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2 giugno 2003 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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2 GIUGNO <strong>2003</strong> - CELEBRAZIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA<br />

AL QUIRINALE, ALL’ALTARE DELLA PATRIA E AI FORI IMPERIALI<br />

Anche quest’anno la festa della<br />

Repubblica è stata puntualmente celebrata<br />

il 2 <strong>giugno</strong> con una serie di<br />

avvenimenti, che ha visto la partecipazione<br />

attiva del Presidente della<br />

Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi,<br />

che ha aperto le celebrazioni nel Palazzo<br />

del Quirinale, intesa come la<br />

espressione più significativa della<br />

“Casa comune di tutti gli italiani”, invitando<br />

i cittadini nei rinnovati verdeggianti<br />

giardini della residenza e riunendo<br />

le Autorità, italiane ed estere,<br />

nel prestigioso cortile, sormontato dal<br />

classico campanile a vela imbandierato,<br />

per un applauditissimo concerto;<br />

ha incontrato le rappresentanze più<br />

qualificate di elevati Organismi italiani<br />

e stranieri, cogliendo l’occasione<br />

per concedere ampi riconoscimenti di<br />

aperta e sincera collaborazione e di<br />

benemerenza e consegnare personalmente<br />

le più alte onorificenze dell’Ordine<br />

al Merito della Repubblica<br />

italiana.<br />

Le espressioni più tradizionali per<br />

la festa della Repubblica sono state<br />

ancora la suggestiva deposizione della<br />

corona di alloro alla Tomba del Milite<br />

Ignoto, da parte del Presidente<br />

della Repubblica, accompagnato dalle<br />

massime Cariche dello Stato e sa-<br />

Via dei Fori Imperiali, 2 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong><br />

Sfilano i reparti delle varie Forze Armate, tra cui i militari della Guardia di Finanza,<br />

di cui un reparto formato da donne.<br />

Piazza Venezia, 2 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong><br />

Lo schieramento dei reparti militari durante la cerimonia della deposizione della<br />

corona d’alloro al Milite Ignoto.<br />

lutato da un reparto di formazione che<br />

occupava degnamente la rinverdita<br />

Piazza Venezia; e la sfilata lungo i Fori<br />

Imperiali di tutte le Forze Militari, di<br />

Polizia, della Croce Rossa e di altri organismi<br />

assistenziali e Protezione civile<br />

e ambientale, mettendo in risalto<br />

anche l’apprezzato apporto degli Ita-<br />

di Tommaso Santamaria<br />

liani nelle operazioni di pace nel mondo.<br />

I romani sono accorsi ancora una<br />

volta festosamente lungo i Fori Imperiali<br />

ed hanno applaudito, con il Presidente<br />

della Repubblica, lo sfilamento<br />

di giovani - uomini e donne - che marciavano<br />

con orgoglio e compostezza,<br />

preceduti dalle bandiere tricolori della<br />

loro Arma, della loro Forza di Polizia,<br />

della loro Unità operativa speciale, al<br />

suono di marce d’ordinanza soprattutto<br />

delle affermate e prestigiose Bande<br />

musicali, che hanno intonato più volte<br />

l’inno nazionale.<br />

Applauditi tutti i reparti in sfilata ed<br />

applauditissimo ancora l’attraversamento<br />

dei Fori imperiali a passo di<br />

corsa da parte dei Bersaglieri. Bella e<br />

dignitosa anche la sfilata da parte di<br />

tutte le rappresentanze della Guardia<br />

di Finanza, come sempre.<br />

La folta presenza alle cerimonie di<br />

Autorità e popolo, peraltro, ha sicuramente<br />

costituito una ulteriore corale<br />

manifestazione di affetto e simpatia<br />

verso la figura emozionata e festante<br />

del Presidente della Repubblica, sicuro<br />

timoniere per una Italia unita e<br />

pacifica, protesa verso l’Europa e foriera<br />

di riconosciuta solidarietà nel<br />

mondo.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 3


A CHIANCIANO IL 2° RADUNO REGIONALE A.N.F.I. DELLA TOSCANA<br />

UN INCONTRO PRESTIGIOSO ED ESALTANTE<br />

Il 24 e 25 maggio u.s. ha avuto<br />

luogo a Chianciano il 2° Raduno Regionale<br />

delle Sezioni ANFI della Toscana,<br />

che si è imposto all’attenzione<br />

delle numerose Autorità intervenute<br />

e dei cittadini della accogliente<br />

città toscana per numero e qualità<br />

dei partecipanti al Raduno, egregiamente<br />

organizzato dal Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> per la Toscana e Presidente<br />

della Sezione di Pisa, Comm.<br />

Marco Mugnaini, coadiuvato da un<br />

efficiente Comitato di soci e sostenuto<br />

soprattutto dal patrocinio del Sindaco<br />

di Chianciano, Dott. Davide Bolici.<br />

Circa mille i partecipanti provenienti<br />

in massima parte dalle Sezioni<br />

toscane e circa 200 appartenenti a<br />

Sezioni di altre Regioni, come quelle<br />

di Busto Arsizio, Carpi, Chiavari, Codroipo,<br />

Ferrara, Messina, Rapallo,<br />

San Donà di Piave, Savona e Sestri,<br />

nonché due ex finanzieri residenti a<br />

Filadelfia, i quali, in vacanza in Italia,<br />

hanno voluto solidarizzare con i soci<br />

radunisti di Chianciano partecipando<br />

ad uno dei Raduni a loro noti dalla<br />

lettura della nostra Rivista.<br />

Chianciano Terme, 25 maggio <strong>2003</strong><br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Di Marco, il Comandante Regionale della Guardia<br />

di Finanza della Toscana, Gen. B. Capolupo, e le altre Autorità, tra le quali il<br />

Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario, Gen. C.A. Spezia, il Segretario Generale dell’ANFI,<br />

Magg. Ruggieri, partecipano alla sfilata dei Radunisti.<br />

Chianciano Terme, 24 maggio <strong>2003</strong><br />

Il Sindaco di Chianciano, Dott. Davide Bolici, riceve il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />

assieme alle altre Autorità, nella Sala Consiliare del Comune.<br />

Fra le Autorità intervenute, il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’A.N.F.I., Gen.<br />

C.A. Pietro Di Marco, accompagnato<br />

dal Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario,<br />

Gen. C.A. Antonino Spezia, e il<br />

Magg. Giuseppe Ruggieri, Segreta-<br />

rio Generale, il Sindaco di Chianciano,<br />

il Prefetto Vicario, Dott. Viana, il<br />

Consigliere Bussolotti, rappresentante<br />

della Regione Toscana, il Dott.<br />

Macrì, in rappresentanza del Questore<br />

di Siena ed altre Autorità civili,<br />

militari e religiose.<br />

Per la Guardia di Finanza sono intervenuti<br />

il Comandante Regionale<br />

della Toscana, Gen. B. Capolupo,<br />

accompagnato dal Comandante Provinciale<br />

di Siena, Ten. Col. Marongin,<br />

dal Cap. Virno, Comandante della<br />

Compagnia di Montecatini, e dal Ten.<br />

Giardinieri, Comandante della Tenenza<br />

di Montepulciano, e da altri ufficiali<br />

del Comando Regionale, oltre<br />

al Comandante della Compagnia Carabinieri<br />

di Montepulciano e al Cappellano<br />

militare della Regione Toscana,<br />

Mons. Mora.<br />

Per l’ANFI hanno partecipato anche<br />

i Consiglieri Nazionali: Ten. Col.<br />

Marino, Magg. Leuci, Ten. Stavolone,<br />

S. Ten. Gianfrancesco e Comm.<br />

Giusti.<br />

È stata molto gradita la presenza<br />

della Signora A. Maria Meattini, figlia<br />

del nostro eroe Francesco Meattini.<br />

La cerimonia del Raduno ha avuto<br />

inizio, nella mattinata del 24 mag-<br />

4 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


gio, con il cordiale incontro del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> e delle altre cariche<br />

dell’ANFI nella Sala Consiliare del<br />

Comune di Chianciano, dove il Sindaco,<br />

anche a nome della Giunta Comunale<br />

e dei cittadini, ha voluto ringraziare<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong>, il<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> Mugnaini e<br />

l’intera <strong>Associazione</strong> per aver scelto<br />

Chianciano quale sede del prestigioso<br />

Raduno della Toscana.<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> lo ha ringraziato<br />

a sua volta per la grande disponibilità<br />

dimostrata nel mettere a<br />

disposizione i locali, il materiale e i<br />

Vigili Urbani per il servizio di sicurezza<br />

e viabilità per la buona riuscita<br />

della manifestazione.<br />

Successivamente da parte del<br />

Sindaco e del Generale Di Marco sono<br />

stati scambiati significativi doni a<br />

ricordo del Raduno.<br />

Nella serata, nella sala Nervi del<br />

Parco di Acquasanta c’è stato un<br />

cordiale incontro del Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

con i soci convenuti al Raduno<br />

e poi uno spettacolo d’arte varia<br />

della compagnia “Arteriosclerosi Ballet”<br />

composta da gentili signore socie<br />

della Sezione di Livorno.<br />

Il successivo 25 maggio dopo<br />

l’ammassamento e lo schieramento<br />

dei radunisti con i Labari ed i Gonfaloni<br />

della Regione, della Provincia e<br />

del Comune, delle rappresentative<br />

delle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma e delle Bandiere delle Sezioni<br />

dell’ANFI, il Presidente Nazio-<br />

nale e il Generale Capolupo, accompagnati<br />

dal Sindaco e dal Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> della Regione Toscana<br />

hanno deposto una corona d’alloro al<br />

Monumento dei Caduti di Chianciano.<br />

Subito dopo il Consigliere Mugnaini<br />

ha pronunciato la sua relazione sull’attività<br />

associativa delle Sezioni della<br />

Toscana, esaltando i valori fondamentali<br />

della nostra <strong>Associazione</strong>,<br />

che, “sempre vivi e attuali… ci rendono<br />

fieri di aver prestato servizio nel<br />

Corpo della Guardia di Finanza che,<br />

con i suoi 229 anni di storia e per i<br />

suoi prestigiosi compiti di servizio non<br />

ha eguali nelle altre Nazioni”. Inoltre<br />

ha ringraziato il Generale Capolupo<br />

per la sua squisita partecipazione al<br />

Raduno e tutti gli Ufficiali del Comando<br />

Regionale della Toscana, esprimendo<br />

la sua riconoscenza al Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, “accolto con gioia<br />

da tutti i partecipanti al raduno che vedono<br />

in lui l’artefice che ha reso grande<br />

e unita la nostra <strong>Associazione</strong>”.<br />

Sono seguiti i discorsi del Sindaco<br />

e del Generale Capolupo per finire<br />

poi con il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

che quale massima Autorità del Raduno<br />

ha pronunziato il discorso ufficiale<br />

ringraziando il Sindaco e le altre<br />

Autorità intervenute ed ha affermato<br />

che la presenza del Generale Capolupo<br />

e dei suoi Ufficiali sta a significare<br />

l’ideale continuità di fede e di<br />

fratellanza tra tutte le Fiamme Gialle<br />

in servizio e in congedo, nel culto<br />

Chianciano Terme, 25 maggio <strong>2003</strong><br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI consegna il Crest dell’<strong>Associazione</strong> al Direttore<br />

del complesso bandistico della Sezione ANFI di Prato, ottimamente diretto.<br />

delle gloriose tradizioni del Corpo,<br />

dell’amor di Patria e dello spirito militare.<br />

Quindi si è rivolto ai radunisti ringraziandoli<br />

per “l’entusiastica e compatta<br />

partecipazione al Raduno voluto<br />

e organizzato dal Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

Mugnaini, con la partecipazione<br />

delle alte Autorità locali e dei<br />

massimi esponenti dell’ANFI. Ha affermato,<br />

tra l’altro, che il Raduno costituisce<br />

un importante momento di<br />

aggregazione tra tutti i soci che si sono<br />

liberamente associati per la realizzazione<br />

delle finalità statutarie nello<br />

spirito di Corpo e nel senso dell’onore,<br />

che consente anche di operare<br />

tutti assieme nell’ambito di un sano e<br />

moderno associazionismo negli ideali<br />

della socialità e della solidarietà,<br />

nella libertà e nella giustizia”.<br />

Il Gen. Di Marco ha continuato dicendo,<br />

tra l’altro, che il Raduno vuol<br />

ricordare anche tutte le Fiamme Gialle<br />

che hanno operato con dedizione<br />

e spirito di sacrificio in pace e in<br />

guerra immolandosi per la Patria e il<br />

Corpo.<br />

Inoltre, il Gen. Di Marco ha ricordato<br />

che le norme statutarie recentemente<br />

approvate con voto plebiscitario<br />

di tutti i soci, ci consentono lo<br />

svolgimento di una grande attività<br />

associativa che porta al miglioramento<br />

delle aspirazioni di tutti i soci<br />

che si realizzano operando assieme<br />

per una vita più attiva e dignitosa.<br />

Comunque non bisogna mai abbassare<br />

la guardia di fronte a possibili<br />

deviazioni allo scopo di poter restare<br />

sempre uniti in un’associazione<br />

che gode l’estimazione e il grande<br />

prestigio da parte di tutti.<br />

Subito dopo si è formato un lungo<br />

corteo, con alla testa il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, il Generale Capolupo, il<br />

Generale Spezia e il Maggiore Ruggieri<br />

che, attraversando le vie cittadine<br />

si è diretto al Parco Fucoli ove ha<br />

avuto luogo una magnifica esibizione<br />

di una unità cinofila della Guardia di<br />

Finanza di Castiglione del Lago.<br />

Infine il Presidente <strong>Nazionale</strong> ha<br />

voluto offrire il Crest dell’<strong>Associazione</strong><br />

al direttore della fanfara della Sezione<br />

di Prato che ha accompagnato<br />

i radunisti nella sfilata e che poi ha<br />

allietato con le note della fanfara i soci<br />

e i familiari, intervenuti in massa al<br />

Parco Fucoli. La manifestazione si è<br />

poi conclusa con un simpatico pranzo<br />

di Corpo.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 5


INTITOLATA AL FIN. ATTILIO BALLALI MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR<br />

MILITARE ALLA MEMORIA UNA PIAZZA DELLA CITTÀ DI IMPERIA<br />

Venerdì 4 aprile u.s., ad Imperia,<br />

si è svolta una importante cerimonia<br />

che ha interessato l’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia ed il<br />

Corpo della Guardia di Finanza.<br />

Su interessamento della locale<br />

Sezione ANFI, sempre molto vicina<br />

e sensibile alla gente, il Comune di<br />

Imperia ha dato il nome del Fin. Attilio<br />

Ballali, Medaglia d’Argento al Valor<br />

Militare alla memoria, ad una<br />

piazza della città ligure, a cui è intitolata<br />

anche la citata Sezione ANFI<br />

e la caserma sede del Comando Brigata<br />

di Finale Ligure, in provincia di<br />

Savona.<br />

Molte sono state le Autorità che<br />

hanno presenziato alla cerimonia: il<br />

Vescovo di Imperia, Mons. Mario<br />

Oliveri, che ha celebrato la S. Messa<br />

ed impartito la benedizione della targa,<br />

coadiuvato dal Cappellano militare<br />

del Corpo, Mons. Giovanni De<br />

Negri; il Comandante della Regione<br />

Liguria della Guardia di Finanza,<br />

Gen. B. Castore Palmerini; il Comandante<br />

Provinciale Ten. Col. Giuseppe<br />

Cuomo ed altri ufficiali, sottufficiali,<br />

appuntati e finanzieri in servizio,<br />

ufficiali e sottufficiali in servizio<br />

dei Carabinieri, della Polizia di Stato,<br />

dell’Esercito, della Capitaneria di<br />

Porto, delle Guardie Forestali, della<br />

Polizia Municipale di Imperia, Associazioni<br />

d’Arma con labari e bandiere,<br />

oltre al Prefetto, al Procuratore<br />

Capo della Repubblica presso il Tribunale,<br />

al Sindaco e al Vice Sindaco<br />

della città di Imperia.<br />

Erano pure presenti molti soci<br />

ANFI delle Sezioni della Liguria.<br />

di Antonio Marino<br />

Imperia, 4 aprile <strong>2003</strong><br />

Le Autorità intervenute alla cerimonia di intitolazione di una piazza della città al<br />

Fin. Attilio Ballali.<br />

Queste ultime intervenute con i loro<br />

Presidenti e bandiere. È intervenuto,<br />

anche in rappresentanza del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, Gen.<br />

C.A. Pietro Di Marco (impossibilitato<br />

a partecipare per concomitanti impegni<br />

di lavoro), il Ten. Col. Antonio<br />

Marino, Consigliere <strong>Nazionale</strong> per la<br />

Liguria.<br />

Infine ha dato massimo lustro a<br />

Imperia, 4 aprile <strong>2003</strong><br />

Un lato della piazza che porta il nome del Fin. Attilio Ballali. Fin. Attilio Ballali.<br />

