatti, l’artigianato è considerato un lavoro tradizionale<br />

fatto completamente a mano e per mezzo di semplici attrezzi,<br />

utile alla quotidianità in quanto assolve a uno scopo<br />

non sempre disgiunto da una certa creatività, come nel caso<br />

degli ebanisti, degli orafi, dei vetrai, dei falegnami, dei sarti.<br />

A questo punto si innesta una riflessione. è vero che non<br />

abbiamopiù bisogno dello stagnino che con le sue accurate<br />

riparazioni consentiva ai nostri tegami di durare più a lungo,<br />

né del calzolaio che, a forza di rattoppi, prolungava la<br />

portabilità delle nostre calzature, né dell’ombrellaio, grazie<br />

al basso costo delle pentole, delle scarpe e degli ombrelli<br />

podotti industrialmente, ma dove andremo a finire? Come<br />

faremo senza idraulici, senza elettricisti, sarti, falegnami, arrotini?<br />

Qualcuno dice che ci salverà ancora una volta il fai<br />

da te, anche se non sempre è possibile,<br />

perché non tutti hanno disposizione per<br />

i lavori manuali, specie se non li hanno<br />

mai visti fare. Per fortuna, ci sta venendo<br />

incontro il solito stellone italiano.<br />

Da quando c’è la crisi, si sta registrando<br />

un aumento nel settore riparazione dei<br />

beni di consumo. La gente sta più attenta<br />

all’usa e getta, rinvia l’acquisto del<br />

prodotto nuovo e cerca di far riparare quello vecchio. Per<br />

questo l’artigiano sta tornando in auge e stiamo assistendo<br />

a una serie di iniziative, da parte di istituzioni pubbliche e<br />

private, che operano nella formazione di figure professionali<br />

specializzate, atte a organizzare corsi teorico-pratici che forniscano<br />

agli allievi una preparazione tale da potersi costruire<br />

una carriera, evento di grande rilevanza specie in questo<br />

momento in cui si ha penuria di posti di lavoro. Ma c’è di<br />

più. Si stanno realizzando iniziative socio-culturali mirate a<br />

far aumentare la consapevolezza delle proprie potenzialità<br />

in cui si insegna, tra l’altro, a non farsi scappare l’opportunità<br />

di dedicare del tempo all’autostima personale, onde sconfiggere<br />

o dominare le paure del quotidiano, a comunicare<br />

più efficacemente e a sviluppare più carisma nei rapporti<br />

interpersonali. Speriamo bene!


