Ethan Frome - Proloco Scorrano

del fondo antico. Tra la scuola e la biblioteca non vi è però
complementarità, ciascun istituto viaggia da solo. L'unica cosa in comune è
la persona del bibliotecario, che svolge anche le funzioni di maestro.
Purtroppo, dalle disposizioni che dà il Grande, si nota che il regolamento,
previsto dal Donbattista, non viene rispettato, inoltre si affaccia il problema
della struttura, che sarà una costante per la vita della biblioteca.
Dunque, un piccolo centro come Scorrano, nel secolo dei lumi, oltre alla
scuola pubblica, ha una biblioteca destinata all'uso pubblico, costituita
attraverso una donazione, così come la gran parte delle biblioteche di
identica tipologia. Parliamo di biblioteca destinata all'uso pubblico e non di
biblioteca pubblica, poiché la biblioteca appartiene alla Chiesa capitolare
di Scorrano e non ad una istituzione pubblica, possiamo parlare quindi di
biblioteca ottriata, cioè concessa ad uso pubblico. 70
Per anni, la biblioteca scorranese sarà l'unica biblioteca in Terra
d'Otranto ad uso pubblico, insieme alla De Leo di Brindisi fondata nel
1798, infatti la “Piccinno” di Maglie rimane abbandonata dalla fine del
Settecento sino alla fine del secolo scorso e la comunale Fontò di Gallipoli,
fondata nel 1825, inizia l’attività pubblica solo nel 1844. 71
L'arrivo dei francesi provoca non solo un terremoto nella vita
amministrativa, anche se positivo, ma anche nella vita sociale. Infatti i
francesi sono pervasi ancora da uno spirito giacobino, vengono così
emanati, prima da Giuseppe Bonaparte, poi da Gioacchino Murat, decreti
che prevedono la soppressione degli Ordini religiosi, con il regolamento
circa la compilazione dei verbali di consegna dei beni.
Sono molti i conventi che vengono chiusi, uno di questi è il convento dei
70 G. PISANÒ, Dalla biblioteca ottriata alla biblioteca pubblica, Bari, Editrice Tipografica,
1998, pp. 19 s.
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71 Cfr. G. PISANÒ, Contributi alla storia delle biblioteche salentine. Le Comunali di Maglie
e Gallipoli, Galatina, Congedo, 1995.