6 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


tutta la manifestazione la presenza<br />

della Vedova dell’eroico Finanziere<br />

“Attilio Ballali”, Signora Anna Ignoffo,<br />

di circa 94 anni, accompagnata dalla<br />

figlia Maria. Questa simpatica ed arzilla<br />

vecchietta, con piena lucidità, a<br />

conclusione della cerimonia, ha donato<br />

la Medaglia d’Argento, ricevuta<br />

dallo Stato Italiano per il congiunto,<br />

alla Bandiera della Sezione ANFI di<br />

Imperia. Il significativo gesto ha determinato<br />

l’applauso di tutti i presenti<br />

ed in specie dei soci ANFI intervenuti.<br />

Hanno preso la parola per brevi<br />

allocuzioni S.E. il Vescovo Mario Oliveri,<br />

il Gen. B. Palmerini, il Sindaco<br />

di Imperia, Dott. Sappa, ed il Ten.<br />

Col. Antonio Marino, quale Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI, che ha letto il telegramma<br />

di saluto inviato per l’occasione<br />

dal Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI.<br />

Al termine della celebrazione è<br />

stato offerto a tutti i presenti un rinfresco<br />

da parte dell’Amministrazione<br />

Comunale di Imperia.<br />

Il Finanziere “Attilio Ballali” era<br />

nato a Conegliano (TV) il 3 aprile<br />

1909 e prima di partire con il XIV Battaglione<br />

mobilitato, destinazione Dalmazia,<br />

nell’anno 1941, prestava servizio<br />

nella Legione della Guardia di<br />

Finanza di Genova - Compagnia di<br />

Imperia. Trovò eroica morte in combattimento<br />

a Gradina di Blatta di Curzola<br />

(Balcania) in data 3 dicembre<br />

1942, a soli 33 anni, lasciando la giovane<br />

moglie e due bambini. Questa<br />

la motivazione della concessione<br />

della Medaglia d’Argento al Valor Militare<br />

al Fin. Ballali con Decreto Presidenziale<br />

del 27 ottobre 1950:<br />

.<br />

GRADINA DI BLATTA DI CUR-<br />

ZOLA (BALCANIA), 3 DICEMBRE<br />

1942.<br />

A ricordo della cerimonia, la Sezione<br />

ANFI di Imperia ha offerto alla<br />

Signora Anna Ignoffo un omaggio floreale<br />

ed ha posto sulla stele toponomastica<br />

del Finanziere Attilio Ballali<br />

una corona di alloro.<br />

Il Ten. Col. Antonio Marino, quale<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> per la Liguria,<br />

ha donato al Sindaco di Imperia,<br />

Dott. Sappa, il Crest della Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI e 2 targhe ricordo<br />

con la fotografia del Fin. Ballali<br />

e la motivazione della sua Medaglia<br />

d’Argento al Valor Militare, una alla<br />

stessa Signora Ignoffo e l’altra al Comandante<br />

della Brigata della Guardia<br />

di Finanza di Finale Ligure (Savona),<br />

Luogotenente Leonardo Biancu.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 7


A LUGO DI ROMAGNA INAUGURATO UN BUSTO<br />

AL GEN. TULLO MASI NELLA SALA CONSILIARE DEL COMUNE<br />

Il 22 marzo <strong>2003</strong>, in occasione<br />

del 150° anniversario della nascita<br />

del cittadino di Lugo, Ten. Gen. Tullo<br />

Masi, già Comandante Generale del<br />

Corpo della Guardia di Finanza nel<br />

periodo che va dal 1907 al 1911, ha<br />

avuto luogo la cerimonia dello scoprimento<br />

di un busto marmoreo del<br />

Gen. Tullo Masi alla presenza delle<br />

Autorità di Lugo. Per il Corpo sono<br />

intervenuti il Comandante Regionale<br />

della Guardia di Finanza di Bologna,<br />

Gen. B. Flavio Zanini, del Comandante<br />

Provinciale di Ravenna, Ten.<br />

Col. Vito Augelli, del Comandante<br />

della Tenenza di Lugo, Ten. Massimo<br />

D’Angelosante. Per l’ANFI hanno<br />

presenziato il Comm. Ermanno Gelsi,<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> per l’Emilia<br />

Romagna, in rappresentanza del<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />

Gen. C.A. Pietro Di Marco, e le rappresentanze<br />

delle Sezioni ANFI dell’Emilia<br />

Romagna. Numerosa la cittadinanza<br />

di Lugo che ha voluto festeggiare<br />

l’avvenimento. Nella circostanza<br />

sono stati presenti i nipoti del<br />

Gen. Masi, Carla, Elena e Gian Ruggero.<br />

Prima dello scoprimento del busto<br />

marmoreo ha avuto luogo l’alzabandiera,<br />

la celebrazione della S. Messa<br />

e la deposizione di una corona di fiori<br />

al Monumento dei Caduti in Piazza<br />

Francesco Baracca.<br />

Nel ringraziare l’ANFI di Lugo nella<br />

persona del suo Presidente,<br />

M.M.A. c.s. Luciano Ronchini, il Gen.<br />

Zanini ha ricordato il Generale Masi<br />

come il primo dei moderni finanzieri<br />

per l’impronta che egli seppe dare al<br />

Corpo, sin dai primi anni del 1900. La<br />

cerimonia ha avuto vasta eco nella<br />

stampa locale.<br />

Nelle foto:<br />

in alto, il busto marmoreo del Gen.<br />

Masi inaugurato nella sala consiliare<br />

del Comune di Lugo;<br />

al centro, il Gen. Zanini e il Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> per l’Emilia Romagna<br />

Comm. Gelsi nella sede della Sezione<br />

di Lugo, accolti dal Presidente,<br />

M.M.A.c.s. Ronchini;<br />

in basso, il Gen. Zanini incontra i Sindaci<br />

e le altre Autorità convenute.<br />

8 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


A PASQUALE GIANNATTASIO, SU INIZIATIVA DEL COMUNE DI ROMA, È<br />

STATO INTITOLATO LO STADIO “STELLA POLARE” DI OSTIA<br />

Dal 28 marzo <strong>2003</strong> lo storico stadio<br />

“Stella Polare” di Ostia, naturale<br />

punto di riferimento di tutti gli sportivi<br />

di Ostia Lido, si chiama Stadio “Pasquale<br />

Giannattasio”. Lo ha deciso,<br />

con encomiabile sensibilità e con apprezzata<br />

celerità, il Comune di Roma.<br />

L’intitolazione è avvenuta con una<br />

suggestiva cerimonia, nel corso della<br />

quale il Sindaco della Capitale, On.<br />

Walter Veltroni, ha ricordato la figura<br />

ed i successi dell’Atleta delle Fiamme<br />

Gialle recentemente scomparso.<br />

Sono inoltre intervenuti l’On.<br />

Gianni Rivera, il Presidente del XIII<br />

Municipio di Roma, Davide Bordoni, il<br />

Presidente Provinciale del CONI ed il<br />

Comandante del Centro Sportivo<br />

Fiamme Gialle, nonché Presidente<br />

della FIDAL e dello Sport Mondiale<br />

Militare, Colonnello Gianni Gola.<br />

Con i familiari di Giannattasio erano<br />

presenti numerosi atleti di primissimo<br />

piano che, con Pasquale, hanno<br />

fatto la storia dell’Atletica italiana degli<br />

anni sessanta. Tra questi, Ennio<br />

Preatoni, frazionista della staffetta<br />

4X100 che, con Berruti, Ottolina e<br />

Giannattasio stesso, aveva stabilito,<br />

nel 1964, il nuovo record italiano con<br />

39”30, venuto appositamente da Milano<br />

per ricordare l’Amico scomparso.<br />

Naturalmente a questo appuntamento,<br />

nel contempo lieto e triste,<br />

non potevano mancare tutti gli amici<br />

delle Fiamme Gialle e, in veste ufficiale,<br />

la Sezione ANFI Atleti, di cui<br />

Pasquale era socio.<br />

La figura e le imprese sportive di<br />

Pasquale Giannattasio non possono<br />

essere riepilogate in poche righe:<br />

basti ricordare che è stato in quegli<br />

anni, con Livio Berruti, di cui eguagliò<br />

il record italiano nei 100 metri, il<br />

più grande velocista italiano e, soprattutto,<br />

che alle doti atletiche univa<br />

non comuni doti umane di lealtà, modestia,<br />

rispetto, amicizia, disponibilità.<br />

Scelta quanto mai appropriata,<br />

quella di dare il nome di Pasquale<br />

Giannattasio allo stadio di Ostia. Infatti,<br />

se è vero che era stata Giffoni<br />

Vallepiana a vederlo nascere, è altrettanto<br />

vero che Ostia è stata da<br />

sempre la sua città di adozione.<br />

Scoperto, atleticamente parlando,<br />

dalle Fiamme Gialle di Ostia, in quello<br />

stadio Pasquale si era spesso allenato<br />

ed aveva spesso gareggiato. In<br />

quello stesso stadio, una volta attaccate<br />

le scarpette al classico chiodo,<br />

aveva allenato tanti giovani atleti, tra-<br />

di Paolo Grecucci<br />

smettendo loro tecnica, passione ed<br />

umanità. Ad Ostia aveva stabilito la<br />

residenza sua e della sua famiglia.<br />

Ad Ostia, infine, mentre correva in pineta<br />

con la figlia, proprio vicino a<br />

quello stadio, la morte lo portò via.<br />

Ma ora c’è qualcosa in più a ricordarlo<br />

a quanti gli hanno voluto e<br />

gli vogliono tuttora bene: lo Stadio<br />

“Pasquale Giannattasio” che, proprio<br />

per questo, è per noi tutti ancora più<br />

caro.<br />

Foto in alto:<br />

Ostia Lido, 28 marzo <strong>2003</strong><br />

Il Sindaco di Roma, On. Walter Veltroni,<br />

partecipa alla cerimonia di intitolazione<br />

dello stadio “Stella Polare” di<br />

Ostia all’atleta delle Fiamme Gialle<br />

Pasquale Giannattasio. Sono presenti<br />

anche l’On. Rivera, il Presidente del<br />

XIII Municipio di Roma, Bordoni, e il<br />

Col. Gola, Comandante del Centro<br />

Sportivo Fiamme Gialle, nonché Presidente<br />

della FIDAL, dello Sport Mondiale<br />

Militare e Presidente Provinciale del<br />

CONI.<br />

Foto a lato:<br />

Pasquale Giannattasio una splendida<br />

figura di atleta che l’atletica italiana<br />

non potrà mai dimenticare.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 9


1. CONVEGNO SUL TEMA: DALLA<br />

STRATEGIA DELL’INSEGNAMENTO<br />

A CASCATA ALL’APPRENDIMENTO<br />

RESPONSABILIZZATO DELLE COM-<br />

PETENZE E-LEARNING E NUOVE<br />

METODOLOGIE DI FORMAZIONE<br />

Il 15 marzo <strong>2003</strong> nella splendida<br />

cornice di Villa Spada si è svolto - alla<br />

presenza del Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco,<br />

del Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Vicario,<br />

Gen. C.A. Antonino Spezia, ed altri<br />

soci della Sezione, e personalità<br />

invitate – una conferenza sul tema<br />

della “E-Learning”, che si collega alle<br />

precedenti sui connessi temi sulla “E-<br />

Commerce” e sulla “E-Government”.<br />

Nel corso del convegno i vari relatori,<br />

coordinati dal Presidente della<br />

Sezione, Dr. Lanfranco Stavolone,<br />

hanno messo in evidenza l’importanza<br />

della “E-Learning” per i vantaggi<br />

che può offrire nella nuova gestione<br />

aziendale; vantaggi derivanti dalla<br />

applicazione di sistemi informativi di<br />

comunicazione (internet) di tipo integrato,<br />

per accedere in modo rapido e<br />

continuato a elementi informativi di rilevanza<br />

e globale interesse.<br />

Peraltro l’iniziativa “E-Learning”<br />

rientra nel piano di azione globale “E-<br />

Europe” che mira a consentire all’Europa<br />

di sfruttare i punti di forza e di<br />

superare gli ostacoli che si frappongono<br />

a un incremento della integrazione<br />

e delle tecnologie digitali.<br />

In questi sensi vanno, peraltro, gli<br />

incentivi fiscali, per favorire nuovi sistemi<br />

di formazione con metodologie<br />

didattiche basate sulla applicazione<br />

di modelli tecnologici avanzati ed<br />

adeguati alle esigenze di un continuo<br />

aggiornamento.<br />

Gli interessati a disporre testi e atti<br />

del convegno, possono interrogare il sito<br />

della Sezione: www.anfivillaspada.it.<br />

2. PRIMO CORSO SPERIMENTALE<br />

PER IMPARARE AD UTILIZZARE IL<br />

PERSONAL COMPUTER<br />

La Sezione di Roma Villa Spada<br />

ha portato a termine con successo il<br />

primo corso pratico per l’utilizzo del<br />

ATTIVITÀ CULTURALI DELLA SEZIONE<br />

ROMANA DI VILLA SPADA<br />

computer utilizzando la tecnica “full<br />

immersion”. L’obiettivo di detto corso<br />

è l’acquisizione, partendo dall’ABC<br />

del computer, di una conoscenza minimale<br />

e idonea a far utilizzare il computer<br />

stesso con maggiore familiarità<br />

e, nel contempo, l’acquisizione di un<br />

lessico appropriato.<br />

Il corso si è svolto nello scorso<br />

mese di maggio nel Centro Logistico<br />

della Guardia di Finanza e ha visto<br />

impegnati nell’arco di un mese (due<br />

ore al giorno per due giorni a settimana)<br />

sia i docenti, laureati e/o già<br />

esperti di computer per motivi di lavoro<br />

con un “Know-how” consolidato,<br />

sia i discenti tra cui citiamo il Gen.<br />

Spezia, il Gen. Luciani, il Gen. Alvino,<br />

il Gen. Argento, il Gen. Santamaria, il<br />

Magg. Leuci.<br />

Al termine del corso il Gen. Luciani<br />

ha ringraziato a nome dei discenti<br />

tutti i docenti per l’impegno profuso e<br />

per l’entusiasmo dimostrato. Nell’occasione,<br />

anche il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

ANFI, Gen. Di Marco, ha espresso<br />

sentiti ringraziamenti ai docenti e<br />

al Presidente della Sezione di Villa<br />

Spada, Ten. Lanfranco Stavolone,<br />

per la brillante iniziativa che in seguito,<br />

in base a programmi, tempi e modalità<br />

che verranno concordati in sede<br />

propria, potrà essere messa a di-<br />

di Lanfranco Stavolone e Mario Marciano<br />

Roma - Villa Spada, 15 marzo <strong>2003</strong><br />

Un momento del convegno svoltosi alla presenza del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />

Gen. C.A. Pietro Di Marco, e del V. Presidente Vicario Gen. C.A. Spezia.<br />

sposizione dei soci ANFI interessati.<br />

Nell’occasione ringraziamenti sono<br />

stati rivolti alla società Sfera del<br />

Gruppo ENEL, che presso la sede di<br />

Via Rubicone ha consentito di visitare<br />

una sala multimediale, utilizzata<br />

per la formazione dei dipendenti alle<br />

nuove tecnologie informatiche e all’autoapprendimento,<br />

e ha assistito i<br />

discenti nella rete locale (Intranet) e<br />

nella rete mondiale (Internet), con<br />

due docenti della predetta società di<br />

altissimo livello professionale.<br />

In questa occasione i soci hanno<br />

avuto modo non solo di conoscere il<br />

sito www.sfera.it e di apprezzarne la<br />

semplicità e l’efficacia di navigazione<br />

in rete, ma anche di scoprire l’area destinata<br />

alla formazione a distanza “elearning”.<br />

Inoltre, sono state effettuate<br />

anche ricerche mirate sul Web sfruttando<br />

le tecniche della ricerca avanzata<br />

dei motori di ricerca più conosciuti:<br />

Virgilio, Google, Altavista, ecc.<br />

Un caloroso ringraziamento va tributato<br />

ai docenti: Dott. Paolo Iudicone;<br />

Dott. Mario Marciano; Dott. Adriano<br />

Orazietti; Prof.ssa Tiziana Sibbio;<br />

Dott. Angelo Sgroi, che hanno svolto<br />

brillantemente la loro attività, mettendo<br />

la loro pluriennale e consolidata<br />

esperienza al servizio della formazione<br />

dei soci.<br />

10 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


Kata<br />

ORGANIZZATO DALLA SEZIONE ANFI DI CATANIA SI È SVOLTO<br />

PRESSO LA PALESTRA COMUNALE “PLAYA” DELLA CITTÀ<br />

IL CAMPIONATO REGIONALE SICILIANO DI KARATE<br />

Il 2 marzo <strong>2003</strong>, presso la Palestra<br />

Comunale Playa di Catania si è<br />

svolto il Campionato Regionale Siciliano<br />

Interfederale FE.N.A.M. di Karate,<br />

organizzato dalla Sezione ANFI di<br />

Catania, al quale hanno partecipato<br />

circa 300 giovani atleti delle varie categorie<br />

appartenenti a 21 Società<br />

Sportive provenienti da tutta la Sicilia.<br />

Alla manifestazione sono intervenute<br />

varie Autorità della Provincia e<br />

del Comune di Catania ed il Comandante<br />

del Nucleo di Polizia Tributaria<br />

di Catania, Magg. Francesco Greco,<br />

che hanno premiato gli atleti più giovani.<br />

L’ANFI locale ha partecipato alla<br />

manifestazione con un gruppo di ragazzi<br />

guidati dal maestro (7° dan) Armando<br />

Viola, che si sono distinti nelle<br />

varie categorie come segue:<br />

Classificati:<br />

Cadetti 15/17 anni maschile, cintura Bianco/Gialla<br />

2° Cl. Domenico Anghelone ANFI Catania<br />

Cadetti 15/17 anni maschile, cintura Arancio/Verde<br />

2° Cl. Concetto Privitera ANFI Catania<br />

Junior/Senior 18/35 anni maschile, cintura Gialla/Arancio/Verde<br />

1° Cl. Gaetano Lapiccirella ANFI Catania<br />

Junior/Senior 18/35 anni maschile, cintura Blu/Marrone/Nera<br />

2° Cl. Sebastiano Fortuna ANFI Catania<br />

Catania, 2 marzo <strong>2003</strong><br />

La premiazione dei giovani e giovanissimi atleti partecipanti al Campionato Regionale<br />

siciliano di karate.<br />

Kumite<br />

Classificati:<br />

Pulcini 6/8 anni, maschile/femminile, cintura Bianca/Gialla<br />

2° Cl. Alfredo Giganti ANFI Catania<br />

Esordienti 12/14 anni, maschile/femm.le, cintura Arancio/Verde<br />

1° Cl. Fabio Russo ANFI Catania<br />

Cadetti 15/17 anni maschile/femminile, cintura Bianco/Gialla<br />

1° Cl. Domenico Anghelone ANFI Catania<br />

Junior/Senior 18/35 anni maschile, cintura Gialla/Arancio/Verde<br />

2° Cl. Gaetano Lapiccirella ANFI Catania<br />

Junior 18/20 anni maschile, cintura Blu/Marrone/Nera<br />

1° Cl. Daniele Viola ANFI Catania<br />

2° Cl. Sebastiano Fortuna ANFI Catania<br />

Catania, 2 marzo <strong>2003</strong><br />

L’ampia palestra con i circa 300 giovani<br />

atleti di tutte le età appartenenti a<br />

21 società sportive della Sicilia.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 11


