montecassiano - ARMANDO FOTO com
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6. Le taverne<br />
7. Le grotte<br />
Il palio dei Terzieri, che si svolge ogni anno dal terzo giovedì alla quarta settimana<br />
del mese di luglio, ha il merito di aver stimolato il recupero di ambienti<br />
Ogni abitazione del centro storico, ma soprattutto i grandi <strong>com</strong>plessi edilizi<br />
avevano nei propri sotterranei grotte con cisterne e pozzi che, una volta pie-<br />
da tempo abbandonati e oggi adibiti a luoghi di ritrovo: le taverne. Esse costini,<br />
attraverso collegamenti a scalare, rifornivano i serbatoi e i pozzi più bassi. Le<br />
tuiscono pertanto un luogo di aggregazione popolare e l’occasione insostituibile<br />
grotte servivano <strong>com</strong>e cantina e <strong>com</strong>e luogo per la conservazione dei cibi e per<br />
per il mantenimento e la valorizzazione dei percorsi eno-gastronomici della cu-<br />
mantenere le abitazioni sempre asciutte in quanto fungevano da scolo dell’acqua<br />
cina marchigiana e locale. Sono state ricostruite con pavimenti in cotto e volte a<br />
piovana. Cisterne e pozzi venivano invece costruite per alimentare l’approvvi-<br />
faccia vista, le taverne hanno mantenuto le loro caratteristiche originali, dando<br />
gionamento idrico del paese. Si ipotizza che l’esistenza di queste grotte così<br />
la possibilità agli stessi montecassianesi di riscoprire spazi prima sconosciuti e<br />
numerose risalga alla costruzione delle case; per la muratura fu sicuramente uti-<br />
incitandoli al contempo a riprendere gli studi di storia locale.<br />
lizzata l’argilla di cui il suolo era ricco, creando quei cunicoli che ancora oggi<br />
L’ex convento degli Agostiniani ospita la taverna del terziere di San Nicolò,<br />
troviamo, anche se in parte chiusi, nel sottosuolo del centro storico.<br />
dove è stato creato un centro di degustazione di vini e dove vengono preparati<br />
piatti tipici locali, <strong>com</strong>e i sughitti, i cargiù, i tagliulì pilusi, la zuppa di cicerchia,<br />
la crescia di polenta, la coratella di agnello, il sugo di papera, i vincisgrassi, i<br />
8. Feste, fiere e sagre<br />
frascarelli, la cotta de foje, gli scroccafusi, la crescia con i grasselli, lu ciambel-<br />
a) Festa di San Giuseppe<br />
lottu. La taverna è collegata al convento e alla grotta sottostante da una piaggia<br />
un tempo percorsa da animali da soma carichi di derrate alimentari. Il grano,<br />
invece, scivolava sul fondo attraverso un foro praticato sulle volte della cantina.<br />
San Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo<br />
di Gesù, è stato proclamato patrono<br />
La grotta manteneva al fresco vino e olio, mentre il vicino pozzo assicurava<br />
della Chiesa universale da papa Pio IX l’8 di-<br />
l’approvvigionamento dell’acqua.<br />
cembre 1870. Il suo culto si diffuse in Egitto<br />
All’interno dell’ex convento delle Clarisse è collocata la taverna di San Miche-<br />
fin dal V secolo, ma in Occidente fu accolto<br />
le. Provvista di un deposito per l’acqua piovana, essa si apre su un ampio spazio,<br />
soltanto nel tardo Medioevo. Nella tradizione<br />
un tempo giardino delle suore.<br />
popolare lo sposo di Maria è innanzitutto il<br />
Nelle cantine di palazzo Ferri, in via Scaramuccia, si trova la taverna di San<br />
santo tutelare dei falegnami e dei moribon-<br />
Salvatore. Essa è<br />
di. La sua festa, che ricorre il 19 marzo, dà<br />
costituità da tre na-<br />
inizio alla primavera.<br />
vate. La zona inter-<br />
San Giuseppe fu proclamato protettore del nostro Comune per la prima volta il<br />
rata ha una profonda<br />
19 marzo 1521. Da tempo immemorabile in questo giorno si usa consumare una<br />
grotta che anticamente<br />
<strong>com</strong>unicava<br />
grande quantità di lupini, per cui è stata istituita un’apposita sagra.<br />
con gli edifici vicini.<br />
b) Festa e fiera di Santa Croce<br />
Da un lato si affaccia<br />
sul cortile del<br />
palazzo.<br />
Il 3 maggio si celebra la festa di Santa Croce, le cui prime notizie risalgono al<br />
1483. A partire dal 1487 si iniziò a festeggiare questa ricorrenza con funzioni<br />
All’interno delle ta-<br />
e processione solenne, luminarie, spari, giochi e corse. Nel 1636, per le notevoli<br />
verne si espongono<br />
dimensioni assunte dalla festa, i priori provvidero ad organizzare una fiera di tre<br />
riproduzioni di armi<br />
d’epoca e i trofei<br />
giorni, che ultimamente si è tentato di ripristinare.<br />
conquistati dal pro-<br />
c) Palio dei Terzieri<br />
prio terziere nelle<br />
gare disputate per<br />
l’assegnazione del<br />
Dalla terza alla quarta domenica di luglio il paese si ammanta dei colori tipici<br />
dei terzieri e di un clima di festa e di contesa, perché si svolge la ri-<br />
palio.<br />
evocazione storica del palio dei Terzieri. L’evento ricorda l’elezione nel 1418<br />
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