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Parla l'ingegnere Altomare Disperazione e povertà. Nel 2010. - Il Fatto

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Approfondimento<br />

Da Molfetta ben 22<br />

progetti presentati<br />

per il bando Principi<br />

Attivi.<br />

pagina 6<br />

Attualità<br />

Sono già 800 e<br />

vogliono salvare… il<br />

loro volo!<br />

pagina 9<br />

Pericolo lame, ordini del giorno presentati dalle opposizioni, Autorità di Bacino<br />

e nuova Zona Artigianale. E per completare il tutto una indagine della<br />

magistratura ed oltre 20 indagati. Cosa accade nell’Ufficio Tecnico. Ne parla<br />

il responsabile Rocco <strong>Altomare</strong>.<br />

pag. 3<br />

www.ilfatto.net<br />

Molfetta Quindicinale gratuito di informazione.<br />

Recensioni<br />

Torna<br />

l’appuntamento<br />

con i consigli per la<br />

lettura.<br />

pagina 20<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Sport<br />

Tutte le news dai<br />

campi sportivi<br />

molfettesi.<br />

Tra storia e mare<br />

<strong>Parla</strong> l’ingegnere <strong>Altomare</strong> <strong>Disperazione</strong> e <strong>povertà</strong>. <strong>Nel</strong> <strong>2010.</strong><br />

n° 52<br />

pagina 21<br />

La storia di Rosa e di sua figlia Melania. Tra disagio sociale, malattia e solitudine.<br />

Una vita in quotidiana emergenza tra privazioni e voglia di ricominciare.<br />

Ma, soprattutto, con il desiderio di essere aiutati a costruire una vita<br />

migliore.<br />

pag. 10


GIOVINAZZO - VIA DEI RIGATTIERI<br />

Lo spazio non basta mai. E’ veramente comodo avere una casa<br />

grande. E’ anche bello avere sotto casa il posto dove esercitare<br />

l’attività e perché no, avere anche l’ufficio adiacente. E cosa diresti<br />

per avere un grande garage da utilizzare anche come deposito. E<br />

il terrazzo? Quanto vale avere un terrazzo da sfruttare d’estate?<br />

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Le vicende legate alle lame, vere o presunte,<br />

con il sequestro cautelativo da parte<br />

della magistratura di diversi fascicoli del<br />

Comune, le indagini su oltre 20 tra tecnici,<br />

funzionari e dirigenti e l’Ordine del<br />

Giorno dell’ultimo Consiglio Comunale<br />

ci spingono a tentare di fare chiarezza su<br />

tutta la questione. Per far ciò abbiamo rivolto<br />

alcune domande all’ingegner Rocco<br />

<strong>Altomare</strong>, Dirigente del Settore Territorio<br />

del Comune di Molfetta.<br />

Ingegner <strong>Altomare</strong>, la questione ambientale<br />

sta interessando Molfetta da<br />

diversi mesi: tra lame, il PIP, il PAI,<br />

l’autorità di Bacino, il PUTT/P , i ricorsi<br />

e tanto altro è difficile districarsi<br />

e venire a capo di una matassa sempre<br />

più ingarbugliata.<br />

<strong>Il</strong> problema ambientale in generale e quello<br />

delle acque in particolare, non è materia<br />

di facile comprensione e assimilazione<br />

atteso che le leggi che nel tempo si sono<br />

succedute, a partire dal lontano 1865 con<br />

la legge n. 2248, sono state quasi tutte di<br />

emergenza e mai organiche. <strong>Il</strong> primo vero<br />

anello di congiunzione tra cultura urbanistica<br />

e cultura di tutela ambientale è stata<br />

la cosiddetta legge Galasso (n.431 del<br />

1985). Solo l’ultimo Decreto Legislativo<br />

n. 152 del 2006 – chiamato anche Testo<br />

Unico Ambientale – ha tentato di fornire<br />

una lettura organica e di indicare regole<br />

e norme per il “governo delle risorse”. A<br />

questo D.Lgs si deve la prima definizione<br />

del Piano di Bacino come “lo strumento<br />

conoscitivo, normativo e tecnico-operativo<br />

mediante il quale sono pianificate e<br />

programmate le azioni e le norme d’uso<br />

finalizzate alla conservazione, alla difesa<br />

e alla valorizzazione del suolo e alla corretta<br />

utilizzazione delle acque”. Lo stesso<br />

D.Lgs prima e la L.R. n. 19 del 2002<br />

poi istituiscono l’Autorità di Bacino che<br />

dovrebbe ispirare “la propria azione ai<br />

principi della leale cooperazione… con<br />

gli enti locali operanti sul territorio,… e<br />

in particolare… indirizza, coordina e controlla<br />

le attività conoscitive di pianificazione…”.<br />

Finora la cooperazione è stata<br />

difficile e a intermittenza, ma confido che<br />

nel futuro possa esserci maggior collaborazione<br />

tra gli enti. Le autorità di Bacino<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Esclusivo 3<br />

Comune, Autorità di Bacino, PIP, PAI, Lame e... altro.<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1688<br />

<strong>Il</strong> responsabile del Settore Territorio tenta di fare chiarezza.<br />

redigono e approvano il Piano di Assetto<br />

Idrogeologico (PAI) per l’intero bacino<br />

(Puglia, parte delle Campania e parte delle<br />

Basilicata) o per stralci funzionali per<br />

territori più limitati come Molfetta. <strong>Il</strong> Piano<br />

Urbanistico Territoriale Tematico per<br />

il Paesaggio (PUTT/P) è invece il piano<br />

che disciplina gli ambiti che hanno valenza<br />

paesaggistica. Tutto il sistema dovrebbe<br />

essere interconnesso ma la distinta<br />

competenza a legiferare tra lo Stato e la<br />

Regione porta spesso – come nel nostro<br />

caso – a sovrapposizioni e incongruenze<br />

difficili da comprendere. Dover poi<br />

applicare le norme diventa un’impresa<br />

ardua. Le lame, argomento principale,<br />

si presentano come linee di scorrimento<br />

preferenziale superficiale dell’acqua per<br />

eventi meteorici statisticamente poco frequenti<br />

ma molto intensi; generalmente<br />

esse risultano idraulicamente “inattive”.<br />

Le lame solitamente presentano un profilo<br />

a “U” definito da fondo piatto e pareti<br />

sub-verticali. I fianchi possono essere<br />

articolati su ampi terrazzamenti, porzioni<br />

di antichi fondi valle e testimonianza di<br />

una fase di scarsa erosione. <strong>Nel</strong> territorio<br />

di Molfetta secondo lo studio commissionato<br />

al Dipartimento di Architettura<br />

e Urbanistica di Bari (DAU) nel 2000<br />

erano presenti tre lame importanti: Lama<br />

Martina, Lama Marcinase, Lama Pulo.<br />

Con i nostri studi abbiamo completato la<br />

mappa delle lame e ne abbiamo studiato<br />

le possibili opere di mitigazione ben un<br />

anno prima della perimetrazione AdB<br />

dell’aprile 2009. Per la zona artigianale<br />

abbiamo individuato e cartografato come<br />

elemento idraulico non significativo la cosiddetta<br />

Lama Scorbeto che nasce come<br />

ramo secondario delle Lama Pulo. Questa<br />

lama è riportata solo nel PUTT/P secondo<br />

il quale non ha rilevanza morfologica né<br />

consistenza orografica e non è sottoposta<br />

ad alcune prescrizioni ambientali. Fino al<br />

2009 per l’AdB questa lama non esisteva.<br />

Solo il nostro studio idraulico allegato<br />

al progetto PIP si era occupato di questa<br />

lama e ne aveva previsto un’opera di mitigazione<br />

alla quale abbiamo recentemente<br />

aggiunto l’opera per mitigare i fenomeni<br />

della lama principale (Pulo) che interessa<br />

anche gli altri comparti produttivi, la zona<br />

portuale e la Madonna dei Martiri.<br />

In questo caos legislativo e normativo<br />

è possibile commettere errori di valutazione?<br />

Chi è incaricato dell’applicazione delle<br />

leggi e delle normative, sia esso dirigente<br />

comunale o funzionario regionale,<br />

potrebbe essere indotto in errore. È stato<br />

sufficiente, ad esempio, non riuscire a<br />

comprendere che le lame non sono “corsi<br />

d’acqua” secondo la definizione che i testi<br />

scientifici danno di questa emergenza,<br />

per far nascere sospetti, indagini, sequestri<br />

cautelativi di documenti su presunte<br />

opere prive di autorizzazione ambientale,<br />

ecc. Nessuno si è preoccupato di far<br />

notare che il Comune sta semplicemente<br />

eseguendo un Piano regolatore approvato<br />

dalla Regione con tutte le sue componenti<br />

comprese quelle paesaggistica e idrogeologica.<br />

<strong>Il</strong> Comune non ha, e non avrebbe<br />

mai potuto farlo, modificato alcuna disposizione<br />

o norma regionale essendosi limitato<br />

semplicemente a rilasciare atti dovuti.<br />

Basterà annotare che persino la Regione,<br />

che è ente sovraordinato al Comune e che<br />

esprime parere paesaggistico sui piani,<br />

ha regolarmente rilasciato pareri favorevoli<br />

per quasi tutti i comparti della nuova<br />

zona di espansione e si è inspiegabilmente<br />

fermata non rilasciando alcun parere,<br />

dal lontano giugno 2006, (comparti 3, 5,<br />

10, 11 e 13) senza alcuna comunicazione<br />

o motivazione. La polemica sulle lame<br />

che interesserebbero la zona artigianale<br />

è infatti figlia di queste incongruenze<br />

tutte interne alla Regione e alla Autorità<br />

di Bacino. Per l’approvazione del PRG il<br />

Dipartimento di Architettura e Urbanistica<br />

di Bari, alcuni professori universitari<br />

nel 2000 – su incarico retribuito da parte<br />

del Comune – fornirono uno studio sulle<br />

lame che diventò parte integrante e sostanziale<br />

del PRG approvato dalla Regione;<br />

gli stessi professori entrati nell’AdB,<br />

nel 2006, hanno dimenticato il lavoro fatto<br />

e hanno approvato una perimetrazione<br />

nella quale alcune lame – esistenti secondo<br />

loro nel 2000 – non esistevano più.<br />

Poi, sempre gli stessi professori, nel 2009<br />

fanno riapparire le lame scomparse e ne<br />

“scoprono” altre. Per l’ente locale è difficile<br />

emanare provvedimenti validi con<br />

questi continui ripensamenti succedutesi<br />

in nove anni! Uno stesso terreno che nel<br />

2000 è stato incluso nell’area annessa a<br />

una lama e quindi dichiarato inedificabile,<br />

è stato successivamente liberato dal vincolo<br />

nel 2006 tornando edificabile per poi<br />

ritrovarsi nel 2009 di nuovo vincolato e<br />

sempre per mano degli stessi professori.<br />

Lei ci vuol far credere che tutta la polemica<br />

di questi giorni sulla lama del PIP<br />

e sull’Ordine del Giorno della minoranza<br />

è pretestuosa?<br />

Tralasciando ogni riferimento ai giornali<br />

“di parte” e a quei “dottori” che si sono<br />

improvvisamente scoperti esperti ambientali,<br />

dico quel che penso su quell’OdG.<br />

Molto è stato già detto dall’amministrazione<br />

in Consiglio e sulle motivazioni politiche<br />

non mi avventuro perché non mi<br />

competono. Tento di fare chiarezza tecnica<br />

per i lettori affinché non debbano leggere<br />

e credere alle “artificiose inesattezze”<br />

che sono state riferite in quella sede.<br />

In Commissione consiliare ho definito<br />

quel documento “carente sotto il profilo<br />

giuridico, urbanistico e scientifico”.<br />

Eppure era stato sottoscritto anche da<br />

due avvocati oggi consiglieri di minoranza!<br />

Guardi, ogni individuo decide se dare<br />

priorità alla propria professionalità e<br />

all’onestà intellettuale oppure alla carica<br />

e alla situazione del momento alterando<br />

le conoscenze, gli insegnamenti e gli studi<br />

per piegarli alla ragione dell’appartenenza<br />

politica. Conoscendo la loro professionalità<br />

devo desumere che, in quel<br />

giorno e in quel momento, hanno scelto<br />

di mortificarla per una ragione politica;<br />

hanno fatto credere di non essere in grado<br />

di comprendere gli aspetti giuridici<br />

(su quelli urbanistici e scientifici è comprensibile<br />

una carenza) tentando di far<br />

passare quel documento come atto per<br />

una corretta e saggia amministrazione. E<br />

la scelta dei consiglieri di maggioranza di<br />

non rispondere a una simile incredibile<br />

provocazione dimostra che l’argomento<br />

non meritava più del tempo speso dai<br />

continua a pag. 4


segue da pag. 3<br />

consiglieri stessi ad ascoltarli. Ai firmatari<br />

potrei fornire un buon testo di diritto<br />

urbanistico – per il paragrafo sulla “fase<br />

d’efficacia”–, un testo commentato sulla<br />

pubblica utilità e procedura d’esproprio<br />

e la raccolta delle leggi, della dottrina e<br />

della giurisprudenza sui Piani di Bacino.<br />

Per la parte scientifica, per la quale hanno<br />

dimostrato di avere solo “ripreso” e riportato<br />

la maggior parte degli strafalcioni<br />

apparsi sui giornali e sulle dichiarazioni<br />

e interrogazioni o interpellanze dei soliti<br />

ambientalisti di comodo, mi piacerebbe<br />

intrattenermi volentieri con loro quando<br />

sono fuori dal ruolo politico.<br />

E gli allagamenti della città nelle ultime<br />

piogge?<br />

Attribuire gli allagamenti per le piogge<br />

nella parte urbanizzata e quindi impermeabile,<br />

alla mancata regolamentazione e<br />

regimentazione delle lame è demenziale.<br />

L’allagamento può ascriversi al ruscellamento<br />

su superfici impermeabili, alla<br />

mancanza o cattivo funzionamento delle<br />

fogna bianca, in generale all’inadeguatezza<br />

del sistema di drenaggio urbano, alla<br />

particolare e inusuale intensità dell’evento<br />

ma mai alle lame che al verificarsi degli<br />

stessi eventi risultavano prive di qualsiasi<br />

tipo di ruscellamento superficiale, dimostrando<br />

dunque una sconnessione tra queste<br />

ed i problemi registratisi in città.<br />

Anche i sequestri della documentazio-<br />

4<br />

Esclusivo<br />

ne comunale è frutto di incomprensioni<br />

e errate valutazioni?<br />

Ad oggi la Procura di Trani ha sequestrato<br />

diversi fascicoli riguardanti comparti<br />

edificatori, singoli interventi, ristrutturazioni,<br />

permessi in zona urbana, in zona di<br />

espansione, in zona artigianale e in zona<br />

ASI, portando via ogni tipo di documento.<br />

Tentare di capire il filo conduttore di<br />

questa attività di indagine giudiziaria è<br />

impossibile per noi. <strong>Il</strong> PM certamente ne<br />

avrà chiara l’idea. Mia unica preoccupazione<br />

è la possibilità di lasciarsi influenzare,<br />

in buona fede, dal polverone che i<br />

mass media con l’appoggio di altri enti<br />

e istituzioni, hanno in questi mesi sollevato<br />

o da posizioni assunte nell’ambito<br />

giudiziario nei confronti di quest’ufficio<br />

per altri fatti precedenti dove, a dire il<br />

vero, il sistema ha mostrato qualche cedimento.<br />

Io credo comunque nella corretta<br />

conduzione delle indagini e sull’onestà<br />

intellettuale dei magistrati; esprimo solo<br />

alcune comprensibili perplessità in merito<br />

all’articolo di legge per il quale sarebbero<br />

scattate alcune informazioni di<br />

garanzia e cioè il n.181 del DPR 42/2004<br />

(Codice Urbani) che prevede responsabilità<br />

per opere realizzate senza la prescritta<br />

autorizzazione paesaggistica. Non mi risulta<br />

siano mai stati consegnati permessi<br />

per i quali era prevista l’autorizzazione<br />

paesaggistica che non sia stata rilasciata.<br />

Attenderemo l’esito delle indagini per<br />

tentare di capirci qualcosa.<br />

Ma crede che dietro a questo procedimento<br />

ci possa essere un disegno politico?<br />

Non sono in grado di certificarlo. Posso<br />

solo annotare strane cicliche contemporaneità.<br />

Si spieghi meglio, se può.<br />

È solo la valutazione di un cittadino di<br />

questa meravigliosa città. Siamo alle<br />

soglie della più importante campagna<br />

elettorale per la Puglia con quale si potrebbe<br />

disegnare il futuro di questa terra<br />

per almeno dieci anni, e il possibile<br />

cambiamento di rotta potrebbe non essere<br />

condiviso da alcuni anche a livello<br />

locale. Prenda ad esempio il Comune di<br />

Molfetta che non ha mai messo in campo<br />

contemporaneamente tanti progetti e<br />

piani come in questi anni per disegnare<br />

la città dei prossimi vent’anni! Da Dirigente<br />

del Settore Territorio registro strane<br />

e inquietanti coincidenze: il continuo,<br />

assillante e duro attacco alla costruzione<br />

e gestione del nostro porto commerciale<br />

da parte dell’attuale compagine regionale<br />

(vedi l’ultima esclusione del porto dai<br />

pur modesti fondi del Piano Strategico<br />

per “lesa maestà” nei confronti del Porto<br />

di Bari); il continuo disinteresse, quando<br />

non è diventato aperto conflitto con questa<br />

amministrazione per i suoi ambiziosi<br />

piani urbanistici, da parte degli uffici regionali<br />

(vedi pareri paesaggistici sospesi<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

dal giugno 2006); l’incredibile univoca<br />

perimetrazione delle aree a diversa pericolosità<br />

idraulica che bloccano ogni attività<br />

economica da parte di un ente, l’AdB,<br />

nominato e gestito dalla stessa Regione;<br />

l’esclusione dai fondi PIRP per la riqualificazione<br />

del quartiere Madonna dei Martiri,<br />

sul cui progetto ancora una volta gli<br />

stessi firmatari del su indicato OdG e il<br />

loro assessore regionale avevano sentenziato<br />

che avevamo sbagliato il progetto;<br />

la magistratura ha obbligato la Regione a<br />

rimettere in graduatoria Molfetta; l’attribuirsi<br />

poteri e diritti sul demanio marittimo<br />

da parte della Regione con una discutibile<br />

interpretazione della legge regionale<br />

che prevede invece il trasferimento di<br />

tutti i compiti ai Comuni; l’esclusione da<br />

parte della Regione dai finanziamenti per<br />

i progetti del Piano Strategico Bari 2015<br />

anche per quelle opere di mitigazione –<br />

vedi progetto Lama Martina di 9 milioni<br />

di euro – tanto richieste. Non le sembra<br />

quanto meno singolare la contemporaneità<br />

di tanti “ostacoli” per questa città?<br />

Se il nostro periodico dovesse organizzare<br />

un dibattito pubblico sul problema<br />

ambientale o anche sulla programmazione<br />

urbanistica lei parteciperebbe?<br />

Sì, a patto che i partecipanti siano persone<br />

qualificate o che almeno conoscano l’argomento.