DAI CLUB<br />

Io, Agostino<br />

di Carla Passacantando – RC Tolentino<br />

Io, Agostino, soprattutto cristiano, è il titolo del monologo<br />

teatrale di e con Jim Graziano Maglia tratto da Le confessioni<br />

di Sant’Agostino, andato in scena a Tolentino grazie<br />

al Rotary. L’evento, che si è tenuto nella basilica di San Nicola,<br />

è stato organizzato dalla Comunità degli agostiniani in<br />

collaborazione con il RC Tolentino, presieduto da Gianluca<br />

Pesarini. Lo spettacolo è stato proposto con la partecipazione<br />

della Schola cantorum Bezzi, diretta dal maestro Andrea Carradori,<br />

dei Pueri cantores della basilica di San Nicola, diretti<br />

dal maestro Lorenzo Chiacchiera e della Confraternita della<br />

Cintura e di San Nicola. Consulente scientifico del recital è<br />

stato padre Giancarlo Ceriotti. L’azione scenica si è sviluppata<br />

come una lunga preghiera che Agostino eleva a Dio, unico<br />

e sommo Bene dell’uomo. Il monologo si componeva di due<br />

Consagra in Domus<br />

di Mimmo de Rosa – RC Pesaro<br />

La collaborazione<br />

tra<br />

il Comune e il<br />

RC Pesaro, che<br />

si è fatto carico<br />

delle spese, ha<br />

reso il piazzale<br />

Matteotti più interessante, attraverso la collocazione di una<br />

scultura di Pietro Consagra nell’area della Domus Romana.<br />

Il progetto, da un’idea del past president 2009-2010 Salvatore<br />

Giordano, condivisa dall’attuale presidente Eugenio Ceccolini,<br />

ha preso il via con l’approvazione anche del Comune<br />

Dai Club Rotary<strong>2090</strong> 14<br />

parti: la ricerca, assai tormentata, della verità da parte del<br />

giovane Agostino e il suo cammino di conversione a Cristo<br />

e alla fede cattolica, per l’aiuto e la preghiera della madre<br />

Monica. Al termine dello spettacolo i rotariani hanno incontrato<br />

Jim Graziano Maglia, tra l’altro rotariano, alla sala<br />

Medioevale del complesso monumentale. Erano presenti<br />

anche il priore della basilica di San Nicola padre Massimo<br />

Giustozzo e padre Pasquale Cormio.<br />

e si è realizzato in tempi brevissimi. Rimossa dall’originario<br />

e angusto contesto di piazzale Del Monte, la scultura<br />

di Consagra Grande Sottilissima, realizzata nel 1995 per la<br />

città di Pesaro, in questa nuova sede definisce una riuscita<br />

sintesi tra passato e contemporaneità. Carlo Ripanti, titolare<br />

dell’<strong>In</strong>terstudio, rotariano del RC Pesaro, che si è avvalso<br />

della collaborazione di Roberta Martufi, è l’autore del progetto<br />

e il segretario del Club, Costanzo Perlini, ha diretto e<br />

realizzato i lavori con la sua impresa. L’iniziativa del Rotary<br />

Pesaro è stata molto apprezzata ed è significativa delle finalità<br />

precipue di un Club di servizio. Del plauso della cittadinanza<br />

sono stati portavoce il sindaco Luca Ceriscioli e gli<br />

assessori Gloriana Gambini e Andrea Biancani, in occasione<br />

della cerimonia di inaugurazione, il 19 novembre. Al Rotary<br />

e ai presidenti Giordano e Ceccolini è stato riconosciuto<br />

il merito di aver contribuito a rendere più gradevole piazza<br />

Matteotti: uno dei luoghi più noti e frequentati della città.


15 Rotary<strong>2090</strong> Dai Club<br />

La gestione dell’acqua nel territorio<br />

di Andrea Barbieri – RC Senigallia<br />

Apoca distanza dal precedente incontro durante il<br />

quale era accompagnato da tutta la Giunta, il sindaco<br />

Maurizio Mangialardi è stato ospite del RC<br />

Senigallia per parlare sul tema L’acqua nel nostro territorio.<br />

<strong>In</strong>trodotto dal presidente Rocco Cozza, il primo cittadino ha<br />

