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I Santuari - Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone

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Raggiungere il <strong>Santuari</strong>o <strong>di</strong><br />

Marsaglia è come compiere un<br />

viaggio nel tempo, percorrendo<br />

una stra<strong>di</strong>na immersa nel verde<br />

<strong>di</strong> fitti boschi <strong>di</strong> frassini, betulle,<br />

querce e faggi, ai cui lati si<br />

ergono numerosi piloni votivi,<br />

quasi a voler lentamente<br />

scan<strong>di</strong>re il percorso man mano<br />

che ci si avvicina alla meta. Ma<br />

all’improvviso, ecco aprirsi un<br />

ridente pianoro e apparire le<br />

eleganti linee barocche della<br />

facciata della chiesa, contornata da piccole e caratteristiche case<br />

in pietra, tipiche dei borghi alpini. La presenza <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio così<br />

grande e solenne in un borgo scarsamente abitato anche nei<br />

secoli passati, è comprensibile solo se lo si in<strong>di</strong>vidua quale luogo<br />

<strong>di</strong> culto da tempo immemorabile, al crocevia <strong>di</strong> sentieri che<br />

conducevano agli alpeggi: l’ipotesi è avvalorata dal ritrovamento <strong>di</strong><br />

manufatti in pietra, incisioni rupestri e cavità scavate nella roccia,<br />

segni <strong>di</strong> antichissimi riti. Proprio nei pressi della chiesa è stata<br />

rinvenuta una pietra forata, oggi fissata sul prato <strong>di</strong> fronte al<br />

portale.<br />

SANTUARIO DI MARSAGLIA<br />

Il santuario risale al 1771, ma<br />

sicuramente preesisteva una<br />

cappella le cui origini sono<br />

purtroppo avvolte nel mistero: è<br />

probabile che a sua volta si sia<br />

sovrapposta a un pilone votivo,<br />

come nella maggior parte <strong>di</strong> casi relativi ai santuari delle <strong>Valli</strong>.<br />

L’elegante facciata barocca è caratterizzata da quattro lesene<br />

sud<strong>di</strong>vise in tre or<strong>di</strong>ni e da un frontone sul quale insiste un piccolo<br />

campanile centrale; una grande finestra ovale e due nicchie<br />

laterali ne alleggeriscono la parte centrale.<br />

Gli affreschi che arricchiscono l’interno sono dei primi<br />

dell’Ottocento, e raffigurano scene tratte dai Vangeli; sulle vele<br />

della volta, inoltre, sono rappresentati a grandezza naturale i<br />

quattro Evangelisti.<br />

Le pareti sono tappezzate da più <strong>di</strong> duecento ex-voto, specchio <strong>di</strong><br />

una religiosità profondamente legata alla vita <strong>di</strong> tutti i giorni:<br />

realizzati con le più svariate tecniche (<strong>di</strong>pinti su metallo, su tela e<br />

su tavolette <strong>di</strong> legno) o costituiti da cuori votivi in argento, stampe<br />

e oleografie, rappresentano una notevole testimonianza storica e<br />

sociale della vallata. Spiccano tra gli altri quelli relativi al periodo<br />

bellico compreso fra le Guerre d’In<strong>di</strong>pendenza e l’ultimo conflitto<br />

mon<strong>di</strong>ale.<br />

Curioso rilevare che all’interno non esistono altari o cappelle<br />

laterali ma solo alcuni confessionali e un pulpito.

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