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FIAMM 04/06 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.<br />

A BERGAMO<br />

IL<br />

GIURAMENTO<br />

DEL CORSO<br />

“OSUM III”<br />

E DEL<br />

4° CORSO<br />

AERONAVALE<br />

“PEGASO”<br />

ANNO XXI - N. 6- 20<strong>06</strong> - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA


MENSILE ILLUSTRATODELL’ASSOCIAZIONE<br />

NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Pietro Di Marco<br />

VICE DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Giovanni Verdicchio<br />

REDATTORE CAPO<br />

Tommaso Santamaria<br />

COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPA<br />

Giuseppe Ruggieri<br />

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO<br />

Vittorio Porceddu<br />

ADDETTO ALLA REDAZIONE<br />

Giovanni Valerio<br />

SEGRETARIO DI REDAZIONE<br />

Marino Orfei<br />

COLLABORATORI<br />

Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

Gen.B. Nicola Morelli - Fin. Antonio Zampelli - Col. Romano Bacci - Fin.<br />

Alfio Costanzo - Gen.D. Espedito Finizio - S.Ten. Michele Gianfrancesco<br />

Gen.B. Domenico Mastrogiacomo - Ten. Lanfranco Stavolone<br />

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />

A.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 Roma - Tel. <strong>06</strong>.80.69.38.30<br />

Fax <strong>06</strong>.80.84.280 - Conto Corrente Postale n. 65421000<br />

Conto Corrente Bancario n. 3489.07 mensile «Fiamme Gialle»<br />

Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi di Siena,<br />

Viale Parioli, 142 - 00197 Roma<br />

Sito internet: www.assofinanzieri.it<br />

e-mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />

Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non,<br />

non si restituiscono agli Autori.<br />

Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano<br />

in alcun modo la Direzione e Redazione del Periodico<br />

AUTORIZZAZIONE<br />

Registrazione del Tribunale di Roma n. 40/86<br />

del 29 gennaio 1986<br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa Periodica Italiana<br />

Fotocomposizione e Stampa<br />

«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. <strong>06</strong>8553982<br />

Finito di stampare il 20-07-20<strong>06</strong><br />

IN 1 a DI COPERTINA<br />

Bergamo, 6 maggio 20<strong>06</strong><br />

Il 6 maggio 20<strong>06</strong> nella Piazza Vecchia di Bergamo Alta, città<br />

che da circa 20 anni ospita l’Accademia della Guardia di<br />

Finanza, ha avuto luogo la cerimonia del Giuramento di<br />

fedeltà alla Repubblica Italiana degli Allievi Ufficiali del 105°<br />

Corso “OSUM III” e del 4° Corso del ruolo aeronavale “Pegaso”,<br />

alla presenza del Comandante Generale del Corpo, Gen.<br />

C.A. Roberto Speciale.<br />

Nella foto in basso:<br />

il Comandante Generale durante il suo intervento.<br />

Nella foto in alto:<br />

il pluridecorato Medagliere dell’A.N.F.I. sfila al cospetto degli<br />

Allievi schierati nella Piazza Vecchia di Bergamo Alta.<br />

SOMMARIO<br />

3 – GLI ALLIEVI UFFICIALI DEL 105° CORSO “OSUM III” E DEL 4° CORSO<br />

DEL RUOLO AERONAVALE “PEGASO” DELL’ACCADEMIA DELLA<br />

GUARDIA DI FINANZA HANNO GIURATO FEDELTÀ ALLA REPUBBLICA<br />

di Tommaso Santamaria<br />

4 – VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA SEZIONE ANFI DI MILANO<br />

di Nicola Morelli<br />

5-6 – IL RADUNO REGIONALE A.N.F.I. DELLA VALTELLINA<br />

di Stanislao Di Pascale<br />

7 – A L’AQUILA NELLA SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA<br />

GUARDIA DI FINANZA GIURA IL 77° CORSO “TONALE II”<br />

di Tommaso Santamaria<br />

8-9 – A LANCIANO INAUGURATO IL MONUMENTO AI CADUTI DEL CORPO<br />

di Pietro Di Marco<br />

10-11-12 – PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PADRE MARIANO DA TORINO<br />

IL NOSTRO CONSIGLIERE NAZIONALE MICHELE GIANFRANCESCO<br />

HA DIPINTO UN BELLISSIMO RITRATTO DEL FAMOSO FRATE CAP-<br />

PUCCINO di Salvatore Gallo<br />

13-14 – IL NAUFRAGIO DELLA TORPEDINIERA “LOCUSTA 19T” di Tito Marini<br />

15 – INAUGURATA DAL VICE PRESIDENTE NAZIONALE VICARIO GEN. C.A.<br />

GIOVANNI VERDICCHIO LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI<br />

JESI a cura di Luigi Battista<br />

16-17 – IL BRIG. SERRA DELLA BANDA MUSICALE DEL CORPO PROTAGONI-<br />

STA DI SALVATAGGI DALLA DEPORTAZIONE DI EBREI E SOLDATI<br />

di Gerardo Severino<br />

18 – INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE ANFI DI MONZA<br />

a cura di Giuseppe Di Giacinto<br />

19 – DUE “RAGAZZI” DI GERMASINO IN COMMOSSO PELLEGRINAGGIO<br />

ALLA FOIBA DI BASOVIZZA di Antonino Rametta<br />

20 – GITA SOCIALE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI CATANIA di Luciano Taurino<br />

21-22 – CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI a cura di Giuseppe Ruggieri<br />

23 – LETTERE AL DIRETTORE<br />

23 – RIUNIONE A RAGUSA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI ANFI DELLA<br />

SICILIA<br />

24-25-26 – CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />

- LA “VEXATA QUAESTIO” DEL DIVIETO DI CUMULO DELLA INDEN-<br />

NITÀ INTEGRATIVA SPECIALE IN PIÙ TRATTAMENTI PENSIONISTICI<br />

di Antonio Taviano<br />

27-28-29-30<br />

31-32-33<br />

– VITA NELLE SEZIONI<br />

34-35-36<br />

37-38-39<br />

– NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

2 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


GLI ALLIEVI UFFICIALI DEL 105° CORSO “OSUM III” E DEL 4° CORSO<br />

DEL RUOLO AERONAVALE “PEGASO” DELL’ACCADEMIA DELLA<br />

GUARDIA DI FINANZA HANNO GIURATO FEDELTÀ ALLA REPUBBLICA<br />

Il 6 maggio 20<strong>06</strong>, nella Piazza<br />

Vecchia di Bergamo Alta, città che da<br />

venti anni ospita l’Accademia della<br />

Guardia di Finanza, massimo Istituto<br />

di formazione del Corpo, la cerimonia<br />

di Giuramento di fedeltà alla Repubblica<br />

Italiana degli Allievi Ufficiali del<br />

105° Corso “Osum III” e del 4° Corso<br />

del ruolo aeronavale “Pegaso”.<br />

All’evento hanno presenziato, per<br />

la Guardia di Finanza, il Comandante<br />

Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale,<br />

e l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />

Gen. C.A. Sergio Favaro.<br />

65 cadetti del ruolo normale e 10<br />

allievi del ruolo aeronavale, entrati in<br />

Accademia rispettivamente nell’ottobre<br />

e nell’agosto del 2005, dinanzi alla<br />

Bandiera dell’Istituto e a numerose<br />

Autorità civili, religiose e militari, hanno<br />

“gridato” la loro promessa di fedeltà<br />

alla Repubblica Italiana, al termine<br />

dell’allocuzione del Comandante<br />

dell’Accademia, Gen. B. Francesco<br />

Attardi.<br />

Presente alla cerimonia il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’A.N.F.I., Gen.<br />

C.A. Pietro Di Marco, e il Medagliere<br />

dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

Il Comandante Generale, nel corso<br />

del suo intervento, ha voluto rendere<br />

omaggio ai militari italiani che il<br />

giorno prima hanno perso la vita durante<br />

la loro missione in Afghanistan,<br />

per garantire pace e sicurezza; ha poi<br />

posto l’accento sul valore del giuramento<br />

quale espressione di molteplici<br />

significati: fedeltà alla Repubblica<br />

Italiana, lealtà verso le Istituzioni, militarità<br />

e spirito di servizio. “La Guardia<br />

di Finanza - ha aggiunto il Generale<br />

Roberto Speciale - è, oggi come<br />

sempre, pronta e disponibile nel fornire<br />

il proprio contributo per la salvaguardia<br />

della sicurezza economica e<br />

finanziaria dell’Italia e dell’Unione Europea”.<br />

Folta la presenza dei familiari e<br />

degli amici dei cadetti, giunti da tutta<br />

Italia, oltre alla partecipazione della<br />

cittadinanza bergamasca.<br />

Hanno assistito alla cerimonia, infine,<br />

gli Ufficiali entrati all’Accademia<br />

50 e 25 anni fa che nella giornata precedente,<br />

nel corso di un gemellaggio,<br />

avevano incontrato gli Allievi.<br />

di Tommaso Santamaria<br />

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, accompagnato dall’Ispettore<br />

per gli Istituti di Istruzione, Gen. C.A. Sergio Favaro, passa in rassegna gli<br />

Allievi Ufficiali dell’Accademia di Bergamo.<br />

Il Comandante dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, Gen. B.<br />

Francesco Attardi.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 3


Il 26 maggio u.s. il nostro Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, in volo da Roma a<br />

Milano e diretto a Sondrio per presenziare<br />

al Raduno Regionale della<br />

Valtellina, ha voluto dedicare le<br />

poche ore disponibili del viaggio ad<br />

una visita lampo alla Sezione ANFI di<br />

Milano.<br />

La notizia del suo arrivo si è sparsa<br />

fra i soci della metropoli grazie alla<br />

tempestiva comunicazione del segretario<br />

Brig. Luciano Cogoni. È avvenuto<br />

così che malgrado un pesante<br />

ritardo dell’aereo nell’atterraggio a<br />

Linate, una nutrita schiera di soci di<br />

ogni grado è rinvenuta nei locali della<br />

Sezione siti entro la Caserma “5 Giornate”,<br />

testimone di tanti episodi gloriosi<br />

della storia d’Italia.<br />

Tetragona all’imprevisto ritardo, lo<br />

ha atteso per la gioia di stringergli la<br />

mano, di parlargli, di risentire la Sua<br />

voce, di conoscerlo.<br />

Ben oltre l’ora canonica, ha accolto<br />

il Gen. Di Marco e la gentile Signo-<br />

VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA<br />

SEZIONE ANFI DI MILANO<br />

ra Gianna il Presidente della Sezione,<br />

Magg. Giovanni Froio, con parole<br />

semplici e belle, dense di mal repressa<br />

commozione, spesso interrotte da<br />

applausi spontanei ed appassionati.<br />

Ad esse hanno fatto seguito quelle<br />

del Gen. Nicola Morelli, quale Vice<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> per l’Italia Settentrionale<br />

e di Presidente Onorario<br />

della Sezione ANFI di Milano.<br />

“Vige fra queste mura, Signor<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong>”, ha detto, “lo<br />

spirito unitario e di indipendenza della<br />

Patria del 1848/49 e quello della<br />

lotta di liberazione dal nemico invasore<br />

del 1943/45. Quello spirito<br />

immutato come allora, vive nei nostri<br />

cuori, ci guida nella vita del congedo.<br />

Per sua virtù ed in forza dell’alta<br />

Autorità morale conferitale con voto<br />

libero dall’Alpe a Lampedusa, Ella è<br />

portatore di una tavola di valori condivisi<br />

in cui tutti e ciascuno di noi ci<br />

riconosciamo. Ne è l’interprete più<br />

fedele per cultura, tradizioni e passa-<br />

di Nicola Morelli<br />

to militare ed anche il difensore più<br />

strenuo dall’impudicizia e dal nichilismo<br />

distruggitore del tempo sopravvenuto”.<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> ha allora<br />

ringraziato i soci venuti ad accoglierlo<br />

con una breve e nobile allocuzione,<br />

manifestamente commosso per l’afflato<br />

ricevuto.<br />

Ha stretto la mano a tutti i soci ed<br />

al Presidente della Sezione, uno per<br />

uno e si è avviato verso la macchina<br />

in attesa, pronta a portarlo a Sondrio.<br />

Ed in quel momento è apparso a<br />

tutti il grande signore che è, per sua<br />

natura: umile e dolce, forte e deciso,<br />

padre, fratello, amico, nostro amatissimo<br />

Presidente, senza squilli di<br />

tromba e senza rumor di sciabole.<br />

Tenero intrepido messaggero di principi<br />

che sono nostri, di programmi e<br />

di speranze, di fratellanza e di solidarietà<br />

per tutti i <strong>Finanzieri</strong> in congedo,<br />

fra “le alte cime” della incantevole<br />

Terra di Valtellina”.<br />

Milano, 26 maggio 20<strong>06</strong><br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco, con il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. Nicola Morelli, il Presidente<br />

della Sezione di Milano, Magg. Giovanni Froio, in una foto ricordo durante la visita del Gen. Di Marco alla predetta<br />

Sezione. Gli altri soci nella foto sono: il Brig. Mario Coco e il V. Brig. Gavino Luzzo.<br />

4 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


IL RADUNO REGIONALE A.N.F.I. DELLA VALTELLINA<br />

Premesso che l’idea di un Raduno<br />

in Valtellina era già affiorata in varie<br />

riunioni dei Presidenti lombardi, lo<br />

scrivente, con il neo Presidente della<br />

Sezione di Sondrio, M.M. A. c.s. Giuseppe<br />

Santelia, ha chiesto ed ottenuto<br />

dalla Presidenza <strong>Nazionale</strong> l’autorizzazione<br />

ad organizzare il Raduno<br />

della Valtellina che si è svolto a<br />

Teglio (SO) in data 27 maggio 20<strong>06</strong>.<br />

Di conseguenza lo scrivente ha<br />

attivato il Raduno dopo aver contattato<br />

anche il Comandante Interregionale<br />

per l’Italia Nord-Occidentale della<br />

Guardia di Finanza, Gen. C.A. Angelo<br />

Ferraro, il Comandante Regionale,<br />

Gen. B Mario Forchetti, e le Autorità<br />

locali della Valtellina.<br />

La cerimonia del Raduno ha avuto<br />

inizio con l’arrivo a Teglio del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di<br />

Marco, il quale, accompagnato dal<br />

Prefetto di Sondrio, Dott. Sante Fratellizzi,<br />

dal Sindaco di Teglio, Giorgio<br />

Crolli e dal Comandante Provinciale<br />

della Guardia di Finanza di Sondrio,<br />

Ten. Col. Francesco Maria Pavese,<br />

ha deposto una corona di alloro al<br />

Monumento dei Caduti di Teglio,<br />

mentre un plotone di <strong>Finanzieri</strong> in<br />

armi rendeva gli onori e la tromba<br />

suonava il “silenzio d’ordinanza”.<br />

Nelle fasi successive della cerimonia<br />

erano presenti il Comandante<br />

Regionale della Guardia di Finanza<br />

della Lombardia, Gen. B. Mario Forchetti,<br />

in rappresentanza del Gen.<br />

C.A. Angelo Ferraro, impossibilitato<br />

ad intervenire per ragioni di lavoro, il<br />

Procuratore della Repubblica, il Questore,<br />

il Comandante Provinciale dei<br />

Carabinieri di Sondrio e altre Autorità<br />

civili, militari e religiose.<br />

Successivamente i radunisti si<br />

portavano nel famoso palazzo<br />

“Besta” gentilmente messo a disposizione<br />

dal Sovrintendente alle Belle<br />

Arti, Ing. Alberto Artioli che ha delegato<br />

il Geom. Attilio Colaianni, per<br />

assistere al “Convegno” cui intervenivano<br />

nell’ordine i seguenti oratori:<br />

il Ten. Col. Francesco Maria Pavese,<br />

Teglio, 27 maggio 20<strong>06</strong><br />

Deposizione della corona al Monumento della città. Le Autorità presenti: il Col.<br />

Pavese, il Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. Di Marco, il Prefetto di Sondrio Dott. Fratellizzi<br />

e il Sindaco di Teglio Crolli.<br />

nel ruolo anche di “Moderatore”: “la<br />

Guardia di Finanza in Valtellina tra<br />

passato e presente”.<br />

il Prefetto di Sondrio, Dott. Sante Fratellizzi:<br />

“Il Ruolo delle Forze di Polizia<br />

nel contesto e per lo sviluppo<br />

socio economico valtellinese”;<br />

il Procuratore Capo della Repubblica<br />

di Sondrio Dott. Gianfranco Avella:<br />

“Giustizia e sicurezza in Valtellina”;<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />

Gen. C.A. Pietro Di Marco:<br />

“l’ANFI nella società civile quale<br />

istituzione di volontariato”.<br />

L’alto significato dei contenuti del<br />

convegno e la presenza di tali prestigiosi<br />

oratori ha destato enorme interesse<br />

tra i presenti e riportato lusinghieri<br />

echi sulla stampa locale e sulla<br />

popolazione valtellinese.<br />

La relazione del Gen. Forchetti ha<br />

suscitato poi vivissimo interesse tra i<br />

soci ANFI della Lombardia che hanno<br />

potuto piacevolmente rivivere i<br />

momenti della loro vita militare trascorsa<br />

nei vari Comandi del Corpo<br />

della Valtellina.<br />

di Stanislao Di Pascale<br />

Molto apprezzato è stato anche<br />

l’intervento dell’On. Paolo Uggè che<br />

ha voluto onorarci della sua presenza<br />

a Palazzo Besta.<br />

Contemporaneamente al Convegno<br />

in Palazzo Besta si svolgevano,<br />

nel campo sportivo di Teglio, dimostrazioni<br />

con cani antidroga con<br />

simulazioni di un intervento per il<br />

contrasto e la repressione dello spaccio<br />

di sostanze stupefacenti, (simulazioni<br />

di un controllo su strada con<br />

ricerca di stupefacenti sull’auto e sulla<br />

persona) e una dimostrazione dell’impiego<br />

con cani antivalanga<br />

mediante simulazione di ricerca di un<br />

infortunato in montagna.<br />

A tali dimostrazioni ha assistito un<br />

nutrito numero di studenti delle Scuole<br />

medie accompagnati da insegnanti<br />

e familiari e da molte altre persone.<br />

Alle ore 12,30 aveva luogo la sfilata,<br />

per le vie cittadine di Teglio, delle<br />

varie Sezioni ANFI della Lombardia,<br />

comprese le Sezioni di Rimini e<br />

Biacesa, da Palazzo “Besta” a Piazza<br />

Credaro, dove era stato allestito il<br />

palco delle Autorità.<br />

Dal palco, addobbato di bandiere,<br />

di manifesti multicolori e di fiori, prendeva<br />

la parola il Presidente della<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 5


Il Consigliere Provinciale di Sondrio Bortolotti pronuncia il<br />

suo discorso di saluto. Alla sua sin. il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Gen. Di Marco, il Gen. Forchetti, il Col. Pavese e le altre<br />

Autorità locali.<br />

Sezione ANFI di Sondrio, M.M.A.<br />

Giuseppe Santelia, il quale, nel ringraziare<br />

vivamente le Autorità intervenute<br />

ed in particolare il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> Gen. C.A. Di Marco e il<br />