Si complica la vicenda dell’ampliamento<br />

della zona artigianale di Molfetta.<br />

L’Amministrazione ritiene che<br />

ve ne sia un gran bisogno e procede<br />

nell’assegnazione dei 104 lotti disponibili,<br />

con richieste che arrivano giusto da<br />

un centinaio di aziende; progetta pure<br />

un’opera che riduca nell’area il rischio<br />

di alluvioni. Atti che si intersecano con<br />

un’indagine della Procura della Repubblica<br />

di Trani che coinvolgerebbe circa<br />

venti persone tra tecnici, funzionari del<br />

Comune di Molfetta oltre che altri professionisti,<br />

proprio per aver rilasciato<br />

autorizzazioni e concessioni edilizie<br />

per la realizzazione di immobili in zone<br />

del territorio comunale a rischio idrogeologico.<br />

Ricapitoliamo le puntate precedenti,<br />

per chi le avesse dimenticate.<br />

La giunta Azzollini decide di allargare<br />

l’area destinata agli insediamenti artigianali<br />

in una zona fra Molfetta e Bisceglie<br />

che, per la presenza di lame,<br />

l’Autorità di Bacino ha indicato nel<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Qual è il prezzo dello sviluppo?<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1689<br />

Ci dicano se è sviluppo della ricchezza di pochi o dell’intera comunità.<br />

PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico)<br />

come area a emergenza idrologica;<br />

di qui l’invito a subordinare la concessione<br />

per gli insediamenti delle aziende<br />

alla costruzione di opere a riduzione di<br />

tale rischio. Un’indicazione rispetto alla<br />

quale il Comune ha giocato su più tavoli,<br />

facendo ricorso al Tribunale Superiore<br />

delle Acque di Roma, procedendo<br />

comunque, come detto sopra, all’esame<br />

delle richieste pervenute da parte delle<br />

aziende e ai relativi provvedimenti<br />

di assegnazione provvisoria dei lotti<br />

e contemporaneamente accogliendo<br />

l’idea di rischio idrogeologico, progettando<br />

una specie di gigantesco canale<br />

di scolo – e ci perdonino i tecnici per la<br />

definizione grossolana – lungo 584 m,<br />

con sezione di 2,7 m per 3 e portata pari<br />

a circa 400 mila metri cubi, che dovrebbe<br />

scongiurare ogni rischio di inondazione<br />

a valle della lama, convogliando<br />

le acque fino alla depressione Gurgo,<br />

una dolina naturale nei pressi del Pulo.<br />

L’opinione<br />

Per dirla ancor più semplice, a ridosso<br />

del Pulo, verrebbe costruita al costo di<br />

1 milione di euro una struttura destinata<br />

in caso di piena a raccogliere le acque e<br />

ad evitare, quindi, che allaghino gli insediamenti<br />

industriali, comprese le due<br />

torri di 100 m previste nella nuova zona<br />

artigianale.<br />

Si intuisce che l’Amministrazione, pur<br />

proseguendo la sua azione giuridica<br />

contro la Autorità di Bacino, intenda risolvere<br />

così la faccenda, vale a dire, costruire<br />

il canale e permettere così pure<br />

che lì si insediano le aziende che ne<br />

hanno fatta richiesta, posto che l’opera<br />

ottenga tutte le autorizzazioni del caso<br />

e che non ci si mettano di mezzo i tribunali.<br />

Rimarrebbe comunque in piedi<br />

la questione politica, la necessità di fermarsi<br />

a riflettere sullo sviluppo possibile.<br />

Se passa davvero attraverso le cento<br />

nuove aziende pronte ad insediarsi nella<br />

nuova zona artigianale, se queste produrranno<br />

ricchezza e lavoro e migliora-<br />

5<br />

mento della qualità della vita per tutti<br />

o solo per pochi, magari i progettisti e<br />

i proprietari di terreni e gli speculatori<br />

che sempre allignano in queste situazioni.<br />

E se la riposta è sì, rimane sempre da<br />

risolvere la questione del prezzo da pagare.<br />

Un milione di euro, devastazione<br />

di altra porzione di territorio, per cosa?<br />

Per proteggere la città da un rischio che<br />

la città stessa ha creato? Non proprio la<br />

città, quanto chi la governa. È proprio<br />

necessario che la zona artigianale occupi<br />

un’area che per caratteri morfologici,<br />

paesaggistici e per l’identità stessa<br />

di Molfetta è tanto importante? E poi,<br />

ce lo immaginiamo questo canalone,<br />

per di più in una zona che il Comune<br />

stesso nel Prg ha posto sotto tutela, chi<br />

ne garantirà la manutenzione e che non<br />

diventi una discarica a cielo aperto? Va<br />

bene lo sviluppo, ma ci dicano se è sviluppo<br />

della ricchezza di pochi o dell’intera<br />

comunità.<br />

Lella Salvemini


Sarà sicuramente capitato a tutti, prima<br />

o poi, di sentir parlare di Bollenti<br />

Spiriti e Principi Attivi in relazione<br />

ai giovani pugliesi; per i neofiti, si è<br />

lontani da “strane idee” o non identificati<br />

miscugli di sostanze. Come già<br />

anticipato nello scorso numero de “il<br />

<strong>Fatto</strong>”, Bollenti Spiriti si pone come<br />

una grande macchina sempre in movimento,<br />

un insieme d’intervento e<br />

d’azione che costituisce una fitta rete<br />

di progetti nell’ambito delle politiche<br />

giovanili promosse dall’Assessorato<br />

alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva<br />

della Regione Puglia. In questo sfaccettato<br />

apparato, ruotano svariati progetti<br />

tra cui ritroviamo proprio Principi<br />

Attivi, “finalizzato alla promozione<br />

delle capacità progettuali, creative e<br />

d’intraprendenza dei giovani pugliesi<br />

attraverso la concessione di contributi<br />

per la realizzazione e sperimentazione<br />

di idee innovative”. Come ci viene illustrato<br />

dai responsabili dell’ufficio<br />

tecnico del progetto, Principi Attivi nasce<br />

sulla scorta dell’indagine di respiro<br />

regionale sui giovani pugliesi, “Cosa<br />

Bolle in Pentola”, realizzata dal Dipartimento<br />

di Scienze Storiche e Sociali<br />

dell’Università degli Studi di Bari e<br />

finanziata dalla Regione Puglia. Per un<br />

anno, un gruppo di ricercatori ha sondato<br />

il territorio pugliese alla ricerca<br />

di esperienze significative, di singoli e<br />

collettività, di attivazione e partecipazione<br />

giovanile, rilevando l’importanza<br />

di quell’apprendimento non-formale,<br />

di quella stessa esperienza pregressa<br />

6<br />

che spinge i giovani a intraprendere<br />

nuove attività. Questo, quindi, il senso<br />

del progetto, mettere i ragazzi di fronte<br />

alla possibilità di agire, di aprire finalmente<br />

quel cassetto e realizzarne i sogni,<br />

traducendoli dal mondo delle idee<br />

a quello delle cose. E la novità dove<br />

sarebbe? <strong>Nel</strong>l’idea più semplice, dare<br />

i finanziamenti direttamente ai giovani,<br />

senza la creazione di enti, uffici, agenzie<br />

di consulenza e supporto capaci di<br />

dispensare alla fine solo parole.<br />

<strong>Il</strong> primo bando di Principi Attivi, pubblicato<br />

sul “Bollettino Ufficiale della<br />

Regione Puglia” n. 85 del 2008 e<br />

scaduto il 31 luglio 2008, ha posto i<br />

giovani vincitori di fronte alla costituzione<br />

di un nuovo soggetto giuridico capace<br />

di aggregare persone dai medesimi<br />

intenti, alla stesura di uno statuto, a<br />

relazionarsi con le banche per la richiesta<br />

di una fideiussione, aprendo così<br />

le porte a quella “cultura” burocraticoamministrativa,<br />

che talvolta potrebbe<br />

intimorire se vista dall’esterno, e che<br />

risulta carente o totalmente assente<br />

nelle nuove generazioni. 424 i progetti<br />

vincitori che hanno potuto accedere<br />

al contributo massimo di 25.000 euro<br />

(per un totale di 10.500.000 euro), e<br />

che hanno saputo rispondere ai criteri<br />

di valutazione richiesti, tra cui qualità<br />

dell’idea, innovazione, impatto sul<br />

territorio. Anche la città di Molfetta, o<br />

meglio le sue giovani forze, è riuscita<br />

a ritagliarsi una sua significativa parte<br />

in questo scenario, risultando uno dei<br />

comuni più attivi con la presentazione<br />

Approfondimento<br />

I Principi Attivi a Molfetta<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1690<br />

di ben 22 progetti. Variegati i contenuti<br />

dei progetti vincitori che coinvolgono<br />

il territorio molfettese, diversificati gli<br />

ambiti, dal sociale alla valorizzazione<br />

territoriale, dal culturale al tecnologico.<br />

Eccone alcuni esempi. <strong>Il</strong> progetto<br />

primo classificato in graduatoria, presentato<br />

dal gruppo MiNiBeCa, pur<br />

essendo di Bari ha indicato Molfetta<br />

come uno dei luoghi di realizzazione<br />

grazie alla presenza della sede locale<br />

della Lega del Filo d’oro, e s’incentra<br />

sull’innovazione tecnologica di un<br />

guanto capace di migliorare la comunicazione<br />

con persone cieche e sordo<br />

cieche. All’ambito della tutela e valorizzazione<br />

del territorio sono rivolti<br />

i progetti delle seguenti associazioni:<br />

Dinosauria Adriatica, indirizzata<br />

allo studio della orme di dinosauro<br />

ritrovate sul nostro territorio e la conseguente<br />

creazione di un geosito visitabile<br />

dal pubblico; Movida propone<br />

la web fiction a episodi “Chiamami”<br />

con la formula del “made” in Puglia;<br />

l’associazione Mediterranea ha incentrato<br />

il proprio lavoro sulla creazione<br />

di un sistema informativo geografico<br />

per l’analisi ambientale delle lame<br />

di Molfetta. Ricco d’idee e iniziative<br />

l’ambito riguardante l’inclusione sociale<br />

e cittadinanza attiva. <strong>Il</strong> gruppo<br />

Farfa ha proposto un corso di alfabetizzazione<br />

mediatica confluito nella<br />

realizzazione di un cortometraggio,<br />

progetto entrato già nella fase conclusiva;<br />

l’associazione Rete 32 offre su<br />

Molfetta e Terlizzi assistenza socio-<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

I ben 22 progetti presentati fanno della nostra città uno dei centri più “attivi” della Regione.<br />

sanitaria alle popolazioni immigrate<br />

del nostro territorio; Alzheimer Project<br />

mira a creare una rete assistenziale<br />

domiciliare per i malati di Alzheimer;<br />

il progetto dell’associazione In Cerchio<br />

pone la propria attenzione verso i processi<br />

di crescita, relazioni affettive e<br />

self-empowerment.<br />

Tante le iniziative che animano tutta<br />

la Puglia grazie a Principi Attivi. Una<br />

“palestra”, così definiscono il progetto<br />

gli organi responsabili, quell’occasione<br />

che pone nelle mai dei giovani la chiave<br />

per rendere efficace il proprio potenziale,<br />

incanalando e valorizzando così<br />

tutte quelle giovani forze desiderose di<br />

agire, senza però trascurare la sfera del<br />

vantaggio economico.<br />

<strong>Nel</strong> corso del prossimo Bollenti Spiriti<br />

Camp, che si svolgerà a Bari nei padiglioni<br />

della Fiera del Levante il 6 e<br />

7 febbraio, tra le varie attività in programma<br />

sarà ufficialmente presentato il<br />

nuovo bando di Principi Attivi che sarà<br />

pubblicato prima delle imminenti elezioni<br />

regionali. Una mossa questa che, a<br />

detta degli organizzatori, non andrà a<br />

intaccare l’efficacia dell’iniziativa, assicurando<br />

comunque correttezza nella<br />

valutazione dei progetti concorrenti<br />

la cui graduatoria sarà resa nota solo<br />

dopo la chiusura dei giochi politici nel<br />

quadrante regionale. L’augurio, naturalmente,<br />

è di lunga vita per tutto il<br />

sistema Bollenti Spiriti, qualunque sarà<br />

la parte politica eletta.<br />

Isabel Romano


Negli ultimi giorni in città la notizia della<br />

approvazione del nuovo regolamento<br />

di Polizia Municipale e il conseguente<br />

armamento degli agenti ha suscitato non<br />

poche reazioni fra la gente e fra le forze<br />

politiche. Reazioni che non hanno risparmiato<br />

critiche al corpo e all’Amministrazione<br />

Comunale, rei di aver attuato<br />

un simile provvedimento. Si tratta di una<br />

soluzione del tutto giustificata e normale<br />

a detta del comandante della Polizia<br />

Municipale dottor Mauro Giuseppe Gadaleta.<br />

Tutto ciò si è reso necessario per<br />

adeguare il corpo alle esigenze di una<br />

città in costante crescita. Ecco perché<br />

si è deciso di rivedere il vecchio regolamento<br />

risalente al 1995. Con l’entrata<br />

in vigore del nuovo verranno inoltre<br />

regolamentati figure e ruoli all’interno<br />

della Polizia che sinora sono esistiti<br />

soltanto per consuetudine. Un regolamento,<br />

secondo Gadaleta, più che utile<br />

che metterà i suoi uomini in condizioni<br />

di svolgere il proprio dovere in migliori<br />

e più sicure condizioni. Adesso la palla<br />

passa alla Regione Puglia che dovrebbe<br />

8<br />

Cronaca<br />

Armi ai Vigili: “Una necessità”<br />

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finalmente decidersi a modificare la legge<br />

regionale n. 2 del lontano 24 gennaio<br />

del 1989 per adeguarsi alla modifica del<br />

titolo V della Costituzione circa l’autonomia<br />

e i compiti delle regioni. Se la<br />

nuova legge venisse emanata, in Puglia<br />

si potrebbero finalmente istituire scuole<br />

di formazione per i vari corpi di Polizia<br />

Locale (seguendo il modello della regione<br />

Lombardia), cosa che aumenterebbe<br />

il livello e le competenze dei poliziotti.<br />

In città il corpo ha il dovere di assolvere<br />

a diversi compiti, dovere che presta in<br />

maniera impeccabile. Invece e paradossalmente,<br />

da sempre il vero ruolo della<br />

Polizia Municipale è troppo spesso sottovalutato<br />

dai più. Purtroppo è inutile dire<br />

che il numero di agenti è ridotto all’osso<br />

e ogni volta questi uomini si trovano a<br />

fare i salti mortali per poter coprire una<br />

città in costante crescita. Una coperta<br />

corta che l’Amministrazione Comunale<br />

dovrebbe allungare con l’immissione<br />

di nuovo personale attraverso un con-<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Approvato il nuovo regolamento del Corpo. Non sono mancate le polemiche. <strong>Il</strong> oomandante Gadaleta difende la<br />

scelta dell’Amministrazione.<br />

corso pubblico. Ma si tratta soltanto di<br />

indiscrezioni. La realtà dei fatti mostra<br />

invece una Polizia Municipale presa di<br />

mira da cittadini, politici e a volte anche<br />

dai media. Quante volte sentiamo fra i<br />

cittadini domande del tipo: “Ma i vigili<br />

stanno dormendo?”, “Ma che cosa fanno<br />

tutto il giorno?”. Domande che non meriterebbero<br />

nemmeno una minima risposta<br />

dato che comunque la Polizia Municipale<br />

non ha il dovere di andare dietro<br />

a questo o a quell’altro cittadino per<br />

evitare che questi compia il suo abituale<br />

atto di inciviltà. Inciviltà che essendo<br />

all’ordine del giorno rende sempre più<br />

difficile il lavoro degli agenti. Anzi c’è<br />

di più. Quando in giro si intravedono i<br />

poliziotti intenti a fare multe alle solite<br />

auto parcheggiate in maniera scandalosa<br />

c’è qualcuno che non esita a fare la<br />

classica domanda: “Ma questi vigili non<br />

hanno nulla da fare oggi?”<br />

È quindi evidente che in città più di uno<br />

predica bene ma non razzola per nulla!<br />

Francesco Tempesta


giovedì 21 gennaio 2010 Attualità 9<br />

La nostra è città di pendolari, che sia<br />

per necessità di studio o di lavoro, i<br />

molfettesi sono abituati a sottostare<br />

ai capricci dei mezzi di trasporto o a<br />

sottoporsi allo stress e ai costi del trasferimento<br />

in auto. Solo che il mondo<br />

Salvate quell’aereo!<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1692<br />

L’appello di una giovane molfettese che vive a Roma e che da febbraio rischia di dover spendere un sacco di<br />

soldi in più per tornare a casa di tanto in tanto.<br />

cambia e soprattutto s’è trasformato il<br />

mercato del lavoro, così che, soprattutto<br />

i giovani, debbono fronteggiare qualcosa<br />

di più che i disservizi del locale<br />

Foggia-Bari. Sono sempre di più quelli,<br />

soprattutto neolaureati, che per trovare<br />

occupazione si spostano su Roma<br />

e Milano, trovano casa, costruiscono<br />

una nuova rete di relazioni, ma non per<br />

questo intendono perdere il legame con<br />

Molfetta. Così eccoli prendere l’aereo<br />

per tornare, un week end sì ed uno no, e<br />

cercare in qualche modo di non sentirsi<br />

sradicati, approfittando dei voli low<br />

cost, fino a quando questi ci sono, mentre<br />

sarebbe praticamente impossibile se<br />

questi venissero soppressi. È il senso<br />

dell’appello “Salvate la tratta Easyjet<br />

Bari-Roma” lanciato da una nostra<br />

giovane concittadina che da un anno<br />

lavora a Roma: “Grazie a questa compagnia<br />

ho avuto la possibilità per tutto<br />

il 2009 di viaggiare e poter usufruire di<br />

una tratta a basso costo – racconta – per<br />

cui con pochissimi euro ho passato un<br />

anno comunque felice, col vantaggio<br />

di vedere spesso la famiglia, gli amici<br />

e la mia terra stupenda, senza dover<br />

regalare letteralmente lo stipendio ad<br />

aziende succhia-soldi come Alitalia o<br />

Ferrovie dello Stato”. Una storia comune<br />

a molti altri molfettesi: “Nonostante<br />

qualche piccolissimo disagio creato da<br />

Easyjet, posso garantirvi – continua nel<br />

suo appello – che grazie a questa compagnia<br />

abbiamo avuto la possibilità di<br />

poterci sentire davvero con un pezzetto<br />

del nostro cuore a casa”. Una maniera<br />

positiva di affrontare la difficoltà di inserimento<br />

nel mondo del lavoro, peccato<br />

che dal 22 febbraio 2010 la tratta di<br />

Easyjet Roma-Bari sarà eliminata. “In<br />

questo modo – prosegue l’appello – noi<br />

poveri ragazzi dobbiamo non solo subire<br />

la sventura di procacciarci il lavoro<br />

onestamente andando fuori dalla nostra<br />

regione d’origine tanto amata, con tutti<br />

i disagi in più (affitto da pagare, spese,<br />

tristezza e malinconia annesse) ma<br />

siamo anche costretti a non tornare a<br />

casa se non ogni tanto. La mia è una<br />

protesta perché spero che qualcuno al-<br />

meno una volta dia voce a questo forte<br />

disagio e dia ascolto a quei giovani che<br />

qui in Italia sono così snobbati e che<br />

invece sono l’anima del nostro paese”.<br />

La nostra concittadina è combattiva, ha<br />

scritto ai responsabili della compagnia<br />

aerea, la loro spiegazione è che la tratta<br />

non sarebbe remunerativa, mentre la<br />

sua esperienza è che i vettori partono<br />

sempre al completo, più probabile che<br />

in paese in cui il libero mercato è spesso<br />

solo apparente, a qualcuno dia fastidio<br />

la concorrenza fatta all’Alitalia.<br />

Ha scritto anche al Sindaco Azzollini,<br />

che evidentemente non ha lo stesso suo<br />

problema nello spostarsi verso Roma<br />

e non le ha riposto; fondato anche un<br />

gruppo su Facebook, cui hanno aderito<br />

circa 800 persone che si chiama “Save<br />

the easyjet route from Rome to Bari”.<br />

“Siamo in un paese democratico? Siamo<br />

dalla parte dei giovani o no? Che<br />

futuro questo dannato paese vuole darci?”.<br />

Così si conclude il suo appello,<br />

buone domande, avere riposte concrete<br />

e sensate sarebbe ancor meglio. l.s.


