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La malattia celiaca - Ospedale Luigi Sacco

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<strong>La</strong> <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

Fabio Meneghin<br />

Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Milano, AO <strong>Luigi</strong> <strong>Sacco</strong><br />

Milano, 21.05.2011<br />

rel.1 2008/07/30


CELIAC DISEASE IN LONDON, YEAR 1938


Definizione<br />

<strong>La</strong> celiachia è un’intolleranza permanente ad alcune<br />

proteine contenute in grano, segale ed orzo,<br />

responsabile di enteropatia in individui<br />

geneticamente predisposti


Vasta review degli studi in letteratura (133)<br />

sulla prevalenza della CD nelle popolazioni occidentali<br />

• popolazione generale: range 1:200 – 1:79<br />

• popolazione con sospetta CD: range 1% - 4%<br />

• popolazione con diabete tipo 1: range 3% - 6%<br />

• popolazione di parenti di celiaci: range 2.8% - 17.2% parenti di 1° grado<br />

range 2.6% - 19.5% parenti di 2° grado<br />

• popolazione con anemia deficit Fe: range 2.3% - 6%<br />

• popolazione con osteopenia: range 0.9% - 3%<br />

In conclusione prevalenza nella popolazione generale 1:100 che risulta essere<br />

più elevata nelle categorie a rischio


Manifestazioni cliniche della celiachia in<br />

età pediatrica


Patogenesi


MANIFESTAZIONI CLINICHE DI CELIACHIA<br />

Gastrointestinali<br />

Nella forma classica, il cui<br />

esordio si verifica dopo<br />

introduzione del glutine nella<br />

dieta, i sintomi possono<br />

essere:<br />

•Diarrea cronica<br />

•Perdita di peso<br />

•Debolezza muscolare<br />

•Anoressia<br />

•Arresto di crescita<br />

•Vomito<br />

•Addome globoso


%<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

1980<br />

Lo spettro clinico cambia nel tempo<br />

1982<br />

Andamento delle forme cliniche negli anni<br />

1984<br />

1986<br />

1988<br />

1990<br />

1992<br />

anni<br />

1994<br />

1996<br />

1998<br />

2000<br />

2002<br />

Kienberger B et al, unpublished<br />

TIPICA<br />

ATIPICA<br />

SILENTE


Altro<br />

Dg accidentale con<br />

EGDS<br />

Diarrea<br />

Anemia<br />

Osteopatia<br />

Screening


Sempre più frequentemente la <strong>malattia</strong> si manifesta più<br />

tardivamente con sintomi gastrointestinali atipici quali:<br />

• dolori addominali ricorrenti<br />

• stipsi<br />

MANIFESTAZIONI CLINICHE DI CELIACHIA<br />

Gastrointestinali<br />

• meteorismo<br />

Oppure con sintomi extra-intestinali…


MANIFESTAZIONI CLINICHE DI CELIACHIA<br />

Extraintestinali<br />

•Dermatite erpetiforme<br />

•Anemia da deficit di ferro<br />

•Bassa statura<br />

•Ritardo puberale<br />

•Infertilità e aborti ricorrenti<br />

•Alopecia areata<br />

•Stomatiti aftose<br />

•Ipoplasia smalto dentale<br />

•Alterazioni del comportamento<br />

• Ipertransaminasemia<br />

• Steatosi epatica<br />

• Disturbi neurologici (atassia<br />

cerebellare ed epilessia)<br />

• Osteopenia e osteoporosi<br />

• Miocardiopatie dilatative<br />

• Artriti<br />

• Fatica cronica<br />

• Reflusso gastroesofageo<br />

• Obesità


Diversi studi in letteratura hanno osservato una correlazione tra<br />

disturbi della fertilità, patologie della gravidanza e <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong>


Valutare la prevalenza della <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> non diagnosticata in genitori di<br />

neonati prematuri e/o dismaturi utilizzando uno screening sierologico basato<br />

su anticorpi anti-tTG ed EMA<br />

846 padri<br />

905 neonati<br />

448 dismaturi (49.5%)<br />

554 prematuri (61.2%)<br />

868 madri<br />

97 dismaturi e prematuri (10.7%)<br />

• 3 nuove diagnosi di MC tra i papà e 8 tra le mamme<br />

• prevalenza generale (0.64%), mamme (0.92%), papà (0.35%)<br />

• la prevalenza della <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> è risultata essere 6.96 volte maggiore tra le<br />

donne che hanno partorito un bambino dismaturo vs. non dismaturo (P=0.08)<br />

• il rischio per le madri celiache vs. non celiache di partorire un neonato dismaturo<br />

anziché uno di adeguato peso alla nascita è risultato 6.96 volte maggiore (P=0.07)<br />