Generale Forchetti, nonché tutti i<br />

soci, che in Valtellina hanno ritrovato<br />

quei luoghi in cui hanno visto passare<br />

innumerevoli schiere di <strong>Finanzieri</strong><br />

e dove hanno forgiato il loro carattere<br />

e il loro spirito di sacrificio, affermava<br />

di avere avuto il piacere e l’onore di<br />

organizzare il Raduno sotto le direttive<br />

dello scrivente e infine ringraziava<br />

vivamente il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

per la sua importante partecipazione,<br />

che è stato il premio più bello per tutti<br />

i radunisti.<br />

Vi sono stati poi gli applauditi<br />

discorsi di saluto del Sindaco di<br />

Teglio e del Generale Forchetti che<br />

hanno tratteggiato il binomio inscindibile:<br />

”Finanza e contrabbando”, connubio<br />

che è iniziato fin dal 1797,<br />

quando la Valtellina, lasciato il dominio<br />

dei Grigioni, entrò nella Repubblica<br />

Cisalpina e venne imposta una<br />

linea di confine, affermando che il<br />

contrabbando divenne poi una<br />

necessità per vivere e da qui la paradossale<br />

vicinanza tra finanzieri e<br />

spalloni. Perciò i <strong>Finanzieri</strong> “Vedette<br />

insonni del confine, le più avanzate le<br />

più sole” si distinsero anche nella lotta<br />

al contrabbando, riuscendo anche<br />

a mantenere cordiali rapporti con le<br />

locali popolazioni.<br />

Dopo gli interventi del Prefetto, del<br />

Gen. Forchetti, del Consigliere della<br />

Regione Lombardia, Dr. Massimo<br />

Zanello, del Consigliere Provinciale di<br />

Sondrio, del Sindaco di Teglio, prendeva<br />

la parola il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

il quale ricordava che la bella e<br />

nobile terra della Valtellina è rimasta<br />

nel cuore di tutti i <strong>Finanzieri</strong> che si<br />

sono avvicendati nei servizi di contrasto<br />

al contrabbando, nella zona confinaria<br />

da Tirano a Chiavenna, in forza<br />

alle Compagnie di Sondrio, di Tirano<br />

e di Chiavenna, che operavano al<br />

Passo del Foscagno e dello Stelvio,<br />

con i Distaccamenti di Sasso Gallo e<br />

di Pra di Campo, mantenendo cordiali<br />

rapporti con le locali popolazioni,<br />

grande spirito di servizio e alto senso<br />

di umanità e di solidarietà.<br />

Il Gen. Di Marco poi invitava le<br />

Sezioni e i soci ad intensificare sempre<br />

più l’attività associativa che porta<br />

alla realizzazione delle finalità statutarie,<br />

che sono alla base delle aspirazioni<br />

di ogni socio nell’ambito della<br />

Sezione, della famiglia e della<br />

Società, di partecipare a tutte le cerimonie<br />

di carattere militare, patriottico<br />

e commemorativo, specialmente<br />

quando dobbiamo ricordare i nostri<br />

eroici Caduti sul campo del dovere e<br />

dell’onore, dimostrando sempre compattezza<br />

ed entusiasmo anche per<br />

mantenere viva la bella immagine<br />

della Guardia di Finanza.<br />

Dopo di che esortava i soci ad<br />

intensificare l’attività della previdenza<br />

e dell’assistenza che sono i veri problemi<br />

della gran parte dei nostri soci.<br />

Il Generale Di Marco terminava il<br />

suo discorso ufficiale con i più vivi ringraziamenti<br />

alle Autorità civili, militari<br />

e religiose per la loro importante e<br />

prestigiosa presenza ed in particolare<br />

Teglio, 27 maggio 20<strong>06</strong><br />

Il Convegno culturale al Palazzo Besta. Il Sindaco porta il<br />

saluto e il ringraziamento del Comune e della cittadinanza<br />

agli oratori che hanno dato vita ad interessanti conferenze.<br />

al Prefetto di Sondrio, al Procuratore<br />

Dott. Avella e all’On.le Uggè, al Sindaco<br />

di Teglio, al Generale Forchetti<br />

ed ai suoi Ufficiali.<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> ringraziava<br />

inoltre le rappresentative delle<br />

Associazioni d’Arma e Combattentistiche,<br />

intervenute con le loro Bandiere,<br />

le Gentili Signore, sempre entusiaste<br />

e numerose alle nostre manifestazioni<br />

e inoltre ringraziava calorosamente<br />

lo scrivente e il Presidente<br />

della Sezione di Sondrio, M.M.A.<br />

Santelia e loro collaboratori per l’organizzazione<br />

e la buona riuscita di<br />

tutta la manifestazione.<br />

Il Raduno aveva termine con un<br />

pranzo sociale consumato negli Hotel<br />

Combolo e Bellavista di Teglio dove<br />

veniva offerto, tra l’altro, il piatto tipico<br />

dei “Pizzoccheri”. Teglio è rinomata<br />

appunto perché sede della nota<br />

“Accademia dei Pizzoccheri”.<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> pronuncia il<br />

discorso ufficiale.<br />

6 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


A L’AQUILA NELLA SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA<br />

GUARDIA DI FINANZA GIURA IL 77° CORSO “TONALE II”<br />

Il 29 aprile 20<strong>06</strong>, con la mente<br />

rivolta ai militari italiani caduti tragicamente<br />

in Iraq ed in un clima di<br />

generale compostezza e commozione,<br />

seimila persone, tra familiari ed<br />

amici, hanno assistito nella Piazza<br />

d’Armi della Scuola Ispettori e<br />

Sovrintendenti della Guardia di<br />

Finanza di Coppito alla cerimonia di<br />

giuramento di fedeltà alla Repubblica<br />

dei 287 allievi marescialli del 77°<br />

Corso “Tonale II”, contingente ordinario<br />

e di mare.<br />

Al solenne evento è intervenuto il<br />

Comandante Generale della Guardia<br />

di Finanza, Gen. C.A. Roberto Speciale,<br />

e l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />

Gen. C.A. Sergio Favaro. Presenti<br />

anche le massime Autorità civili e<br />

religiose della Regione Abruzzo. Per<br />

l’A.N.F.I. è intervenuto il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di Marco.<br />

La cerimonia, oltre alla consueta<br />

formula del giuramento, è stata<br />

caratterizzata per la prima volta da<br />

una spettacolare evoluzione dei<br />

reparti in marcia che ha anticipato lo<br />

sfilamento vero e proprio. Inoltre gli<br />

allievi hanno anche dato vita ad una<br />

esibizione inedita ad effetto con il<br />

fucile “Garand”, arma finora utilizzata<br />

dai cadetti dell’Accademia della<br />

Guardia di Finanza di Bergamo.<br />

Le due novità sono state volute<br />

dal Comandante della Scuola, Gen.<br />

D. Luciano Pezzi, e realizzate abilmente<br />

dal Comandane dei Corsi,<br />

Ten. Col. Riccardo Brandizzi.<br />

Nel corso della cerimonia hanno sfilato<br />

i Gonfaloni della Città e della Provincia<br />

di L’Aquila, quest’ultimo di<br />

recente insignito dal Presidente della<br />

Repubblica della Medaglia d’Oro al<br />

Valor Civile, oltre al Medagliere dell’A.N.F.I.<br />

e ai labari delle rappresentanze<br />

dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

d’Italia (A.N.F.I.) e delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma.<br />

Due grandi bandiere nazionali,<br />

una della Marina Militare, sono state<br />

portate spiegate da Allievi Marescialli<br />

del 6° Corso Speciale. Simboleggiano<br />

i ruoli svolti dal Corpo nella vigilanza<br />

degli interessi “economico-finanziari”<br />

dello Stato in terra e in mare.<br />

Dei 287 Allievi Marescialli che<br />

hanno giurato, 97 sono donne e 18<br />

sono originari della Regione Abruzzo.<br />

Il 77° Corso prende il suo nome<br />

da un episodio della III Guerra d’Indipendenza<br />

dove Guardie di Finanza<br />

sotto il comando del Generale Giuseppe<br />

Garibaldi furono aggregate<br />

alla Legione Valtellinese della Guardia<br />

<strong>Nazionale</strong>, posta a presidio del<br />

passo dello Stelvio e del passo del<br />

Tonale.<br />

L’Eroe dei due Mondi, colpito dal-<br />

di Tommaso Santamaria<br />

l’indomito spirito combattivo dei<br />

<strong>Finanzieri</strong> disse di loro: “Ce ne vorrebbero<br />

di soldati di questa stoffa!”.<br />

Ha fatto da sfondo alla cerimonia<br />

la mostra riguardante le attività del<br />

Corpo e i mezzi in dotazione, tra cui<br />

risaltavano i tre elicotteri del Corpo<br />

(NH500 – A 109 – AB412) e il modulo<br />

“Expander”, utilizzato quale stand<br />

itinerante in una serie di manifestazioni<br />

nazionali.<br />

Il Comandante Generale, Gen. C.A. Speciale, l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />

Gen. C.A. Favaro, e il Comandante della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila,<br />

Gen. D. Luciano Pezzi, durante la cerimonia del Giuramento degli Allievi.<br />

Il Gen. D. Pezzi e sulla Tribuna d’Onore le altre Autorità intervenute alla cerimonia.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 7


A LANCIANO INAUGURATO IL MONUMENTO AI CADUTI DEL CORPO<br />

Il 7 maggio u.s. in Piazza del Plebiscito<br />

di Lanciano, pavesata a festa<br />

da bandiere tricolori e manifesti giallo-verdi,<br />

si è raccolta la folla delle<br />

grandi occasioni per assistere alla<br />

cerimonia della inaugurazione del<br />

Monumento ai Caduti del Corpo.<br />

La cerimonia ha avuto inizio con la<br />

deposizione della corona ai Caduti<br />

della città da parte dello scrivente,<br />

quale Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’AN-<br />

FI, che è stato accompagnato dal<br />

Sindaco di Lanciano, Avv. Filippo<br />

Paolini, dal Comandante Regionale<br />

della Guardia di Finanza, Gen. B.<br />

Giuseppe Alineri, e dal Presidente<br />

della locale Sezione ANFI, Brig. C.<br />

Agostino Tolfa.<br />

Rendeva gli onori un plotone di<br />

finanzieri in armi.<br />

Subito dopo si formava un corteo<br />

che sfilava per le vie cittadine con alla<br />

testa il gonfalone della città di Lanciano,<br />

insignito della medaglia d’oro al<br />

valor militare (al quale venivano resi<br />

gli onori di rito), le bandiere delle<br />

varie Sezioni ANFI dell’Abruzzo con<br />

le massime Autorità intervenute;<br />

seguivano le rappresentative delle<br />

Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma con bandiere ed i numerosissimi<br />

soci con cappello alpino e le<br />

signore con il foulard giallo-verde.<br />

Quindi il corteo raggiungeva la via<br />

Fagiani, dove svettava il monumento<br />

fatto erigere dalla Sezione di Lanciano,<br />

a ricordo del Corpo ed in particolare<br />

dei tre finanzieri Lancianesi:<br />

Franco Di Tondo, Camillo Pagella e<br />

Alberto Russo, caduti eroicamente<br />

durante il Secondo Conflitto Mondiale.<br />

Nel luogo della cerimonia lo scrivente,<br />

con il grande applauso dei presenti,<br />

provvedeva allo scoprimento<br />

del Monumento.<br />

Madrina della cerimonia la gentile<br />

signora Liliana Di Giannantonio, consorte<br />

del Presidente della Sezione,<br />

di Pietro Di Marco<br />

Cerimonia di inaugurazione a Lanciano (CH) del Monumento ai Caduti del Corpo.<br />

La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione della corona ai Caduti da parte<br />

del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, accompagnato dal Sindaco di Lanciano, Avv.<br />

Paolini, dal Comandante Regionale del Corpo, Gen. B. Alineri, e dal Presidente<br />

della locale Sezione Anfi Brig. C. Agostino Tolfa.<br />

Il Gen. Pietro Di Marco ha provveduto allo scoprimento del Monumento con l’applauso<br />

dei numerosi intervenuti. Nella foto, la Sig.ra Liliana Di Giannantonio,<br />

madrina della cerimonia e consorte del Presidente della Sezione, taglia il nastro<br />

tricolore per l’inaugurazione del Monumento.<br />

8 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


Brigadiere Capo Agostino Tolfa, che<br />

tagliava il nastro Tricolore che sanciva<br />

l’inaugurazione del monumento.<br />

Seguiva la Santa Messa al campo,<br />

officiata da Padre Vincenzo, parroco<br />

della chiesa di San Pietro di<br />

Lanciano.<br />

Al termine della Santa Messa, il<br />

Presidente della Sezione in una breve<br />

allocuzione aveva voluto ricordare<br />

la volontà dei soci della Sezione di<br />

erigere il monumento a perenne ricordo<br />

dei Caduti del Corpo ed in particolare<br />

dei tre finanzieri che rimarranno<br />

sempre vivi nei cuori di tutti i cittadini<br />

lancianesi. Ringraziava, poi, anche a<br />

nome dei soci della Sezione, lo scrivente<br />

e le Autorità che hanno voluto<br />

partecipare alla cerimonia commemorativa<br />

nonché il Sindaco e la Giunta<br />

Comunale per la disponibilità dimostrata<br />

per superare le molte difficoltà<br />

di ordine tecnico ed economico, relative<br />

alla progettazione e realizzazione<br />

del monumento. Infine esprimeva<br />

parole di riconoscenza e di plauso nei<br />

confronti dello scultore Giuseppe<br />

Madonna e dell’architetto, Professor<br />

Tommaso Bruni, per la pregevole<br />

opera scultorea, impreziosita da bellissime<br />

formelle ornamentali.<br />

Successivamente, il Sindaco di<br />

Lanciano ed il Generale Alineri pronunciavano<br />

applauditi discorsi di circostanza.<br />

Quindi lo scrivente nel suo discorso<br />

ufficiale, ringraziava il Presidente<br />

della Sezione e i suoi collaboratori<br />

per aver realizzato il Monumento a<br />

perenne ricordo di quella lunga schiera<br />

di eroi lancianesi, caduti sul campo<br />

del dovere e dell’onore , in un periodo<br />

molto delicato per i destini della<br />

Patria che hanno consentito alla città<br />

di Lanciano di fregiarsi della Medaglia<br />

d’Oro al Valor Miltiare.<br />

Affermava poi che l’odierna cerimonia<br />

costituisce anche un momento<br />

di importante aggregazione e di compattezza<br />

tra tutti i soci per il raggiungimento<br />

delle finalità statutarie, negli<br />

ideali di socialità e di solidarietà che<br />

devono tendere anche ad assicurare,<br />

specialmente ai soci più anziani e più<br />

bisognosi, l’assistenza morale e<br />

materiale di cui hanno veramente<br />

bisogno.<br />

Inoltre spronava i soci a partecipare<br />

a tutte le manifestazioni nazionali e<br />

locali di carattere militare, patriottico<br />

e commemorativo ed ai vari raduni<br />

ANFI, che trovano sempre grande<br />

eco nell’opinione pubblica e che<br />

sostengono la bella e vera immagine<br />

della Guardia di Finanza.<br />

Lo scrivente concludeva il suo<br />

discorso nel ringraziare calorosamente<br />

le Autorità che hanno voluto presenziare<br />

alla significativa cerimonia: il<br />

Sindaco di Lanciano, il Gen. Alineri, il<br />

Comandante Provinciale, Col. Melara,<br />

il Sindaco di Castel Frentano, il Presidente<br />

della Giunta Comunale, dott.<br />

Palmieri, gli Assessori alle Finanze,<br />

Il corteo con le Autorità presenti sfila per le vie cittadine.<br />

all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici del<br />

Comune di Lanciano, il Comandante<br />

Regionale dei Carabinieri e le altre<br />

Autorità civili, militari e religiose, nonché<br />

le rappresentative delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma e i<br />

soci di tutte le Sezioni ANFI.<br />

Successivamente la Sezione di<br />

Lanciano offriva un signorile rinfresco<br />

nel corso del quale venivano<br />

scambiati crest e targhe ricordo tra lo<br />

scrivente, il Gen. Alineri e il Sindaco<br />

di Lanciano.<br />

Alla manifestazione è stato dato<br />

molto risalto dalla stampa e dalle<br />

locali televisioni.<br />

Nella foto, da sinistra, il Presidente della locale Sezione ANFI, Brig. C. Tolfa, il<br />

Sindaco di Lanciano, Avv. Paolini, il Gen. Pietro Di Marco e il Consigliere onorario<br />

di Sezione, Ten. Col. D’Angelo.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 9


PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PADRE MARIANO DA TORINO<br />

IL NOSTRO CONSIGLIERE NAZIONALE MICHELE GIANFRANCESCO HA<br />

DIPINTO UN BELLISSIMO RITRATTO DEL FAMOSO FRATE CAPPUCCINO<br />

Il 22 maggio 20<strong>06</strong> nella Basilica<br />

dell’Immacolata Concezione di Via<br />

Veneto in Roma è stato solennemente<br />

ricordato il centenario della nascita<br />

di Padre Mariano, “il frate cappuccino<br />

della TV” che dal 1955 al 1972 curò<br />

alcune rubriche religiose alla RAI con<br />

altissimi indici di gradimento. La<br />

Chiesa era colma di fedeli: presiedeva<br />

la liturgia eucaristica il Cardinale<br />

Andrea Cordero Lanza di Montezemolo<br />

con l’assistenza di oltre venti<br />

sacerdoti ed un folto gruppo di giovani<br />

cappuccini provenienti da diverse<br />

regioni d’Italia.<br />

Al termine dell’Eucarestia è stato<br />

scoperto e benedetto da S.E. il Cardinale<br />

un grandioso quadro di m. 2,40<br />

x 1,60, realizzato, con squisita sensibilità<br />

artistica e profonda religiosità,<br />

dal pittore Michele Gianfrancesco<br />

che la nostra <strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

dei <strong>Finanzieri</strong> ha il privilegio di annoverare<br />

da molti anni tra i suoi più validi<br />

Consiglieri Nazionali.<br />

Il dipinto, destinato a far bella mostra<br />

di sé all’ingresso dello storico<br />

Convento dei Cappuccini di Via Veneto,<br />

assai frequentato da turisti di<br />

tutto il mondo, raffigura Padre Maria-<br />

Il giornalista della RAI Augusto Giordano con il maestro Gianfrancesco.<br />

Il Card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo si complimenta con il maestro<br />

Michele Gianfrancesco.<br />

no che dall’Altare indica la dolce immagine<br />

dell’Immacolata e nel contempo<br />

invita a volgere lo sguardo verso<br />

l’Assoluto con i Suoi Valori perenni<br />

e sublimi.<br />

La benedizione del quadro è stata<br />

salutata con un sentito sincero applauso<br />

del pubblico presente alla cerimonia,<br />

dettato evidentemente dalla<br />

commossa ammirazione che la vista<br />

di Salvatore Gallo<br />

dell’opera pittorica, davvero stupenda,<br />

ha destato nell’animo degli astanti<br />

tutti. Anche chi scrive, al pari degli<br />

altri fedeli, è rimasto affascinato dalla<br />

magnificenza e dal profondo “realismo”<br />

del dipinto, poiché il quadro al<br />

suo primo immediato estatico apparire<br />

ha provocato nel pubblico la sensazione<br />

di vedere VIVO “in carne ed<br />

ossa” il famoso frate cappuccino che,<br />

come aveva ripetuto ogni sera per<br />

tanti anni, si rivolgeva agli amati telespettatori<br />

dagli studi della RAI con il<br />

suo suggestivo e simpatico saluto<br />

“Pace e Bene a Tutti”.<br />

Ma di certo ancora di più chi scrive,<br />

con l’unanime indicibile stupore<br />

per la notevole entusiasmante<br />

espressione del dipinto, in quel momento<br />

ha sentito il legittimo vivissimo<br />

orgoglio di ritrovare nell’encomiabile<br />

Autore dell’opera un caro affezionato<br />

amico di sempre ed un antico prezioso<br />

collaboratore in Fiamme Gialle e<br />

soprattutto una comunanza di profonde<br />

radici essendo anche Michele<br />

Gianfrancesco un generoso figlio della<br />

amata terra di Calabria in quanto<br />

originario di un paese, “Verzino”, della<br />

provincia di Crotone, limitrofo al<br />

10 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


orgo natio di chi scrive.<br />

Proprio in omaggio alla sua terra<br />

di origine Gianfrancesco ha voluto<br />

eseguire anni or sono un dipinto che<br />

ritrae il possente Milone di Crotone<br />

che fu un atleta tra i più famosi dell’antichità,<br />

vissuto nel VI secolo a.C. e<br />

vincitore nella lotta in almeno sei giochi<br />

olimpici e in altre manifestazioni<br />

sportive.<br />

Perché Gianfrancesco è prima di<br />

tutto un uomo del Sud, di quella terra<br />

nobile che un tempo si chiamava<br />

“Magna Grecia”, di quel mondo che,<br />

come ebbe a dire il compianto filosofo<br />

– teologo Sergio Quinzio, vissuto per<br />

18 anni in Fiamme Gialle, “è più umano,<br />

con radici più profonde, più capace<br />

di costanza, di sacrificio, di amicizia,<br />

più capace di pensare e di immaginare”.<br />

E da un uomo del sud, dal nonno<br />

che era pittore e scultore di professione,<br />

il nostro Autore ha appreso le<br />

prime nozioni sull’arte della pittura,<br />

per poi seguire, da allievo attento e<br />

diligente, valenti maestri come E.<br />

Carletti e G. Di Stefano (uno dei<br />

“Cento Pittori di via Margutta”) fino ad<br />

avere la possibilità di partecipare a<br />

mostre di prestigio con i noti capiscuola<br />

F. La Motta e A. Grassi ed ottenere<br />

i primi lusinghieri apprezzamenti<br />

della critica sul quotidiano “Il<br />

Piccolo” di Trieste.<br />

Ma è nella Guardia di Finanza, dove<br />

aveva intrapreso la carriera militare<br />

che Gianfrancesco ha avuto modo<br />

di mettersi in risalto esponendo anche<br />

all’estero, illustrando libri, riviste,<br />

calendari e cartoline del Corpo e della<br />

Croce Rossa Militare.<br />

Per la Sacra Fraternitas Aurigarum<br />

in Urbe ha illustrato due libri:<br />

“Epopea Italica” di Ennio Innocenti,<br />

presentato a Roma presso l’Aula Magna<br />

di Palazzo Sora e “Luigi Calabresi<br />

– un profilo per la storia” di Giordano<br />

Brunettin, presentato a Palazzo<br />

Barberini dal Direttore del TG2, Mauro<br />

Mazza.<br />

Per la Sezione Artistica del Circolo<br />

della Banca <strong>Nazionale</strong> del Lavoro<br />

ha illustrato la copertina del libro<br />

“Racconti Diversi”, curato da Mario<br />

Gravina ed ha eseguito illustrazione<br />

di libri per scrittori e poeti vari. Nel di-<br />

cembre 2003 ha partecipato, con i<br />

suoi quadri, alla manifestazione di<br />

Telethon presso la sede centrale della<br />

BNL in Via Veneto.<br />

Essendo uno “specialista del ritratto”,<br />

ha eseguito ritratti a personalità<br />

sia politiche che militari. Si dedica<br />

anche all’Arte Sacra. Le sue opere,<br />

prevalentemente pale d’altare, si trovano<br />

in varie Chiese d’Italia.<br />

A Roma per la Chiesa del Comando<br />

Generale della Guardia di Finanza<br />

ha eseguito un Crocefisso, il<br />

“San Matteo”, Patrono dei <strong>Finanzieri</strong>,<br />

ed altre immagini sacre e opere ispirate<br />

all’araldica del Corpo. Le sue<br />

opere si trovano anche presso il Museo<br />

Storico della Guardia di Finanza.<br />

Per la Chiesa di San Giovanni Bosco<br />

in Roma (Quartiere Don Bosco),<br />

ha eseguito una pala d’altare, benedetta<br />

da Giovanni Paolo II e dedicata<br />

a Santa Domenica Maria Mazzarello.<br />

E ancora per la Chiesa dei Cappuccini<br />

di Via Veneto il nostro pittore<br />

ha dipinto altri due quadri di varia<br />

grandezza dedicati al frate cantore di<br />

“Pace e Bene a Tutti”.<br />

Di queste opere una è stata collocata<br />

presso la tomba di Padre Mariano,<br />

nella Cappella dove sono esposti<br />

due dipinti famosi: il “San Michele Arcangelo”<br />

di Guido Reni e il “Cristo deriso”<br />

di Gherardo delle Notti, mentre<br />

l’altra è conservata nei locali del Vice<br />

Postulazione, dove sono raccolti i libri<br />

e gli oggetti del Servo di Dio.<br />

Gianfrancesco dal 12 al 17 dicembre<br />

del 2003, ha tenuto una personale<br />

in Roma nella Sala Lupa di Palazzo<br />

Barberini, riscuotendo unanimi<br />

consensi di critica.<br />

Recentemente ha terminato una<br />

grande pala d’altare (m. 1,60 x 2,20),<br />

Pala d’Altare m. 2,40x1,80, realizzata dal Gianfrancesco. Bellissimo il particolare<br />