Certe storie difficili di vita hanno inizio<br />

da altre e in altre facilmente confluiscono,<br />

con intrecci lunghi, complicati,<br />

a volte inenarrabili: si somigliano, si<br />

ripetono, appaiono infinite e pare che<br />

nulla possa interromperle, modificarne<br />

i contorni, l’epilogo quasi mai felice.<br />

Per fortuna non è sempre cosi e raccontarle,<br />

ascoltarle, portarle adeguatamente<br />

alla luce, può servire a creare attenzione,<br />

a svegliare gli animi di chi è<br />

intorno, a sensibilizzare coloro che, in<br />

qualche modo, molto o poco possono<br />

e devono fare per evitarne la pericolosa<br />

deriva sociale ed umana. Quella di<br />

Rosa, di sua figlia Melania e dell’intera<br />

famiglia è una storia di forte disagio<br />

economico, ma non solo, e si consuma<br />

da tempo nella nostra città, come tante<br />

altre che non conosciamo o, forse, sì,<br />

nel silenzio e nell’indifferenza generali,<br />

a non molta distanza dal centro<br />

cittadino, sfavillante di musica e luci,<br />

ad un tiro di schioppo da centri commerciali,<br />

outlet e multisale gremitissime,<br />

dove sembrano disperdersi, con-<br />

10<br />

Attualità<br />

Storia di Rosa, di Melania e di tutti gli altri<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1693<br />

fondersi, anestetizzarsi le vite irrisolte<br />

di molti di noi, in un delirio collettivo<br />

fatto di corse e acquisti frenetici, di<br />

riti edonistici e ludici, di occhi chiusi<br />

su realtà abnormi che, tutto sommato,<br />

pensiamo non tocchi a noi indagare,<br />

denunciare o risolvere. La raccontiamo<br />

su richiesta dell’interessata, non<br />

per cercare consensi o per fare del<br />

giornalismo spicciolo ed accattivante<br />

ma per ricordarla a noi stessi e alle istituzioni<br />

che, pur conoscendola, non le<br />

hanno, forse, prestato finora la dovuta<br />

attenzione.<br />

L’appuntamento con Rosa è alle 17.15<br />

di un sabato grigio e ventoso, nei<br />

pressi del liceo scientifico a Molfetta.<br />

Parcheggio l’auto vicino alla Parrocchia<br />

di Sant’Anchille e penso che,<br />

visto il tempo avverso, resteremo a<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

L’assessore Roselli: “C’è la volontà e l’intenzione, da parte delle istituzioni preposte, a seguire, in tutti<br />

i modi possibili la vicenda di Rosa e della sua famiglia”.<br />

parlare proprio qui, nella mia Cinquecento,<br />

ma quando la incontro (non la<br />

conoscevo eppure la individuo immediatamente)<br />

mi dice di andare a casa<br />

sua, che è un po’ più distante, in via<br />

Vico Palmiro Togliatti, perchè vuol<br />

farmi vedere dove abita, mostrarmi<br />

le condizioni di estremo disagio del<br />

suo alloggio. Da circa due anni occupa<br />

abusivamente un locale condominiale<br />

di 40 metri quadrati dove ha<br />

innalzato piccole pareti di cartongesso<br />

e ricavato un minuscolo bagno in cui è<br />

difficile entrare, muoversi, lavare e vestire<br />

la piccola Melania, sua figlia di 9<br />

anni, affetta da emiparesi ed epilessia,<br />

costretta su una sedia a rotelle ed impossibilitata<br />

ad usare persino il girello<br />

a causa dello spazio ristretto. Melania<br />

frequenta la seconda elementare alla<br />

scuola Manzoni dove, accompagnata<br />

quotidianamente dal pulmino del centro<br />

disabili cittadino, non arriva mai<br />

in perfetto orario a causa della seduta<br />

di fisioterapia che le ruba parecchio<br />

continua a pag. 11


segue da pag. 10<br />

tempo per motivi organizzativi; è nata<br />

con tre mesi di anticipo e per tre mesi<br />

è stata in incubatrice, forse deve le sue<br />

condizioni di salute ad una mancanza<br />

di ossigeno avuta al momento della<br />

nascita. È figlia del secondo marito<br />

di Rosa, Felice, presente anch’egli<br />

all’intervista, di 41 anni, intonachista,<br />

senza un lavoro fisso, alla ricerca di<br />

un’occupazione stabile. Vivono, in<br />

pratica, con l’assegno di accompagnamento<br />

della bambina (480 euro al<br />

mese); i Servizi Sociali, che lamentano<br />

perenne scarsità di risorse finanziarie,<br />

hanno loro erogato, in via straordinaria,<br />

un assegno di 250 euro che da novembre<br />

scorso non sono ancora riusciti<br />

ad incassare. Rosa, 46 anni, ha altri<br />

due figli, uno di 19 e l’altra di 15 anni,<br />

Alessio ed Annamaria, avuti dal primo<br />

marito, un uomo con altre storie difficili<br />

alle spalle, scomparso tre mesi fa;<br />

vive nello stesso stabile della mamma<br />

con cui ha difficili rapporti così come<br />

difficili, sporadici e quasi inesistenti<br />

sono quelli con fratelli e sorelle (sei<br />

in tutto). Durante l’incontro vedo che<br />

Melania si contorce e capisco che,<br />

come i neonati, ha bisogno di essere<br />

cambiata così dico alla madre di provvedere,<br />

di non badare a me; nell’attesa<br />

provo a parlare con Annamaria, che<br />

finora ha ascoltato in silenzio, le chie-<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Attualità 11<br />

do cosa le piace studiare, se ha amici,<br />

cosa fa durante il giorno. Mi dice che<br />

frequenta l’IPSIAM, che ama il disegno<br />

e vorrebbe fare la stilista, che non<br />

ha amicizie e frequenta solo qualche<br />

parente (“sono molto timida”); del<br />

rapporto con il padre, che deve averla<br />

profondamente segnata, confessa “non<br />

lo vedevo, né lo frequentavo, perché<br />

non si faceva mai trovare”. Rosa ha<br />

alle spalle una storia di violenze e percosse<br />

familiari che, come spesso succede,<br />

ha tentato, a sua volta, di ripetere<br />

sui figli; è stata seguita per un po’ dalla<br />

psicologa del Consultorio familiare ed<br />

ora è convinta di potercela fare, sostiene<br />

di aver capito quanto sia importante<br />

parlare, discutere con i ragazzi<br />

che, a suo dire, non le danno problemi.<br />

Squilla il cellulare (ne ha uno ma lo<br />

usa solo per ricevere), è un’offerta<br />

temporanea di lavoro per Alessio che<br />

ha studiato fino al terzo anno delle<br />

superiori ed è ora, anch’egli, alla ricerca<br />

di un’occupazione (idraulico, o<br />

qualunque altra cosa). Mi mostrano i<br />

pochi pacchi di pasta avuti dalla parrocchia,<br />

la stufa a gas spenta, una<br />

perdita d’acqua sui muri, le medicine<br />

di Melania, le reti piegate con i mat-<br />

erassi che ogni sera, in quello spazio<br />

claustrofobico, sono costretti ad aprire<br />

per poter dormire, tutti segni esteriori<br />

di vite al margine, di esistenze soffocate<br />

dalla mancanza di occasioni,<br />

possibilità, denaro (“è soprattutto<br />

questo il nostro problema principale”<br />

ribadisce Rosa). È l’unica a parlare, a<br />

raccontare il dolore, i problemi, le difficoltà<br />

burocratiche, ma non si piange<br />

addosso, sembra piena di energia, in<br />

questa piccola stanza allietata da qualche<br />

suppellettile e rischiarata dai sorrisi<br />

dei ragazzi che, nonostante tutto,<br />

hanno sguardi aperti e speranzosi, solo<br />

a tratti venati da una leggera preoccupazione,<br />

una vaga perplessità. Fuori<br />

un piccolo stendipanni, alcuni vasi di<br />

fiori, una tenda all’ingresso che si muove<br />

al vento, piccoli sogni domestici<br />

da realizzare, sospesi nell’aria e nelle<br />

parole di questa sera così simile a<br />

tante altre, eppure diversa. Melania mi<br />

scruta e ride, quando le accarezzo una<br />

guancia andando via: proprio come<br />

quel giorno in cui, accompagnata dai<br />

volontari dell’Unitalsi, ha visto liberare<br />

in acqua due tartarughe recuperate<br />

dal WWF. Le tartarughe portano<br />

addosso il loro eterno rifugio, la loro<br />

piccola casa, Melania lo sta ancora<br />

cercando.<br />

Beatrice De Gennaro


Per la scuola c’è sempre tempo<br />

Al “Fornari” saranno attivati corsi di studio<br />

pomeridiani. Iscrizioni ancora aperte.<br />

12<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1694<br />

È sempre tempo per ricominciare, per<br />

riprendere a studiare e arrivare al diploma,<br />

anche da grandi, se si cerca un lavoro<br />

o si vuole migliorare la posizione<br />

in quello che già si ha. L’opportunità la<br />

offre l’Istituto Magistrale Statale “Vito<br />

Fornari” di Molfetta con il PON “Pronti<br />

a rientrare”, in pratica un corso pomeridiano,<br />

in partenza da febbraio, del tutto<br />

gratuito, finanziato dalla Comunità Europea,<br />

che permette ad adulti che hanno<br />

interrotto gli studi di scuola superiore<br />

o non li hanno mai cominciati, magari<br />

perché dopo le medie hanno dovuto<br />

mettersi subito a lavorare o si sono dedicati<br />

alla famiglia, di essere preparati<br />

da docenti qualificati in lezioni intensive<br />

pomeridiane della durata complessiva<br />

di 120 ore, in modo da poter affrontare<br />

a settembre gli esami di qualifica<br />

al terzo anno del Liceo delle Scienze<br />

Sociali. In questo modo potrebbero es-<br />

In nome e per conto della Magliafil<br />

Srl, nonché dei signori Nanna Michele,<br />

Nanna Claudio e de Robertis Costanza<br />

Vi significo quanto segue: nella<br />

pagina 8 Cronaca de “il <strong>Fatto</strong>” di<br />

giovedì 10 dicembre 2009, avete pubblicato<br />

nell’ambito del quale è stata<br />

data una rappresentazione non corretta<br />

dei fatti. Preme evidenziare che<br />

Magliafil Srl ha avviato in danno della<br />

Banca Popolare di Bari un giudizio<br />

risarcitorio di € 3.000.000,00 per aver<br />

costei segnalato all’Uic di Roma (id<br />

est Banca d’Italia) l’operazione come<br />

sospetta e di provenienza illecita. Con<br />

la presente segnalazione all’Uic da<br />

parte della BpB in data 11.10.2006,<br />

la banca precisava che Magliafil Srl<br />

aveva regolarmente dichiarato che<br />

il bonifico estero pervenutole dalla<br />

corrispondente estera Hsbc Bank<br />

Plc e disposto dalla banca ordinante<br />

Dresdner Bank-Swiss era da “riferire<br />

alla vendita di opificio industriale<br />

Attualità<br />

sere ammessi, qualora ritenuti idonei, a<br />

frequentare nel prossimo anno le classi<br />

conclusive del corso serale attivo presso<br />

lo stesso Istituto Magistrale e poter<br />

prendere, quindi, un regolare diploma,<br />

avendo però abbreviato l’usuale iter di<br />

cinque anni. <strong>Il</strong> percorso formativo si<br />

articola in due moduli: area delle competenze<br />

matematico-scientifiche e area<br />

delle competenze storico-socio-economiche.<br />

Per favorire la partecipazione<br />

dei corsisti è previsto un servizio gratuito<br />

di assistenza rivolta ai bambini, in<br />

età prescolare e scolare, o ad anziani,<br />

rispettivamente figli o genitori dei corsisti,<br />

svolto da personale qualificato. È<br />

ancora possibile iscriversi, per chiarimenti<br />

rivolgersi alla segreteria della<br />

scuola in Via Gen. Amato n. 37 a Molfetta,<br />

tel. 080-3344902. Ulteriori informazioni<br />

sono reperibili consultando il<br />

sito www.vfornari.it.<br />

Un giovanotto di 95 anni<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1695<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

È festa per il Cav. Uff. Onofrio Bufo, simbolo<br />

vivente della storia della città. E non solo.<br />

<strong>Il</strong> 4 gennaio scorso, il Cav. Uff. Onofrio<br />

Bufo ha compiuto 95 anni fra la<br />

gioia di sua moglie Isabella Azzollini<br />

dei suoi sette figli, sedici nipoti e<br />

cinque pronipoti. In città è conosciuto<br />

come il presidente dell’Associazione<br />

Nazionale Mutilati e Invalidi<br />

di Guerra, sempre presente in tutte le<br />

manifestazioni. Le vicende belliche<br />

hanno segnato la sua vita da quando<br />

nel 1936, imbarcato sull’incrociatore<br />

Montecuccoli, prima di tante avventure<br />

che lo portarono anche in Cina e<br />

in Albania sul fronte greco-balcanico<br />

subendo gravi ferite. <strong>Nel</strong> 1943 venne<br />

deportato nel campo di concentramento<br />

di Lipsia dove rimase pri-<br />

Dall’avvocato Rocco Nanna riceviamo e pubblichiamo la seguente precisazione<br />

in merito ad un articolo da noi pubblicato in altro numero del nostro<br />

periodico. Tanto si deve in ossequio al diritto dovere di replica.<br />

in Olbia di proprietà della Magliafil<br />

Srl e relative incombenze e pagamenti<br />

parcelle a professionisti per procedimenti<br />

civili e penali”. La segnalazione<br />

all’Uic comportava il sequestro delle<br />

somme, che la banca ha remunerato<br />

a tassi quasi pari a zero, anziché nella<br />

misura concordata del 5% lordo, e<br />

un’attività investigativa durata oltre<br />

tre anni, al termine della quale il P.m.<br />

presso la Procura della Repubblica<br />

del Tribunale di Trani richiedeva al<br />

Gip l’archiviazione per “totale infondatezza<br />

della prospettazione accusatoria<br />

formulata dalla Banca Popolare<br />

di Bari, non avendo le somme sequestrate<br />

alcuna provenienza illecita. Per<br />

la ipotesi di truffa non vi sono elementi<br />

sufficienti a ritenere ipotizzabile<br />

tale reato”. <strong>Il</strong> Tribunale di Trani, con<br />

sentenza 4.12.2008 (presidente Russi),<br />

liberando parzialmente le somme<br />

colpite da sequestro civile ad impulso<br />

del “sir inglese”, che rimaneva nella<br />

disponibilità dei miei assistiti, ribadiva<br />

che “il collegio reputa davvero ardua<br />

la qualificazione giuridica della<br />

condotta del Nanna in termini tali da<br />

integrare un’ipotesi di truffa; invero<br />

la stessa sostanzialmente sull’omessa<br />

indicazione da parte dell’amministratore<br />

della società promittente<br />

venditrice di un’ulteriore trascrizione<br />

pregiudizievole, oltre quelle già conosciute<br />

dalla controparte, debitamente<br />

inserite nel contratto preliminare (redatto<br />

per notar Campi da Ruvo di Puglia<br />

ndr) tanto impone di escludere la<br />

sussistenza anche del mero fumus boni<br />

iuris dell’azione risarcitoria prospettata<br />

dalla ricorrente con riferimento<br />

alla responsabilità aquiliana dei resistenti<br />

per una condotta omissiva tale<br />

da non integrare in alcun modo gli<br />

estremi del delitto di truffa”. <strong>Il</strong> Gip di<br />

Trani ha invitato il Pm a riformulare<br />

l’accusa, non già perché sia convinto<br />

dell’ipotesi di truffa, ma perché venga<br />

gioniero fino al 1945 e purtroppo, in<br />

seguito ad un bombardamento angloamericano<br />

sul campo dove lavorava,<br />

persero la vita tutti i suoi compagni di<br />

avventura. Finita la guerra e tornato<br />

dopo molti anni di assenza a Molfetta,<br />

partecipò attivamente alla nascita<br />

del nuovo partito della Democrazia<br />

Cristiana e in generale alla vita politica<br />

locale. Moltissimi sono i riconoscimenti<br />

avuti per la sua laboriosa<br />

carriera, tanto da meritare l’onoreficenza<br />

a Cavaliere Ufficiale. Oggi<br />

è presidente i carica dell’ANMIG,<br />

carica che ricopre dopo la morte del<br />

Cav. Uff. Mauro Raguseo; nel 2000<br />

partecipa alla nascita della Fondazione<br />

ANMIG, sodalizio che raccoglie i<br />

soli eredi in linea diretta dei mutilati<br />

di guerra per mantenere vivo la memoria<br />

e il sacrificio di quegli uomini.<br />

Ebbe allora l’idea di creare anche<br />

un’associazione che raccogliesse<br />

inizialmente tutti gli eredi di combattenti,<br />

e decorati al valor militare per<br />

non escludere tutti quei giovani che<br />

volevano condividere gli ideali; nel<br />

2001, con l’aiuto di molti volontari<br />

eredi di quegli eroi, fondò l’associazione<br />

Eredi della Storia fra il plauso<br />

e l’orgoglio di tanti valorosi anziani<br />

che vedevano immortalato il sogno<br />

di consegnare la loro storia amando<br />

l’Italia.<br />

Biagio Stoia<br />

chiarito in dibattimento se gli indagati<br />

abbiano o meno “lucrato sulla base<br />

di una prospettazione infondata, ovvero<br />

l’acquisto di petrolio nella loro<br />

presunta disponibilita’”. Al riguardo,<br />

sempre il tribunale di Trani, a proposito<br />

dei citati barili di petrolio, ha ancora<br />

precisato che “ferma l’asserita<br />

responsabilità della Banca per non<br />

aver consentito la libera disponibilità<br />

del danaro, non possono certo ricadere<br />

su Sidney Phillips Limited le<br />

conseguenza delle iniziative assunte<br />

dall’autorità giudiziaria… Invero<br />

dalla scrittura privata del 26.10.2006<br />

si evince chiaramente che la causale<br />

del bonifico eseguito dalla società e<br />

costituito dal prezzo dell’opificio industriale”<br />

(e non già per i barili di<br />

petrolio, come è stato erroneamente<br />

segnalato dalla Banca Popolare di<br />

Bari, ndr).<br />

avv. Rocco Nanna


Da sempre adagiata sul suo Mare<br />

Adriatico, la città di Molfetta non ha<br />

mai smesso di avere un rapporto simbiotico<br />

con lo specchio d’acqua in cui<br />

si riflette. <strong>Il</strong> mare, da sempre una risorsa<br />

unica e insostituibile per chi da<br />

esso trae sostentamento. Ed è proprio<br />

questo concetto che ha contraddistinto<br />

i molfettesi che da secoli e per secoli<br />

hanno avviato un profondo rapporto<br />

con il loro mare. Non a caso il primo<br />

nucleo della città è nato proprio all’interno<br />

dell’antica isoletta di Sant’Andrea,<br />

zona che offriva una particolare<br />

protezione dalle avversità esterne. <strong>Il</strong><br />

mare che dava e il mare che toglieva.<br />

Quanti attacchi pirateschi sono arrivati<br />

da qui? E quante mareggiate hanno<br />

spazzato via ogni cosa? Nonostante<br />

tutto il rapporto dei molfettesi con<br />

l’Adriatico è rimasto inalterato come<br />

quello fra padre e figlio. Odio e amore,<br />

infatti, si sono susseguiti nel corso dei<br />

secoli dando vita a strutture e innovazioni<br />

sempre più evolute. Ed è proprio<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Inchiesta 13<br />

