Profezia dell'anima - only fantasy

«E come diavolo hanno intenzione di proteggerla?»
«Nello stesso modo in cui hanno portato te a Las Vegas. Creeranno
per lei una scatola interdimensionale unendo i loro poteri. Niente
potrà entrare né uscire.»
Lui restò in silenzio per un lungo momento. «Quella è una gabbia,
Bryn.»
Come se lei non lo sapesse. Era stata la sua gabbia per la maggior
parte della sua vita.
«È l'unico posto dove Sutekh non può raggiungerla» gli spiegò. «Lì
lei sarà al sicuro fino al tuo ritorno.»
Lokan scoppiò in una risata amara. «E quando sarò ritornato? Che
cosa ne sarà di lei allora?»
«Te ne occuperai tu. La proteggerai tu.»
«Come ho protetto me stesso?» Aveva un tono irritato, colmo di
autoderisione.
Bryn rimase sgomenta nell'udirlo: non suonava come Lokan, non
come il Lokan che aveva conosciuto. «Il sacrificio che hai fatto è stato
per lei» disse. «Me l'ha riferito Boone.»
«Ah, sì? Boone sembra molto versato in un sacco di cose. Che
cos'altro ti ha raccontato?»
«Che eri disposto a morire perché Dana potesse vivere. Che hai
barattato la tua vita con il giuramento di sangue di tuo padre che non
le avrebbe fatto del male.»
Lui le chiuse le mani sulle braccia. «Il giuramento di sangue di mio
padre non vale una merda.» Abbassò lo sguardo e si fissò le mani,
quindi le lasciò cadere come se il contatto con lei bruciasse più di
qualsiasi fuoco.
«È valso abbastanza a permettere a Roxy Tarn di soccorrere Dana»
gli raccontò. «È valso a farmi riavere nostra figlia sana e salva.»
«Perché lei non era di alcuna utilità per Sutekh. Non ancora. Non
prenderti in giro, Bryn. Nell'istante in cui penserà di poter trarre
qualche vantaggio da Dana, se la prenderà. Se ne servirà. La ucciderà.
Non gliene importerà un accidente che si tratti di sua nipote.»