dichiarato che l’acqua è un bene primario e universale non<br />

a rilevanza economica e come tale è stato definito con una<br />

specifica mozione assunta in sede di Consiglio comunale. Se<br />

l’acqua bene pubblico rappresenta un concetto inviolabile,<br />

la sua gestione attiene invece alle scelte di buon governo che<br />

a livello nazionale e locale ogni amministratore, nell’ambito<br />

delle proprie responsabilità, è chiamato a fare.<br />

Sottolineando che la migliore scelta per la gestione del servizio<br />

idrico resta la creazione di una società totalmente a capitale<br />

pubblico in mano ai Comuni, Mangialardi ha sostenuto<br />

che è necessaria un’operazione collegiale che eviti sovrapposizioni<br />

e localismi per mettere in rete i territori interessati<br />

a una gestione pubblica dell’acqua; un’azione condivisa su<br />

area vasta che ottimizzi gli investimenti prescindendo dai<br />

singoli Comuni per favorire il migliore ritorno degli interventi<br />

su un territorio più ampio; in tale ottica va riconosciuto<br />

ai precedenti amministratori senigalliesi di avere realizzato<br />

con altri sette Comuni della zona, un sistema di gestione<br />

idrica che, per caduta, porta acqua ai rubinetti della città da<br />

un bacino distante circa sessanta chilometri.<br />

Va incentivato il consumo dell’acqua di casa perché in Italia<br />

siamo al primo posto in Europa e al terzo nel mondo per<br />

consumo di acqua minerale; il costo medio dell’acqua in<br />

bottiglia però può superare anche di mille volte quella del<br />

rubinetto nonostante questa sia equivalente alla prima per<br />

qualità e filiera di controlli, ha concluso il Sindaco.<br />

Cimabue in Assisi<br />

di Emanuele Concetti – RC Assisi<br />

Presso il Monastero di San Giuseppe in Assisi, il Rotary<br />

Club, con numerosi ospiti esterni, tra i quali<br />

il sindaco Claudio Ricci, ha potuto godere di una<br />

nitida e documentata esposizione del past president Mario<br />

Ferrini, relativa alla presenza artistica (1272-1280) di Cimabue<br />

nelle Basiliche Francescane dove, più che altrove, è<br />

possibile cogliere il passaggio dal bizantinismo agli stilemi


pittorici successivi. Il relatore ha saputo condensare in 90<br />

minuti una complessa esegesi storico-artistica. Avvalendosi<br />

di un validissimo curatore – Luciano Cicchi – sono state<br />

proiettate 350 immagini: tra queste, quelle del disegnatore<br />

tedesco Ramboux, incaricato a metà Ottocento di fissare<br />

su carta le opere di Cimabue, grazie alle quali si è constatato<br />

il degrado dell’ultimo secolo, culminato col terremoto<br />

del 1997. Il relatore, dopo aver dato la precedenza alla<br />

Madonna in trono con Angeli e San Francesco, realizzata nel<br />

1280 per la Basilica <strong>In</strong>feriore, si è soffermato sulla Vela di<br />

San Marco, sulla Crocifissione del transetto sinistro, capolavoro<br />

dall’impianto scenico di grande drammaticità, sulla<br />

Rotary e <strong>In</strong>ner Wheel<br />

per Le fatiche d’Ercole<br />

di Massimo Zangarelli<br />

Organizzata congiuntamente da <strong>In</strong>ner Wheel e<br />

Rotary Città di Castello, una serata teatrale benefica,<br />

con protagonista la Compagnia Accademia<br />

dei Riuniti di Umbertide nel suo ultimo lavoro, Storia<br />

di tanti, attualmente in tournée, che anche agli Illuminati<br />

ha riscosso unanimi consensi.<br />

Dai Club Rotary<strong>2090</strong> 16<br />

Dormitio Virginis e l’Assunzione, sulla Deposizione, dove le<br />

folate di vento scuotono la scena del Golgota, sugli angeli<br />

dell’Apocalisse e, infine, sulle Storie dei Santi Pietro e Paolo.<br />

La voce di Mario Ferrini ha lasciato intendere le intense<br />

emozioni suscitate dalle opere d’arte, senza perdere la<br />

lucidità necessaria a evidenziare tanti minuti particolari:<br />

la forma inedita delle ali degli angeli, le aureole a sbalzo<br />

dei Santi, i primi segnali della prospettiva, le armoniose<br />

geometrie della pittura cosmatesca, il simbolismo della etimasia,<br />

dove il trono vuoto attende la seconda venuta del<br />

Cristo. Proprio una bella serata, da ricordare negli annali<br />

del Club.<br />

Nel solco di una consolidata tradizione,<br />

i Club presieduti da Corrado Sgaravizzi<br />

e da Valerie Caldei hanno realizzato,<br />

con il ricavato della serata, un service<br />

finalizzato all’Associazione Le fatiche di<br />

Ercole, nata nel 1988 per sopperire al<br />

vuoto lasciato dalla chiusura degli ospedali<br />

psichiatrici. L’associazione continua<br />

su quella strada, non riproponendo vecchi<br />

o nuovi modelli manicomiali, bensì<br />

cercando di rompere i nuovi confini,<br />

ritagliati non più intorno alle mura dei<br />

manicomi, ma intorno all’esistenza dei<br />

pazienti e dei loro familiari. Presenti il<br />

PDG Ferruccio Squarcia e Cristina, la<br />

PDG IIW Alessandra Colcelli Gasperini<br />

e una delegazione del Rotary Club L’Aquila, guidata dal<br />

presidente Fabio Redi con rispettive consorti socie dell’<strong>In</strong>ner<br />

Wheel. Nella circostanza Errico Landi, presidente di<br />

Le fatiche di Ercole, ha sottolineato i molteplici impegni<br />

dell’attività di volontariato dell’associazione a favore di decine<br />

di pazienti e delle loro famiglie.