Un viaggio nel tempo<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1696<br />

Decine di reperti, testimonianze e documenti per raccontare il rapporto tra Molfetta,<br />

i molfettesi e il mare.<br />

l’amore che fece sorgere le prime strutture<br />

portuali e successivamente i cantieri.<br />

Le dighe e gli antichi moli furono<br />

dettati dall’odio, dalla paura nei confronti<br />

di chi in certi periodi dell’anno<br />

si dimostrava un padre davvero crudele<br />

nei confronti dei propri figli. Figli del<br />

mare che hanno imparato nel corso degli<br />

anni tantissimo dal proprio padre.<br />

Ed è proprio questo che i molfettesi<br />

sono, cosa che è a pieno testimoniata<br />

dai numerosissimi reperti della “Mostra<br />

Etnografica Permanente del Mare”.<br />

Ospitata nei suggestivi ambienti della<br />

“Neviera”, presso la settecentesca Fabbrica<br />

di San Domenico, la mostra è uno<br />

scrigno preziosissimo di testimonianze<br />

che ricostruiscono perfettamente l’antico<br />

rapporto di Molfetta con il mare fra<br />

il Medioevo e l’Età Contemporanea.<br />

Tale rapporto si fece particolarmente<br />

vitale a partire dal XIX secolo quando<br />

un sensibile sviluppo della cantieristica<br />

navale fu favorito dallo sviluppo del<br />

nuovo porto e dal conseguente aumen-<br />

to dell’attività peschereccia. I maestri<br />

d’ascia e i calafati molfettesi erano<br />

particolarmente abili e ambiti in tutto<br />

il territorio nazionale.<br />

All’interno dell’esposizione sono documentate<br />

in maniera precisa, accurata<br />

e straordinaria tutte le fasi che hanno<br />

contraddistinto lo sviluppo dell’attività<br />

portuale e cantieristica della città. <strong>Il</strong><br />

tutto sotto l’accurata cura e gestione<br />

dell’Archeoclub che l’ha realizzata nel<br />

2005. La maggior parte dei materiali in<br />

esposizione sono stati e continuano ad<br />

essere donati dagli artigiani del mare<br />

alla città di Molfetta. Gli oggetti, dopo<br />

essere stati attentamente restaurati dai<br />

soci dell’Archeoclub, sono stati messi<br />

in mostra. Ognuno di questi cimeli è<br />

correlato di schede tecniche, pannelli<br />

didattici e un dettagliato apparato iconografico.<br />

<strong>Il</strong> museo può essere definito<br />

uno dei fiori all’occhiello della città di<br />

Molfetta sia per il suo contenuto, sia<br />

per la sua gestione. Si divide in diverse<br />

sezioni. La prima è dedicata a Vincenzo<br />

Estere Uva, importante maestro d’ascia<br />

molfettese, e alle sue realizzazioni. La<br />

seconda sezione ospita una vasta esposizione<br />

di reti, di produzioni del funaio,<br />

di strumenti per la navigazione nonché<br />

testimonianze circa la storia dei punti<br />

di ancoraggio e dello sviluppo del Porto<br />

di Molfetta. Le tecniche antiche a<br />

attuali delle varie fasi del processo costruttivo<br />

di un’imbarcazione in legno<br />

sono l’argomento della terza sezione<br />

del museo. La quarta sezione è composta<br />

da una serie di collezioni di attrezzi<br />

di maestri calafati della prima metà del<br />

Novecento. La quinta e ultima è composta<br />

invece da numerosi documenti.<br />

Fra questi vi sono gli originali di antichi<br />

libretti d’immatricolazione per la<br />

pesca, patenti di sanità e atti di nazionalità.<br />

Un viaggio unico, attraverso il<br />

tempo, fra le meraviglie che l’uomo e<br />

la natura hanno saputo creare a testimonianza<br />

del loro splendido rapporto.<br />

Francesco Tempesta


14<br />

Inchiesta<br />

Tra contenuti e<br />

contenitori...<br />

1697<br />

Tanta la storia, la cultura e le opere d’arte<br />

che talvolta giacciono in attesa di essere<br />

riscoperte, legate alla città di Molfetta;<br />

carenti e dal destino altalenante e incerto<br />

i contenitori che potrebbero permettere<br />

un reale accesso e una facile fruibilità di<br />

questo patrimonio. Facendo una rapida<br />

carrellata dei musei cittadini, si nota<br />

come accanto a spazi museali ed espositivi<br />

funzionanti e liberamente visitabili<br />

– ad esempio la raccolta civica d’arte<br />

contemporanea “Leonardo Minervini”<br />

presso Palazzo Giovene (con più di sessanta<br />

opere tra artisti molfettesi e maestri<br />

di fama internazionale), la Sala dei Templari,<br />

la Chiesa della Morte, il museo della<br />

Pietà Popolare presso la Basilica della<br />

Madonna dei Martiri, la Gipsoteca della<br />

Fabbrica di San Domenico contenente<br />

sculture e lavori preparatori del maestro<br />

Giulio Cozzoli – ve ne sono altri dal destino<br />

finora infelice. Uno di questi esempi<br />

è sicuramente il Museo Archeologico del<br />

Pulo, ospitato nell’ex Lazzaretto Casina<br />

Cappelluti, il museo che “c’è, ma non<br />

c’è”. Ormai da due anni si sono conclusi<br />

i lavori di allestimento del progetto: sono<br />

stati selezionati e accuratamente schedati<br />

i reperti da esporre, posizionati gli arredi,<br />

la pannellistica con percorsi illustrativi per<br />

facilitare il contatto col visitatore, tutto<br />

sembra essere pronto, ma le porte del museo<br />

rimangono inspiegabilmente chiuse.<br />

Date fittizie dell’inaugurazione si susseguono,<br />

mentre l’ex Lazzaretto cade inevitabilmente<br />

nelle mani dell’incuria e di atti<br />

vandalici che richiedono di conseguenza<br />

ulteriori lavori di ripristino. Un museo che<br />

sembra invece scomparso nel nulla è quello<br />

archeologico del Seminario Regionale,<br />

nonostante compaia in rete tra i complessi<br />

museali visitabili nella città di Molfetta.<br />

La raccolta di monete antiche, dipinti, ceramica<br />

locale, vasi di Gnathia e a figure<br />

rosse sembra essere stata accantonata per<br />

consentire l’ampliamento delle sale dedicate<br />

alla biblioteca dello stesso Seminario.<br />

Infine, come non parlare di quel contenitore<br />

che è stato quasi annunziato come una<br />

“rivoluzione” per la cultura locale, quella<br />

che avrebbe dovuto essere la punta di diamante<br />

sia per Molfetta, sia per un sistema<br />

museale capace di valicare i confini regionali<br />

e nazionali: il Museo Diocesano “A.<br />

Salvucci”. Inaugurato il 18 giugno 2009,<br />

dopo alcuni mesi in cui è stato possibile<br />

accedervi solo attraverso prenotazione, il<br />

museo in questo periodo non è visitabile,<br />

in attesa della tanto agognata apertura prevista,<br />

a detta dei responsabili, per la fine di<br />

questo mese, mantenendo sempre il sistema<br />

di prenotazioni. Con gli occhi rivolti al<br />

cielo, si spera questa sia la volta decisiva.<br />

Isabel Romano<br />

La nostra sto<br />

1698<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice<br />

Un viaggio che comincia dove tutto ha<br />

origine: dagli storici cantieri navali<br />

molfettesi che hanno visto “nascere”<br />

decine e decine di imbarcazioni<br />

pronte a solcare i mari.<br />

Fonti storiche documentano l’esistenza dei cantieri navali molfettesi<br />

già a partire dal lontano 1353, anno in cui vengono datati<br />

alcuni reclami riguardanti diritti di riscossioni dell’Università<br />

di Molfetta nei confronti di maestri lavoranti vascelli e nei confronti<br />

di ormeggi e ancoraggi di diverse imbarcazioni. A partire<br />

da tale data si susseguono negli archivi storici documenti<br />

che testimoniano una sempre più vivace attività cantieristica<br />

in città, attività svolta prevalentemente nella zona di “Cala dei<br />

pali” e nei pressi del Largo della Porticella. <strong>Il</strong> periodo d’oro<br />

per la cantieristica molfettese arrivò nel XIX. In questo periodo<br />

in città erano registrati 25 calafati residenti e 3 lavoranti fuori<br />

città; le città limitrofe richiedevano manodopera specializzata<br />

e Molfetta all’avanguardia nel settore poteva tranquillamente<br />

offrila. <strong>Nel</strong> frattempo i cantieri si spostarono presso la spiaggia<br />

della Maddalena (attuale collocazione) che nel 1892 risultava<br />

interamente occupata dalla sempre più fiorente attività. <strong>Nel</strong>la<br />

zona sorsero inoltre alcuni caseggiati adibiti a deposito di attrezzi.<br />

<strong>Nel</strong> 1903 il Rapporto dell’Ufficio Circondariale Marittimo<br />

di Molfetta riportava la presenza di ben 200 barche da<br />

pesca, 164 fra maestri d’ascia e calafati 2 operai addetti alla<br />

costruzione in ferro. A partire dagli anni ’20, l’avvento della<br />

propulsione meccanica favorì un incremento della produzione e<br />

della grandezza dei natanti a Molfetta. <strong>Il</strong> periodo della Seconda<br />

Guerra Mondiale portò nuovi tipi di specializzazioni per i<br />

cantieri navali molfettesi che subirono in seguito un netta crisi<br />

a causa della loro requisizione da parte degli Alleati. Dopo la<br />

guerra l’attività si riprese fiorendo nuovamente e continuando<br />

a progredire seguendo le orme del veloce sviluppo tecnologico<br />

sino ai giorni nostri. f.t.<br />

Saperne<br />

di più<br />

1699<br />

I “genitori” della mostra.<br />

Ospitata presso la Fabbrica di San<br />

Domenico, la Mostra Etnografica<br />

Permanente del Mare è presente a<br />

Molfetta dal 2005. <strong>Il</strong> progetto, fortemente<br />

voluto dall’amministrazione<br />

guidata da Tommaso Minervini,<br />

è nato grazie alla donazione della<br />

famiglia di Vincenzo Estere Uva di<br />

disegni e strumenti utilizzati durante<br />

la sua vita, è in continua espansione.<br />

Autore di numerosissimi disegni<br />

e progetti esposti nella mostra, Vincenzo<br />

Estere Uva nasce ad Alessandria<br />

d’Egitto l’11 ottobre del 1907<br />

da genitori molfettesi lavoratori del<br />

mare emigrati nel continente africano.<br />

<strong>Nel</strong> corso della sua breve ma<br />

intensa vita Vincenzo fin da giovanissimo<br />

si afferma per le sue innate<br />

doti di grafiche di disegno, nella<br />

progettazione e nella realizzazione<br />

di barche di diversi tipi. Muore il 18<br />

marzo del 1947 e può essere tranquillamente<br />

collocato fra gli “illustri<br />

e sconosciuti molfettesi” che hanno<br />

lasciato una profonda impronta durante<br />

la propria vita.


ia<br />

Gli antichi ormeggi molfettesi<br />

Le prime tracce di attività portuali<br />

nella città di Molfetta risalgono<br />

al lontano XII secolo data a cui gli<br />

archivi storici fanno risalire l’insediamento<br />

dell’antichissimo porto<br />

presso Cala San Giacomo. <strong>Il</strong> luogo,<br />

distante circa 2 km dalla città,<br />

si prestava parecchio all’attività di<br />

scalo dato che, oltre alla sua collocazione<br />

in un’insenatura ben riparata<br />

che all’epoca era assai più<br />

ampia, si trovava vicino a strutture<br />

di accoglienza di pellegrini e viandanti<br />

quali S. Cosma, SS Filippo e<br />

Giacomo, S. Maria dei Martiri e S.<br />

Margherita. <strong>Nel</strong> corso dei secoli<br />

il piccolo porticciolo fu dotato di<br />

due colonne per favorire l’approdo<br />

e l’ormeggio dei vascelli. Con ogni<br />

probabilità il piccolo porticciolo fu<br />

utilizzato fino al XVIII secolo, secolo<br />

in cui lentamente cadde in disuso.<br />

In tale epoca i “lavoratori del<br />

mare” avevano preso ad ormeggiare<br />

le proprie paranze presso un altro<br />

luogo denominato “Cala dei Pali”.<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1701<br />

I “lavoratori del mare” avevano preso ad ormeggiare le proprie paranze presso un<br />

luogo denominato “Cala dei Pali”. Si trattava di una vecchia rada ben riparata dalle<br />

intemperie utilizzata anche come cantiere navale.<br />

Si trattava di una vecchia rada ben<br />

riparata dalle intemperie utilizzata<br />

anche come cantiere navale. La zona<br />

infatti pullulava di postazioni di maestri<br />

d’ascia, di calafati ed era sede<br />

di un canapificio. <strong>Il</strong> toponimo “Cala<br />

dei Pali” deriva quasi certamente dal<br />

fatto che all’epoca per tirare in secca<br />

le imbarcazioni si piantavano dei<br />

pali che più tardi furono sostituiti<br />

da dei pilastri in pietra. Attorno alla<br />

fine del XIX secolo la cala divenne<br />

poco utilizzabile a causa dell’azione<br />

di riempimento del mare che continuava<br />

a depositare detriti. <strong>Nel</strong> 1893<br />

la Capitaneria di Porto dispose l’abbandono<br />

di tale zona e la costruzione<br />

di un nuovo approdo presso lo<br />

scoglio di San Domenico assieme<br />

ad uno scalo d’alaggio sulla spiaggia<br />

via Crucis. La Cala dei Pali fu<br />

completamente interrata e appianata<br />

(da qui il nuovo toponimo Secca dei<br />

Pali) a causa del deposito dei detriti<br />

provenienti dallo scavo del sottopasso<br />

di via Terlizzi. f.t.<br />

giovedì 21 gennaio 2010 15<br />

Cos’è<br />

l’Archeoclub<br />

1700<br />

Si tratta<br />

dell’associazione che<br />

gestisce il museo.<br />

L’Archeoclub d’Italia, sede<br />

di Molfetta “G.M. Giovene” è<br />

un’associazione attiva da oltre<br />

vent’anni sul territorio cittadino<br />

nella salvaguardia e nella<br />

valorizzazione del patrimonio<br />

storico-artistico e ambientale.<br />

Dal 2005 cura e gestisce, nella<br />

Fabbrica di San Domenico, la<br />

Mostra Etnografica Permanente<br />

del mare, un’esposizione<br />

che documenta in modo originale<br />

la storia di Molfetta marinara<br />

e della cantieristica navale<br />

attraverso arnesi e utensili<br />

da lavoro dei maestri d’ascia,<br />

disegni e modelli di imbarcazioni,<br />

documenti della vita di<br />

bordo. La collezione, unica nel<br />

suo genere in tutta la regione,<br />

continua ad arricchirsi con<br />

nuove donazioni, provenienti<br />

da un indotto un tempo fiorentissimo<br />

nella città, la cantieristica<br />

navale, oggi purtroppo<br />

in crisi profonda. E insieme al<br />

collasso economico si registra<br />

anche la perdita progressiva<br />

di tutto un patrimonio di conoscenze,<br />

tecniche, linguaggi,<br />

che per secoli sono stati un<br />

tratto distintivo del nostro patrimonio.


<strong>Nel</strong> XVI secolo fu realizzato un piccolo<br />

molo nei pressi del Duomo per<br />

proteggere l’ansa naturale a ponente<br />

della città dal vento Greco-Levante.<br />

<strong>Nel</strong> 1824, viste le incessanti richieste<br />

della marineria locale, il Comune di<br />

Molfetta dispose a Francesco Spinelli,<br />

il quale si avvalse della consulenza<br />

del grande uomo di scienza Giuseppe<br />

Maria Giovene, la progettazione del<br />

nuovo porto. <strong>Il</strong> progetto prevedeva la<br />

costruzione di due bracci, uno interno<br />

e l’altro esterno. Su quest’ultimo<br />

16<br />

Inchiesta<br />

era prevista l’edificazione di un faro<br />

e di alcuni locali adibiti a lazzaretto<br />

per la quarantena dei marinai in caso<br />

di epidemie. <strong>Il</strong> progetto fu modificato<br />

nel 1825 dall’architetto de Tomasi<br />

e fu approvato definitivamente nel<br />

1841. Tre anni più tardi, il giorno<br />

dell’onomastico dell’allora sovrano<br />

Ferdinando I (30 maggio), fu posta<br />

la prima pietra. I lavori si protrassero<br />

sino al 1846 ma ripresi nel 1848.<br />

Questo perché il re Ferdinando II di<br />

passaggio a Molfetta, compiaciuto<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Storia del porto di Molfetta<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1702<br />

Una infrastruttura decisiva per lo sviluppo economico e sociale della città. Le prime opere risalgono al XVI<br />

secolo. In corso le opere per la realizzazione dei nuovi approdi.<br />

dell’opera, ordinò il completamento<br />

definitivo del porto. Dopo la realizzazione<br />

il flusso commerciale a Molfetta<br />

crebbe a tal punto da prendere<br />

in considerazione un possibile ampliamento.<br />

Ampliamento che scattò<br />

nel 1882 alla presenza dell’allora<br />

Ministro dei Lavori Pubblici Alfredo<br />

Baccarini che inaugurò i lavori per<br />

il congiungimento dei due moli e la<br />

costruzione del nuovo molo foraneo.<br />

Successivamente il porto fu ulteriormente<br />

completato dal molo Pennello<br />

nel 1890, dallo scalo d’alaggio nel<br />

1900, dalla banchina S. Domenico<br />

(anni ’20). Un fortunale avvenuto<br />

nel gennaio del 1949 accrebbe l’idea<br />

di una nuova diga di protezione. Diga<br />

che fu realizzata, a partire dal 1951,<br />

nella zona compresa fra l’antica Cala<br />

S. Giacomo e la basilica della Madonna<br />

dei Martiri. Attualmente è in<br />

corso la fase per la costruzione del<br />

nuovo porto che muterà in maniera<br />

considerevole la conformazione<br />

dell’attuale scalo. f.t.


