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Informatore Botanico Italiano - Council of Europe

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6 INFoRMatoRe BotaNIco ItalIaNo, 44 SuPPl. 4, 2012<br />

europea, riprende quanto sollecitato dal consiglio di europa attraverso l’attività della convenzione di<br />

Berna, e chiede agli Stati Membri di controllare l’introduzione intenzionale negli ambienti naturali<br />

delle specie non locali.<br />

a livello globale sempre nel 1992, è la convenzione per la diversità Biologica di Rio de Janeiro che<br />

dedica ampio spazio al tema delle specie esotiche invasive, e adotta Principi e diverse linee Guida che<br />

permettono ai Paesi che aderiscono alla convenzione di utilizzare e confrontare tecniche e strumenti<br />

di controllo e monitoraggio oltre che di scambiare le proprie esperienze e agire in modo coordinato e<br />

sinergico rispetto a questa comune minaccia.<br />

anche nell’ambito della convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna<br />

e flora selvatiche minacciate di estinzione (cIteS) è stata emanata una risoluzione che invita gli Stati<br />

firmatari a considerare anche gli aspetti potenzialmente invasivi delle specie oggetto di importazione.<br />

a livello comunitario l’unione europea ha recepito la cIteS con il Regolamento 338/97 prevedendo,<br />

tra l’altro, la possibilità di includere nell’allegato B specie per le quali si è stabilito che l’inserimento di<br />

individui vivi nell’ambiente naturale delle comunità costituisce un pericolo ecologico per alcune specie<br />

di fauna e di flora selvatiche indigene della comunità.<br />

Per quanto riguarda inoltre le sole specie vegetali, la convenzione internazionale per la protezione delle<br />

Piante (IPPc) e l’organizzazione intergovernativa regionale per il Mediterraneo (ePPo) hanno negli<br />

ultimi anni, attraverso l’emanazione di raccomandazioni, favorito e supportato azioni volontarie nell’ambito<br />

del settore commerciale sia pubblico che privato.<br />

Questo breve excursus testimonia l’interesse alla tematica non solo a livello comunitario e nazionale ma<br />

globale e in questo senso, il codice di comportamento completa il quadro delineato contribuendo in<br />

modo significativo alla conservazione della biodiversità.<br />

Maria carmela Giarratano Nicoletta tartaglini<br />

(Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Focal Point Nazionale per la GSPC<br />

Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare presso Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare<br />

Dirigente Ad Interim Divisione II Tutela della Biodiversità) Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare)

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