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senso diffuso di amicizia e solidarietà,
del piacere di lavorare assieme sostenuti
da speranze condivise.
L’ultima sezione del libro è riservata
all’immigrazione che nel distretto di
Sassuolo comincia fin dagli anni ‘30
del secolo scorso per raggiungere
numeri da record nel secondo dopoguerra.
Immigrati dalla montagna
modenese-reggiana
poi da tutte le regioni
d’Italia, in particolare
dal sud, e infine dal
mondo raccontano
la loro storia:
famiglie, mestieri
e paesi di origine,
vita in ceramica,
speranze
di ieri e di
oggi…
Oltre all’evoluzione
della ceramica
le testimonianze
consentono
di ridisegnare anche
la realtà umana e
sociale dei comuni del
distretto e tutta la loro ‘bio-
diversità’. Conoscere questa nuova
identità del territorio e ‘conviverla’ in
modo più positivo per tutti è un altro
degli obiettivi (non certo il più facile)
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del Progetto.
Assieme al volume è stata realizzata
una “storia per immagini” su dvd con
il medesimo titolo Il lavoro. Tra fabbrica
e vita. Si apre con il discorso,
buona parte in dialetto, con cui Pietro
Marazzi nel 1975 ha inaugurato i
nuovi forni dell’omonima fabbrica.
Altri brani di rari audiovisivi
degli anni ’60-’70,
immagini e musiche
di oggi accompagnano
la rapida
sequenza di
interviste. Con
in più la vivacità
delle voci
e dei volti, si
riconferma
l’originalità e
la ricchezza
della storia
degli uomini e
donne “che
hanno fatto la
ceramica”. Storia
che continua e che
il Progetto Manodopera
si propone di raccontare
e conservare perché possa
durare a lungo anche nella memoria
individuale e collettiva.
f.genit@tin.it
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CERCULTURA
1- Mario Pellacani alla centralina di controllo dei nuovi
forni a tunnel, Ceramica 7bello, primi anni ‘70.
2 - Prevalgono i “grembiuli azzurri” tra gli operai in
uscita dalla Ceramica Cerdisa
3 - Un gruppo di operaie posa in occasione di un
rinfresco alla Ceramica Cerdisa
4 - Bella foto ricordo di operai e loro familiari per la
festa alla Ceramica Ricchetti, anni ‘60.
5 - Nobili Marianna, a sinistra, e una collega della scelta
alla Ricchetti, primi anni ‘70.
6 - Caterina Caselli “casco d’oro” tra le piastrelle della
sua 7bello, inaugurata nel 1970 in via Ghiarola Vecchia
a Fiorano.
7 - Suggestiva panoramica dell’immediato dopoguerra
sulla Ceramica Carani & Giglioli di Veggia (RE),
inaugurata nel 1926. Aldilà del Secchia, si delinea il lato
sud-ovest di Sassuolo.
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2008 gennaio/febbraio CER 117