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L'esodo visto da Gigi Vidris. - Arcipelago Adriatico

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Maggio 2006 n. 75<br />

CAISOLE<br />

17 gennaio festa di S. Antonio<br />

Abate<br />

di una caisolana vera<br />

nell’anima e nel cuore<br />

La nostra bella Caisole è molto<br />

amata <strong>da</strong> tutti noi un tempo suoi cittadini,<br />

anche se adesso sparsi per<br />

tutto il mondo. Molti anni sono passati<br />

e purtroppo molte cose sono<br />

cambiate. Adesso questo piccolo<br />

paese è conosciuto <strong>da</strong>i nostri figli e<br />

nipoti e <strong>da</strong>i turisti col nome di Beli<br />

ma, quando noi più anziani an<strong>da</strong>vamo<br />

a scuola, sui nostri compiti si<br />

scriveva Caisole. Per quanto questo<br />

paese sia piccolo e in una posizione<br />

disagiata, è molto amato <strong>da</strong> tutti<br />

quelli che vi sono nati e che lo conoscono.<br />

Non per niente, molti anni fa,<br />

un ragazzo di genitori caisolani, e<br />

pure lui nato a Caisole, Ferruccio<br />

(Buscaron) ha composto su di esso<br />

la canzone trascritta nel riquadro,<br />

che è diventata il nostro inno, caro a<br />

tutti.<br />

Cento case tutte vecchie,<br />

cento strade tutte strette<br />

ed intorno tutto mare<br />

tutto mare per pescare.<br />

Questo è il paese dove sono nato io<br />

e dove sono ritornato<br />

per rivedere le mie case le mie strade<br />

ed il mio mar.<br />

Ritornello<br />

La la la la la la…<br />

Tra le cento vecchie case<br />

c’è la Casa del Signore<br />

che ogni volta quando è festa<br />

fa suonar le sue campane<br />

din don <strong>da</strong>n dindon din don <strong>da</strong>n<br />

suonano a festa<br />

din don <strong>da</strong>n dindon din don <strong>da</strong>n<br />

è la festa del Signor<br />

Ritornello<br />

La la la la la la…<br />

Tra le cento strette strade<br />

C’è una piccola piazzetta<br />

Dove vado con gli amici<br />

A cantar le serenate.<br />

Il gruppo dei Caisolani presenti al pranzo per la festa del Patrono.<br />

“Quel mazzolin di fiori…”<br />

“Oh campagnola bella…” e<br />

“Evviva il mar…”<br />

Ritornello<br />

La la la la la la…<br />

Questa la versione originale della<br />

canzone alla quale, nel tempo e<br />

nella pratica, sono state fatte delle<br />

aggiunte.<br />

Quest’anno, dopo tanti anni,<br />

sono stata a Caisole il giorno di S.<br />

Antonio Abate. Entrando in chiesa<br />

mi sono meravigliata nel vedere il<br />

bellissimo presepio e gli addobbi<br />

natalizi che abbellivano la nostra<br />

modesta chiesa anche se mi ha rattristata<br />

il fatto che erano presenti<br />

alla Messa sì e no 20 o 25 persone<br />

ma il nostro don Giuseppe, che non<br />

ci ha mai abbandonato, ha celebrato<br />

la Messa solenne e fatto una lunga<br />

predica ricor<strong>da</strong>ndo la vita del Santo<br />

e tutte le nostre antiche tradizioni<br />

come se la chiesa fosse gremita di<br />

gente.<br />

I caisolani residenti a Trieste<br />

festeggiano ogni anno il patrono del<br />

paese, S. Antonio Abate, così anche<br />

quest’anno la nostra piccola comunità<br />

ha assistito alla S. Messa celebrata<br />

<strong>da</strong> don Mario Cosulich. Nelle<br />

sue “ prediche” don Mario ricor<strong>da</strong><br />

tutti gli anni i caisolani sparsi per il<br />

mondo e non dimentica mai il nostro<br />

Comunità Chersina<br />

13<br />

anziano Parroco, Mons. Giuseppe<br />

Bandera, che lotta sempre perché<br />

non va<strong>da</strong>no perse le usanze caisolane.<br />

Recentemente il papa<br />

Giovanni Paolo II gli ha conferito il<br />

titolo di “Protonotaro Apostolico”.<br />

Dopo la Messa ci siamo ritrovati<br />

al ristorante per concludere assieme<br />

la giornata che viene allietata tutti gli<br />

anni <strong>da</strong> canzoni popolari, accompagnate<br />

<strong>da</strong>lla fisarmonica del bravo<br />

Sergio Bortulin. Lui è uno dei veterani<br />

di Caisole, perché è nato proprio<br />

lì, nella casa di sua nonna Dolarica.<br />

Dopo la sua non ci sono state altre<br />

nascite in quella casa. In memoria di<br />

queste sue origini, egli ha voluto<br />

celebrare in paese il suo matrimonio<br />

ed il battesimo dell’ultima nata in<br />

casa Bortulin.<br />

ATrieste, per la festa del Patrono<br />

di quest’anno, abbiamo avuto la piacevole<br />

sorpresa della presenza di<br />

Giorgio e Vittoria Bandera, nata<br />

Mikicic. Quest’ultima è nata, cresciuta<br />

e tuttora residente a Caisole<br />

come tutta la sua famiglia, soprannominata<br />

“Luki”, e costituita <strong>da</strong>l padre<br />

Domenico e <strong>da</strong>i figli Valentino e<br />

Daria, oltre che <strong>da</strong> Vittoria.<br />

Sono queste persone che oggi<br />

dobbiamo ringraziare per lo splendore<br />

della nostra chiesa.<br />

Certa di incontrarci ancor più<br />

numerosi il prossimo anno, invio un<br />

saluto a tutti e un invito a partecipare.

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