Settembre 2010 - Belluno Magazine
Settembre 2010 - Belluno Magazine
Settembre 2010 - Belluno Magazine
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
sport<br />
<strong>Belluno</strong> <strong>Magazine</strong> il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di <strong>Belluno</strong><br />
20<br />
Tra presente e futuro...<br />
Kristian<br />
Superstar!!!<br />
di Tiellephoto Press e Luisa Maccari<br />
www.tiellephoto.it<br />
Classe 1969, sciatore indimenticabile e<br />
ora pilota automobilistico, per la storia<br />
dello sport Kristian Ghedina era una esistenza<br />
scritta fi n dalla tenera età!<br />
Che lui avesse la velocità nel sangue lo si era capito già allora: coraggio<br />
da vendere e la predisposizione al rischio. Estroso e pazzo per la velocità.<br />
Quando i suoi anni si contavano ancora sulle dita di una mano, il piccolo<br />
Kristian si dilettava già in svariati sport che gli provocavano forti<br />
emozioni, un giorno col bob, l’altro con gli sci, poi con l’hockey e in<br />
estate c’erano invece le biciclette e le arrampicate sugli alberi dei boschi<br />
intorno a casa.<br />
Già allora lui cercava velocità, rischio, pericolo… insomma tutto ciò che<br />
gli dava adrenalina.<br />
La sua prima maestra di sci fu la mamma Adriana, sciatrice<br />
coraggiosa e di ottimo livello scomparsa tragicamente in seguito a un<br />
incidente sugli sci quando Kristian aveva soltanto 15 anni e fu proprio<br />
lei a trasmettergli la passione per la disciplina più veloce e pericolosa, la<br />
discesa libera.<br />
Medaglia d’argento in combinata ai Campionati del Mondo a Saalbach<br />
nel 1991.<br />
Medaglia d’argento in discesa ai Campionati del Mondo in Sierra Nevada<br />
nel 1996.<br />
Medaglia di bronzo in discesa ai Campionati del Mondo di Sestriere nel<br />
1997.<br />
Con 13 vittorie e 33 podi totali ottenuti in Coppa del<br />
mondo tra libera e super gigante, Kristian Ghedina ad<br />
oggi è il discesista italiano più forte di tutti i tempi.<br />
Nel 2006 il ritiro dallo sci per dedicarsi all’automobilismo: dopo il<br />
debutto in F 3000 passa al Superturismo con BMW per rimanere poi in<br />
pianta stabile nel Campionato Italiano Superstars, in cui gareggia tuttora<br />
con la BMW.<br />
Ma non è tutto! Chi lo conosce sa che Ghedo è un<br />
uomo dai mille interessi e che la sua voglia di adrenalina<br />
lo porta a buttarsi nelle più svariate discipline:<br />
mountain bike, golf, supermotard, calcio<br />
con la nazionale piloti, gare in motoslitta,<br />
partite a tennis, bungee jumping, sky cross e<br />
go-kart.<br />
Alcuni espisodi da ricordare: in supermotard,<br />
nel Campionato italiano monomarca<br />
vince sia a Imperia che a Monza; al suo debutto<br />
in una gara del Campionato italiano<br />
di motoslitta regala forti emozioni ai suoi<br />
tifosi e in una gara ad invito in Austria, a<br />
Saalbach Hinterglemm, arriva addirittura<br />
alla vittoria con la squadra dei fortissimi<br />
fratelli Ploner… stessa cosa al debutto in<br />
gara a squadre in go-kart per Avis Italia. In<br />
Francia, a Les Arcs, si cimenta nel Km lanciato<br />
toccando i 218 km/h e poi la Millemiglia,<br />
una gara straordinaria, quella che<br />
Enzo Ferrari defi niva “la corsa più bella<br />
del mondo” e l’elenco potrebbe<br />
continuare. ..<br />
lo sport, quello vero,<br />
contribuisce alla formazione<br />
della persona e al miglioramento<br />
dei rapporti interpersonali: lo sport<br />
insegna a misurarsi con i propri<br />
limiti, con la fatica<br />
e il sacrificio...<br />
Kristian, tu che sei un campione poliedrico, quale sport ti ha dato più<br />
adrenalina?<br />
Lo sport che mi ha dato più adrenalina di tutti quelli che ho avuto il<br />
piacere di provare sono sicuramante le discese col bob nei budelli ghiacciati<br />
e i salti da elicottero o aereo con paracadute.<br />
Quale preparazione psicofi sica deve avere un atleta nelle varie discipline<br />
che hai praticato?<br />
