M. Piccirillo--Le due iscrizioni della cappella ... - Christus Rex
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M. PICCIRILLO<br />
all’interno del castrum a Umm al-Rasas 28 . Evidentemente utilizzati non con<br />
una semplice funzione decorativa ma possibilmente con un significato di<br />
vita paradisiaca per i monaci sepolti nella tomba sottostante 29 .<br />
Conclusione<br />
Lo scavo del piccolo monastero di ‘Ayn Kanisah si inserisce nella linea <strong>della</strong><br />
nostra ricerca dell’ultimo decennio incentrata principalmente sulla precisazione<br />
cronologica <strong>della</strong> fine dell’occupazione del territorio di Madaba, <strong>della</strong><br />
città episcopale, del monastero del Nebo a Siyagha e di Umm al-Rasas 30 .<br />
Dalle <strong>due</strong> <strong>iscrizioni</strong> abbiamo un notevole arricchimento del vocabolario<br />
monastico nella regione. Con il termine monastero (monhv), abbiamo ricordati:<br />
un egumeno e archimandrita di tutto il deserto, un monaco stilita e<br />
un monaco recluso, titoli che rimandano ai diversi modi di vita ascetica che<br />
i monaci vivevano nel deserto.<br />
La nuova data alta restituitaci dal mosaico <strong>della</strong> <strong>cappella</strong> <strong>della</strong> Theotokos<br />
di ‘Ayn Kanisah costituisce un altra preziosa testimonianza storica<br />
per la vitalità <strong>della</strong> presenza monastica nelle valli e sulla cima <strong>della</strong> montagna<br />
del Nebo. Con il vescovo Giobbe, l’iscrizione più tardiva rimanda<br />
alla presenza ancora viva e vitale <strong>della</strong> comunità cristiana dei Medabesi<br />
nella seconda metà dell’ottavo secolo.<br />
La data alta è un importante terminus post quem per la datazione <strong>della</strong><br />
ceramica che abbiamo raccolto nello scavo degli ambienti settentrionali, nel<br />
cortile e sui gradini <strong>della</strong> tomba ipogea.<br />
Essa è inoltre un altro punto fisso per ritardare la fine dell’occupazione<br />
del territorio certamente oltre l’epoca omayyade.<br />
Michele <strong>Piccirillo</strong>, ofm<br />
Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem<br />
28. Per S. Teodoro cfr <strong>Piccirillo</strong>, Chiese e mosaici di Madaba, p. 27; The Mosaics of Jordan,<br />
p. 117, figg. 112-115; per la chiesa dei Sunna‘ cfr LA 43, 1993, pp. 277-313, tav. 9; per la<br />
chiesa di San Sergio a Umm al-Rasas cfr J. Bujard, “<strong>Le</strong>s églises géminées d’Umm al-Rasas”,<br />
ADAJ XXXVI, 1992, pp. 291-306 e <strong>Piccirillo</strong>, The Mosaics of Jordan, p. 241, fig. 390.<br />
29. P.-A. Fevrier, “<strong>Le</strong>s quatres fleuves du Paradis”, RAC, 1956, pp. 179-199.<br />
30. <strong>Piccirillo</strong>, “<strong>Le</strong>s problèmes résolus et les questions posées par les trois premières campagnes<br />
de fouilles à Umm al-Rasas - Kastron Mefaa. La fin de la civilisation urbaine en Jordanie”,<br />
in Studies in the History and Archaeology of Jordan, IV, Amman 1992, pp. 343-346.