Gli orrori della guerra, mentre<br />

scrivo, entrano dentro le nostre<br />

case senza bussare alla porta; trafiggono<br />

i nostri cuori come lame<br />

roventi per averli già vissuti. Il mio<br />

nipotino, Matteo, cinque anni, mi<br />

pone domande alle quali non so<br />

rispondere. M’impapero ed arrossisco<br />

per la vergogna. Cerco, allora,<br />

un lembo di cielo sereno dentro<br />

il giardino dei ricordi per lenire<br />

l’angoscia e la pena della nostra<br />

umanità ferita.<br />

Le tenere brezze dell’Adriatico si<br />

addensano d’estate sulle aspre gole<br />

di Popoli. Vi permangono alquanto;<br />

poi, escono da quel precipitar scosceso<br />

di monti scontrandosi con l’aria<br />

fresca che scende dalla Maiella, dando<br />

luogo a pioggerelle delicate e placide.<br />

“Acqua alle papere” esclamano i<br />

contadini, sperando su raccolti opulenti.<br />

E D’Annunzio: “Piove sui pini<br />

scagliosi ed irti/su i ginepri folti/di coccole<br />

aulenti /piove sui nostri volti silvani/piove<br />

sulle nostre mani<br />

ignude/su i nostri vestimenti leggieri./che<br />

l’anima schiude/novella”.<br />

Dal balcone a picco sulla valle,<br />

nonna Rubina osservava quelle saette<br />

improvvise tutte a zig zag, quei<br />

brontolii che laceravano il cielo scuro,<br />

liberando ozono ed il profumo di terra<br />

bagnata.<br />

La mano concava sugli occhi si<br />

sporgeva dall’inferriata per osservare<br />

meglio il fenomeno; l’allungava in<br />

quella direzione ritraendola piano piano,<br />

baciandola, come per carpirne<br />

una benedizione, un frammento di<br />

speranza, con una devozione pari ai<br />

suoi bisogni infiniti, alla sua povertà.<br />

Nel suo cuore contadino, delicato<br />

come lo stelo di una viola e forte<br />

come la schiena di un mulo, ardeva la<br />

fiamma della devozione alla Madonna<br />

della Libera di Pratola Peligna.<br />

È, questo, un antico paesone, con<br />

tetti ricoperti di tegole rosse, che si<br />

“LA BELLA SIGNORA” DI PRATOLA PELIGNA<br />

distende a nord della piana di Sulmona;<br />

compreso fra la superba Corfinio<br />

(che guidò la lotta contro Roma nel<br />

99/88 a.C. perché le negava il diritto<br />

di cittadinanza), Popoli, appunto, e<br />

Sulmona, la patria di Publio Ovidio<br />

Nasone.<br />

Quanto a frutti della terra, Pratola<br />

è una sorta di Eden in una (allora)<br />

valle di lacrime. Vi crescono verdure<br />

saporite, di ogni specie, uliveti e<br />

vigne eccelsi, cocomeri di fuoco,<br />

meloni dal profumo inebriante, che si<br />

sposano come chitarra e mandolino,<br />

con le fette di prosciutto tagliate con<br />

l’accetta; pesche deliziose, fichi bianchi<br />

con la lacrima in punta, prati lussureggianti<br />

e rigogliosi, susine divine.<br />

E la terra feconda dona tutto questo<br />

all’uomo peligno per l’amore e la<br />

provvidenza della sua bella Signora;<br />

che, da quel contrasto termico che le<br />

ha posto in testa, assicura al suolo<br />

umidità e fertilità.<br />

A Pratola Peligna abita gente<br />

semplice e generosa; sanguigna<br />

anche per via di quel nettare sincero<br />

che produce (e che, chiaramente,<br />

beve); adusa al lavoro come regola<br />

ed al dolore come destino; eppur permeata<br />

nei comportamenti da una<br />

grandissima umanità e, manco a dirlo,<br />

da una adorazione profonda per la<br />

sua Madonna, che festeggia ogni<br />

anno, alla prima domenica di maggio.<br />

Ecco, su questa grande festa paesana,<br />

proverò a dilungarmi un poco,<br />

richiamando i ricordi, scavando nelle<br />

emozioni!<br />

Dentro mi è rimasta un’ansia, una<br />

nostalgia che svanisce e torna; una<br />

messe di impronte di sogni che si rincorre<br />

come il vento; una poesia<br />

incantata e rarefatta che allevia la<br />

mia solitudine. Ne provo un refrigerio,<br />

un soffio incontaminato, un alito<br />

generoso, un sollievo, che scalda ciò<br />

che è freddo, dona virtù e premia.<br />

A quel tempo, dunque (ora le cose<br />

sono cambiate, grazie a Dio), la classe<br />

più numerosa era quella dei brac-<br />

di Nicola Morelli<br />

cianti: uomini dalle braccia possenti<br />

come clave di baseball. Indossavano<br />

la maglia di lana di pecora spessa un<br />

dito, filata a mano ed allacciata attorno<br />

al collo con un bottoncino di<br />

madreperla. Una sorta di scafandro<br />

per tutte le stagioni attraverso il quale,<br />

dicevano, se non entra il caldo d’estate<br />

non entra nemmeno il freddo<br />

d’inverno.<br />

I bambini, a nove anni o giù di li,<br />

andavano in campagna a portare le<br />

cibarie ai genitori che zappavano sino<br />

a notte, attaccandosi alla coda dell’asino,<br />

facendosi trainare. A sedici, si<br />

rompevano regolarmente la schiena<br />

senza inutili illusioni con un solido<br />

bidente per preparare la maggese. E,<br />

proprio a causa di questo stato di<br />

cose, l’emigrazione costituì l’unico<br />

mezzo per scansare un’esistenza<br />

miserabile. Ma questo è un altro<br />

discorso.<br />

Le donne non erano da meno:<br />

facevano figli con ordinario impegno,<br />

uno dopo l’altro. Il convincimento era,<br />

giusto o sbagliato, che più ne mettevano<br />

al mondo e maggiore era l’aspettazione<br />

di benessere che si prospettava<br />

per la famiglia. Una sorta di<br />

programmazione sino al limite della<br />

vita.<br />

Erano (e sono) donne assai belle,<br />

con un qualcosa di innata signorilità<br />

che non si appalesa. Visi d’angelo;<br />

vigili e devote, intelligenti, decise,<br />

massaie infaticabili. Ne ricordo una,<br />

perché veniva a vendere i fichi al mio<br />

paese, barattandoli con la legna. L’asino<br />

che tirava il carretto con su il raccolto<br />

di pomodori andò a finire dentro<br />

un fossato nascosto, capovolgendosi.<br />

Non si perse d’animo! Poggiò la<br />

schiena sulla paratia del mezzo,<br />

afferrò i raggi della ruota che giravano<br />

a vuoto e, con un colpo secco,<br />

ribaltò tutto all’altra parte: asino, carretto<br />

e pomodori. Indi, con pazienza<br />

antica, quella pazienza che ha dell’incredibile<br />

nella povera gente contadina<br />

delle mie parti, raccolse uno ad<br />

12 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


uno quei frutti generosi, pieni di sole,<br />

ricolmi di sapore e, della loro salvezza<br />

(e di quella dell’asino) ringraziò<br />

con semplicità la Madonna della<br />

Libera.<br />

I preparativi della partenza iniziavano<br />

molto tempo prima che i chiarori<br />

dell’alba tingessero di rosa le cime<br />

della Maiella, tenendo conto che<br />

bisognava percorrere circa una ventina<br />

di chilometri attraverso i folti<br />

boschi di faggio e di quercia della<br />

cosiddetta “Difesa”, paradiso e rifugio<br />

dei cinghiali, dei nibbi e delle<br />

aquile; infilando, poi, ad ovest della<br />

piana sulmontina, la dirittura infinita<br />

di erba battuta che i pastori abruzzesi<br />

utilizzavano per la transumanza<br />

delle pecore nelle Puglie. Quella<br />

transumanza che D’Annunzio così<br />

declamò (m’è caro ricordarlo):<br />

“Settembre, andiamo. È tempo di<br />

migrare ...<br />

E vanno pel tratturo antico al piano,<br />

quasi per un erbal fiume silente,<br />

su le vestigia degli antichi padri.”<br />

La sera prima la mia nonnetta si ficcava<br />

presto a letto; restando tuttavia<br />

pressoché sveglia per poter ascoltare<br />

il canto del gallo e farsi un’idea<br />

dell’ora giusta.<br />

Ve n’era uno, di quei galli, che si<br />

chiamava “Zicchinetto” . aveva una<br />

cresta gagliarda e rigogliosa, rosso<br />

vivo. Al contrario delle regole della<br />

sua natura, cantava tre ore prima del<br />

chicchiricchì degli altri. E questo gli<br />

capitava dopo che, entrando ed<br />

uscendo dalle fauci bavose di una<br />

volpe, infiltratasi dentro la stalla a<br />

scuoterlo dalla neghittosa indolenza<br />

in mezzo alle galline, era uscito stremato<br />

dall’incontro ravvicinato.<br />

Con quel dentro e fuori il felino aveva<br />

raggiunto picchi spasmodici dei<br />

riflessi condizionati di Bogomoletz.<br />

Alla fine, vola qua, fuggi là, al buio,<br />

fra gride atroci, “Zicchinetto” si salvò;<br />

ma, dalla burrasca uscì conciato per<br />

le feste e non si riebbe più! Quel<br />

ricordo lancinante, morsi, quell’aggrinzarsi<br />

di pelle, gli avevano ingenerato<br />

una contrita incapacità di reazione;<br />

era diventato mogio mogio, la<br />

cresta appannata, i riflessi spenti,<br />

l’ardire confuso; aveva perso i baldanzosi<br />

approcci con le galline (fatto<br />

gravissimo, anche fra i pennuti), stra-<br />

volto dalla lotta furibonda.<br />

Orbene, a quel falso chicchiricchi la<br />

mia nonnetta non badava punto, ma<br />

continuava a godersi il suo vigile dormiveglia.<br />

Aspettava quello degli altri,<br />

più sincero, più vero.<br />

Posso, dunque, concludere che l’alba<br />

era affatto imminente quando<br />

“Zicchinetto” cantava dopo quella<br />

disgrazia; e, chi non lo sapeva restava<br />

regolarmente fregato perché, al<br />

contrario dell’annuncio canoro, la<br />

notte era fonda, fonda da morire (di<br />

sonno); anzi, cieca, tenebrosa, un<br />

muro nero come la pece.<br />

Ed allora, alla stessa maniera di un<br />

bambino che afferra il suo cucciolo<br />

nonna Rubina mi prendeva per la<br />

collottola e mi sbatteva in groppa al<br />

mulo. Poi, preso il basto con le mani,<br />

si molleggiava sulle ginocchia, lentamente,<br />

come fa, appunto, un saltatore<br />

sotto l’asticella e, d’un tratto,<br />

schizzava in alto senza apparente<br />

difficoltà, ricadendo al centro del<br />

basto, avanti a me.<br />

“Iamm con Dio”, sussurrava!<br />

Ed io l’abbracciavo per la vita; e<br />

sognavo il mondo. Ero felice, tanto<br />

felice quanto questo mi appariva<br />

affascinante per non conoscerne<br />

ancora le bruttezze. Non lo sono stato<br />

mai più in quella misura, con quella<br />

innocenza! Soltanto dopo ho scoperto<br />

che la felicità è fatta di piccole<br />

cose, di sfumature, di sensazioni, di<br />

un nulla + 0,001 di alcunché. È uno<br />

stato di incoscienza, un assurdo<br />

confondersi del livello del mare con<br />

le cime delle montagne, che dura<br />

quanto un sospiro d'amore. Poi si<br />

dissolve in mirabile, stupenda, magica,<br />

luminosa indeterminatezza.<br />

Ho scoperto anche che quella piccola<br />

felicità respinge sogni di gloria, il<br />

volersi portare al centro di un universo<br />

fatuo ed effimero.<br />

Questa mi pare la chiave di lettura,<br />

quella “distensione dell’anima” di<br />

cui parla S. Agostino e di cui abbiamo<br />

tanto bisogno, ogni giorno.<br />

Le saponette di tritolo schizzavano<br />

fuori dai cilindretti ficcati nei prati<br />

come palle di cannone. S’avventavano<br />

contro il cielo, una appresso<br />

all’altra; sembravano ciabatte filamentose;<br />

si srotolavano urlando<br />

all’insù a velocità folle. Esplodevano,<br />

infine, con boati spaventosi, una alla<br />

volta o tutte assieme: questo si capiva<br />

dopo dalla miriade di nuvolette<br />

che appariva in alto, all’improvviso;<br />

che cresceva a vista d’occhio, come<br />

tante pecorelle sparse qua e là. Un<br />

fumo acre, soffocante, si spargeva<br />

dappertutto, penetrava nelle case.<br />

La terra vibrava, come scossa da un<br />

terremoto. Le cornacchie si buttavano<br />

all’ingiù, dai nidi del campanile, a<br />

corpo morto per riprendere quota in<br />

basso, gracchiare disperatamente,<br />

fuggire lontano, per ogni dove. I muli,<br />

attaccati agli alberi o alle maniglie<br />

delle porte di casa, sferravano all’indietro<br />

calci terrificanti, con ritmo quasi<br />

meccanico. Alcuni, rotta la fune<br />

per lo spavento, fuggivano attraverso<br />

la via principale di Pratola come i<br />

torelli a Pamplona, senza meta, indecisi,<br />

le orecchie dritte come sogliole<br />

refrigerate, inseguiti da frotte di<br />

ragazzini vocianti, eccitati, accaldati,<br />

felici. E, nel mentre costoro cercavano<br />

di dirottarli per i vicoli adiacenti<br />

perché doveva passare poco dopo la<br />

processione con la Madonna, altre<br />

frotte non meno agguerrite, non<br />

meno attratte da quello spasso<br />

improvviso, gli facevano fare dietro<br />

front ponendoglisi dinanzi con le<br />

braccia alzate, in un via vai impossibile.<br />

E, fra tutto questo bailamme<br />

allegro e vivo, quella confusione di<br />

adolescenti sfrenati e chiassosi, la<br />

gente si faceva il segno della croce,<br />

non so bene se per salvarsi dai muli<br />

che scappavano a rotta di collo,<br />

ovvero come usuale segno di devozione<br />

alla Madonna della Libera, che<br />

festeggiava con una gioia che sprizzava<br />

dai visceri, perché "faceva crescere<br />

il grano senza loglio".<br />

Vorrei anche dire che quella che<br />

ho descritto era soltanto la fase propedeutica,<br />

la cosiddetta “apertura”<br />

delle festività, l’inizio. Anticipava soltanto<br />

in misura inversamente proporzionale<br />

lo strazio che si sarebbe<br />

abbattuto sui meati acustici dei fedeli<br />

la sera tardi, dopo i “pezzi” di musica<br />

classica eseguiti dalla banda in<br />

mezzo alla piazza. Un finimondo dell’arte<br />

pirotecnica, con effetti luminosi<br />

svariatissimi per forma e colori; che,<br />

nel cranio della gente, doveva arrivare<br />

“sino a Broccolino”, a New York.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 13