• il rischio di essere <strong>celiaca</strong> per una donna che ha partorito un bambino dismaturo<br />

vs. non dismaturo è 6.65 volte maggiore


CELIACHIA E MALATTIE AUTOIMMUNI<br />

• Gli adolescenti celiaci hanno un rischio di <strong>malattia</strong><br />

autoimmune pari al 13,6% vs 5,2% popolazione generale<br />

• Maggiore è il tempo dell’esposizione al glutine, maggiore<br />

è il rischio di <strong>malattia</strong> autoimmune<br />

< 2 aa di esposizione = rischio non ↑<br />

> 10 aa di esposizione = rischio fino al 25%<br />

IL RISCHIO ↑ DELL’1,1 % /ANNO DI ESPOSIZIONE AL<br />

GLUTINE


Diagnosi<br />

rel.1 2008/07/30


• Anamnesi<br />

• Esame obiettivo<br />

Approccio Razionale alla Diagnosi<br />

Percorso Diagnostico<br />

• Esami bioumorali<br />

• Screening anticorpale<br />

• Genetica<br />

• Biopsia duodenale


Esami di <strong>La</strong>boratorio<br />

↓ emoglobina<br />

↓ sideremia<br />

↓ ferritina<br />

↓ acido folico<br />

↓ albuminemia<br />

↓ Ca ++ , K + , Mg ++<br />

↓ colesterolemia<br />

↓ att. protrombinica<br />

↑ fosfatasi alcalina<br />

↑ transaminasi


Anamnesi<br />

Esame obiettivo<br />

Esami bioumorali<br />

Approccio Razionale alla Diagnosi<br />

Percorso Diagnostico<br />

Screening anticorpale<br />

Genetica<br />

Biopsia duodenale


Malattia <strong>celiaca</strong> e deficit di IgA<br />

• Dato che nella popolazione generale 1 individuo su 500<br />

presenta un deficit totale di IgA, attenzione ai falsi negativi<br />

• Un deficit totale di IgA si associa ad un rischio 10 volte<br />

superiore di sviluppare la celiachia<br />

• <strong>La</strong> titolazione delle IgA totali deve sempre accompagnare la<br />

richiesta di test specifici nella fase diagnostica<br />

Anticorpi di classe IgA<br />

Elevata predittività nell’identificare<br />

i soggetti con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> da<br />

confermare con biopsia duodenale<br />

Anticorpi di classe IgG<br />

Elevata predittività nell’identificare<br />

la <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> nei soggetti<br />

con deficit di IgA


Anticorpi contro il peptide deamidato della gliadina (anti-DGP)<br />

• Questo test diagnostico è da poco disponibile<br />

• Si basa sulla deamidazione che subiscono alcuni peptidi di glutine<br />

attraverso l’azione di tTG intestinali<br />

• Questi peptidi si legano con alta affinità agli antigeni DQ2 e DQ8 dei<br />

leucociti sulle cellule presentanti l’antigene stimolando una potente risposta<br />

infiammatoria T-cell<br />

• Il risultato è una risposta anticorpale a questi peptidi di gliadina<br />

• Si è osservato che IgA anti-DGP hanno sensibilità e specificità molto simili a<br />

IgA anti-tTG, ma attualmente costano molto di più<br />

• Mentre IgG anti-tTG hanno bassa sensibilità, gli IgG anti-DGP, soprattutto in<br />

combinazione con IgA, hanno sensibilità di oltre 80% e specificità del 95% e<br />

quindi potrebbero rivestire ruolo importante nella diagnosi in pazienti con<br />

deficit di IgA


Quale sierologia eseguire in età pediatrica<br />

• IgA anti-tTG rimane il test di scelta per la diagnosi in ogni età pediatrica<br />

