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ITALIA E SPAGNA,<br />
divise da dimensione<br />
ed organizzazione<br />
di Simona Storchi<br />
Il processo di globalizzazione<br />
dell’economia scuote <strong>il</strong> settore<br />
delle piastrelle di ceramica, in Italia<br />
come in Spagna. A subirne maggiormente<br />
le conseguenze, soprattutto dal<br />
punto di vista dell’erosione della redditivià,<br />
sono le piccole e medie imprese<br />
al di sotto dei 40 m<strong>il</strong>ioni di euro di<br />
fatturato. A reggere, invece, sono le<br />
grandi aziende e i gruppi di imprese<br />
che, grazie ad una spinta a<strong>per</strong>tura al<br />
commercio estero e ad un’organizzazione<br />
aziendale strutturata, sono in<br />
grado di migliorare la qualità dell’offerta<br />
e di governare i processi di internazionalizzazione.<br />
Ad analizzare i b<strong>il</strong>anci delle imprese<br />
italiane e spagnole e a tracciare le previsioni<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> biennio 2008-2009 è<br />
l’Osservatorio economico di Prometeia<br />
su dati di b<strong>il</strong>ancio della Banca Popolare<br />
dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna (“Analisi di<br />
b<strong>il</strong>ancio, i b<strong>il</strong>anci dei gruppi e delle<br />
imprese italiane produttrici di piastrelle<br />
di ceramica”). Dallo studio emerge<br />
chiaramente come i fattori-chiave <strong>per</strong><br />
la tenuta, in Italia e in Spagna, in un<br />
contesto economico contraddistinto<br />
dal boom delle produzioni low cost, sia<br />
proprio la capacità di innovare <strong>il</strong> prodotto,<br />
di dotarsi di un management<br />
con competenze elevate e puntare ai<br />
mercati emergenti. Fattori, questi, che<br />
sono più fac<strong>il</strong>mente ad appannaggio<br />
delle imprese di maggiori dimensioni<br />
rispetto alle piccole e medie imprese<br />
che risentono di più delle tensioni<br />
competitive in atto.<br />
Dal 2006 le imprese italiane produttrici<br />
di piastrelle hanno aumentato i<br />
propri margini sulle vendite (pur in<br />
presenza di un aumento consistente<br />
dei costi o<strong>per</strong>ativi, conseguente all’incremento<br />
dei prezzi internazionali<br />
delle materie prime). “Sia la redditività<br />
della gestione caratteristica (Roi) - dice<br />
Luigi Bidoia, partner di Prometeia -<br />
che la redditività del capitale proprio<br />
(Roe) sono risultate leggermente in<br />
recu<strong>per</strong>o. Il 2006 è stato caratterizzato<br />
anche da una crescita del valore della<br />
produzione prossima al 7% dopo un<br />
quinquennio contraddistinto da uno<br />
sv<strong>il</strong>uppo moderato”. Valori che <strong>per</strong>ò<br />
vengono erosi da tensioni competitive<br />
interne al settore tanto che Bidoia<br />
parla di “una redditività media rimasta<br />
su livelli scarsamente remunerativi”.<br />
Anche le imprese spagnole, seppur a<br />
fronte di uno scenario macroeconomico<br />
più favorevole e una crescita ancora<br />
in territorio positivo, vedono <strong>il</strong> Margine<br />
O<strong>per</strong>ativo Lordo (Mol) in calo del<br />
2% e, di conseguenza, in peggioramento<br />
sia <strong>il</strong> Roi che <strong>il</strong> Roe. “Le imprese<br />
spagnole non sono state in grado di<br />
fronteggiare i significativi aumenti dei<br />
prezzi delle materie prime evidenziando<br />
una riduzione dei margini sulle<br />
vendite”, analizza Bidoia. Nel 2006 <strong>il</strong><br />
valore della produzione, come è accaduto<br />
<strong>per</strong> le imprese italiane, è cresciuto<br />
di oltre <strong>il</strong> <strong>10</strong>% (a seguito dell’aumento<br />
dei prezzi di vendita). “La redditività<br />
più elevata è, in Spagna come<br />
in Italia, ad appannaggio delle imprese<br />
con fatturato su<strong>per</strong>iore ai 40 m<strong>il</strong>ioni,<br />
poco remunerativa è invece la redditività<br />
delle aziende più piccole che,<br />
negli ultimi quattro anni, si è aggirata<br />
attorno al 3%. Il divario tra questi due<br />
raggruppamenti di imprese è in crescita<br />
dal 2003”, spiega Bidoia.<br />
La partita si gioca quindi, in Italia<br />
CERFINANZA<br />
La comparazione dei<br />
b<strong>il</strong>anci dei due<br />
principali paesi<br />
produttori europei<br />
mostra andamenti<br />
divergenti<br />
2008 gennaio/febbraio CER <strong>10</strong>5