L'Urlo Maggio 2011 - Studenti del Liceo classico Beccaria
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Dal nostro inviato Nicolò Vallone, V G<br />
Mercoledì 6 aprile non mi reco<br />
a scuola come ogni giorno: la<br />
prof. Gullotta mi ha chiesto di<br />
far parte <strong>del</strong>lo staff che<br />
avrebbe seguito le gare di atletica <strong>del</strong><br />
Biennio (per i nostalgici, Ginnasio).<br />
Arrivo dunque all’Arena Civica con i miei<br />
5 minuti di ritardo canonici e prendo<br />
subito familiarità con l’ambiente; staff<br />
<strong>del</strong>l’Arena, volenterosi studenti e<br />
professori <strong>del</strong> <strong>Beccaria</strong>, anche non di<br />
ed.fisica, predispongono il tutto per lo<br />
svolgimento <strong>del</strong>le gare. Intanto io, fatto il<br />
giro di saluti, mi giro un po’ intorno per<br />
individuare i luoghi esatti dove avranno<br />
luogo le singole competizioni, e ho modo<br />
poi di osservare la moltitudine di ragazzi<br />
che si affolla sugli spalti, difficoltosamente<br />
richiamati col megafono dalla prof.<br />
Gullotta. Pochi minuti e la folla sulle<br />
gradinate si è dimezzata, e il manto<br />
erboso <strong>del</strong>l’Arena diviene un pullulare di<br />
ragazzi che si radunano attorno ai tavoli<br />
per le iscrizioni: il momento infatti è<br />
vicino! L’esercito di professori ed alunni<br />
che presiederà alle diverse gare si<br />
diparte dal tavolo principale, cioè quello<br />
<strong>del</strong>la corsa, per schierarsi ai loro tavoli:<br />
Molinari & Razzolini a prendere i tempi<br />
<strong>del</strong>le gare di Corsa, Berini & Varieschi al<br />
Getto <strong>del</strong> Peso maschile, Bernardinello<br />
& Razzolini junior (Giulia, figlia <strong>del</strong>la prof,<br />
nostra ex-alunna) al femminile,<br />
Cannavale & Spreafico (insegnante <strong>del</strong><br />
Bottoni amica <strong>del</strong> <strong>Beccaria</strong>) al Salto in<br />
Lungo femminile, Malgrati al maschile,<br />
Gullotta al Salto in Alto (maschile e<br />
femminile si svolgeranno nello stesso<br />
posto). Mi aggiro quindi, pronto ad<br />
annotare qualunque fatto più o meno<br />
degno di nota, in mezzo ai crocchi di<br />
ragazzi radunati ai vari tavoli o che si<br />
riscaldano, o magari erranti in qualità di<br />
semplici spettatori; incontro subito un trio<br />
di ragazzi che mi spiegano: corriamo i<br />
100 perché così la prof. non ha la scusa<br />
per dire che non facciamo nulla!<br />
Comincia così il mio peregrinare da una<br />
gara all’altra, che susciterà talvolta<br />
Piccoli atleti crescono<br />
reazioni incuriosite nei presenti…per<br />
prima cosa iniziano le batterie dei 100<br />
femminili, poi è la volta <strong>del</strong> Lungo<br />
femminile; in pochi istanti ogni luogo di<br />
gara vede svolgersi una competizione.<br />
Mi sposto di tavolo in tavolo chiedendo<br />
qualche informazione a ragazzi & prof.<br />
addetti, ma siamo ancora alle fasi iniziali<br />
di tutte le gare, molte non sono ancora<br />
iniziate, e il clima è ancora poco “caldo”.<br />
Le uniche urla che si sentono sono quelle<br />
<strong>del</strong>la prof.Razzolini che intima ai ragazzi<br />
di lasciar libera la pista dei 100 per far<br />
correre i ragazzi; decido di andare lì: tre<br />
ritardatari si stanno iscrivendo in quel<br />
momento, mentre al traguardo arrivano i<br />
partecipanti a una <strong>del</strong>le tante batterie dei<br />
100 maschili, con uno di loro che sostiene<br />
di “essersi accorto troppo tardi di avere<br />
una scarpa slacciata”; superfluo<br />
aggiungere che era arrivato ultimo.<br />
