documente privitoare la domnia lui mihail radu (mihnea iii)

142 Al. CiorAnescu
CLXX.
1659, lunie 19, Conslantinopol. G. Ballarin &lire Senat. Mihnea
indeamnci pe Vi.zir sei se foloseascd de Safi impotriva
lui Ralc6czy.
Senato, Dispacci Costantinopoli, filza 143.
Et, perche vede it Vaivoda di Valachia le aversioni del presente
Visir contro la Transilvania, stimando forse poter lusingar
it suo genio, s'e qui essibito con proprie lettere di disunire
la natione di Sassoni, che tengono sette citta in loro
potere, da quella degP Ongari, che possedono altra portion
de' stati, ambi per?) dependenti del prencipe; promette it
Valacco in questo caso che li primi, quando si vedono segregati
e soli padroni, non subordinati ad altri che alla Porta,
renderanno 70 mine reali di tributo annuo; considera che tale
divisione sarebbe per stabilir maggiormente li fondamenli [di
un] assoluto dominio sopra quelle provincie all' Imperio Otthomano,
alli cui ceuni anco la natione di Siculi si renderebbe
pia sempre obbediente in avvenire. 1 stata discusa la materia
in Musavare, e, trovandovisi molte oppositioni, si 6 risoluto
cdminetter al prencipe della Valachia d'astenersi d'ogni tentative
e trattato, non pretendendo it Visir dalla Transilvania che
la sola essecutione di patti da lui ultimamente stabiliti.
CLXXI.
1659, lunie 22, Pera. G. Ballarin nitre Senat. Mihnea acusd pe
Barcsai de rea-voinfd in plata tributului.
Senato, Dispacci Costantinopoli, filza 143.
Le instanze per la liberazione dell' ambasciatore transilvano
dalle Torri non sono stati esaudite, dichiarandosi di voler prima
sin lo ultimo aspro delli donativi promessi, ch'ascendono
a pia di 500 mille reali in tutto. Si va coutribuendo a parte
a parte, adducendosi ii pretesto dell' impossibilita; ma it prencipe
di Valachia, gran nemico del Transilvano Barchai, strive
chiaramente che Barchai, purche ha danaro et pubz ma non
vuole, che la fertility naturale di quelle provincie non admette