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L'esodo visto da Gigi Vidris. - Arcipelago Adriatico

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16 Comunità Chersina Maggio 2006 n. 75<br />

Nell’ultimo numero, il 74, del<br />

dicembre 2005, tra le Cronache<br />

dell’Estate chersina 2005, ho riferito<br />

succintamente della pagina dedicata<br />

il 29 luglio, <strong>da</strong> La Voce del Popolo di<br />

Fiume agli Interventi per l’Istria,<br />

Fiume e Dalmazia del Consiglio<br />

regionale veneto, col sottotitolo<br />

Ciambetti: non fare del Leone di<br />

Cherso un casus belli. Ho anche<br />

riprodotto la lettera inviata a La Voce<br />

in merito a quel inopportuno sottotitolo<br />

e <strong>da</strong> La Voce subito pubblicata.<br />

La lettera era firmata <strong>da</strong>l presidente<br />

la Comunità italiana di Cherso, nonché<br />

presidente di quel Consiglio<br />

ANCORA SUL NOSTRO LEONE<br />

CASUS BELLI O CASUS PACIS?<br />

comunale, dr. Nivio Toich, e <strong>da</strong> me<br />

quale vicepresidente provinciale di<br />

Venezia e Consigliere Nazionale<br />

dell’Associazione Nazionale Venezia<br />

Giulia e Dalmazia.<br />

Con chiaro riferimento a quella<br />

lettera, che al casus belli sostituiva<br />

un casus pacis, l’Ufficio Stampa del<br />

Gruppo Consiliare regionale della<br />

Liga Veneta – Lega Nord, ha emesso<br />

l’8 febbraio un comunicato stampa<br />

(a me pervenuto casualmente<br />

dopo oltre un mese) che ben volentieri<br />

pubblichiamo prendendo atto<br />

delle intenzioni che esprime, pur in<br />

una ingenua sottovalutazione delle<br />

COMUNICATO STAMPA<br />

di Luigi - <strong>Gigi</strong> - Tomaz<br />

ragioni politiche che animano l’opposizione<br />

al Leone, apparentemente<br />

giustificate con argomenti storico –<br />

estetici. Il consigliere Ciambetti<br />

doman<strong>da</strong> addirittura scusa ai cittadini<br />

di Cherso e noi che non siamo più<br />

cittadini, ma siamo però figli esuli<br />

dell’isola, ed eredi veri della sua storia,<br />

lo ringraziamo assicurandolo che<br />

la lettera non era rivolta tanto alla<br />

sua frase pronunciata durante una<br />

discussione, quanto al giornale che<br />

l’aveva isolata <strong>da</strong>l suo contesto per<br />

farne addirittura un titolo che aveva<br />

ovviamente impressionato i chersini<br />

de là e de qua <strong>da</strong> mar.<br />

Venezia 08/02/06<br />

CIAMBETTI (LEGA Nord)<br />

Ogni Centro Storico, di piccoli paesi o di grandi città che hanno secoli di vita alle spalle come Cherso, è luogo<br />

della memoria, quindi il luogo dove si ricrea un’armonia, dove il cittadino ritrova un equilibrio tra storia, identità,<br />

ruoli, relazioni economiche, tradizioni e rapporti umani. Nel centro storico c’è la consapevolezza del valore delle.<br />

storia e, contestualmente, il timore di perderete questa memoria, magari per appiattirsi nella omogeneizzazione<br />

generale. Il pericolo è più evidente in quelle località che hanno una forte economia turistica: viste <strong>da</strong> destra o <strong>da</strong><br />

sinistra sono tutte uguali e senza identità, senza storia, senza memoria, alla fine stancano nella loro banalità. Una<br />

delle grandi forze di Cherso, come della vicina Lussino, anche <strong>da</strong> un punto di vista turistico, sta nell’avere una storia<br />

antichissima, una memoria autentica. So bene che storia e memorie si nutrono anche di simboli, di monumenti,<br />

statue. Così queste isole meravigliose, possono giustamente celebrare l’Apoxyomenos di Lisippo, come pure vedere<br />

nel Leone di San Marco un altro grande emblema della storia che proprio qui ha lasciato un segno indelebile,<br />

che non si può cancellare e che invece va riconquistato con l’intelligenza della tolleranza. Quando chiedo cautela<br />

nell’affrontare il tema della ricollocazione nella sede originaria, operazione giustissima e di gran valenza, del Leone<br />

marciano di Cherso, forse posso sembrare troppo prudente: ma la mia è la prudenza di chi, troppe volte nel passato,<br />

ha <strong>visto</strong> svanire occasioni eccezionali per eccessiva fretta o intempestività. Del resto, è nota a tutti la particolare<br />

sensibilità che il nostro partito, la Lega Nord, <strong>da</strong> sempre presta a ai Leoni Marciani. Domando scusa allora, ai cittadini<br />

di Cherso e a quanti seguono con passione questa vicen<strong>da</strong>, se ho <strong>da</strong>to l’impressione di chi sia disinteressato<br />

o, peggio, di chi sottovaluti questa operazione <strong>da</strong> tanti invece attesa. Anch’io sono invece fortemente coinvolto.<br />

Mentre altrove nel mondo assistiamo a scoraggianti episodi, a distruzioni, a van<strong>da</strong>lismi, violenze gratuite, che colpiscono<br />

spesso i simboli e appunto la memoria, <strong>da</strong> Cherso potrebbe giungere invece un grande e bel messaggio di<br />

speranza, pace e civile convivenza, nel segno del recupero della memoria, nel segno del Leone di San Marco e<br />

della storia di questa meravigliosa isola e del suoi primi custodi, i suoi cittadini. Se inquadriamo in questa maniera il<br />

doveroso recupero del Leone Marciano di Cherso credo che tutti, <strong>da</strong>lle autorità pubbliche al più umile, concorderemo<br />

sulla necessità di fare questo gesto di pace e riconciliazione, l’esatto contrario, insomma di un “casus belli” che<br />

nessuno vuole.<br />

Ufficio stampa Gruppo consiliare LIGA VENETA LEGA NORD<br />

Tel. 041.5256360 - Fax 041.5256360<br />

E-mail leganord@consigliovel.1eto.it

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