• Diversi studi hanno dimostrato che nei bambini di età inferiore ai 2 anni tutti i<br />

test sierologici hanno bassa sensibilità<br />

• Recenti studi hanno dimostrato che IgA anti-tTG ed EMA presentano la<br />

medesima accuratezza diagnostica, anche nella popolazione pediatrica di<br />

età inferiore ai 3 anni<br />

• <strong>La</strong> sensibilità e la specificità degli anti-DGP si è dimostrata paragonabile ad<br />

IgA anti-tTG<br />

Quale sierologia eseguire in follow-up<br />

• Diversi studi hanno dimostrato che una negatività delle sierologie non<br />

corrisponde ad una normalizzazione dell’istologia intestinale e non sono<br />

molto accurate nel monitorare l’aderenza alla dieta<br />

• In attesa di marker non invasivi più accurati per valutare l’attività della<br />

celiachia, è comunque raccomandato il monitoraggio di IgA anti-tTG


Anamnesi<br />

Esame obiettivo<br />

Esami bioumorali<br />

Approccio Razionale alla Diagnosi<br />

Percorso Diagnostico<br />

Screening anticorpale<br />

Genetica<br />

Biopsia duodenale


TEST DI II LIVELLO: analisi genetica<br />

Il 20 -30% della popolazione generale presenta l’aplotipo<br />

DQ2/DQ8<br />

Quando eseguire analisi genetica:<br />

• in caso di sierologia dubbia<br />

• in caso di sierologia positiva e biopsie intestinali negative<br />

• in caso di screening per familiarità<br />

Cosa richiedere:<br />

• HLA DQ A1 in alta risoluzione<br />

• HLA DQ B1 in alta risoluzione<br />

• DR B1 in bassa risoluzione


TEST DI II LIVELLO: analisi genetica<br />

Interpretazione dei risultati<br />

Negatività DQ2/ DQ8<br />

esclusa la diagnosi di <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

Positività DQ2/DQ8<br />

• 90% dei soggetti celiaci presenta eterodimero DQ2<br />

(alleli DQA1*0501 e DQB1*0201)<br />

• i restanti soggetti presentano eterodimero DQ8 (alleli<br />

DQA1*0301 e DQB1*0302)


Anamnesi<br />

Esame obiettivo<br />

Esami bioumorali<br />

Approccio Razionale alla Diagnosi<br />

Percorso Diagnostico<br />

Screening anticorpale<br />

Genetica<br />

Biopsia duodenale


Endoscopia digestiva<br />

• <strong>La</strong> diagnosi di certezza attualmente può essere condotta<br />

esclusivamente sull’evidenziazione delle lesioni anatomopatologiche<br />

caratteristiche derivanti dall’analisi di campioni<br />

bioptici<br />

• L’endoscopia digestiva (EGDS) fornisce la possibilità di ottenere<br />

agevolmente prelievi bioptici multipli necessari e sufficienti alla<br />

diagnosi<br />

• L’EGDS fornisce la possibilità di visualizzare direttamente il<br />

danno della mucosa dei villi, anche se tale reperto è gravato da<br />

una bassa sensibilità (50 – 94 %) nei casi di lieve atrofia dei villi;<br />

presenta invece buona specificità (83 – 100%)


• Villi: il rapporto tra altezza villi e<br />

cripte deve essere 3:1<br />

• A livello degli enterociti è presente<br />

orletto a spazzola<br />

• Sono normali non più di 25 linfociti<br />

per 100 cellule epiteliali (non più 40)<br />

• A livello delle cripte ci sono cellule in<br />

fase mitotica (normalmente 1 mitosi<br />

per cripta)<br />

• A livello della lamina propria ci sono<br />

plasmacellule, eosinofili, mastcellule,<br />

istiociti e linfociti (soprattutto<br />

neutrofili)<br />

Mucosa intestinale normale


• Lesione 1 (infiltrativa): villi<br />

morfologicamente nei limiti<br />

(rapporto 3:1), numero di linfociti<br />

aumentato (>25 per 100 cell<br />

epiteliali)<br />

• Lesione 2 (iperplastica): villi<br />

normali, IEL aumentato,<br />

iperplasia elementi ghiandolari<br />

• Lesione 3 (distruttiva): atrofia dei<br />

villi a vari gradi associata ad<br />

iperplasia delle cripte<br />

ghiandolari, enterociti con ridotta<br />

altezza, irregolarità orletto a<br />

spazzola, IEL aumentato<br />

Mucosa intestinale patologica


Classificazioni istologiche in uso


Possibile iter diagnostico nel sospetto di <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

