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Web Gnomonices! - Gnomonica by Nicola Severino

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Traduzione di Riccardo Anselmi<br />

Passaggio al meridiano e meridiano<br />

di Denis Savoie<br />

Sovente ci si impegna, quando si traccia un orologio solare, o a rilevare l’orientamento del muro, o a materializzare, sul<br />

suolo, la linea Nord-Sud, altrimenti detta il meridiano locale.<br />

In generale, si ricorre al sole, calcolando per mezzo delle effemeridi, l’istante del suo passaggio al meridiano del luogo;<br />

in questo istante ci si serve o dell’ombra di un filo a piombo o di un gnomone verticale.<br />

Ora è talvolta precisato che questo rilevamento deve essere eseguito al secondo, avendo avuto cura di regolare il proprio<br />

orologio sull’ora del segnale orario: questa raccomandazione che potrebbe sembrare superflua, è però basata su una<br />

particolarità del movimento del sole, la cui omissione può avere delle conseguenze spiacevoli sulla precisione futura del<br />

quadrante solare.<br />

1- Variazione dell’azimut<br />

Il grafico n°1 mostra il cambiamento<br />

dell’azimut del sole in funzione dell’angolo<br />

orario ( da cui l’ora) al solstizio di giugno alla<br />

latitudine di 48°. Si constata che in prossimità<br />

del mezzodì, la pendenza della funzione è<br />

aumentata. Al fine di studiare in dettaglio ciò<br />

che accade, si cerca in un primo tempo la<br />

relazione che esiste tra la variazione<br />

dell’azimut A del sole e il suo angolo orario H.<br />

A tal scopo si parte da due classiche relazioni<br />

di trigonometria sferica, in cui z è la distanza<br />

zenitale (complementare all’altezza):<br />

sin z sin A = cosδ<br />

sin H (1)<br />

sin z cos A = sin Φ cosδ<br />

cos H − cos Φ sin δ (2)<br />

Differenziando le due formule, si<br />

ottiene:<br />

(1bis)<br />

sin A cos z dz = cosδ<br />

cos H dH − sin zsin<br />

H dA<br />

(2bis)<br />

cos A cos z dz = sin z sin A dA − sin Φ cosδ<br />

sin H dH<br />

quindi, eguagliando le due espressioni, dopo alcune semplificazioni, si ottiene<br />

dA<br />

(3) sin z = cosδ<br />

( cos A cos H + sin Φ sin H sin A)<br />

dH<br />

il termine tra parentesi non è altro che il coseno dell’angolo all’astro 1 (chiamato spesso S), poco utilizzato in<br />

dA cosδ cos S<br />

astronomia. La (3) può, dunque, scriversi : = .<br />

dH sin z<br />

Ora è facile mostrare che esiste una relazione contenente l’angolo all’astro, tale che:<br />

cosδ cos S = sin Φ sin z + cos Φ cos z cos A da cui, finalmente , si ottiene, dopo aver sostituito la distanza zenitale con<br />

dA<br />

l’altezza del sole: = sin Φ + cos Φ tanh cos A (4).<br />

dH<br />

Questa formula esprime la variazione dell’azimut del sole in funzione della variazione del suo angolo orario. Se il sole<br />

dA<br />

sorge o tramonta, si ha allora h = 0°, da cui = sin Φ . Detto in altre parole, la derivata dell’azimut rispetto all’angolo<br />

dH<br />

orario è uguale a sin Φ sull’orizzonte.<br />

1 In astronomia nautica è conosciuto come angolo parallattico, ma è poco usato (ndr).

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