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montecassiano - ARMANDO FOTO com

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Piazza Giovanni Cingolani<br />

circa metà di corso Dante Alighieri si apre, sulla sinistra, piazza Giovanni<br />

A Cingolani, sulla quale si affacciano tre palazzi appartenuti a nobili famiglie<br />

locali: i Buratti, gli Antolini e i Ferri. Nel corso dei secoli in essi sono state<br />

effettuate modifiche ed innovazioni, <strong>com</strong>e l’abbattimento del ponte che univa<br />

palazzo Ferri a palazzo Buratti. La stessa piazza fu resa possibile dalla demolizione,<br />

nel Settecento, della casa cosiddetta della Filippetta, che si diceva abitata<br />

dagli spiriti. Per quanto riguarda palazzo Antolini, una parte venne abbattuta<br />

dopo il 1830 per dare ulteriore spazio alla piazza e, agli inizi del Novecento, fu<br />

aggiunta la merlatura ghibellina. Nel corso dell’Ottocento venne poi rifatta in<br />

tardo stile neoclassico la facciata di palazzo Ferri, le cui stanze del piano nobile<br />

sono affrescate con motivi mitologici.<br />

2° Itinerario<br />

Da piazza Leopardi alla chiesa di Santa Croce<br />

Presso il palazzo Ferri è vissuto il marchese Camillo (1836-1902), discen-<br />

Chiesa di San Marco<br />

dente da un’antica ed illustre famiglia trasferitasi da Macerata a Montecassiano<br />

nel Settecento. Si ipotizza che i Ferri, le cui origini si fanno risalire al<br />

XII secolo, provenissero da Monte Urbano, abbandonato dagli abitanti nel<br />

corso del Duecento per rifugiarsi a Macerata dopo la conquista da parte<br />

dei montecassianesi. Il territorio di Monte Urbano si estendeva anche alla<br />

località denominata Monte Ferro, in origine feudo dei Ferri. Qui la famiglia<br />

ha conservato per secoli numerosi possedimenti. Il marchese Camillo, ultimo<br />

rappresentante della stirpe, dopo aver ereditato anche le proprietà dei Buratti,<br />

lasciò tutti i suoi averi all’Amministrazione Comunale. Tale eredità consisteva<br />

nell’ex convento di Santa Croce, poi adibito ad ospedale, più il palazzo<br />

di famiglia, altri edifici e numerosi terreni. Il tutto fu suddiviso tra i seguenti<br />

istituti: Ospedale, Asilo, Orfanotrofio, Ricovero, Società Operaia, Società di<br />

Lettura, Banda Filarmonica.<br />

La chiesa di San Marco, posta sulla piazza principale di fianco al palazzo<br />

<strong>com</strong>unale, appartiene da sempre al Comune di Montecassiano,<br />

che la fece costruire sul finire del XIV secolo non soltanto in segno di devozione,<br />

ma anche per disporre di un ampio locale nel quale il Consiglio<br />

Generale potesse rifugiarsi in tempo di pestilenza o di guerra. Il campanile<br />

fu edificato nel 1460 da mastro Antonio Lombardo. Anticamente esso<br />

era sormontato da una cuspide conica di notevole altezza, realizzata con<br />

mattoni semicircolari dipinti alternativamente di rosso cupo e turchino.<br />

Questa cadde per ben due volte, nel 1546 e nel 1853, a causa di fulmini.<br />

Al crollo ottocentesco non fu mai posto rimedio, cosicché tuttora la torre,<br />

coperta da semplici coppi, resta priva della sua cuspide.<br />

Nel corso del XVI secolo la chiesa subì i primi interventi di restauro. Nel<br />

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