Se insostenibile e immensa è la solitudine<br />

di certi anziani, altrettanto può<br />

esserla quella degli adulti, i loro figli,<br />

costretti spesso a lasciarli e a non poterli<br />

accudire così come vorrebbero,<br />

perché ingabbiati in vite rigide e schematiche,<br />

fatte di lavoro-casa-doveri,<br />

tracciate su ruoli, ritmi e percorsi ben<br />

definiti, che poco spazio lasciano alla<br />

fantasia, alla creatività ed alle emozioni.<br />

È quanto è emerso dagli interventi<br />

di alcuni parenti degli utenti del Centro<br />

Anziani Polivalente di Molfetta<br />

durante una sera dedicata alla musica,<br />

al ballo, ma anche alla riflessione,<br />

all’autoconsapevolezza, alla ricerca di<br />

sé e del proprio vissuto che può raffiorare,<br />

rafforzarsi o essere superato<br />

grazie a questi momenti di gioia ed<br />

entusiasmo collettivi. Liberare ansie<br />

e paure, riscoprire il proprio corpo,<br />

considerato spesso portatore di disturbi<br />

e malattie, viverlo così com’è ora,<br />

accettarlo con i segni del tempo e di<br />

quanto si è vissuto, muoverlo al ritmo<br />

dei ricordi ma anche di nuove energie<br />

serve a genitori e figli, li avvicina e li<br />

giovedì 21 gennaio 2010 In Città 17<br />

Anziani scatenati al Centro Comunale Polivalente<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1703<br />

Una serata tra allegria e spensieratezza. Perché chi ha i capelli bianchi vuole ancora divertirsi.<br />

accomuna, fa nascere in essi una nuova<br />

solidarietà e comprensione. Sono<br />

intervenuti l’assessore alla Socialità<br />

Luigi Roselli, il nuovo dirigente Giusi<br />

De Bari, il sindaco Antonio Azzollini<br />

a testimoniare “l’attenzione delle autorità<br />

cittadine verso questa parte della<br />

popolazione che aumenta sempre<br />

di più ed è costretta quotidianamente<br />

ad affrontare problemi di ogni tipo, di<br />

certo non ignorati dall’Amministrazione<br />

comunale”. Per il presidente della<br />

cooperativa Gea, Giuseppe Maiorano,<br />

che gestisce il Centro, “numerosi<br />

ed importanti sono quelli correlati,<br />

come l’assistenza domiciliare che va<br />

senz’altro potenziata” mentre portare<br />

gli anziani fuori, farli uscire dal loro<br />

guscio e dallo stesso centro, per accompagnarli<br />

in gite, escursioni, viaggi<br />

, serate in pizzeria e all’aperto al fine<br />

di favorirne l’integrazione e l’inclusione,<br />

pare essere uno degli obiettivi<br />

dell’amministrazione, più volte sollecitata,<br />

sotto questo aspetto, dagli utenti<br />

in sala che hanno anche richiesto,<br />

a gran voce, ancora una volta, “una<br />

struttura più grande, idonea e capiente”.<br />

<strong>Il</strong> sindaco ha conversato e ballato<br />

amabilmente, si è lasciato fotografare,<br />

è stato vigorosamente abbracciato e<br />

baciato da alcune ospiti che non volevano<br />

lasciarlo, lo toccavano, gli recitavano<br />

poesie con voci da bambine.<br />

L’assessore Roselli ha riso parecchio<br />

ma timidamente, educatrici e volontarie<br />

si sono trattenute dall’invitarlo, lo<br />

guardavano di continuo. Non si è mangiato<br />

né bevuto, anche se si sarebbe<br />

giurato il contrario, alcuni cantavano<br />

e si agitavano sulle sedie, altri stavano<br />

per addormentarsi, coperti di coriandoli,<br />

fili e strani cappellini luccicanti.<br />

Una signora, dall’andatura incerta, ha<br />

rischiato di cadere ma ha continuato<br />

imperterrita a danzare, la figlia l’ha<br />

trascinata a forza su una sedia ordinandole<br />

di non alzarsi più; un’altra, stretta<br />

in un paio di jeans a vita bassa, con<br />

cintura di strass, andava di continuo<br />

in bagno ma non voleva dire perché;<br />

un’altra ancora, scorgendo il figlio che<br />

l’aspettava fuori, ha finto a lungo di<br />

non vederlo poi è uscita nervosamen-<br />

te, lo ha sgridato, quasi malmenato e<br />

mandato via: come si era permesso di<br />

venire a prenderla così presto? I pochi<br />

giovani presenti non credevano ai<br />

loro occhi, si chiedevano se fosse tutto<br />

vero. Molti tacchi alti, vecchie collane,<br />

pesanti orecchini, pose ed occhiate<br />

allusive durante i balli di gruppo. A chi<br />

telefonava una signora con un cellulare<br />

che ha immediatamente nascosto<br />

all’arrivo della nipote? Chi aveva pettinato<br />

un’ospite di oltre ottanta anni<br />

con un vestito aderentissimo che le impediva<br />

di camminare? Scarseggiavano<br />

ma ancheggiavano anche gli uomini,<br />

le signore hanno ballato tra di loro,<br />

teneramente allacciate, scambiandosi<br />

carezze e frasi d’amore: impossibile<br />

capire se facessero sul serio o no. Attraverso<br />

i vetri alcuni passanti guardavano<br />

attoniti. La “Blues men band” ha<br />

suonato e cantato fino allo sfinimento.<br />

È successo davvero, sabato 9 gennaio,<br />

nel centro anziani di Via Fremantle, e<br />

non è la prima volta.<br />

Beatrice De Gennaro


Non esistono più le mezze stagioni. Pare<br />

che il tempo sia impazzito, fa caldo, fa<br />

freddo. Non si sa se stendere la biancheria<br />

al balcone oppure in casa. <strong>Il</strong> disorientamento<br />

si fa strada, non si capisce<br />

quali indumenti indossare. Incombe la<br />

paura di essere contagiati dall’influenza<br />

H1N1. Tutti interessati a seguire le previsioni<br />

del tempo. Cosa sta accadendo?<br />

<strong>Il</strong> professor Giuseppe Masciopinto, già<br />

docente di chimica e scienze naturali al<br />

Liceo Classico di Molfetta, ha cercato<br />

di chiarire il problema delle trasformazioni<br />

subite dal clima, durante la videoconferenza<br />

sul tema “Meteorologia e<br />

Cambiamenti Climatici”. L’incontro si è<br />

tenuto presso l’Università Popolare Mofettese<br />

lo scorso 12 gennaio. “Molfetta,<br />

grazie alla sua posizione geografica, è<br />

da ritenersi una città vivibile e fortunata,<br />

il cui clima è ottimo”, ha sottolineato la<br />

professoressa Ottavia Scherza <strong>Altomare</strong>,<br />

presidente dell’Università, aprendo<br />

il dibattito. Interessanti, dettagliate e mi-<br />

18<br />

In Città<br />

Che tempo fa?<br />

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nuziose le spiegazioni del relatore, che<br />

ha precisato che la meteorologia è una<br />

materia scientifica complessa, che cerca<br />

di interpretare i vari fenomeni atmosferici.<br />

Con la “climatologia” – dottrina<br />

giovanissima – i ricercatori, facendo<br />

leva sulle memorie storiche, studiano gli<br />

eventi che si sono verificati e succeduti<br />

nei tempi più remoti. La parola clima<br />

vuol dire propriamente “inclinazione”:<br />

il clima infatti è in massima parte in<br />

funzione dell’inclinazione dei raggi solari<br />

sulla superficie della Terra al variare<br />

della latitudine, ed è in relazione ai due<br />

movimenti del nostro pianeta di “rotazione”,<br />

che dà vita al giorno e alla notte<br />

e di “rivoluzione” intorno al Sole, che<br />

dà origine alla formazione delle quattro<br />

stagioni. Le stagioni influenzano le attività<br />

economiche, le abitudini, la cultura,<br />

lo stato di salute e benessere delle popolazioni.<br />

Masciopinto ha precisato che<br />

il primo servizio meteorologico italiano<br />

nacque nello Stato Pontificio. Ritenuta<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Se ne è discusso in un incontro organizzato dall’Università Popolare Molfettese.<br />

poi la meteorologia materia strategica<br />

militare e civile, passò sotto la direzione<br />

dell’Aeronautica Militare, che tuttora<br />

gestisce e trasmette quotidianamente le<br />

condizioni meteo. “In passato nelle credenze<br />

popolari molfettesi vigeva l’idea<br />

che bastava osservare il colore del tramonto<br />

o dell’aurora – rosso di sera buon<br />

tempo si spera – per pronosticare la realizzazione<br />

di una bella o cattiva giornata.<br />

La luna coperta da alone, il gatto<br />

che si lecca il pelo, il ragliare dell’asino,<br />

le rondini volare basse e male – cielo a<br />

pecorelle… – erano segni che annunciavano<br />

l’arrivo di piogge, burrasche…”,<br />

ha ricordato il professor Masciopinto. <strong>Il</strong><br />

parametro che determina lo stato di salute<br />

della Terra è la temperatura; da essa<br />

dipende l’equilibrio, il sistema bio-ecologico<br />

degli esseri viventi. In ogni caso<br />

ci sono gli ottimisti che affermano di stare<br />

tranquilli perché i cambiamenti nella<br />

storia ci sono sempre stati. “Io ho udito<br />

dire a mio padre, che in sua gioventù, a<br />

Ristorante<br />

Roma, la mattina di Pasqua di Resurrezione,<br />

ognuno si rivestiva da estate…”,<br />

scriveva il Magalotti nel 1683. I possibilisti<br />

invece pensano che le cause dei<br />

mutamenti sono del tutto naturali e l’uomo<br />

non può intervenire sul magnetismo<br />

terrestre, sull’eruzione dei vulcani, sui<br />

terremoti sull’effetto Sole. Gli ambientalisti,<br />

i no-global spiegano che la colpa<br />

è nostra, è dell’industria capitalistica,<br />

che continua ad emettere CO2 nell’atmosfera.<br />

I “margini di incertezza ci<br />

sono e permangono e questa incertezza<br />

va colmata con la scienza’’. Così Franco<br />

Prodi, climatologo, docente di fisica<br />

dell’atmosfera all’Università di Ferrara.<br />

‘’In Italia non c’è rispetto per la ricerca<br />

– ha sottolineato il professor Prodi – ma<br />

il rispetto per la ricerca è gratis’’. “È dal<br />

dubbio che nasce la soluzione’’, ha aggiunto<br />

ricordando che ‘’siamo di fronte<br />

al destino del pianeta”.<br />

Enoteca<br />

Desserteria Pizzeria<br />

Pantaleo de Trizio


La storia da sempre ci insegna che, nonostante<br />

il costante avanzare del progresso,<br />

essa trova sempre il modo e il<br />

tempo di far parlar di sé e far sentire<br />

la propria antica voce nel rumoroso e<br />

disattento presente. È il caso dei ritrovamenti<br />

archeologici all’interno della<br />

chiesa della Morte, della basilica della<br />

Madonna dei Martiri e del Pulo. Ma<br />

come non ricordare anche le continue e<br />

casuali scoperte storiche all’interno del<br />

centro storico e del rione Catecombe?<br />

Negli ultimi mesi ulteriori testimonianze<br />

di un passato che continua a vivere<br />

sotto i nostri piedi e la nostra quotidianità<br />

sono venute fuori durante alcuni lavori<br />

comunali presso via Domenico Picca,<br />

dove è emersa un’antica cisterna, nei<br />

pressi della chiesa del Purgatorio, dove<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Cultura & Spettacoli 19<br />

La storia nascosta dal sottosuolo<br />

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Una cisterna di notevoli dimensioni sotto piazza Giovene. E non è la sola nel territorio di Molfetta.<br />

è riaffiorato un antico muro, e all’interno<br />

di piazza Minuto Pesce in cui sono<br />

venuti alla luce numerosissimi resti<br />

ossei. Lo scorso mese invece ecco che<br />

d’improvviso in piazzetta Giovene due<br />

basole spariscono, inghiottite dalla terra,<br />

e viene fuori un passaggio molto profondo<br />

che sembra uscito da uno di quei<br />

film di Indiana Jones. Si tratta dell’ennesima<br />

cisterna, ambiente sotterraneo di<br />

cui il sottosuolo molfettese è veramente<br />

ricco. Essa con ogni probabilità risale al<br />

XIX e, opera del noto architetto Corrado<br />

de Judicibus, ha una profondità poco<br />

inferiore ai dieci metri. Sono parecchi i<br />

libri e i documenti storici che attestano e<br />

descrivono la loro esistenza il più delle<br />

volte in luoghi alquanto inaspettati. La<br />

“Piscina Comune” si trovava e si trova<br />

<strong>Il</strong> debutto per l’Ensemble Melphicta<br />

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<strong>Il</strong> concerto dell’Epifania tenutosi<br />

presso il teatro San Filippo Neri ha<br />

rappresentato il debutto per una formazione<br />

di archi composta da studenti<br />

del Conservatorio caratterizzati dalla<br />

giovanissima età. L’Ensemble Melphicta<br />

– questo il nome della formazione<br />

– si è esibito offrendo al pubblico<br />

un repertorio eterogeneo: dal<br />

classico al contemporaneo, quest’ultimo<br />

arricchito della partecipazione<br />

nelle insolite vesti di cantante della<br />

dottoressa Annalisa <strong>Altomare</strong>, che affianca<br />

alla sua attività di medico, un<br />

appassionato impegno nel capo musicale.<br />

Sebbene sia composto da giovani<br />

di età compresa tra i 17 e 24 anni,<br />

l’Ensemble Melphicta ha dimostrato<br />

una preparazione e professionalità<br />

eccezionali: questi giovanissimi musicisti<br />

sono un esempio positivo per<br />

i giovani molfettesi perché, come ha<br />

sottolineato il parroco don Vincenzo<br />

Di Palo, hanno compiuto delle scelte<br />

importanti, studiano ogni giorno,<br />

compiono uno sforzo quotidiano e<br />

silenzioso nella solitudine delle loro<br />

stanze, non inseguono i modelli vuoti<br />

che troppo spesso abbagliano i giovani.<br />

L’incontro dell’ensemble con la<br />

cantante Annalisa <strong>Altomare</strong> ha dato<br />

origine ad una performance originale<br />

e frizzante, con la proposta di brani<br />

come White Christmas, Eye in the<br />

sky e Silent night che hanno ricondotto<br />

il pubblico nel pieno dell’atmosfera<br />

natalizia. L’Ensemble Melphicta è<br />

composto dai primi violini Gabriella<br />

Cipriani, Antonella Altamura, Marina<br />

Sciancalepore; dai secondi violini<br />

Vito Donato Pansini, Flavia Carabellese,<br />

Mariateresa Piumelli; dalle<br />

viole Saverio de Robertis, Emanuela<br />

Dell’Olio; dai violoncelli Paola<br />

Damiana de Candia, Vincenza Raimondi<br />

e da Orazio Saracino al piano;<br />

l’ensemble è stato accompagnato dal<br />

chitarrista Alessandro Grasso per il<br />

brano Eye in the sky ed ha accolto,<br />

per l’esecuzione di un’opera, anche<br />

un suonatore di triangolo, scelto direttamente<br />

dal pubblico.<br />

Katia la Forgia<br />

ancora in largo Domenico Picca mentre<br />

la Piscina Nuova è nascosta sotto piazza<br />

Vittorio Emanuele II. Altre grandi e<br />

profonde vasche si trovano al di sotto<br />

di piazza Paradiso, piazza Immacolata,<br />

piazza Municipio, sotto le chiesa di San<br />

Domenico e della Madonna dei Martiri<br />

e nei pressi della villa Comunale. A<br />

quelle elencate è necessario aggiungere<br />

numerosissimi altri ipogei presenti in<br />

città e altri localizzati in campagna. Ma<br />

a cosa servivano? La funzione principale<br />

era naturalmente quella di raccolta<br />

dell’acqua piovana. In un territorio poco<br />

piovoso come la Puglia, infatti, queste<br />

cisterne erano indispensabili per la sopravvivenza<br />

dei cittadini data la mancanza<br />

di un vero e proprio sistema idrico<br />

che sarebbe arrivato soltanto nel ’900<br />

con l’Acquedotto Pugliese. Le piscine<br />

venivano prese d’assalto durante i duri<br />

periodi di carestia dal popolo esausto.<br />

Per raccontare gli sfondi, i retroscena<br />

e le vicende legate a queste antiche costruzioni<br />

non basterebbe un libro, dato<br />

che gli intrecci storici sono molteplici e<br />

costellati di numerosi accadimenti. <strong>Fatto</strong><br />

sta che dopo la costruzione dell’Acquedotto<br />

Pugliese le cisterne cominciarono<br />

lentamente a perdere la propria funzione<br />

principale e le più volubili furono adattate<br />

ad altri utilizzi. Alcune invece finirono<br />

nel dimenticatoio collettivo e di tanto in<br />

tanto vengono fuori come funghi quasi a<br />

rivendicare i propri meriti ad una società<br />

con una memoria corta ed ingrata.<br />

Francesco Tempesta<br />

Vito Vilardi e la sua chitarra<br />

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Un altro giovane talento con un<br />

grande futuro davanti.<br />

Continua il nostro viaggio alla scoperta<br />

dei giovani talenti molfettesi. Imbracciando<br />

la sua inseparabile chitarra da<br />

concerto del 1981 appartenuta al suo<br />

maestro, Vito Vilardi inizia a raccontarci<br />

la sua carriera. Diplomando in<br />

chitarra classica presso il Conservatorio<br />

“N. Piccinni” di Bari sotto la guida del<br />

maestro Pasquale Scarola, incomincia<br />

giovanissimo lo studio dello strumento<br />

rilevando ben presto particolari doti e<br />

sensibilità musicali. Da subito ha partecipato<br />

a numerosi concorsi internazionali<br />

classificandosi sempre nei primi<br />

posti. Grazie all’associazione “De<br />

Falla”, frequenta regolarmente Master<br />

Class e corsi di perfezionamento tenuti<br />

da alcune della più importanti personalità<br />

del panorama chitarristico internazionale.<br />

Ha tenuto numerosi concerti<br />

in Italia ed all’estero come di solista e<br />

in formazioni di musica da camera per<br />

importanti associazioni e istituzioni<br />

musicali tra le quali la Camerata Musicale<br />

Barese. È da sempre impegnato<br />

in svariate situazioni artistiche che lo<br />

hanno portato anche alla realizzazione<br />

di alcune performance musico-teatrali<br />

abbracciando diversi generi musicali.<br />

In questa stagione invernale è impegnato<br />

in un progetto in duo con il violinista<br />

Marco Misciagna, docente di violino e<br />

viola presso il “Conservatoire Italien”<br />

di Parigi, che lo porterà all’ interpretazione<br />

di alcune delle più importati<br />

opere dei grandi virtuosi italiani come<br />

M. Giuliani e N. Paganini. Vito Vilardi<br />

insegna inoltre chitarra classica presso<br />

l’Accademia “Martucci” di Bari e l’associazione<br />

“Domenico Sarro” di Trani<br />

e tiene laboratori musicali in scuole<br />

statali di ogni ordine e grado. Prossimo<br />

appuntamento per viaggiare sulle note<br />

della sua musica il 31 gennaio alle 20<br />

presso la sala San Felice a Giovinazzo<br />

in cui si esibirà in un duo con Marco<br />

Misciagnia sulle musiche dei compositori<br />

N. Paganini e M. Giuliani.<br />

Marilena Farinola


<strong>Il</strong> Meeting dei Giovani che si è tenuto<br />

a Bari dal 19 al 21 gennaio con l’obiettivo<br />

di perseguire uno sviluppo sostenibile<br />

è inserito nell’ambito dell’iniziativa<br />

“Ni, mondlokaj civitanoj-Noi,<br />

cittadini globali-locali” (NMC), che<br />

mira a promuovere la partecipazione<br />

dei giovani nei processi decisionali su<br />

scala globale e locale. <strong>Nel</strong> corso del<br />

meeting 500 giovani delegati, provenienti<br />

da 90 Paesi e più di altri 1000<br />

partecipanti sono stati coinvolti nella<br />

ricerca di idee innovative e di promozione<br />

del cambiamento. Le attività del<br />

meeting sono state suddivise in cinque<br />

macroaree tematiche: educazione, cittadinanza/impegno<br />

civico, ambiente,<br />

sicurezza umana e sviluppo, lavoro ed<br />

economia. In preparazione a questo<br />

20<br />

Recensione<br />

evento martedì 12 gennaio si era tenuto<br />

a Molfetta un convegno a cui hanno<br />

preso parte il Liceo Ginnasio “L. Da<br />

Vinci” e l’Istituto Tecnico “G. Salvemini”.<br />

L’incontrro è stato promosso<br />

dall’associazione Cittadinanzattiva<br />

che si propone in primo luogo di far<br />

prendere consapevolezza soprattutto<br />

ai giovani di vivere in una realtà,<br />

quale quella della propria città, in cui<br />

tutti sono importanti alla stessa maniera<br />

e in secondo luogo Cittadinanzattiva<br />

sprona i giovani a farsi avanti<br />

per emergere dalla massa e apportare<br />

un contributo significativo, seppure<br />

piccolo, per migliorare le condizioni<br />

culturali, sociali e ambientali della città<br />

in cui si vive. All’incontro è stata<br />

invitata in qualità di relatrice anche<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

