Gennaio-Aprile - Ex-Alunni dell'Antonianum

More documents

Recommendations

Info

XVIII ASSEMBLEA GENERALE DELLE ASSOCIAZIONI ITALIANE EX ALUNNI Riflessioni sulla giornata di studio di Francesco Angrilli La XVIII Assemblea Generale delle associazioni degli ex-alunni della Compagnia di Gesù si è tenuta quest'anno nel giorno 11 marzo a Villa Cavalietti (Frascati). Essa è stata preceduta, molto opportunamente, da una giornata di studio (10 marzo) nel corso della quale Padre Giuseppe Pittau, Assistente nazionale del Padre Generale, ha presentato alla riflessione dei partecipanti tre conversazioni dai titoli: 1) Vita nella Chiesa; 2) Vita nello Spirito; 3) Inviati nel mondo d'oggi. I titoli e i contenuti di quelle che si sono rivelate poi autentiche meditazioni di elevata spiritualità sono stati ispirati dal 1° Decreto della 33 a Congregazione Generale della Compagnia di Gesù. P. Pittau, dopo aver accennato alle caratteristiche delle due importanti Congregazioni Generali pre- Anche sui propri ex-alunni il sigillo della Compagnia col nome di Gesù cedenti (la 31" e la 32 a ) che avevano costituito un momento di discussione sui nuovi indirizzi da dare alla Compagnia per adattarne la vita al concilio Vaticano II, ha messo in evidenza come la 33" Congregazione sia stata un momento di pace, di serenità e di grande unione degli animi. Da una attività di analisi si è passati ad un lavoro di «consolidamento dinamico» impostato «più sulle opere che sulle parole». Infatti il titolo del Decreto 1° è «Compagni di Gesù inviati nel mondo d'oggi». La Compagnia si considera una piccola parte della Chiesa, al servizio della Chiesa, inviata dalla Chiesa. Anche gli ex-alunni devono collaborare all'apostolato della Compagnia e partecipare alla vita della Compagnia sia come singoli che come associazione, incrementando la visione sociale e partecipativa e combattendo l'individualismo. È chiaro che la Compagnia è un ordine di Presbiteri ma altrettanto chiaramente al punto 47 del Decr. 1° è scritto: «... dobbiamo perseguire una collaborazione più stretta con i laici, rispettando e promuovendo la loro propria responsabilità e vocazione nella Chiesa e nel mondo». Infatti Dio opera attraverso mediazioni e perciò bisogna essere disponibili a collaborare col Papa e con i Vescovi in uno sforzo ecclesiale totale di partecipazione. Emerge una nuova visione del popolo cristiano e della collaborazione tra laici e religiosi. La Compagnia si sente impegnata a promuovere la crescita di associazioni di formazione permanente, di comunità apostoliche e di comunità educative, in tale progetto devono inserirsi anche le associazioni degli ex-alunni. Ovviamente senza preparazione è impossibile adempiere qualunque missione. Prima di tutto è opportuno ricercare le condizioni necessarie per poter procedere a tale preparazione. Il primo requisito è la fede di Gesù Cristo che è l'origine e il fine della salvezza. La consapevolezza della fedeltà di Dio deve generare fermezza e fiducia. L'intelligenza deve essere tesa alla ricerca della Veri-
tà attraverso i segni di realtà invisibili, i segni della vita quotidiana, i segni della storia. Il secondo requisito è il senso di umiltà che discende dalla fede: il riconoscere di avere sbagliato e di doversi convertire; avere il senso dei limiti della natura umana e riconoscere contemporaneamente la presenza in noi della grandezza che viene da Dio. Errori tipici e diffusi sono l'eccesso di lavoro che ci estrania dagli altri e ci disumanizza. Un senso di noia per la monotonia con cui organizziamo la nostra vita religiosa. L'attaccamento ai beni materiali, ovvero la mancata ricerca del senso di distacco e di povertà. Il terzo requisito è la ricerca di una profonda integrazione tra vita spirituale e vita apostolica. Il lavoro apostolico è importante ma è valido solo se è svolto in unione con Dio. Per poter essere «contemplativi nell'azione» l'esperienza degli Esercizi è fondamentale. È necessario essere totalmente disponibili fino all'abnegazione». Negli ultimi anni, forse da parte di molti, non si conosceva più il significato di tale parola. E necessario raggiungere una grande libertà e mobilità intcriore. Ci sono i classici consigli pratici che possono aiutarci molto, creando i presupposti e le condizioni necessarie per una vera crescita spirituale. È importante curare il ritmo della propria vita, avere degli orari con alternanza di riposo, attività e contemplazione; i ritmi aiutano anche nella vita di relazione sociale e comunitaria. Bisogna essere capaci di comunicare la gioia nella propria comunità, se si è troppo stanchi e affaticati e si vive seguendo orari strani non ci sarà possibile incontrare gli altri con la dovuta serenità di spirito. Sono messe in evidenza l'utilità