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Noi credevamo - Istituto di Istruzione Superiore "Giovanni Falcone"

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FALCONEXPRESS<br />

21<br />

perso il potere temporale<br />

perché ha un potere temporale<br />

simbolico, ma effettivo<br />

in uno Stato piccolo<br />

che si chiama Città<br />

del Vaticano, e questo gli<br />

consente – come <strong>di</strong>cono<br />

Pio IX e Leone XIII – un’autonomia<br />

spirituale, dato<br />

che il potere temporale<br />

serve proprio a questo; è<br />

sempre stato in funzione<br />

dell’autonomia spirituale<br />

dei papi dall’influenza<br />

dei vari imperatori e re. I<br />

liberali certamente non<br />

volevano l’interesse della<br />

Chiesa e al <strong>di</strong> là dello<br />

slogan apparentemente<br />

innoquo e pacifico <strong>di</strong><br />

Cavour – libera Chiesa in<br />

libero Stato – lo scopo dei<br />

liberali era precisamente<br />

quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere la<br />

Chiesa. Se come popolo e<br />

come Chiesa non siamo<br />

scomparsi dalla storia, lo<br />

dobbiamo all’onnipotenza<br />

della Provvidenza <strong>di</strong>vina<br />

che riesce a tirar fuori<br />

da male un bene maggiore.<br />

Dunque è vero ciò che<br />

<strong>di</strong>ce Paolo VI, ma alla luce<br />

delle osservazioni che le<br />

ho appena fatto.<br />

Il comune sentire cattolico<br />

delle popolazioni<br />

italiane avrebbe<br />

qunque potuto servire,<br />

secondo lei, da collante<br />

identitario <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa<br />

opzione risorgimentale.<br />

Magari nella<br />

21<br />

<strong>di</strong>rezione del federalismo<br />

neoguelfo?<br />

Non c’è dubbio. Nella versione<br />

neoguelfa non credo,<br />

perché Gioberti è un<br />

personaggio particolare<br />

– mazziniano, rivoluzionario,<br />

il quale ha sposato<br />

tutte le tesi della<br />

modernità. Sicuramente<br />

però nella versione rosminiana.<br />

Tenga presente<br />

che nell’Ottocento erano<br />

tutti d’accordo a trovare<br />

una forma <strong>di</strong> unificazione,<br />

la chiamavano Lega,<br />

a cominciare dal papa.<br />

Quando poi, però, i Savoia<br />

hanno voluto fare da<br />

sé contro gli altri, allora<br />

è chiaro che gli altri sono<br />

stati spodestati in modo<br />

illegittimo e con la violenza.<br />

Augusto Del Noce affermava<br />

che “il Risorgimento<br />

è stato un<br />

capitolo della storia<br />

dell’imperialismo inglese”.<br />

In effetti si dovrebbe<br />

stu<strong>di</strong>are a<br />

fondo il contesto internazionale<br />

nel quale<br />

il Risorgimento ebbe<br />

luogo. In questo senso,<br />

posto che l’idealismo<br />

a tinte fosche <strong>di</strong><br />

un Mazzini nulla poteva<br />

in concreto, <strong>di</strong>venta<br />

fondamentale la<br />

domanda se, al successo<br />

del processo unitario,<br />

hanno contribuito<br />

più la spregiu<strong>di</strong>catezza<br />

machiavellica della<br />

<strong>di</strong>plomazia <strong>di</strong> Cavour<br />

e le capacità strategiche<br />

<strong>di</strong> un guerrigliero<br />

come Garibal<strong>di</strong> oppure<br />

l’appoggio in funzione<br />

antiaustriaca <strong>di</strong> Napoleone<br />

III, che cercava<br />

<strong>di</strong> affermare anche<br />

attreverso la nascita<br />

<strong>di</strong> un regno dell’Italia<br />

del Nord, l’egemonia<br />

francese in Europa<br />

e l’aiuto finanziario<br />

e propagan<strong>di</strong>stico<br />

dell’Inghilterra all’impresa<br />

dei mille, aiuto<br />

finalizzato ad imprimere<br />

nel me<strong>di</strong>terraneo,<br />

a <strong>di</strong>spetto anche<br />

della Francia, l’egemonia<br />

navale inglese (non<br />

si <strong>di</strong>mentichi che i Borboni<br />

aveva tolto all’Inghilterra<br />

l’appalto delle<br />

miniere <strong>di</strong> sale e che<br />

quella napoletana era<br />

una marina concorrenziale<br />

per l’inglese).<br />

Certamente, non c’è dubbio;<br />

il Risorgimento è stato<br />

un’opera coloniale,<br />

non solo dell’Inghilterra<br />

ma anche della Francia;<br />

del resto la Seconda<br />

Guerra d’In<strong>di</strong>pendenza è<br />

stata vinta con l’intervento<br />

determinante <strong>di</strong> Napoleone<br />

III, noi abbiamo<br />

sempre perso, sia la Prima<br />

Guerra d’In<strong>di</strong>pendenza<br />

che la Terza. Non è questo

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