17 Rotary<strong>2090</strong> Dai Club<br />

Metti una sera a cena con...<br />

rotariani ai fornelli<br />

di Lucia Baioni – RC Osimo<br />

Da sin. Bertini, Morichi, Marchegiani, Barchiesi<br />

Il Rotary Club Osimo ha organizzato Rotariani in cucina:<br />

una simpatica iniziativa svoltasi al ristorante Le Azalee<br />

di Numana, che ha visto contrapposte due squadre di<br />

soci - capitanate da Sergio Morichi (Barchiesi, Marchegiani,<br />

Ghergo, Bertini) ed Enrico Cetrari (Bragoni, Micozzi,<br />

Ambrosoli:<br />

Qualunque cosa<br />

succeda<br />

di Carla Passacantando<br />

Lamberto Ambrosoli (figlio di Giorgio, l’avvocato per<br />

cinque anni commissario liquidatore della Banca<br />

Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un<br />

killer la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979) è stato ospite del<br />

Rotary Club Macerata Matteo Ricci, presieduto da Renzo<br />

Tartuferi, per raccontare la storia del padre, racchiusa nel<br />

libro, Qualunque cosa succeda.<br />

La presentazione, aperta alla cittadinanza, si è tenuta nella<br />

Biblioteca statale, gremita di gente, presenti il sindaco<br />

Romano Carancini e il rettore dell’Università di Macerata,<br />

Gioacchini, Pangrazi, Cesaroni) - impegnate nella preparazione<br />

di un primo piatto. Lo scopo era duplice: organizzare<br />

una serata in allegria e amicizia, in un’atmosfera informale<br />

e briosa, coinvolgendo i soci nell’insolita iniziativa di cuochi<br />

per una sera e ridurre al minimo i costi per devolvere parte<br />

del ricavato al campus disabili di Porto Potenza, per potere<br />

ospitare un maggior numero di ragazzi.<br />

Si è svolta così una gara appassionante, con i cuochi che,<br />

muniti di regolare parnanza con tanto di logo rotariano, si<br />

sono alternati ai fornelli e, mentre i preparativi fervevano<br />

in cucina, alcuni dei partecipanti tentavano di corrompere la<br />

giuria magnificando ciascuno le qualità del proprio piatto.<br />

La scelta è stata piuttosto difficile, perché entrambe le pietanze<br />

erano gustose e invitanti. Alla fine, l’hanno spuntata<br />

gli spaghetti alla carbonara sulle penne ai sette vizi. Poi, torte<br />

salate e dolci, rigorosamente fatti in casa dalle signore.<br />

Luigi Lacchè. Oltre a Renzo Tartuferi e Umberto Ambrosoli<br />

c’erano Angelo Ventrone, ordinario di Storia contemporanea<br />

alla facoltà di Scienze politiche e il governatore nominato<br />

Mauro Bignami. Dopo i saluti di Tartuferi, Bignami<br />

ha illustrato dettagliatamente il contenuto del libro, i fatti<br />

dell’epoca fino alla morte di Giorgio Ambrosoli.


Il racconto di Umberto - una vera lezione di legalità - illumina<br />

il carattere esemplare delle scelte del padre, la sua<br />

coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e sottolinea il<br />

valore positivo di una storia di straordinaria attualità. L’avvocato<br />

ha parlato del padre non come un eroe, bensì coem<br />

uomo di legge consapevole, che avrebbe pagato a caro prezzo<br />

l’incarico acquisito. Un uomo che fa semplicemente il<br />

proprio lavoro e rende possibile il funzionamento efficiente<br />

Rotary in favola<br />

di L’uomo con le favole – RC Urbino<br />

Domenica 5 dicembre 2010 nella splendida cornice<br />

del Palazzo Romani Adami di Fermo, gli amici<br />

del Rotary in favola hanno letto fiabe ai bambini<br />

e cantato canzoni magiche. è stata un’esperienza bellissima.<br />

La sala si è lentamente riempita in tutte le sue parti e anche<br />

le scale che portavano alla sala magica erano stracolme...<br />

abbiamo provato un’emozione unica. Naturalmente il presidente<br />

del RC Porto San Giorgio Riviera fermana Mario<br />

Pinciaroli ha parlato del valore e dell’importanza del Rotary<br />

nella società e nel mondo.<br />

Questi splendidi rotariani si sono messi in gioco. Avevano<br />

un’ora a disposizione ma dopo un’ora e trenta nessuno<br />

voleva lasciare la sala (neanche i bambini con i genitori)...<br />

ma... abbiamo dovuto arrenderci perché lo spazio era destinato,<br />

dopo di noi, a una conferenza del sindaco di Moresco,<br />

con il dispiacere nostro ma sopratutto del pubblico.<br />

Pochi si sono trattenuti per la conferenza ed allora siamo<br />

rimasti noi ad ascoltare il relatore ed abbiamo consentito a<br />

questi di usare i nostri impianti...<br />

La radio è uguale<br />

per tutti - <strong>Parole</strong><br />

in libertà<br />

di Lucia Baioni – RC Osimo<br />

Dai Club Rotary<strong>2090</strong> 18<br />

della giustizia. Nell’indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario<br />

corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una<br />

situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben<br />

consapevole. Nel momento in cui si sceglie di non intervenire<br />

o di non opporsi a un gioco di potere, a un sopruso<br />

o peggio a un reato, si sta già partecipando attivamente,<br />

si sta già contribuendo a scrivere una storia più o meno<br />

istituzionale.<br />

Oltre al messaggio della riscoperta della tradizione e del valore<br />

delle favole, devo dire che questo, può essere un modo<br />

per far conoscere alle persone il valore del Rotary e dare<br />

un’immagine positiva e simpatica dei rotariani, alla società.<br />

Queste parole costituiscono il logo con cui un<br />

gruppo di detenuti ha voluto descrivere il progetto<br />

di una radio in carcere; un logo che rappresenta<br />

la loro pena - la chiave e le sbarre - e il loro riscatto: le<br />

antenne che svettano verso il cielo e libertà.<br />

Ricordate il progetto di radiofonia interculturale che il Rotary<br />

Club Osimo sta portando avanti con il carcere di An-


19 Rotary<strong>2090</strong> Dai Club<br />

cona-Montacuto? (Rotary<strong>2090</strong> – luglio 2010) Ebbene, quel<br />

progetto, per mezzo del quale un gruppo di detenuti di diverse<br />

nazionalità viene guidato, attraverso la narrazione e il<br />

racconto delle proprie tradizioni e culture di provenienza, a<br />

esprimere contenuti da mettere in onda sul web, ha ottenuto<br />

- risultato quanto mai raro! - il plauso e il riconoscimento<br />

del ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione<br />

penitenziaria - Provveditorato regionale Marche.<br />

<strong>In</strong>fatti, con tanto di atto formale recapitato alla direttrice del<br />

carcere, Santa Lebboroni, si riconosce come il progetto portato<br />

avanti dai ragazzi di Radio <strong>In</strong>credibile “vada ben oltre le<br />