<strong>Il</strong> SegnaLibro. Stupore e tremori.<br />

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“Certo, puoi anche non suicidarti. Ma allora, prima o poi, non reggerai e in un modo o nell’altro cadrai<br />

nel disonore: ti troverai un amante, o ti metterai a mangiare, o diventerai pigra – tutto può accadere. È<br />

stato notato che gli esseri umani in generale, e le donne in particolare, faticano a vivere a lungo senza<br />

cadere in uno di quei piccoli vizi legati al piacere carnale. Se diffidiamo di quest’ultimo non è per<br />

puritanesimo: lungi da noi questa ossessione americana. A dire la verità, si deve evitare la voluttà perché<br />

favorisce la traspirazione. Non c’è niente di più vergognoso del sudore. Se mangi a quattro palmenti un<br />

bel piatto di fettuccine, se ti abbandoni alla rabbia del sesso, se passi l’inverno a dormicchiare vicino<br />

al camino, suderai. E nessuno avrà più dubbi sulla tua volgarità. Tra il suicidio e la traspirazione, non<br />

esitare. Versare il proprio sangue è ammirevole quanto è immondo versare il proprio sudore.” Amélie Nothomb,<br />

Stupore e tremori, trad. italiana di Biancamaria Bruno, Le Fenici Tascabili, Guanda, 2006, pp. 128.<br />

Abbandonate le vostre più esotiche<br />

fantasie sulla terra del Sol Levante a<br />

base di sushi fresco e profumato, aromatico<br />

e terapeutico tè verde, geishe<br />

ammalianti e giardini di pietre e sabbia<br />

dove arrendersi alla perfezione: un<br />

anno di lavoro alla Yumimoto, importante<br />

multinazionale giapponese, può<br />

diventare l’esperienza zen più infernale<br />

di tutta la vita. Lo racconta Amélie,<br />

giovane occidentale di origine belga,<br />

che l’8 gennaio 1999 avvera il suo sogno<br />

di tornare a vivere nel Paese dove<br />

è nata. Assunta come interprete con un<br />

contratto annuale, Amélie diviene ben<br />

presto vittima di una lenta, inarrestabile<br />

e quanto mai surreale retrocessione,<br />

fatta di umiliazioni e soprusi. Così lei,<br />

che da piccola voleva diventare Dio<br />

poi crescendo ha limitato le proprie<br />

ambizioni e si sarebbe accontentata di<br />

essere Cristo, decide più pragmaticamente<br />

di diventare martire. E mentre i<br />

suoi superiori, appollaiati su una scala<br />

gerarchica retta da onore e ossessione,<br />

le affidano via via compiti sempre più<br />

degradanti, dal servizio del tè all’aggiornamento<br />

dei calendari degli uffici,<br />

Amélie penetra con disincanto nella società<br />

giapponese, descrivendone i costumi,<br />

l’etica e le contraddizioni in un<br />

crescendo di acuto umorismo, invettive<br />

divertenti ed esilaranti riflessioni. La<br />

mente occidentale di una ragazza con<br />

sangue nipponico svela come il codice<br />

etico dell’umiliazione e del disonore<br />

abbia segni e convenzioni spesso antitetiche<br />

che neanche l’amorfo mondo<br />

degli affari – “non luogo” per antonomasia<br />

– riesce ad avvicinare. Romanzo<br />

con notazioni autobiografiche, Stupore<br />

e tremori è una prova di scrittura solare<br />

e caustica, un divertissement ironico<br />

e originale che in tempi di denunce di<br />

mobbing e precariato lascia un sapore<br />

amaro a beneficio del benessere di corpo<br />

e mente. Come il tè verde.<br />

Amélie Nothomb nasce a Kobe in<br />

Giappone il 13 agosto del 1967. Figlia<br />

di un diplomatico belga, ogni tre anni<br />

cambia Paese, a seconda delle desti-<br />

“Solo i folli possono cambiare il mondo”<br />

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A Molfetta un incontro in preparazione del Meeting dei Giovani tenutosi a Bari.<br />

una docente universitaria che insegna<br />

presso la facoltà di Scienze politiche<br />

di Bari, la dottoressa Gabriella Sforza,<br />

che ha proposto all’attenzione<br />

dei ragazzi presenti alcune tematiche<br />

inerenti la società, quali le differenziazioni,<br />

attuate quotidianamente tra<br />

gli appartenenti a dei ceti sociali differenti,<br />

l’instabilità della vita e il valore<br />

di identità sociale dato dal lavoro ed<br />

anche dall’istruzione. Insomma degli<br />

argomenti che sono “all’ordine del<br />

giorno” nelle discussioni dei giovani<br />

a scuola, in famiglia e, perché no, anche<br />

tra gli amici. Dopo la relazione si<br />

è aperto un breve dibattito, conclusosi<br />

troppo presto, tra i giovani presenti<br />

e la docente universitaria. Da alcuni<br />

giovani è emersa una considerazione<br />

nazioni stabilite dal ministero degli<br />

Esteri belga. Pechino, New York, poi<br />

il Bangladesh, la Birmania, il Laos. A<br />

Bruxelles mette piede solo a 17 anni.<br />

È perfettamente bilingue – francese e<br />

giapponese – e ha scritto più di venti<br />

libri (il 1° settembre di ogni anno<br />

in Francia esce puntualmente il suo<br />

nuovo romanzo), tradotti in quasi 40<br />

lingue. In Italia per i tipi di Voland,<br />

Robin e Guanda sono usciti “Libri<br />

da ardere”, “Biografia della fame”,<br />

“Sabotaggio d’amore”, “Antichrista<br />

Metafisica dei tubi”, “Mercurio”,<br />

“Ritorno a Pompei”, “Le catilinarie”,<br />

“Igiene dell’assassino” e “Acido Solforico”.<br />

importante e sicuramente in attinenza<br />

con l’obiettivo dell’incontro: iniziare<br />

dal proprio piccolo, dalla cerchia degli<br />

amici e dal mondo circostante a dire<br />

di no a certi comportamenti classisti<br />

e stereotipati che sono proposti dalla<br />

società in cui si vive. Una cosa è certa:<br />

se i giovani devono costituire la parte<br />

attiva della cittadinanza, è necessario<br />

che ne abbiano anche la possibilità,<br />

perché i giovani solo discutendo<br />

e confrontandosi con i giovani e per<br />

i giovani che saranno i cittadini del<br />

futuro potranno maturare la consapevolezza<br />

che dopotutto non bisogna<br />

essere necessariamente dei supereroi<br />

o dei folli, come recitava un noto spot<br />

televisivo, per cambiare il mondo.<br />

Gianfranco Inglese


Si vince e si perde<br />

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Ultime settimane in chiaroscuro per le compagini<br />

molfettesi.<br />

Vanno certamente presi con filosofia<br />

gli ultimi, inattesi stop, della Liberty<br />

Molfetta. La compagine di patron<br />

Nicola Canonico riesce a godere della<br />

vetta della classifica del campionato<br />

di Eccellenza solo all’indomani della<br />

gara esterna del 6 gennaio stravinta<br />

contro il Trani per 3 a 1. <strong>Il</strong> Nardò ha<br />

però approfittato già dalla giornata<br />

successiva della marcia a ritmo lento<br />

di capitan Suarez e compagni. <strong>Il</strong><br />

doppio 0 a 0 raccolto prima nella gara<br />

casalinga contro il Sogliano (con gol<br />

regolare di Suarez annullato al 93’ e<br />

il censurabile tentativo di aggressione<br />

alla terna arbitrale) e poi sul neutro<br />

di Putignano “in casa” del Manduria,<br />

ha scavato un solco di 4 punti tra il<br />

Molfetta e la testa della classifica.<br />

Certamente bisogna ritrovare la strada<br />

della vittoria nella gara interna del 21<br />

gennaio contro il Tricase e poi negli<br />

appuntamenti del 24 a Locorotondo e<br />

del 31 contro il Copertino. Senza perdere<br />

di vista la coppa dopo che la semifinale<br />

di andata disputata a Corato<br />

si è conclusa sul risultato di 1 a 1.<br />

Anche nel campionato di serie B di<br />

calcio a 5 il distacco tra il Real Molfetta<br />

secondo e la capolista Pescara<br />

è aumentato a 5 punti. <strong>Nel</strong>le ultime<br />

uscite il Molfetta è riuscito nell’impresa<br />

di battere gli abruzzesi sul parquet<br />

del “PalaPoli” per 8 a 1. Risultato<br />

di prestigio che ha fatto il paio<br />

con la vittoria a Modugno per 6 a 5<br />

ma che non si è ripetuto il 16 gennaio<br />

nella sfida interna al Team Matera che<br />

ha fermato sul 2 a 2 i padroni di casa.<br />

Prossimi appuntamenti il 23 gennaio a<br />

Barletta e il 30 in casa contro il Manfredonia.<br />

C’è tanto da dire anche sul mondo del<br />

volley. A ritmo alternato le due molfettesi<br />

impegnate nei campionati di<br />

B1 maschile e B2 femminile. I ragazzi<br />

allenati da Alessandro Lorenzoni<br />

hanno inaugurato il 2010 con l’inattesa<br />

sconfitta interna per 3 a 1 contro<br />

l’Heraclea Gela. Dopo il turno di riposo<br />

osservato il 17 dovranno provare<br />

a rifarsi il 23 nella gara interna contro<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Sport 21<br />

il Chieti. Poi il 29 e 30 gennaio arriveranno<br />

a Molfetta le Final Four di Coppa<br />

Italia. Si sfideranno oltre alla Pallavolo,<br />

il Brolo, il Genova e il Cantù.<br />

Si comincerà venerdì 29 alle 18 con<br />

la gara Genova-Brolo, poi alle 20.30<br />

toccherà a Pallavolo Molfetta-Cantù.<br />

Sabato 30 alle 17 finale per il 3° e 4°<br />

posto e alle 19 la finale che assegnerà<br />

la Coppa.<br />

Le ragazze di Annagrazia Matera si<br />

dividono tra gioie e dolori. Le gioie<br />

del 10 gennaio per il 3 a 1 conquistato<br />

lontano da casa contro il Volley Altamura<br />

e i dolori per la confitta per 3 a 1<br />

del 17 a Battipaglia. Si torna in campo<br />

il 23 per ospitare la Living Potenza.<br />

<strong>Nel</strong> basket la cura Russo non porta<br />

ancora punti anche se qualcosa di<br />

diverso nel gioco della squadra si comincia<br />

a vedere. Ma continuando di<br />

questo passo sarà davvero dura arrivare<br />

a fine campionato. <strong>Nel</strong> giorno<br />

dell’Epifania Virtus fermata in casa<br />

dal Matera con il passivo di 58 a 56.<br />

Altro stop, più largo e senza opporre<br />

reazione all’avversario, il 9 gennaio a<br />

Perugia. In Umbria i molfettesi hanno<br />

realizzato solo 57 punti a fronte degli<br />

82 subiti. Ultimo risultato dal campo<br />

quello del 17 gennaio con il derby casalingo<br />

contro Ostuni conclusosi solo<br />

all’ultimo secondo con il risultato di<br />

85 a 83 per i brindisini. Andrea Maggi<br />

e soci proveranno a tornare a vincere<br />

il 23 ad Agrigento e poi il 31 nel derby<br />

interno contro il San Severo.<br />

Chiudiamo con l’hockey su pista dove<br />

arriva clamorosa la notizia dell’esonero<br />

di mister Josè Vianna, sostituito<br />

in panca da Nico Caricato, già tecnico<br />

del Matera e in passato straordinario<br />

giocatore tra le fila del “magico” Giovinazzo.<br />

Caricato ha avuto il battesimo<br />

del fuoco nella gara esterna del<br />

19 contro il Viareggio. Prima Vianna<br />

si era congedato con la vittoria del 5<br />

gennaio per 5 a 2 contro il Sarzana e<br />

la sconfitta a Breganze con lo stesso<br />

identico risultato.346/0184987 o inviando<br />

una mail per essere contattati a<br />

info@freerunners.it.<br />

HOCKEY BASKET<br />

Serie A1 Serie A dilettanti<br />

Valdagno<br />

Follonica<br />

Bassano 54<br />

Lodi<br />

Viareggio<br />

Breganze<br />

Sarzana<br />

Giovinazzo<br />

Forte dei Marmi<br />

Seregno<br />

MOLFETTA<br />

R. Bassano<br />

Correggio<br />

Trissino<br />

33<br />

28<br />

27<br />

25<br />

23<br />

21<br />

20<br />

19<br />

18<br />

17<br />

15<br />

13<br />

5<br />

4<br />

Barcellona<br />

Ostuni<br />

Ferentino<br />

Siena<br />

Perugia<br />

San Severo<br />

Palestrina<br />

Trapani<br />

Sant’Antimo<br />

Ruvo<br />

Matera<br />

Agrigento<br />

MOLFETTA<br />

Potenza<br />

PALLAVOLO<br />

Serie B1 Maschile Serie B2 Femminile<br />

E. Gela<br />

Atripalda<br />

MOLFETTA<br />

Turi<br />

Brolo<br />

Chieti<br />

Reggio Calabria<br />

H. Gela<br />

Potenza<br />

Ortona<br />

Galatina<br />

Casoria<br />

Blue College<br />

Catania<br />

Alberobello<br />

37<br />

35<br />

28<br />

28<br />

26<br />

23<br />

21<br />

21<br />

20<br />

19<br />

15<br />

11<br />

6<br />

1<br />

rit.<br />

Sarno<br />

Napoli<br />

San Pietro V.<br />

MOLFETTA<br />

Arzano<br />

Battipaglia<br />

A. Benevento<br />

L. Potenza<br />

A. Potenza<br />

L. Altamura<br />

V. Benevento<br />

Taranto<br />

Oria<br />

Acquaviva<br />

V. Altamura<br />

Salerno<br />

CALCIO A5 CALCIO<br />

Serie B Eccellenza<br />

Pescara<br />

MOLFETTA<br />

Loreto<br />

Bisceglie<br />

D. Matera<br />

T. Matera<br />

Ortona<br />

Modugno<br />

Barletta<br />

Venafro<br />

Altamura<br />

Manfredonia<br />

Giovinazzo<br />

38<br />

33<br />

29<br />

28<br />

26<br />

25<br />

24<br />

23<br />

13<br />

13<br />

13<br />

12<br />

11<br />

Nardò<br />

MOLFETTA<br />

Trani<br />

Terlizzi<br />

Copertino<br />

Castellana<br />

Lucera<br />

Bisceglie<br />

Sogliano<br />

Manduria<br />

Corato<br />

Cerignola<br />

Taurisano<br />

Tricase<br />

Massafra<br />

Maglie<br />

Locorotondo<br />

Altamura<br />

26<br />

24<br />

20<br />

18<br />

18<br />

18<br />

18<br />

18<br />

16<br />

14<br />

14<br />

12<br />

4<br />

4<br />

39<br />

38<br />

36<br />

34<br />

33<br />

32<br />

31<br />

23<br />

20<br />

19<br />

19<br />

18<br />

17<br />

14<br />

11<br />

0<br />

48<br />

44<br />

43<br />

40<br />

38<br />

36<br />

33<br />

32<br />

32<br />

31<br />

28<br />

22<br />

22<br />

18<br />

17<br />

15<br />

15<br />

12


Studio Radiologico Lovero:<br />

rinnovarsi nella - tradizione.<br />

22<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1711<br />

Lo Studio Radiologico Lovero s.r.l.<br />

accreditato con il S.S.R., operativo a<br />

Molfetta sin dagli anni ’60 e che eroga<br />

prestazioni specialistiche di diagnostica<br />

per immagini, medicina fisica e riabilitazione,<br />

ha trasferito la sua sede da<br />

via Dante Alighieri 78 alla III Trversa<br />

via Caduti sul Lavoro 2 sempre a Molfetta.<br />

La lunga esperienza nel settore<br />

di diagnostica strumentale e terapia<br />

fisica, il patrimonio strumentale adeguato<br />

all’evoluzione tecnico-scientifica,<br />

il personale altamente qualificato:<br />

medici specialisti in radiologia ed ecografia,<br />

in fisiatria, medici specialisti<br />

in diverse branche che si occupano<br />

degli esami d’interesse internistico,<br />

ginecologico, cardiaco, vascolare ed<br />

osteoarticolare e tecnici di radiologia<br />

e di fisioterapia specializzati, fanno sì<br />

che lo Studio sia in grado di offrire un<br />

qualificato servizio di diagnostica per<br />

immagini e terapia fisica. <strong>Il</strong> continuo<br />

aggiornamento tecnologico dello Studio<br />

è stato affiancato da un percorso di<br />

continuo miglioramento della qualità<br />

del servizio offerto, fino ad arrivare<br />

nel 2007 al conseguimento della certificazione<br />

di qualità UNI EN ISO<br />

9001:2000, in seguito confermata<br />

annualmente. La nuova sede, a pochi<br />

passi dal Parco di Ponente e dalla statale<br />

16 Adriatica, è ottimamente servita<br />

dai mezzi pubblici, si trova infatti a<br />

circa 500 m dalla stazione ferroviaria<br />

e a circa 200 m dalle fermate delle li-<br />

nee urbane ed extraurbane. <strong>Nel</strong>la zona<br />

sono inoltre presenti ampi parcheggi.<br />

Lo studio è quindi facilmente raggiungibile<br />

dai pazienti che abitano non<br />

solo in città e nell’hinterland, ma anche<br />

nell’intera area del Nord Barese.<br />

L’attività sanitaria è svolta all’interno<br />

della nuova struttura articolata su due<br />

piani: al piano terra sono ubicati il servizio<br />

di accettazione, una sala d’attesa<br />

ampia e confortevole, una sala di<br />

diagnostica radiologica digitale e di<br />

ortopantomografia, una sala di ecografia,<br />

box per fisioterapia e palestra per<br />

riabilitazione .<br />

Al primo piano, servito da ascensore,<br />

sono dislocate una sala d’attesa, le<br />

sale per la diagnostica ecografica ed<br />

elettromiografica, una sala per l’esecuzione<br />

della densitometria ossea e<br />

mammografia, una sala per la risonanza<br />

magnetica aperta osteoarticolare .<br />

L’attività del centro si esplica con il<br />

seguente orario: lunedì - venerdì ore<br />

8:00-12:30 e 15:30-20:00. Sabato ore<br />

8:00-11:00.<br />

È possibile effettuare le prenotazioni:<br />

recandosi presso gli sportelli dell’accettazione,<br />

telefonicamente ai numeri<br />

080-3971546 o 338-4616553. In entrambi<br />

i casi i pazienti sono agevolati<br />

dall’ampio orario per l’attività<br />

di prenotazione nelle ore di apertura<br />

all’utenza. È possibile chiedere informazioni<br />

anche scrivendo all’indirizzo<br />

mail loverorocco@libero.it.<br />

Benessere e Salute<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

“L’orto è un laboratorio dove noi<br />

dovremmo servirci più spesso”<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1712<br />

