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Sia in versione PDF "un MEGA circa" - Libero

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oceani, non sarei che <strong>un</strong>a carcassa <strong>in</strong>capace di<br />

ritornare a casa.<br />

Dopo mesi che mangi lo stesso pesce, hai come<br />

l’impressione di buttar giù delle sottili strisciol<strong>in</strong>e di<br />

cartone, le <strong>in</strong>ondi d’acqua distillata e a f<strong>in</strong>e pranzo<br />

esci dalla sala col terrore di aver perso <strong>un</strong>o dei c<strong>in</strong>que<br />

sensi. Sarà <strong>un</strong>a questione di cibo? Cosa <strong>in</strong>duce i miei<br />

compagni a perdere quel poco di vitalità di cui ricchi<br />

spesso sono gli spiriti della gente. Per quale motivo<br />

non scorgo nulla oltre quegli occhi <strong>in</strong>sipidi?<br />

Ormai da tempo, il lento <strong>in</strong>frangersi delle onde sulla<br />

chiglia ed il p<strong>un</strong>gente cigolio dei macch<strong>in</strong>ari, sono<br />

l’<strong>un</strong>ico rumore che circonda la bagnarola. Non ci sono<br />

più voci, gli stessi ord<strong>in</strong>i hanno perso il loro colore a<br />

causa della totale ritmicità con la quale vengono<br />

impartiti, giorno dopo giorno. Dopo tutto questo, sai<br />

esattamente quando e cosa fare <strong>in</strong>dipendentemente<br />

dalla preghiera altrui. A volte il passo di <strong>un</strong> vecchio<br />

spezza il silenzio dei soliti ronzii, alzo lo sguardo,<br />

osservo il Luogotenente rivolto a <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to impreciso<br />

di quell’immensa, monotona tavola piatta che è<br />

l’oceano. Resta immobile per qualche m<strong>in</strong>uto, si<br />

rivolge a noi, estrae il suo cilicio e sfruttando la l<strong>in</strong>gua<br />

come <strong>un</strong>o scudiscio sbraita «Che cazzo poltrite a fare,<br />

<strong>in</strong>utili succhiatori di verghe molliccie, tornate al<br />

lavoro e che Dio ce ne liberi, per il momento»<br />

«Ma…» qualc<strong>un</strong>o tenta di giustificarsi.<br />

«Ma cosa cavolo vorresti dire, <strong>in</strong>verecondo lecch<strong>in</strong>o<br />

dei miei stivali. Sono due giorni che ti dico di lucidare<br />

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