consuete logiche di offerta trattamentale, in quanto indirizzato<br />

a tipologie di detenuti, quali gli stranieri, che con più<br />

fatica e sporadicità sono destinatari di attività trattamentali,<br />

a causa delle difficoltà linguistiche e anche per la complessità<br />

a pensare a un carcere multietnico e interculturale. Pertanto<br />

quest’Ufficio ritiene il progetto coerente con le finalità di<br />

cui al DPR 230/2000, ed esprime vivo apprezzamento per<br />

l’iniziativa intrapresa congratulandosi per il lavoro svolto.”<br />

Per tutto il Club è stato motivo di grande soddisfazione ed<br />

emozione per un’iniziativa che, nata quasi in punta di pie-<br />

di ma portata avanti poi con passione e determinazione, è<br />

considerata - prima nel suo genere in Italia - progetto-pilota<br />

anche per futuri sviluppi in altri istituti carcerari.<br />

Ancona - Conero:<br />

sei incontri culturali per la città<br />

di Donatella Amodio – RC Ancona Conero<br />

Tra le manifestazioni per le celebrazioni del proprio<br />

quarantennale, il Rotary Club Ancona-Conero<br />

ha progettato un programma di incontri culturali<br />

aperti alla cittadinanza.<br />

Il primo ciclo, concluso il 9 dicembre, era composto di sei<br />

incontri, di cui quattro, svoltisi presso il Rettorato, con<br />

Leandro Sperduti, archeologo dell’Università la Sapienza<br />

di Roma, aventi come tema generale gli aspetti più oscuri<br />

e meno conosciuti dell’antichità, con riferimenti quanto<br />

mai attuali, relativi alla difficile vita nei grandi centri<br />

urbani, alle devastazioni ambientali promosse da Sumeri,<br />

Egizi e Romani, fino alle crisi economiche degli ultimi<br />

anni dell’Impero Romano. Negli altri due incontri, tenuti


alla Loggia dei Mercanti, il governatore nominato Mauro<br />

Bignami ha presentato i libri Virginia Agnelli, madre e farfalla,<br />

di Marina Ripa di Meana e Gabriella Mecucci e Le<br />

mani sul TG1. Da Vespa a Minzolini: l’ammiraglia RAI in<br />

guerra, di Giulio Borrelli. Il primo è la biografia, fornita di<br />

un’ampia documentazione delle fonti, di Virginia Bourbon<br />

del Monte, la cui famiglia era originaria di Ancona, nel<br />

1919 sposa Edoardo Agnelli, figlio del Senatore Giovanni,<br />

il coriaceo fondatore della Fiat. Virginia, madre di Clara,<br />

Gianni, Susanna, Maria Sole, Cristina, Giorgio e Umberto<br />

rimarrà vedova nel 1935 e da quel momento inizierà una<br />

saga in cui, oltre al suocero, sono coinvolti Curzio Malaparte,<br />

l’OVRA e, nell’ambito di una operazione Farnese, il<br />

colonnello Eugen Dollmann, ufficiale di collegamento tra<br />

il generale Karl Wolff, capo delle SS in Italia e il feldmaresciallo<br />

Albert Kesselring, il cardinale Caccia Dominioni e<br />

Pio XII. Grazie a questi ultimi contatti, Roma e i suoi tesori<br />

furono salvi. I tedeschi lasciarono la città senza “lasciarsi<br />

alle spalle la solita terra bruciata”. Nel suo Le mani sul TG1,<br />

Borrelli ripercorre la storia del TG dal 1989, quando direttore<br />

era Bruno Vespa, all’era Minzolini, quella in cui il tele-<br />

Da sin: L’Abate, la presidente del gemellaggio Norcia-Ottobeuren,<br />

il sindaco di Ottobeuren tra il segrtario e il presidente del Club<br />

Norcia-San Benedetto<br />

giornale di riferimento degli italiani è andato incontro agli<br />

ascolti più bassi della sua storia recente (intorno al 27%, di<br />

contro a una media del 30%, con punte, sotto la direzione<br />

di Rossella, intorno al 33%).<br />

Ai sei incontri, cui i media, stampati e non, hanno dato<br />

ampia risonanza, hanno partecipato in totale oltre 1.600<br />

persone, alle quali il presidente Aldo Pizzi, prendendosi 10<br />

minuti prima dell’intervento dei relatori, ha raccontato la<br />

storia del Rotary, aggiungendo ogni volta particolari nuovo:<br />

che cos’è il Rotary e quali sono le sue finalità; che cosa<br />

ha fatto e fa per il territorio e per i giovani, per la sanità,<br />

per l’ambiente, per l’alfabetizzazione. Da febbraio seguirà<br />

un secondo ciclo.<br />

Norcia - San<br />

Benedetto e<br />

Ottobeuren<br />

Dai Club Rotary<strong>2090</strong> 20<br />

Nel mese di ottobre una delegazione del Rotary<br />

Club Norcia-San Benedetto si è recata in Germania,<br />

nella cittadina di Ottobeuren (Baviera),<br />

famosa per la sua Abbazia benedettina, in occasione dei 30<br />

anni del gemellaggio tra le città di Ottobeuren e Norcia.<br />

<strong>In</strong> occasione della visita i rappresentanti del Club hanno<br />

incontrato ufficialmente il Borgomastro della città e l’Abate<br />

benedettino.<br />

Nell’ambito del progetto del Club Conoscere il mondo per<br />

un mondo di pace, sono stati avviati rapporti di amicizia<br />

con il Rotary di Kempten Residens, Club di riferimento<br />

dei rotariani di Ottobeuren.


