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Piano di salvaguardia per il territorio di Sortino e la ... - Noé Cartodata

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<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>territorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Sortino</strong> e <strong>la</strong> Necropoli <strong>di</strong> Pantalica<br />

zioni me<strong>di</strong>e mens<strong>il</strong>i ed annue, del <strong>per</strong>iodo dal 1921 al 1998. Tali precipitazioni sono state r<strong>il</strong>evate<br />

dal<strong>la</strong> stazione pluviometrica del Servizio Idrografico ubicata nel Comune <strong>di</strong> <strong>Sortino</strong>. Per quanto<br />

riguarda <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione del<strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> precipitazione nell’anno, sul<strong>la</strong> base del citato annuario, si<br />

può constatare che questa è abbastanza variab<strong>il</strong>e fra <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo estivo ed invernale, con me<strong>di</strong>e mens<strong>il</strong>i<br />

fra 500 e 700 mm. nei mesi da ottobre a gennaio. Il mese più piovoso è <strong>di</strong>cembre con una me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 143 mm. Il mese meno piovoso è luglio con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> 7 mm <strong>di</strong> pioggia.<br />

Il 17-18 settembre del 2003 si è verificata una circostanza meteorologica significativa che ha determinato<br />

una serie <strong>di</strong> eventi ca<strong>la</strong>mitosi con frane, inondazioni, esondazioni <strong>di</strong> fiumi, che hanno interessato<br />

principalmente i comuni del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> Siracusa. Tale evento idrometeorologico è stato<br />

contrad<strong>di</strong>stinto da precipitazioni intense in un breve <strong>per</strong>iodo temporale.<br />

3.1.3 Il temporale<br />

Con <strong>il</strong> termine <strong>di</strong> temporale si in<strong>di</strong>cano fenomeni atmosferici caratterizzati da: Insolita violenza;<br />

Durata limitata (in me<strong>di</strong>a 1-3 ore); Ridotta estensione spaziale; Precipitazioni intense, anche a carattere<br />

<strong>di</strong> rovescio, spesso associate a gran<strong>di</strong>ne; Raffiche <strong>di</strong> vento e turbini; Brusche variazioni del<strong>la</strong> pressione<br />

e del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura; Attività elettrica atmosferica più o meno intensa. I temporali sono da considerare<br />

gli eventi più violenti che si verificano nel<strong>la</strong> nostra atmosfera e ad essi sono associati fenomeni<br />

<strong>di</strong> interesse <strong>per</strong> <strong>la</strong> protezione civ<strong>il</strong>e quali le piogge a carattere <strong>di</strong> rovescio, le alluvioni improvvise,<br />

i venti forti, le trombe d’aria, le gran<strong>di</strong>nate ed i fulmini. I temporali che colpiscono <strong>il</strong> Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Sortino</strong> si <strong>di</strong>stinguono in due tipi: Temporali <strong>di</strong> massa d’aria. Sono dovuti al <strong>di</strong>fferente riscaldamento<br />

<strong>di</strong>urno del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie terrestre e rimangono fenomeni iso<strong>la</strong>ti; Temporali frontali e linee <strong>di</strong> instab<strong>il</strong>ità.<br />

Sono generati da aria convettivamente instab<strong>il</strong>e che viene sollevata dall’aria fredda che vi si incunea<br />

sotto e appaiono <strong>di</strong> solito organizzati e tutti allineati. I danni associati ai temporali possono essere<br />

causati sia dall’intensità delle precipitazioni che dal<strong>la</strong> forza e dall’andamento a raffica del vento.<br />

3.1.4 Il nubifragio<br />

Questo fenomeno è determinato da una precipitazione violenta a carattere temporalesco che in<br />

breve tempo rovescia gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> acqua. Secondo certi autori si può par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> nubifragio soltanto<br />

se <strong>la</strong> durata del temporale è <strong>di</strong> almeno mezz’ora e <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> precipitazione <strong>di</strong> almeno 40<br />

mm. Per mezz’ora, <strong>di</strong> 60 mm. <strong>per</strong> un’ora, <strong>di</strong> 70 mm. <strong>per</strong> 2 ore e 80 mm. <strong>per</strong> 3 ore. Produce ingrossamento<br />

e straripamento dei corsi d’acqua, al<strong>la</strong>gamenti e frane. L’intensità <strong>di</strong> precipitazione che provoca<br />

un nubifragio si origina so<strong>la</strong>mente da nuvolosità convettiva con marcato sv<strong>il</strong>uppo verticale.<br />

3.1.5 Le gran<strong>di</strong>nate<br />

La gran<strong>di</strong>ne risulta un evento meteorologico estremo in grado <strong>di</strong> causare danni elevati tanto all’agricoltura<br />

che ad altre attività umane. Si forma esclusivamente nelle nubi temporalesche, dove a causa del<strong>la</strong><br />

notevole instab<strong>il</strong>ità dell’aria si formano violente correnti convettive. Il vento, <strong>di</strong> intensità crescente con<br />

l’altezza, deve raggiungere valori sufficientemente elevati da assicurare una lunga sopravvivenza al<strong>la</strong><br />

corrente ascendente principale, l’elemento fondamentale <strong>di</strong> un cumulonembo. Associato quin<strong>di</strong> ai cumulonembi<br />

temporaleschi, <strong>il</strong> fenomeno è tipico <strong>di</strong> aree poste nelle vicinanze <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> sistemi montuosi. Il<br />

<strong>per</strong>iodo favorevole alle gran<strong>di</strong>nate coincide con quello <strong>di</strong> formazione dei fenomeni temporaleschi e risulta<br />

quin<strong>di</strong> esteso da marzo a novembre. Le gran<strong>di</strong>nate più intense sono tuttavia tipiche del <strong>per</strong>iodo estivo<br />

allorché l’atmosfera, ricchissima <strong>di</strong> energia, è in grado <strong>di</strong> dar luogo ai fenomeni <strong>di</strong> maggiore violenza.<br />

3.1.6 Le ge<strong>la</strong>te<br />

Per le implicazioni <strong>di</strong> Protezione Civ<strong>il</strong>e un r<strong>il</strong>ievo partico<strong>la</strong>re assumono le ge<strong>la</strong>te, in quanto tali<br />

fenomeni sono in grado <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionare <strong>la</strong> <strong>per</strong>manenza all’a<strong>per</strong>to delle <strong>per</strong>sone e causare problemi<br />

o<strong>per</strong>ativi agli impianti tecnologici ed ai trasporti. Le statistiche evidenziano come le ge<strong>la</strong>te si presentano<br />

nel <strong>per</strong>iodo compreso fra novembre e apr<strong>il</strong>e e <strong>la</strong> probab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ge<strong>la</strong>te risulti significativa a par-

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