I dintorni degli oggetti MESSIER M52 - Vialattea.net
I dintorni degli oggetti MESSIER M52 - Vialattea.net
I dintorni degli oggetti MESSIER M52 - Vialattea.net
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
I suoi primi studi furono rivolti all’analisi <strong>degli</strong> spettri <strong>degli</strong> elementi chimici più comuni e<br />
fotografando anche lo spettro solare. Nel 1873 produsse il suo primo spettrografo in grado di<br />
stabilire le origini delle righe mediante l’accoppiamento con spettri di elementi noti, artificio<br />
che consentiva l’immediata identificazione dei composti responsabili dell’emissione (o<br />
dell’assorbimento).<br />
Uno <strong>degli</strong> ultimi ritratti di Henry Draper, ottenuto poco prima della sua morte.<br />
Da allora si dedicò all’acquisizione di spettri di alta qualità di <strong>oggetti</strong> celesti, ma la morte<br />
lo colse nel 1882, quando già gli era venuta l’idea di classificare spettroscopicamente le più<br />
brillanti stelle.<br />
La sua vedova istituì un fondo per supportare le ricerche sugli spettri stellari e così, nel<br />
1886, un gruppo di astronomi dell’Harvard College Observatory iniziò un programma volto<br />
a stabilire un utile schema di classificazione delle stelle ed un catalogo di spettri.<br />
Il progetto di Harvard, denominato “Henry Draper Catalogue”, fu completato nel 1897: si<br />
trattò della prima, importante classificazione delle stelle sulla base dei loro spettri.<br />
Il primo e definitivo catalogo (HD) venne pubblicato tra il 1918 ed il 1924, con la<br />
classificazione spettroscopica di 225.300 stelle.<br />
Tra il 1925 ed il 1926 seguì l’Henry Draper Extension (HDE) con altre 46.850 stelle ed,<br />
ancor più tardi tra il 1937 ed il 1949, l’Henry Draper Extension Charts (HDEC) con ulteriori<br />
86.933 stelle.<br />
I <strong>dintorni</strong> <strong>degli</strong> <strong>oggetti</strong> <strong>MESSIER</strong><br />
<strong>M52</strong><br />
pag. 33