dell’Immacolata Concezione.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 11


affigurante Madre Speranza e destinata<br />

alla Basilica di Colle Valenza (PG).<br />

Le sue opere si trovano sia in Italia<br />

che all’estero presso gallerie d’arte<br />

o collezionisti privati.<br />

Vari servizi radiofonici e televisivi<br />

si sono interessati alla sua pittura.<br />

Hanno scritto di lui numerosi critici<br />

italiani e stranieri. Recensioni sono<br />

apparse sui quotidiani, libri e riviste<br />

specializzate. Ha ottenuto primi premi<br />

e riconoscimenti a livello nazionale e<br />

internazionale, tanto da essere nominato<br />

Cavaliere Ufficiale della Repubblica<br />

Italiana per meriti artistici.<br />

Certamente Gianfrancesco saprà<br />

fornire ulteriori brillanti prove della<br />

sua eccelsa vena artistica nel segno<br />

di una pittura che, per citare il grande<br />

Leonardo, è poesia che si vede e non<br />

si sente, caratterizzata da quella bellezza<br />

che, come scritto nel romanzo<br />

famoso “Don Chischiotte della Mancia”<br />

di Miguel Cervantes, “ha la prerogativa<br />

e la grazia di conciliare gli<br />

animi ed attrarre i cuori”.<br />

L’Immagine dell’Immacolata, di cui alla<br />

“Pala”, opera di particolare pregio artistico<br />

di Michele Gianfrancesco.<br />

VISITA DEL GEN. C.A. NINO DI PAOLO, COMANDANTE INTERREGIONALE<br />

PER L’ITALIA CENTRO SETTENTRIONALE, AL COMANDO PROVINCIALE<br />

GUARDIA DI FINANZA DI MACERATA<br />

Il 14 maggio 20<strong>06</strong> il Sig. Gen.<br />

C.A. Nino Di Paolo, Comandante<br />

Interregionale per l’Italia Centro-Settentrionale,<br />

ha eseguito una visita<br />

ispettiva al Comando Provinciale della<br />

Guardia di Finanza di Macerata e<br />

nell’occasione ha voluto rivolgere il<br />

saluto ad una rappresentanza della<br />

Sezione ANFI di Macerata presso<br />

l’Ufficio del Comandante Provinciale,<br />

Col. Sabatino Valentino.<br />

Nella foto, da sinistra: S.Ten.<br />

Franco Riccioni socio ordinario,<br />

Gen. C.A. Nino Di Paolo, Col.<br />

Sabatino Valentino, socio benemerito,<br />

Brig. Cav. Uff. Dott. Enea<br />

Di Censo, Presidente della Sezione<br />

di Macerata, Brig. Cav. Ezio<br />

Campetella, Consigliere, S.Ten.<br />

Vincenzo Azzari Vicepresidente<br />

della Sezione e il M.M.A. Mariano<br />

De Luca, Sindaco effettivo.<br />

12 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


IL NAUFRAGIO DELLA TORPEDINIERA “LOCUSTA 19T”<br />

La Locusta 19T, che nel nostro<br />

caso non era un insetto vorace terrestre<br />

ma un’imbarcazione in servizio<br />

di perlustrazione lungo il confine<br />

svizzero, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio<br />

1896 fu inghiottita dalle acque<br />

del lago Maggiore con il suo intero<br />

equipaggio costituito da otto marinai<br />

e quattro “finanzieri”. I naufraghi erano:<br />

il Comandante Giovanni Sofra ed<br />

i marinai Anselmo Da Pozzo, Anselmo<br />

Bracco, Salvatore Morello, Enrico<br />

Dozio, Carlo Da Napoli, Michele<br />

Pipitone e Gerolamo Bonanni; mentre<br />

gli appartenenti al Corpo erano il<br />

maresciallo Giacomo Franchini e le<br />

guardie Francesco Macchetta, Giuseppe<br />

Gioachini e Alessandro Zuffi.<br />

Il natante ed il suo carico umano non<br />

sono stati mai ritrovati nonostante le<br />

ricerche anche recenti.<br />

In quel tempo la Guardia di Finanza<br />

non disponeva di propri mezzi<br />

navali e quindi utilizzava imbarcazioni<br />

della Marina Militare con a bordo<br />

militi (non erano ancora militari)<br />

della Guardia di Finanza per attività<br />

anticontrabbando e di vigilanza in<br />

genere. Solo in data 8 marzo 1896,<br />

infatti, fu disposta con Regio Decreto<br />

la cessione dalla Marina Militare al<br />

Ministero delle Finanze di dieci torpediniere<br />

dotate di accessori per il<br />

servizio di vigilanza nei laghi di Garda,<br />

di Lugano, Maggiore e nella laguna<br />

di Venezia. Questo decreto<br />

può essere considerato l’atto di nascita<br />

del “Servizio Navale” della<br />

Guardia di Finanza che attualmente<br />

risulta il più importante organismo di<br />

vigilanza marittima a tutela dei confini<br />

europei.<br />

Il 20 maggio 20<strong>06</strong>, dopo 110 anni,<br />

a Cannobio (VB), nella costa piemontese<br />

antistante il luogo d’inabissamento<br />

della Locusta 19T, ha avuto<br />

luogo la “giornata del ricordo” e<br />

cerimonia commemorativa del triste<br />

evento nel corso della quale è stato<br />

inaugurato un monumento, costituito<br />

da un timone navale in legno sorret-<br />

to da intelaiatura metallica fissata su<br />

un masso di pietra locale sulla quale<br />

sono stati incisi i nomi degli otto militari<br />

della Marina e dei quattro militi<br />

della Guardia di Finanza.<br />

Madrina della manifestazione è<br />

di Tito Marini<br />

stata la signora Maddalena Scatigna,<br />

vedova del finanziere Angelo<br />

Simonetti già socio ANFI.<br />

Alla cerimonia d’inaugurazione<br />

del monumento, il 20 maggio, erano<br />

presenti: il Prefetto del Verbano-Cu-<br />

Cannobio, 13 maggio 20<strong>06</strong><br />

Inaugurazione del Monumento a ricordo dell’affondamento della Torpediniera<br />

“Locusta”. Nella foto, il M.M.A. Carmine Picariello, con due <strong>Finanzieri</strong> di mare in<br />

uniforme storica e un rappresentante dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Marinai d’Italia.<br />

La madrina della cerimonia, Sig.ra Maddalena Scatigna, vedova del Fin. Simonetti,<br />

taglia il nastro tricolore per l’inaugurazione del Monumento.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 13


Nella foto, da destra, l’architetto Paola Bassattini, che ha realizzato il Monumento,<br />

il Sindaco di Cannobio, il Comandante Provinciale del Verbano-Cusio-Ossola,<br />

Ten. Col. Marotta, il Comandante del ROAN di Como, il Comandante della Stazione<br />

Navale di Nobiallo, Cap. Guido Clementi e soci del ramo mare della Sezione<br />

di Cannobio.<br />

sio-Ossola dott. Carmine Rotondi, il<br />

Presidente della Provincia, il Sindaco<br />

di Cannobio, gli altri sindaci e relativi<br />

labari di tutti i comuni della Valle<br />

Cannobina, nonché quelli dei comuni<br />

della sponda lombarda del Lago.<br />

Sono intervenuti in numero consistente<br />

i rappresentanti della Polizia<br />

cantonale della vicina Svizzera. Erano<br />

presenti altresì il capo della Dogana<br />

di Piaggio Valmara ed il prevosto<br />

della Collegiata di S. Vittore, che<br />

ha officiato la benedizione del monumento.<br />

Per il Corpo era presente il<br />

Comandante Provinciale, T.Col. Pasquale<br />

Marotta; il Comandante del<br />

Reparto Operativo Aeronavale di<br />

Como, Magg. Franco Ceccarini; il<br />

Comandante della Stazione Navale<br />

di Nobiallo, Cap. Guido Clementi<br />

(coordinatore per il felice svolgimento<br />

di tutte le operazioni); il Comandante<br />

della Tenenza di Piaggio Valmara<br />

ed il Comandate della Squadriglia<br />

di Cannobio, nonché il Comandante<br />

dei Carabinieri, T.Col. Angelo<br />

Cincotta.<br />

Alla cerimonia conclusiva hanno<br />

fatto degna cornice le rappresentanze<br />

delle vicine sezioni ANFI del Piemonte<br />

e della Lombardia.<br />

Le celebrazioni commemorative<br />

Una foto della Regia Torpediniera “Locusta” esposta alla mostra.<br />

si sono svolte nei giorni dal 13 al 20<br />

maggio ed hanno avuto inizio con<br />

l’apertura di una mostra fotografica<br />

relativa alla storia della Regia Torpediniera<br />

“Locusta 19T”, organizzata<br />

dalla Sezione ANFI di Cannobio<br />

con il suo fattivo Presidente M.M.A.<br />

Carmine Picariello, che ha visto la<br />

presenza di numerosi visitatori ed<br />

intere scolaresche. Interesse e curiosità<br />

hanno suscitato anche i modellini<br />

della stessa “Locusta” e del<br />

pattugliatore “G 10 – Bigliani”, inviato<br />

per l’occasione dal Museo Storico<br />

del Corpo.<br />

Il Presidente della Commissione<br />

rievocazioni storiche, Mauro Cavalli,<br />

nel suo intervento all’auditorium della<br />

locale Scuola media, ha detto: “E’<br />

un modo per commemorare le vittime<br />

e, al tempo stesso, di dimostrare<br />

il nostro attaccamento come comunità<br />

locale ad un Corpo dello Stato<br />

che opera fra di noi da così tanto<br />

tempo. E che si è inserito nella nostra<br />

realtà come testimonia la presenza<br />

di una Sezione dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />

(ANFI)”.<br />

Il ciclo delle manifestazioni commemorative<br />

ha destato particolare<br />

interesse ed entusiasmo nella comunità<br />

locale e nei molti turisti presenti,<br />

specialmente di lingua tedesca.<br />

Particolare diffusione vi è stata<br />

da parte dei “media”: TV locali e TSI<br />

(TV della Svizzera italiana).<br />

14 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


INAUGURATA DAL VICE PRESIDENTE NAZIONALE VICARIO GEN. C.A.<br />

GIOVANNI VERDICCHIO LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI JESI<br />

Il giorno 27 maggio u.s. è stata<br />

inaugurata la nuova sede della<br />

Sezione A.N.F.I. di Jesi, trasferitasi<br />

da Piazza Federico II, nr. 8, a Via<br />

Imbriani, nr. 6/bis di Jesi.<br />

La cerimonia ha avuto inizio con il<br />

taglio del nastro da parte della<br />

madrina Bartocci Gianna, vedova<br />

del Brigadiere Capo Santo Raffaele<br />

e proseguita con la celebrazione della<br />

Santa Messa officiata dal Cappellano<br />

Militare Regionale della Guardia<br />

di Finanza di Ancona, Don Francesco<br />

Argenterio.<br />

Con brevi allocuzioni sono intervenuti<br />

il Presidente della Sezione,<br />

M.C. Luigi Battista, il Sindaco di Jesi<br />

Fabiano Belcecchi, il Comandante<br />

Regionale Marche della Guardia di<br />

Finanza, Gen.B. Michele Calandro,<br />

ed il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Vicario A.N.F.I. Gen.C.A. Giovanni<br />

Verdicchio.<br />

Alla cerimonia hanno partecipato,<br />

inoltre: il Segretario Generale dell’A.N.F.I.,<br />

Magg. Giuseppe Ruggeri,<br />

il Consigliere <strong>Nazionale</strong> A.N.F.I. delle<br />

Regioni Marche - Abruzzo e Molise,<br />

M.M.A. c.s. Ernesto Di Pietro, il<br />

Comandante della Compagnia Guardia<br />

di Finanza, Cap. Walter Mela, il<br />

Comandante della Compagnia dei<br />

Carabinieri, i Comandanti delle<br />

Tenenze di Osimo e Fabriano, tutte<br />

le Associazioni combattentistiche e<br />

d’Arma della Vallesina, nonché tutti i<br />

soci della Sezione di Jesi e familiari.<br />

Ai seguenti soci, che si sono<br />

maggiormente distinti nella realizzazione<br />

della nuova sede, è stato consegnato<br />

l’attestato di “Socio Sostenitore”:<br />

M.M. Fulvio Moranti, M. Gino<br />

Zamporlini, Brig. Francesco Piccolo,<br />

V.Brig. Silvio Barconi, App. Sante<br />

Lupidi, Sigg. Fabbri Primo e Mario e<br />

Sig. Angelo Trevisan.<br />

A tutte le Autorità Civili, Militari ed<br />

Ecclesiastiche presenti è stato donato<br />

il crest della Sezione A.N.F.I. di<br />

Jesi appositamente coniato per l’evento.<br />

Il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Vicario, Gen.C.A. Giovanni Verdicchio<br />

ha donato al Sindaco della città<br />

di Jesi ed al Presidente della Sezione<br />

il crest della Presidenza <strong>Nazionale</strong>.<br />

a cura di Luigi Battista<br />

Il Presidente della Sezione di Jesi, M.C. Luigi Battista, dona il crest della Sezione<br />

al Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI M.M.A.cs. Ernesto Di Pietro riceve dal M.C. Luigi<br />