E proprio attorno all’orario di quell’iniziale<br />

pandemonio, nonna ed io<br />

arrivammo belli belli, con il sedere di<br />

marmo, a Pratola, dinanzi alla casa<br />

di una vecchietta sua amica, ubicata<br />

nella parte bassa del Paese. Si chiamava<br />

“zì Liberata”. Era docile, esile,<br />

gentile, più vicina ai novanta che agli<br />

ottanta; con gli occhi acquosi e vispi;<br />

penetranti come quelli del giudice<br />

istruttore di Kafka, ne “Il Processo”, e<br />

peli bianchi dispersi sul labbro superiore<br />

e sul mento raggrinzito.<br />

Era un tipo chiacchierino, affabile,<br />

dolce. Ma tutta la tenerezza che sprigionava<br />

dal suo esser minuto si trasformava<br />

subito in simpatia, in ammirazione,<br />

in stupore ad occhi spalancati,<br />

quando tirava fuori dalla saccoccia<br />

le noci e le tritava con le sole gengive<br />

nude come fossero ovetti di<br />

gianduia.<br />

Dopo mangiato, ruttava sonoramente,<br />

“in c... a Satana”, diceva; con<br />

possanza non nascosta, senza verecondia;<br />

“senza paura di disonoranza<br />

per fallo commesso” (Dante Alighieri).<br />

In quella stessa via dei muli, si<br />

intruppavano anche le moltitudini<br />

scese dai monti della vallata, dai<br />

paesi vicini, da altrove; anch’esse<br />

con i muli tirati per la cavezza, dai cui<br />

basti penzolavano bisacce piene, fiaschi<br />

di vino, mazzi di fiori legati con<br />

lo spago per la Madonna. E, assieme<br />

a queste, due bande, ognuna delle<br />

quali suonava per conto suo: chi “La<br />

canzone del Piave”, chi “Faccetta<br />

Nera”, chi “Giovinezza, Giovinezza”,<br />

chi “Monte Grappa tu sei la mia<br />

Patria” ecc.. Una volta, però, giunte<br />

nelle adiacenze della Chiesa, i suoni<br />

si componevano in un’unica lode alla<br />

Madonna: “Ave, Ave, Ave Maria”. E<br />

la Chiesa era già piena zeppa di gente<br />

vestita a festa quando arrivammo.<br />

E nonna, per farmi ammirare la<br />

Madonna, mi alzò in alto mettendomi<br />

a cavalcioni sulle spalle e, da quella<br />

posizione, riuscii a vedere l’altare, in<br />

fondo, ed i pennacchi dei Carabinieri,<br />

immobili a fianco della statua.<br />

La Messa era “solenne” e l’ascoltavamo<br />

con compunzione: per modo<br />

di dire, spinti come eravamo da tutte<br />

le parti, incalzati da quelli dietro,<br />

spinti anch’essi da altri, come flutti da<br />

flutti, via via, sino all’entrata. Scrive il<br />

Manzoni: “Danno con le schiene ne’<br />

petti, co’ gomiti nelle pance, co’ calcagni<br />

sulle punte de’ piedi a quelli<br />

che son dietro a loro... si fa un pigìo,<br />

una calca, che quelli che si trovavano<br />

in mezzo, avrebbero pagato qualcosa<br />

ad essere altrove”.<br />

Il disagio, però, non era tutto lì,<br />

pressati come pesci in barile! Perché,<br />

una volta ultimata la funzione<br />

liturgica, la statua della Madonna<br />

veniva portata sul baldacchino all’uscita<br />

della Chiesa, dalla parte esterna<br />

al portale. Ma era proprio lì che<br />

avveniva una sorta di asta di aggiudicazione<br />

al miglior offerente, a furor<br />

di dollari. Sgomitando, urlando,<br />

implorando, imprecando, si facevano<br />

avanti coloro che avevano fatto voto<br />

(o ardevano dal desiderio) di portarla<br />

in processione attraverso le strade di<br />

Pratola, per trarne un auspicio di<br />

bene, per soddisfare l’amor proprio.<br />

Una sindrome di passione e di speranza,<br />

un’aspirazione verso il trascendente,<br />

un bisogno metafisico!<br />

Quel fiducioso abbandono alla<br />

Madonna ciascuno lo praticava con<br />

l’intenzione di stornare un pericolo<br />

“in fieri” esistente nell’inconscio, un’ipotesi<br />

di danno; un qualcosa di ignoto<br />

che vagava dentro le protuberanze<br />

occipitali, capace di compromettere<br />

la salute, la sicurezza, il bene della<br />

vita e della famiglia.<br />

Essendo otto (se ben ricordo) i<br />

portatori della statua, quattro da un<br />

lato e quattro dall’altro, succedeva<br />

che il prezzo della devota prestazione<br />

si adeguava alla legge della<br />

domanda e dell’offerta e saliva a proporzione<br />

degli offerenti, fino ad assestarsi<br />

ad un punto che Vilfredo Pareto<br />

chiama “della massima utilità”.<br />

Ed i fortunati vincitori, sudati, pregni<br />

di gioia, tremando, piangendo,<br />

subito attaccavano sul corpetto della<br />

Madonna i bigliettoni verdi da 10, 50,<br />

100 dollari con le spille da balia; uno<br />

alla volta, con ordine, in lungo ed in<br />

largo; sovrapponendoli anche, per la<br />

legge fisica dell’impenetrabilità dei<br />

corpi, alle collane e catenine d’oro<br />

(massiccio), anelli, braccialetti, stupendi<br />

lavori di oreficeria da altri<br />

donati con non meno fervore, già<br />

allogati dappertutto addosso alla sta-<br />

tua.<br />

Quella gara spasmodica creava<br />

fatalmente uno stuolo di esclusi,<br />

diciamo di perdenti, che si ritirava in<br />

buon ordine, rimescolandosi fra la<br />

gente, rassestando le banconote nel<br />

portafoglio.<br />

Senonché, proprio quando si supponeva<br />

che tutto fosse in ordine per<br />

dare il via alla processione, un tizio<br />

con la cravatta di cuoio, texano falso<br />

prima facie, in uno spasimo di devozione,<br />

afflitto e sconsolato, gettò in<br />

aria una folta manciata di dollari<br />

attorno alla statua, che volando da<br />

tutte le parti, gridando come un forsennato:<br />

“Viva la Madonna della<br />

Libera”.<br />

Apriti Cielo!<br />

Come un branco di bisonti che<br />

pascola nella prateria e percepisce<br />

un rumore anomalo ai suoi orecchi e,<br />

confuso, addrizza il crine verso il cielo;<br />

poi, come colto da follia, si slancia<br />

con uno scarto improvviso in una<br />

fuga disperata, sbandando da tutte le<br />

parti, muggendo all’unisono, mutando<br />

direzione a seconda del dettato<br />

degli istinti, alla stessa maniera la<br />

massa dei fedeli che gravitava attorno<br />

ondeggiò paurosamente alla vista<br />

di quei bigliettoni volteggianti come<br />

farfalle verdi, che scendevano lentamente.<br />

A me, sbalordito, sembrò un<br />

campo di grano che si piega sotto la<br />

sferza del vento, un tintinnar di spighe<br />

mosse. Le teste all’ingiù cercavano<br />

quei foglietti, fra spinte e controspinte,<br />

reclami, esclamazioni,<br />

spintoni, “padreterni”, fra piedi bellerini,<br />

in un giubilo frenetico, inconsulto.<br />

Fu questione di una diecina di<br />

minuti. Poi, tornò una calma solenne.<br />

E iniziò finalmente la processione.<br />

La Madonna camminava sopra<br />

un manto di rose rosse, solo per Lei!<br />

Le calpestavano quei fedeli che la<br />

trasportavano sull’ondeggiante baldacchino<br />

con sudore, soldi, fatica e<br />

devozione immensa; fra urla e implorazioni.<br />

“Ricordati di me”, esclamò un<br />

poveretto che si reggeva con due<br />

stampelle. “Bella...bella mia”, le disse<br />

una vecchietta. “Benedici...benedici”,<br />

soggiunse un’altra, in uno scroscio<br />

di lacrime. “Guarisci lu spose<br />

14 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


me”.<br />

Quelle rose le raccoglievano altri,<br />

una moltitudine, che aspettavano<br />

che passasse. Staccandole dalla<br />

corolla, le inserivano fra i fogli delle<br />

lettere che mandavano ai figli, ai<br />

genitori, ai fidanzati in America. “Le<br />

lettere erano voce, singhiozzi, lacrime<br />

asciutte di pensieri”, scrive Gianni<br />

Restigno, Premio Emigrazione.<br />

Così quei poveri petali appassiti,<br />

strafigurati, varcavano l’oceano,<br />

legando con rinnovata passione la<br />

bella Signora di Pratola alla vita dei<br />

suoi figli lontani.<br />

Ognuno diventava una reliquia<br />

dentro le case, un qualcosa di sacro<br />

come l’acqua di Lourdes, una speranza<br />

nascosta in una fede manifesta,<br />

una cocente nostalgia del Paese,<br />

un talismano folto di memorie,<br />

“nu piezze ‘e core” che proveniva<br />

dalla Terra in cui avevano aperto gli<br />

occhi su questo mondo.<br />

Quando, poi, tornavano a casa<br />

oltreoceano, dopo le vacanze, quei<br />

fedeli non dimenticavano di portarsi<br />

dietro i confetti Pelino, una “istituzione”<br />

per gli abruzzesi in tutto il mondo;<br />

deliziosi capolavori di un’arte antica<br />

di una fabbrica antica di Sulmona;<br />

sfusi, a chili, oppure sotto forma di<br />

cestini incantevoli o di mazzi di fiori di<br />

tutti i colori dell’arcobaleno. Quegli<br />

stessi confetti, la sua passione<br />

nascosta, che nonna Rubina, salmodiando<br />

il S. Rosario, fra una “Stazione”<br />

dolorosa e l’altra, mi passava<br />

indietro ogni tanto, in groppa al mulo;<br />

tirandoli fuori con religiosa cura da<br />

un fazzoletto che custodiva in seno,<br />

fra le stecche del bustino.<br />

Rose, garofani, gigli, fiori d’ogni<br />

specie, piovevano addosso alla<br />

Madonna lungo il tragitto: dalle finestre<br />

spalancate, illuminate; dalle porte,<br />

dalla gente che accudiva alla vendita<br />

delle cianfrusaglie, da quella,<br />

policroma, che s’ammassava nei<br />

punti strategici del percorso. Candide<br />

lenzuola, coperte di pizzi e merletti<br />

fatti a mano, con l’uncinetto, a<br />

tombolo, ornavano i balconi sovrastanti,<br />

zeppi di cittadini, mentre la<br />

banda, a turno, prorompeva in inni<br />

sacri (“Noi vogliam Dio...” primeggiava),<br />

e l’impegno dei bandisti era<br />

completo. Soffiavano dentro gli stru-<br />

menti con gli occhi fissi sullo spartito,<br />

inciampando, le guancie gonfie<br />

come mele rosse.<br />

In mezzo a tutto questo affanno, i<br />

mortaretti scoppiavano da tutte le<br />

parti e le campane ammattivano.<br />

La processione terminava tardi<br />

con il rientro della statua della<br />

Madonna nella Chiesa. E con essa si<br />

esaurivano anche le nostre energie.<br />

Sentivamo impellente, dopo tante<br />

ore, il bisogno di mangiare qualcosa.<br />

A quei tempi la frugalità era un tutt’uno<br />

con la povertà; si confondeva con<br />

questa come sorelle siamesi; non<br />

avevamo fantasie organolettiche né<br />

sogni diversi da una piatta quotidianità.<br />

Ci accontentavamo di quelle<br />

povere cose che avevamo e ringraziavamo<br />

il Signore Iddio che ce le<br />

dava.<br />

Riprendemmo il viaggio di ritorno<br />

quando il sole s’era già “appiccato<br />

all’orizzonte”, con una stanchezza<br />

totale commista a felicità compiuta,<br />

a pienezza di cuore; ma la tentazione<br />

di fermarci sino a tarda notte, sollecitata<br />

dagli inviti della vecchietta<br />

anti satana, per assistere allo sconquasso<br />

pirotecnico finale, era sì for-<br />

te, ma superiore era la preoccupazione<br />

di dover attraversare, a buio<br />

pesto, quella “Difesa” che ho detto.<br />

Per cui, senza altra esitazione, nonna<br />

Rubina, con la stessa tenerezza<br />

del mattino, mi risbatté in groppa al<br />

mulo. Indi, molleggiando sulle<br />

ginocchia come al solito, si sistemò<br />

anche Lei dinnanzi a me. Afferrò la<br />

fune di guida e sussurrò: “Iamm con<br />

Dio”.<br />

Sono tornato più volte a Pratola<br />

Peligna, in quella cara Chiesa, ove<br />

vissi un frammento di vita povera ma<br />

inimmaginabilmente felice. L’eco e le<br />

pazzie di quel giorno intronavano le<br />

arcate silenziose, riecheggiando il<br />

suono veemente delle bande, il fragore<br />

delle bombarde in cielo, i pennacchi<br />

policromi dei Carabinieri, lo<br />

sfarfallio verde dei dollari attorno alla<br />

statua.<br />

Tutto di allora (o quasi) è finito per<br />

la legge inesorabile dei momenti;<br />

perché ogni cosa inizia ed ha una<br />

sua fine (Qòhelet, 3). Ma le rose per<br />

la bella Signora sono sempre rosse e<br />

profumate; essenza di passione che<br />

vive nei cuori dei suoi Figli lontani.<br />

Intanto, è scesa la sera! E Gesù<br />

Giogo S. Maria allo Stelvio, agosto 2000<br />

Alcuni soci della Sezione ANFI di Bormio in ricognizione cippi sul confine italoelvetico<br />

posano per una foto ricordo.<br />

Essi sono da sinistra: Salvatore Deriu, Antonio Sassu, Tullio Giacomelli, Angelo<br />

Cacciotto, Silvano Furli (militare del Corpo in servizio), Piero Andreoni e Bruno<br />

