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come in Spagna, su chi riesce ad essere
maggiormente competitivo in un
mercato sempre più globale. “Il settore
è contraddistinto da due modelli organizzativi
diversi e, di conseguenza, da
due velocità - dice Susanna Rubbiani,
responsabile Servizio analisi di bilancio di
Banca Popolare dell’Emilia-Romagna -.
Da un lato abbiamo i gruppi internazionalizzati
e le grandi imprese che, a
prescindere dai fatturati, sono dotati
di una struttura organizzata, vocati
all’export e avvantaggiati dalla delocalizzazione
produttiva; dall’altro abbiamo
le piccole e medie imprese che
lavorano sul mercato nazionale ed
europeo e faticano a tenere il passo in
un contesto caratterizzato dal caromaterie
prime, dal caro-petrolio in primis,
dal cambio euro-dollaro, dai tassi
di interesse in crescita”. Per intercettare
la domanda proveniente da nuovi
mercati, presidiare i mercati di destinazione
e utilizzare la crescente offerta
di manodopera a basso costo il modello
vincente è quello del gruppo.
“Anche le grandi aziende, nonostante
si siano dotate di strategie aggressive e
registrino buoni risultati sono nella
fase del salto di qualità - continua
Rubbiani -. Una scelta onerosa, ma
sempre più indispensabile, che spesso
si innesta in una fase di passaggio
generazionale”. Analizzando i dati di
bilancio, in Italia le grandi imprese
(sopra i 40 milioni di fatturato) presentano
una buona redditività a partire
dal 2001. Ma risultati ancora
migliori li hanno registrati le aziende
che operano nell’ambito di gruppi
internazionalizzati: nell’ultimo biennio
la redditività della loro gestione carat-
19,0
17,0
15,0
13,0
11,0
9,0
7,0
Produttori di piastrelle italiani e spagnoli a confronto.
Redditività della gestione caratteristica (Roi)
teristica ha superato il 10%. “La dimostrazione
- sottolinea Prometeia - di
come le strategie di internazionalizzazione
produttiva siano premianti”. Le
PMI invece dal 2003 stanno assistendo
ad un continuo assottigliamento
della redditività generale. La strada da
percorrere, soprattutto per le piccole
imprese, sembra essere quindi quella
di condividere con altre imprese strategie
di internazionalizzazione produttiva.
“La soluzione per la piccola
impresa è quella di diventare parte di
un gruppo per sfruttarne le sinergie e
avvantaggiarsene - prosegue Rubbiani
- e, di conseguenza, entrando in questo
sistema di imprese, di strutturarsi
meglio in quanto parte di un gruppo”.
Per il prossimo biennio (2008-
2009) Prometeia ipotizza un rallenta-
CERFINANZA
5,0
90 92 94 96 98 00 02 04 06
Imprese italiane fatt. > 40 mil euro
Imprese spagnole fatt. > 40 mil euro
Grandi imprese italiane in gruppi internazionali
Fonte: Confindustria Ceramica/Prometeia “Osservatorio previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle di
ceramica - dicembre 2007
mento dei costi operativi e una stabilizzazione
del tasso di cambio eurodollaro.
In questo scenario il partner
del centro studi bolognese sostiene
che “le imprese italiane produttrici di
piastrelle potranno evidenziare un
ulteriore miglioramento della situazione
economico-finanziaria”. Sull’evoluzione
della redditività complessiva del
settore, infine, potrebbero influire gli
interventi sulla fiscalità delle imprese
contenuti in finanziaria. “Ma mentre
potrebbe essere positiva la manovra
sul cuneo fiscale (già in vigore) - conclude
Bidoia -, risulta più incerta la
stima degli effetti della riforma della
tassazione dei redditi di impresa (IRES
e IRAP) prevista dalla Legge Finanziaria
2008”.
simona.storchi@gmail.com
2008 gennaio/febbraio CER 107