Sierologia positiva<br />

+ biopsia normale<br />

IgG anti tTG<br />

(se deficit di IgA)<br />

Determinazione HLA DQ2 DQ8<br />

Se positivi, monitoraggio anti<br />

tTG e ripetere EGDS con biopsie<br />

endoscopiche o trial con GFD per<br />

verificare risposta clinico-anticorpale<br />

Se negativi,<br />

anti tTG falsi positivi<br />

*Nei soggetti di età< 2 anni ricerca anche di AGA oltre ad anti-tTG<br />

^rari casi di celiachia DQ2-DQ8 negativi<br />

Elevato sospetto clinico di celiachia<br />

IgA seriche + anti tTG* (EMA)<br />

EGDS con biopsie duodenali<br />

Sierologia positiva<br />

+ biopsia positiva<br />

CELIACHIA<br />

IgA anti tTG<br />

(se IgA normali)<br />

Se positivi, CELIACHIA, da<br />

confermare con GFD e challenge<br />

(istologia tipo 1-2 monitoraggio e<br />

ripetizione biopsie endoscopiche<br />

multiple)<br />

Sierologia negativa<br />

+ biopsia positiva<br />

Esclusione di altre cause di<br />

mucosa piatta<br />

Determinazione<br />

HLA DQ2 DQ8<br />

Se negativi, bassa probabilità di<br />

celiachia ^ ulteriore ricerca di altre<br />

cause di danno mucosale


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong>:<br />

aspetti nutrizionali<br />

rel.1 2008/07/30


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

L’unica terapia del morbo celiaco è la<br />

DIETA PRIVA DI GLUTINE<br />

•Ripristino dell’integrità della mucosa intestinale<br />

•Prevenzione delle complicazioni<br />

•Correzione deficit nutrizionali<br />

•Ripristino della composizione corporea<br />

•Recupero ponderale, aumento massa grassa, massa magra, massa ossea<br />

deve essere seguita in modo scrupoloso per<br />

tutta la vita<br />

forte impegno di educazione alimentare


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

<strong>La</strong> celiachia interessa circa l’1% della popolazione<br />

Decreto ministeriale 4 maggio 2006<br />

FASCIA D’ETA’ TETTO MENSILE M TETTO MENSILE F<br />

6 mesi- 1 anno Euro 45 Euro 45<br />

1 anno - 3,5 anni Euro 62 Euro 62<br />

3,5 anni – 10 anni Euro 94 Euro 94<br />

> di 10 anni Euro 144<br />

Euro 99


Alimenti non permessi<br />

Kamut (grano egiziano)<br />

Greunkern (grano greco)<br />

Spelta (varietà di farro)<br />

Seitan (derivato del glutine)<br />

Cous-cous (piatto a base di semola)<br />

Bulgur (grano cotto)<br />

Alimenti permessi<br />

ALIMENTI DEL<br />

COMMERCIO PRIVI DI<br />

GLUTINE<br />

Tapioca<br />

Miglio<br />

Grano saraceno<br />

Amaranto<br />

Roveja<br />

Lupino


iso<br />

mais<br />

miglio<br />

tapioca<br />

soia<br />

patate<br />

ceci<br />

polenta<br />

legumi<br />

frutta<br />

ortaggi<br />

pesce<br />

olio di oliva<br />

castagne<br />

Come alimentarsi<br />

-ALIMENTI NATURALMENTE PRIVI DI GLUTINE<br />

<strong>La</strong> loro densità energetica, il contenuto in fibre vegetali e vitamine, il<br />