Ritengo che la cosa più importante sia sempre una buona e mirata preparazione<br />
atletica perché più bene stai fi sicamente meglio conosci il tuo<br />
corpo e, di conseguenza, la tua mente ti da più sicurezza in tutto ciò<br />
che fai.<br />
La volta che sei andato più forte?<br />
Non esistono volte che sono andato più forte o più piano perché in<br />
ogni mia competizione do sempre il massimo che posso chiedere al mio<br />
fi sico. Se invece questa domanda è intesa come velocità allora posso dire<br />
di aver raggiunto i 218 Km/h con gli sci da chilometro lanciato, mentre<br />
in discesa la mia velocità più alta mai raggiunta in una gara di coppa del<br />
mondo sono stati i 156 Km/h nella libera di Wengen.<br />
Per quanto riguarda invece le gare in auto ho quasi raggiunto i 300 Km/h<br />
con la F3000 nel 2006, mia stagione di esordio nelle gare automobilistiche.<br />
Hai mai provato paura?<br />
La paura fa parte dell’essere umano, ma nel tempo puoi imparare<br />
a gestirla. Credo che molto dipenda dal carattere, lo so di essere<br />
considerato “matto” per la mia indole e per come ho sempre<br />
vissuto lo sport. Il rischio fa parte del mio modo di essere e<br />
mi butto a capofi tto in tutto quello che faccio senza pensarci<br />
due volte. Bisogna comunque sempre stare molto attenti e<br />
cercare di non provare mai a superare i propri limiti.<br />
Due volte ho avuto veramente paura nella mia vita.<br />
La prima nel 1991 sull’autostrada Milano/Torino dopo il terribile<br />
incidente in auto perché nonostante le conseguenze fossero<br />
state molto traumatiche e i dottori dissero che molto<br />
probabilmente non sarei più potuto tornare a gareggiare ad<br />
alti livelli, io non ho mai preso in considerazione più di tanto<br />
le loro affermazioni perché ero convinto di rientrare molto<br />
presto e alla grande. Dopo cinque mesi dall’incidente, quando<br />
iniziavo a sentirmi meglio fi sicamente, provai ad andare in bicicletta<br />
per iniziare il mio recupero fi sico e proprio in quel momento ebbi<br />
una grande paura perché sembravo un bambino di tre anni che provava<br />
a muovere i suoi primi passi in bici, non riuscivo proprio a stare<br />
in equilibrio. In quel momento mi sentii veramente cadere il<br />
mondo addosso e iniziai a rendermi conto che i dot-<br />
tori avevano ragione del fatto che con un simile<br />
trauma alla testa si sarebbero perse temporaneamente<br />
tutte le doti di equilibrio e il senso della<br />
profondità.<br />
L’altro episodio che mi spaventò moltissimo fu<br />
proprio dopo una mia bravata con gli sci in allenamento<br />
in Argentina quando provai a fare il<br />
salto mortale in avanti sotto gli occhi dei miei<br />
compagni di squadra su una rampa da freestyle.<br />
Purtroppo l’atterraggio non fu dei migliori: sbagliai<br />
il tempismo, feci mezzo giro in più e atterrai<br />
con la testa col risultato della rottura tre vertebre<br />
dorsali e una parziale frattura dello sterno.<br />
Il forte colpo subito e l’impossibilità di riuscire<br />
respirare in quel terribile attimo della caduta mi<br />
fecero pensare al peggio temendo di dover passare<br />
il resto della mia vita su una sedia a rotelle per<br />
una probabile lesione del midollo osseo.<br />
L’emozione più grande?<br />
L’emozione più grande l’ho avuta senza dubbio<br />
quando ho vinto la mia prima gara di discesa<br />
libera in coppa del mondo all’età di 20 anni<br />
proprio qui a Cortina davanti alla mia gente, in<br />
una gara dirottata in questa località per scarso<br />
innevamento.<br />
Emozione indimenticabile. Oltre a questa posso<br />
aggiungere in secondo luogo la fantastica e indimenticabile<br />
vittoria sulla “Streif” di Kitzbuhel, la<br />
pista più diffi cile e temuta da tutti gli sciatori del<br />
mondo su cui ad oggi ho il piacere e la fortuna di<br />
essere ancora l’unico italiano ad aver vinto.<br />
La prima dote di un campione?<br />
