Ercole Vincitore, i nuovi scavi - XL Giornale
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8 <strong>XL</strong><br />
IN PRIMO PIANO<br />
n. 8 2010<br />
Il lavoro cambia volto: ecco le sue<br />
La frammentazione e<br />
destrutturazione<br />
del mondo del lavoro, a<br />
partire dalla legge 30<br />
all’applicazione del<br />
decreto 276/03<br />
che ha introdotto oltre<br />
37 nuove tipologie di<br />
contratto di lavoro,<br />
hanno radicalmente<br />
cambiato il volto della<br />
nostra società<br />
e dell’odierna realtà<br />
occupazionale.<br />
In particolare sono le<br />
nuove generazioni,<br />
i giovani e le donne, con<br />
un’età compresa tra i<br />
15 e i 34 anni, a<br />
pagare il prezzo<br />
durissimo della<br />
flessibilità senza regole.<br />
Intervista ad Antonella<br />
Furgiuele, segretaria<br />
generale del NIdiL<br />
della Cgil Roma Est<br />
Senza stipendio nella Asl<br />
TIVOLI - Intanto<br />
anche<br />
chi ha un contratto<br />
a tempo<br />
indeterminato<br />
diventa precario.<br />
I circa 200<br />
dipendenti della<br />
Nigra servizi<br />
integrati Societàcooperativa<br />
Milano<br />
che, in Ati con la Conosorzio.Lombardo.Cooperative, gestisce da<br />
Settembre 2009 i servizi di pulizia e sanificazione all’interno delle<br />
strutture sanitarie della Asl RmG, non hanno ancora ricevuto lo<br />
stipendio di Marzo. Hanno scioperato, garantendo i servizi essenziali,<br />
lunedì 19 Aprile e protestato davanti all’ingresso principale<br />
dell’ospedale di Tivoli.<br />
LA SCUSA È LA SOLITA: la regione Lazio è in ritardo con i pagamenti<br />
e l’azienda non dispone di fondi per anticipare gli emolumenti<br />
la cui media è di circa 600 euro per lavoratore.<br />
Sorprende che una Azienda a dimensione nazionale che ha acquisito<br />
un servizio di rilevante importanza non disponga di fondi sufficienti<br />
per anticipare ai dipendenti lo stipendio.<br />
Chi partecipa ad un bando che riguarda la sanità pubblica non<br />
può non conoscere la situazione di ritardo con la quale molte regioni<br />
effettuano i pagamenti e quindi dovrebbe possedere o essere<br />
in grado di reperire sul mercato finanziario le risorse da necessarie.<br />
Di converso chi promulga un bando dovrebbe inserire tra le<br />
clausole di ammissione le garanzie finanziarie necessarie a garantire<br />
le proprie inadempienze quando si parla di stipendi.<br />
Intanto le lavoratrici ed i lavoratori attendono lo stipendio, mentre<br />
la regione Lazio cambia governo ed il Direttore generale si è<br />
appena dimesso. (G. I.)<br />
Ricordate il posto fisso? Il caro,<br />
vecchio, rassicurante lavoro che<br />
durava 8 ore al giorno, vita natural<br />
durante? Bene, ora che lo avete<br />
ripescato in chissà quale piega<br />
del vostro cervello con un bel colpo<br />
di spugna toglietevelo pure<br />
dalla testa: si tratta di una specie<br />
protetta, in via d’estinzione.<br />
L’ondata anomala del precariato<br />
e della flessibilità ha infatti spazzato<br />
via la tradizionale concezione<br />
di impiego, cambiandole marcatamente<br />
i connotati: largo a<br />
nuove tipologie contrattuali e<br />
modalità occupazionali, il lavoro<br />
cambia faccia, da tradizionale diventa<br />
“atipico”, ed assume milleuno<br />
identità nuove di zecca.<br />
Camaleontico, malleabile, elastico,<br />
assume ogni forma e sembianza<br />
possa piacere a sua maestà<br />
il datore di lavoro, del resto<br />
coi tempi che corrono -si sa- meglio<br />
non far troppo gli schizzinosi<br />
e ingoiare il rospo.<br />
In fondo lavorare “atipico” è sempre<br />
meglio di niente e poi il lavoro<br />
nobilita comunque, no?<br />
E così, in vista del 1° maggio, annuale<br />
ricorrenza della Festa del<br />
Lavoro, esploriamo intrepidi<br />
l’arcano e periglioso mondo del<br />
cosiddetto “lavoro parasubordinato”,<br />
penetrando nella sua fitta<br />
ed intricata giungla fatta di<br />
co.co.pro., collaborazioni occasionali,<br />
mini co.co.co., partite Iva<br />
individuali, associazioni in partecipazione,<br />
cessione di diritti d’autore<br />
e chi più ne ha più ne metta.<br />
