M. Piccirillo--Le due iscrizioni della cappella ... - Christus Rex
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La <strong>cappella</strong> <strong>della</strong> Theotokos<br />
M. PICCIRILLO<br />
I vani del piccolo monastero si sviluppano a nord e a sud <strong>della</strong> <strong>cappella</strong><br />
che risulta ubicata al centro con un cortile mosaicato a ovest ad una quota<br />
più bassa dove si apre una cisterna per la raccolta delle acque (foto 5).<br />
La <strong>cappella</strong> ad aula unica ha il presbiterio absidato e sopraelevato con<br />
una ambiente di servizio stretto e lungo a nord nei pressi <strong>della</strong> facciata (fig.<br />
1; foto 1). Ha tre porte: una in facciata e <strong>due</strong> sulla parete settentrionale che<br />
la mettono in comunicazione con un vano sopraelevato tramite una scala di<br />
tre gradini nei pressi del presbiterio e con l’ambiente di servizio in facciata.<br />
La muratura dell’abside si conserva per un’altezza di circa <strong>due</strong> metri.<br />
L’altare in muratura sulla corda absidale fu costruito in sostituzione di<br />
un altare su colonnine inserite in un secondo tempo nel mosaico delle quali<br />
resta chiara traccia.<br />
Prima dell’abbandono una tomba a fossa fu scavata nel mosaico del<br />
presbiterio. La tomba fu riutilizzata in epoca recente per la sepoltura di un<br />
musulmano, a giudicare dalla posizione del defunto.<br />
Sotto il crollo, nel presbiterio come nella navata, quasi a contatto con il<br />
pavimento mosaicato, risultava uno spesso strato di ceneri almeno in <strong>due</strong><br />
casi in relazione con un focolare 7 .<br />
Il mosaico<br />
Dei vani finora esplorati risultano mosaicati la <strong>cappella</strong>, il vano di servizio<br />
e il cortile.<br />
Nella <strong>cappella</strong>, il presbiterio era decorato con un timpano a conchiglia<br />
sorretto da <strong>due</strong> colonnine circondato da una ampia fascia a semicerchio con<br />
fiori che segue la curvatura absidale 8 . Tra le <strong>due</strong> colonnine pendeva una<br />
7. L’ampia lacuna del mosaico e il riutilizzo <strong>della</strong> tomba dagli abitanti musulmani <strong>della</strong><br />
regione spiegano le tessere policrome sparse sulle pendici <strong>della</strong> montagna già notate dal<br />
padre Saller. Insieme sono una preziosa testimonianza per affermare che il crollo delle<br />
murature absidali è di epoca relativamente recente.<br />
8. Un timpano fu utilizzato nella navata del mosaico superiore <strong>della</strong> <strong>cappella</strong> del Prete Giovanni<br />
a Khirbet al-Mukhayyat (<strong>Piccirillo</strong>, The Mosaics of Jordan, p. 175, fig. 228) e nella<br />
navata nord <strong>della</strong> chiesa del Vescovo Malichios nel villaggio di Mekawer (Ibi, p. 246, fig.<br />
415). Il timpano con la tenda è frequente nei mosaici delle sinagoghe giudaiche (M. Dothan,<br />
Hammath Tiberias, Jerusalem 1983, Pl. 10), e samaritane (Y. Magen, “Samaritan Synagogues”,<br />
in Early Christianity in Context. Monuments and Documents, ed. by F. Manns - E.<br />
Alliata, Jerusalem 1993, p. 199, p. 212, fig. 28; Pl. I, in colore).