dell'esame di coscienza particolare quotidiano e le tecniche di «discernimento» applicate alle situazioni che il mondo di oggi ci possono presentare. P. Pittau che è stato per molti anni Rettore dell'università Sophia dei Gesuiti in Giappone, dove si è fatto molto apprezzare e dove è stato conosciuto e incontrato per la prima volta dal Santo Padre, ci ha invitato con molto calore ad avere una sincera apertura verso i nuovi modi di pensare e verso le nuove culture ricordando le imprese veramente eccezionali compiute da grandi rappresentanti della Compagnia quali Matteo Ricci, Alessandro Vallignani, Roberto de Nobili, Martino Martini e Ruggero Ruggeri, i quali, seguendo le imprese di San Francesco Saverio, seppero accostarsi a realtà culturali molto diverse della loro con grande rispetto, capacità di comprensione e libertà di spirito, essendo animati da una sicura e profonda fede in Dio ed essendo dotati di intelligenza e cultura di prim'ordine, e di un coraggio veramente straordinario. Trattando il terzo tema «Inviati nel mondo d'oggi» P. Pittau ci ha incitato ad essere animati di una «fede vivente che si esprime in opere di amore e di giustizia», ricordando che «la missione della Compa- gnia consiste nella salvezza integrale del genere umano in Cristo Gesù...». Tra gli uomini d'oggi è diffusa «... una atmosfera materialista e una ricerca esclusiva dell'autonomia umana...», (p. 35 Decr. 1°). È in atto una crisi della ;' fede che fa affiorare «... un ateismo teorico, pratico e istituzionale» (p. 35 Decr. 1°). Tale visione comporta il non riconoscimento «della dignità della persona umana e conduce alla rovina della stessa natura creata». Oltre a questi aspetti negativi esistono tuttavia dei segni che ci aiutano a sperare; come l'aumento del senso di solidarietà tra gli uomini e la non acccttazione fatalistica, soprattutto tra i giovani, delle si- I tuazioni di miseria e di oppressione. Inoltre si nota il ' crescere della vitalità della Chiesa Cattolica che si manifesta in nuove forme di vita comunitaria e parrocchiale che si applicano alla promozione della pace e della giustizia. All'inizio della 33 d Congregazione Generale Papa Giovanni Paolo II ha rinnovato alla Compagnia «il mandato di affrontare il problema dell'ateismo e di collaborare al profondo rinnovamento che si impone alla Chiesa in un mondo secolarizzato»; l'ha incoraggiata «... a dedicare particolare attenzione all'ecumenismo, ai rapporti con le altre religioni e al compito di un'autentica inculturazione». (p. 37 Decr. 1°) e infine l'ha invitata alla cura dei «... ministeri tradizionali della Compagnia quali: il rinnovamento della vita cristiana, l'educazione della gioventù, la formazione del clero, lo studio della filosofia e della teologia, la ricerca nella cultura umanistica e scientifica, l'evangelizzazione missionaria», (p. 37 Decr. 1°). Ovviamente, nel rispetto di limiti di capacità e di competenze relative al nostro diverso stato, la missione assegnata dal Papa alla Compagnia coinvolge anche i laici, come gli ex-alunni, che con la Compagnia desiderano collaborare. I compiti specifici delle associazioni degli exalunni sono stati formulati anche in base ai risultati della discussione che ha seguito la seconda conversazione. In sintesi siamo invitati a promuovere le attività che portano ad accrescere il senso comunitario delle associazioni che devono sentirsi «una sola famiglia» (P. Generale). Si ritiene altresì importante continuare nell'opera dei collegi in cui gli ex-alunni possono ri- I versare quello che hanno ricevuto. A tal fine è ritenuto molto utile procedere ad una attenta programmazione organizzativa delle associazioni favorendo nei Consigli la presenza di rappresentanti delle varie fascie di età. Strumenti di notevole utilità sono anche la diffusione di cataloghi degli appartenenti alle associazioni e le riviste periodiche che informano sulle attività delle associazioni. Si consiglia di favorire la partecipazione delle famiglie alle attività associative. P. Pittau ha raccomandato inoltre che le associazioni si inseriscano nei programmi diocesani e nazionali curando le comunicazioni col Vescovo che deve
Page 1 and 2: RIVISTA • QUADRIMESTRALE DEGLI EX
Page 3: Come tecnico sono abituato a redige
Page 7 and 8: L'ATEISMO DEGLI ITALIANI corso di c
Page 9 and 10: II ballo di mezzanotte ...27,28,29
Page 11 and 12: LUIGI GEDDA ha legato il suo nome a
Page 13 and 14: STUDENTI LAUREATI nell'anno 1982-19
Page 15 and 16: STUDENTI LAUREATI nell'anno 1982-19
Page 17 and 18: Una delle formazioni partecipante a
Page 19 and 20: PETRARCA VOLLEY oggi è in A1 II co
Page 21: Anniento rag. Mario Avanzi dr. Ales

Gennaio-Aprile - Ex-Alunni dell'Antonianum

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?