Parole In Libertà - Distretto 2090
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negli ultimi 50 anni la disponibilità di acqua dolce è<br />
diminuita in tutto il mondo e, in particolare, di tre quarti<br />
in Africa e due terzi in Asia.<br />
L’umanità intera deve riflettere che l’acqua rappresenta un<br />
diritto alla vita da cui sono esclusi moltissimi individui<br />
tanto che circa 5.000 bambini al giorno muoiono per non<br />
poter bere o bere acqua malsana. Una vera tragedia che<br />
deve scuotere non solo il nostro operato ma anche le nostre<br />
coscienze. Distribuirla e utilizzarla equamente diviene<br />
pertanto l’obiettivo prioritario per noi, per le organizzazioni<br />
internazionali e soprattutto per le giovani generazioni.<br />
Sarà raggiungibile soltanto se si darà un volto umano al<br />
problema, nel pieno rispetto di quei valori etici, patrimonio<br />
comune e base di una convivenza civile e pacifica.<br />
Terni, Festa degli Auguri del Governatore<br />
<strong>In</strong> un’amichevole e festosa atmosfera natalizia si è riunito a Terni tutto lo staff del governatore Mario Struzzi<br />
che, insieme ad Anna Rita, ha voluto formulare personalmente gli auguri più fervidi di buone feste ai suoi più<br />
stretti collaboratori nello spirito rotariano di fattiva progettualità, che ha già visto la piena riuscita di alcune<br />
importanti iniziative distrettuali. Per esempio, Rotary in festa Rotary in fiera - solo per citare quella che ha registrato<br />
la partecipazione più corale - mentre altre ancora saranno realizzate a breve. A Mario e a tutti i presenti è stata<br />
dedicata da Claudio Falghera un’interpretazione particolare del Natale, in linea con il nostro tempo dai ritmi frenetici<br />
e stranianti, che qui riportiamo, augurando a tutti i lettori un meraviglioso, rotarianissimo 2011. (MaBig)<br />
Annunciazione 2010: una favola moderna<br />
di Claudio Falghera<br />
Sempre in ritardo. Sempre le stesse cose eppure sempre<br />
in ritardo. Maria arraffò al volo i trucchi e la borsa, le<br />
chiavi della macchina e dell’ufficio…e via giù per la<br />
scale…<br />
Le scale… di corsa, il garagista flemmatico che le faceva<br />
venire il nervoso, l’auto nuova con un graffio e il traffico<br />
che cominciava già da dentro l’autorimessa. Avrebbe fatto<br />
di nuovo tardi e con tutto il lavoro che si accumulava non<br />
sarebbe tornata a casa prima di notte fonda. Era vita questa?<br />
Era giusto farsi spremere tanto per non avere nulla? Al<br />
primo semaforo i trucchi presero vita per andare a colpire<br />
una guancia, una ciglia, un labbro contratto in smorfie di<br />
disappunto. Il lavavetri la guardava sorridendo mentre lei,<br />
indispettita, gli azionò il tergicristallo contro. Un barbone<br />
puzzolente dal soprabito bianco continuava ad indicarla<br />
con un dito che usciva dai resti di un guanto lacero; ripeteva:<br />
“Tu, tu, tu, tu” e lei rispose: “Tu, tu sì che fai una bella<br />
Dal <strong>Distretto</strong> Rotary<strong>2090</strong> 8<br />
vita, manco il disturbo di lavarti. Beato te!”<br />
Il suo umore era nerissimo. Era quasi un mese che non vedeva<br />
Giuseppe e già si prevedeva che questi viaggi sarebbero<br />
stati più frequenti. Lavoro, nulla da dire, se si vuole vivere<br />
nel mondo di oggi non si può che buttare il sangue fino<br />
all’ultimo. Quando arrivò in ufficio era già stanca. Salutò<br />
con un sorriso i suoi collaboratori e prese posto davanti al<br />
computer. Cinque minuti di pace, desiderava che la lasciassero<br />
sola cinque minuti, per controllare la posta elettronica,<br />
per cercare tra i mille messaggi uno di Giuseppe. Niente,<br />
solo lavoro e pubblicità. Medicine proibite a prezzi eccezionali,<br />
lozioni e creme favolose, affari incredibili che aspettavano<br />
solo lei. Ma di Giuseppe nulla.<br />
Aprì un messaggio senza mittente nella speranza che fosse di<br />
qualcuno che la conoscesse, che le desse un po’ di affetto e<br />
consolazione. Niente, solo una strana pubblicità: “Tu avrai<br />
un figlio …”. “Sì, pensò ironica, ci manca solo un figlio!”..