contenuto e la composizione dei grassi prevalentemente di origine<br />

vegetale hanno un ruolo protettivo verso molte patologie e favoriscono<br />

un buon stato di salute generale<br />

- ALIMENTI DEL COMMERCIO PRIVI DI GLUTINE<br />

• Grossa offerta di prodotti senza glutine<br />

• Si può mangiare tutto (pasta, pizza, dolci, biscotti, pane…) purchè sia<br />

garantito il senza glutine<br />

• Non bisogna esagerare coi prodotti “dolci” senza glutine che sono<br />

molto più calorici e più ricchi di zuccheri e/o grassi degli “equivalenti”<br />

contenenti glutine


E’ un marchio<br />

di proprietà dell’AIC<br />

che viene concessa,<br />

in licenza d’uso alle<br />

aziende che ne<br />

fanno richiesta,<br />

dopo verifiche<br />

(documentazione<br />

aziendale – unità<br />

produttiva – analisi<br />

su materie prime e<br />

prodotto finito).<br />

PRODOTTI GLUTEN FREE<br />

Luglio 2005<br />

< 20 ppm<br />

Il D.L. 27.1.92 n° 111 prevede che<br />

la produzione e il confezionamento<br />

(art. 10) dei prodotti vengano<br />

effettuati in stabilimenti autorizzati<br />

dal MS. I prodotti sono soggetti a<br />

“notifica di etichetta” (art. 7). Solo<br />

gli alimenti prodotti in stabilimenti<br />

autorizzati e sottoposti a notifica di<br />

etichetta possono riportare la<br />

dicitura “dietetico” (art. 4).<br />

Il Prontuario,<br />

di facile<br />

consultazione,<br />

vuole essere<br />

uno strumento<br />

utile ai<br />

consumatori, alle<br />

aziende, alla<br />

ristorazione<br />

collettiva


Avena e grano saraceno<br />

Peraaho M et al. Scand J Gastroenterol 2004<br />

Effect of an oats-containing gluten-free diet on symptoms and quality of life<br />

in coeliac disease. A randomized study<br />

Avena<br />

?<br />

“… oats provide an alternative in the gluten-free diet, but coeliac patients<br />

should be aware of the possible increase in intestinal symptoms”<br />

Storsrud S et al. Br J Nutr 2003<br />

Beneficial effects of oats in the gluten-free diet of adults with special reference to<br />

nutrient status, symptoms and subjective experiences<br />

“…. including oats can help coeliac patients following a strict glutenfree<br />

diet”


Avena e grano saraceno<br />

Kemppainen TA et al. Eur Journal Clin Nutr 2010<br />

Nutrient intakes during diets including unkilned and large amounts of oats n celiac<br />

disease<br />

“… large amount of oats, both kilned and unkilned in GFD, can increase<br />

intakes of nutrients in celiac patients in remission. Oats improve the<br />

nutritional value of GFD”<br />

Koskinen Outi et al. J Gastroenterol 2009<br />

Avena<br />

?<br />

Oats do not induce Systemic or Mucosal Autoantibody Response in Children With Coeliac<br />

Disease<br />

“…. Consumption of oats does not induce TG2 autoantiboy production<br />

at mucosal level in children with coeliac disease.”<br />

L’avena però non può ancora essere parte integrante di una GFD poiché la gran<br />

parte dei prodotti a base di avena, attualmente in commercio, sono contaminati<br />