21 Rotary<strong>2090</strong> Dai Club<br />

Premio Frixa: chiusa la XXVI edizione<br />

di Salvatore Nicolai – RC Ortona<br />

Il Rotary Club Ortona ha organizzato al teatro Francesco<br />

Paolo Tosti, con la collaborazione del locale Club<br />

Rotaract, la cerimonia di consegna del Premio Frixa,<br />

giunto alla ventiseiesima edizione, attribuito a giovani<br />

neodiplomati delle scuole medie superiori cittadine, che<br />

abbiano raggiunto un livello di eccellenza nel corso degli<br />

studi e all’esame di stato. La commissione rotariana,<br />

presieduta da Gaetano Cafà, ha scelto Nadia Carafa, del<br />

Liceo scientifico A. Volta e Francesco Tenisci dell’ITC L.<br />

Einaudi. L’evento, intitolato a Vincenzo Frixa, socio prematuramente<br />

scomparso all’inizio degli anni Ottanta, è<br />

una delle iniziative più rilevanti della nostra Azione professionale.<br />

L’attenzione alla formazione dei giovani e alla valorizzazione<br />

dei loro talenti è infatti, come ha ribadito il governatore<br />

Mario Struzzi, in visita ufficiale al Club, un<br />

impegno etico delle associazioni che, come il Rotary, si<br />

fondano sulla qualità professionale, nella convinzione che<br />

la piena realizzazione delle vocazioni personali sia anche<br />

un potente fattore di miglioramento della comunità.<br />

Sono intervenuti alla premiazione, oltre al governatore e<br />

ai presidenti dei Club Rotary e Rotaract Nicola Santorelli<br />

e Fabiano de Guglielmo, il<br />

sindaco Nicola Fratino, l’assessore<br />

provinciale alla Cultura Remo<br />

Di Martino (nostro socio) e altre<br />

autorità civili e militari.<br />

Appropriata cornice all’evento è<br />

stata l’esibizione dei migliori allievi<br />

delle scuole musicali cittadine<br />

e del comprensorio di Ortona: la<br />

Scuola di Musica Luigi Di Tollo,<br />

l’Accademia Musicale Ars Musica,<br />

<strong>In</strong>ventio Musici, l’Accademia Musicale<br />

AMT di Miglianico, l’Accademia<br />

dello Spettacolo e alcuni<br />

giovani musicisti presentati dall’Associazione<br />

Amici della Musica.


Una Paul Harris… transoceanica!<br />

di Gino Palone – RC Atessa Media Val di Sangro<br />

Sabato 11 dicembre, consegna in diretta transoceanica<br />

di una Paul Harris Fellow a un socio del Rotary Club<br />

La Matanza di Buenos Aires, con il quale il nostro<br />

club è gemellato. A mezzanotte, ore 20.00 a Buenos Aires,<br />

dopo qualche incertezza di natura tecnica, finalmente le vie<br />

dell’etere si sono aperte e ci si è potuti collegare in diretta<br />

con gli amici argentini riuniti anch’essi al gran completo<br />

con il pretesto di scambiarci gli auguri di Natale.<br />

Destinatario della PHF a sorpresa, è stato Victor Josè Travaglini,<br />

di origini atessane, trait d’union fra i due Club nel<br />

Dai Club Rotary<strong>2090</strong> 22<br />

matching grant con cui il RC Atessa ha donato attrezzature<br />

per 25.000 euro per l’Ospedale pediatrico de La Matanza<br />

e successivamente ha contribuito alla costruzione di una<br />

foresteria (Residencia para madres) per le mamme dei bimbi<br />

ricoverati in terapia intensiva.<br />

Per dare il massimo risalto all’evento, invece dell’invio di<br />

un arido plico per via postale, abbiamo voluto organizzare<br />

questa cerimonia in diretta perché la consegna della PHF<br />

avvenisse alla presenza contemporanea dei soci dei due<br />

Club, in modo che Victor potesse sentire il calore dell’amicizia,<br />

della stima e dell’affetto degli amici di Atessa e, nello<br />

stesso tempo, ricevere l’applauso e la gratitudine del suo<br />

Club al quale, per suo tramite, è comunque estensivamente<br />

indirizzata l’onorificenza. L’evento, con lo sventolio delle<br />

bandiere italiana e argentina, al suono dei rispettivi inni<br />

nazionali, è stato particolarmente commovente, significativo<br />

di una profonda affinità e amicizia tra i due popoli,<br />

nell’occasione uniti ancor più saldamente dagli ideali rotariani<br />

che, grazie alla stretta e fattiva collaborazione dei due<br />

Club, non sono stati limitati a sterili dichiarazioni d’intenti,<br />

ma si sono concretizzati in opere tangibili e di pregnante<br />

significato solidaristico.