Battista il crest della Sezione di Jesi.<br />

Alla fine della cerimonia è stato<br />

offerto un lauto rinfresco.<br />

L’evento è stato divulgato dai<br />

quotidiani e dalla locale TV Centro<br />

Marche.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 15


IL BRIGADIERE SERRA DELLA BANDA MUSICALE DEL<br />

CORPO PROTAGONISTA DI SALVATAGGI DALLA<br />

DEPORTAZIONE DI EBREI E SOLDATI<br />

Il 18 ottobre 1943, dal 1° binario<br />

della Stazione ferroviaria di Roma Tiburtina,<br />

stipati in un convoglio composto<br />

da 18 carri bestiame opportunamente<br />

piombati col filo spinato, più<br />

di mille ebrei romani, intere famiglie<br />

composte da uomini, donne, vecchi e<br />

bambini in tenera età, rastrellate in<br />

tutta la città all’alba del precedente<br />

giorno 16, furono strappate dalle loro<br />

case per essere deportate nei campi<br />

di sterminio di Auschwitz-Birkenau.<br />

Di essi solo 16 uomini ed una donna<br />

scamparono all’immane eccidio, e<br />

grazie ad essi la memoria della<br />

Shoah è rimasta viva nell’immaginario<br />

collettivo, testimone di una barbarie<br />

senza precedenti.<br />

Dal quell’infausto e vergognoso<br />

giorno della nostra storia, la Stazione<br />

Tiburtina, per anni luogo di transito di<br />

pacifici cittadini, di turisti e di quanti<br />

lavoravano a Roma, fu teatro della<br />

tracotanza nazista e soprattutto di altri<br />

e poco conosciuti “viaggi del non ritorno”.<br />

Da essa, infatti, molti altri treni<br />

merci partirono, spesso per un’ignota<br />

destinazione, con a bordo militari<br />

sbandati, giovani renitenti alla leva,<br />

altri ebrei scampati al primo rastrellamento,<br />

ma soprattutto tante braccia<br />

sottratte alle proprie vite normali per<br />

essere duramente utilizzate come<br />

bassa mano d’opera nella lontana<br />

Germania. Fra di essi, merita particolare<br />

menzione il merci n. 64155, un<br />

treno composto da 10 carri che il 4<br />

gennaio 1944 portò dapprima ad Innsbruch<br />

e successivamente in altri<br />

campi di sterminio gli oltre 290 prigionieri,<br />

fra ebrei e rastrellati per motivi<br />

politici, destinati ai campi di lavoro tedeschi.<br />

Ma lo stesso “luogo della vergogna”<br />

rappresentò, ben presto, anche<br />

l’orgoglio della riscossa nazionale,<br />

perché fu proprio in tale Stazione che<br />

ebbero luogo le prime manifestazioni<br />

resistenziali, molte delle quali ascrivibili<br />

all’eroicità degli stessi ferrovieri<br />

italiani, dei nostri finanzieri che vi prestavano<br />

servizio di vigilanza ma an-<br />

che - fatto nuovo - di alcuni ferrovieri<br />

austriaci ai quali veniva demandato<br />

l’ingrato compito di condurre i “treni<br />

della morte”.<br />

La circostanza è emersa recentemente,<br />

nel corso delle ricerche storiche<br />

che hanno dato luogo alla proposta<br />

di conferimento alla Bandiera di<br />

Guerra del Corpo della Medaglia d’Oro<br />

al Merito Civile: un’alta Onorificenza<br />

con la quale il Capo dello Stato ha<br />

inteso ricompensare gli aiuti offerti<br />

dalla Guardia di Finanza, circa sessant’anni<br />

orsono, in favore dei profughi<br />

ebrei e dei perseguitati dai nazifascisti.<br />

Essa è legata alla figura di<br />

uno dei più attivi componenti dell’organizzazione<br />

partigiana “Fiamme<br />

Gialle”, di cui era a capo il Generale<br />

Filippo Crimi, e cioè il Brigadiere musicante<br />

Salvatore Serra, un uomo che<br />

seppe sacrificare la sua tranquilla<br />

mansione di componente della Banda<br />

Musicale della Guardia di Finanza<br />

in virtù degli ideali della libertà e della<br />

giustizia incarnati nella Resistenza.<br />

Ma per meglio comprendere il valore<br />

di questi uomini, ricostruiamo,<br />

dunque, le vicende del partigiano con<br />

le Fiamme Gialle e dei suoi amici ferrovieri<br />

austriaci. Originario di Soleto<br />

(LE), ove era nato nel 1910, il Serra si<br />

arruolò nella Guardia di Finanza il 5<br />

marzo 1928, ammesso a frequentare<br />

il corso presso il Battaglione Allievi di<br />

Maddaloni. Pur essendo in possesso<br />

del “Diploma di istrumentazione per<br />

banda” sin dal suo arruolamento, il<br />

Serra riuscì ad entrare nella prestigiosa<br />

Banda Musicale della Guardia di<br />

Finanza solo il 15 maggio 1936, percorrendovi<br />

una rapida carriera militare<br />

che lo portò, per varie tappe, alla<br />

promozione a Brigadiere il 22 dicembre<br />

1937.<br />

Con la Banda del Corpo, il Brigadiere<br />

Serra compì numerose tourneé,<br />

sia in Italia che all’estero, la più importante<br />

delle quali fu certamente<br />

quella eseguita a Berlino, Stoccarda<br />

e Monaco, dal 28 settembre al 15 ottobre<br />

1937, in occasione del Festival<br />

di Gerardo Severino<br />

Il Brig. Salvatore Serra<br />

delle bande militari al quale, oltre alla<br />

Banda della Guardia di Finanza, prese<br />

parte anche quella dell’Arma dei<br />

Carabinieri. Fu proprio in quel contesto<br />

che il Serra apprese i rudimenti<br />

della lingua tedesca, che qualche anno<br />

dopo, come vedremo a breve, gli<br />

faranno comodo per altre importanti<br />

missioni.<br />

In seguito al fatidico 8 settembre<br />

1943, Salvatore Serra non ebbe dubbi<br />

sulla strada da intraprendere. Da<br />

musicista ed uomo di cultura quale<br />

era concretamente, egli scelse la<br />

strada più tortuosa: quella della Resistenza<br />

all’oppressore: strada peraltro<br />

condivisa da moltissimi suoi amici,<br />

superiori e colleghi. Come anticipato<br />

prima, il Brigadiere aderì quasi subito<br />

alla formazione partigiana “Fiamme<br />

Gialle”, della quale facevano parte<br />

anche molti militari sbandatisi dopo<br />

l’armistizio ed ex prigionieri alleati<br />

fuggiti dai campi di concentramento.<br />

E fu proprio con tali elementi che il<br />

Brigadiere Serra diede vita al suo agguerritissimo<br />

“gruppo armato”, con il<br />

quale portò a compimento rischiosis-<br />

16 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


sime missioni di guerra. A metà novembre<br />

del ’43, nel corso di una di<br />

esse, il Brigadiere rimase anche ferito<br />

da una scheggia di un proiettile<br />

che gli trapassò il polso sinistro, evenienza<br />

che comunque gli valse alcune<br />

settimane di convalescenza a quel<br />

punto utili per potersi dedicare alla<br />

dura vita partigiana. Come confermano<br />

gli atti d’archivio custoditi presso<br />

il Museo Storico del Corpo, il gruppo<br />

del Serra era composto da circa<br />

10 ex prigionieri alleati, da lui fra l’altro<br />

ospitati ed assistiti, da 16 italiani<br />

ma anche da tre ferrovieri austriaci<br />

“militarizzati” (e quindi considerati<br />

soldati della Wermacht) i quali soventemente<br />

venivano impiegati nella<br />

conduzione dei treni dei deportati.<br />

Grazie ad un rapporto informativo,<br />

stilato l’8 luglio 1944 dal Generale<br />

Crimi, sono giunti sino a noi anche i<br />

nomi di questi autentici eroi e cioè:<br />

Franz Pomosete, Karl Brimer e Riidolf<br />

Aureamirz, con i quali il Serra,<br />

grazie a quel poco di tedesco che<br />

aveva assimilato a Monaco, allacciò<br />

un sincero rapporto d’amicizia, basato<br />

sul comune credo religioso e sulla<br />

consapevolezza dell’immane tragedia<br />

che stava sconvolgendo la vecchia<br />

Europa.<br />

Ben presto, attirati gli austriaci alla<br />

causa della Resistenza e grazie alle<br />

loro preziose informazioni, il Serra<br />

ed il suo gruppo spostarono le loro attenzioni<br />

proprio verso la Stazione ferroviaria<br />

di Roma - Tiburtina, peraltro<br />

vicinissima alla Caserma “Vittorio<br />

Emanuele III” di Viale XXI Aprile, allora<br />

sede della Legione Allievi e, quindi,<br />

della stessa Banda Musicale.<br />

Una delle prime operazioni messe<br />

a segno allo Scalo Tiburtina si ebbe<br />

nel corso del febbraio 1944, allorquando<br />

il Serra seppe dagli amici austriaci<br />

che nottetempo sarebbero<br />

partiti dalla stazione alcuni carri merci<br />

pieni di giovani, ebrei ed ex soldati<br />

appena rastrellati in città e destinati<br />

alla deportazione in Germania.<br />

Spiombati ed aperti i vagoni nel più<br />

rigoroso silenzio, i ferrovieri austriaci,<br />

dopo aver fatto fuggire gli sventurati,<br />

esplodevano in aria alcuni colpi di<br />

Mauser per dare l’allarme e salvare<br />

così la propria vita. A terra, invece, i<br />

compiacenti finanzieri in servizio allo<br />

scalo facevano finta di rincorrere i<br />

prigionieri ma di non riuscire a prenderli.<br />

Azioni del genere furono ripetute<br />

altre tre volte, consentendo così la<br />

salvezza di migliaia di vite umane, alternando<br />

tali episodi con altrettanti<br />

sabotaggi degli scambi ferroviari, ottenuti<br />

facendo esplodere gli esplosivi<br />

provenienti dalla vicina Caserma del<br />

Corpo, ovvero recuperati dai vari<br />

membri del gruppo. In tali operazioni,<br />

il gruppo sostenne vivacissimi scontri<br />

con le pattuglie tedesche che ormai<br />

avevano rinforzato il dispositivo di vigilanza<br />

fin lì mal eseguito dai finanzieri<br />

italiani.<br />

Il 17 aprile del ’44, nel corso dell’operazione<br />

“Unternehmen Walfisch”<br />

(operazione balena), fra le oltre<br />

2.000 persone rastrellate dai tedeschi,<br />

vi furono anche alcuni membri<br />

dell’organizzazione del Serra, tre ex<br />

prigionieri alleati, i quali, probabilmente<br />

sotto tortura, fecero il nome<br />

del Brigadiere. Ricercato per tutta<br />

Roma dalla Gendarmeria tedesca,<br />

dalla Gestapo ma soprattutto dagli<br />

sgherri della famigerata S.D. del<br />

Ten.Col. Kappler, il Serra si diede definitivamente<br />

alla clandestinità.<br />

Non sappiamo come facesse, ma<br />

i contatti con i tre austriaci rimasero<br />

in piedi, tant’è che, come asserisce il<br />

citato “rapporto informativo” del Crimi:<br />

“Preziose notizie vennero anche<br />

fornite dal Serra sul movimento delle<br />

truppe e dei mezzi diretti al fronte di<br />

Anzio avvalendosi della conoscenza<br />

dei soldati austriaci”.<br />

Con la liberazione di Roma, avvenuta<br />

il 4 giugno 1944, il Brigadiere<br />

Serra fece ritorno alla sua amata<br />

Banda Musicale, con la quale si adoperò<br />

in quella che fu la ripresa mora-<br />

le e spirituale della martoriata Città<br />

Eterna. Dopo la fine della guerra<br />

mondiale, il sottufficiale rimase in<br />

servizio nel Corpo fino al 31 marzo<br />

1949, data del suo collocamento a riposo<br />

per anzianità e per alcune malattie<br />

contratte in servizio. Il 28 maggio<br />

dello stesso anno gli fu concessa<br />

la promozione straordinaria per merito<br />

di guerra al grado di Maresciallo<br />

Ordinario, anche se con decorrenza<br />

retroattiva al 4 giugno 1944, con la<br />

seguente, nobile motivazione: “Animato<br />

da profonda dedizione al dovere,<br />

con grande ardimento e capacità<br />

organizzativa costituiva un gruppo<br />

partigiano composto anche di soldati<br />

e sottufficiali alleati ed insieme ad alcuni<br />

militari austriaci, da lui attratti alla<br />

causa della resistenza, effettuava<br />

ripetuti colpi di mano ad una stazione<br />

ferroviaria, riuscendo a liberare centinaia<br />

di giovani diretti ai campi di concentramento.<br />

Durante tutto il periodo<br />

di occupazione nemica della Capitale,<br />

sebbene individuato dallo spionaggio<br />

avversario in seguito all’arresto<br />

dei suoi gregari, non desisteva<br />

dall’attività partigiana dando un rilevante<br />

contributo in tutti i campi della<br />

lotta, dall’operativo all’informativo.<br />

Bell’esempio di virtù militari e di grande<br />

sprezzo del pericolo. Lazio, 8 settembre<br />

1943 – 4 giugno 1944”.<br />

Riguardo ai ferrovieri austriaci, le<br />

uniche notizie che siamo riusciti ad<br />

acquisire sono quelle relative all’origine,<br />

che per tutti e tre era Vienna, città<br />

ove probabilmente i “militarizzati” - ci<br />

piace crederlo - ritornarono ad essere<br />

impiegati, dopo la fine della guerra,<br />

presso la locale Stazione ferroviaria.<br />

Nota Redazionale: per completare questa colonna, sempre sul tema di militari italiani<br />

deport\ati in Germania da soldati tedeschi, vi racconto un breve episodio capitato<br />

all’epoca ad una ragazzina di dieci anni alla Stazione di Bolzano. Stava raggiungendo<br />

la sede estiva delle Suore Marcelline a S. Genesio, perché la madre era<br />

stata assegnata col fratello come donna addetta alle pulizie ad un reparto di tedeschi<br />

di stanza presso Brunico (trattata invero bene), quando vide fermarsi un carro<br />

merci sul quale soldati tedeschi, o in uniforme tedesca, facevano salire militari rastrellati<br />

nelle Caserme di Bolzano, di cui molti soltanto in mutande. Ai militari già<br />

chiusi nei carri e che invocavano acqua e cibo e lasciavano cadere bigliettini di carta<br />

con alcune frasi da recapitare a parenti, la ragazzina tentò di passare il cestino<br />

che la mamma le aveva affidato e di raccogliere i tanti bigliettini, quando due tedeschi<br />

la sollevarono per le treccine e con il mitra puntato alla testa e la costrinsero<br />

ad allontanarsi. Fu fortunata perché era sopraggiunta una delle suore che era stata<br />

incaricata dalla madre superiora, di origine tedesca, di prelevarla dalla Stazione.<br />

Non ha mai dimenticato quei militari italiani, quei carri bestiame, quelle loro richieste<br />

di aiuto, di acqua e di cibo e neanche il comportamento di quei soldati tedeschi,<br />

che spesso il cinema li ha fatto ricordare.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 17


INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE ANFI DI MONZA<br />

Il 27 maggio 20<strong>06</strong> è stata inaugurata<br />

la nuova sede della Sezione<br />

ANFI di Monza.<br />

La struttura è ubicata al piano terra,<br />

nel cortile interno del Comando<br />

Provinciale della Guardia di Finanza<br />

a quella sede, è comoda, di facile<br />

accesso, ed è stata fornita, come già<br />

a conoscenza, dal Sig. Col. Giovanni<br />

Viglianti, Comandante Provinciale di<br />

Monza.<br />

Presenti alla cerimonia di inaugurazione<br />

il Consiglio di Sezione al<br />

completo, il Sig. Col. Viglianti, il Ten.<br />

Giuseppe Biondo, Comandante la<br />

locale Sezione Operativa. Madrina<br />

della Sezione la Signora Elda Grendene,<br />

vedova del Gen. C.A. Sabino<br />

Sabini, della Guardia di Finanza, con<br />

il figlio Avv. Pierantonio, socio ordinario<br />

della Sezione di Monza e circa 30<br />

soci e loro familiari.<br />

Il Presidente della Sezione, Cav.<br />

Giuseppe Di Giacinto, dopo il taglio<br />

del nastro da parte della Madrina, ha<br />

ringraziato vivamente il Sig. Col.<br />

Viglianti per la sua costante e fattiva<br />

disponibilità resa alla Sezione. Il ringraziamento<br />

è stato esteso anche al<br />

suo collaboratore, M.M.A. Grasso.<br />

Non sono stati dimenticati i nomi<br />

di diversi soci che, a vario titolo e con<br />

mezzi propri, hanno voluto liberamente<br />

donare, alla nuova Sezione,<br />

mobili vari (scrivanie, sedie, tavoli,<br />

quadri, attaccapanni, ecc.) per rendere<br />

la Sezione stessa più funzionale<br />

possibile.<br />

Durante l’inaugurazione ha preso<br />

poi la parola il Sig. Col. Viglianti che<br />

si è detto soddisfatto di avere dotato<br />

la Sezione stessa di una nuova sede<br />

e, anche, della buona riuscita della<br />

manifestazione. Ha poi espresso<br />

parole di plauso nei confronti del Presidente<br />

della Sezione, Giuseppe Di<br />

Giacinto e del Consiglio di Sezione.<br />

Al predetto, a ricordo della riunione,<br />

è stato donato un crest in legno,<br />

con fiamma del Corpo e data dell’inaugurazione,<br />

opera del socio simpatizzante<br />

Fernand Archen.<br />

Anche il socio Avv. Sabini ha preso<br />

la parola per ringraziare il Presidente,<br />

il Comandante Provinciale, il<br />

Consiglio di Sezione e tutti i soci presenti<br />

per la bella e riuscita cerimonia<br />

e per le attestazioni di stima e affetto<br />

tributate alla Signora Grendene.<br />

È seguito un signorile rinfresco.<br />

di Giuseppe Di Giacinto<br />

Tutti i partecipanti hanno espresso la<br />

loro viva soddisfazione e ammirazione<br />

per la nuova sede e per la buona<br />

riuscita della inaugurazione.<br />

La madrina della Sezione, Sig.ra Elda Grendene, taglia il nastro tricolore per l’inaugurazione<br />

della Sezione di Monza.<br />

Soci e familiari partecipanti all’inaugurazione della nuova sede di Monza.<br />

18 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


DUE RAGAZZI DI GERMASINO IN COMMOSSO<br />

PELLEGRINAGGIO ALLA FOIBA DI BASOVIZZA<br />

Dopo aver letto con grande<br />

interesse l’articolo scritto dal Gen.<br />

C.A. Pietro di Marco sulla commemorazione<br />

delle foibe (Fiamme<br />

Gialle n. 3/20<strong>06</strong>), dalle quali<br />

scampò egli stesso miracolosamente,<br />

ho ripensato al giorno in<br />

cui ebbi occasione di visitare la<br />

foiba di Basovizza (*), assurta poi<br />

a simbolo di tutte le foibe tristemente<br />

note, non ancora coperta<br />

dal monumento che vi fu eretto<br />

nel 1959.<br />

Fu nel mese di gennaio del<br />

1956. Provenivo, giovanissimo<br />

neo finanziere, dal Battaglione<br />

Allievi di Caltanissetta. Basovizza<br />

fu dunque la mia prima, memorabile<br />

Brigata. Essa dipendeva dal<br />

Circolo della Guardia di Finanza<br />

di Trieste, città assegnata all’Italia<br />

nel 1954, con tutto ciò che tale<br />

assegnazione comportò in quel<br />

difficile momento di transizione.<br />

Debbo confessare che delle<br />

foibe conoscevo, per reminiscenze<br />

scolastiche, soltanto il significato<br />

letterale del termine. Nulla<br />

sapevo delle loro sinistre destinazioni.<br />

Quello che allora ne appresi in<br />

via quasi informale mi riempì di<br />

raccapriccio.<br />

Proprio in tale circostanza, al<br />

fine di non disperdere il ricordo di<br />

quel momento solenne, feci le foto<br />

che, per quanto possano interessare<br />

il lettore del giornale, allego<br />

alla presente lettera.<br />

Personalmente le ho sempre<br />

considerate molto importanti per<br />

me. In esse, infatti, non vi è riprodotta<br />

soltanto l’originaria struttura<br />

della foiba di Basovizza, ma vi è<br />

rappresentato, agli occhi della mia<br />

mente, anche il genuino sentimento<br />

di sgomento che provai<br />

vedendola la prima volta, dopo<br />

aver immaginato tutto l’abisso di<br />

orrore che le sue oscure profondità<br />

custodivano.<br />

(*) In realtà la foiba di Basovizza<br />

non è una cavità naturale, ma un<br />

vero e proprio pozzo abbandonato,<br />

scavato all’inizio del XX secolo<br />

perché si ritenne, a torto, che il<br />

sottosuolo fosse ricco di carbon<br />

fossile. Gli abitanti la designarono<br />

perciò con il nome di “pozzo della<br />

di Antonino Rametta<br />

miniera”. La barbarie degli uomini<br />

le diede, a futura memoria e monito,<br />

altra meno rassicurante designazione.<br />

Nelle foto: in alto, l’imboccatura<br />

della foiba prima della copertura<br />

con la “Pietra Tombale”; in basso,<br />

i due (allora finanzieri) Antonino<br />

Milicia e Antonino Rametta.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 19


GITA SOCIALE DELLA SEZIONE ANFI DI CATANIA<br />

Nei giorni dal 17 al 21 maggio<br />

20<strong>06</strong> ha avuto luogo una gita organizzata<br />

dalla Sezione ANFI di Catania<br />

nelle località del Veneto a cavallo<br />

del nostro confine orientale.<br />

Vi hanno partecipato 55 soci e<br />

familiari, i quali hanno raggiunto<br />

Venezia il giorno 17 maggio in aereo<br />

direttamente da Catania.<br />

Il primo giorno, accolti dal Gen. B.<br />

Mario D’Alonzo, Comandante della<br />

Regione Veneto, i partecipanti hanno<br />

visitato i principali siti veneziani, Piazza<br />

San Marco, Ponte di Rialto, ed<br />

attraversato tutto il Canal Grande. La<br />

stessa sera del 17, a bordo di un pullman,<br />

la comitiva ha raggiunto la località<br />

di Lipizza in Slovenia, dove era<br />

fissata la base delle varie escursioni.<br />

Il giorno 18 è stato dedicato alla<br />

visita guidata della città di Trieste ed i<br />

suoi monumenti fra cui l’imponente<br />

Piazza Unità d’Italia, Basilica di San<br />

Giusto, Castello di Miramare con il<br />

suo Parco.<br />

Il giorno dopo, con partenza da<br />

Lipizza il gruppo dei gitanti ha raggiunto<br />

la località di Postumia, dove ha<br />

potuto ammirare le splendide Grotte<br />

di Stalattiti e Stalagmiti. Al rientro in<br />

sede, alcuni soci hanno assistito ad<br />

una esibizione folcloristica dei famosi<br />

cavalli lipizzani (quelli dal manto candido).<br />

Il sabato 20 gli escursionisti, con<br />

la guida, hanno raggiunto la Croazia,<br />

dove si è visitata la Città di Pola con<br />

il suo magnifico anfiteatro romano e,<br />

nel pomeriggio, l’incantevole cittadina<br />

di Parenzo con il suo tramonto.<br />

Al 5° giorno di gita ci si è portati<br />

innanzitutto a Redipuglia dove il gruppo<br />

ha deposto una corona di alloro<br />

sul sarcofago del Duca d’Aosta Emanuele<br />

Filiberto, Comandante della III^<br />

Armata nel corso della 1^ Guerra<br />

Mondiale e reso omaggio ai soldati<br />

italiani i cui resti sono conservati nella<br />

maestosa “scalinata”, come<br />

mostrano le foto pubblicate.<br />

Subito dopo, la gita è continuata<br />

per la città di Padova, dove è stata<br />

accolta dal Col. Gaetano Rabuazzo,<br />

Comandante Provinciale della Guar-<br />

dia di Finanza di quella sede. Qui si è<br />

potuto ammirare la splendida Basilica<br />

di Sant’Antonio e i Prati alla Valle con<br />

altri siti della città del Santo.<br />

A sera, finalmente, un aereo di<br />

linea ha portato i gitanti da Venezia a<br />

Catania. Un plauso dei partecipanti<br />

va agli organizzatori, al Presidente<br />

di Luciano Taurino<br />

Col. Luciano Taurino e al Vice Presidente<br />

S.Ten. Rocco Valerio Lollo, al<br />

Consigliere e Segretario economo<br />

Brig. Vincenzo Massari ed infine un<br />

grato ed affettuoso saluto al Signor<br />

Generale Mario D’Alonzo, che ha<br />

comandato fino ad agosto 2005 la<br />

Guardia di Finanza di Catania.<br />

La comitiva dei soci durante la visita alla città di Padova ove è stata accolta dal<br />

Comandante Provinciale di quella sede, Col. Gaetano Rabuazzo.<br />

I soci della Sezione di Catania posano per una foto ricordo al Sacrario di Redipuglia<br />

dopo aver deposto una corona di alloro sulla Tomba del Duca di Aosta,<br />

già Comandante della III Armata nel corso della Iª Guerra Mondiale.<br />

20 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI<br />

La Sezione A.N.F.I. di Bari ha segnalato che l’Azienda Agrituristica “Il Venticello” Via Provinciale Vitigliano - 73020<br />

S. Cesarea Terme (LE)) – offre a tutti gli iscritti all’A.N.F.I. e rispettivi familiari le seguenti condizioni tariffarie agevolate<br />

per il soggiorno nella propria struttura durante l’anno in corso:<br />

- € 40,00 giornaliere a persona, in pensione completa, tranne luglio e agosto durante i quali la tariffa scontata del 10%,<br />

rispetto al listino, sarà, rispettivamente, di € 45,00 (luglio) e € 52,20 (1-5 agosto), € 58,50 (6-19 agosto), € 48,60 (20-<br />

31 agosto);<br />

- € 520,00 per pacchetto termale (13 giorni con 12 giorni di cura termale, comprensivo di soggiorno e visite guidate per<br />

gruppi di minimo 20 persone).<br />

Per ulteriori dettagli e/o agevolazioni diverse potranno essere richieste tramite tel/fax 0836.944141 – 392.11907<strong>06</strong>;<br />

e-mail: info@ilventicello.it – www.ilventicello.it.<br />

—o0o—<br />

a cura di Guseppe Ruggieri<br />

La Sezione A.N.F.I. di Ischia ha segnalato che la Società “Parco Termale Castiglione” con sede nel Comune di<br />

Casamicciola Terme (NA), ha offerto la disponibilità di applicare, per l’ingresso nella propria struttura da parte dei soci<br />

ANFI la stessa tariffa agevolata di € 16,00 prevista per i residenti, previo esibizione delle tessere sociali, tranne che<br />

per il mese di agosto 20<strong>06</strong>.<br />

Per informazioni e/o ulteriori dettagli i Soci interessati potranno contattare la predetta società collegandosi anche al<br />

sito www.termecastiglione.it.<br />

—o0o—<br />

La Presidenza <strong>Nazionale</strong> ha recentemente stipulato con la Direzione Commerciale “Bettoja Hotels” una convenzione<br />

valida per l’anno 20<strong>06</strong>, per l’utilizzo dei seguenti hotels alle condizioni agevolate appresso indicate:<br />

SINGOLA DOPPIA DOPPIA USO SINGOLA<br />

Mediterraneo **** 157,00 209,00 183,00<br />

Via Cavour, 15 – 00184 Roma<br />

Tel. <strong>06</strong>.4884051/<strong>06</strong>.4814276<br />

Fax:<strong>06</strong>.4744105<br />

e-mail: mediterraneo@bettojahotels.it<br />

web sito: www.romehotelmediterraneo.it<br />

Massimo D’Azeglio **** 142,00 190,00 166,00<br />

Via Cavour, 18 – 00184 Roma<br />

Tel. <strong>06</strong>.4620561/<strong>06</strong>.4827386<br />

Fax:<strong>06</strong>.4827386<br />

e-mail: dazeglio@bettojahotels.it<br />

web sito: www.romehoteldazeglio.it<br />

Atlantico **** 119,00 160,00 140,00<br />

Via Cavour, 23 – 00184 Roma<br />

Tel. <strong>06</strong>.4859951<br />

Fax:<strong>06</strong>.4827492<br />

e-mail: atlantico@bettojahotels.it<br />

web sito: www.romehotelatlantico.it<br />

Nord Nuova Roma *** 103,00 138,00 119,00<br />

Via Amendola, 3 – 00185 Roma<br />

Tel. <strong>06</strong>.4885441<br />

Fax:<strong>06</strong>.4817163<br />

e-mail: nord@bettojahotels.it<br />

web sito: www.romehotelnord.it<br />

Relais Certosa **** 110,00 140,00 125,00<br />

Via Colle Ramole, 2 – 50124 Firenze<br />

Tel. 055.2<strong>04</strong>7171<br />

Fax: 055.268575<br />

e-mail: hbrelais@bettojahotels.it<br />

web sito: www.florencehotelcertosa.it<br />

I prezzi sopra indicati includono la prima colazione a buffet, tasse e servizio.<br />