da glutine durante la lavorazione, rischio che sembra essere alquanto<br />

consistente anche per il grano saraceno


Bilancio nutrizionale


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

..bisogna guardare<br />

oltre…<br />

RISCHIO NUTRIZIONALE di<br />

questa terapia?<br />

• variazione dei parametri antropometrici<br />

• intake calorico, macro e micronutrienti<br />

• indice glicemico dei cibi gluten free<br />

42


Mariani P. et al J Pediatr Gastroenterol<br />

Nutr. 1998<br />

Adolescenti 10-20 anni<br />

Le abitudini dietetiche nei pazienti con MC<br />

in GFD possono determinare lo sviluppo<br />

di sovrappeso e obesità<br />

Dickey W et al. Am J Gastroenterol 2006<br />

Dopo 2 anni di terapia dietetica l’81% dei<br />

soggetti con MC era aumentato di peso, tra<br />

questi l’82% dei pazienti già sovrappeso<br />

alla diagnosi<br />

PARAMETRI ANTROPOMETRICI:<br />

Letteratura<br />

Cheng J et al, J Clin Gastroenterol 2010<br />

Adulti (> 18 anni)<br />

Sia per i soggetti sottopeso o<br />

sovrappeso/obesi la terapia con una dieta<br />

priva di glutine ha determinato una<br />

normalizzazione del BMI<br />

(follow up 2.8 anni)<br />

Barera G et al. Am J Clin Nutr 2000<br />

(9.5 ± 3.4 aa ; 21.20 ± 4.62 aa)<br />

Inizio di GFD da bambini porta al<br />

recupero della massa grassa e<br />

magra e della massa ossea


Valletta E. et al Eur J Clin Nutr 2010<br />

Bambini valutati alla diagnosi e<br />

dopo 12 mesi di GFD<br />

11% dei bambini sovrappeso (BMI zscore<br />

> +1)<br />

alla diagnosi<br />

Dopo 12 mesi di GFD, significativo<br />

incremento di sovrappeso (11% vs<br />

21%, p=0.03)<br />

PARAMETRI ANTROPOMETRICI:<br />

Letteratura<br />

Aurangzeb B et al. Acta Pediatrica 2010<br />

25 bambini con MC alla diagnosi rispetto a 50<br />

controlli<br />

8.7% gravemente malnutrito, 4.2% sottopeso,<br />

20.8% sovrappeso<br />

Ampio spettro di modalità di presentazione alla<br />

diagnosi<br />

Venkatasubramani N et al,<br />

JPGN 2010<br />

Studio retrospettivo su 143<br />

bambini<br />

5% dei soggetti era risultato<br />

obeso (BMI > 95 th p.le) alla<br />

diagnosi. Riduzione del BMI nel<br />

57% dopo 12 mesi di GFD.<br />

Obesità presente in bambini<br />

celiaci alla diagnosi


INTAKE CALORICO, MACRO E MICRONUTRIENTI<br />

MC vs controlli: letteratura<br />

Mariani (=47) Hopman (n=37) Ohlund (n=30)<br />

Età 10-20 anni 13-16 4-17<br />

Energia = =<br />

Carboidrati %-g =<br />

Lipidi %-g = =<br />

Proteine %-g<br />

Grassi saturi =<br />

Polinsaturi =<br />

Ferro mg = = =<br />

Calcio mg = = =<br />

Glucidi solubili<br />

Fibre g =<br />

Indice glicemico


Mariani (=47) Ohlund (=30) Hopman (=37)<br />

Età 10-20 4-17 13-16<br />

Energia<br />

Carboidrati %-g = =<br />

Lipidi %-g = =<br />

Proteine %-g = =<br />

Glucidi solubili<br />

Grassi saturi<br />

Polinsaturi<br />

Ferro mg =<br />

Calcio mg = =<br />

Fibre g<br />

INTAKE CALORICO, MACRO E MICRONUTRIENTI<br />

MC vs LARN/RDA: letteratura


Anthropometrical profile and dietary intake in celiac<br />

children Part 1: anthropometrical profile<br />

Studio condotto in collaborazione con la FIMP lombarda<br />

Scopo dello studio: valutare le differenze tra i parametri antropometrici e le abitudini<br />

alimentari di pazienti con MC alla diagnosi e dopo dieta priva di glutine vs. gruppo<br />

controllo<br />

Metodo: - 150 b.ni con MC: 2.8-15.8 anni, GFD> 6 mesi<br />

- 288 controlli corrispondenti per sesso ed età<br />

Rilevati peso ed altezza dei pazienti celiaci e dei controlli al momento dello studio e<br />

recuperati peso ed altezza dei pazienti celiaci alla diagnosi.<br />

Calcolato BMI e tramite il programma Epi Info 3.5.1 gli z-score di peso, lunghezza/peso e<br />

BMI, con riferimento a standard italiani (Cacciari)


Anthropometrical profile and dietary intake in celiac<br />

children Part 1: anthropometrical profile<br />

Longitudinal variation in BMI status in CD subjects from diagnosis to study time (95 CD subjects aged > 2 ys)<br />

BMI status At diagnosis At study time<br />

Underweight 27<br />

20<br />

13<br />

5 1<br />

Normal range 62 73<br />

2<br />

6<br />

Overweight/Obesity 6 9<br />

Statistical significance of longitudinal variation: P


Anthropometrical profile and dietary intake in celiac<br />

children Part 2: dietary intake<br />

Soggetti: tra i 150 b.ni con MC sono state valutate le abitudini nutrizionali di 18 soggetti di<br />

età compresa tra 4 e 10 anni e confrontate con quelle di 18 controlli corrispondenti per sesso,<br />

età (+/- 6 mesi) e BMI (+/-1).<br />

Caratteristiche della popolazione: età (anni): mediana 7.6; RIQ 2.8<br />

Sesso : 5 maschi, 13 femmine<br />

Durata della dieta senza glutine (anni): mediana 4.2; RIQ 2.5<br />

Metodi: la storia dietetica è stata raccolta attraverso la somministrazione di:<br />