<strong>Il</strong> giardino è un laboratorio, i prodotti elementari<br />

del giardino si trovano in cucina<br />

e nella dispensa. A mio avviso una sana<br />

alimentazione e quindi una sana dieta<br />

consisterebbe nel guardarci intorno, essere<br />

curiosi delle possibilità che i mercati<br />

ci offrono e lasciare lavorare la fantasia<br />

in cucina. Guardando tra gli scaffali di un<br />

market ho visto lì, verde, di forma strana,<br />

un ortaggio che mi osservava speranzoso<br />

in mezzo a noci e nocciole: l’avocado.<br />

Ho così scoperto che è un alimento quasi<br />

completo, molto digeribile, equilibratore<br />

nervoso, è indicato in caso di crescita,<br />

superlavoro, nervosismo, gravidanza oltre<br />

che per aumentare l’acidità urinaria<br />

e nelle affezioni gastriche, intestinali ed<br />

epatobiliari. Molto povero di minerali,<br />

contiene aminoacidi, precursori delle<br />

proteine quali cisteina, triptofano, tirosina,<br />

ed vitamine A, B e C, oltre che acido<br />

folico. Attenzione al potere energetico:<br />

100g forniscono 218 Kcal. Un modo<br />

veloce di impiego: ottimo in insalata che<br />

piace sempre, con lattuga, pomodoro, peperone,<br />

arancio, aceto di vino, olio, sale e<br />

pepe. Un altro ottimo alimento è la borragine,<br />

una verdura con foglia medio-larga,<br />

leggermente spinetta, a ciuffi. Dotata di<br />

discrete quantità di calcio e potassio, oltre<br />

ad altri sali minerali, vitamine del gruppo<br />

B, mucillagini ed un precursore di un<br />

composto importantissimo nel corretto<br />

svolgersi delle funzioni ormonali femminili<br />

e nei processi di apprendimento che<br />

risultano seriamente compromessi nei<br />

malati di Alzheimer. Inoltre è dotata di<br />

proprietà antinfiammatorie, antipiretiche,<br />

anticatarrali, tipiche dell’apparato respiratorio<br />

sofferente nei mesi invernali. Lessa e<br />

condita con i pinoli è utile nelle forme depressive,<br />

in frittata è gustata dai bimbi che<br />

non stanno mai fermi, mentre nei pazienti<br />

e non, con morbo di Alzheimer le foglie<br />

fritte in pastella di farina ed acqua, sotto<br />

forma di involtini con mozzarella ed alici<br />

sono un tono di vitalità al sistema nervoso<br />

e al palato. Vorrei concludere questa carrellata<br />

di curiosità ortobotaniche di buona<br />

salute con due giorni di dieta per donne<br />

in menopausa: Sono importanti alimenti<br />

ricchi di calcio come le noci, i broccoli,<br />

verza e rucola appartenenti alla famiglia<br />

delle crucifere, ricchi inoltre di iodio, attivatore<br />

del metabolismo, i ceci e tra la<br />

frutta menzionerei la fragola, ricca di vitamina<br />

C, povera di sodio ma ricchissima<br />

di magnesio ad azione sedativa. I° giorno:<br />

alici infarinati e fritti con una buona quota<br />

dei grassi w3, insalata verde a volontà,<br />

50g pane ed ¼ ananas, per cena riso bollito<br />

con 2 cucchiai di parmigiano, cavolo<br />

cappuccio crudo con olio e limone, 50g<br />

pane e fragole; II°: petto di pollo con salvia,<br />

fondamentale per le donne in carenza<br />

di estrogeni, insalata di sedano e carciofi,<br />

50g pane ed 1 pompelmo.<br />

Dott.ssa Sagliano Amelia<br />

Studio BioNutrizione tel.fax.0803340920<br />

cell. 3495791015<br />

www.studiobionutrizione.net


“Al termine della quinta era tutto ciò<br />

che siamo e che conosciamo verrà<br />

distrutto”, sono le terribili parole che<br />

compongono la misteriosa profezia<br />

Maya prevista per il 21 dicembre 2012.<br />

Verità o leggenda? Catastrofe o evoluzione<br />

spirituale? Vissuto in America<br />

Centrale fra il Messico meridionale e<br />

l’Honduras, il popolo dei Maya ha conservato<br />

da sempre un alone di mistero.<br />

Si sa poco delle sue origine, collocate<br />

attorno al 1500 a.C, e molto meno<br />

della sua scomparsa avvenuta qualche<br />

decennio dopo lo sbarco di Colombo<br />

(1492). La sua storia è un enorme rebus<br />

ancora da risolvere pieno di comportamenti<br />

inspiegabili. Attorno all’800<br />

d.C. i Maya cominciarono inspiegabilmente<br />

ad abbandonare i grandiosi edifici<br />

da loro costruiti proprio al culmine<br />

del loro splendore e scomparvero lentamente<br />

nei successivi sette secoli. Le<br />

loro conoscenze astronomiche e matematiche<br />

andavano oltre ogni immaginazione<br />

mentre la loro ossessione per<br />

il tempo li portò ad una assidua osservazione<br />

dell’ordine cosmico e ciclico<br />

dei pianeti e delle stelle. Avevano progettato<br />

ben 17 precisissimi calendari.<br />

Fra questi vi era il calendario “del lungo<br />

computo”, il più temuto. <strong>Il</strong> calendario<br />

teneva il conto di 26000 anni di<br />

storia suddivisi per cinque ere cosmi-<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Oltre la Realtà 23<br />

2012: verità o leggenda?<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1713<br />

che della durata di 5125 anni ciascuna:<br />

“Era dell’Acqua”, “dell’Aria”, “del<br />

Fuoco”, “della Terra” e “dell’Oro”. Attualmente<br />

ci troviamo nell’ultima era,<br />

quella dell’Oro che, cominciata il 13<br />

agosto 3114 a.C, terminerà proprio il<br />

21 dicembre del 2012. Secondo alcune<br />

interpretazioni ogni era al proprio<br />

termine era scossa da violenti cataclismi<br />

che sconvolgevano ogni volta la<br />

Terra. Ma come facevano i Maya con<br />

i loro poco sofisticati mezzi ad osservare<br />

le stelle e a formulare calendari<br />

tanto precisi? Ricordiamo che il loro<br />

calendario ha previsto persino la data e<br />

l’ora precisa dell’ultima eclissi di sole;<br />

qualcosa che farebbe sobbalzare anche<br />

il più scettico. Secondo gli studiosi la<br />

profezia del 21 dicembre si riferisce ad<br />

un rarissimo allineamento che avverrà<br />

proprio in tale data. La Terra, infatti,<br />

fra meno di tre anni si troverà allineata<br />

perfettamente con il centro della Via<br />

Lattea. Questo fenomeno avviene ogni<br />

26000 anni che per una inquietante<br />

coincidenza corrispondono al numero<br />

degli anni riportati dal calendario.<br />

26000 anni è anche la durata di uno dei<br />

moti della Terra detto “precessione”<br />

che si concluderà secondo la maggior<br />

parte delle fonti scientifiche proprio il<br />

21 dicembre 2012. Un’altra coincidenza?<br />

Tralasciando queste supposizioni<br />

legate all’antico calendario Maya proviamo<br />

a fare luce circa la faccenda in<br />

maniera un po’ più scientifica e astronomica.<br />

Ed ecco arrivare l’ennesima<br />

coincidenza: il 21 dicembre 2012 è<br />

guarda caso la data in cui è previsto<br />

il passaggio del testimone fra l’Età in<br />

cui viviamo, quella del Leone, e quella<br />

dell’Acquario. La ripetizione zodiacale<br />

è un fenomeno ciclico e naturale che<br />

interessa la Terra: ogni Età ha la durata<br />

di circa 2160 anni. Rappresentazioni<br />

dell’avvicendarsi delle varie età potrebbero<br />

essere secondo gli esperti la<br />

Sfinge in Egitto e un particolare rosone<br />

della ex cappella dei Templari (chiesa<br />

S. Agostino) a Trapani. Rappresentazioni<br />

che probabilmente sono nate allo<br />

scopo di ricordare ai posteri un importante<br />

evento avvenuto durante il passaggio<br />

fra un’Età e l’altra. La Sfinge,<br />

per esempio, dal corpo per metà leone<br />

e per metà umano che guarda verso la<br />

costellazione del Leone, raffigurerebbe<br />

le due età avvicendatesi all’epoca della<br />

sua costruzione: quella della Vergine e<br />

quella attuale del Leone. Si tratta dunque<br />

di un’altra coincidenza il fatto che<br />

la fine di un’Età zodiacale e quella di<br />

un’Era cosmica nel 2012 vengano a<br />

coincidere? Alcune illustri fonti hanno<br />

dichiarato negli ultimi anni di aver rilevato<br />

qualcosa di strano proprio al cen-<br />

tro della Via Lattea. Una serie di emissioni<br />

radio ad alta energia, quasi dei<br />

brontolii. Questi proverrebbero dalla<br />

nube di particelle ad alta energia rilevata<br />

nel 2008 dal “Fermi Gamma-Ray<br />

Space Telescope”. Una nube di particelle<br />

che si comportano come lampi in<br />

un temporale. Che si tratti di Unab-Ku,<br />

la farfalla cosmica raffigurata simbolicamente<br />

dai Maya che secondo l’antico<br />

popolo si celava proprio al centro<br />

della nostra galassia? Fra meno di tre<br />

anni la nostra Terra si troverà allineata<br />

perfettamente con il centro della<br />

Via Lattea e di sicuro almeno capiremo<br />

qualcosa circa la nostra esistenza<br />

e circa i meccanismi dell’Universo.<br />

<strong>Fatto</strong> sta che anche il noto settimanale<br />

“Famiglia Cristiana” si è scomodato<br />

per l’argomento che non ha nulla di<br />

religioso, invitando comunque i Cristiani<br />

ad essere pronti perché la venuta<br />

di Gesù potrebbe essere improvvisa<br />

e questa profezia incerta non sarebbe<br />

che un solenne avvertimento per i fedeli.<br />

Per il momento non ci resta che<br />

attendere e sperare che per una volta i<br />

Maya nella loro incredibile precisione<br />

nel conteggio del tempo abbiano preso<br />

per una volta un granchio.<br />

Francesco Tempesta<br />

paranormale@ilfatto.net


In arrivo nuove opportunità di formazione<br />

nella nostra regione. Questa volta<br />

i percorsi formativi sono riservati ai<br />

lavoratori somministrati (ex lavoratori<br />

interinali). In molti si chiederanno: ma<br />

quando possiamo definire un lavoratore<br />

“somministrato”? Questa tipologia di<br />

lavoratori riguarda quei casi in cui la lavoratrice<br />

o il lavoratore vengono assunti<br />

da un’agenzia di somministrazione (ex<br />

interinali) offrendo, così, tale prestazione<br />

presso e a favore di un’altra impresa<br />

(o altro datore di lavoro non imprenditore).<br />

Questi percorsi formativi detengono<br />

un importante obiettivo: attuare<br />

politiche attive per il lavoro riservate a<br />

migliorare l’accesso e l’integrazione nel<br />

mercato del lavoro dei lavoratori sopracitati.<br />

Tutto questo viene realizzato attraverso<br />

la partecipazione dei lavoratori<br />

a percorsi formativi professionalizzanti<br />

che consentono di acquisire altre com-<br />

Formazione retribuita per lavoratori licenziati<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1714<br />

<strong>Il</strong> fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli<br />

tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. <strong>Il</strong> servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione<br />

non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito<br />

www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO.<br />

TECNEDIL<br />

Tecnedil ricerca giovane collaboratore uomo/donna da inserire<br />

nel proprio organico. Sono richiesti bella presenza, buona conoscenza<br />

dei software CAD e grafici oltre ad uno spiccato gusto per<br />

l’arredamento d’interni.<br />

Inviare curriculum all’inidirizzo e-mail: lavoro@tecnedil.net<br />

AVVISI PUBBLICI DEL PROGRAMMA AR.CO<br />

<strong>Il</strong> Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’assistenza<br />

tecnica di Italia Lavoro S.p.A. finanzia a favore di piccole e medie<br />

imprese dell’artigianato e del commercio (turismo):<br />

- contributi finalizzati all’inserimento occupazionale<br />

- contributi finalizzati all’assistenza tecnica/consulenza specialistica<br />

- contributi finalizzati al sostegno alla creazione d’impresa<br />

Per i requisiti di partecipazione, le condizioni e le modalità di<br />

24<br />

Lavoro in chiaro<br />

petenze da impiegare durante lo svolgimento<br />

di altre occupazioni. Tutti i corsi<br />

sono gratuiti in quanto finanziati dalla<br />

Regione Puglia, POR Puglia 2007-2013<br />

Fondo Sociale Europeo, Avviso n.<br />

13/2009 – Ob. 1 Convergenza – Asse<br />

II Occupabilità. Ogni allievo percepirà<br />

una quota di 5 euro per ogni ora di corso<br />

frequentata (per un totale massimo di<br />

1.300 euro).<br />

Entriamo ora, però, nei dettagli di questa<br />

nuova proposta di formazione. Sono<br />

disponibili, quindi, per questi corsi 90<br />

posti, riservati ai lavoratori, per l’appunto,<br />

in somministrazione (18 allievi per<br />

singolo corso) in possesso dei seguenti<br />

requisiti maturati tra l’1 gennaio 2008 e<br />

fino all’inizio delle attività formative:<br />

• in possesso di almeno 78 giorni di lavoro<br />

in somministrazione a partire dal<br />

01/01/2008;<br />

• risultino disoccupati da almeno 45<br />

giorni;<br />

• non siano beneficiari di alcun sostegno<br />

al reddito;<br />

• non siano beneficiari di interventi di<br />

politica attiva definito dall’accordo nazionale<br />

del 13/05/2009;<br />

• non devono possedere i requisiti per<br />

poter accedere al trattamento di disoccupazione<br />

o che abbiano presentato la<br />

relativa domanda nei termini previsti.<br />

I percorsi formativi sono i seguenti:<br />

Addetto reparti freschi GDO – sede di<br />

Alberobello; Addetto settore turistico<br />

presentazione delle domande si rimanda alle versioni integrali<br />

degli avvisi disponibili a partire dal 30/12/2009 sul sito del Ministero<br />

del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it, su<br />

quello istituzionale www.italialavoro.it, sezione bandi, e suwww.<br />

servizilavoro.it nella sezione riservata al “Programma AR.CO.”<br />

Fonte: Italia Lavoro<br />

H3G<br />

Per importante azienda operante nel mondo delle telecomunicazioni<br />

mobili, ricerchiamo un venditore/venditrice full time per<br />

presidio punto vendita su MOLFETTA e su BARI.<br />

L’azienda offre: Fisso + percentuale sul venduto, Pc, Data Card,<br />

Formazione, Affiancamento costante, Requisito fondamentale<br />

esperienza di vendita, in particolare nel campo della telefonia.<br />

Le persone interessate posso inviare il proprio curriculum, completo<br />

di foto al seguente indirizzo mail: supervisor_h3g_pu-<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

ricettivo – sede di Alberobello; Operatore<br />

settore fotovoltaico – sede di Bari;<br />

Programmatore C++ Java – sede di<br />

Bari; Operatore Call Center in bound e<br />

out bound – sede di Bari.<br />

Ogni singolo percorso di formazione<br />

avrà una durata di 260 ore, concluso il<br />

percorso formativo i partecipanti conseguiranno<br />

un attestato di aggiornamento,<br />

i corsi si svolgeranno presso le rispettive<br />

sedi di Bari e Alberobello dell’ente<br />

attuatore Ifoa. Per poter essere ammessi<br />

alla frequentazione dei corsi bisogna, oltre<br />

a possedere i requisiti sopra descritti,<br />

far pervenire la domanda completa della<br />

documentazione richiesta nel relativo<br />

bando entro le date di scadenza. Si procederà<br />

ad ammissione delle domande<br />

basandosi sull’ordine cronologico di<br />

arrivo (con rilascio di ricevuta di consegna).<br />

A seguire vi indichiamo le date<br />

di scadenza relative alla consegna delle<br />

domande:<br />

- 1° scadenza ore 12.00 di venerdì<br />

glia@live.it. LA RICERCA HA CARATTERE D’URGENZA!<br />

Fonte: http://www.kijiji.it/annunci/hostess-e-promoter/annunci-bari/urgente-store-manager-molfetta-e-bari/3294135<br />

BANCONISTA PER BAR PASTICCERIA<br />

cerco con massima urgenza banconista con esperienza per bar<br />

pasticceria 080 542 57 22 Invia Email oppure telefona al: 080<br />

542 57 22<br />

Fonte: http://www.kijiji.it<br />

DAMBRA RAPP.ZE & C. sas<br />

Cercasi collaboratore giovane con età non superiore a 30 anni<br />

da inserie nella ns. organizzazione di vendita di rappresentanza<br />

settore arredamento. Si richiede massima serietà e professionalità.<br />

Per info contattare il seguente n. telefonico 348/0163470.<br />

29/01/2010: per i corsi in partenza nel<br />

mese di febbraio<br />

- 2° scadenza ore 12.00 di lunedì<br />

19/02/2010: per i corsi in partenza nel<br />

mese di marzo.<br />

Per chi vuole ricevere informazioni più<br />

dettagliate in riferimento ai progetti formativi,<br />

ai bandi dei singoli corsi e alle<br />

relative domande di iscrizione , requisiti<br />

ecc., consigliamo di rivolgersi presso<br />

l’Ufficio Informagiovani o Centro per<br />

l’Impiego presente nella propria città di<br />

residenza.<br />

Marco Roberto Spadavecchia<br />

Guardando bene, ci si rende conto che<br />

ne disprezzo v’è poco di segreta invidia.<br />

Considerate bene ciò che disprezzate, e<br />

vi accorgerete che è sempre una libertà<br />

che non vi concedete, un coraggio, un<br />

abilità, dei vantaggi che vi mancano, e<br />

della cui mancanza vi consolate con il<br />

disprezzo.<br />

Paul Valery<br />

EDITORE ACTIVA srl - IL FATTO<br />

La Casa Editrice ACTIVA S.R,L, produttrice de “il fatto” cerca<br />

grafico freelance da affiancare alla struttura interna e ai progetti<br />

in corso. Si richiede fantasia creativa, capacità d’uso degli<br />

strumenti di editing grafici moderni, e voglia di entrare in un<br />

gruppo dinamico come quello giornalistico indipendente. Si<br />

richiede curriculum vitae con foto contenete esperienze creative<br />

e possibilmente demo. Vorremmo con noi gente che sappia:<br />

disegnare a mano libera, scattare e elaborare fotografie, usare<br />

Adobe <strong>Il</strong>lustrator, Adobe Flash, creare pagine WEB HTML/PHP<br />