Tutte le richieste e/o eventuali ulteriori dettagli potranno essere richiesti al Centro Prenotazioni del Bettoja Hotels:<br />

Tel. <strong>06</strong>.4814798 – <strong>06</strong>.4883288 Fax. <strong>06</strong>.4824976 – <strong>06</strong>.4828264 e-mail: hb@bettojahotels.it Linea Verde 800 860 00<strong>04</strong><br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 21


CALENDARIO STORICO DEL CORPO EDIZIONE 2007.<br />

PROPOSTA DI ACQUISTO DI OGGETTISTICA PERSONALIZZATA<br />

E PUBBLICAZIONI EDITE DALL’ENTE EDITORIALE<br />

PER IL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA<br />

Per notizia dei soci interessari, comunicasi che l’Ente Editoriale del Corpo curerà la realizzazione di oggettistica<br />

e pubblicazioni di seguito indicati.<br />

I relativi prezzi sono i seguenti:<br />

- calendario storico: € 2,50;<br />

- agenda portafoglio giornaliera: € 14,00;<br />

- ricambio giornaliero per agenda: € 7,00;<br />

- cartoncino augurale completo di busta: € 0,10;<br />

- calendario tascabile, plastificato: € 0,15;<br />

- cofanetto DVD + CD: € 6,00;<br />

- volume “La Guardia di Finanza in Albania”: € 20,00;<br />

- penna stilografica “DELTA”: € 40,00; - penna sfera/roller “DELTA”: € 30,00;<br />

- penna stilografica “DELTA” (celebration): € 160,00;<br />

- penna sfera “DELTA” (celebration): € 120,00;<br />

- fermacarte cristallo swarovski: € 120,00.<br />

I soci interessati all’acquisto, di detto materiale, potranno rivolgersi alle Sezioni, che, a loro volta, dovranno<br />

comunicare le relative prenotazioni esclusivamente al locale Comando di Corpo per la successiva segnalazione<br />

all’Ente Editoriale per il Corpo della Guardia di Finanza entro il giorno 27 ottobre 20<strong>06</strong>, e comunque<br />

entro i limiti in cui detti Comandi devono riferire.<br />

—o0o—<br />

L’Hotel Masseria Grande “Club”, sito in Via Provinciale - TORRE DELL’ORSO - Melendugno - Km.<br />

0.900 (LE), rinomata località balneare del SALENTO, “bandiera blu” CEE per la pulizia delle spiagge e la limpidezza<br />

dell’acqua, clima mite e piacevolmente ventilato, con folta pineta attrezzata, offre ai soci ANFI e<br />

familiari la disponibilità della propria struttura, per confortevoli soggiorni anche all’insegna della cultura (zone<br />

archeologiche nelle vicinanze), a condizioni molto vantaggiose. Trattasi di un’antica dimora del 1700, posta<br />

a circa 1900 mI. dal mare, sapientemente ristrutturata, con camere confortevoli arredate in stile, tutte con<br />

servizi privati per 2, 3, 4 posti letto, e dotata di ristorante, piscina, parco relax, parcheggio. Per ulteriori informazioni<br />

e prenotazioni telefonare (fax) al nr. 0836.571434 - celi. 360.356168.<br />

CONVENZIONE EUROPCAR ITALIA SPA/ANFI<br />

La EUROPCAR ITALIA SPA con lettera del 7 giugno u.s. ha comunicato alla Presidenza <strong>Nazionale</strong><br />

deIl’AN.F.I. di aver attivato, con decorrenza immediata, la convenzione “offerta di autonoleggio senza conducente”.<br />

La convenzione riguarda l’intero parco auto e veicoli commerciali con una Piano Tariffario dedicato che<br />

copre l’intero territorio nazionale e parallelamente tutte le stazioni di noleggio.<br />

Tutti gli associati ANFI interessati, per usufruire delle condizioni commerciali e quindi per attivare il servizio<br />

prenotazioni, dovranno contattare telefonicamente il CALL CENTER al numero verde 800.014.410,<br />

declinando (tassativamente) il numero di Contract ad hoc: 422.56110.<br />

22 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


LETTERE AL DIRETTORE<br />

di Pietro Di Marco<br />

SI ALLUNGANO I TEMPI PER LA DEFINIZIONE DEI RICORSI COLLETTIVI<br />

Il Presidente della Sezione<br />

ANFI di Reggio Emilia, avuto<br />

notizia dell’esito favorevole del<br />

ricorso collettivo tendente ad<br />

ottenere la maggiorazione del<br />

18% dell’indennità di ausiliaria,<br />

nel quale erano stati inseriti alcuni<br />

nominativi della predetta<br />

Sezione, ha chiesto al nostro<br />

Centro di Assistenza Legale e<br />

Pensionistica maggiori chiarimenti<br />

in merito.<br />

La risposta è stata che l’Avvocatura<br />

dello Stato, per conto del<br />

Comando Generale, aveva appellato<br />

alla Corte dei Conti Centrale<br />

di Roma la predetta sentenza, per<br />

cui, in attesa che detto massimo<br />

Organo Amministrativo decida in<br />

merito, gli effetti della sentenza<br />

erano sospesi.<br />

In merito, per opportuna informazione<br />

dei soci, si trascrive la<br />

nota del 26/<strong>04</strong>/20<strong>06</strong> del Comando<br />

Generale della Guardia di Finanza<br />

– Ufficio Trattamento Economico<br />

Personale in Quiescenza –<br />

I^ Sezione – Pensioni ordinarie<br />

Pe.I.S.A.F., in risposta al quesito,<br />

e diretta:<br />

Alla Sezione dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />

Via Mazzini n. 2 - REGGIO EMILIA<br />

«In riferimento alla lettera datata<br />

11 marzo 20<strong>06</strong> diretta al Comandante<br />

Generale della Guardia di<br />

Finanza, si fa presente, preliminarmente,<br />

che tutti i provvedimenti<br />

pensionistici emanati dagli Enti<br />

Amministrativi del Corpo sono<br />

inviati ai competenti Organi di Controllo<br />

per i visti di legittimità.<br />

Qualora, a seguito di contenzioso<br />

attivato da un militare per la<br />

modifica del provvedimento pensio-<br />

nistico, una Sezione Giurisdizionale<br />

della Corte dei Conti pronunci sentenza<br />

favorevole al ricorrente, il gravame<br />

viene inviato a questo<br />

Comando Generale per le valutazioni<br />

sull’opportunità di interporre<br />

appello.<br />

Al riguardo si fa presente che è<br />

preciso obbligo di questa Amministrazione<br />

adottare tutte le procedure<br />

di contrasto delle sentenze non<br />

conformi agli orientamenti già<br />

espressi dagli Organi di Controllo<br />

non solo per eventuali giudizi di<br />

responsabilità ma anche, e soprattutto,<br />

per motivi di uniformità di indirizzo<br />

e di giustizia amministrativa<br />

nei confronti di tutto il personale.<br />

Nel dettaglio, sotto questo ultimo<br />

profilo, si ricorda che la Corte dei<br />

Conti, in Sezione del Controllo, con<br />

la delibera n. 52/2000 nell’adunanza<br />

del 18 maggio 2000, ha ritenuto<br />

illegittimo l’aumento del 18% sull’assegno<br />

funzionale e, in modo<br />

conforme, oltre a copiosa giurisprudenza<br />

in primo grado favorevole<br />

all’Amministrazione, si è anche pro-<br />

nunciata la Corte dei Conti – Sezione<br />

Giurisdizionale Centrale d’Appello<br />

– con la sentenza n. 491/20<strong>04</strong><br />

del 14 luglio 20<strong>04</strong> (Sezione Terza)<br />

e con la sentenza n. 346/20<strong>04</strong> del<br />

19.10.20<strong>04</strong> (Sezione Seconda).<br />

Dalle considerazioni di cui sopra<br />

emerge che le proposte di appello<br />

vengono formulate a ragion veduta<br />

e non per mancanza di sensibilità<br />

verso i militari in congedo ai quali,<br />

ovviamente, spetta ogni riconoscenza<br />

per il servizio svolto nel<br />

Corpo.<br />

Nel porgere distinti saluti si resta<br />

a disposizione per eventuali ed ulteriori<br />

chiarimenti necessari.<br />

Il Dirigente<br />

(Dr.ssa Maria Grazia Valente)».<br />

Come si evince da quanto<br />

specificato sopra, la lungaggine<br />

dei ricorsi è dovuta anche ai vari<br />

gradi di giudizio che devono<br />

essere superati per poter ottenere<br />

vantaggi dalle iniziative intraprese<br />

sulle varie tematiche.<br />

RIUNIONE A RAGUSA DEI PRESIDENTI<br />

DELLE SEZIONI ANFI DELLA SICILIA<br />

Il 27 maggio 20<strong>06</strong> i Presidenti delle<br />

Sezioni ANFI della Sicilia hanno<br />

effettuato l’annuale riunione con la<br />

partecipazione anche dei Consiglieri<br />

e Sindaci delle varie Sezioni ANFI. La<br />

riunione è stata presieduta dal S.Ten.<br />

Comm. Ignazio Romano. L’argomento<br />

maggiormente dibattuto è stato, tra<br />

l’altro, quello relativo alle problematiche<br />

delle funzioni in quanto in Sicilia<br />

vi sono soci che da circa 15 anni in<br />

pensione non riescono ad ottenere il<br />

decreto di pensione definitivo e quindi<br />

la pensione privilegiata.<br />

All’inizio della seduta è intervenuto<br />

il Ten. Col. Vincenzo Raffo,<br />

Comandante Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Ragusa e socio<br />