Gozzi.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 15


IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE<br />

LA RIFORMA DEL SISTEMA FISCALE STATALE<br />

1. Premessa. Con la legge 7 aprile<br />

<strong>2003</strong> n. 80 al Governo è stata conferita<br />

la delega per la riforma del sistema<br />

fiscale statale secondo la proposta<br />

attuazione di un nuovo sistema<br />

improntato al federalismo fiscale.<br />

In particolare il Governo è stato<br />

delegato ad adottare uno o più decreti<br />

legislativi recanti la riforma del<br />

nuovo sistema, che si basa su cinque<br />

imposte ordinate in un unico Codice<br />

delle imposte, le cinque imposte<br />

sono denominate: imposta sul reddito,<br />

imposta sulle società, imposta sul<br />

valore aggiunto, imposta sui servizi e<br />

accise.<br />

Il Codice delle imposte sarà articolato<br />

in una parte generale e una parte<br />

speciale. Mentre la parte speciale raccoglierà<br />

le cinque suddette imposte,<br />

la parte generale richiederà al nuovo<br />

sistema fiscale l’attuazione di 22 principi<br />

generali indicati dall’articolo 2 della<br />

legge delega e contrassegnati ciascuno<br />

da una lettera alfabetica.<br />

2. I principi generali del nuovo sistema<br />

fiscale statale<br />

Assumono particolare valore perché<br />

sono comuni alle cinque imposte<br />

e tendono ad uniformare, armonizzare<br />

e semplificare le diverse disposizioni<br />

generali attualmente in vigore<br />

per i tributi da sostituire.<br />

Sono contenuti nell’articolo 2 della<br />

legge, mentre le caratteristiche generali<br />

dei suddetti nuovi tributi sono<br />

riportati nei successivi articoli 3, 4, 5,<br />

6 e 7. Nell’articolo 8 successivo la<br />

legge delega prevede poi la graduale<br />

progressiva eliminazione dell’imposta<br />

regionale sulle attività produttive<br />

(IRAP) con prioritaria esclusione<br />

dalla base imponibile del costo del<br />

lavoro e di eventuali altri costi; e nell’articolo<br />

9 si subordina l’esercizio<br />

della delega al rispetto del principio<br />

di coordinamento con la finanza decentrata<br />

agli enti locali al fine di consentire<br />

l’attribuzione diretta agli stessi<br />

delle somme versate di competenza<br />

locale. Nell’articolo 10 è prevista<br />

l’attuazione della riforma entro due<br />

anni dalla pubblicazione della legge<br />

nella Gazzetta Ufficiale, con riferimento<br />

al Documento di programmazione<br />

economica e finanziaria, mentre<br />

l’articolo 11 contiene disposizioni<br />

finali relative ai procedimenti da seguire<br />

per l’emanazione dei decreti legislativi<br />

di attuazione.<br />

Questi in sintesi i principi generali<br />

in esame.<br />

È richiesta la riserva di legge per<br />

disciplinare gli elementi essenziali<br />

dell’imposizione nel rispetto dei principi<br />

di legalità, di capacità contributiva<br />

e di eguaglianza ,in linea con i<br />

principi costituzionali di diritto tributario<br />

(lettera a).<br />

Si fissa il riferimento obbligatorio<br />

alle norme comunitarie e internazionali<br />

imponendo l’adeguamento ai<br />

principi fondamentali dell’ordinamento<br />

comunitario e il rispetto delle convenzioni<br />

internazionali in vigore in<br />

Italia, con Convenzioni OCSE e bilaterali<br />

(lettera b) e si collega la nuova<br />

normativa allo Statuto del contribuente,<br />

emanato con la legge n.<br />

212/2002, in quanto essa sarà informata<br />

ai principi di chiarezza, semplicità,<br />

conoscibilità effettiva e irretroattività<br />

(lettera c).<br />

Si prevedono inoltre due divieti<br />

classici, in quanto proibiscono la<br />

doppia imposizione giuridica e l’applicazione<br />

analogica delle norme fiscali,<br />

che stabiliscono il presupposto,<br />

il soggetto passivo d’imposta, le<br />

esenzioni e le agevolazioni (lettere d<br />

ed e); mentre si garantisce la tutela<br />

dell’affidamento e della buona fede<br />

nei rapporti fra fisco e contribuente<br />

(lettera f) e si richiede una nuova importante<br />

impostazione di carattere<br />

generale da tempo avvertita per tutti<br />

i tributi, in quanto si prevede l’introduzione<br />

di una disciplina unitaria per<br />

tutte le imposte relativamente ai seguenti<br />

elementi: la qualificazione e<br />

identificazione del soggetto passivo<br />

d’imposta, i termini dell’obbligazione<br />

tributaria, le sanzioni varie conseguenti<br />

dagli inadempimenti dell’obbli-<br />

di Tommaso Santamaria<br />

gazione tributaria e degli obblighi<br />

connessi, il processo ovvero i vari<br />

procedimenti per l’accertamento dell’obbligazione<br />

fiscale e per la determinazione<br />

e applicazione delle sanzioni;<br />

in particolare si includono fra i<br />

soggetti abilitati alla assistenza tecnica<br />

generale i consulenti del lavoro e<br />

i revisori contabili e viene, inoltre,<br />

precisato che la disciplina della obbligazione<br />

fiscale preveda principi e regole<br />

comuni a tutte le imposte su dichiarazione,<br />

accertamento e riscossione<br />

(lettera g).<br />

Si prevedono anche il progressivo<br />

innalzamento del limite per la compensazione<br />

dei crediti d’imposta (ovviamente<br />

da tenere sotto controllo) e<br />

la minimizzazione del sacrificio dei<br />

contribuenti per l’adempimento degli<br />

obblighi fiscali evitando adempimenti<br />

e oneri non più accettabili, peraltro,<br />

con l’evoluzione dei sistemi informatici<br />

e con l’ammodernamento dell’Amministrazione<br />

finanziaria (lettere<br />

h e i). Mentre si pongono nuovi orientamenti<br />

sulle sanzioni amministrative<br />

e penali, prevedendo una inversione<br />

di tendenza sia sulle sanzioni amministrative<br />

(che saranno concentrate<br />

sul soggetto che ha tratto effettivo<br />

vantaggio dalla violazione, anche se<br />

persona giuridica o ente, contro il vigente<br />

principio della responsabilità<br />

personale della sanzione), sia sulle<br />

sanzioni penali, che saranno previste<br />

soltanto nei casi di frode fiscale o di<br />

effettivo e rilevante danno per l’erario<br />

(lettere l e m). La nuova impostazione<br />

sanzionatoria richiederà, come rilevasi,<br />

una interessante e meditata<br />

riflessione sulla previsione della nuova<br />

impostazione delle sanzioni, che<br />

dovrà tenere conto anche dei vigenti<br />

sistemi in atto negli altri paesi della<br />

Unione Europea.<br />

Infine si tende alla realizzazione<br />

di principi etici e di solidarietà sociale,<br />

in quanto si prevede l’introduzione<br />

di norme, che ordinano e disciplinano<br />

istituti giuridici tributari destinati<br />

alla realizzazione dei suddetti principi<br />

(lettera n).<br />

A completamento delle disposizioni<br />

generali il punto 3 dell’articolo 2<br />

sulla codificazione prevede anche un<br />

16 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


altro principio (che in passato ha presentato<br />

qualche difetto di applicazione),<br />

il quale dispone che il Codice<br />

non possa essere derogato o modificato<br />

senza una norma espressa in<br />

tal senso: nessuna sanzione è prevista<br />

però per i casi di deroga o modifica<br />

non espressamente indicata nelle<br />

leggi successive.<br />

3. Le disposizioni speciali che regoleranno<br />

la disciplina dei nuovi tributi<br />

Le indicheremo ovviamente nelle<br />

linee generali ed essenziali, riservandoci<br />

di trattare le singole imposte appena<br />

saranno approvati i relativi decreti<br />

legislativi.<br />

Imposta sul reddito. L’articolo 3 della<br />

legge delega individua le caratteristiche<br />

essenziali della imposta sul reddito,<br />

che vedrà ridotte a due le aliquote<br />

(pari al 23 per cento per redditi fino a<br />

100.000 euro e al 33 per cento per<br />

redditi di importo superiore) con la<br />

previsione di una cosiddetta “no-tax<br />

area“ ovvero di un reddito minimo intassabile,<br />

e con deduzioni e detrazioni<br />

che realizzeranno una progressività<br />

nell’applicazione dell’imposta, unitamente<br />

ad alcune aliquote progressive<br />

aggiuntive di quelle fondamentali. Un<br />

regime sostitutivo sarà previsto per i<br />

redditi di natura finanziaria soggetti ad<br />

aliquota del 12,5 per cento.<br />

Imposta sulle società. L’articolo 4<br />

della legge regola la nuova imposta<br />

secondo principi tendenti ad incentivare<br />

la competitività del sistema produttivo<br />

secondo un modello fiscale<br />

omogeneo a quelli efficienti posti in<br />

essere nei Paesi membri della Unione<br />

Europea: l’aliquota sarà del 23<br />

per cento. Sarà introdotto anche un<br />

nuovo metodo di tassazione qualificato<br />

dal cosiddetto “consolidato fiscale“.<br />

Imposta sul valore aggiunto. L’articolo<br />

5 non può che fare riferimento allo<br />

standard comunitario, in quanto finora<br />

l’IVA è l’unica imposta armonizzata<br />

in campo comunitario, mentre per<br />

tutti gli altri tributi non si è riusciti ancora<br />

a realizzare, se non l’uniformazione,<br />

almeno una loro forma di armonizzazione,<br />

tanti sono gli ostacoli<br />

interposti dai vari Stati, motivati dalle<br />

diverse realtà economiche da proteggere<br />

autonomamente. Sarà introdotta<br />

anche una cosiddetta “de-tax“<br />

intesa come detassazione per iniziative<br />

con finalità etiche.<br />

Imposta sui servizi. L’articolo 6 regola<br />

questo tributo nuovo che vedrà<br />

concentrati i seguenti tributi indiretti:<br />

imposta di registro, imposte ipotecaria<br />

e catastale, imposta di bollo, imposta<br />

sulle assicurazioni, imposta sui<br />

trattenimenti. La realizzazione del sistema<br />

unico di tassazione comporterà<br />

ovviamente il superamento di<br />

numerosi ostacoli procedurali dovuti<br />

alla varietà delle fattispecie da sottoporre<br />

a tassazione con procedure<br />

unificate.<br />

Accisa. L’articolo 7 della legge subordina<br />

anzitutto la nuova tassazione alla<br />

salvaguardia della salute e dell’ambiente<br />

privilegiando l’utilizzo di prodotti<br />

ecocompatibili. I prodotti soggetti all’accisa<br />

sono i seguenti: oli minerali, alcole,<br />

bevande alcoliche e tabacchi lavorati,<br />

e i consumi di energia elettrica, di<br />

bitumi da petrolio, di carbone coke, di<br />

bitumi di origine naturale emulsionati,<br />

nonché le emissioni di anidride solforosa<br />

e di ossido di azoto da parte di grandi<br />

impianti di combustione.<br />

4. Procedimenti speciali per l’emanazione<br />

dei decreti legislativi<br />

Il Ministro dell’Economia e delle<br />

Finanze ha avviato una nuova procedura<br />

per l’emanazione dei decreti legislativi,<br />

che si impernia sulla pre-<br />

Esempi di riduzione dell’IRPEF <strong>2003</strong><br />

ventiva informazione ai contribuenti<br />

degli schemi dei decreti, modificando<br />

in tal senso la tradizione finora seguita<br />

di costituire Commissioni tecniche<br />

incaricate di elaborare bozze dei<br />

testi legislativi da trasmettere al Parlamento;<br />

tradizione che sarà ancora<br />

seguita, ma che per la nuova codificazione<br />

sarà adottata, in alternativa,<br />

l’immissione di un testo base direttamente<br />

in rete per tutti gli interessati al<br />

dibattito, e al fine prevalente di acquisire<br />

la gamma più ampia possibile<br />

di materiale rilevante, in vista della<br />

presentazione al Parlamento di un<br />

testo che andrà in vigore dal 1° gennaio<br />

2004. In particolare la prima<br />

bozza è stata già proposta in rete per<br />

la codificazione delle nuove imposte.<br />

Inoltre è stata già resa pubblica<br />

una guida pratica al nuovo sistema di<br />

tassazione dei redditi delle persone fisiche,<br />

la quale, oltre alle informazioni<br />

di base sulle novità da introdurre, le<br />

aliquote, la “no-tax area“ e le varie deduzioni<br />

e detrazioni, presenta esempi<br />

di calcolo dell’imposta confrontandole<br />

con l’IRPEF 2002. Fra gli esempi di riduzione<br />

delle imposte con il nuovo tributo<br />

proponiamo quelli di più immediato<br />

interesse per i nostri lettori, ai<br />

quali ripresenteremo esempi aggiornati<br />

quando i decreti legislativi saranno<br />

approvati definitivamente.<br />

Lavoratore dipendente Pensionato<br />

con (o senza) coniuge a carico con (o senza) coniuge a carico<br />

Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001<br />

10.000 -517 -517 10.000 -382 -382<br />

14.000 -272 -272 12.000 -258 -258<br />

18.000 -298 -298 14.000 -154 -154<br />

22.000 -224 -224 16.000 -143 -143<br />

26.000 -61 -61 18.000 -199 -199<br />

30.000 -81 -81 20.000 -165 -165<br />

Lavoratore dipendente Lavoratore dipendente<br />

con coniuge e un figlio (maggiore di 3 anni) a carico con coniuge e due figli<br />

(1 maggiore e uno minore di 3 anni) a carico<br />

Reddito rispetto al 2002 rispetto al 2001 Reddito rispetto al 2002 rispetto al<br />

2001<br />

12.000 -384 -616 12.000 -139 -445<br />

16.000 -251 -482 16.000 -251 -557<br />

20.000 -279 -511 20.000 -279 -585<br />

24.000 -116 -348 24.000 -116 -422<br />

28.000 -83 -315 28.000 -83 -389<br />

30.000 -81 -313 30.000 -81 -387<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 17


RECENSIONI<br />

LA GUARDIA DI FINANZA DALLE<br />

ORIGINI AD OGGI – Editalia <strong>2003</strong> –<br />

pagg. 223.<br />

La pubblicazione sostanzialmente<br />

è una pregevole e aggiornata edizione<br />

della precedente del 1993, curata<br />

da Mario Pizzuti, Pierpaolo Meccariello,<br />

Osvaldo Cucuzza ed Espedito Finizio<br />

dal titolo “La Guardia di Finanza<br />

– due secoli di Storia”, della stessa<br />

casa Editalia.<br />

La riedizione del <strong>2003</strong> si avvale<br />

della ricerca iconografica di Nicola Altiero,<br />

Paolo Neri, Giandomenico Belliotti<br />

e Luigi Orsini, e della ricerca storica<br />

dell’Ufficio storico e Ufficio stampa<br />

del Comando Generale della Guardia<br />

di Finanza, che hanno curato l’aggiornamento<br />

dal 1993 a oggi, soffermandosi<br />

sugli ultimi importanti sviluppi<br />

ordinativi e operativi della Guardia<br />

di Finanza per una completa e attuale<br />

informazione sulla Guardia di Finanza<br />

di oggi.<br />

Si compone di tre parti presentate<br />

in ordine cronologico, e di una singolare<br />

appendice, dal titolo “Due Secoli di<br />

Uniformi”, con una selezionata rassegna<br />

di figurine di finanzieri dalle origini<br />

ad oggi, presentati da Espedito Finizio<br />

con una originale impostazione grafica.<br />

La prima parte, riferita alle “Origini”<br />

riguarda il periodo che va dalla costituzione<br />

delle “Legioni Leggere” piemontesi<br />

alle prime due guerre di indipendenza.<br />

La seconda narra la storia<br />

della nascita del primo Corpo di finanza<br />

del Regno italico e quella della sua<br />

evoluzione fino al termine della seconda<br />

guerra mondiale e alla successiva<br />

ricostruzione del nuovo Stato italiano,<br />

comprendendo il periodo dal<br />

1861 al 1961 e cioè “i primi cento anni”.<br />

La terza, dal titolo “La Guardia di<br />

Finanza oggi” esamina la evoluzione<br />

del Corpo negli ultimi decenni fino ai<br />

nostri giorni, con particolare riguardo<br />

alla struttura ordinativa, ai compiti istituzionali,<br />

all’addestramento, ai settori<br />

operativi di maggiore rilevanza e ai<br />

cospicui impegni internazionali.<br />

Il testo, come anche testimoniato<br />

nella presentazione, appare sin dall’inizio,<br />

di facile lettura, anche quando<br />

VARIE<br />

affronta argomenti di carattere tecnico-operativo<br />

e riesce a dare una chiara<br />

e completa visione di quella che è<br />

la Guardia di Finanza di oggi nella<br />

sua molteplice attività di polizia economico-finanziaria<br />

a tutela del bilancio<br />

dello Stato, della Unione europea<br />

e degli enti locali, di strumento di contrasto<br />

alla criminalità organizzata e di<br />

operatore esclusivo per la prevenzione<br />

e repressione dei traffici illeciti in<br />

mare, forte della sua elevata professionalità<br />

nell’analisi dei fatti economico-finanziari,<br />

di una solida preparazione<br />

investigativa e di una approfondita<br />

attività di intelligence.<br />

Chi fosse interessato a disporre<br />

del prezioso aggiornato volume sulla<br />

Guardai di Finanza può inviare richiesta<br />

all’Ente editoriale per la Guardia<br />

di Finanza, Viale XXI Aprile 51 -<br />

00162 Roma - tel.06/44223561, presso<br />

il Comando Generale del Corpo.<br />

LA ROCCA DI OTRICOLI – di Enzo<br />

Climinti. Edizione <strong>2003</strong> per il Comune<br />

di Otricoli – pagg. 48.<br />

Il Gen. C.A. Enzo Climinti, che fa<br />

parte della Società Italiana di Storia<br />

militare, quale ispettore onorario ai<br />

beni archeologici, da oltre mezzo secolo<br />

collabora con riviste specializzate<br />

in materia ed è autore di alcune<br />

pubblicazioni nel settore della storia<br />

militare, navale e delle armi.<br />

Per la Comunità Otricolana, in<br />

particolare, ha realizzato la ristampa<br />

di Ocricolum (Ed. 1943 del Prof. Pie-<br />

trangeli), una guida turistico-archeologica<br />

e la pubblicazione “Otricoli<br />

Eroica”, opera unica e originale, che<br />

illustra il contributo diretto di quella<br />

Comunità umbra alla storia patria dal<br />

310 a.C. al 1945. Per queste sue<br />

opere, che valorizzano ed esaltano la<br />

storia di Otricoli, gli è stato conferito il<br />

“S. Vittore” d’oro 2002.<br />

Nel <strong>2003</strong> ha pubblicato un’altra<br />

pregevole e apprezzata opera intitolata<br />

“La Rocca di Otricoli” nella quale<br />

descrive, precedute da notizie storiche,<br />

le origini degli apprestamenti difensivi<br />

a difesa dei Castelli e delle<br />

Rocche, soffermandosi sugli aspetti<br />

particolari della Rocca Otricolana,<br />

monumento principale della Comunità.<br />

Altri paragrafi riguardano talune<br />

ipotesi di sviluppo unitario del Castello<br />

di Otricoli e gli eventi bellici che lo<br />

hanno interessato nel tempo, prima<br />

di riferirsi specificamente alla Rocca<br />

e al Palazzo Priorale di oggi.<br />

Dei pregi dell’opera testimoniano<br />

gli apprezzamenti del Sindaco di Otricoli<br />

(Dott. Antonio Liberati) e dell’Archeologo<br />

Direttore Coordinatore della<br />

Soprintendenza per i beni archeologici<br />

dell’Umbria (Luana Cenciaroli).<br />

Per noi la pubblicazione è di lettura<br />

piacevole sui monumenti medioevali<br />

descritti, che rappresentano anch’essi<br />

le tracce di un passato che<br />

contribuisce a considerare Otricoli<br />

come un immenso tesoro di arte e<br />

cultura, come testimoniato dallo stesso<br />

autore nella presentazione della<br />

pubblicazione.<br />

IL COMMIATO DEL GEN. TINDARO<br />

SCAFFIDI LALLARO<br />

Il Gen. Tindaro Scaffidi Lallaro ha<br />

lasciato il servizio attivo per limiti di<br />

età e il giorno 12 aprile u.s. presso la<br />

sede della Sezione ANFI di Gioia<br />

Tauro (RC) è stato calorosamente<br />

salutato dal Presidente di quella<br />

Sezione, Comm. Anselmo Giusti,<br />

che ha letto il telegramma di saluti<br />

del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI e<br />

dal Consiglio Direttivo della Sezione<br />

stessa. Nell’occasione al Gen. Scaffidi<br />

Lallaro è stata consegnata una<br />

targa ricordo dal Comm. Anselmo<br />

Giusti in segno di stima e riconoscimento<br />

per la sua grande disponibilità<br />

manifestata verso la Sezione di<br />

Gioia Tauro al momento della sua<br />

nascita, allorquando era Comandante<br />

del Gruppo Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Reggio Calabria, e<br />

in ogni altra circostanza.<br />

La targa d’argento riporta le<br />

seguenti significative parole:<br />

“”Al Sig. Generale con sincera e<br />

18 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


ispettosa amicizia, per avere contribuito<br />

alla nascita della nostra<br />

bella Sezione ed alimentato vieppiù<br />

lo Spirito di Corpo, intensificando<br />

in ognuno l’orgoglio di appartenenza<br />

alla gloriosa famiglia delle<br />

Fiamme Gialle d’Italia””.<br />

Il Generale, commosso, ha ringraziato<br />

soci e socie dell’ANFI per<br />

la loro sentita partecipazione.<br />

All’incontro hanno partecipato<br />

anche militari del Corpo in servizio,<br />

come il Comandante del Nucleo pt,<br />

Col. Mazzotta, i Capitani di Palmi e<br />

Gioia Tauro, il Sindaco Dott. Dal<br />

Torrione e Mons. De Masi in rappresentanza<br />

del Clero locale.<br />

I convenuti hanno partecipato<br />

al pranzo sociale offerto dalla<br />

Sezione.<br />

RICERCA DI COMMILITONI<br />

L’App. sc. Marcello Valeri, Consigliere<br />

della Sezione ANFI di Pesaro,<br />

ha di recente effettuato un viaggio a<br />

Resia (Bolzano) per rivedere alcune<br />

località ove aveva prestato servizio<br />

nel lontano 1952. Comandava la<br />

Tenenza di Resia l’allora Ten. Duilio<br />

Di Censo e la Brigata il M.M. Sante<br />

Vaccarino.<br />

L’App. Valeri dopo oltre 50 anni<br />

ha sentito il desiderio di recarsi in<br />

località Campaccio Alto, circoscrizione<br />

della Tenenza di Resia, per<br />

rivedere, tra l’altro, una piccola baita<br />

a 1900 metri di altitudine, sul confine<br />

italo-austriaco. La baita tuttora<br />

è in buono stato d’uso (ved. foto a<br />

lato) e l’App. Valeri è stato lieto di<br />

farsi fotografare accanto ad essa<br />

rivivendo così momenti nostalgici e<br />

indimenticabili. Sarebbe felicissimo<br />

di poter riabbracciare colleghi e<br />

superiori che ricorda con immutato<br />

affetto e soprattutto i colleghi Laudonia<br />

e Salinas che il 23.7.1952<br />

effettuarono con lui un turno di servizio<br />

alla “piccola baita” posta a<br />

1900 metri d’altezza. I colleghi che<br />

desiderano mettersi in contatto con<br />

l’App. Valeri possono scrivergli indirizzando<br />

la corrispondenza alla<br />

Sezione di Pesaro, Via Zongo, nr.<br />

12 – 61100 oppure telefonare al nr.<br />

0721/33285.<br />

Gioia Tauro, 12 aprile <strong>2003</strong><br />

Il Presidente della Sezione ANFI, Consigliere <strong>Nazionale</strong> per la Calabria Comm.<br />

