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Biblioteca Multim ediale & Centro di docum entazione Istituita dal ...

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Il Progetto “BiblioDocInn” Promozione e sviluppo <strong>di</strong> modelli innovativi <strong>di</strong> cooperazione tra<br />

bibiblioteche e centri <strong>di</strong> <strong>docum</strong><strong>entazione</strong> italo-albanesi è finanziato <strong>dal</strong> FESR (Fondo Europeo <strong>di</strong><br />

Sviluppo Regionale) e si inserisce nel P.I.C. (Programma <strong>di</strong> Iniziativa Comunitaria) INTERREG III<br />

A 2000-2006 Italia-Albania. Project Leader è il Consiglio Regionale della Puglia attraverso<br />

l’Ufficio <strong>Biblioteca</strong> e Docum<strong>entazione</strong> che gestisce “Teca del Me<strong>di</strong>terraneo”. Gli altri Partner<br />

italiani sono: Junior Chamber International, organizzazione mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> giovani impren<strong>di</strong>tori e<br />

liberi professionisti, Europe Direct Puglia, Cooperativa <strong>di</strong> servizi culturali NINIVE, Associazione<br />

culturale IRIDE.<br />

L’aspetto innovativo del progetto è rappresentato <strong>dal</strong> coinvolgimento, quali partner, <strong>di</strong> biblioteche<br />

pubbliche albanesi (<strong>Biblioteca</strong> pubblica “Qemal Baholli” <strong>di</strong> Elbasan; <strong>Biblioteca</strong> pubblica “Marlin<br />

Barleti” <strong>di</strong> Shkodra e <strong>Biblioteca</strong> nazionale <strong>di</strong> Albania in Tirana), quin<strong>di</strong> strutture non inserite in<br />

contesti universitari, in quanto sia centri biblio-<strong>docum</strong>entali tra<strong>di</strong>zionalmente intesi, sia appartenenti<br />

ad Enti locali con un a con<strong>di</strong>zione finanziaria e gestionale, in partenza, già <strong>di</strong>fficile.<br />

La doppia valenza del progetto si concretizza, allora, sia sull’aspetto della <strong>di</strong>ffusione della cultura<br />

albanese, attraverso la valorizzazione del patrimonio librario delle biblioteche coinvolte (Attività n.<br />

3 E<strong>di</strong>ting <strong>di</strong> bollettini tematici bilingue) sia verso la formulazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> conduzione<br />

manageriale della struttura secondo i dettami del New Public Management (Attività n. 4) quali:<br />

organizzazione (pianificazione, programmazione, trattamento del personale), gestione (anche<br />

secondo forme <strong>di</strong> outsourcing) e monitoraggio.<br />

Perché le biblioteche pubbliche?<br />

Le nuove Linee Guida IFLA (International Federation of Library Association and Institutions), per<br />

cio che concerne le biblioteche pubbliche, risultano essere perfettamente in linea con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

Lisbona <strong>di</strong> far <strong>di</strong>venire l’Europa, entro il 2010, “l’economia basata sulla conoscenza più<br />

competitiva e <strong>di</strong>namica del mondo, in grado <strong>di</strong> realizzare una crescita economica sostenibile con<br />

nuovi e migliori posti <strong>di</strong> lavoro e una maggiore coesione sociale”.<br />

Le linee IFLA sottolineano, infatti, il ruolo della biblioteca nel favorire lo sviluppo e il<br />

consolidamento <strong>di</strong> una società democratica per permetttere “a ciascuno <strong>di</strong> aver accesso a un’ampia e<br />

variegata gamma <strong>di</strong> conoscenze, idee e opinioni”. In questa sinergia <strong>di</strong> intenti il ruolo dei bollettini<br />

tematici bilingue rappresenta un contributo concreto nell’attuazione dei principi sopracitati.<br />

I contenuti dei bollettini <strong>di</strong> parte alabanese spaziano <strong>dal</strong>la storia, alla tra<strong>di</strong>zione culturale,<br />

<strong>dal</strong>l’attività amministrativa, per esempio della Prefettura <strong>di</strong> Elbasan, all’attività scolastica e<br />

pedagogico-<strong>di</strong>dattica dei docenti succedutisi nella Scuola Normale <strong>di</strong> Elbasan dagli anni 1950-1988,<br />

<strong>dal</strong>le tra<strong>di</strong>zioni popolari alle attività <strong>di</strong> beneficenza, in campo culturale, <strong>di</strong> alcuni insigni benefattori.<br />

Così si ripercorre la storia della <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> Elbasan, biblioteca che prende il nome <strong>dal</strong> figlio <strong>di</strong> un<br />

noto commerciante, Nazif Baholli, che dona l’e<strong>di</strong>ficio per uso biblioteca, riconoscendo l’alto valore<br />

dell’insegnamento e della cultura per la crescita della città albanese.<br />

Informazioni tutte che fanno parte del patrimonio librario delle biblioteche albanesi coinvolte e che<br />

ci permettono <strong>di</strong> avere una visione sia sugli aspetti sociali che su quelli storici.<br />

I bollettini, infatti, al loro interno, hanno una sezione che si occupa anche <strong>di</strong> problematiche attuali<br />

proposte <strong>dal</strong>lo stesso gruppo <strong>di</strong> giovani operatori coinvolti nella redazione. Entrambi i gruppi <strong>di</strong><br />

Elbasan e <strong>di</strong> Shkodra, hanno scelto la problematica dell’inquinamento, in tutte le sue forme, e,<br />

conseguentemente, della tutela dell’ambiente.<br />

I rapporti tra Albania e Puglia sono, come è noto, antichissimi, sin da quando gli Illiri sono presenti<br />

in Puglia (XII-XI sec. a. C.), con il nome <strong>di</strong> Iapigi, come <strong>dal</strong>la fonte “Albania nella storia”, del prof.<br />

Giuseppe Micunco, attento <strong>di</strong>ffusore della storia e della letteratura albanese. La presenza delle<br />

prime colonie albanesi in terra tarantina (San Marzano <strong>di</strong> San Giuseppe, Faggiano, Martignano, San<br />

Giorgio Jonico), in seguito al grande flusso <strong>di</strong> albanesi condotti <strong>dal</strong>l’eroe Skanderberg, chiamati <strong>dal</strong><br />

re Ferrante I d’Aragona per domare i baroni in rivolta, alleatisi con gli Angioini, attestano la<br />

storicità dei rapporti tra Puglia e Albania, storicità che trova attualità nel continuo flusso <strong>di</strong><br />

“immigrati” albanesi in terra <strong>di</strong> Bari.

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