23 Rotary<strong>2090</strong> Territorio<br />

TERRITORIO<br />

Le suggestioni della<br />

storia e dell’arte<br />

del Molise<br />

di Igea Frezza Federici - RC Amelia Narni<br />

Il Molise legò le sue vicende al destino del Mezzogiorno<br />

d’Italia fin dal V sec. a.C., quando i fieri Sanniti,<br />

sottoposti alla continua pressione degli Etruschi e degli<br />

Umbri, si mossero verso il Sud a occupare le valli del<br />

Calore e del Volturno, espandendosi da Campobasso a<br />

Benevento, Avellino e parte del Casertano, fino a occupare<br />

Capua e Cuma e a minacciare Napoli. Fecero del Matese<br />

la propria roccaforte con i quattro importanti centri<br />

di Boviano, Isernia, Alise e Telesia. I Sanniti erano guerrieri<br />

e agricoltori, rudi e valorosi, ma si scontrarono con la<br />

potenza romana e subirono un duro assoggettamento. La<br />

testimonianza della loro civiltà è affidata all’arte e ne è un<br />

esempio il sacello ipogeico, la cripta, di un edificio ecclesiale,<br />

ormai quasi diruto, già pertinente al grande complesso<br />

abbaziale benedettino di San Vincenzo al Volturno. Si tratta<br />

di un ciclo di affreschi che decorano le pareti, dove sono<br />

rappresentati: la Vergine Regina in Trono con Bambino,<br />

alcune Sante Vergini Coronate di una fascia diademata e,<br />

in ieratica sequenza, le immagini degli arcangeli Raffaele,<br />

Michele, Gabriele e Uriele dalle ampie ali coperte di piume<br />

policrome, l’Annunciazione, la natività, la Crocifissione e la<br />

scena delle Pie donne al sepolcro. La figura genuflessa di un<br />

monaco davanti al Cristo Crocifisso, viene in aiuto per la<br />

datazione. Un dettaglio iconografico, la tabella rettangolare<br />

che circonda la testa del monaco, che era in uso presso i<br />

monaci romani di Santa Prassede e santa Maria Dominica<br />

durante il pontificato di Pasquale I (817 - 824), è intorno<br />

alla testa del Papa rappresentato nell’importante ciclo degli<br />

affreschi di San Vincenzo al Volturno. L’Abbazia fu retta da<br />

Epifanio tra l’824 e l’842, così l’opera può essere riferita a<br />

quel periodo e alla comprensione artistica giovano i codici<br />

illustrati vicini ai cicli beneventani e campani. <strong>In</strong>oltre, nel<br />

Duomo di Termoli sono visibili i resti di un pavimento musivo<br />

pertinente all’edificio precedente; nella parrocchiale di<br />

Guardialfiera, una cripta presenta colonne che terminano<br />

con arcaici capitelli cubici ad angoli smussati, nella badia<br />

di Santa Maria della Strada c’è un presbiterio sopraelevato<br />

su tre gradini siglato da tre absidi e alla studiosa Evelyn<br />

Jamison si deve una documentazione storica e la sua data<br />

di consacrazione, 1148. La badia ha un interno semplice<br />

a tre navate e l’esterno decorato da altorilievi, ancora non<br />

letti. Un insieme di immagini simboliche di lontana origine<br />

paleocristiana, rimanda alle allegorie cristiane e alla favolistica<br />

laica e costituisce un’interessante testimonianza della<br />

cultura di quel territorio. Altre chiese come Santa Maria del<br />

Canneto, San Giorgio di Petrella Tifernina, la Madonna<br />

delle Grotte, hanno nelle loro opere pittoriche la medesima<br />

radice che trova un riferimento nei pannelli di Rongolise e<br />

nella cultura figurativa bizantina, che più tardi si intreccerà<br />

con quella dell’età angioina. A Larino e ad Agnone sono i<br />

monumenti di maggiore pertinenza alla linea architettonica<br />

che, dal Gavini, fu detta Scuola di Lanciano.<br />

Ricordiamo anche Sepino, l’antico Saepinum, centro sannitico<br />

di grande importanza. Livio narra nelle sue storie che i<br />

Romani la espugnarono nel 293 a.C. La città è un esempio<br />

di urbanizzazione, ha una cinta muraria costruita con materiale<br />

cementizio e con cortina interna ed esterna in opera<br />

reticolata. I suoi abitanti ricordano con orgoglio gli illustri<br />

concittadini di allora: tra questi il più famoso è Lucio Nerezio<br />

Prisco, giureconsulto e magistrato, amico di Traiano.<br />

Un giorno, un vecchio pastore raccontò a un curioso turista<br />

che sulle montagne vi era Lautilla, una città morta, costruita<br />

da misteriosi cavalieri, che poi l’avevano abbandonata per<br />

andare in Oriente a liberare il Santo Sepolcro, ma sarebbero<br />

ritornati e la città sarebbe ridiventata bellissima.<br />

Tutto questo è il Molise, terra di pastori e di guerrieri, di<br />

gente forte e operosa, una terra ricca di leggende e di memorie<br />

da visitare.

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