Giusti, consegna al Gen Scaffidi Lallaro una targa ricordo in segno di stima e<br />

riconoscenza.<br />

RITORNO A PREDAZZO DOPO CINQUANT’ANNI<br />

Il Fin. Antonio Pinca, socio della<br />

Sezione ANFI di Nardò (Lecce),<br />

esprime il desiderio in una sua lettera<br />

di voler organizzare presso la<br />

Scuola Alpina di Predazzo un miniraduno<br />

di colleghi del Corso “Cimone”<br />

per il 6 aprile 2004, ricorrendo<br />

in tale data il cinquantenario del<br />

loro arruolamento nella Guardia di<br />

Finanza.<br />

Sono passati tanti anni da quel 6<br />

aprile 1954 e grande è il desiderio<br />

oggi di rivedersi, quasi settantenni,<br />

in quella Scuola Alpina, che formò<br />

le loro giovani esistenze. I loro<br />

diretti superiori erano: Fin. sc.<br />

Romito, Brig. Angelini, V.Brig.<br />

Foster, Mar. Stoffic, Maresciallo<br />

Ferrari (della Fanfara). Coloro che<br />

desiderano mettersi in contatto con<br />

il Fin. Pinca, potranno scrivergli al<br />

seguente indirizzo: Antonio Pinca,<br />

Via Giovanni XXIII, 6 – 73044 Galatone<br />

(Lecce).<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 19


LETTERE AL DIRETTORE<br />

INDENNITÀ INTEGRATIVA<br />

SPECIALE RIDOTTA<br />

Un socio della Sezione ANFI di<br />

Brindisi, in congedo dal 1°.01.1996,<br />

dal mese di luglio 2002 percepisce<br />

la pensione dall’INPDAP. Dai giornali<br />

che trattano questioni pensionistiche<br />

ha rilevato che l’importo<br />

dell’I.I.S. per l’anno <strong>2003</strong> è pari a<br />

euro 615,87, mentre dal proprio cedolino<br />

di pensione risulta che l’importo<br />

dell’I.I.S. è di euro 578,66,<br />

con una evidente differenza di circa<br />

37,22 euro mensili.<br />

L’interessato, a suo tempo,<br />

aveva optato per avere l’I.I.S. quale<br />

quota fissa, in applicazione dell’art.<br />

59, comma 36, della legge<br />

449/1997, per aver maturato, alla<br />

data del 1°.01.1995, i previsti 40<br />

anni utili a pensione.<br />

La sua istanza era stata favorevolmente<br />

accolta e la pensione<br />

provvisoria era stata aggiornata<br />

con l’I.I.S. intera quale quota fissa,<br />

perché più favorevole.<br />

La domanda che ci pone il socio<br />

è se sia corretta l’interpretazione<br />

restrittiva dell’INPDAP.<br />

In esito al quesito posto dal socio<br />

di Brindisi, informiamo che l’importo<br />

di euro 578,65 dell’I.I.S. che in atto<br />

percepisce è esatto.<br />

Confermiamo che la quota dell’Indennità<br />

Integrativa Speciale dal 1°<br />

gennaio <strong>2003</strong> è stata elevata a euro<br />

615,87, per effetto della perequazione<br />

automatica.<br />

La differenza in meno tra i due importi<br />

è stata prevista dall’art. 1, commi<br />

11,12 e 13 della legge 379/1987<br />

che stabilisce:<br />

- il conglobamento nello stipendio iniziale<br />

del livello del personale militare<br />

delle Forze Armate di una quota<br />

dell’Indennità Integrativa Speciale<br />

pari a £. 1.081.000 annue lorde;<br />

- con la medesima decorrenza la mi-<br />

sura dell’I.I.S. spettante al personale<br />

militare in servizio è ridotta a £.<br />

1.081.000;<br />

- nei confronti del personale militare,<br />

cessato dal servizio con decorrenza<br />

successiva al 30 <strong>giugno</strong> 1988, la<br />

misura dell’I.I.S., spettante ai sensi<br />

della legge 324/1959, e successive<br />

modificazioni ed integrazioni, ai titolari<br />

di pensione diretta, è ridotta a<br />

cura della competente direzione<br />

provinciale del Tesoro, attuale INP-<br />

DAP, dell’importo lordo mensile di<br />

£. 72.067.<br />

Ciò giustifica tale differenza tra chi<br />

è cessato dal servizio prima e dopo il<br />

30.6.1988 (615,87–37,22 = 578,65).<br />

Si precisa che la quota fissa dell’I.I.S.<br />

è sempre più favorevole, veggasi<br />

“Fiamme Gialle” n. 4/2000 nella<br />

rubrica “Lettere al Direttore”.<br />

Invero, il problema dell’I.I.S. sta<br />

creando non poche difficoltà agli<br />

aventi diritto. Infatti le sedi Provinciali<br />

dell’INPDAP attuano il cosiddetto<br />

blocco, a decorrere dal 1°.1.1988,<br />

per effetto dell’art. 59, comma 13 ,<br />

della legge 449/1977, che ha escluso<br />

dalla perequazione automatica al costo<br />

della vita, i trattamenti pensionistici<br />

superiori a £. 3.430.250 al mese,<br />

comprensiva dell’I.I.S. per cui l’importo<br />

dell’I.I.S. è rimasto congelato<br />

ad euro 505,43 con una evidente riduzione<br />

di circa 9,60 euro al mese, a<br />

decorrere dalla stessa data (veggasi<br />

“Fiamme Gialle” n. 3 e n. 10/2001<br />

nella rubrica “Lettere al Direttore”).<br />

Inoltre, a decorrere dall’1.1.1999,<br />

con le successive perequazioni gli<br />

aumenti vengono calcolati sull’ammontare<br />

complessivo della pensione<br />

lorda+ I.I.S., anziché separatamente<br />

come avveniva prima, e i relativi aumenti<br />

vengono inclusi nella sola voce<br />

pensione, per cui l’importo dell’I.I.S.<br />

rimane invariato.<br />

di Pietro Di Marco<br />

Premesso quanto sopra, di fatto,<br />

non vi è danno per il pensionato, ma<br />

dal punto di vista della trasparenza non<br />

rende comprensibili i conteggi fatti.<br />

NOTIFICA DEL DECRETO<br />

DI PENSIONE<br />

Molti soci, in congedo da oltre<br />

10 anni, non conoscono l’esatta<br />

posizione del proprio trattamento<br />

pensionistico, per la mancata notifica<br />

del relativo decreto.<br />

Per opportuna informazione dei<br />

soci interessati, si segnala che competente<br />

a notificare il decreto di pensione<br />

definitivo, è l’I.N.P.D.A.P., che<br />

ha in carico la partita di pensione.<br />

Invero, inizialmente, in applicazione<br />

dell’art. 155 del D.P.R.<br />

1092/1973, all’atto della cessazione<br />

dal servizio, copia del decreto di liquidazione<br />

della pensione veniva<br />

consegnato dal capo ufficio all’interessato,<br />

che ne rilasciava ricevuta.<br />

Attualmente tale norma, in applicazione<br />

dell’art. 193, del D.P.R.<br />

1092/73, così sostituito dall’art. 33<br />

della legge 177/1976 e modificato<br />

dall’art. 5 D.P.R. 138/1986, dispone<br />

che la notifica dei decreti di pensione<br />

avvenga – a mezzo dei servizi postali<br />

– e non più per il tramite del Comune<br />

di residenza dell’interessato, per<br />

cui, in alternativa, qualora si voglia<br />

venire a conoscenza della effettiva<br />

posizione pensionistica, l’INPDAP<br />

Sede Provinciale, rilascia, previa richiesta<br />

per iscritto, copia del decreto<br />

di pensione.<br />

È appena il caso di precisare, che<br />

tale documento è di vitale importanza<br />

per un eventuale ricorso alla Sezione<br />

Giurisdizionale della Corte dei<br />

Conti competente per territorio, qualora<br />

si ravvisino delle inesattezze, al<br />

fine di far valere i propri diritti.<br />

In questa rubrica vengono prese in considerazione solo le richieste che<br />

possono interessare anche gli altri soci dell’A.N.F.I.<br />

20 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />

presso la Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI<br />

PENSIONABILITÀ DELL’INDENNITÀ DI IMBARCO<br />

DI CUI AL D.P.R. 11 OTTOBRE 1988<br />

Dopo lunghe e interminabili<br />

battaglie da parte del Comando<br />

Generale della Guardia di<br />

Finanza e dei militari di mare<br />

del Corpo con vari ricorsi e<br />

quesiti finalmente si è concretizzato<br />

il principio che l’indennità<br />

di imbarco è pensionabile.<br />

Riportiamo per intero la circolare<br />

n. 140386/670 del 17<br />

aprile <strong>2003</strong> del Comando Generale<br />

– Servizio Amministrativo<br />

(III Divisione) con la quale<br />

vengono impartite le relative<br />

istruzioni ai Reparti Tecnici<br />

Logistici Amministrativi del<br />

Corpo per uniformare la procedura<br />

dell’inclusione dell’indennità<br />

di imbarco sul provvedimento<br />

pensionistico degli<br />

aventi diritto con decorrenza<br />

dal 2.1.2002.<br />


dell’Aeronautica”, l’indennità di<br />

imbarco – non recava un<br />

espresso riferimento alla valutabilità<br />

di tale assegno nella base<br />

pensionabile ed era quindi<br />

da escludere la computabilità<br />

dell’indennità di imbarco a tali<br />

fini.<br />

Da ultimo, si fa presente che<br />

l’articolo 52, comma 5, del<br />

D.P.R. 18 <strong>giugno</strong> 2002, n. 164,<br />

concernente il quadriennio normativo<br />

2002/2005 ed il biennio<br />

economico 2002/<strong>2003</strong>, ha previsto<br />

la pensionabilità dell’indennità<br />

di imbarco.<br />

3. CONCLUSIONI<br />

a. Pensionabilità.<br />

(1) Pensioni aventi decorrenza<br />

fino all’01.01.2002.<br />

Preso atto del contenuto dei<br />

pareri di cui sopra, si fa presente<br />

che l’indennità di imbarco non è<br />

pensionabile.<br />

Ciò, in particolare, per quanto<br />

riguarda la liquidazione della<br />

pensione nei confronti del personale<br />

che, alla data del<br />

31.12.1992, era in possesso della<br />

massima anzianità contributiva.<br />

Infatti, nei riguardi del suddetto<br />

personale, conservano il loro vigore<br />

normativo le disposizioni contenute<br />

nel D.P.R. n. 1092/1973.<br />

Si precisa che, per quanto riguarda<br />

il personale al quale si<br />

applica il sistema retributivo (militari<br />

che al 31 dicembre 1995<br />

erano in possesso di un'anzianità<br />

contributiva di almeno diciotto<br />

anni) e che, alla data del<br />

31.12.1992, non era in possesso<br />

della massima anzianità contributiva,<br />

l’indennità di imbarco può<br />

essere computata tra gli emolumenti<br />

accessori relativi alla liquidazione<br />

della “quota B” della<br />

pensione (art. 13, comma 1, lettera<br />

b, del decreto legislativo 30<br />

dicembre 1992, n. 503).<br />

Ciò è reso possibile, a decorrere<br />

dal 1° gennaio 1996, per effetto<br />

e con le modalità indicate<br />

nell’art. 2, commi 9, 10 e 11 della<br />

legge 8 agosto 1995, n. 335.<br />

In dettaglio, nel caso in cui<br />

l’importo annuo degli emolumenti<br />

che hanno formato oggetto di<br />

contribuzione, a partire dalla data<br />

del 01.01.1996, sia superiore<br />

a quello corrispondente alla<br />

maggiorazione del 18%, si tralascia<br />

quest’ultimo e si considera<br />

il predetto importo degli emolumenti<br />

accessori (cfr. Circolare n.<br />

57 in data 24.6.1998 del Ministero<br />

del Tesoro, del Bilancio e della<br />

Programmazione Economica<br />

– Dipartimento della Ragioneria<br />

Generale dello Stato – Ispettorato<br />

Generale per gli Ordinamenti<br />

del Personale -, inviata con nota<br />

n. 335938 in data 30.09.1998<br />

del Comando Generale – Servizio<br />

Amministrativo – III^ Divisione-).<br />

(2) Pensioni aventi decorrenza<br />

dal 02.01.2002.<br />

Per i trattamenti di quiescenza<br />

aventi decorrenza pari o successiva<br />

al 02.01.2002, per effetto<br />

dell’art. 52, comma 5, del D.P.R.<br />

n. 164/2002, l’indennità di imbarco<br />

è pensionabile secondo le misure<br />

e le modalità stabilite dalla<br />

legge 23 marzo 1983, n. 78 e<br />

successive modificazioni.<br />

Al riguardo, quale utile contributo<br />

alla concreta applicazione<br />

della norma in esame, si unisce,<br />

in allegato 4, un esempio per il<br />

calcolo dell’importo pensionabile<br />

della particolare indennità.<br />

Tale esempio di calcolo si riferisce<br />

ad un militare che, alla data<br />

del 31.12.1992, era in possesso<br />

della massima anzianità contributiva<br />

e, pertanto, è destinatario<br />

del calcolo della pensione con le<br />

modalità antecedenti all’entrata<br />

in vigore del D.Lgs. n. 503/1992.<br />

Per quanto riguarda invece i<br />

destinatari del calcolo della pensione<br />

mediante le due quote di<br />

cui all’art. 13, comma 1, del<br />

D.Lgs. n. 503/1992, si unisce, in<br />

allegato 5, un ulteriore schema di<br />

calcolo.<br />

b) Istruttoria dei procedimenti<br />

amministrativi.<br />

Si fa presente che:<br />

• premesso che la competenza in<br />

ordine all’attribuzione del trattamento<br />

di quiescenza spetta,<br />

per quel che attiene al personale<br />

in forza ad Enti periferici – ad<br />

esclusione degli ufficiali a partire<br />

dal grado di Colonnello -, ai<br />

competenti Enti amministrativi<br />

(art. 1 del D.P.R. 19 gennaio<br />

1976 e D.M.. 19 ottobre 1994,<br />

n. 678);<br />

• stabiliti, ai sensi della Legge n.<br />

241/1990, i criteri identificativi<br />

dell’unità organizzativa responsabile<br />

dell’istruttoria e di ogni<br />

altro adempimento procedimentale<br />

nonché dell’adozione<br />

del provvedimento amministrativo<br />

finale;<br />

eventuali istanze o quesiti del<br />

personale del Corpo in quiescenza,<br />

amministrato da codesti<br />

Enti periferici, dovranno essere<br />

trattati, per competenza,<br />

dagli Uffici preposti.<br />

Per le medesime ragioni:<br />

• i quesiti precedentemente trasmessi<br />

dai vari Enti a questo<br />

Comando Generale verranno<br />

archiviati;<br />

• eventuali ricorsi che dovessero<br />

pervenire a questo Servizio<br />

Amministrativo verranno trasmessi<br />

a codesti Enti per la relativa<br />

istruttoria.<br />

IL DIRIGENTE DELLA DIVISIONE<br />

F/to Dr.ssa Maria Grazia Valente>>.<br />

22 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


Sezione di Foggia<br />

VITA NELLE SEZIONI<br />

In occasione dell’annuale pranzo<br />

sociale il Presidente della Sezione,<br />

M.A. Francesco Faranna, ha consegnato<br />

la tessera e l’attestato di socio<br />

benemerito ANFI al ragioniere Vincenzo<br />

Placido, concessogli dal Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI.<br />

