I quartieri della Circoscrizione Sud - Comune di Brescia
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30 ANNI DI PARTECIPAZIONE - L’esperienza delle Circoscrizioni a <strong>Brescia</strong><br />
naturalismo lombardo e maestro nel calibrare i toni luministici con effetti <strong>di</strong><br />
verismo. La scena dell’adorazione del Bambino si <strong>di</strong>stingue per la delicata intimità<br />
domestica che la pervade, per l’uso sapiente <strong>della</strong> luce e per lo sfondo con un<br />
paesaggio collinare, dove l’angelo annuncia la natività ai pastori, in continuità con<br />
la narrazione in primo piano.<br />
Di origine cinquecentesca, poi ampliata nel Settecento è la chiesa <strong>di</strong> Santa<br />
Maria <strong>della</strong> Noce, nell’omonima via, con interno a tre navate caratterizzato<br />
dall’ambiente raccolto e dalle piccole <strong>di</strong>mensioni. Fra i <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> maggiore pregio<br />
custo<strong>di</strong>ti nella chiesa risalta la Madonna con Bambino in trono e i Santi Nazaro<br />
e Celso, opera <strong>di</strong> Francesco Clusone risalente al 1515. Da vedere anche l’altare<br />
secentesco <strong>della</strong> cappella terminale nella navata sinistra. Di Santa Maria <strong>della</strong><br />
Noce fu parroco Sant’Arcangelo Ta<strong>di</strong>ni, prima <strong>di</strong> spostarsi a Botticino, dove fondò<br />
nel 1900 la Congregazione delle Suore operaie.<br />
La chiesa <strong>di</strong> San Rocco, a Fornaci, è stata costruita nell’Ottocento su una<br />
preesistente struttura che risaliva al Cinquecento, <strong>di</strong> cui rimangono tracce nella<br />
cappella sinistra (fra cui un piccolo affresco).<br />
Presso gli altari laterali è possibile ammirare il <strong>di</strong>pinto, forse <strong>di</strong> scuola morettesca,<br />
<strong>della</strong> Madonna col Bambino, e la tela con i Santi Carlo Borromeo, Bernar<strong>di</strong>no e<br />
Rocco del secolo XVII. Pregevoli le architetture interne, con pianta a croce greca e<br />
struttura unitaria. La cupola è stata decorata da Vittorio Trainini.<br />
Di recente realizzazione è la chiesa <strong>di</strong> San Giacinto, nel quartiere Lamarmora,<br />
promossa dal Comitato per le chiese dei nuovi <strong>quartieri</strong> e consacrata nel<br />
1953 da monsignor Giacinto Tre<strong>di</strong>ci. Alla facciata con andamento ad archi fa da<br />
contrappunto, all’interno, l’unica navata con volta a botte. Ad alcune decorazioni<br />
e vetrate <strong>della</strong> chiesa ha lavorato Oscar Di Prata. Significative la tela <strong>della</strong> Sacra<br />
famiglia <strong>di</strong> scuola lombarda del Settecento, e la Madonna <strong>della</strong> cintola, nel presbiterio,<br />
che alcuni ritengono opera <strong>della</strong> scuola <strong>di</strong> Francesco Paglia.<br />
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