benemerito dell’ANFI, il quale ha<br />

recato il saluto ai convenuti della propria<br />

consorte, madrina della Sezione,<br />

e quello dei militari in servizio nel<br />

Corpo mettendo in evidenza il vincolo<br />

di sincero cameratismo esistente fra i<br />

militari in servizio e quelli in congedo.<br />

La riunione si è poi conclusa con il<br />

pranzo sociale nel ristorante dell’Hotel<br />

Montreal di Ragusa.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 23


CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />

presso la Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI<br />

Abbiamo più volte accennato<br />

all’argomento riportando, da ultimo,<br />

nel nr. 3/20<strong>06</strong> di “Fiamme Gialle” la<br />

sentenza 2/20<strong>06</strong> delle Sezioni Riunite<br />

della Corte dei Conti. Nonostante<br />

tutto, gli argomenti addotti<br />

dalla Corte dei Conti nella predetta<br />

decisione non hanno trovato accoglimento<br />

da parte di molti giudici<br />

che hanno ritenuto di rimettere di<br />

nuovo la questione davanti alla<br />

Corte Costituzionale per un nuovo<br />

esame dell’art. 99 – 2° comma –<br />

del D.P.R. 1092/73 anche in relazione<br />

all’evidente sperequazione<br />

tra titolari di contestate pensioni<br />

ante 31.12.1994 e titolari di contestuali<br />

pensioni da data successiva,<br />

nonostante la pur precisa posizione<br />

normativa di cui all’art. 15 – quinto<br />

comma – della Legge 724/94,<br />

posta a salvaguardia delle posizioni<br />

pregresse da trattare più favorevolmente.<br />

La III^ Sezione Giurisdizionale<br />

Centrale d’Appello della Corte dei<br />

Conti ha emesso in data 31 marzo<br />

– 12 aprile 20<strong>06</strong> l’ordinanza<br />

0153/<strong>06</strong> depositata il 16 maggio<br />

u.s. che si riproduce integralmente.<br />

«RITENUTO IN FATTO l’Istituto<br />

<strong>Nazionale</strong> di Previdenza per i<br />

Dipendenti dell’Amministrazione<br />

Pubblica (di seguito I.N.P.D.A.P.)<br />

ha chiesto a questo Giudice di<br />

appello di dichiarare – in riforma<br />

della sentenza n. 25<strong>04</strong>/03 del<br />

03.12.2003 della Sezione Giurisdizionale<br />

per la Regione Lazio – che<br />

il Sig. ..omissis…, titolare dal<br />

26.2.1958 di trattamento pensionistico<br />

privilegiato e dal 01.<strong>04</strong>.1991<br />

anche di pensione diretta, non ha<br />

diritto a percepire l’indennità integrativa<br />

speciale (di seguito I.I.S.) in<br />

misura intera su ambedue i trattamenti<br />

di pensione di cui era divenuto,<br />

per l’appunto, titolare dal<br />

01.<strong>04</strong>.1991;<br />

- che l’appello è stato avanzato<br />

dall’I.N.P.D.A.P. – che ha censurato<br />

la sentenza di primo grado per<br />

“violazione e falsa applicazione<br />

dell’art. 99, 2° comma, del D.P.R.<br />

n. 1092 del 29.12.1973” – nell’assunto<br />

che il divieto di cumulo di<br />

I.I.S. in ipotesi di plurimi trattamenti<br />

di pensione non sarebbe mai stato<br />

espunto dal nostro ordinamento<br />

dovendosi riconoscere alle sentenze<br />

della Corte Costituzionale (che<br />

hanno avuto diretta incidenza sul<br />

secondo comma dell’articolo 99 in<br />

questione) valenza “manipolativa<br />

additiva” nel senso che l’originario<br />

divieto sarebbe stato solamente<br />

“corretto” attribuendo al titolare di<br />

due pensioni il “solo” diritto a<br />

vedersi integrare l’importo della<br />

pensione, sulla quale non compete<br />

l’I.I.S., fino al c.d. minimo INPS;<br />

- che la parte appellata si è<br />

costituita in giudizio con memoria<br />

depositata il 21.03.20<strong>06</strong> chiedendo,<br />

in via principale, il rigetto dell’appello<br />

e, in via subordinata, la<br />

rimessione degli atti alla Corte<br />

Costituzionale per un nuovo scrutinio<br />

dell’art. 99, secondo comma,<br />

del D.P.R. n. 1092 del 1973 – ove<br />

ritenuto “riformulato” (a seguito della<br />

sentenza n. 494/93 della Corte<br />

Costituzionale) nei termini indicati<br />

dall’I.N.P.D.A.P. – per violazione<br />

degli artt. 3 e 36 della Costituzione;<br />

- che in ordine alla richiesta principale<br />

il difensore di parte appellata<br />

si è richiamato alla giurisprudenza<br />

di questa stessa Terza Sezione<br />

Giurisdizionale Centrale, sostenendo,<br />

al riguardo, che alla sentenza<br />

di Antonio Taviano<br />

LA “VEXATA QUAESTIO” DEL DIVIETO DI CUMULO DELLA INDENNITA’ INTEGRATIVA<br />

SPECIALE IN PIU’ TRATTAMENTI PENSIONISTICI<br />

n. 494/1993 della Corte Costituzionale<br />

non può attribuirsi natura<br />

“additiva”, ma semmai “additiva di<br />

principio” come, del resto, chiaramente<br />

desumibile dalle successive<br />

ordinanze n. 438 del 1998 e n. 517<br />

del 2000 e dalla successiva sentenza<br />

n. 516 del 2000 della stessa<br />

Corte Costituzionale;<br />

- che in ordine alla richiesta<br />

subordinata lo stesso difensore ha<br />

rappresentato che ove il secondo<br />

comma dell’articolo 99 del D.P.R.<br />

n. 1092 del 1973 dovesse ritenersi<br />

vigente nella “riformulazione” indicata<br />

dalle SS.RR. nella recente<br />

sentenza n. 2/QM/20<strong>06</strong>, lo stesso<br />

si porrebbe in contrasto e in disarmonia<br />

con il residuo testo dell’articolo<br />

99, con le tabelle n. 2 e 3<br />

annesse allo stesso D.P.R. n. 1092<br />

(come sostituite dalla legge n. 176<br />

del 1977) e con la legislazione pensionistica<br />

statale successiva alla<br />

legge n. 724 del 1994, creando, in<br />

tal modo, disparità di trattamento: -<br />

tra pensionato che presta opera<br />

retribuita alle dipendenze della P.A.<br />

e titolare di due trattamenti pensionistici;<br />

tra titolari di plurimi trattamenti<br />

pensionistici ante e post<br />

31.12.1994; tra pensionati con pensioni<br />

inferiori al minimo INPS per<br />

l’illegittimo appiattimento dei rispettivi<br />

trattamenti; tra pensionati, privilegiati<br />

o meno, con trattamenti pensionistici<br />

superiori anche di un solo<br />

euro al minimo INPS che non beneficerebbero<br />

di alcun importo per<br />

I.I.S. e pensionati con trattamento<br />

inferiore al minimo INPS che avrebbero<br />

diritto all’integrazione differenziale;<br />

in Sicilia, tra titolari di due<br />

pensioni statali e titolari di una pensione<br />

statale e di una pensione della<br />

Regione;<br />

24 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


- che alla pubblica udienza del<br />

31.3.20<strong>06</strong>, mentre il difensore di<br />

parte appellante si è semplicemente<br />

richiamato agli atti scritti confermandone<br />

considerazioni e conclusioni,<br />

il difensore di parte appellata<br />

ha ulteriormente esplicitato le argomentazioni<br />

che dovrebbero condurre<br />

questo Giudice di appello a<br />

confermare la propria consolidata<br />

giurisprudenza (peraltro finora condivisa<br />

da quasi tutte le Sezioni Giurisdizionali<br />

regionali) in punto di<br />

espunzione dall’ordinamento giuridico<br />

del c.d. divieto di cumulo (articolo<br />

99, secondo comma, del<br />

D.P.R. n. 1092 del 1973) in ipotesi<br />

di fruizione di plurimi trattamenti di<br />

pensione o, in subordine, (ove questo<br />

Giudice ritenesse di dover<br />

riconsiderare, alla luce della recente<br />

sentenza 2/QM/20<strong>06</strong> delle<br />

SS.RR. di questa Corte dei Conti,<br />

la giurisprudenza della Sezione)<br />

dovrebbero condurre ad una nuova<br />

rimessione degli atti alla Corte<br />

Costituzionale al fine di una nuova<br />

pronuncia sulla costituzionalità dell’articolo<br />

99, secondo comma, del<br />

D.P.R. n. 1092 del 1973, nella “formulazione”<br />

intesa vigente dalla<br />

ricordata sentenza 2/QM/20<strong>06</strong> delle<br />

SS.RR.<br />

CONSIDERATO IN DIRITTO<br />

Ribadito e precisato:<br />

1) che, come indicato nella precedente<br />

esposizione in fatto, la<br />

questione sulla quale è stato richiamato,<br />

ancora una volta, a pronunciarsi,<br />

concerne (tenuto conto del<br />

“capo” della sentenza che è stato<br />

appellato) il diritto negato dall’Amministrazione,<br />

ma riconosciuto dal<br />

primo Giudice – alla corresponsione<br />

dell’I.I.S. in misura intera su più<br />

trattamenti di pensione;<br />

2) che sul punto questo giudicante<br />

– che finora si era pronunciato<br />

nel senso che tale diritto doveva<br />

essere riconosciuto per doversi<br />

ritenere non più vigente nel nostro<br />

ordinamento giuridico il c.d. “divieto<br />

di cumulo” di cui all’originaria formulazione<br />

dell’articolo 99, secondo<br />

comma, del D.P.R. n. 1092 del<br />

1973 – ritiene, ora, di dover condi-<br />

videre l’orientamento delle SS.RR.<br />

di questa Corte dei Conti e, quindi,<br />

di ritenere applicabile normativa<br />

quale specificata dalle suddette<br />

SS.RR. nella recente sentenza<br />

2/QM/20<strong>06</strong> che porta ad accogliere<br />

l’atto di appello proposto<br />

dall’I.N.P.D.A.P., e, quindi, a negare<br />

il diritto di parte appellata alla<br />

corresponsione dell’I.I.S. in misura<br />

intera su ambedue i trattamenti di<br />

quiescenza di cui è titolare;<br />

3) che un tale esito del giudizio<br />

non sembra costituzionalmente<br />

legittimo;<br />

tutto ciò ribadito e precisato questo<br />

Giudice di appello, accogliendo<br />

la subordinata istanza di parte<br />

appellata, ritiene di dover necessariamente<br />

rimettere ancora una volta<br />

alla Corte Costituzionale la questione<br />

in punto di legittimità costituzionale<br />

dell’articolo 99, secondo comma,<br />

del D.P.R. n. 1092 del 1973 per<br />

contrasto con l’articolo 3 della Carta<br />

Costituzionale.<br />

A tal fine questo Giudice osserva:<br />

sulla non manifesta infondatezza.<br />

Come noto, al momento della<br />

prima rimessione (ordinanza del<br />

9.2.1988 di questa Corte dei Conti)<br />

della questione del c.d. divieto di<br />

cumulo dell’I.I.S. – fatto riferimento<br />

alla normativa statale – esistevano<br />

norme correttamente coordinate tra<br />

loro e sicuramente (in disparte la<br />

loro possibile non conformità agli<br />

articoli 36 e 38 della Costituzione)<br />

non discriminatrici e precisamente:-<br />

da una parte, per il caso di pensionato-lavoratore,<br />

il comma quinto<br />

dell’articolo 99 del D.P.R. n. 1092<br />

del 1973 (ai sensi del quale era<br />

sospesa la concessione dell’I.I.S.<br />

nei confronti dei pensionati che<br />

prestavano opera retribuita, sotto<br />

qualsiasi forma, presso lo Stato, le<br />

Amministrazioni pubbliche e gli altri<br />

enti pubblici) e l’articolo 17 della<br />

legge n. 843 del 21.12.1978 (ai<br />

sensi del quale I.I.S. non era cumulabile<br />

con la retribuzione percepita<br />

in costanza di lavoro alle dipendenze<br />

di terzi) dall’altra parte il secondo<br />

comma dello stesso articolo 99<br />

(ai sensi del quale al titolare di più<br />

pensioni o assegni l’I.I.S. compete<br />

ad un solo titolo.). Per i dipendenti<br />

dell’Amministrazione regionale siciliana<br />

vigeva, a sua volta, analoga<br />

norma (art. 4 della L.R. n. 17 del<br />

<strong>04</strong>.07.1978) riguardante il divieto di<br />

cumulo di I.I.S. (c.d. indennità di<br />

contingenza) per ambo i casi di<br />

pensionato-lavoratore e pensionato<br />

titolare di più trattamenti di riposo.<br />

Dal 1989 le norme disciplinanti il<br />

cumulo (sub specie di divieto o<br />

sospensione) dell’I.I.S. in ipotesi di<br />

contestuale prestazione di attività<br />

di lavoro subordinato sono state<br />

oggetto di esame da parte di codesta<br />

Corte Costituzionale che:- con<br />

sentenza n. 566 del 1989 dichiarava,<br />

tout court (e cioè senza alcun<br />

riferimento al c.d. minimo INPS), la<br />

illegittimità costituzionale del quinto<br />

comma dell’art. 92 del D.P.R. n.<br />

1092 del 1973; - con sentenza n.<br />

2<strong>04</strong> del 1992 dichiarava l’illegittimità<br />

costituzionale dell’art. 17 della<br />

legge n. 843 del 1978 (e art. 15 del<br />

D.L. 30.12.1979 n. 663, conv. con<br />

legge n. 33 del 1980) “nella parte in<br />

cui non determina la misura della<br />

retribuzione oltre la quale diventa<br />

operante l’esclusione (e il congelamento)<br />

dell’I.I.S.”; - con sentenza<br />

n. 376 del 1994 dichiarava l’illegittimità<br />

costituzionale dell’articolo 4<br />

della legge regionale siciliana n. 17<br />

del 1978 nella “parte in cui non prevede<br />

che nei confronti del titolare di<br />

più pensioni debba comunque farsi<br />

salvo l’importo corrispondente al<br />

c.d. minimo INPS”. Con dette ultime<br />

due sentenze veniva, quindi,<br />

introdotto il “concetto” del limite<br />

(della retribuzione o di una delle<br />

due pensioni) al di sotto del quale<br />

non poteva pervenirsi all’esclusione<br />

(o al congelamento) dell’I.I.S..<br />

Anche il secondo comma dello<br />

stesso art. 99 del D.P.R. n. 1092<br />

del 1973 è stato soggetto all’esame<br />

da parte di codesta Corte Costituzionale<br />

che con sentenza n. 494<br />

del 1993 ne dichiarava l’illegittimità<br />

costituzionale “nella parte in cui<br />

non prevede che nei confronti del<br />

titolare di due pensioni, pur restan-<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 25


do vietato il cumulo delle I.I.S.,<br />

debba comunque farsi salvo l’importo<br />

corrispondente al c.d. minimo<br />

INPS.”<br />

Al termine di questo “primo processo”<br />

di epurazione di norme o di<br />

correzione di norme ritenute costituzionalmente<br />

illegittime, nel mentre<br />

ad avviso di questo stesso Giudice<br />

remittente – che aveva inteso<br />

attribuire alla sentenza n. 494 del<br />

1993 non una vera e propria valenza<br />

additiva per doversi ritenere l’individuato<br />

minimo INPS come indicazione<br />

per il legislatore – la conseguenza<br />

più logica, e comunque<br />

più rispondente ai principi costituzionali<br />

era stata quella intesa a<br />

vedere, anche in ipotesi di doppio<br />

trattamento di pensione la caducazione<br />

del c.d. divieto di cumulo<br />

(sub specie di non spettanza o di<br />

sospensione) – secondo le Sezioni<br />

Riunite (sentenza 2/QM/20<strong>06</strong>) si è<br />

consolidata una situazione normativa<br />

ai sensi della quale la spettanza<br />

della “doppia” I.I.S. compete<br />

solo al pensionato-lavoratore e non<br />

anche al titolare (non ex dipendente<br />

della regione siciliana) di due<br />

pensioni (lo stesso precedente<br />

pensionato-lavoratore) giunto al<br />

termine della “seconda” attività<br />

lavorativa. A quest’ultimo, viceversa,<br />

sarebbe dovuta la sola integrazione<br />

della pensione al c.d. minimo<br />

INPS.<br />

Orbene, essendo questo ormai<br />

il “diritto vivente”, ne consegue che:<br />

a) mentre è caduto, per contrasto<br />

con gli articoli della Carta Costituzionale<br />

il divieto di percepire l’I.I.S.<br />

in misura intera sulla pensione in<br />

caso di contemporaneo svolgimento<br />

da parte del pensionato di attività<br />

lavorativa subordinata (tanto alle<br />

dipendenze di privati quanto di<br />

Amministrazioni pubbliche), b) non<br />

è viceversa caduto il divieto di percepire<br />

l’I.I.S. in misura intera su<br />

entrambi i trattamenti pensionistici<br />

attribuiti al precedente (lo stesso)<br />

pensionato-lavoratore al termine<br />

della “seconda attività di lavoro<br />

subordinato”.<br />

Si presenta, pertanto, un assoluto<br />

anacronismo di disciplina nor-<br />

mativa tra due posizioni sostanzialmente<br />

identiche (doppia fonte di<br />

reddito) – delle quali due posizioni<br />

la seconda (reddito da sole pensioni)<br />

è sicuramente più degna di tutela<br />

– e, quindi, si prospetta una evidente<br />

discriminazione denunciabile<br />

con riguardo dall’articolo 3 della<br />

Costituzione.<br />

Sulla rilevanza.<br />

Sulla rilevanza della questione è<br />

sufficiente sottolineare che applicando<br />

il diritto vivente si dovrebbe<br />

accogliere l’appello<br />

dell’I.N.P.D.A.P., mentre se dovesse<br />

essere dichiarata l’incostituzionalità<br />

del secondo comma dell’articolo<br />

99 del D.P.R. n. 1092 del<br />

1973, parte appellata potrebbe<br />

vedersi confermato il diritto ad essa<br />

riconosciuta dal Giudice di primo<br />

grado.<br />

PER QUESTI MOTIVI<br />

La Corte dei Conti, Terza Sezione<br />

Giurisdizionale Centrale, visti gli<br />

articoli 134 della Costituzione, 1<br />

della legge 09.02.1948 n. 1 e 23<br />

della legge 11.02.1953 n. 87:<br />

– dichiara non manifestamente<br />

infondata, nonché rilevante ai fini<br />

del decidere la presente controversia,<br />

la questione di legittimità costituzionale<br />

dell’articolo 99, secondo<br />

comma, del D.P.R. n. 1092 del<br />

29.12.1973, per violazione dell’articolo<br />

3 della Costituzione con riferimento<br />

alla posizione del pensionato/dipendente<br />

ovvero con riferimento<br />

all’articolo 99, quinto comma, dello<br />

stesso D.P.R. n. 1092 del 1973,<br />

come originariamente vigente.<br />

– sospende il presente giudizio<br />

e dà mandato alla Segreteria di trasmettere<br />

gli atti alla Corte Costituzionale,<br />

– ordina alla stessa Segreteria<br />

di notificare la presente Ordinanza<br />

alle parti in causa ed al Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri e, infine,<br />

di comunicare la stessa ai Presidenti<br />

della Camera dei Deputati e<br />

del Senato della Repubblica».<br />

Va, inoltre segnalata l’ordinanza<br />

n. 58 del 30 marzo 20<strong>06</strong> della<br />

Sezione Giurisdizionale per la<br />

Toscana:<br />

«Sezione Giurisdizionale<br />

Toscana, Ordinanza 30 marzo<br />

20<strong>06</strong> n. 58, Giudice Unico Gasparri;<br />

- che ha giudicato rilevante e non<br />

manifestamente infondata la questione<br />

di legittimità costituzionale<br />

dell’art. 99, 2° comma, del D.P.R.<br />

29 dicembre 1973 n. 1092, come<br />

risultante dopo la sentenza n. 494<br />

del 1993, per contrasto con gli artt.<br />

3, 36 e 38 della Costituzione; infatti,<br />

il legislatore, con la legge n. 724<br />

del 1994, anziché raccogliere l’indicazione<br />

del Giudice delle leggi,<br />

contenuta nella sentenza n.<br />

494/1993, di salvaguardare – pur<br />

permanendo il divieto di cumulo<br />

dell’I.I.S. – un parametro minimo<br />

che tenesse conto delle giuste esigenze<br />

di vita del pensionato, conglobando<br />

l’I.I.S. nella pensione ha<br />

addirittura trasformato quella che<br />

era una retribuzione (differita)<br />

accessoria in retribuzione primaria,<br />

con ciò evidenziando il suo chiaro<br />

intento di non riproporre tale divieto:<br />

del nuovo assetto normativo ha<br />

evidentemente preso atto la Corte<br />

Costituzionale con le citate pronunzie<br />

n. 428/1998, 516/2000 e<br />

517/2000. Si versa però, attualmente,<br />

nella macroscopica disparità<br />

di trattamento tra i percettori di<br />

plurimi pensionistici ante Legge n.<br />

724/1994 (che godrebbero del<br />

mantenimento di più indennità integrative<br />

speciali, ma ancorate inevitabilmente<br />

al c.d. minimo INPS) e i<br />

percettori di plurime pensioni post<br />

Legge n. 724/94 (i quali, a parità di<br />

condizioni e di trattamenti pensionistici,<br />

solo temporalmente differenziati<br />

quanto al momento della loro<br />

liquidazione, godrebbero di indennità<br />

integrative speciali senz’altro<br />

integrali essendo tale voce divenuta<br />

parte integrante della retribuzione<br />

principale)».<br />

Non rimane che attendere l’ulteriore<br />

decisione della Corte Costituzionale<br />

che è da augurarsi sia favorevole<br />

alle legittime aspettative<br />

degli interessati.<br />

26 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


VITA NELLE SEZIONI<br />

Fin. Taggiasco mostrano con orgoglio<br />

l’attestato di benemerenza.<br />

Sezione di Alba<br />

Il 31 marzo 20<strong>06</strong> si è tenuto ad<br />

Alba, presso la Parrocchia del Cristo<br />

Re, il tradizionale incontro delle Fiamme<br />

Gialle in servizio con quelle in<br />

congedo al fine di celebrare il “Precetto<br />

Pasquale 20<strong>06</strong>”.<br />

Alla cerimonia, presieduta dal Cappellano<br />

Militare Capo Mons. Jean<br />

Pierre Ravotti, che ha celebrato la S.<br />

Messa ed ha rivolto nella sua omelia<br />

parole ricche di significato umano e<br />

spirituale, hanno partecipato molti soci<br />

della Sezione di Alba e loro familiari.<br />

Molto gradita la partecipazione del<br />

Sezione di Ventimiglia<br />

l Presidente della Sezione di Ventimiglia,<br />

M.O. Ambrogio Porcheddu,<br />

ha consegnato di recente gli attestati<br />

di benemerenza, per i loro 80 anni di<br />

età, ai soci S.Ten. Primo Pellegri e<br />

Fin. Nico Taggiasco, concessi dal<br />

Presidente dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro<br />

Di Marco.<br />

Nella foto i soci S.Ten. Pellegri e<br />

Magg. Fabrizio Bonello, Comandante<br />

della Compagnia di Alba, del Cap.<br />

Fabio Sava, Comandante della Compagnia<br />

di Bra, e del Presidente della<br />

Sezione ANFI, Cap. Federico Felicetti.<br />

Al termine dell’incontro i partecipanti<br />

si sono recati a Serralunga d’Alba<br />

per il pranzo sociale.<br />

Sezione di Lodi<br />

Il 31 marzo 20<strong>06</strong> alcuni soci della<br />

Sezione ANFI di Lodi hanno partecipato<br />

al precetto pasquale interforze<br />

20<strong>06</strong>. la cerimonia è stata presieduta<br />

da Mons. Giuseppe Merisi, Vescovo<br />

di Lodi, alla presenza delle Autorità<br />

civili, militari ed Associazioni d’Arma<br />

con i rispettivi labari (ved. foto).<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 27


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Genova<br />

Il 10 maggio 20<strong>06</strong> a Genova, presso<br />

il Circolo Ufficiali dell’Esercito, si è<br />

tenuta la consueta riunione annuale del<br />

Lions, alla quale hanno preso parte tutte<br />

le Autorità Istituzionali di Genova.<br />

Nella circostanza il Governatore<br />

della Fondazione ha consegnato al<br />

Cap. Comm. Carmine Miglino, Presidente<br />

della Sezione di Genova, la<br />

Bandiera <strong>Nazionale</strong>, quale segno di<br />

riconoscimento per l’impegno dimostrato<br />

nel campo del sociale dall’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Finanzieri</strong> di Genova.<br />

Nella foto, la consegna al Cap.<br />

Miglino della Bandiera <strong>Nazionale</strong>.<br />

Sezione di Bolzano<br />

Lo scorso mese di marzo la Sezione<br />

ANFI di Bolzano ha organizzato il<br />

pranzo sociale presso un noto ristorante<br />

della zona al quale hanno partecipato<br />

numerosi soci e familiari.<br />

Ospiti graditissimi il Primo Cappellano<br />

Militare Capo Mons. Mario Mucci<br />

ed il Consigliere <strong>Nazionale</strong> Alessandro<br />

Mazzei.<br />

La foto ritrae i convenuti all’esterno<br />

del ristorante.<br />

Sezione di Alessandria<br />

Nei giorni 18,19 e 20 maggio 20<strong>06</strong><br />

alcuni soci della Sezione di Alessandria<br />

hanno partecipato ad una gita<br />

sociale al castello di Miramare (Trieste)<br />

e al Sacrario di Redipuglia.<br />

La foto di gruppo illustra la visita al<br />

Castello di Miramare, presso Trieste.<br />

28 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


dente della Sezione di Ravenna, App.<br />

sc. Sisinnio Aresti.<br />

Nella foto lo scambio dei crest delle<br />

sezioni tra i soci partecipanti alla<br />

gita.<br />

Sezione di Jesi<br />

Dal 19 al 21 maggio 20<strong>06</strong> i soci e<br />

familiari della Sezione ANFI di Jesi<br />

hanno effettuato una gita sociale in<br />

Liguria con visita alle città di Lucca,<br />

Pisa e alle Cinque Terre.<br />

Nella foto la comitiva dei gitanti<br />

durante la visita a Pisa.<br />

Sezione di Aprilia<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

I soci della Sezione ANFI di Aprilia,<br />

accompagnati dal loro Presidente,<br />

S.Ten. Genino Cafaro, nei giorni<br />

29/30 aprile e 1° maggio 20<strong>06</strong> hanno<br />

effettuato una gita socio-culturale a<br />

Ferrara, Comacchio, Ravenna, visitando<br />

i vari monumenti e musei nelle<br />

predette località e inoltre, il parco “Italia<br />

in miniatura” di Viserba (RN).<br />

Nell’occasione, il Presidente ed il<br />

gruppo dei soci, hanno avuto un cordiale<br />

incontro, con scambio dei<br />

rispettivi crest delle Sezioni, con il<br />

Presidente della Sezione di Cervia,<br />

App. Silvano Carboni, e con il Presi-<br />

Sezione di S.Benedetto del Tronto<br />

Nei giorni dall’11 al 14 maggio<br />

20<strong>06</strong> i soci e familiari della Sezione<br />

ANFI di S. Benedetto del Tronto (AP)<br />

hanno effettuato una gita turistica sulla<br />

Costa Ligure e Costa Azzurra visitando<br />

il Golfo di La Spezia, le Cinque<br />

Terre, Portovenere, l’Acquario di<br />

Genova, San Remo, il Principato di<br />

Monaco, Nizza e Cannes.<br />

Nella foto il gruppo dei gitanti posa<br />

davanti alla residenza reale del Principato<br />

di Monaco.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 29


VITA NELLE SEZIONI<br />

di cavalieri, svoltosi a Cagliari il 1° maggio<br />

in concomitanza con la festa patronale<br />

di Sant’Efisio, provenienti da<br />

numerosi comuni della Sardegna.<br />

Nella foto il gruppo dei soci partecipanti<br />

durante la visita ad alcune località<br />

pittoresche della costa sarda.<br />

Sezione di Roma 2/Ovest<br />

La Sezione di Roma 2/Ovest in data<br />

7 maggio u.s. ha effettuato una gita<br />

sociale a Subiaco (Roma) per visitare il<br />

monastero di S. Scolastica e il Sacro<br />

Speco.<br />

La foto ritrae i soci durante la visita<br />

al monastero di S. Scolastica.<br />

Sezione di Roma 3/Est<br />

Dal 26 aprile al 3 maggio 20<strong>06</strong>, la<br />

Sezione di Roma 3/Est ha organizzato<br />

una gita socio-culturale in Sardegna,<br />

cui ha partecipato un folto numero di<br />

soci con i propri familiari.<br />

La gita sociale, favorita anche dal<br />

bel tempo, si è svolta in un clima sereno<br />

e festoso giacchè i partecipanti hanno<br />

avuto modo di ammirare le bellezze<br />

naturali di buona parte della Regione<br />

tra cui i Nuraghi, le grotte di Nettuno, i<br />

musei e le cattedrali esistenti nelle<br />

varie località visitate.<br />

Nell’occasione i gitanti hanno avuto<br />

la possibilità di assistere ed ammirare<br />

la famosa sfilata dei gruppi folkloristici e<br />

Sezione di Rovigo<br />

Il Consiglio di Sezione di Rovigo, in<br />

sintonia con il desiderio espresso dai<br />

soci e loro famiglie, nei giorni 27 e 28<br />

maggio u.s. ha organizzato una gita<br />

turistica sul Lago di Como e di Lugano.<br />

Nei due giorni di permanenza sul<br />

Lago di Como si sono visitati Villa Carlotta,<br />

Villa Melzi d’Erlin, i paesi di Dongo<br />

e Gravedona ed è stata effettuata<br />

una escursione con battello a Bellagio<br />

La comitiva si è trasferita poi a<br />

Lugano visitando i luoghi ove è stato<br />

ambientato il romanzo “Piccolo Mondo<br />

Antico” del Fogazzaro. Nel pomeriggio<br />

è stata visitata la città di Como con passeggiata<br />

lungo il lago.<br />

Nella foto la comitiva in visita alla<br />

città di Como.<br />

30 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


città.<br />

Le successive giornate sono state<br />

dedicate alla bellissima città di Praga,<br />

dove si è potuto ammirare, tra l’altro,<br />

il maestoso Castello di Praga, l’isola<br />

di Kampa, la splendida Chiesa di<br />

S. Nicola, la città vecchia e altri luoghi<br />

caratteristici.<br />

L’ultima sera, la comitiva ha effettuato<br />

una mini crociera sul fiume Moldava<br />

che attraversa la città, cenando<br />

a bordo.<br />

La foto ritrae i soci partecipanti<br />

davanti al castello di Cesky Krumlov.<br />

Sezione di Palermo<br />

Il 25 aprile 20<strong>06</strong> numerosi soci del-<br />

Sezione di Forlì<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

Nei giorni dal 20 al 24 maggio u.s.<br />

un numeroso gruppo di soci della<br />

Sezione ANFI di Forlì, accompagnati<br />

dal loro Presidente M.A. c.s. Giancarlo<br />

Ceccherini, e dal V. Presidente M.c.<br />

Giorgio Brognara, unitamente ai familiari,<br />

ha effettuato la consueta gita turistica<br />

di primavera. La gita quest’anno<br />

ha avuto come meta la Repubblica<br />

Ceca e precisamente Praga e Cesky<br />

Krumlov.<br />

Il giorno 20 la comitiva ha raggiunto<br />

Linz in Austria per il pernottamento.<br />

Successivamente ha visitato la cittadina<br />

di Cesky Krumlov e con una guida<br />

locale, il possente Castello della<br />

la Sezione ANFI di Palermo hanno<br />

effettuato una gita sociale a Gangi<br />

(Palermo).<br />

Nella foto, la comitiva dei soci<br />

durante la breve visita alla sede di<br />

Gangi.<br />

Sezione di Predazzo<br />

La Sezione di Predazzo ha effettuato<br />

una interessante gita socio culturale<br />

nei giorni 13 e 14 maggio 20<strong>06</strong><br />

in Slovenia con visita alle Grotte di<br />

San Canziano e alle cittadine di Portorose,<br />

Pirano e Trieste sulla via del<br />

ritorno.<br />

La foto ritrae il gruppo dei partecipanti<br />

sul lungomare di Portorose.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 31


