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L'Urlo Maggio 2011 - Studenti del Liceo classico Beccaria

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Perché scegliere il <strong>Beccaria</strong>?<br />

Perché non sceglierlo?<br />

Per capire quali sono le motivazioni<br />

di chi sceglie la nostra scuola, e quali<br />

Se Genitori e Insegnanti Litigano... E Gli <strong>Studenti</strong><br />

Dove Sono?<br />

"Questa scuola è un incubo, ci sono madri, non tutte per<br />

fortuna, che passano le loro giornate a insegnarci come si<br />

fa il nostro mestiere. E se i figli prendono brutti voti ci aggrediscono",<br />

"i genitori di una ragazza che va male a scuola<br />

mi hanno rivolto insulti personali e pesantissimi","siamo<br />

stanchi dei continui insulti dei genitori di questa scuola":<br />

queste sono le parole di professori <strong>del</strong> liceo <strong>classico</strong> Parini.<br />

La denuncia è di una professoressa che ha deciso di<br />

dimettersi dall'istituto in via Goito e di mandare una lettera<br />

ai suoi colleghi e alle famiglie dei suoi alunni spiegando<br />

i vari motivi <strong>del</strong>la sua decisione: una di queste è<br />

che viene continuamente maltrattata, insultata, accusata<br />

dai genitori perché ritenuta indegna <strong>del</strong> posto che occupa.<br />

Nella scuola ci dovrebbero essere altri insegnanti<br />

che intendono chiedere un trasferimento, come minimo<br />

quattro, colpevoli di pretendere un certo rigore dai pro<br />

pri studenti.<br />

Al Parini va in scena un conflitto fra tre attori: insegnanti,<br />

alunni e genitori. Gli insegnanti litigano con i genitori, i<br />

genitori litigano<br />

con gli insegnanti: e gli studenti dove sono?<br />

Il Parini si divide in due: i genitori accusano una docente<br />

di spiegare male durante le lezioni e di dare voti<br />

a caso nelle interrogazioni; l'insegnante, sostenuta da<br />

alcuni colleghi, accusa i genitori di interferire nel percorso<br />

didattico causando tensioni inaccettabili. Ciascuno<br />

sostiene le proprie ragioni e si schiera contro l'altro.<br />

In tutto questo sorge spontanea una domanda: gli studenti<br />

dove sono? Siamo in un liceo <strong>classico</strong> ma non si<br />

capisce dove siano spariti gli alunni!<br />

Gli studenti sembrano diventare bambini se lasciano la<br />

parola ai genitori. Se qualcosa non va con un professore,<br />

perché non parlarne direttamente con lui invece di mandare<br />

avanti i genitori? Molti genitori combinano solo "guai"<br />

perché spesso confondono le proprie aspettative e i propri<br />

successi / insuccessi con quelli dei figli. Quando c'è un<br />

problema in classe, gli studenti devono parlarne direttamente<br />

con gli insegnanti o devono nascondersi dietro i<br />

loro genitori? Quale potere si attribuiscono i genitori quando<br />

parlano per conto dei figli? Sicuramente gli studenti si<br />

perdono un'occasione per diventare più maturi e crescere.<br />

FONTI: Corriere <strong>del</strong>la Sera, Repubblica<br />

invece quelle di chi ha optato per<br />

un’alternativa, ecco un sondaggio che<br />

ho svolto su TUTTI gli studenti <strong>del</strong>la<br />

Mameli (la scuola media qua di fronte)<br />

che frequenteranno, l’anno prossimo,<br />

un liceo <strong>classico</strong>.<br />

Matilde Capelli I B<br />

Ecco i risultati: l’anno<br />

prossimo, su un<br />

totale di 50 aspiranti<br />

classicisti, 35 verranno<br />

al <strong>Beccaria</strong> (uno in<br />

più rispetto all’anno<br />

scorso), 7 andranno al<br />

Titolivio, 3 al Parini, 4 al<br />

Manzoni e uno a Lodi.<br />

Come prevedibile,<br />

abitando in questa<br />

zona, la maggior parte<br />

degli studenti <strong>del</strong>la<br />

Mameli afferma di aver<br />

preferito il <strong>Beccaria</strong><br />

per una semplice<br />

questione di comodità.<br />

Ma c’è anche un<br />

consistente quantitativo<br />

di ragazzini che, a<br />

questa motivazione,<br />

aggiunge il fatto che la<br />

nostra scuola ha fama<br />

e reputazione di essere<br />

particolarmente seria,<br />

valida e impegnativa:<br />

“vi lavorano professori<br />

competenti”,“lo<br />

ritengo un liceo molto<br />

professionale ed<br />

entusiasmante”, “penso<br />

che possa darmi una<br />

formazione che mi<br />

sarà utile in futuro”,<br />

“ho sentito che c’è un<br />

preside molto bravo”,<br />

“dei miei amici mi<br />

hanno detto che è un<br />

Chiara Martinoli, IV F<br />

“Clima entusiasmante e sereno”,<br />

“No, ambiente freddo e troppo severo”<br />

Alla Mameli gli studenti di terza media iscrittisi a un <strong>classico</strong> sono 50.<br />

Opinioni e contraddizioni a proposito <strong>del</strong> <strong>Beccaria</strong> (dove verranno in 35).<br />

bel liceo, anche se difficile, e che la<br />

struttura è accogliente”, sono alcune<br />

<strong>del</strong>le motivazioni date dai ragazzi.<br />

Ma non è soltanto questo. C’è anche<br />

chi ha scelto il <strong>Beccaria</strong> perché ne<br />

ha avuto una bella impressione (ma<br />

reale?) in seguito a Open Day e stage:<br />

“ho scelto il <strong>Beccaria</strong> perché ha una<br />

buona struttura e perché visitandolo<br />

ho cominciato a conoscere l’ambiente<br />

molto sereno che c’è all’interno” (ma<br />

questo è proprio sicuro di aver messo<br />

piede al <strong>Beccaria</strong>? ndr), “durante lo<br />

stage ho avuto un’ottima impressione<br />

riguardo al corpo insegnante e<br />

all’ambiente accogliente”, “ho visto<br />

che è una scuola con molte attività e<br />

gite scolastiche”.<br />

A questo punto, dopo aver esaminato<br />

attentamente i fogli <strong>del</strong> sondaggio,<br />

sorge un dubbio: i ragazzini <strong>del</strong>la<br />

Mameli hanno assistito tutti allo<br />

stesso Open Day? Sembra infatti,<br />

dalle motivazioni di chi non ha scelto<br />

il <strong>Beccaria</strong>, che la giornata aperta e<br />

lo stage abbiano dato una pessima<br />

impressione <strong>del</strong>la scuola: “mi è<br />

sembrato un ambiente troppo rigido e<br />

formale. Inoltre non ho sentito parlare<br />

alcun professore, se non il preside”,<br />

“mi sembra che la scuola dia poca<br />

attenzione al singolo individuo e alla<br />

sua crescita personale”, “secondo<br />

me il <strong>Beccaria</strong> è troppo duro e<br />

severo”, “quando ho fatto lo stage mi<br />

è sembrato un posto molto freddo, in<br />

più secondo me c’è troppa politica”<br />

(no, lui deve proprio aver capito<br />

male…ndr), “l’ ambiente era bello e<br />

caloroso, ma allo stesso tempo un<br />

po’ severo e serio…insomma, non mi<br />

sono trovato”.<br />

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