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L'Urlo Maggio 2011 - Studenti del Liceo classico Beccaria

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altavolo <strong>del</strong> Lungo maschile, alcune<br />

vecchie glorie <strong>del</strong> <strong>Beccaria</strong> si vantano di<br />

loro imprese passate, mentre un ragazzo<br />

salta staccando mezzo metro prima <strong>del</strong>la<br />

riga e per la rabbia tira un calcio alla<br />

sabbia alzando un fitto polverone…è<br />

però il Getto <strong>del</strong> Peso a rivelarsi piuttosto<br />

interessante: ormai le gare maschili &<br />

femminili sono quasi alla conclusione e,<br />

tra un’occhiata ai ragazzi che giocano a<br />

calcio con un peso e una alle ragazze<br />

che prendono il Sole su una pedana<br />

vuota, mi accorgo con gran sorpresa che<br />

il miglior risultato femminile è migliore di<br />

quello maschile (9,79 contro 9,72);<br />

quando faccio notare che le donne<br />

lanciano 3 chili mentre gli uomini ne<br />

lanciano 5, il prof.Berini risponde che<br />

anche a livello professionistico gli uomini<br />

tirano due chili in più <strong>del</strong>le donne, ma<br />

hanno comunque migliori risultati: che<br />

dire, complimenti al gentil sesso! Nel<br />

frattempo, si sono conclusi i 400 maschili,<br />

e il tavolo <strong>del</strong>la Corsa è un tumulto di<br />

trascrizioni di risultati che impegnano<br />

non poco le addette. Ci prepariamo alla<br />

conclusione di questa giornata di gare<br />

(per il Biennio) e quasi tutti i luoghi di<br />

gara sono vuoti. Decido di portarmi<br />

all’Alto maschile, dove finalmente vedo<br />

un folto pubblico ad assistere (solo alle<br />

finali dei 100 ho sentito un minimo<br />

d’incitamento!); più di 10 ragazzi sono<br />

arrivati a saltare 1,30, ma non tutti si<br />

accontentano <strong>del</strong> tradizionale ed efficace<br />

stile-Fosbury: Idriss N’Diaye riesce a<br />

saltare semplicemente con salto<br />

sforbiciato, mentre un ragazzo prova<br />

addirittura un salto ventrale (buttandosi<br />

“di pancia”) riuscendo addirittura<br />

nell’impresa, ma la prof.Gullotta applica<br />

impietosamente il regolamento e lo<br />

squalifica per aver staccato con entrambi<br />

i piedi…resterà comunque un eroe! Ma<br />

adesso si sgombera tutta la pista. Uno<br />

dei momenti più attesi è arrivato: la<br />

“regina <strong>del</strong>le gare”. Alle Olimpiadi la<br />

Maratona, qui i 1000 metri. Pochi<br />

partecipanti…solo i più temerari! Gli<br />

spalti gremiti questa volta sono pieni di<br />

ragazzi pronti ad applaudire compagni e<br />

compagne di classe. Alla gara femminile<br />

si presentano 7 partecipanti (di cui 4 di<br />

1A). Fin dalle primissime fasi di gara,<br />

Elisa Ruzier viene staccata e relegata<br />

all’ultimo posto, ma concluderà<br />

onorevolmente la sua corsa; stessa<br />

fortuna non avrà Elena Tagini, ritirata a<br />

circa metà percorso per un fortissimo<br />

dolore alla spalla sinistra. In testa si<br />

forma subito un terzetto di testa formato<br />

da Ottavia Re, Francesca Gigli & Elisa<br />

Crivellaro: sul rettilineo finale, Ottavia Re<br />

si produce in un poderoso scatto che<br />

lascia piantata lì la Gigli seconda,<br />

vincendo così la gara (“è stata durissima,<br />

se avessi bevuto prima avrei fatto anche<br />

4<br />

meglio”); la Crivellaro molla<br />

invece nel finale, “premiando”<br />

così l’allungo di Sara Scuri,<br />

distintasi poco prima nel<br />

Salto in Lungo, che completa<br />

così il podio. Alla gara<br />

maschile si presentano al via<br />

in 11: si stacca subito un<br />

terzetto in fondo al gruppo,<br />

che corre piuttosto compatto<br />

fino a metà percorso, quando<br />

si <strong>del</strong>ineano definitivamente<br />

le posizioni che saranno poi<br />

quelle finali. In testa al<br />

gruppo dall’inizio alla fine si<br />

conferma Matteo Mancino,<br />

che bissa così la vittoria nel<br />

Salto in Lungo maturata<br />

poc’anzi. Alla fine di questa<br />

gara sensazionale, Matteo<br />

ha giusto il tempo di dirmi<br />

“già l’anno scorso avevo<br />

vinto Lungo & 1000 mt.,<br />

quest’anno però potevo fare<br />

meglio nel Lungo; mi aiuta<br />

moltissimo avere fatto<br />

atletica, anche se ora faccio<br />

calcio perché mi piace di più;<br />

adesso al Triennio sarà<br />

durissima confermarsi con<br />

tutti quelli più grandi!” per poi<br />

trasferirsi all’Alto maschile<br />

(sì, s’è iscritto anche a<br />

questa gara!) saltando 1,50<br />