Il Gruppo dei soci posa per una foto<br />

ricordo durante il convivio.<br />

Sezione di Trento<br />

Nella seconda quindicina del mese di<br />

<strong>giugno</strong> u.s. la Sezione di Trento, presieduta<br />

dal solerte Domenico Solaro,<br />

dopo aver lasciato già alla fine di marzo<br />

<strong>2003</strong> la vecchia sede posta all’interno<br />

della Caserma “L. Bedetti”, a seguito<br />

dei lavori di ristrutturazione, ha<br />

ottenuto, in locazione, dal Comune di<br />

Trento un locale in uno stabile adibito<br />

a “Centro per le Associazioni”.<br />

L’attuale nuova sede è ubicata in<br />

Trento - Largo Nazario Sauro, 11 -<br />

Tel. 0461985140.<br />

Il locale è accogliente e di sufficienti<br />

dimensioni; buona ne risulta la nuova<br />

sistemazione. (Vedi foto a lato).<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 23


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Monfalcone<br />

La Sezione ha effettuato una gita pellegrinaggio<br />

a S. Giovanni Rotondo e<br />

a Pietrelcina per visitare la Tomba di<br />

S. Padre Pio e la casa natale del<br />

Santo.<br />

La comitiva dei soci e familiari della<br />

Sezione ha percorso a S. Giovanni<br />

Rotondo la Via Crucis, sulla collina<br />

adiacente il Monastero, e a Pietrelcina,<br />

dopo aver visitato la Cattedrale,<br />

ha posato per una foto ricordo sull’ingresso<br />

principale del tempio (Ved. foto<br />

a lato).<br />

Sezione di Salerno<br />

Nel 50° anniversario del disastro aereo<br />

avvenuto sui monti Lattari presso<br />

la storica Abbazia benedettina, in cui<br />

persero la vita due militari statunitensi,<br />

è stata celebrata nella Basilica di<br />

Cava dei Tirreni (Salerno) la S. Messa,<br />

in suffragio, da Padre Donato<br />

Mollica, benedettino cassinese.<br />

È stata una commemorazione molto<br />

sentita dai soci ANFI della Sezione di<br />

Salerno, che ogni anno ricordano<br />

commossi quel tragico avvenimento<br />

portando una corona di fiori in cima al<br />

Monte Spagnuolo, ove avvenne la<br />

sciagura.<br />

Sezione di Gallipoli<br />

Si è tenuta, da parte della Sezione di<br />

Gallipoli, una cena sociale alla quale<br />

hanno partecipato numerosi soci e loro<br />

familiari assieme al loro Presidente,<br />

M.A. mare Giuseppe Lampignano.<br />

Ospiti di onore sono stati il Comandante<br />

Provinciale di Lecce, Col. Antonino<br />

Maggiore, il Comandante del Nucleo pt<br />

di Lecce, Ten. Col. Michele Dell’Agli, e<br />

il Magg. Giuseppe Laterza, Comandante<br />

della Compagnia di Gallipoli, con<br />

le rispettive consorti. Al termine dell’incontro<br />

il Presidente della Sezione ha<br />

donato al Col. Maggiore il Crest della<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI (Ved.<br />

foto a lato).<br />

24 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


VITA NELLE SEZIONI<br />

servizio e quelli in congedo della Sezione<br />

dorica.<br />

Nella foto sopra: il Gen. Patroni con il<br />

M.M.A. Artese nell’Ufficio della Sezione;<br />

nella foto a lato, il Gen. Patroni con il<br />

M.M.A. Artese e il Consiglio Direttivo<br />

della Sezione.<br />

Sezioni di<br />

Chiavari, Rapallo e Sestri Levante<br />

Durante il rinnovo del tesseramento<br />

per il <strong>2003</strong>, i soci e i familiari delle<br />

Sezioni di cui sopra hanno partecipato<br />

alla celebrazione della S. Messa,<br />

officiata dal Cappellano militare Capo,<br />

Mons. Giovanni De Negri, in suf-<br />

Sezione di Ancona<br />

Il 14 gennaio u.s., il Comandante Regionale<br />

della Guardia di Finanza delle<br />

Marche, Gen. B. Franco Patroni,<br />

ha visitato la sede della Sezione AN-<br />

FI di Ancona, accolto calorosamente<br />

dal Presidente, M.M.A. c.s. Pietro Artese<br />

e dal Consiglio di Sezione.<br />

Nell’occasione ha visitato anche le<br />

opere d’arte esposte nei locali della<br />

Sezione, facenti parte della mostra di<br />

pittura denominata “Artisti in divisa”.<br />

Il Gen. Patroni ha espresso il suo<br />

compiacimento per l’organizzazione<br />

e le iniziative svolte dalla Sezione ed<br />

ha rivolto parole di vivo apprezzamento<br />

ai soci presenti per i vincoli di<br />

solidarietà esistenti tra i militari in<br />

fragio dei militari del Corpo caduti in<br />

servizio o durante eventi bellici.<br />

Alla funzione, svoltasi presso l’Oratorio<br />

della SS. Trinità di Lavagna, è seguito<br />

l’incontro conviviale, cui hanno<br />

preso parte l’On.le Gabriella Mondello,<br />

il Col. Flavio Aniello, e il Cap. Giovanni<br />

Sardella della Compagnia di<br />

Chiavari, oltre ai Comandanti delle<br />

Brigate di Rapallo e Riva Trigoso.<br />

La foto mostra il gruppo dei soci con<br />

alcuni militari del Corpo in servizio al<br />

termine della celebrazione della S.<br />

Messa presso l’Oratorio della SS.<br />

Trinità di Lavagna.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 25


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Bologna<br />

Il 6 maggio u.s. S.E. Mons. Giuseppe<br />

Mani, in visita pastorale ai Reparti del<br />

Comando Regionale dell’Emilia Romagna<br />

di Bologna, ha effettuato una<br />

breve visita anche alla locale Sezione<br />

ANFI, accolto dal Presidente, M.M.A.<br />

Comm. Ermanno Gelsi.<br />

L’alto Prelato si è interessato dell’attività<br />

della Sezione, esprimendo apprezzamento<br />

per le iniziative intraprese<br />

a tutti i livelli. Nella foto, Mons. Mani<br />

con il Gen. Zanini, Comandante<br />

Regionale dell’Emilia Romagna, con<br />

il Presidente della Sezione ANFI, con<br />

il Cappellano militare Stellin e il Gen.<br />

Antonio Piazza.<br />

Sezione di Roma-1/Nord<br />

La Sezione di Roma-1 Nord ha effettuato<br />

una gita sociale in Sicilia visitando<br />

la costa occidentale dell’Isola e<br />

in particolare le città di Palermo, Monreale,<br />

Erice, Segesta, Selinunte e<br />

Agrigento con la famosa Valle dei<br />

Templi.<br />

Nella foto a lato, il gruppo dei soci è<br />

ripreso davanti al Tempio della Concordia<br />

nei pressi di Agrigento.<br />

Sezione di Stradella<br />

Il 6 aprile u.s. il Presidente della Sezione<br />

ANFI di Stradella, M.M.A. Cav. Romano<br />

Lucca, ha organizzato una rinfresco<br />

fra i soci e familiari della Sezione<br />

in occasione degli auguri pasquali.<br />

Durante il rinfresco è stato consegnato<br />

al Fin. Giovanni Spoltore il diploma<br />

di benemerenza per il suo 80° compleanno.<br />

Al Fin. Renzo Metti è stato<br />

consegnato il diploma e la tessera di<br />

socio benemerito ANFI per aver consentito<br />

l’utilizzo, a titolo gratuito, dei<br />

locali della Sezione per oltre 25 anni.<br />

Nella foto, il momento della consegna<br />

al Fin. Metti del diploma da parte del<br />

Presidente della Sezione, M.M.A.<br />

Lucca.<br />

26 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


VITA NELLE SEZIONI<br />

Sezione di Cerignola<br />

Il 30 aprile <strong>2003</strong>, nella sede della Sezione,<br />

presenti soci e socie “benemerite”,<br />

si è svolta la cerimonia della<br />

consegna del diploma e della tessera<br />

di socio benemerito ANFI al Sig. Matteo<br />

Valentino, che ha voluto esprimere,<br />

commosso, tutta la sua gratitudine<br />

al Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI.<br />

Nella foto il Presidente della Sezione<br />

consegna il diploma al Sig. Valentino.<br />

Sezione di Cassino<br />

Il 13 aprile <strong>2003</strong> soci e familiari della<br />

Sezione, accompagnati dal Presidente<br />

M.M.A. c.s. Cav. Antonio Lepore e<br />

dal Vice Presidente M.M.A. c.s. Arcangelo<br />

Gallaccio, hanno effettuato<br />

una gita sociale ad Ischia, ove sono<br />

stati accolti dal Ten. Dott. Giovanni<br />

Giove, Comandante la locale Tenenza<br />

della Guardia di Finanza. La comitiva<br />

dei soci ha assistito alla celebrazione<br />

della S. Messa delle Palme officiata<br />

dal Vescovo di Ischia, Mons.<br />

Filippo Strofaldi, e ha visitato il Castello<br />

Aragonese e la Chiesa del Soccorso<br />

di Forìo d’Ischia.<br />

La foto ritrae i soci davanti alla Chiesa.<br />

Sezione di Vibo Valentia<br />

La foto è stata scattata il 6 aprile <strong>2003</strong><br />

presso il Santuario di S. Francesco di<br />

Paola (Cosenza) e ritrae il gruppo dei<br />

soci della Sezione di Vibo Valentia in<br />

gita pellegrinaggio a Paola.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 27


Nozze d’oro<br />

Il 17 febbraio <strong>2003</strong> il Ten. Antonino<br />

GULLO, socio della Sezione di Perugia,<br />

e la consorte Sig.ra Armida<br />

NOSEDA, hanno ricordato il 50°<br />

anniversario di matrimonio, attorniati<br />

dai figli, dal genero dalla nipotina<br />

Anita e da alcuni amici.<br />

Il 10 maggio <strong>2003</strong>, il Brig. Barone<br />

DI SALVATORE, socio della Sezione<br />

di Teramo, e consorte Sig.ra<br />

Clara PAPIRII, insieme ai figli, nuore,<br />

nipoti parenti ed amici, hanno festeggiato<br />

il loro 50° anniversario di<br />

matrimonio, con la celebrazione<br />

della Santa Messa e incontro conviviale<br />

in Santa Maria di Basciano<br />

(Teramo).<br />

Nozze d’argento<br />

NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Promozioni<br />

I seguenti militari in congedo,<br />

iscritti nel ruolo d’onore, sono stati<br />

promossi al grado superiore:<br />

a Capitano<br />

- Ten. Rocco DI VIRGILIO, socio<br />

della Sezione di Pescara.<br />

- Ten. Giovanni CAMBO’, socio<br />

della Sezione di Lucca.<br />

- Ten. Antonino CHIARENZA, socio<br />

della Sezione di Catania.<br />

- Ten. Natale COZZOLINO, socio<br />

della Sezione di Ravenna.<br />

- Ten. Alvaro GIACOMINI, Presidente<br />

della Sezione di Bergamo.<br />

a Tenente<br />

- S.Ten. Giovanni SCUNGIO, socio<br />

della Sezione di Lido di Ostia.<br />

a Maresciallo<br />

Il 26 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, Il M.M.a Carmine<br />

- Brig. Cosimo MANIGLIA, socio<br />

della Sezione di Como.<br />

a Brigadiere<br />

- App. Egidio BEVILACQUA, socio<br />

della Sezione di Este.<br />

- Fin. Silvano NAPOLI , socio della<br />

Sezione di Como.<br />

I seguenti militari in congedo,<br />

sono stati promossi al grado superiore<br />

nella riserva di complemento:<br />

a S.Tenente<br />

- M.A. c.s. Giustino CARAMANI-<br />

CO, socio della Sezione di Roma-<br />

1/Nord.<br />

- M.M. A. Leonardo FALSO, socio<br />

della Sezione di Roma- 3/ Est.<br />

- M.A. Armando IABONI, socio della<br />

Sezione di Roma- 1/Nord.<br />

- M.A. c.s. Italo Germano SILVE-<br />

STRI, socio della Sezione di Latina.<br />

COSENZA, socio della Sezione di<br />

Ancona e consorte Sig.ra Lucia<br />

D’ANGELO, hanno festeggiato il loro<br />

25° anniversario di matrimonio,<br />

in compagnia del figlio Umberto, in<br />

servizio presso Il Nucleo Regionale<br />

pt della Guardia di Finanza dell’Emilia<br />

Romagna di Bologna.<br />

Anniversari<br />

Il 12 maggio <strong>2003</strong>, l’App. Francesco<br />

DI BLASI, socio della Sezione di<br />

Genova, e consorte Sig.ra Lina<br />

LANZANI, in compagnia dei figli e<br />

nipoti, hanno festeggiato il loro 40°<br />

anniversario di matrimonio.<br />

Nozze<br />

Il 13 maggio <strong>2003</strong>, nella Chiesa SS.<br />

Annunziata di Modugno, si sono<br />

uniti in matrimonio la Sig.na Mariel-<br />

la NATILLA con il Sig. Giuseppe<br />

FREGIATO, nipoti dell’App. s. Vincenzo<br />

Pantaleo, socio della Sezione<br />

di Sondrio.<br />

Il 15 maggio <strong>2003</strong>, nella Basilica di<br />

S. Nicola di Bari, sono state celebrate<br />

le nozze della Sig.na Annalisa<br />

SOTTILE, nipote del V.Brig. Cav.<br />

Antonio Bollino, Presidente della<br />

Sezione di Modugno, con il Rag.<br />

Michele CORRIERO.<br />

Il 24 maggio <strong>2003</strong>, nella Chiesa<br />

Parrocchiale di Bene Lario (CO), sono<br />

state celebrate le nozze del Sig.<br />

Fabio ODDI, figlio del M.C. Agostino,<br />

socio della Sezione di Porlezza,<br />

con la Sig.na Roberta SALA.<br />

Il 31 maggio <strong>2003</strong>, la Sig.na Stefania<br />

SANTORO, figlia del Brig.c.m.<br />

Carmelo, socio della Sezione di Savona,<br />

si è unita in matrimonio con<br />

l’Ing. Davide CATTANEO. La cerimonia<br />

nuziale è stata celebrata nella<br />

Parrocchia N.S. Stella Maris di<br />

Albisola Superiore (SV).<br />

Il 31 maggio <strong>2003</strong>, nella Basilica di<br />

San Giovanni in Foggia, sono state<br />

celebrate le nozze di Giuseppe LA-<br />

MONACA, figlio del M.A. Alberto, Vice<br />

Presidente della Sezione di Foggia,<br />

con la Sig.na Valeria PIPOLI.<br />

L’1 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, la Dott.ssa Stefania<br />

DI CERBO, figlia del M.C. Pietrantonio,<br />

Presidente del Collegio<br />

dei Sindaci della Sezione di Terracina,<br />

si è unita in matrimonio con il<br />

Sig. Tobia Stefano LONGARINI.<br />

L’1 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, la Sig.na Maria<br />

Stella Stefania PINNA, figlia del<br />

28 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

M.O. Giovanni, socio della Sezione<br />

di Bologna, si è unita in matrimonio<br />

con il Sig. Federico POLI. La cerimonia<br />

nuziale ha avuto luogo nella<br />

Chiesa del Cristo Re di Bologna.<br />

Il 7 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, nella Chiesa Parrocchiale<br />

di Arquà Petrarca (PD), si<br />

sono uniti in matrimonio la Sig.na<br />

Patrizia PIU, figlia del M.M. Natalino,<br />

socio della Sezione di Padova,<br />

con il Dott. Luca BARBIERI.<br />

Il 7 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, il Sig. Michele TO-<br />