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Vasto<br />

L’ 8 aprile 20<strong>06</strong> in occasione del<br />

pranzo sociale di Pasqua che quest’anno<br />

si è tenuto assieme ai soci<br />

della Sezione di Termoli (CB), al<br />

socio App. Guido Di Iorio è stato consegnato<br />

l’attestato di benemerenza.<br />

In tale circostanza, al socio Guido<br />

Di Iorio sono stati manifestati la stima,<br />

la simpatia nonché il sentito ringraziamento<br />

da parte del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di Marco,<br />

e di tutta l’<strong>Associazione</strong> per la sua<br />

lunga e meritoria attività svolta nelle<br />

file dell’ANFI.<br />

Nella foto, l’App. Guido Di Iorio<br />

Sezione di Terracina<br />

Il 9 aprile 20<strong>06</strong> i soci e familiari<br />

della Sezione di ANFI di Terracina si<br />

sono recati al Santuario della Madonna<br />

della Civita di Itri (LT) per il tradizionale<br />

Precetto Pasquale.<br />

Al termine della funzione i partecipanti,<br />

al seguito del Presidente della<br />

Sezione T.Col. Giovanni Turriziani,<br />

hanno raggiunto il ristorante il “Pozzo”<br />

a Lenola per consumarvi un ottimo<br />

pranzo sociale.<br />

Nella foto i soci e i familiari durante<br />

il Precetto Pasquale nel Santuario<br />

della Madonna della Civita di Itri.<br />

riceve L’attestato di benemerenza<br />

concessogli dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />

Sezione di L’Aquila<br />

La Sezione di L’Aquila in data 28<br />

maggio 20<strong>06</strong> ha effettuato una gita<br />

sociale e culturale presso il Santuario<br />

della Madonna del Divino Amore in<br />

Roma per poi proseguire per i Castelli<br />

Romani, visitando Grottaferrata, il<br />

Lago di Castel Gandolfo e Velletri,<br />

ultima sosta per il rientro a L’Aquila.<br />

Nella foto, il gruppo dei soci e<br />

familiari nel Santuario del Divino<br />

Amore.<br />

32 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


panti nei pressi del Santuario di S.<br />

Gerardo a Maiella in Materdomini.<br />

Sezione di Chieti<br />

Il 5 giugno 20<strong>06</strong> in Chieti, presso il<br />

Comando Regione Carabinieri, si è<br />

svolta la celebrazione della festa dell’Arma.<br />

Nella foto la rappresentanza della<br />

Sezione ANFI di Chieti che ha partecipato<br />

alla festa dell’Arma.<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Campobasso<br />

Il giorno 4 giugno 20<strong>06</strong> la Sezione<br />

di Campobasso ha effettuato una gita<br />

socio-turistica-culturale presso il Santuario<br />

di San Gerardo a Maiella in<br />

Materdomini (AV).<br />

I soci e i familiari, accompagnati<br />

dal Presidente della Sezione M.c.<br />

Cav. Michele Rapuano, hanno consumato<br />

il pranzo sociale in un noto<br />

ristorante di Montella (AV).<br />

Nel pomeriggio hanno proseguito<br />

il viaggio verso il Santuario della<br />

Madonna del Rosario di Pompei, ove<br />

hanno assistito alla S. Messa.<br />

La foto ritrae il gruppo dei parteci-<br />

Sezione di Trani<br />

Il 23 maggio u.s. presso la Sezione<br />

di Trani è stato festeggiato l’80°<br />

compleanno del socio Brig. C. Matteo<br />

Coppolecchia, con la partecipazione<br />

di numerosi soci e loro familiari.<br />

Durante il convivio il Presidente di<br />

Sezione, Brig. c. Pietro Di Micco, ha<br />

consegnato l’attestato di benemerenza,<br />

concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Gen.C.A. Pietro Di Marco.<br />

Nella foto, il momento della consegna<br />

dell’attestato.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 33


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Figli di soci che si fanno onore<br />

Il Capitano Clarbruno Vedruccio<br />

figlio del M.M.A.c.s. Brunello<br />

Vedruccio, socio della Sezione ANFI<br />

di Taranto, chiede alla Direzione del<br />

Periodico Fiamme Gialle di pubblicare<br />

una breve relazione riportata sul<br />

“settimanale la Repubblica delle<br />

Donne” del 22 aprile u.s. a firma del<br />

giornalista Colaprico nella quale si<br />

parla del Capitano di Fregata della<br />

Marina Militare Clarbruno Vedruccio,<br />

figlio del M.M.A.c.s. della Guardia di<br />

Finanza Brunello Vedruccio, il quale<br />

ha progettato una macchina che è in<br />

grado di rilevare i “tumori”.<br />

Il Capitano Vedruccio ha studiato<br />

Fisica e si è specializzato a Los<br />

Angeles.<br />

Riportiamo in sintesi quanto scrive<br />

il giornalista Colaprico: «Stava<br />

studiando un nuovo modello di cercamine,<br />

quando Clarbruno Vedruccio,<br />

Capitano di Fregata della Marina<br />

Militare e scienziato, ha trovato qualcosa<br />

che non si attendeva. Seduto al<br />

tavolino di un bar, affacciato sulla<br />

scogliera pugliese di Porto Badisco,<br />

la racconta così: “Eravamo andati<br />

per un’esercitazione militare su una<br />

spiaggia deserta della zona di Brindisi.<br />

Io avevo portato alcuni cercamine<br />

e non funzionarono. Gli incursori<br />

della Fanteria di Marina del Battaglione<br />

San Marco non riuscivano a<br />

scoprire gli ordigni nascosti: non<br />

sono costruiti per essere trovati…<br />

Solo raspando a mano, e ben<br />

sapendo che erano inerti, li beccammo,<br />

dopo quattro ore, e quel pezzo<br />

di sabbia era un quadrato grande<br />

venti metri. Se quelle mine fossero<br />

state vere, saremmo morti. Non è un<br />

bel pensiero. Allora mi misi a studiare<br />

una macchina cercamine che<br />

potesse costituire un’alternativa e un<br />

giorno, facendo i test di laboratorio,<br />

mi accorsi di una cosa che non avevo<br />

previsto. La mia macchina leggeva<br />

i tumori». Più che dello stupore,<br />

CLARBRUNO VEDRUCCIO<br />

forse digerito in fretta, o forse tenuto<br />

sepolto sotto la sua scorza di “cervellone”<br />

militare, Vedruccio preferisce<br />

parlare della scoperta: «Il fatto<br />

non era del tutto casuale. In quel<br />

periodo non stava lavorando esclusivamente<br />

a un nuovo tipo di cercamine,<br />

ma anche a un radar che leggesse<br />

la presenza degli uomini e li<br />

riconoscesse dagli animali di media<br />

taglia, come i cani. Mi aspettavo<br />

dunque risposte di un certo tipo, ma<br />

ammetto che non avrei mai pensato<br />

che lo strumento possedesse una<br />

spiccata capacità di rilevare stati<br />

patologici. Rilevare una persona si,<br />

era quello che cercavo. Ma che scoprisse<br />

una malattia, no».<br />

La carriera di Vedruccio, 51 anni,<br />

fisico, è lontana dai soliti canoni:<br />

«Ho cominciato a occuparmi di tecnologia<br />

militare che non sapevo scrivere»<br />

scherza sciorinando un preciso<br />

ricordo d’infanzia. Chiude gli<br />

occhi e ricorda: «Nel 1958 cadde un<br />

aereo al largo di Torre Canne. Era<br />

un caccia militare, era inverno, e mio<br />

padre, che comandava la brigata<br />

costiera della GdF, si gettò a nuoto<br />

per salvare il pilota. Ma non ci fu<br />

niente da fare, nell’impatto s’era rotto<br />

il collo. Papà riuscì a portarlo a<br />

riva, nonostante il mare mosso. Lui<br />

ebbe un encomio solenne dal Presidente<br />

della Repubblica e io i rottami<br />

dell’aereo, nel senso che finirono nel<br />

cortile della caserma. Ci ho passato<br />

giorni e giorni, lì dentro, nella carlinga,<br />

tra i comandi. Ricordo anche la<br />

sala radio, uno stanzino con le luci<br />

attenuate e apparecchi neri…». Quei<br />

ricordi di bambino, come se fossero<br />

chiusi in una bolla, li aveva rimossi<br />

sino a quando, «mentre frequentavo<br />

il liceo scientifico, ho sentito il bisogno,<br />

impellente, di studiare elettronica.<br />

Trascurai i libri e mi buttai sui<br />

manuali».<br />

Ore e ore: un po’ sui libri, un po’<br />

con il cacciavite in mano. Dopo la<br />

maturità, «mi sono iscritto a Geologia<br />

Marina, a Bologna. Sognavo di<br />

diventare un ricercatore del mare,<br />

come Jean Jacques Cousteau, ma<br />

capii che non ci sarei arrivato mai. Mi<br />

è spiaciuto, ma ho mollato e mi sono<br />

messo a lavorare a Bologna, in<br />

un’industria elettronica, e dopo otto<br />

mesi ho aperto una ditta per conto<br />

mio, riparavo anche i CB dei radioamatori».<br />

I ricordi del bambino hanno<br />

ormai preso il sopravvento: la ditta<br />

Vedruccio si occupa di ponti radio.<br />

«Ed è così che sono entrato in contatto<br />

con altre ditte fornitrici della<br />

Difesa e anzi, cominciando a dare<br />

una mano a questi colleghi, ho iniziato<br />

a lavorarci anch’io». La Difesa<br />

sono le Forze Armate e i Reparti<br />

Speciali: il futuro fisico, che allora ha<br />

26 anni, è uno studente – lavoratore<br />

non ancora laureato - si trova al<br />

posto giusto al momento giusto. Studia<br />

e si specializza nei sistemi di<br />

telecomunicazione, ossia nei sistemi<br />

della guerra moderna. Comincia a<br />

collaborare anche con gli ammiragli<br />

della Marina, poi con il Cnr a Bologna<br />

e un bel giorno, abbandona l’università<br />

italiana, se ne va a finire gli<br />

studi a Los Angeles. Dove, dice<br />

Vedruccio con orgoglio, «completo il<br />

master of science MSc in fisica, con<br />

una tesi sulle esplosioni nucleari in<br />

atmosfera. Era il ’90, poi continuo<br />

sino al PhD in ingegneria, con una<br />

tesi sperimentale sulla valutazione<br />

della precisione del tiro della contraerea<br />

navale. Un sistema che la<br />

nostra Marina ha poi comprato».<br />

È tra i pochi scienziati militari italiani:<br />

«È poco tempo che sono entrato<br />

in servizio e sino a un anno fa non<br />

34 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


ne conoscevo nessuno. Da un po’<br />

qualcuno. Esistono ricercatori presso<br />

varie strutture della Difesa come i<br />

Cisam, il Centro studi interforze di<br />

Pisa, o come Mariteleradar, o Mariperman,<br />

piccole enclave di studiosi».<br />

La sua vita è ormai diversa da quella<br />

che immaginava. Studia aggeggi<br />

che non entreranno mai nei negozi,<br />

ma sono stati usati dai soldati e dagli<br />

incursori, come i visori notturni o<br />

misuratori di radioattività. Si addestra<br />

sui gommoni con gli uomini e le<br />

donne del Battaglione San Marco ed<br />

è grazie a queste esercitazioni, forse<br />

proibitive per altri studiosi, che<br />

Vedruccio arriva al Trimprob, e cioè<br />

– dice – a «un semplice bioscanner<br />

che permette di diagnosticare vari<br />

tipi di patologie oncologiche e non, in<br />

maniera rapida e non invasiva. Io<br />

non avevo e non ho le risorse economiche<br />

necessarie a portare avanti<br />

da solo questo progetto, così nel<br />

2000 ho ceduto la tecnologia all’Alenia<br />

Difesa, ora Galileo Avionica della<br />

Finmeccanica. Sono stati attivati i<br />

protocolli di ricerca diagnostica,<br />

depositati presso il Ministero della<br />

Sanità, uno per i tumori alla mammella,<br />

per le patologie della prostata<br />

e uno per le patologie gastro-duodenali.<br />

I primi risultati sono stati ottimi e<br />

hanno portato all’omologazione della<br />

macchina per la ricerca del tumore<br />

alla prostata».<br />

Ma conoscendo quanto sia infido<br />

e subdolo il cancro, com’è possibile<br />

scoprirlo grazie al semplice passaggio<br />

di una sonda sul corpo umano?<br />

«È un po’ complicato da spiegare,<br />

ma diciamo che l’approccio è un po’<br />

simile a quello che fanno gli astrofisici,<br />

che per scoprire se una stella o<br />

un pianeta abbiano altri corpi celesti<br />

attorno ne analizzano le perturbazioni<br />

orbitali. In tal modo, pur non<br />

potendo osservare direttamente il<br />

corpo celeste ricercato, sanno dov’è<br />

e s e c’è, perché le perturbazioni di<br />

campo ne tradiscono la presenza. Io<br />

– spiega quest’uomo magro, timido,<br />

quasi ascetico, che parla a voce<br />

bassa – ho approntato un generatore<br />

di segnali elettromagnetici che è<br />

contemporaneamente anche un<br />

ricevitore. All’inizio, mentre pensavo<br />

al cercamine, lavoravo su tre onde<br />

radio. Mi accorsi che se con la sonda<br />

veniva esplorata la superficie del<br />

corpo e c’erano delle patologie in<br />

atto, infiammazioni, o altro, una o<br />

più di una di queste tre radionde<br />

veniva assorbita. Non a casaccio,<br />

ma in maniera selettiva, nel senso<br />

che ogni patologia riproduce lo stesso<br />

comportamento della macchina.<br />

Ci ho lavorato ancora e adesso<br />

sono certo che si possono stabilire<br />

tre cose. Una: se il tessuto è sano.<br />

Due: se è patologico. E tre, la macchina<br />

specifica anche se la patologia<br />

oncologica è benigna o maligna,<br />

e se lo stato infiammatorio è cronico<br />

o passeggero». Di questo suo<br />

“aggeggio” – che si ostina a definire<br />

“semplice“ - s’è parlato al congresso<br />

sull’elettromagnetismo avanzato<br />

tenuto nel 20<strong>04</strong> a Pisa, sull’International<br />

Review of the Armed Forces<br />

Medical Services, su European Urology,<br />

poi a Lecce, alla scuola estiva<br />

internazionale del Cnr e sull’ultimo<br />

numero di Tumori, la rivista dell’Istituto<br />

dei tumori di Milano. E’ presto<br />

per dire se anche il Trimprob possa<br />

diventare qualcosa di rivoluzionario<br />

per la medicina, come un tempo<br />

furono i raggi X, ma l’inventore giura<br />

che questo inedito tumor-detector<br />

“funziona bene“. Sostiene che il<br />

tempo sta per dargli ragione, ma<br />

inghiotte ancora bile a proposito di<br />

un’altra sua ricerca: «Sono stato<br />

sempre curioso e nei primi anni<br />

Ottanta collaboravo con un Istituto<br />

universitario di Anatomia Veterinaria.<br />

Facevo ricerche sugli occhi e sui<br />

meccanismi di visione notturna degli<br />

animali dotati di “tappeto lucido”,<br />

cioè di quella struttura che brilla<br />

quando gli occhi di notte vengono<br />

illuminati da un faro. Mi accorsi che,<br />

poiché madre natura non fa niente a<br />

caso, i risonatori in banda ottica del<br />

tappeto lucido rispondevano in R-G-<br />

NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

B-, lo stesso sistema usato dai tubi<br />

catodici delle televisioni a colori.<br />

Dopo aver fatto alcuni esperimenti<br />

di verifica, comunicai i risultati ottenuti<br />

al direttore dell’Istituto, aggiungendo<br />

che bisognava approfondire<br />

di più. Ma ero certo. I cani e probabilmente<br />

molti altri animali vedono<br />

bene a colori. Il professore, senza<br />

nemmeno prendere in considerazione<br />

il mio percorso di ricerca, mi aveva<br />

in pratica mandato a quel paese,<br />

affermando che nella letteratura<br />

scientifica era scritto che questi animali<br />

vedono in bianco e nero e sono<br />

anche fortemente astigmatici. Ero<br />

quindi fuori strada e il rapporto di<br />

collaborazione si interruppe. Alcuni<br />

anni dopo, in televisione, un telegiornale<br />

scientifico mostrò come gli<br />

scienziati del famoso MIT americano<br />

avevano scoperto che i cani<br />

vedevano a colori e che avevano<br />

pubblicato il loro lavoro di ricerca.<br />

Noi saremmo stati i primi. E’ un episodio<br />

che mi ha in qualche modo<br />

segnato. Talvolta chi ha in mano la<br />

scienza, acquista in potere e perde<br />

in curiosità».<br />

Non è un caso se il Presidente<br />

della Repubblica, con decreto del 15<br />

luglio 2005, abbia conferito a un tipo<br />

così il grado di Capitano di Fregata<br />

utilizzando la cosiddetta legge Marconi<br />

– quella che servì a far rientrare<br />

l’inventore della radio dall’Inghilterra<br />

e consentirgli di entrare in Marina<br />

per accertati meriti speciali. «Sembra<br />

che sia stata applicata solo cinque<br />

o sei volte», precisa Vedruccio<br />

che – radioamatore, paracadutista,<br />

sommozzatore, ricercatore e adesso<br />

anche Ufficiale di Marina – va fiero<br />

della sua scoperta. E a ragione.<br />

Oggi Trimprob è diffusa in una cinquantina<br />

di ospedali, come il San<br />

Raffaele di Milano, dove opera Carlo<br />

Bellorofonte, e l’Ieo di Umberto<br />

Veronesi. Utilizzata ancora a livello<br />

sperimentale, attende solo di superare<br />

gli ultimi esami. Ma c’è da giurarci:<br />

ce la farà.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 35


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Nozze d’argento<br />

Ha festeggiato il 25° anniversario di<br />

matrimonio:<br />

– Il 24.4.20<strong>06</strong>, il Brig. Carmelo Scribano,<br />

socio della Sezione di Ragusa,<br />

con la consorte Sig.ra Lucia Licita.<br />

Nozze d’oro<br />

I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />

50° anniversario di matrimonio:<br />

– Il 2.4.20<strong>06</strong>, l’App. Antonino Morreale,<br />

socio della Sezione di Genova, e<br />

consorte Sig.ra Teresita Cincinnato.<br />

– Il 7.4.20<strong>06</strong>, l’App. Vito Altieri, socio<br />

della Sezione di Gorizia, e consorte<br />

Sig.ra Solidea Marcolin.<br />

– Il 9.4.20<strong>06</strong>, l’App. Pasquale Mastrocola,<br />

consigliere della Sezione di<br />

Frosinone, e consorte Sig.ra Emidia<br />

Simonelli.<br />

– Il 13.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Rino Cinti, socio<br />

della Sezione di Padova, e consorte<br />

Sig.ra Valentina Permeggiani.<br />

– Il 15.4.20<strong>06</strong>, l’App. Pierino Smargiassi,<br />

socio della Sezione di Pescara, e<br />

consorte Sig.ra Vitalina Martinelli.<br />

– Il 16.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Paolo Mannoni,<br />

socio della Sezione di Dongo , e consorte<br />

Sig.ra Augusta Mastagli.<br />

– Il 23.4.20<strong>06</strong>, il S.Ten. Stefano Pinzarrone,<br />

socio della Sezione di Roma<br />

1/Nord, e consorte Sig.ra Giuseppina<br />

Barbieri.<br />

– Il 23.4.20<strong>06</strong>.il Fin. Sergio Savoli,<br />

socio della Sezione di Pistoia, e consorte<br />

Sig.ra Anna Maria Niccolai,<br />

– Il 25.4.20<strong>06</strong>, il M.M. Carmelo Rocca,<br />

socio della Sezione di Ragusa, e<br />

consorte Sig.ra Elda Carnemolla.<br />

– Il 26.4.20<strong>06</strong>, il M.A. Enrico De Luciano,<br />

socio della Sezione di Bergamo,<br />

e consorte Sig.ra Pina Scarfia.<br />

– Il 29.4.20<strong>06</strong>, il Sig. Umberto Mussini,<br />

socio simpatizzante della Sezione di<br />

Genova, e consorte Sig.ra Fiorenza.<br />

Nozze<br />

I seguenti soci o loro familiari si sono<br />

uniti in matrimonio:<br />

– Il 3.12.2005, il Fin. Gerolamo Carolini,<br />

socio della Sezione di Gallarate,<br />

con la Sig.na Alla Royenko.<br />

– Il 22.4.20<strong>06</strong>, la Sig.na Tiziana D’Ancona,<br />

figlia del M.O. Berardino, socio<br />

della Sezione di Padova, con il Sig.<br />

Prandi Alioscia.<br />

– Il 22.4.20<strong>06</strong>, l’Ing. Roberto Uccellari,<br />

figlio del M.A. Mauro, socio della<br />

Sezione di Bologna, con la Sig.na<br />

Federica Marcheselli.<br />

– Il 22.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Luca Vitale, figlio<br />

dell’App. Salvatore, socio della<br />

Sezione di Ragusa, con la Sig.na<br />

Cristina la Spina.<br />

– Il 24.4.20<strong>06</strong>. la Dott.ssa Rosa Giampietro,<br />

figlia del Brig. Leonardo, Presidente<br />

della Sezione di Manfredonia,<br />

con il Sig. Roberto Piccini.<br />

– Il 6.5.20<strong>06</strong>, la Sig.na Adele Anna<br />

Mandraffino, figlia dell’App. Carmelo,<br />

socio della Sezione di Policoro, con il<br />

Sig. Alfredo De Marco.<br />

Anniversari<br />

– Il 2.10.2005, il M.A.c.s. Brunello<br />

Vedruccio, socio della Sezione di<br />

Taranto, e consorte, hanno festeggiato<br />

il loro 51° anniversario di matrimonio.<br />

– Il 20.3.20<strong>06</strong>, il Sig. Santo Pagano,<br />

socio simpatizzante della Sezione di<br />

Messina e consorte Sig.ra Carmela<br />

Ruggeri, hanno festeggiato il loro 35°<br />

anniversario di matrimonio.<br />

– Il 7.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Michele Picillo,<br />

socio della Sezione di Genova, e<br />

consorte Sig.ra Anna, hanno festeggiato<br />

il loro 55° anniversario di matrimonio.<br />

– Il 13.4.20<strong>06</strong>, il Brig. Vito Schifano,<br />

consigliere della Sezione di Falconara<br />

Marittima, e consorte Sig.ra Giuseppa<br />

Coppola, hanno festeggiato il<br />

loro 40° anniversario di matrimonio.<br />

– Il 10.5.20<strong>06</strong>, il Sig. Aldo Ligato, socio<br />

simpatizzante della Sezione di Monza<br />

e consorte Sig.ra Gabriella Bossi,<br />

hanno festeggiato il loro 35° anniversario<br />

di matrimonio.<br />

Culle<br />

Sono nati:<br />

– Andrej, figlio del M.A. Mario Bella, in<br />

servizio nel Corpo, e Sig.ra Elena<br />

Chebakova, nipotino del M.A.c.s.<br />

Antonino Bella, socio della Sezione<br />

di Catania, e della consorte Sig.ra<br />

Grazia Licciardello, il 24.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Anna, primogenita dei coniugi Arch.<br />