con disarmante disinvoltura.<br />

Sullo sfondo <strong>del</strong>le<br />

premiazioni <strong>del</strong>le gare già<br />

concluse, seguo con<br />

attenzione la parte finale <strong>del</strong><br />

Salto in Lungo: i salti sono<br />

accompagnati da un tifo<br />

eccezionale. Al salto di 1,60<br />

arriva il trio Nazzi-Bremi-<br />

Mancino: Nazzi centra<br />

l’obbiettivo al primo salto,<br />

mentre i due contendenti si<br />

fermano a quota 1,55. Non<br />

pago <strong>del</strong>la vittoria acquisita,<br />

Giacomo Nazzi va poi a<br />

saltare 1,65! “E’ 100% dovuto alla mia<br />

altezza…” dichiara a gara ultimata tra il<br />

serio e il faceto: non è forse un caso che<br />

al momento <strong>del</strong>la premiazione i suoi<br />

compagni di classe lo acclamino all’urlo<br />

di “Giraffo, Giraffo”. Proprio in quel<br />

momento una spettatrice che passava di<br />

lì con altri due amici afferma che “è<br />

divertente vedere i propri compagni<br />

gareggiare, accresce l’orgoglio di far<br />

parte <strong>del</strong>la tua classe”. Le gare di atletica<br />

<strong>del</strong> Biennio sembrerebbero così<br />

terminate, con tutte le premiazioni<br />

effettuate. Manca ancora però la ciliegina<br />

sulla torta: la Staffetta mista 4X100. La<br />

classe vincitrice è la 2C, e vale la pena,<br />

in chiusura di cronaca, di spendere una<br />

parolina per questa classe: il duo<br />

Stare dall’altra parte<br />

Nei panni <strong>del</strong> prof<br />

La scuola media Giusti ha chiesto il nostro<br />

aiuto, menti fresche e classiche che aiutassero<br />

i ragazzini nei compiti un pomeriggio ogni tanto.<br />

Pur non avendo una mente molto fresca e classica<br />

mi sono iscritta a questa iniziativa che trovo molto<br />

utile.<br />

Si lavora con classi supervisionate da un<br />

insegnante, ogni studente ha un gruppetto di<br />

ragazzini e li aiuta a fare i compiti per il giorno<br />

dopo. Fino a qui nulla di complicato, ma che fatica!<br />

Mi sono trovata a fissare un libro di matematica<br />

rendendomi conto di non ricordarmi assolutamente<br />

nulla <strong>del</strong>la geometria di prima media, dopo dieci<br />

minuti buoni di sforzo profondo finalmente mi<br />

sono tornati alla mente i segmenti. Congruenti,<br />

consecutivi, adiacenti, ce ne sono davvero di tutti<br />

i tipi, ma come farglieli capire? Come spiegare<br />

che 36 diviso sei segmenti vuol proprio dire<br />

che ognuno misura 6? Come rispondere alla<br />

disarmante domanda “si ma perché?”<br />

Con l’ausilio di penne-segmento, di metafore<br />

e storielle alla fine ce l’ho fatta. 36 diviso sei è<br />

ufficialmente 6.<br />

E un’ora era passata, chiusi i libri con urla di<br />

gioia <strong>del</strong>le giovani probabilmente non aspiranti<br />

matematiche toccava alla geografia.<br />

Dovevano fare le scheda <strong>del</strong> Friuli Venezia Giulia,<br />

quel lavoro dettagliato e noioso che è toccato a<br />

tutti.<br />

Tra concezioni un po’ particolari <strong>del</strong>la geografia<br />

che prevedevano il cinese come lingua madre di<br />

Trieste e una totale assenza di fiumi e di monti,<br />

alla fine ce l’abbiamo fatta. Compiti finiti entro le<br />

due ore.<br />

Insegnare è davvero difficile, bisogna saper<br />

catturare l’attenzione, trasmettere concetti, avere<br />

pazienza e noi studenti sappiamo essere davvero<br />

insopportabili a volte. Però è anche un bel lavoro<br />

che arricchisce chi ascolta ma credo soprattutto<br />

chi insegna. Non vedo l’ora di tornare in quella<br />

classe, forse prima però ripasserò i segmenti.<br />

Alma Di Natale IV D<br />

Pogliani-Zanotti ha infatti primeggiato sia<br />

individualmente nei 100 maschili &<br />

femminili che nella staffetta, poiché<br />

entrambi erano nel team vincitore!<br />

Adesso sì che le gare <strong>del</strong> Biennio sono<br />

veramente concluse: sono infatti già<br />

arrivati tutti i ragazzi <strong>del</strong> Triennio che<br />

dovranno affrontare le loro gare, e tra<br />

quelli ci sono anch’io. Smetto i panni <strong>del</strong><br />

reporter per vestire quelli <strong>del</strong> saltatore in<br />

lungo (sì, insomma, è una definizione<br />

alquanto azzardata!). A conclusione <strong>del</strong><br />

mio lavoro lascio la dichiarazione finale<br />

rilasciatami dalla prof.Razzolini: “I<br />

ragazzi si sono comportanti veramente<br />

bene, e mi riferisco sia all’aspetto<br />

comportamentale che a quello tecnico”<br />

Parola di Professoressa.

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