13.06.2013 Views

Linee guida per la digitalizzazione del materiale ... - ICCU - Sbn

Linee guida per la digitalizzazione del materiale ... - ICCU - Sbn

Linee guida per la digitalizzazione del materiale ... - ICCU - Sbn

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

d) Aspetti <strong>per</strong>cettivi, cognitivi e tecnici nel<strong>la</strong> visualizzazione dei documenti<br />

cartografici digitali 66<br />

Quale è il punto discriminante che definisce <strong>la</strong> leggibilità di un documento cartografico digitale<br />

riprodotto a partire da un originale analogico (il più <strong>del</strong>le volte cartaceo)? La risposta a questa<br />

domanda può aiutarci a mettere a fuoco una questione assai complessa, nel<strong>la</strong> quale sono in gioco<br />

aspetti tecnici (risorse tecnologiche di produzione, distribuzione, fruizione), amministrativi e legali<br />

(protezione dei diritti), politico-culturali (definizione <strong>del</strong>le modalità di accesso ai documenti ed<br />

eventuali limitazioni di accesso), e infine <strong>per</strong>cettivi e cognitivi (modalità di <strong>per</strong>cezione a fini<br />

conoscitivi di quanto è rappresentato nel documento nonché <strong>del</strong> documento nel suo complesso).<br />

Vediamo innanzitutto di comprendere meglio in quale modo un documento cartografico<br />

rappresenti ed espliciti un certo numero di conoscenze re<strong>la</strong>tive ad un determinato territorio,<br />

informandoci sul<strong>la</strong> sua estensione, le sue caratteristiche fisiche, ecc. Si osservi, ad esempio, una<br />

carta geografica <strong>del</strong>l’Italia in un qualsiasi at<strong>la</strong>nte: <strong>la</strong> nostra capacità di comprender<strong>la</strong> fa riferimento,<br />

da una parte, al riconoscimento <strong>del</strong><strong>la</strong> forma rappresentata in rapporto ad un mo<strong>del</strong>lo astratto<br />

interiorizzato, secondo <strong>la</strong> nota definizione «l’Italia è una peniso<strong>la</strong> a forma di stivale»; dall’altra, un<br />

insieme di convenzioni grafiche (colore, tratteggio, simbolismi, ecc.) descrivono il contenuto di<br />

quel<strong>la</strong> sagoma in modo abbastanza semplice: l’orientamento è definito dal rapporto con i punti<br />

cardinali, l’estensione e le distanze dal rapporto di sca<strong>la</strong>, l’altimetria dal colore e/o dal tratteggio,<br />

ecc.<br />

Nel<strong>la</strong> lettura <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra carta, si verifica cioè un procedimento <strong>per</strong>cettivo e cognitivo <strong>per</strong> il<br />

quale siamo in grado di riconoscere <strong>la</strong> forma che abbiamo davanti, e di legger<strong>la</strong> nel dettaglio. Ma<br />

tale possibilità, ed è questo un elemento di fondamentale importanza, è garantita innanzitutto dal<br />

fatto che davanti al<strong>la</strong> nostra pagina d’at<strong>la</strong>nte noi saremo sempre in grado, similmente a quanto<br />

avviene <strong>per</strong> quel processo definito da Gombrich «trial and error» 67 (prova ed errore), di passare<br />

dal<strong>la</strong> visione d’insieme a quel<strong>la</strong> di dettaglio e viceversa, e che questo avverrà ripetutamente, vale a<br />

dire almeno fino a quando le re<strong>la</strong>zioni dei diversi dettagli, vuoi con l’insieme vuoi con altri dettagli<br />

ritenuti significativi, non si saranno disposte a formare un’impalcatura <strong>per</strong>cettiva capace di<br />

sostenere una vera e propria es<strong>per</strong>ienza conoscitiva. La psicologia <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>per</strong>cezione stabilisce,<br />

infatti, che «nel<strong>la</strong> rappresentazione in generale, <strong>la</strong> forma è un requisito preliminare e<br />

indispensabile <strong>per</strong> <strong>la</strong> caratterizzazione <strong>per</strong>cettiva <strong>del</strong> contenuto» 68 ; il che equivale a dire che<br />

l’assenza di forma (poco importa se concreta o astratta) è di ostacolo se non d’impedimento<br />

all’organizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>per</strong>cezione visiva in es<strong>per</strong>ienza cognitiva.<br />

Torniamo allora al<strong>la</strong> carta <strong>del</strong>l’Italia. Fino a che il nostro foglio d’at<strong>la</strong>nte ce <strong>la</strong> mostrerà <strong>per</strong><br />

intero, sapremo associare a quel<strong>la</strong> determinata forma - lo stivale - un insieme di contenuti di varia<br />

complessità che formano, nel loro complesso, una nozione condivisa, l’Italia appunto. Ma se noi<br />

66<br />

Testo a cura di Piero Falchetta. Il testo integrale di questo intervento è stato pubblicato con il titolo: La<br />

visualizzazione dei documenti cartografici digitali, in Biblioteche ogg", 22 (2004), n. 5, p. 53-55.<br />

67<br />

Ernst Gombrich, Art and Illusion, London, Phaidon Press, 1960.<br />

68<br />

Rudolf Arnheim, Verso una psicologia <strong>del</strong>l’arte, Torino, Einaudi, 1969, p. 53.<br />

40

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!