, usare Blender, amante del mondo open source, programmare<br />

in C++.<br />

Se avete compreso che ci accontentiamo di poco inviate pure il<br />

vostro materiale a giulio.cosentino@gmail.com<br />

(Astenersi raccomandati e perditempo sarà premiata solo la<br />

creatività individuale)<br />

Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: editore@ilfatto.net


w w w . i l f a t t o . n e t<br />

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.<br />

Bar Arcobaleno - Banchina San Domenico<br />

Bar Astoria - Corso Umberto I, 16<br />

Bar Caffetteria Paninoteca Grease - Via Molfettesi<br />

d’Argentina, 75<br />

Bar Camera Cafè - Via XX Settembre, 43<br />

Bar Cavour - Corso Fornari, 47<br />

Bar Cin Cin - Corso Dante Alighieri, 30<br />

Bar Degli Artisti - Via Gesmundo, 4<br />

Bar Del Ponte - Via Ruvo, 18<br />

Bar Fantasy - Via Pio La Torre, 33<br />

Bar Fausta - Corso Umberto I, 150<br />

Bar Football - Via Ugo La Malfa, 11<br />

Bar Giotto - Corso Margherita di Savoia, 91<br />

Bar Haiti - Via San Domenico, 42<br />

Bar Ideal - Via Terlizzi<br />

Bar Kennedy - Via Edoardo Germano, 49<br />

Bar La Caffetteria - Via A. Salvucci, 46<br />

Bar London - Via Terlizzi, 6<br />

Bar Mary - Corso Umberto I, 122<br />

Bar Mezzina - Via Luigi Einaudi, 6<br />

Bar Miramare - Via San Domenico, 9<br />

Bar Mirror - Via Capitano Manfredi Azzarita, 124<br />

Bar Mixer Cafè - 6^ strada ovest Lama Martina<br />

Bar Mongelli - Via Baccarini, 35<br />

Bar Peter Pan - Via Vincenza Alma Monda, 48<br />

Bar Rio - Via Bari, 92<br />

Bar Settebello - Via A. Salvucci, 28<br />

Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33<br />

Bar Seventy - Via Tenente Michele Silvestri<br />

Bar Sottocoperta - Piazza Giuseppe Garibaldi<br />

Bar Stazione - Piazza Aldo Moro<br />

Bar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32<br />

Bar Universo - Corso Umberto I<br />

Betty Paige - Largo Municipio, 6<br />

Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo Moro<br />

Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49<br />

Buffetti - Piazza G. Garibaldi, 60<br />

Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12<br />

Caffè Colorado - Via Guglielmo Marconi<br />

Caffè Metropolis - Via Cap. G. De Gennaro, 16<br />

Caffè Silver - Via Framantle 19/i<br />

giovedì 21 gennaio 2010 Rubriche<br />

25<br />

Caffetteria Gonzaga - Via Piazza, 23/25/30<br />

Caffetteria Manhattan - Viale dei Crociati<br />

Caffetteria Roma 2 - Banchina San Domenico<br />

Caffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6<br />

Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7<br />

Coffee Room - Viale Pio XI, 9<br />

Comune Di Molfetta - Piazza Vittorio Emanuele, 9<br />

De Pinto - Via Edoardo Germano, 39<br />

Edicola - Viale Pio XI<br />

Edicola - Via Tenente Michele Silvestri<br />

Edicola - Via Palmiro Togliatti<br />

Edicola - Piazza Giuseppe Garibaldi<br />

Edicola - Corso Dante Alighieri<br />

Edicola delle Rose - Via Gen. C. A. Dalla Chiesa<br />

Edicola Gigotti - Via Bari, 74<br />

Edicola Grosso - Via Don Pietro Pappagallo<br />

Edicola L’Altra Edicola - Via Terlizzi<br />

Edicola Sciancalepore - Via Madonna dei Martiri<br />

Edicola Sciancalepore - Piazza Cappuccini<br />

Euro Caffè - Via San Francesco d’Assisi<br />

Farmacia Centrale - Via Annunziata, 91<br />

Farmacia Cervellera - Via Tenente Damiano Ragno<br />

Farmacia Clemente - Via Guglielmo Marconi, 1<br />

Farmacia De Pinto - Via Baccarini, 14<br />

Farmacia De Trizio - Via Terlizzi, 2<br />

Farmacia Dott.Ssa Viola - Via Roma, 135<br />

Farmacia Dr. Caputo - Via Baccarini, 89<br />

Farmacia Dr. Lovero - Piazza Garibaldi, 38<br />

Farmacia Dr. Mastrorilli - Piazza Immacolata, 56<br />

Farmacia Dr. Minervini - Corso Umberto I, 54<br />

Farmacia Egidi - Via Giuseppe Di Vittorio<br />

Farmacia Fiore - Viale Papa Giovanni XXIII, 8<br />

Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37<br />

Farmacia Pesca - Via Papa Montini, 20/22<br />

Farmacia Poli - Via Nino Bixo, 89<br />

Farmacia Tatulli - Via Sergio Pansini, 14<br />

Flory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3<br />

Giotto Cafè - Corso Margherita di Savoia, 91<br />

Green Bar - Via Baccarini, 111<br />

Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15<br />

Guardia di Finanza - Madonna dei Martiri<br />

Istituto Professionale Alberghiero Di Stato -<br />

Corso Fornari<br />

Istituto Professionale Di Stato Per Le Attivita<br />

Marinare - Via Giovinazzo<br />

Istituto Professionale per i Servizi Turistici “A.<br />

Bello” - Viale XXV Aprile<br />

Istituto Tecnico Industriale Di Stato “G. Ferraris” -<br />

Via Palmiro Togliatti<br />

Le Chic J’Adore - Via Tenente Michele Silvestri, 69<br />

Le Mimose - Viale Pio XI<br />

Liceo Ginnasio Di Stato “L. Da Vinci” - Corso<br />

Umberto I<br />

Liceo Scientifico Di Stato - Via Palmiro Togliatti<br />

Liceo Sociopsicopedagogico “V. Fornari” - Via<br />

Generale Luigi Amato<br />

Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40<br />

Mattia’s Cafè - Corso Dante Alighieri<br />

Mondocasa - Piazza Effrem, 12<br />

Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24<br />

Off Street - Piazza Giuseppe Garibaldi, 15<br />

Panificio Annese - Via Cappellini, 28<br />

Panificio Biancaneve - Via Molfettesi<br />

del Venezuela, 41<br />

Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59<br />

Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49<br />

Panificio Centrale - Via Respa, 40<br />

Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51<br />

Panificio de Gennaro - Via Cap. T. De Candia, 155<br />

Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67<br />

Panificio Don Bosco - Via Raffaele Cormio, 36<br />

Panificio Europa - Via Rattazzi, 41<br />

Panificio <strong>Il</strong> Cugino - Via Massimo D’Azeglio, 91<br />

Panificio <strong>Il</strong> Cugino - Via Alessandro Manzoni, 91<br />

Panificio <strong>Il</strong> Forno - Via Fremantle, 42<br />

Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9<br />

Panificio La Sfornata - Via Enrico Fermi, 19<br />

Panificio Mulino Bianco - Via C. Giaquinto, 46<br />

Panificio Non Solo Pane - Via Paniscotti, 44<br />

Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13<br />

Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18<br />

Panificio Posta - Via Ricasoli, 29<br />

Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25<br />

Panificio Sant’Achille - Via Martiri di Via Fani, 15<br />

Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71<br />

Parrocchia Della Cattedrale - Corso Dante Alighieri<br />

Parrocchia Di San Corrado - Largo Chiesa<br />

Vecchia<br />

Parrocchia Immacolata - Piazza Immacolata, 62<br />

Parrocchia Madonna Della Pace - Viale Xxv Aprile<br />

Parrocchia Madonna della Rosa - Via Gen. C. A.<br />

Dalla Chiesa<br />

Parrocchia S. Achille - Via A. Salvucci<br />

Parrocchia S. Bernardino - Via Tattoli<br />

Parrocchia S. Gennaro - Via Sergio Pansini<br />

Parrocchia S. Giuseppe - Via Aurelio Saffi, 1/d<br />

Parrocchia Sacro Cuore Di Gesù - Via Sella<br />

Quintino<br />

Parrocchia San Domenico - Via San Domenico, 1<br />

Parrocchia San Pio X - Viale Antonio Gramsci, 1<br />

Parrocchia Santa Famiglia - Via Papa Innocenzo VIII<br />

Parrocchia Santa Teresa - Piazza V. Emanuele, 3<br />

Place Blanc Cafè - Piazza Margherita di Savoia, 4<br />

Qbo Interior Design - Via Federico Campanella, 24<br />

Stazione di rifornimento AGIP - Via Terlizzi<br />

Stazione di rifornimento AGIP - Via Giovinazzo<br />

Stazione di rifornimento API - Zona Industriale<br />

Stazione di rifornimento Madogas - Strada<br />

Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050<br />

Stazione di rifornimento Q8 - Via dei Lavoratori –<br />

Zona ASI<br />

Swing Pub - Viale Pio XI, 21<br />

Tabaccheria - Viale Pio XI, 55<br />

Tabaccheria - Corso Dante Alighieri<br />

Tabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2<br />

Tabaccheria - Via Baccarini, 67<br />

Tabaccheria – Piazza G. Garibaldi<br />

Tabaccheria Edicola - Via Raffaele Cormio<br />

Tabaccheria Pansini - Via Roma 32<br />

Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68<br />

Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65<br />

Tabaccheria Veneziano - Via Madonna<br />

dei Martiri, 67


FACILE DIFFICILE<br />

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un<br />

gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9<br />

celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la<br />

griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto,<br />

in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.<br />

Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo<br />

del gioco è quello di<br />

riempire le caselle<br />

bianche con numeri<br />

da 1 a 9, in modo tale<br />

che in ogni riga, colonna<br />

e regione siano<br />

presenti tutte le cifre<br />

da 1 a 9 e, pertanto,<br />

senza ripetizioni.<br />

Fonte:(it.wikipedia.org)<br />

26<br />

Rubriche<br />

SOLUZIONI<br />

giovedì 21 gennaio 2010<br />

Consigli per una sana alimentazione<br />

L’olio extravergine di oliva<br />

Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 1715<br />

L’olio extravergine<br />

di<br />

oliva è uno<br />

dei prodotti<br />

fondamentali<br />

dell’agricolturamediterranea,<br />

di alto<br />

valore nutrizionale: può avere benefici<br />

sull’organismo e costituisce il condimento<br />

migliore anche nelle diete ipocaloriche.<br />

È stato dimostrato che riduce il colesterolo<br />

LDL (quello cattivo) e aumenta<br />

la frazione HDL, diminuisce la glicemia,<br />

ha un’azione antiossidante, previene le<br />

malattie cardiovascolari, protegge da<br />

alcune forma tumorali, limita gli effetti<br />

dell’invecchiamento cellulare, consente<br />

l’assorbimento delle vitamine liposolubili,<br />

l’assunzione di acidi grassi essenziali<br />

e la lubrificazione del colon favorendo le<br />

funzioni intestinali. Inoltre ha una digeribilità<br />

più elevata rispetto a qualsiasi altro<br />

condimento. Queste proprietà derivano<br />

dalla sua composizione: 99% di grassi,<br />

prevalentemente insaturi e una serie di<br />

componenti minori come i polifenoli, la<br />

protovitamina A (beta-carotene), la vita-<br />

mina D e la vitamina E che con il loro<br />

potere antiossidante hanno un effetto benefico<br />

sulla nostra salute e migliorano la<br />

stabilità dell’olio. Ricordate poi che gli<br />

oli si differenziano tra di loro per il tipo di<br />

acidi grassi (saturi o no), ma sono costituiti<br />

dalla stessa percentuale di trigliceridi<br />

apportando tutti 9 calorie per grammo.<br />

Non esistono oli leggeri o magri ed è assolutamente<br />

falso che l’olio extravergine<br />

di oliva sia il più grasso: è semplicemente<br />

più viscoso al palato rispetto a quello di<br />

semi. Inoltre è il miglior grasso da frittura<br />

in assoluto: infatti il suo punto di fumo<br />

(quella temperatura a cui cominciano a<br />

rompersi le molecole e si producono sostanze<br />

dannose per la nostra salute) è alto.<br />

Tra quelli di semi, solo gli oli di arachidi<br />

e di palma hanno un punto di fumo alto,<br />

ma dovete essere certi che siano puri.<br />

Comunque fritti e soffritti solo nelle occasioni<br />

e preferite sempre l’olio crudo.<br />

Vietati i grassi trans come margarine e<br />

grassi vegetali idrogenati: fanno male. E<br />

sappiate che la dicitura generica oli vegetali<br />

non significa olio di oliva!<br />

dott.ssa Annalisa Mira<br />

Biologa Nutrizionista


giovedì 21 gennaio 2010 Rubriche 27<br />

Zuppetta di lenticchie con frutti di mare e croste di pane raffermo<br />

Ingredienti per 10 persone:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

300 gr lenticchie piccole<br />

1,500 kg fra cozze e vongole<br />

1 seppia di 300 gr<br />

3 dl di olio extra vergine di oliva<br />

100 gr di passata di pomodoro<br />

1/2 bicchiere di vino bianco secco<br />

1 piccola cipolla<br />

Procedimento<br />

In queste settimane il vostro principale<br />

scopo sarà quello di controllare che tutto<br />

vada per il verso giusto, soprattutto a<br />

lavoro, in cui applicherete tutta la vostra<br />

diligenza e tutta la vostra professioanlità.<br />

Nessuno potrà quindi rimproverarvi e<br />

voi tornerete a casa molto soddisfatti.<br />

Qualcuno vi inciterà ad essere maggiormente<br />

intraprendenti e anche più attivi,<br />

soprattutto sul fronte del lavoro, in cui<br />

vi applicate già abbastanza secondo il<br />

vostro punto di vista. Questi inviti vi causeranno<br />

un po’ di noia.<br />

ARIETE LEONE SAGITTARIO<br />

Dovreste essere più concentrati per poter<br />

capire di cosa avete bisogno. Ci potrebero<br />

essere delle persone pronte a<br />

soddisfare tutte le vostre esigenze, ma<br />

se non permetterete loro di avvicinarsi,<br />

difficilmente potrete gioire della loro presenza.<br />

Dovrete fare i conti con i vostri sentimenti,<br />

poiché è probabile che non siate<br />

stati sinceri ultimamente con una persona<br />

che invece prova qualcosa per voi.<br />

Se non ricambiate fareste bene a farlo<br />

presente.<br />

TORO VERGINE CAPRICORNO<br />

Avrete sicuramente modo di prendere<br />

in considerazione più lati dal carattere<br />

di una persona che vi piace e che vi sta<br />

vicino, poiché avrete molto tempo a disposizione<br />

e dovreste spenderlo proprio<br />

in sua compagnia.<br />

Finalmente deciderete di dare una occasione<br />

all’ambiente che vi sta intorno<br />

e quindi fare un passo fuori dall’uscio di<br />

casa. Qualcuno griderà al miracolo e voi<br />

sapete bene perché.<br />

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO<br />

In questo periodo diventerete particolarmente<br />

sospettosi nei confronti di chi cercherà<br />

di nascondervi le proprie sensazioni<br />

e forse ne avrete ben donde.<br />

È giunto il momento di rilassarsi per voi,<br />

poiché vivete con troppa ansia le ultime<br />

giornate e credete che niente possa andare<br />

per il verso giusto quando si parla<br />

di voi. Ed invece dovrete ricredervi poiché<br />

anche voi avete diritto a sperare<br />

nella fortuna.<br />

Anche se in questo momento non vi<br />

piacciono le persone con cui dovete<br />

avere a che fare, mandate giù il boccone<br />

amaro e continuate per la vostra<br />

strada, poiché dovete giungere ad un<br />

obiettivo per il quale sarà necessario<br />

qualche sforzo e qualche sacrificio.<br />

CANCRO SCORPIONE PESCI<br />

Sarebbe meglio dare spazio a qualche<br />

argomentazione in più se volete che<br />

tutto sia perfetto e vada secondo i vostri<br />

piani. Dovreste essere più espliciti<br />

nei vostri sentimenti e nei vostri modi di<br />

fare.<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

1/2 costa di sedano<br />

1 piccola carota<br />

2 spicchi d’aglio<br />

1 peperoncino<br />

1 mazzetto di prezzemolo<br />

sale quanto basta<br />

Lavate bene le vongole e lasciatele immerse per alcune ore in abbondante acqua<br />

salata leggermente tiepida. Sciacquate le lenticchie, mettetele in una casseruola<br />

e copritele di acqua fredda che sopravanzi di due dita. Unitevi la cipolla,<br />

il sedano e la carota mondati quindi salate, incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco lento per circa un’ora finché le lenticchie saranno tenere. Raschiate le cozze<br />

con un coltello e passatele con uno spazzolino sotto l’acqua. Pulite le seppie, lavatele e tagliatele a pezzettini. Scaldate leggermente un poco d’olio in una padella<br />

larga, unitevi le cozze e le vongole, quindi coprite e lasciatele aprire sulla fiamma. Sgusciatele e conservate il liquido di cottura dopo averlo filtrato. Scaldate un<br />

poco d’olio in un tegame e lasciate imbiondire i due spicchi d’aglio spellati e il peperoncino; quindi unitevi i pezzettini di seppia, salate poco e fateli insaporire a<br />

fuoco vivace. Quando prendono colore, unite il vino, fatelo sfumare, aggiungete il passato di pomodoro e lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco lento. A questo<br />

punto unite le lenticchie ben scolate dal liquido di cottura, aggiungete il liquido dei molluschi, lasciate insaporire il tutto e infine aggiungete i molluschi. Servite<br />

ben caldo con una spolverata di prezzemolo finemente tritato e croste di pane raffermo saltate all’olio d’oliva.<br />

Chef: Michele d’Agostino<br />

I CONSIGLI DELLO ZODIACO<br />

Le persone che vi saranno intorno<br />

avranno delle serie difficioltà ad essere<br />

in accordo con voi e con le vostre idee,<br />

poiché farete di tutto per andare contro<br />

a qualsiasi parere venga dato e contro<br />

ogni opinione non vi sembri abbastanza<br />

trasgressiva.<br />

Preferirete di gran lunga attendere che<br />

qualcosa accada spontaneamente,<br />

piuttosto che sporcarvi le mani in prima<br />

persona. È tipico da parte vostra, ma le<br />

persone che vi sono intorno potrebbero<br />

al contrario prendere la palla al balzo ed<br />

anticiparvi.<br />

w w w . i l f a t t o . n e t<br />

IL FATTO<br />

Quindicinale gratuito di informazione<br />

EDITORE<br />

Activa S.r.l. con unico socio<br />

PRESIDENTE<br />

Giulio Cosentino<br />

e-mail: editore@ilfatto.net<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Corrado Germinario<br />

COLLABORATORI<br />

Angela Teatino, Pantaleo de Trizio,<br />

Isabel Romano, Lella Salvemini,<br />

Marco Roberto Spadavecchia, Marilena<br />

Farinola, Francesco Tempesta, Annalisa<br />

Mira, Giordano Germinario, Beatrice De<br />

Gennaro, Gianfranco Inglese.<br />

Registrato presso il Tribunale di<br />

Trani · aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07<br />

REDAZIONE<br />

Via degli Antichi Pastifici,<br />

Zona Artigianale A/8 · Molfetta<br />

redazione@ilfatto.net<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Vincenzo de Pinto<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Marcello Brattoli<br />

STAMPA<br />

MASTER PRINTING S.R.L.<br />

VIA DELLE MARGHERITE 20/22 MODUGNO BA<br />

CONCES. DELLA PUBBLICITA’<br />

Ufficio Commerciale · tel. 080.3382096

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