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Marzo - Avventisti del Settimo Giorno

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ILMESSAGGERO<br />

v v e n t i s t a<br />

ILMESSAGGERO<br />

Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/b legge 662/96. MARZO 2009 - anno LXXXIII - n. 3<br />

M ENSILE DELL'UNIONE I TALIANA DELLE C HIESE C RISTIANE AVVENTISTE DEL 7° GIORNO<br />

MARZO 2009<br />

ATEISMO E FEDE IN DIO<br />

Slogan <strong>del</strong>la discordia?<br />

Parliamone!<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Siamo ancora<br />

il «popolo <strong>del</strong> Libro»?<br />

In viaggio verso un<br />

rinnovamento spirituale<br />

intervista a J. Paulsen, M. Bediako,<br />

M. Finley 4<br />

ISTITUZIONI<br />

Le sfide per le giovani<br />

coppie<br />

In quali valori credere<br />

ancora<br />

Interviste a L. Altin e G. Castro 17<br />

ISTITUZIONI<br />

Mi hanno rubato<br />

il futuro?<br />

Next: la prossima<br />

puntata <strong>del</strong> mondo<br />

di E. Fresa 20<br />

CHIESA CRISTIANA<br />

AVVENTISTA<br />

DEL SETTIMO GIORNO<br />

Il Messaggero avventista è la storia che rimane


2<br />

IL<br />

v v e n t i s t a<br />

MESSAGGERO<br />

SOMMARIO<br />

UNA PAROLA PER TE<br />

La fe<strong>del</strong>tà 3<br />

di Stefania Tramutola<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Siamo ancora il «popolo 4<br />

<strong>del</strong> Libro»?<br />

intervista a Jan Paulsen,<br />

Matthew Bediako, Mark Finley<br />

SCHEDE BIBLICHE<br />

Chiamata e responsabilità 7<br />

di Eugen J. Havresciuc<br />

SOCIETÀ<br />

Slogan contro slogan 9<br />

di Giuseppe Marrazzo<br />

CRONACA<br />

Brevi dal mondo 11<br />

a cura di Maurizio Caracciolo<br />

ISTITUZIONI<br />

Membri attivi e preparati 15<br />

di Filippo Alma<br />

Le sfide per le giovani 17<br />

coppie<br />

intervista a Lucio Altin<br />

La famiglia nella Bibbia, 18<br />

la Bibbia nella famiglia<br />

intervista a Giuseppe Castro<br />

Mi hanno rubato 20<br />

il futuro?<br />

di Emanuele Fresa<br />

COMUNITÀ<br />

Karl Barth 21<br />

di Simone Maghenzani<br />

ESPERIENZE<br />

Adolescente irrequieta 24<br />

di Anna Lippolis<br />

Afferra la vita 25<br />

di Giuseppe Butera<br />

RUBRICHE<br />

L’anno <strong>del</strong> Creatore<br />

Parliamone insieme<br />

13<br />

14<br />

Essere chiesa 22<br />

Dillo al mondo 23<br />

Novità librarie 26<br />

Vita di chiesa 27<br />

INVIATE LE VOSTRE LETTERE<br />

Il Messaggero avventista<br />

desidera dare la parola ai lettori.<br />

Gli interventi non devono superare<br />

le dieci righe. Le lettere devono essere<br />

firmate e complete di indirizzo.<br />

Inviare ai seguenti indirizzi:<br />

- per posta: Il Messaggero avventista,<br />

C.P. 111, 50023 Tavarnuzze FI<br />

- per fax: +39 (0)55 2326241<br />

- per email: messaggero@edizioniadv.it<br />

EDITORIALE<br />

Preghiere e speranze<br />

DI F RANCESCO M OSCA<br />

imori e preoccupazioni per la crisi economica si diffondono in<br />

Tmodo allarmante e capillare. Il posto di lavoro oggi è a rischio,<br />

alcuni l’hanno già perso, altri sono in cassa integrazione. Tutti<br />

risentono non poco le conseguenze di questa crisi globale, perdendo<br />

la loro serenità. Si «stringe la cinghia» come si dice, per andare<br />

avanti cercando di continuare a pagare le rate <strong>del</strong> mutuo (o l’affitto),<br />