Un’aspra ed inospitale selva, che<br />
certo non ci sentiamo di affrontare<br />
senza una guida esperta: ci rivolgiamo<br />
in tal senso ad un vero<br />
e proprio guru del lavoro atipico,<br />
Antonella Furgiuele, segretaria<br />
generale NIdiL (Nuove Identità<br />
di Lavoro) CGIL Roma Est, alla<br />
quale chiediamo…<br />
Dott.ssa Furgiuele, cosa c’è<br />
dietro la sigla “NIdiL”, di<br />
cosa si occupa esattamente<br />
questa struttura?<br />
NIdiL è la struttura sindacale della<br />
CGIL che rappresenta dal 1998<br />
i lavoratori in somministrazione<br />
(ex interinali) ed i lavoratori atipici.<br />
E’ firmataria del CCNL dei lavoratori<br />
in somministrazione, contratto<br />
che dà diritti e tutele ai lavoratori<br />
dipendenti delle agenzie<br />
per il lavoro e che prestano la loro<br />
attività presso aziende utilizzatrici.<br />
NIdiL combatte, per gli atipici,<br />
l’utilizzo improprio dei contratti<br />
di lavoro parasubordinato, spesso<br />
utilizzati dai datori di lavoro al<br />
posto del lavoro dipendente tradizionale<br />
perchè costano meno e<br />
rendono i lavoratori maggiormente<br />
ricattabili anche a causa<br />
delle frequenti scadenze dei contratti<br />
stessi.<br />
NIdiL contratta inoltre diritti e<br />
tutele adeguate quando i contratti<br />
sono usati in modo proprio e/o<br />
rispondono a chiare scelte del lavoratore.<br />
Ci scatti un’istantanea<br />
dell’attuale situazione<br />
occupazionale in cui<br />
attualmente versa il<br />
quadrante est della<br />
Capitale, in fatto di Nuove<br />
Identità di Lavoro…<br />
La nostra Camera del Lavoro -<br />
quella di Roma Est- insiste sulla<br />
Tiburtina Valley, un’area che ha<br />
risentito del fatale colpo infertole<br />
dalle alluvioni dello scorso anno<br />
e che raccoglie al suo interno<br />
quelle che sono un po’ tutte le categorie<br />
occupazionali, nel senso<br />
che ospita aziende legate all’attività<br />
commerciale come la Renault<br />
e la Mercedes; il comparto<br />
della FILLEA, che rappresenta<br />
tutti i lavoratori delle cave e dell’edilizia<br />
operanti sul territorio;<br />
poi c’è ad esempio la Gentilini<br />
che fa riferimento al contratto<br />
FLAI degli alimentaristi; ci sono<br />
pezzi di funzione pubblica in<br />
quanto diversi distaccamenti del<br />
Ministero sono decentrati in questa<br />
zona…<br />
Insomma nell’area in questione<br />
c’è un’alta concentrazione di<br />
aziende con diversi contratti di<br />
lavoro, da quello del commercio<br />
a quello dei metalmeccanici; dai<br />
contratti del legno, lapidei, manufatti<br />
in cemento, calce, gesso<br />
ai contratti del pubblico impiego,<br />
per la presenza di settori decentrati<br />
della Pubblica Amministrazione,<br />
sanità ed enti locali.<br />
Un territorio, quindi, variegato e<br />
complesso, colpito in pieno dalla<br />
più grande crisi economica, finanziaria<br />
e sociale dopo quella<br />
del 1929, per la quale il dramma<br />
della precarietà e della perdita<br />
del posto di lavoro diventa un<br />
grave problema sociale a cui si<br />
deve dare risposta in tempi brevi.<br />
Il dato inquietante dell’attuale situazione<br />
locale è la fuoriuscita<br />
dei lavoratori -in larga parte lavoratrici-<br />
purtroppo precari perchè<br />
sono i primi ad essere buttati<br />
fuori dalle aziende. Fermo restando<br />
che non è vero che in questa<br />
fase non si assume. Si assume<br />
eccome ma con modalità precarie.<br />
Quello che destabilizza è che<br />
mentre fino a qualche mese fa venivano<br />
utilizzati i contratti a progetto<br />
- e parliamo di false collaborazioni<br />
a progetto - adesso abbiamo<br />
invece una new entry, ossia<br />
le finte partite Iva. Questo è<br />
assolutamente destabilizzante,<br />
addirittura devastante.<br />
Il nostro è un territorio dove ci<br />
sono parecchi lavoratori interinali,<br />
ad esempio a Tivoli c’è la<br />
Trelleborg, che seguo io personalmente,<br />
nella quale oltre 100 interinali<br />
prestano la loro opera. L’azienda<br />
ha dichiarato lo stato di<br />
crisi lo scorso aprile 2009 ma lì<br />