DESCO, figlio del M.O. Antonio,<br />

sindaco effettivo della Sezione di<br />

Vicenza, si è unito in matrimonio<br />

con la Sig.na Marilucia CASTE-<br />

GNARO.<br />

Il 7 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong> nella Basilica Pontificia<br />

del Santuario di Anglona –<br />

Tursi, si sono uniti in matrimonio la<br />

Sig.na Nunzia VARASANO con il<br />

Sig. Francesco Antonio MELIDO-<br />

RO, figlio del socio simpatizzante<br />

Gregorio della Sezione di Policoro.<br />

Il 14 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, nella Parrocchiale<br />

di Calolziocorte (LC), si sono uniti<br />

in matrimonio la Sig. Monica<br />

ONORI, figlia del M.A. Manlio, socio<br />

della Sezione di Lecco, con il<br />

Sig. Marco RIVOLTA.<br />

Il 15 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, nella Parrocchiale<br />

di Gittana di Perledo (LC), si sono<br />

uniti in matrimonio la Sig.na Nadia<br />

CONSOLONI, figlia del socio<br />

simpatizzante Severino della Sezione<br />

di Lecco, con il M.llo della<br />

Guardia di Finanza Davide TRAZZI<br />

socio simpatizzante della Sezione<br />

di Lecco.<br />

Il 16 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong>, presso la chiesa<br />

di Val di Bure in Pistoia, il Sig. Ettore<br />

MESSINAS, figlio del M.M.a CS<br />

Rino, Presidente della locale Sezione,<br />

si è unito in matrimonio con<br />

l’Avv. Maria FERRARO.<br />

Culle<br />

Il 16 dicembre 2002 è nata Sara, figlia<br />

dei coniugi Andrea e Daniela<br />

BOLZICCO. Ne danno il lieto annuncio<br />

i nonni materni, Sig.ra Lucia<br />

e l’App. Giovanni Pisano, socio<br />

della Sezione di Cagliari.<br />

Il 24 dicembre 2002 è nato Alessio,<br />

secondogenito dei coniugi Piermauro<br />

e Marisa SPIGA. Ne danno il<br />

lieto annuncio il fratellino Roberto e<br />

il nonno paterno App. Alceo Spiga,<br />

socio della Sezione di Cagliari.<br />

Il 9 febbraio <strong>2003</strong>, la casa dei coniugi<br />

Sig.ra Emanuela TOPPETTI e del<br />

Sig. Giancarlo MANCINELLI è stata<br />

allietata dalla nascita del loro primogenito<br />

Nicolò. Ne danno il lieto annuncio<br />

i nonni materni, Sig.ra Giuseppina<br />

e l’App. s.Adelio Toppetti,<br />

socio della Sezione di Perugia.<br />

Il 17 aprile <strong>2003</strong> è nato Alessandro,<br />

primogenito dei coniugi Sig.ra Elena<br />

BRAIDA e del Sig. Stefano<br />

MATTEI. Ne dà il lieto annuncio il<br />

nonno paterno Fin. Fracesco Mattei,<br />

socio della Sezione di Tarvisio.<br />

Il 6 maggio <strong>2003</strong> è nata Elisa Maria,<br />

figlia del Sig. Carlo Gerardo ROSA.<br />

Ne dà il lieto annuncio il nonno paterno<br />

M.M.a c.s. Nicola Rosa, socio<br />

della Sezione di San Fedele Intelvi.<br />

L’8 maggio <strong>2003</strong> è nato Gabriele,<br />

secondogenito dei coniugi Riccardo<br />

e Maria Katia RIBICHESU. Ne danno<br />

il lieto annuncio il fratellino Federico<br />

ed il nonno materno M.M.a<br />

c.s. Francesco Lai, socio della Sezione<br />

di Cagliari.<br />

Lauree<br />

Si sono recentemente laureati:<br />

- il Sig. Gabriele ALBANO, figlio<br />

dell’App. Francesco, socio della<br />

Sezione di Salerno, in “Lettere<br />

Moderne” con il massimo dei voti;<br />

- la Sig.na Mariagrazia ARMILLOT-<br />

TA, figlia del M.A. c.s. Francesco,<br />

socio della Sezione di Manfredonia,<br />

in “Giurisprudenza” presso<br />

l’Università di Foggia, con il massimo<br />

dei voti;<br />

- il Sig. Tito AVALLE, figlio del M.A.<br />

Amedeo, socio della Sezione di<br />

L’Aquila, in “Ingegneria Meccanica”<br />

presso l’Università di L’Aquila<br />

con il massimo dei voti;<br />

- il Sig. Armando BORZELLI, figlio<br />

del M.A. Antonio, socio della Sezione<br />

di Roma-1/Nord, in “Ingegneria<br />

delle Telecomunicazioni”<br />

presso l’Università “La Sapienza”<br />

di Roma, con ottimi voti;<br />

- il Sig. Luca BOSI, figlio del M.C.<br />

Flavio, socio della Sezione di Piacenza,<br />

in “Economia” con il punteggio<br />

di 110/110, presso l’Università<br />

Bocconi di Milano;<br />

- la Sig.na Barbara BUCHETTI, figlia<br />

del M.M.A. c.s. Lanfranco, socio<br />

della Sezione di Lido di Ostia,<br />

in “Scienze Biologiche” presso la<br />

Terza Università di Roma, con ottimo<br />

punteggio;<br />

- la Sig.na Federica DE BIANCHI,<br />

nipote del S.Ten. Cav. Uff. Renzo,<br />

Presidente della Sezione di Porlezza,<br />

in “Lettere Moderne” presso<br />

l’Università degli Studi di Milano,<br />

con ottimi voti;<br />

- il Sig. Riccardo CANNAS, figlio<br />

dell’App. Efisio, socio della Sezione<br />

di Mestre, in “Informatica”<br />

presso l’Università “Cà Foscari” di<br />

Venezia con il punteggio di<br />

107/110;<br />

- la Sig.na Ivana CAZZATO, figlia<br />

del S.Ten. Nicola, socio della Sezione<br />

di Trapani, in “Economia e<br />

Commercio” presso l’Università<br />

degli Studi di Palermo, con il punteggio<br />

di 105/110;<br />

- la Sig.na Katia CIANCAGLINI, figlia<br />

del Brig. Antonio, socio della<br />

Sezione di Muggia (TS), in “Ingegneria<br />

dei Materiali” presso l’Università<br />

di Trieste, con il punteggio<br />

di 110/110 e lode;<br />

- il M.O. Gianluca CEGLIA, in servizio<br />

presso il Nucleo Provinciale pt<br />

di Bologna, nipote del Ten. Angelantonio,<br />

socio della Sezione di Livorno,<br />

in “Giurisprudenza” presso<br />

l’Università di Bologna, con ottimo<br />

punteggio;<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 29


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

- la Sig.na Francesca D’ANGIOLO,<br />

nipote del M.O. Carmelo Granata,<br />

socio fondatore e consigliere della<br />

Sezione di Seravezza, in “Economia<br />

Aziendale” presso l’Università<br />

di Pisa, con il punteggio di<br />

103/110;<br />

- la Sig,na Eugenia DE VITO, figlia<br />

della Sig.ra Leonarda Mazzeo, vedova<br />

del M.O. Gerardo, socia simpatizzante<br />

della Sezione di Foggia,<br />

in “Economia Aziendale” con<br />

il punteggio di 108/110;<br />

- la Sig.na Simona DI IORIO, figlia<br />

del M.M. Giovanni, socio della Sezione<br />

di Portoferraio, in “Scienze<br />

dell’Educazione” presso l’Università<br />

di Firenze, con il punteggio di<br />

110/110 e lode;<br />

- il Sig. Andrea GALVANI, figlio del<br />

M.A. Giacinto, sindaco della Sezione<br />

di Trento, in “Ingegneria Civile<br />

- Indirizzo Strutture” presso<br />

l’Università di Trento, con il punteggio<br />

di 110/110 e lode;<br />

- il Sig. Stefano GASPERINI, figlio<br />

del M.M. Enzo, socio della Sezione<br />

di Mestre, in “Scienze Politiche”<br />

presso l’Università di Padova<br />

con il punteggio di 106/110;<br />

- la Sig.na Debora GUAGLIANO-<br />

NE, figlia del Brig. C. Aldo, socio<br />

della Sezione di Lecco, in “Ingegneria<br />

Civile” presso il Politecnico<br />

di Milano con ottimi voti.<br />

Tristia<br />

Sono deceduti i seguenti soci o<br />

loro congiunti:<br />

- Il 5 <strong>giugno</strong> <strong>2003</strong> è venuto improvvisamente<br />

a mancare, presso l’Ospedale<br />

Civile di Pescara, il Sig.<br />

Marsilio Di Marco, fratello del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, Gen.<br />

C.A. Pietro Di Marco.<br />

La Direzione e la Redazione di<br />

Fiamme Gialle esprimono ai familiari<br />

dell’Estinto e in particolare al<br />

Generale Di Marco, sentite condoglianze.<br />

- App. Vittorio ANTONELLI PAU’,<br />

socio della Sezione di Bari, il<br />

17.5.<strong>2003</strong><br />

- Sig.ra Nunziata APARO, sorella<br />

del M.A. Raffaele, socio della Sezione<br />

di Mazara del Vallo, il<br />

20.3.<strong>2003</strong>.<br />

- M.M.A. Ausilio ASUNI, socio della<br />

Sezione di Cagliari, il 4.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Maria BACCHETTA, madre<br />

del M.A. c.s. Giuseppe Magnani,<br />

socio della Sezione di Brescia,<br />

il 10.2.<strong>2003</strong>.<br />

- M.M.A. Mario BARAGONE, socio<br />

della Sezione di Reggio Emilia,<br />

l’11.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Bruna BASSO, consorte<br />

del Brig. Giovanni Bellinzona, socio<br />

della Sezione di Schio, il<br />

31.5.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Aldo BERALDIN, socio della<br />

Sezione di Mestre, il 29.3.<strong>2003</strong>.<br />

- M.M. Silvio BERTELLI, socio della<br />

Sezione di Bologna, il<br />

17.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Brig. Carlo BEVILACQUA, socio<br />

della Sezione di Mestre, il<br />

29.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Annamaria BOCCA, consorte<br />

del Brig. Ugo Di Fabio, socio<br />

della Sezione di Torino,<br />

l’11.5.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Gavino CABITA, socio della<br />

Sezione di Civitavecchia, il<br />

24.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Brig. Bernardo CAPPELLI, di anni<br />

96, socio sin dalla fondazione della<br />

Sezione di Pistoia, il 15.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Prof. Raffaele CARAVAGLIOS,<br />

Notaio in Napoli e socio simpatizzante<br />

della Sezione di Cassino, il<br />

23.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Brig. Giuseppe CARBONI, già<br />

consigliere della Sezione di Sondrio<br />

e fratello del Brig. Michelangelo,<br />

socio della Sezione di Molfetta,<br />

il 4.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Filomena CARLO, madre<br />

del Brig. Giovanni Cestari, socio<br />

della Sezione di Valdarno Superiore,<br />

il 26.2.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Antioco CARTA, di anni 103,<br />

Cav. di Vittorio Veneto, socio della<br />

Sezione di Olbia, recentemente.<br />

- Sig.ra Adele CARULLI, consorte<br />

dell’App. Guido Tagliaferri, socio<br />

della Sezione di Perugia, il<br />

25.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig. Emilio CASALI, di anni 83,<br />

padre del M.M.A. Giordano, consigliere<br />

e segretario della Sezione<br />

di Trento, l’8.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Fin. Armando CASO, socio della<br />

Sezione di Angri, l’8.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Nerina CAVALLARI, consorte<br />

del Fin. Nicola D’Agostino,<br />

socio della Sezione di Modena, il<br />

7.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Fin. Gino CAVALLOTTO, socio<br />

della Sezione di Ventimiglia, il<br />

24.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Gina CERVELLI, di anni<br />

94, madre dell’App. Italo Ciucci,<br />

socio della Sezione di Chiavari,<br />

l’11.4.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Biagio Antonio CHIAPPET-<br />

TA, socio della Sezione di Diamante<br />

(CS), il 5.04.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Filomena CINELLI, vedova<br />

dell’App. Giuseppe Boncristiano,<br />

già socio della Sezione di Ancona,<br />

il 7.5.<strong>2003</strong>.<br />

- M.O. Cav. Arturo COLOMBELLA,<br />

socio della Sezione di Salerno,<br />

recentemente.<br />

- Sig.ra Francesca COSTANTINO,<br />

di anni 99, madre del Brig. Giovanni<br />

Battaglia, socio della Sezione<br />

di Como, l’8.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Caterina CUCCHI, consorte<br />

del V.Brig. Cav. Uff. Giuseppe<br />

Graziano, socio della Sezione di<br />

Mantova, il 2.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Rita DELL’ANESE, consorte<br />

dell’App. sc. Giorgio Moni, socio<br />

della Sezione di Cividale del<br />

30 Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong>


NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

Friuli, il 17.5.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Luigi DE PALMA, socio della<br />

Sezione di Seravezza, il<br />

19.2.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Isabella DERODA, consorte<br />

del Brig. Damiano Ardito, socio<br />

della Sezione di Alessandria, il<br />

29.4.<strong>2003</strong>.<br />

- S.Ten. Ugo DESIMONE, di anni<br />

90, socio della Sezione di Chiavari,<br />

il 16.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Alda DE VESCOVI, di anni<br />

67, consorte del Gen. B. Felice<br />

Germini, socio della Sezione di<br />

Lecco, il 24.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Fin. Giuseppe DI PAOLO, di anni<br />

69, socio della Sezione di Vasto,<br />

il 3.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Vincenza DI PALO, consorte<br />

del Fin. Antonio Giacco, socio<br />

della Sezione di Napoli, il<br />

17.2.<strong>2003</strong>.<br />

- App. mare Salvatore DIPASQUA-<br />

LE, socio della Sezione di Genova,<br />

il 14.3.<strong>2003</strong>.<br />

- M.O. Eligio DORO, socio della<br />

Sezione di Rapallo, il 5.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Fin. Giuseppe ERAMO di anni 71,<br />

socio della Sezione di Trieste,<br />

l’1.07.2002.<br />

- App. Angelo EVANGELISTA, padre<br />

del Luogotenente Berardo in<br />

servizio presso il Comando Generale<br />

della Guardia di Finanza, e<br />

fratello del Brig. Domenico consigliere<br />

della Sezione di Teramo, il<br />

12.4.<strong>2003</strong>.<br />

- M.C. Rino FALAMISCHIA, socio<br />

della Sezione di Como, il<br />

17.4.<strong>2003</strong>.<br />

- S.Ten. Francesco FERRANTE,<br />

socio della Sezione di Roma-<br />

1/Nord, nel mese di febbraio<br />

<strong>2003</strong>.<br />

- M.O. Liborio FERRARA, socio<br />

della Sezione di Salerno, recentemente.<br />

- Magg. Roberto FERRARA, socio<br />

della Sezione di La Spezia, il<br />

5.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Vincenza FIORENTINO,<br />

madre dell’App. Mario ACITO, socio<br />

fondatore e sindaco della Sezione<br />

di Cerignola, il 19.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig. Luigi GALLI, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Verona, il<br />

22.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Mirella GAMBELLI, consorte<br />

del Fin. Renato Angeloni e madre<br />

di Andrea entrambi soci della<br />

Sezione di Ancona, il 7.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Giovanna GAROFANO,<br />

madre del M.A. Francesco Cataudella,<br />

socio della Sezione di Trapani,<br />

il 4.1.<strong>2003</strong>.<br />

- Gen. D. Cosimo GEMELLARO,<br />

socio della Sezione di Mestre, il<br />

21.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig. Filippo GHIURMINO, padre<br />

dell’App. Benedetto, socio della<br />

Sezione di Siracusa, il 22.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Maria GIUBELLI, vedova<br />

del Brig. Armando Marchesi, uno<br />

dei fondatori della Sezione di San<br />

Miniato, recentemente.<br />

- Sig.ra Assunta GRASSO, di anni<br />

87, suocera del M.A. mare Santolo<br />

Giordano e nonna del M.O.<br />

Francesco in forza al Nucleo Regionale<br />

pt di Genova, il<br />

18.2.<strong>2003</strong>.<br />

- M.C. Alessandro GUAGNI, socio<br />

della Sezione di Piacenza, il<br />

3.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Giovanna GUZZONE, madre<br />

del Fin. Giovanni Guzzone,<br />

socio della Sezione di Trieste,<br />

l’11.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Antonietta IACOVINO, madre<br />

del Brig. Michele De Pietro,<br />

sindaco della Sezione di Policoro,<br />

il 19.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig. Antonino IOVINO, suocero<br />

del M.M.A. Benedetto Giangrasso,<br />

sindaco supplente della Sezione<br />

di Trapani, l’8.5.2002.<br />

- App. Dante LEONI, socio della<br />

Sezione di Ostia Lido, il<br />

28.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Eugenia MARTINEZ, vedova<br />

dell’App. Luigi Ventura, socia<br />

della Sezione di Modena, il<br />

26.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Amelia MODENESE, suocera<br />

dell’App. mare Franco Mirabella,<br />

socio della Sezione di Rovigo,<br />

il 28.4.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig. Pietro MORGANI, di anni 82,<br />

suocero del Brig. Luigi Taglieri,<br />

socio della Sezione di Avezzano,<br />

il 28.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Delia PELUSO, madre del<br />

Brig.m. Lucio Sessa, socio della<br />

Sezione di Milazzo, il 20.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Gerarda PISANZIO, madre<br />

del Brig. in servizio attivo Prisco<br />

Palumbo, socio della Sezione di<br />

Bologna, il 27.5.<strong>2003</strong>.<br />

- M.M.a Cav. Nazario POMPO-<br />

SELLI, socio della Sezione di Macerata,<br />

il 6.5.<strong>2003</strong>.<br />

- M.C. Giuseppe PROVENZANO,<br />

socio della Sezione di Monza, il<br />

18.5.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Sebastiana RONDINELLA,<br />

suocera del Brig. C. Tommaso<br />

Lepore, socio della Sezione di<br />

Trapani, il 12.12.2002.<br />

- Sig. Pietro SANNA, padre del<br />

Brig. C. Antonio, socio della Sezione<br />

di Piombino, il 19.3.<strong>2003</strong>.<br />

- Sig.ra Alice SANTORUM, consorte<br />

del maestro Vittorio Grazioli,<br />

socio onorario della Sezione di<br />

Biacesa, il 18.3.<strong>2003</strong>.<br />

- App. Giovanni SCALAS, socio<br />

della Sezione di Cagliari, il<br />

5.2.<strong>2003</strong>.<br />

- Fin. Tommaso ZANNI, socio della<br />

Sezione di Rovigo, il 25.5.<strong>2003</strong>.<br />

Ai familiari degli Estinti il nostro<br />

sentito cordoglio.<br />

Fiamme Gialle 6 / <strong>2003</strong> 31

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