le tasse universitarie dei figli, ecc. I risparmi sono stati erosi in poco<br />

tempo, per cui ci sentiamo tutti più vulnerabili.<br />

Le sicurezze di ieri si sono dimostrate illusorie. Se questa situazione<br />

continua a estendersi provocherà non poche sofferenze, ma ci sono<br />

anche nazioni dilaniate dalle guerre. Lacrime, pianti strazianti di<br />

mamme che non hanno più i loro bambini, vite umane stroncate<br />

dalla barbarie di una guerra fratricida. Le vittime fra la popolazione<br />

palestinese di Gaza pesano quanto quelle israeliane senza<br />

dimenticare i tanti morti di ieri e di sempre, martiri <strong>del</strong> drammatico<br />

e annoso conflitto che sembra non avere soluzione, nonostante<br />

mediazioni e azioni diplomatiche. Come credenti ci chiediamo:<br />

«Che cosa possiamo mai fare?». Certamente possiamo pregare,<br />

predicare e vivere la nuova prospettiva che Cristo è venuto a offrirci:<br />

preghiera e predicazione radicate in un impegno di pace e solidarietà<br />

che sfocia in azioni concrete, come quelle realizzate a Poppi per<br />

favorire l’incontro tra bambini israeliani e palestinesi.<br />

Preghiera, impegno per la pace mondiale e per dissipare i timori<br />

<strong>del</strong>la crisi economica mondiale sono stati argomenti <strong>del</strong> discorso<br />

d’insediamento <strong>del</strong> 44° presidente, il primo afroamericano alla Casa<br />

Bianca. Si prega per un futuro migliore, anche se all’interno di<br />

un cerimoniale e di un protocollo. Si prega affidando gli Stati Uniti<br />

a Dio; tutto il mondo spera che possano esserci cambiamenti<br />

sostanziali sia per superare la crisi economica sia per agire in modo<br />

nuovo nella politica internazionale. Barack H. Obama è un cristiano<br />

che nel suo discorso alla Nazione ha indicato gli obiettivi che vuole<br />

perseguire e le proposte di cambiamento. Facendo riferimento<br />

allo spirito di servizio e all’importanza di un rinnovamento, ha<br />

affermato: «Per quanto un governo possa e debba fare, alla fine<br />

questa nazione poggia sulla fede e la determinazione <strong>del</strong> popolo<br />

americano». Quando ha parlato dei cambiamenti si è percepita l’eco<br />

di una sensibilità radicata nella tradizione evangelica nutrita dalla<br />

lettura <strong>del</strong>la Bibbia. Ha poi invitato il suo paese a «mettere da parte<br />

le faccende <strong>del</strong>l’infanzia», sembrava quasi di rileggere una citazione<br />

<strong>del</strong>l’apostolo Paolo; parole, figure comuni <strong>del</strong> pulpito protestante<br />

e i riferimenti agli ideali dei padri fondatori sono risuonate più volte<br />

nel suo discorso. Ha evidenziato il compito collettivo <strong>del</strong> popolo<br />

americano in questo momento di crisi invece di proporsi come<br />

singolo protagonista. Certo, si dirà che una sola persona non può<br />

cambiare una nazione e capovolgere la crisi economica mondiale,<br />

ma come credenti non possiamo che augurargli il successo. I nostri<br />

timori forse non svaniranno, le lacrime <strong>del</strong> mondo continueranno<br />