NIdiL ha fatto un’operazione interessante<br />
nel senso che a livello<br />
nazionale è stato siglato un accordo<br />
tra Assolavoro che è la parte<br />
datoriale, il Ministero del Lavoro,<br />
e i corrispettivi NIdiL che<br />
ha prodotto la cassa in deroga<br />
anche per i lavoratori in somministrazione.<br />
Questo che cosa ha<br />
significato in soldoni? Che nel<br />
momento in cui la Trelleborg ha<br />
dichiarato crisi e quindi cassa integrazione<br />
per i dipendenti, anche<br />
per i lavoratori in somministrazione<br />
c’è stata la cassa in deroga<br />
e quindi - come dire? - in<br />
questo disastroso quadro generale<br />
c’è stato comunque un elemento<br />
di unione, grazie al quale si è<br />
potuto tentare di riunificare il<br />
mondo del lavoro per quello che<br />
riguarda i somministrati perché<br />
globalmente, certo, si tratta di<br />
una situazione al limite dello<br />
scempio.<br />
Un bel traguardo! Si è trattato del<br />
primo accordo a livello nazionale<br />
che ha previsto la cassa integrazione<br />
in deroga per lavoratori atipici<br />
con contratto di somministrazione<br />
di lavoro a tempo determinato:<br />
77 lavoratori interinali<br />
della Adecco Italia Spa, impiegati<br />
presso la fabbrica di pneumatici<br />
Trelleborg Spa di Tivoli<br />
hanno potuto usufruire dello<br />
stesso ammortizzatore sociale<br />
previsto per i 370 lavoratori con<br />
contratto a tempo indeterminato,<br />
già in cassa integrazione.<br />
Ad anticipare il trattamento economico<br />
di integrazione salariale<br />
ai 77 impiegati interinali, la società<br />
Adecco.<br />
Quale, a suo avviso, la<br />
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ricetta per uscire dalla<br />
crisi in atto?<br />
Magari ce ne fosse una…Inutile<br />
dire che donne e giovani sono i<br />
primi a farne le spese. Sicuramente<br />
deve essere garantito il diritto<br />
allo studio e alla formazione<br />
permanente che consenta l’ingresso<br />
al lavoro con titoli di studio<br />
professionalizzanti e rispondenti<br />
alla domanda del mercato<br />
del lavoro.<br />
Deve essere garantito il diritto al<br />
lavoro stabile e alla certezza del<br />
reddito.<br />
Deve essere ristabilito il principio<br />
del diritto al lavoro con contratto<br />
a tempo indeterminato, restituendo<br />
ai contratti atipici il carattere<br />
di temporaneità ed eccezionalità.<br />
Deve essere garantito<br />
l’inserimento lavorativo attraverso<br />
luoghi che, assicurando l’incontro<br />
tra domanda e offerta, rispondano<br />
all’utenza con efficienza<br />
ed efficacia. Non a caso, recentemente,<br />
nel nostro congresso<br />
territoriale di base noi, come NIdiL<br />
di Roma Est, abbiamo lanciato<br />
un ordine del giorno importante<br />
nel quale abbiamo chiesto<br />
l’immediata riapertura del Centro<br />
per l’Impiego di via Tiburtina,<br />
non agibile, competente sul nostro<br />
territorio.<br />
Questo perché troviamo sia francamente<br />
devastante la totale assenza<br />
di punti di riferimento per<br />
i tanti precari, donne e uomini,<br />
che ogni giorno fuoriescono dal<br />
mondo del lavoro: il Centro per<br />
l’Impiego, che a mio avviso vaindubbiamente<br />
ristrutturato, è e resta<br />
comunque l’unico posto al<br />
quale può infatti approdare un<br />
lavoratore a cui è venuta a mancare<br />
l’occupazione.<br />
E’ assurdo che in questo territorio,<br />
appunto così denso, così importante,<br />
non esista più un Centro<br />
per l’Impiego perché due anni<br />
fa la preesistente sede è stata data<br />
alle fiamme, noi abbiamo sollecitato<br />
più volte ma non si è<br />
smosso nulla. L’unica cosa che si<br />
è smossa circa un paio di mesi fa<br />
è stato portare il Centro per l’Impiego<br />
di via Tiburtina all’interno<br />
di via Vignali, lì c’è una stanza<br />
che fa riferimento appunto al nostro<br />
territorio. Ci siamo perciò<br />
impegnati in quest’ordine del<br />
giorno e l’auspicio -ma ne sono<br />
certa- è che esso compia tutti i<br />
percorsi interni fino ad essere sostenuto<br />
anche da CGIL Roma e<br />
Lazio. Federica Addari