1) Questionario Alimentare Abbreviato (Food Frequency Questionaire) basato sulla<br />

registrazione della frequenza di consumo settimanale dei principali alimenti, la porzione<br />

abituale e la distribuzione dei pasti nell’arco della giornata<br />

2) Recall delle 24 ore; il calcolo della densità nutritiva della dieta è stato effettuato con il<br />

software MètaDieta® (Me.Te.Da. S.r.l)


Intake giornaliero di macronutrienti<br />

MC vs. Controlli<br />

MC (n=18)<br />

Mediana (RIQ)<br />

Energia Kcal 2140.5 (680.0)<br />

Proteine % Kcal<br />

g<br />

Carboidrati % Kcal<br />

g<br />

Lipidi % Kcal<br />

g<br />

13.8 (4.4)<br />

68.3 (22.7)<br />

53.2 (11.9)<br />

286.6 (88.6)<br />

34.7 (12.3)<br />

73.0 (53.5)<br />

Controlli (=18)<br />

Mediana (RIQ)<br />

1376.0 (1009.0)


MC(=18)<br />

Mediana (RIQ)<br />

Controlli (=18)<br />

mediana (RIQ)<br />

Saturi g 19.5 (13.8) 18.1 (14.2) .478<br />

Monoinsaturi g 26.5 (22.5) 32.7 (14.3)<br />

p LARN<br />

.165<br />

Polinsaturi g 4.7 (5.2) 8.2 (4.3) .060<br />

Glucidi solubili %<br />

g<br />

Intake giornaliero di macronutrienti<br />

MC vs. Controlli<br />

32.4 (20.6)<br />

70.4 (81.0)<br />

35.3 (21.1)<br />

67.1 (35.1)<br />

.169<br />

.118<br />

Indice glicemico 297.5 (226.2) 47.2 (6.9)


Intake giornaliero di micronutrienti<br />

MC vs. Controlli<br />

MC (=18)<br />

Mediana (RIQ)<br />

Controlli (=18)<br />

Mediana (RIQ)<br />

p LARN<br />

Calcio mg 695.4 (398.9) 459.0 (285.0) .071 800-1000<br />

Vitamina D µg 0.8 (0.6) 3.1 (2.8)


Energy<br />

Protein<br />

CHO<br />

Lipids<br />

Intake mediano alimenti privi di<br />

glutine/intake mediano totale (%)<br />

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%


Nel 97% dei prodotti:<br />

<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

PROBLEMI<br />

Etichettatura nutrizionale dei prodotti gluten free<br />

Energia Kcal (per 100g di prodotto)<br />

Proteine g<br />

Lipidi g<br />

Carboidrati g<br />

Nel 3% dei prodotti:<br />

Energia Kcal (per 100g di prodotto)<br />

Proteine g<br />

Lipidi g di cui saturi<br />

Carboidrati g di cui solubili<br />

Fibra g<br />

Mancanza di banche dati dettagliate sulla<br />

composizione degli alimenti del commercio<br />

privi di glutine<br />

L’aggiornamento dei database risale a 3-4<br />

anni fa


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

PROPOSTE: 1° STEP<br />

Informazioni nutrizionali complete in etichetta<br />

Per 100g di prodotto e per porzione:<br />

Energia Kcal /Kj<br />

Proteine g %<br />

Lipidi g % di cui saturi<br />

Carboidrati g %<br />

Amido g %<br />

Indice glicemico<br />

monoinsaturi<br />

polinsaturi<br />

di cui solubili<br />

Fibra g di cui solubile<br />

insolubile<br />

Calcio mg<br />

Sodio mg<br />

Potassio mg<br />

Fosforo mg<br />

Zinco mg<br />

Magnesio mg<br />

Ferro mg


<strong>La</strong> dieta nel bambino con <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong><br />

