I quartieri della Circoscrizione Sud - Comune di Brescia
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Per concessione dei Civici Musei d’Arte e Storia <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong><br />
30 ANNI DI PARTECIPAZIONE - L’esperienza delle Circoscrizioni a <strong>Brescia</strong><br />
Oggi il quartiere, pur mantenendo la sua originaria fisionomia <strong>di</strong> “isola” ai confini<br />
<strong>della</strong> città, è stato pienamente inserito nel contesto urbano.<br />
Quasi coevo è il quartiere Bonoris, costruito negli anni 1937-39 (il terzo<br />
lotto vedrà invece la luce nel secondo dopoguerra) a sud del villaggio Ferrari,<br />
per iniziativa <strong>della</strong> Congrega <strong>della</strong> Carità Apostolica, con la finalità <strong>di</strong> rendere<br />
<strong>di</strong>sponibili case popolari e a basso prezzo per le famiglie meno abbienti.<br />
Tra i <strong>quartieri</strong> Bonoris e Leonessa si situa il villaggio S. Antonio, costruito<br />
nel 1949-50 per ospitare i profughi giuliano-dalmati giunti a <strong>Brescia</strong> dopo il<br />
passaggio dei territori istriani e dalmati alla Jugoslavia. L’e<strong>di</strong>ficazione del villaggio<br />
viene promossa dal Comitato profughi <strong>di</strong> <strong>Brescia</strong>, secondo uno schema<br />
unitario <strong>di</strong> abitazione, replicabile in <strong>di</strong>verse aree.<br />
A completare lo scorcio dei <strong>quartieri</strong> sorti nella zona <strong>di</strong> Porta Cremona è il<br />
villaggio Verde, l’ultimo ad essere costruito, nel 1953, su iniziativa del <strong>Comune</strong>,<br />
nell’area fra via Maggi e la ferrovia <strong>Brescia</strong>-Parma, per alloggiare i senzatetto<br />
per motivi bellici.<br />
La prosecuzione verso sud <strong>di</strong> via Cremona <strong>di</strong>venta via <strong>della</strong> Volta, una denominazione<br />
che risale al XII secolo per in<strong>di</strong>care l’ampio territorio un tempo<br />
situato fuori dalle mura <strong>della</strong> città. I reperti tombali trovati nella zona fanno<br />
supporre che anticamente la Volta ospitasse una fara, ovvero un accampamento<br />
<strong>di</strong> guerrieri longobar<strong>di</strong> e delle relative famiglie.<br />
Per lungo tempo la Volta è stata un’area incontaminata <strong>di</strong> boschi dove si praticava<br />
la caccia. A partire dal Duecento e nei secoli successivi vengono avviate<br />
Veduta <strong>di</strong> Porta Cremona nei primi anni del Novecento<br />
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