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4 15 marzo 2011<br />
ISOLA NOSTRA<br />
Lettere in<br />
Redazione<br />
Una notizia spicciola da Emilio Prata, milanese DOC – Anche<br />
quest’anno a Varese, sempre ospiti nella sede della Prefettura<br />
a Villa Recalcati, lo scorso 12 dicembre si è tenuto l’annuale<br />
raduno degli esuli istriani, fiumani e dalmati, sempre organizzato<br />
dalla vivacissima avv. Sisi. Numero dei presenti purtroppo<br />
alquanto assottigliato: anche da Milano ne mancavano tre<br />
(sei i presenti).<br />
Io milanese, tanto per fare qualcosa, ho preparato una ballata<br />
riscuotendo (bontà loro) graditissimi applausi.<br />
Colgo l’occasione per augurare a tutta la redazione (e perché<br />
no, anche alla tipografia) un sereno e proficuo 2011 anche da<br />
parte della mia consorte Mirella Bacci.<br />
Emilio Prata, Milano<br />
PER AMOR DI PATRIA<br />
Da molti anni in quel di Varese<br />
nella splendida Villa Recalcati,<br />
concessa dalla Prefettura,<br />
per un convivio siamo qui radunati.<br />
Farse i auguri per Nadal<br />
e per ciacolar, <strong>non</strong> poco,<br />
intonando il “Va pensiero”,<br />
con in cuor un certo gropo.<br />
Per le giovani generazioni<br />
lasciare il ricordo<br />
di questa pagina di storia<br />
dai veci impressa nella memoria.<br />
Così ‘sti istriani, fiumani e<br />
dalmati<br />
della loro terra natia<br />
i gà sempre la nostalgia!<br />
Della loro terra natia<br />
i gà ovunque la nostalgia…<br />
Emilio Prata<br />
Cara <strong>Isola</strong> <strong>Nostra</strong>,<br />
con grande piacere ho visto nel numero di settembre la foto di<br />
Gemma Marchesan assieme alla sua bella famiglia.<br />
Ciao, Gemma, <strong>non</strong> so se tu mi ricordi: sono Luciana, la nipote<br />
di Santina e di Toni Giani, vicini di casa tua prima che ti sposassi.<br />
Venivo da Trieste ogni estate a trascorrere le mie vacanze<br />
dai <strong>non</strong>ni, e <strong>non</strong> vedevo l’ora di venire da te per stare un po’ in<br />
compagnia e vedere come confezionavi i centrini ai ferri. Da<br />
allora sono trascorsi tantissimi anni e le strade della nostra vita<br />
<strong>non</strong> si sono più incrociate, ma i tuoi “centrini” hanno sempre<br />
un posto d’onore nella mia casa. Cara Gemma, quando penso<br />
ai bei giorni trascorsi a <strong>Isola</strong>, mi ricordo sempre di te poiché<br />
fai parte della mia infanzia, e <strong>non</strong> ti dimenticherò mai.<br />
Ti mando dalla lontana Australia un caro saluto e un grosso<br />
“basòn”. Un caro saluto e il mio ringraziamento anche a tutti<br />
voi della redazione di <strong>Isola</strong> <strong>Nostra</strong>.<br />
Luciana de Martin, Australia<br />
Av r e i p i a c e -<br />
re che venisse<br />
pubblicata su<br />
I s o l a N o s t r a<br />
questa vecchia<br />
foto, scattata nel<br />
1952 (dal fotografo<br />
ufficiale<br />
della Triestina,<br />
che allora, bei<br />
tempi…, giocava<br />
ancora in Serie<br />
A) nel vecchio<br />
campo del Ponziana<br />
nell’attuale<br />
via Italo Svevo.<br />
Pochi isolani ormai si ricorderanno che io – esule a Trieste dal 1951 al 1956, e mentre<br />
frequentavo l’Istituto Nautico - ero il portiere della squadra del Ponziana che allora<br />
militava nel campionato di Promozione.<br />
Ricordo ancora alcune parole di una lettera che, prima della scomparsa, mi scrisse<br />
il mio grande amico Nino Vascotto morèr: “<strong>non</strong> ti mancava l’abilità nel calcio come<br />
portiere prima a <strong>Isola</strong> e poi con il Ponziana, dove venivo a vederti negli allenamenti…<br />
e quando difendevi la porta della squadra del “Nautico” ero realmente orgoglioso di<br />
presentarmi come tuo amico…”<br />
Un caro saluto a tutti gli isolani da<br />
Lucio Degrassi (paradiso), Stati Uniti<br />
Recentemente avete pubblicato alcune mie poesie: si vede che sono abbastanza piaciute perché ho ricevuto tanti complimenti.<br />
Ma la sorpresa che ho avuto una sera ha superato tutte le parole.<br />
Domenica 9 gennaio squilla il mio telefono e dall’altra parte sento la voce di un signore che al primo momento <strong>non</strong> ho proprio<br />
riconosciuto. Mi chiede se sono io Alessandra Costanzo e mi dice che ha cercato il mio numero di telefono per mettersi in<br />
contatto con me e farmi i complimenti. Poi si presenta e mi dice chi è: Elvio Chelleri, figlio di Giusto (manestra), che mi stava<br />
chiamando dal Canada.<br />
Abbiamo parlato per più di un’ora e gli ho anche detto che gli sarebbe costato meno venire a Trieste… Abbiamo ricordato<br />
la nostra <strong>Isola</strong> quando eravamo bambini… poi l’esodo e il periodo vissuto nel Campo Profughi di Barcola, prima che lui se<br />
ne andasse via. E’ emigrato in Canada circa cinquant’anni fa, e i primi tempi sono stati per lui molto duri, solo, senza un<br />
lavoro, solo neve e freddo… Poi si è sistemato ed è anche ritornato qualche volta in Italia. La nostalgia per il suo paese però<br />
gli rimarrà dentro per tutta la vita.<br />
Mi ha anche pregato di dirvi che aveva inviato le foto dei suoi genitori ma <strong>non</strong> sono state pubblicate. Spero farete questa<br />
piccola correzione per questo bravo signore che ha il suo paese sempre nel cuore (in verità le foto nella lettera <strong>non</strong> c’erano, ed era<br />
stata pubblicata soltanto l’elargizione in memoria dei genitori; abbiamo provveduto comunque in questo numero. NdR).<br />
Quando ci siamo salutati con tanta commozione abbiamo detto assieme: Viva <strong>Isola</strong>!<br />
Grazie per la vostra attenzione e per aver pubblicato la mia poesia in modo così bello che quando ho aperto <strong>Isola</strong> <strong>Nostra</strong> mi<br />
sono messa a piangere…<br />
Alessandra Zuliani Costanzo, Muggia