Noi credevamo - Istituto di Istruzione Superiore "Giovanni Falcone"
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FALCONEXPRESS<br />
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Paolo Bonolis, Carlo Conti: alunni che quasi quasi stanno<br />
per superare i maestri.<br />
SESTA POSIZIONE: i premi Nobel. Attualmente sono<br />
<strong>di</strong>ciannove e dal 1906, con il premio a Giosuè Carducci<br />
per la letteratura e a Camillo Golgi per la me<strong>di</strong>cina, anche<br />
se non tutti gli anni, portano in trionfo l’Italia. Vale<br />
la pena ricordarli: Giosuè Carducci, Grazia Deledda,<br />
Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio<br />
Montale e Dario Fo per la letteratura; Camillo Golgi,<br />
Daniel Bovet, Salvador Luria, Renato Dulbecco<br />
e Rita Levi Montalcini per la me<strong>di</strong>cina; Ernesto Teodoro<br />
Moneta per la Pace; Guglielmo Marconi, Enrico<br />
Fermi, Emilio Gino Segrè, Carlo Rubbia, Riccardo<br />
Giacconi per la Fisica; Giulio Natta per la chimica;<br />
Franco Mo<strong>di</strong>gliani per l’economia.<br />
QUINTA POSIZIONE: Giorgio Perlasca. Funzionario<br />
e commerciante italiano, non è un eroe per le sue funzioni<br />
lavorative. Aderì fin da subito al Partito Fascista,<br />
ma quando avvenne l’armistizio tra l’Italia e gli Alleati<br />
l’8 settembre 1943, si trovava a Budapest per motivi <strong>di</strong><br />
lavoro e non aderì alla Repubblica Sociale Italiana. Ricercato<br />
dai tedeschi, chiese aiuto all’ambasciata spagnola.<br />
Quando il console spagnolo se ne andò da Budapest,<br />
Perlasca si finse tale e fu immerso nel traffico<br />
degli ebrei. Con timbri e passaporti falsi, Giorgio Perlasca<br />
riuscì a salvare da morte certa più <strong>di</strong> cinque mila<br />
ebrei. Ma quando i sovietici invasero l’Ungheria, Perlasca<br />
scappò dalla città perché era perseguitato. Solo<br />
negli anni ’80 è venuta a galla la sua storia. Dal 23 settembre<br />
1989 per Israele è “GIUSTO TRA LE NAZIONI”.<br />
Morì a Padova nel 1992. Nel 2002 Luca Zingaretti ha<br />
interpretato Giorgio Perlasca in “Perlasca. Un eroe italiano”,<br />
in occasione della giornata della memoria.<br />
QUARTA POSIZIONE: Salvo D’Acquisto. Napoletano,<br />
muore da eroe a quasi (e soli) 23 anni, il 23 settembre<br />
1943. Si arruola volontario nell’Arma dei Carabinieri e<br />
quando l’Italia entra in guerra parte sempre volontario<br />
per l’Africa settentrionale. Nonostante la <strong>di</strong>visa, Salvo<br />
era <strong>di</strong> animo calmo e gentile e negli suoi ultimi mesi <strong>di</strong><br />
vita aveva fatto progetti per il futuro: aveva conosciuto<br />
una ragazza con la quale sognava <strong>di</strong> costruire una<br />
famiglia, ma il destino e soprattutto il suo coraggio lo<br />
portarono ad altro. Poco dopo l’armistizio un reparto<br />
<strong>di</strong> SS si installò a Torrimpietra, un piccolo borgo dove<br />
lavorava Salvo. Un giorno, mentre i tedeschi stavano<br />
rovistando in una casa abbandonata, esplose una<br />
bomba a mano accidentalmente, uccidendo un soldato<br />
tedesco. Come vendetta, il comandante nazista<br />
imprigionò ventidue uomini con l’obiettivo <strong>di</strong> fucilar-