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Piano di salvaguardia per il territorio di Sortino e la ... - Noé Cartodata

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<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>territorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sortino</strong> e <strong>la</strong> Necropoli <strong>di</strong> Pantalica<br />

- Anno 1169: uno degli eventi più antichi <strong>per</strong> <strong>il</strong> quale sia possib<strong>il</strong>e una (pur se parziale) ricostruzione<br />

storica degli effetti. Le notizie <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i sono spesso incerte e confuse, non solo circa i danni prodotti<br />

e l’esatta estensione dell’area colpita, ma finanche sull’ora esatta in cui si è verificata <strong>la</strong> scossa<br />

principale. È possib<strong>il</strong>e che <strong>la</strong> scossa più violenta sia avvenuta poco dopo <strong>il</strong> tramonto, come testimonierebbe<br />

<strong>il</strong> fatto che un gran numero <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone rimaste uccise si trovava all’interno del<strong>la</strong> Cattedrale<br />

<strong>di</strong> Catania. Il numero complessivo <strong>di</strong> morti nel<strong>la</strong> so<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Catania osc<strong>il</strong><strong>la</strong> tra 15.000 e 20.000.<br />

L’epicentro è stato in mare, lungo <strong>la</strong> costa tra Catania e Siracusa.<br />

- Dicembre 1542: sembra essere stato <strong>il</strong> meno <strong>di</strong>sastroso tra le catastrofi sismiche che <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong><br />

Sic<strong>il</strong>ia Orientale ricor<strong>di</strong>. L’evento <strong>di</strong> maggior intensità si è verificato intorno alle quattro del pomeriggio<br />

del 10 <strong>di</strong>cembre nell’area <strong>di</strong> Siracusa. I centri urbani che hanno subito effetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione totale<br />

sono quelli <strong>di</strong> Siracusa, <strong>Sortino</strong>, Mel<strong>il</strong>li e Grammichele. Danni gravi sono stati registrati anche a<br />

Catania, Augusta, Noto, Caltagirone, M<strong>il</strong>itello e in numerosissimi castelli del<strong>la</strong> Val <strong>di</strong> Noto.<br />

- Gennaio 1693: l’evento ha provocato <strong>la</strong> <strong>di</strong>struzione totale <strong>di</strong> oltre 45 centri abitati, interessando<br />

con effetti pari o su<strong>per</strong>iori al IX grado MCS una su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> circa 5.600 Km 2 e causando circa 60.000<br />

vittime. La sequenza sismica che comprende questo terremoto con effetti davvero devastanti, è iniziata<br />

<strong>il</strong> giorno 9 Gennaio 1693 e si è protratta <strong>per</strong> circa 2 anni con un numero elevatissimo <strong>di</strong> repliche<br />

(circa 1.500 eventi). L’evento principale (XI grado MCS) si è verificato alle ore 9 del<strong>la</strong> sera dell’11<br />

Gennaio, dopo che alcune scosse <strong>di</strong> minore intensità (circa VIII grado MCS) si erano già fatte sentire<br />

<strong>la</strong> sera del giorno 9 e <strong>la</strong> mattina dello stesso giorno 11. Il numero più elevato <strong>di</strong> vittime è stato registrato<br />

nel<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Catania, dove sono morti circa i 2/3 del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. Le caratteristiche dell’evento<br />

principale consentono <strong>di</strong> considerarlo, <strong>per</strong> molti aspetti, sim<strong>il</strong>e al terremoto del 4 Febbraio 1169<br />

e suggeriscono che <strong>la</strong> struttura sismogenetica sia posta in mare, non lontano dal<strong>la</strong> costa tra Catania e<br />

Siracusa. Una in<strong>di</strong>retta conferma <strong>di</strong> questa ipotesi è fornita dal maremoto associato all’evento sismi-

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