Cristina Boga e Ing. Martino Peschiera,<br />

nipotina del M.A. Germano Boga,<br />

socio della Sezione di Fano, e della<br />

consorte Sig.ra Elena Català, il<br />

12.12.20<strong>06</strong>.<br />

– Aurora, primogenita dei coniugi Sig.<br />

Massimo Lattanzi e Sig.ra Solidea<br />

Brussa, nipotina del V.Brig. Mario<br />

Lattanzi, consigliere della Sezione di<br />

Cividale del Friuli, e della consorte<br />

Sig.ra Lucilla Lesizza, il 6.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Camilla, primogenita dei coniugi Sig.<br />

Massimo Mulargia e Sig.ra Lorella<br />

Ridolfi, nipotina del Col. Antonio<br />

Mulargia, socio della Sezione di Lecco,<br />

e della consorte Sig.ra Laura, il<br />

23.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Caterina, figlia dei coniugi Sig.ra<br />

Nicoletta Fiordelisi e Sig. Romolo<br />

Zaffi, nipotina del Brig. C. Carlo Fiordelisi,<br />

consigliere e segretario della<br />

Sezione di Ravenna, il 5.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Chiara Anastasia, figlia dei coniugi<br />

36 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


Sig.ra Giorgia Fossati e Sig. Marco<br />

Gabella, nipotina del M.O. Adriano<br />

Fossati, socio della Sezione di Bologna,<br />

e della consorte Sig.ra Angela<br />

Possi, il 28.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Daniele Mele, nipotino dell’App. Lelio<br />

Semeraro, socio della Sezione di<br />

Taranto, l’8.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Davide Musci, nipotino dell’App. Cristiano<br />

Savino, socio della Sezione di<br />

Margherita di Savoia, il 9.2.20<strong>06</strong>.<br />

– Eleonora, secondogenita del Dott.<br />

Giulio e dell’Avv.ssa Rossella Proietti,<br />

nipotina del M.A.c.s. Giovanni<br />

Proietti, socio della Sezione di<br />

Pistoia, e della consorte Sig.ra Maria,<br />

il 20.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Francesca, nipotina del Brig. C. Raffaele<br />

Rinaldi, socio della Sezione di<br />

Treviso, il 22.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Gabriele, figlio dell’App. Andrea Callegari,<br />

in servizio nel Corpo e Sig.ra<br />

Piera Spalletta, nipotino del Brig.<br />

Giuseppe Callegari, socio della<br />

Sezione di Bologna e della consorte<br />

Sig.ra Anna Troiani.<br />

– Giaira, figlia dei coniugi Sig.ra Giulia<br />

Nuzzi e Sig. Santamaria, nipotina del<br />

M.A.c.s. Santo Nuzzi, socio della<br />

Sezione di Policoro, e consorte<br />

Sig.ra Teresa, il 18.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Gianluigi, secondogenito dei coniugi<br />

Sig. Angelo Risi e Sig.ra Francesca<br />

Pacitti, nipotino del Brig. C. Luigi<br />

Risi, sindaco della Sezione di Cassino<br />

e della consorte Sig.ra Maria Marrocco,<br />

il 24.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Giovanni Battista, primogenito dei<br />

coniugi Sig. Raffaele Columbu e<br />

Sig.ra Flavia Deriu, nipotino del Fin.<br />

Sebastiano Deriu, Presidente della<br />

Sezione di Bosa, il 20.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Giulia, primogenita dei coniugi Sig.<br />

Federico Poli e Sig.ra Maria Stella<br />

Pinna, nipotina del M.O. Giovanni<br />

Pinna, socio della Sezione di Bologna,<br />

e della consorte Sig.ra Giovan-<br />

na Golino, il 6.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Giulia, primogenita della Dott.ssa<br />

Rosanna Curtarelli e Dott. Edmondo<br />

Di Pietro, nipotina del M.A.c.s. Ernesto<br />

Di Pietro, socio della Sezione di<br />

Pescara e Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

Anfi, e della consorte Sig.ra Maria<br />

Vaccari, il 25.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Lorenzo, figlio dei coniugi Sig.ra Linda<br />

Sabatini e del M.C. Francesco<br />

Bonavera, in servizio nel Corpo,<br />

nipotino del Brig. C. Palmiro Bonavera,<br />

socio della Sezione di Civitavecchia,<br />

e della nonna materna Sig.ra<br />

Carla Leonzi, il 3.2.20<strong>06</strong>.<br />

– Marco, figlio dei coniugi Sig.ra Laura<br />

Soave e Sig. Antonio Benevento,<br />

nipote del V.Brig. Silvano Soave,<br />

Presidente della Sezione di Tortona,<br />

l’11.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Marianna Morelli, nipotina del Fin.<br />

Ermes Cusan, consigliere della<br />

Sezione di Mondovì, il 28.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Mattia, primogenito dei coniugi Sig.<br />

Angelo Cortellucci e Sig.ra Cristina<br />

Callegari, nipotino del M.C. Fernando<br />

Cortellucci, e Brig. Giuseppe Callegari,<br />

entrambi soci della Sezione di<br />

Bologna, il 29.10.2005.<br />

– Mauro Maurizio, figlio dei coniugi Sig.<br />

Domenico Tulipano e Sig.ra Antonella<br />

Stella, nipotino del Brig. C. Mauro<br />

Tulipano e del Fin. Nicola Stella,<br />

entrambi soci della Sezione di Trani,<br />

il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Noemi Lucia, primogenita dei coniugi<br />

Sig. Roberto Giarrusso e Sig.ra Anna<br />

Romeo, nipotina della Sig.ra Carmen<br />

Fanò ved. del Brig. Romeo, socia<br />

della Sezione di Cremona.<br />

– Silvia, figlia dei coniugi Sig.ra Olimpia<br />

Maria Melcarne e Sig. Loreto<br />

Capogna, nipotina del Brig. C. Vito<br />

Melcarne, socio fondatore della<br />

Sezione di Manfredonia, e della consorte<br />

Sig.ra Rosanna Galati, il<br />

19.4.20<strong>06</strong>.<br />

NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Lauree<br />

Si sono recentemente laureati:<br />

– M.llo Marco Bianchi, in servizio nel<br />

Corpo, figlio del M.A. c.s. Pietro,<br />

socio della Sezione di Bologna, in<br />

“Economia e Commercio” presso l’Università<br />

di Bologna, con ottimo punteggio.<br />

– Gen. C.A. Francesco Cimmino, socio<br />

della Sezione di Pescara, in “Scienze<br />

della Sicurezza Economico Finanziaria”<br />

presso l’Università di Roma Tor<br />

Vergata.<br />

– Sig.na Ida Coco, figlia del Luogotenente<br />

Antonino, socio della Sezione<br />

di Manfredonia, in “Giurisprudenza”<br />

presso l’Università di Macerata, con il<br />

punteggio di 102/110.<br />

– Sig.na Daniela D’Aversa, figlia del<br />

V.Brig. Donato, socio della Sezione<br />

di Policoro, in “Lingue e Letteratura<br />

Straniera” presso l’Università di<br />

Salerno, con il punteggio di 110/110<br />

e lode – bacio accademico e pubblicazione<br />

della tesi.<br />

– Sig.na Domenica Evangelista, figlia<br />

del Brig. Stefano, socio della Sezione<br />

di Bari, in “Lingue e Letteratura Straniera”<br />

presso l’Università di Bari, con<br />

il punteggio di 110/110 e lode.<br />

– Sig.na Letizia Fedele, figlia del Col.<br />

Mario, consigliere della Sezione di<br />

Locri, in “Scienze Motorie” presso<br />

l’Università di Palermo, con il punteggio<br />

di 110/110 e lode.<br />

– Sig. Gian Paolo Giannoccaro, figlio<br />

del Brig. C. Gaetano, socio della<br />

Sezione di La Spezia, in “Scienza<br />

dell’Amministrazione” presso l’Università<br />

di Siena, con il massimo punteggio.<br />

– Sig.na Rita Graceffa, figlia del Brig.<br />

C. Calogero, socio della Sezione di<br />

Agrigento, in “Chimica” presso l’Università<br />

di Palermo, con ottimo punteggio.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 37


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

– Sig.na Elisa Lerede, figlia del Brig.<br />

Angelo, socio della Sezione di<br />

Mestre, in “Scienze Psicologiche”<br />

presso l’Università di Padova, con il<br />

punteggio di 110/110.<br />

– Sig. Alessandro Madeddu, figlio dell’App.<br />

Antonio, socio della Sezione di<br />

Iglesias, in “Lettere” presso l’Università<br />

di Cagliari, con il punteggio di<br />

108/110.<br />

– Sig.na Simona Malandra, figlia del<br />

M.M. Mario, socio della Sezione di<br />

Chieti, in “Psicologia” presso la Università<br />

locale, con il massimo dei<br />

voti.<br />

– Sig.na Elisa Mallocci, figlia del Brig.<br />

Giulio, socio della Sezione di Belluno,<br />

in “Ingegneria per l’Ambiente e il<br />

Territorio” presso l’Università di Trento,<br />

con il punteggio di 103/110.<br />

– M.C. Giuseppe Manta, in servizio nel<br />

Corpo, figlio del M.A. Raffaele, socio<br />

della Sezione di Genova, in “Scienze<br />

dell’Amministrazione e dell’Organizzazione”<br />

presso l’Università di Torino.<br />

– Sig. Alessio Marzioni, figlio dell’App.<br />

Raul, socio della Sezione di Predazzo,<br />

in “Giurisprudenza” presso l’Università<br />

di Trento, con ottimo punteggio.<br />

– Sig.na Caterina Mele, figlia del Brig.<br />

C. Salvatore, socio della Sezione di<br />

Bergamo, in “Scienze Biologiche”<br />

presso l’Università di Milano, con il<br />

punteggio di 110/110 e lode.<br />

– Sig.na Irene Mele, figlia del Brig. Salvatore,<br />

socio della Sezione di Corigliano<br />

Calabro, in “Belle Arti” presso<br />

l’Accademia di Genova, con il punteggio<br />

di 108/110.<br />

– Sig. Marco Miglionico, figlio del M.C.<br />

Vito, socio della Sezione di Sanremo,<br />

in “Disciplina Arte Musica e Spettacolo”<br />

presso l’Università di Torino,<br />

con il punteggio di 1<strong>04</strong>/110.<br />

– M.C. Francesco Morrone, socio della<br />

Sezione di Campobasso, in “Giurisprudenza”<br />

presso l’Università del<br />

Molise di Campobasso, con ottimo<br />

punteggio.<br />

– Sig.na Luisa Mugheddu, figlia del<br />

M.A. Giuseppe, socio della Sezione<br />

di Cagliari, in “Psicologia” presso l’Università<br />

di Cagliari, con il punteggio<br />

di 110/110 e lode.<br />

– Sig.na Romina Narzisi, figlia del Brig.<br />

Cirino, socio della Sezione di Brunico,<br />

in Scienze della Formazione Primaria”<br />

presso l’Università di Bolzano<br />

con il punteggio di 110/110.<br />

– Sig.na Alessia Panero, figlia del M.A.<br />

Domenico, segretario della Sezione<br />

di Brescia, in “Scienze della Formazione<br />

Primaria” presso l’Università di<br />

Brescia, con ottimo punteggio.<br />

– Dott. Adriano Pietrosanto, figlio del<br />

Luogotenente Antonio, socio della<br />

Sezione di Napoli, la seconda laurea<br />

in “Biotecnologie Mediche”.<br />

– Sig.na Luisa Pilo, figlia del Brig. Baldino,<br />

socio della Sezione di Brunico,<br />

in “Lingue e Letteratura Straniera”<br />

presso l’Università di Pisa, con il<br />

punteggio di 110/110 e lode.<br />

– Sig. Pierangelo Porti, figlio dell’App.<br />

Guido, socio della Sezione di<br />

S.Benedetto del Tronto, in “Ingegneria<br />

Meccanica” presso l’Università di<br />

Ancona, con il punteggio di 110/110<br />

e lode.<br />

– Sig. Elisa Raimonda, figlia del M.A.<br />

Salvatore, Presidente della Sezione<br />

di Trapani, in “Giurisprudenza” con il<br />

punteggio di 105/110, presso il Polo<br />

Didattico di Trapani dell’Università di<br />

Palermo.<br />

– Sig. Salvatore Santoro, figlio del Brig.<br />

C. Antonio, socio della Sezione di<br />

Corigliano Calabro, in “Giurisprudenza”<br />

presso l’Università di Perugia,<br />

con il punteggio di 1<strong>04</strong>/110.<br />

– Sig.na Annarita Solina, figlia del M.A.<br />

m. Teodoro, socio della Sezione di<br />

Gallipoli, in “Scienze della Progettazione<br />

e Organizzazione dei Servizi<br />

Sociali” presso l’Università di Lecce,<br />

con ottimo punteggio.<br />

Tristia<br />

Sono deceduti i seguenti soci o loro<br />

congiunti:<br />

– Dott. Gabriele ARTESE, fratello del<br />

M.A. Pietro, Presidente della Sezione<br />

di Ancona, il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />

– M.M. Francesco BAMBACE, socio<br />

della Sezione di Torino, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Gen. Carlo BERTOCCHI, di anni 96,<br />

Presidente Onorario della Sezione di<br />

Treviso, il 27.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Fin. Vittorio BLASUTTI, socio della<br />

Sezione di Trieste, il 25.3.20<strong>06</strong>.<br />

– M.O. Antonio BUA, socio della Sezione<br />

di Verona, il 4.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Ten. Cav. Uff. Nicolò CANFAILLA,<br />

socio della Sezione di Verona, il<br />

17.4.20<strong>06</strong>.<br />

– M.M.A. c.s. Alberto CANOVA, socio<br />

della Sezione di Savona, il<br />

18.4.20<strong>06</strong>.<br />

– M.M.A. Antonio CAPUANO, socio<br />

della Sezione di Riccione, il<br />

16.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Brig. Angelo CARUSO, socio della<br />

Sezione di Pavia, il 13.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Salvatore CATALANO, padre<br />

del Sig. Stefano, socio della Sezione<br />

di Agrigento, il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Giovanni COLANERI, fratello del<br />

M.M.A. Cosimo Nicola, consigliere<br />

della Sezione di Isernia, il 20.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Dott. Adriano COSTANTINI, coniuge<br />

della Sig.ra Elda Riosa, socia simpatizzante<br />

della Sezione di Como, il<br />

16.4.20<strong>06</strong>.<br />

38 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>


– App. Paolo CRISTIANI, di anni 62,<br />

socio della Sezione di L’Aquila, il<br />

14.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Salvatore DAMATO, padre del<br />

M.M.m. Antonio, socio della Sezione<br />

di Falconara Marittima, il 30.12.2005.<br />

– Sig.ra Giuseppina DE ANGELIS,<br />

madre del V.Brig. Mario Lattanzi,<br />

socio della Sezione di Cividale del<br />

Friuli, il 12.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Cecilia DE LUCA, consorte del<br />

Fin. m. Amedeo Salerno, socio della<br />

Sezione di Ischia, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Donata DE PARDO, suocera<br />

del M.C. Giuseppe Cirillo in servizio<br />

nel Corpo e socio della Sezione di<br />

Cairo Montenotte, il 6.1.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Antimo DI DONATO, suocero<br />

del Luogotenente Giovanni Pietrangelo,<br />

socio della Sezione di Isernia, il<br />

14.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Antonietta DI NICOLA, consorte<br />

del Brig. Michele Costantino,<br />

socio della Sezione di Foligno. Il<br />

28.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Adelina DI PAOLO, madre del<br />

Brig. C. Pasqualino Scatozza, socio<br />

della Sezione di Rimini, il 18.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Gorizia FATTORI, suocera<br />

dell’App. Giacomo Lanfranchi, socio<br />

della Sezione di Ferrara, il<br />

10.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Brig. Ludovico FERRARI, socio della<br />

Sezione di Firenze, il 5.2.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Valerio FERRARI, di anni 78,<br />

socio della Sezione di Sacile, il<br />

12.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Clotilde GHETTI, madre del<br />

M.M. Adriano Ballestracci, socio della<br />

Sezione di La Spezia, l’8.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Agnes GORFER, suocera dell’App.<br />

Dario Vescovi, socio della<br />

Sezione di Biacesa, il 30.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Brig. Fiorentino GUERRIERO, socio<br />

della Sezione di Nocera Inferiore, il<br />

19.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Fin. Antonio LANFRANCHI, socio<br />

della Sezione di Como, il 12.2.20<strong>06</strong>.<br />

– M.llo Nazzareno MAIOLATESI, socio<br />

della Sezione di Jesi, l’8.4.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Priamo MAMELI, padre del<br />

Brig. Francesco, socio della Sezione<br />

di Milano, il 9.3.20<strong>06</strong>.<br />

– V.Brig. Paolo MANGIAGLI, socio della<br />

Sezione di Firenze, il 14.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Cristina MARCHICA, suocera<br />

del M.A. Franco Luigi Carta, socio<br />

della Sezione di Pescara, il<br />

24.4.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Luciano MARIANO, socio della<br />

Sezione di Lecce, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Albina MARROCU, madre del<br />

M.A. Francesco Cisci, segretario della<br />

Sezione di Mondovì, il 16.4.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Carlo MATTEUCCI, socio della<br />

Sezione di Frosinone, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />

– M.A. Sebastiano MESTO, socio della<br />

Sezione di Udine, il 25.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Ettore MICOZZI, fratello del<br />

M.C. Mario, consigliere della Sezione<br />

di Lido di Ostia, il 17.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Fin. Basilio MORTULA, socio della<br />

Sezione di Portoferraio, il 2.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Dott. Paolo MULARGIA, fratello del<br />

Col. Antonio, socio della Sezione di<br />

Lecco, il 19.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Nicola NAPOLITANO, fratello<br />

del M.A. Vincenzo, socio della Sezione<br />

di Genova, il 30.11.2005.<br />

– Sig.ra Ada PASQUINI, suocera del<br />

Brig. C. Osvaldo Fontana, Vice Presidente<br />

della Sezione di L’Aquila, il<br />

12.4.20<strong>06</strong>.<br />

NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

– Sig.ra Ivana PENITENTI, consorte<br />

del M.C. Salvatore Accardo, socio<br />

della Sezione di Varese, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Gabriele RABOTTINI, suocero<br />

del Sig. Gabriele Dioguardi, socio<br />

simpatizzante della Sezione di<br />

Pescara, il 3.4.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Antonino RANDAZZO, di anni<br />

80, socio della Sezione di Forlì, il<br />

9.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Maria RUZZA, suocera del<br />

Ten. Federico Sisti, socio della<br />

Sezione di Ceprano, il 5.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Fin. Sergio RENGO, socio della<br />

Sezione di Trieste, il 4.11.2005.<br />

– Sig.ra Maria Addolorata ROMA,<br />

madre del Brig. C. Giuseppe Ciniero,<br />

socio della Sezione di Ostuni, il<br />

25.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig. Pasquale RUTIGLIANO, fratello<br />

del Brig. C. Diego, consigliere e<br />

segretario della Sezione di Bitetto, il<br />

25.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Fin. Federico SAMORI’ di anni 102,<br />

socio della Sezione di Forlì, il<br />

10.4.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Concetta SEGUIDA, madre<br />

dell’App. Bernardo La Rosa, socio<br />

della Sezione di Gorizia, il 31.1.20<strong>06</strong>.<br />

– M.M. Battistino SIMONETTI, Vice<br />

Presidente della Sezione di Lodi, il<br />

20.3.20<strong>06</strong>.<br />

– Sig.ra Jone TRAPASSO, consorte<br />

del Brig. Biagio Dursi e madre del<br />

Prof. Giovanni Dursi, entrambi soci<br />

della Sezione di Lanciano, il<br />

21.4.20<strong>06</strong>.<br />

– App. Giuseppe VALENTINETTI, di<br />

anni 99, socio della Sezione di<br />

Pescara, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />

Ai familiari degli Estinti il nostro<br />

sentito cordoglio.<br />

Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 39

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