I Santuari - Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone

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I viaggiatori che nel secolo scorso visitavano questo santuario erano profondamente colpiti dalla naturale sacralità del luogo. La chiesa sorge, infatti, alla base di altissime e incombenti rupi circondata da secolari alberi risparmiati dalla scure dei montanari proprio in segno di rispetto. Da qui si vede l’apertura del Vallone di Sea, il più selvaggio delle Valli di Lanzo: nessuna strada, nessuna abitazione, solo altissime pareti di roccia strapiombanti fino al grande ghiacciaio della Ciamarella e al Col di Sea, il valico che conduce in Savoia. Uno splendido paesaggio naturale impreziosito dalla sobria ma elegante facciata del santuario, meta nei secoli scorsi di numerosi pellegrini provenienti anche dalla Savoia, spesso a piedi nudi: trascorrevano la notte ammassati nel porticato che circonda la chiesa, in attesa della messa celebrata il giorno successivo. Oggi è divenuto anche centro culturale di rilievo, poiché raccoglie una collezione di testimonianze della religiosità delle Valli di Lanzo: un museo ricco di suggestioni e di immagini che permettono di scoprire un aspetto poco noto eppure fondamentale della cultura locale. SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LORETO Il santuario fu eretto nel 1630 sui resti di un pilone votivo: in origine si trattava di una piccola cappella (recentemente ne sono stati ritrovati i resti), ma gli ampliamenti e gli abbellimenti si susseguirono sino al prezioso intervento dei maestri architetti luganesi Grilli e Gagliardi. L’edificio attuale, risalente al 1750-1770, presenta una facciata intonacata di bianco, opera di Luigi Baretta, suddivisa orizzontalmente da un cornicione e sormontata da un frontone semi circolare su cui è stata dipinta la data 1754; alcune modanature la suddividono verticalmente in tre ordini, mentre ai lati della porta e delle finestre vi sono delle nicchie. Internamente presenta numerosi elementi d’interesse artistico: particolarmente degno di nota è l’altare di noce d’India intarsiato in avorio, opera attribuita a Luigi Prinotto. Di notevole pregio il reliquiario barocco contenente i quadri miracolosi che diedero origine all’edificazione del santuario. Sulle pareti sono conservati circa cento ex-voto, alcuni dei quali autentici capolavori. Il santuario è inoltre famoso per i 444 scalini della gradinata di accesso e per il simulacro della Madonna Nera: l’attuale statua è opera di uno scultore di Ortisei, Raimondo Santifaller, e sostituisce quella originale rubata nel 1977. CURIOSITÀ L’origine del primo pilone è frutto di un prodigio di cui fu protagonista Pietro Garino, originario di Groscavallo ma residente a Torino, che nel 1629 si recò sul Rocciamelone. Qui rinvenne due ex-voto in pessimo stato e decise di portarli con sé e di farli restaurare, in attesa di riposizionarli sul luogo del ritrovamento. Nel 1630 fu costretto a ritornare a Groscavallo a causa della peste e recò con sé i due quadretti: li sistemò per sicurezza in una cassa ma, recandosi all’imbocco del Vallone di Sea per procurare cibo al bestiame, li trovò appesi a un albero: decise così di fare erigere un pilone proprio in quel luogo.
SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES (1202 m) Comune di Ala di Stura (1100 m, km 50 da Torino) RICORRENZE La ricorrenza religiosa è l’11 agosto. Da metà luglio a fine agosto viene celebrata settimanalmente la messa prefestiva. SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES
Page 1 and 2: SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CARMINE
Page 3 and 4: SANTUARIO DI MARSAGLIA (1300 m) Com
Page 5 and 6: SANTUARIO DELLA MADONNA DEGLI OLMET
Page 7 and 8: SANTUARIO DI SAN DOMENICO (1772 m)
Page 9 and 10: SANTUARIO DI SANT’IGNAZIO Comune
Page 11: SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LORE
Page 15 and 16: SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MARTIRI

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