Mentre mi sposto alla volta <strong>del</strong> Lungo<br />
Femminile, un ragazzo che ha appena<br />
corso un’altra batteria dei 100 mi<br />
avvicina, avendo scambiato la mia<br />
agendina Moleskine per il Libretto Rosso<br />
di Mao, tra le risatine di alcune sue<br />
compagne di classe lì vicino: cosa<br />
devono sentire le mie povere orecchie…<br />
Mi sposto verso l’area <strong>del</strong> Getto <strong>del</strong><br />
Peso: giro lo sguardo a sinistra e vedo<br />
un ragazzo lanciare 8,87 mt., e mi chiedo<br />
se le ragazze vadano altrettanto bene, e<br />
lo chiedo ad Antonio, il simpatico<br />
tirocinante <strong>del</strong>la prof.Razzolini il quale si<br />
dichiara stupito da come le ragazze<br />
riescano a cavarsela egregiamente con<br />
un gesto motorio che sembra semplice<br />
ma non lo è affatto! Faccio ora tappa<br />
presso il Lungo maschile, dove ho<br />
occasione di vedere Matteo Mancino di<br />
2F che salta 5 mt.: mi lascia sbalordito, e<br />
difatti alla fine <strong>del</strong>le due serie previste<br />
risulterà l’unico dei partecipanti ad avere<br />
toccato tale quota…ne sentiremo<br />
parlare! Dallo stupore per il salto di<br />
Mancino a quello per lo scenario che mi<br />
si profila al Salto in Alto: trovo infatti tutto<br />
vuoto; due ragazze, una l’addetta a<br />
segnare i risultati e l’altra a reggere<br />
l’asticella, mi dicono che le 18 ragazze in<br />
gara hanno già completato la loro gara,<br />
alcune saltando quote enormi per la loro<br />
struttura fisica. Decido di fermarmi un po’<br />
lì, dato che stanno arrivando i ragazzi<br />
per la gara maschile. Il clima è molto<br />
disteso, ho anche occasione di<br />
commentare con un paio di milanisti la<br />
sconfitta <strong>del</strong>l’Inter con lo Schalke; scorgo<br />
anche il ragazzo che “faceva i 100 così i<br />
prof. non avevano nulla da ridire”: si<br />
“giustifica” affermando che trova<br />
divertente il salto in alto! Il tempo di<br />
assistere ai primissimi salti, che vengo<br />
“chiamato al dovere” dalle finali <strong>del</strong> 100.<br />
La finale femminile è dominata da<br />
Arianna Pogliani di 2C, che al traguardo<br />
si butta a terra sfinita e riesce solo a dirmi<br />
“Bello…molto bello”. La finale maschile è<br />
un po’ più avvincente: viene subito<br />
bloccata per una falsa partenza, ma due<br />
ragazzi non se ne accorgono e arrivano<br />
quasi al traguardo; evidentemente<br />
spompati, restano nelle retrovie<br />
nell’esecuzione valida <strong>del</strong>la corsa: la<br />
gara è stra-vinta da Stefano Zanotti di<br />
2C anche lui, che con la sua maglia gialla<br />
sgargiante arriva al traguardo rallentando<br />
lievemente e voltandosi a vedere gli<br />
avversari diversi metri dietro a lui, alla<br />
maniera di Usain Bolt (“sono morto”<br />
dichiara con voce assai flebile)! In mezzo<br />
a tanti sforzi fisici che stancano anche<br />
me a guardarli, m’imbatto in un gruppetto<br />
di spettatori che si dichiarano troppo<br />
pantofolai per gareggiare…beh, W la<br />
Sincerità! Ora che i primi verdetti definitivi<br />
sono stati dati, lo scenario è ben diverso<br />
da una mezz’oretta prima: sempre meno<br />
ragazzi assiepati ai luoghi di gara,<br />
sempre di più sugli spalti a godersi il più<br />
o meno meritato riposo. Mentre si<br />
svolgono i 400 femminili, faccio un “giro<br />
di ricognizione” <strong>del</strong>l’Arena, quando<br />
l’evento ha cominciato la sua fase finale:<br />
al Lungo femminile scorgo qualche<br />
risultato oltre i 4 mt.; all’Alto maschile<br />
vedo ragazzi saltare 1,25 come niente;<br />
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