PROPOSTE: 2° STEP<br />

Indice glicemico non si deve discostare significativamente dal<br />

prodotto naturale (indicare il limite tollerato)<br />

indice glicemico = glicemia ed insulinemia postprandiale<br />

•aumento di sintesi e immagazzinamento dei grassi<br />

•aumento di trigliceridi nel sangue<br />

•aumento dell’appetito<br />

•aumento della resistenza all’insulina<br />

<strong>La</strong> risposta glicemica a molti prodotti senza glutine tende ad essere più alta<br />

e più rapida degli equivalenti con glutine


Compliance e qualità di vita<br />

Vari studi hanno riportato una compliance variabile dal 32% al 55%.<br />

Mayer et al, 1991<br />

Ljungman and Myrdal, 1993<br />

Bardella et al, 1994<br />

Fabiani et al, 1996<br />

Greco et al, 1997<br />

Rashid et al, 2005<br />

Jadresin et al, 2008


Indice<br />

glicemico<br />

ottimale<br />

previene<br />

DMT2<br />

Apporto adeguato<br />

di calcio:<br />

prevenzione<br />

dell’osteoporosi<br />

PENSIAMO A LUNGO TERMINE..<br />

Fibre<br />

Riduzione del<br />

rischio di DMT2,<br />

malattie<br />

cardiovascolari,<br />

ipercolesterolemia<br />

Apporto adeguato<br />

di vitamina D<br />

previene<br />

l’osteomalacia<br />

Apporto adeguato<br />

ω6 e ω3<br />

prevenzione<br />

dell’obesità,<br />

ipercolesterolemia e<br />

ipertensione<br />

EXPERT DIETARY COUNSELLING<br />

58


GLUTINE - ALLATTAMENTO - DIVEZZAMENTO<br />

L’esposizione a grano orzo e segale nei primi tre mesi di vita aumenta<br />

significativamente il rischio di sviluppare la <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> rispetto<br />

ad una esposizione tra i 4 e i 6 mesi<br />

L’allattamento materno è un fattore di protezione nello sviluppo della <strong>malattia</strong><br />

“….. the gradual introduction of gluten-containing foods into the diet of<br />

infants while they are still being brest-fed reduces the risk of celiac disease in<br />

early childhood and probably also during the subsequent childhood period”


SCOPI DEL FOLLOW-UP<br />

• Verifica dell’aderenza alla GFD, che tenga conto anche<br />

dell’introduzione involontaria di glutine per scarsa od errata<br />

informazione del paziente sulle misure dietetiche<br />

• Identificazione di patologie autoimmuni associate, in particolare<br />

la tiroidite di Hashimoto sia in forma clinica che subclinica:<br />

positività isolata degli Ab-antitiroide presenti fino al 25% dei<br />

celiaci<br />

• Diagnosi precoce delle alterazioni metaboliche (dislipidemia,<br />

iperglicemia, steatopatia non alcolica), in particolare nei<br />

soggetti che aumentano significativamente di peso con la GFD<br />

• Identificazione precoce delle complicanze neoplastiche<br />

(linfoma, carcinoma GE) e non neoplastiche (celiachia<br />

refrattaria, digiunoileite ulcerativa, sprue collagenosica) in<br />

particolare negli adulti


Follow-up della <strong>malattia</strong> <strong>celiaca</strong> 1<br />

• Primo controllo a 6 mesi dalla diagnosi, quindi ogni 1-2 anni<br />

• Presso Centro Specialistico<br />

• In ogni controllo devono essere effettuati:<br />

-visita medica completa<br />

-valutazione dietologica<br />

-esami bioumorali: assorbimento, emocromo, profilo marziale<br />

-markers sierologici: anti-tTG IgA (IgG se deficit di IgA)<br />

-TSH, anti TPO, anti TG<br />

• Se marcato aumento ponderale: approfondimento metabolico e nutrizionale<br />

• Se sospetta o già accertata <strong>malattia</strong> autoimmune associata: autoanticorpi<br />

organo e non organo specifici<br />

• Accertamenti strumentali (diagnostica apparato digerente) e visite<br />

specialistiche in base all’indicazione clinica<br />

• Densitometria ossea ogni 12 mesi se patologica alla diagnosi


Willem-Karel Dicke treats a patient<br />

1955<br />

“..but if the patient can be cured at all, it must be by<br />

means of diet”<br />

Samuel Gee, British Paediatrician,1888

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