Ci sono persone che hanno una predisposizione<br />
fi sica e mentale a praticare uno sport piuttosto<br />
che un altro, ma sono comunque fermamente<br />
convinto che le doti te le costruisci tu da solo fi n<br />
dalla tenera età. Quello che si impara da bambini<br />
non lo si dimentica più! Se da ragazzino inizi a<br />
sciare, giocare col pallone o a tennis, correre sulle<br />
mini moto, sui go-kart, più avanti ti troverai avvantaggiato<br />
rispetto a un qualsiasi altro bambino<br />
che inizia molto più tardi. Ci vogliono costanza e<br />
molta dedizione.<br />
E nel 2006 il grande salto. Il fi sico ancora perfetto<br />
ma minacciato dagli acciacchi causati dagli infortuni<br />
e dalle sue note marachelle, e una proposta<br />
interessante portano Kristian a passare dalla neve<br />
all’asfalto, dalle discese ghiacciate ai circuiti automobilistici.<br />
Al debutto con le auto e proprio in F3000, l’anticamera<br />
della F1 alla quale approdi dopo molti<br />
anni di gavetta con i kart e le formule minori, tanti<br />
suoi amici piloti hanno avuto l’istinto di mettersi<br />
le mani nei capelli, tra questi Zanardi, Patrese e<br />
Alesì che all’epoca dichiararono: «Solo un matto<br />
come lui poteva decidere di andare in gara con<br />
una F3000 avendo alle spalle solo due test». Ma<br />
Ghedo è fatto così. Curioso, avventuroso, tenace<br />
e orgoglioso.<br />
Oggi, a distanza di 4 anni Kristian può defi nirsi<br />
un vero pilota che vanta la partecipazione a:<br />
ha corso con Stefano De Gan<br />
e la sua Honda Civic 1600<br />
alla 36ª Alpe del Nevegal<br />
e alla 28ª Pedavena-Croce d’Aune<br />
foto Tielle Photo Press<br />
Campionato Formula 3000 International<br />
Series<br />
Campionato Italiano Superturismo<br />
International Superstars Series<br />
che lo vede tutt’oggi impegnato<br />
con una BMW del team “Movisport”<br />
con il quale al Mugello è<br />
riuscito ad ottenere la sua prima<br />
vittoria dopo una serie di risultati<br />
a podio.<br />
Quest’anno sarà una sfi da che lo<br />
porterà ancora a lottare per le<br />
posizioni di vertice della classifi<br />
ca, nonostante la concorrenza<br />
sia particolarmente agguerrita.<br />
L’ultima novità è che<br />
Kristian si sta apprestando proprio<br />
in questi giorni a prendere<br />
parte alla prima gara di Campionato<br />
ChampionKart <strong>2010</strong>.<br />
Cosa hai da dire a proposito del<br />
Campionato Superstars che ti<br />
vede attualmente impegnato?<br />
Considero la Superstars Series<br />
un campionato interessante e<br />
spettacolare, forte di una importante<br />
promozione televisiva,<br />
da quest’anno anche in diretta<br />
su LA7.<br />
La mia esperienza dello scorso<br />
anno è stata positiva, sono riuscito<br />
ad ottenere cinque piazzamenti<br />
sul podio ma il mio obiettivo<br />
è quello di crescere ancora.<br />
Che messaggio vuoi lasciare ai<br />
giovani atleti che si preparano<br />
allo sport da professionisti?<br />
La mia esperienza di atleta mi<br />
ha insegnato che lo sport, quello<br />
vero, contribuisce alla formazione<br />
della persona e al miglioramento<br />
dei rapporti interpersonali:<br />
lo sport insegna a misurarsi<br />
con i propri limiti, con la fatica e<br />
il sacrifi cio.<br />
Io penso che ai ragazzi non vada<br />
mai imposto uno sport ma che<br />
questo debba essere piuttosto<br />
una scelta personale che viene<br />
da dentro perché ci vogliono<br />
passione e molta costanza.<br />
E’ importante far capire ai giovani<br />
che si vince con le proprie<br />
forze e non con uso di sostanze.<br />
Vorrei insomma trasmettere a<br />
tutti la mia felicità nell’aver avuto<br />
tanti successi giocando esclusivamente<br />
sulle mie forze.. con<br />
tanto sacrifi cio e, lo ammetto,<br />
anche un pizzico di sana pazzia.•<br />
<strong>Belluno</strong> <strong>Magazine</strong> il periodico gratuito di informazione ed attualità della Provincia di <strong>Belluno</strong> > sport<br />
21