VIA MORETTO - Comune di Brescia

fase successiva.
Al civico 56 si segnala invece un portale marmoreo (3) in pietra simona, estratta
nelle vicine cave della Val Camonica. L’arco a tutto sesto è delimitato da un
cordone a nastro intrecciato, interrotto soltanto da due capitelli ricchi di motivi
vegetali. Nella ghiera dell’arco è presente l’emblema di san Bernardino da Siena,
che dimostra l’originaria appartenenza dell’edificio ad una congregazione religiosa.
San Bernardino (1380-1444) appartenne all’ordine francescano. Dopo aver
organizzato l’assistenza agli appestati senesi durante l’epidemia del 1400, entrò a
far parte dell’ordine dei frati minori e attraversò l’Italia predicando contro le
grandi piaghe del tempo (usura, superstizione, gioco d’azzardo) e propagando la
devozione al Nome di Gesù. Proprio per questo il suo più frequente attributo è
l’abbreviazione del nome greco di Gesù, IHS, circondata da fiamme stilizzate. A
Brescia la sua predicazione costituì un forte stimolo all’istituzione del Monte di
Pietà per il prestito su pegno, contribuendo a sottrarre la moltitudine dei poveri
dalla morsa degli usurai.
Proseguendo sul versante destro
di via Moretto, al civico
58 si apre il portale di casa
Glisenti già Baitelli (4). Di
particolare interesse è la prospettiva
scenografica che si
apre sul cortile interno, caratterizzato
da una fontana
con mascherone e da un timpano
con statue marmoree
databili alla fine del XVII secolo.
Sulla ghiera del portale
è presente una testa virile di
profilo racchiusa in un clipeo,
che ricorda l’aspetto volitivo
di un Perseo.
I nobili Baitelli, provenienti
dalla Valsassina, si trasferirono
a Brescia nel XIV secolo
per sviluppare in un contesto
nuovo l’attività di commercio
di tessuti cui dovevano
la propria fortuna. Inse-
Interno dell’Ospedale Civile
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