a solcare i volti di uomini e donne, allo stesso tempo si levino anche<br />

le nostre preghiere al Signore per continuare ad alimentare la<br />

speranza, riposta non tanto nell’uomo, pur animato da tanti buoni<br />

propositi, ma nella mano potente <strong>del</strong> nostro Signore.<br />

MARZO 2009


una parola per te<br />

UNA PAROLA PER TE<br />

Parlando di fe<strong>del</strong>tà, il nostro pensiero<br />

corre subito all’ambito matrimoniale,<br />

anche perché i media<br />

a più livelli e ripetutamente ci<br />

propongono questo argomento,<br />

in positivo e in negativo. Cambiando<br />

ambito uno spot di qualche<br />

tempo fa recitava: «La fe<strong>del</strong>tà<br />

merita un premio» e faceva riferimento<br />

all’importanza di non tradire<br />

un determinato prodotto.<br />

Il nostro interesse si sposta invece<br />

altrove, poiché esaminando<br />

il frutto <strong>del</strong>lo Spirito, a partire<br />

dal testo di Galati 5:22, la settima<br />

parola <strong>del</strong>la lista nell’originale è<br />

pistis. Questo termine ha dato<br />

spazio a diverse riflessioni e, a<br />

volte, anche a dubbi perché la<br />

sua traduzione può essere sia «fede»<br />

sia «fe<strong>del</strong>tà». Entrambe sono<br />

molto simili ma sostanzialmente<br />

diverse, poiché «la fede è un’attitudine<br />

di fiducia nei confronti di<br />

altre persone o di verità la cui evidenza<br />

non è totale; mentre la fe<strong>del</strong>tà<br />

è una qualità <strong>del</strong> comportamento<br />

che permette agli altri di<br />

avere fiducia in noi. La fede è<br />

un’attitudine mentale; la fe<strong>del</strong>tà<br />

uno schema comportamentale». 1<br />

Da ciò ne ricaviamo che la comprensione<br />

di pistis come «fe<strong>del</strong>tà»<br />

sia più in armonia con gli<br />

altri concetti <strong>del</strong> frutto spirituale,<br />

poiché in modo particolare si<br />

parla <strong>del</strong>l’influsso <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo nella vita di un credente.<br />

Secondo il dizionario italiano,<br />

Devoto Oli, la fe<strong>del</strong>tà è la «costante<br />

rispondenza alla fiducia accordata<br />

da altri o a un impegno liberamente<br />

assunto. Rispondenza<br />

alla verità, alla realtà dei fatti;<br />

conformità all’originale».<br />

Nella Scrittura, la fe<strong>del</strong>tà è innanzitutto<br />

presentata come essenza<br />

di Dio. Paolo ci dice che neppure<br />

la nostra incredulità può<br />

«annullare la fe<strong>del</strong>tà di Dio» (Rm<br />

3:3). Il salmista si impegna a farla<br />

conoscere in ogni epoca (Sal<br />

89:1,2); si manifesta con la fermezza<br />

e con l’immutabilità <strong>del</strong>la<br />

Il frutto <strong>del</strong>lo Spirito<br />

La fe<strong>del</strong>tà<br />

di StefaniaTramutola*<br />

«Il frutto <strong>del</strong>lo Spirito è... fe<strong>del</strong>tà»<br />

(Galati 5:22)<br />

sua Parola (Sal 119:138). «Egli è<br />

la rocca, l’opera sua è perfetta,<br />

poiché tutte le sue vie sono giustizia.<br />

È un Dio fe<strong>del</strong>e e senza iniquità.<br />

Egli è giusto e retto» (Dt<br />

32:4). E i versetti potrebbero moltiplicarsi.<br />

Ovviamente di questa<br />

fe<strong>del</strong>tà siamo certi e, in qualche<br />

maniera, la esigiamo, altrimenti<br />

cosa sarebbe la nostra vita senza<br />

questa sicurezza? Desideriamo, se<br />

non pretendiamo, che Dio sia fe<strong>del</strong>e,<br />

che mantenga le sue promesse.<br />

La nostra stessa fede sarebbe<br />

incompleta se non avessimo<br />

la sicurezza che «egli è fe<strong>del</strong>e<br />

e giusto da perdonarci ogni peccato»<br />

(1 Gv 1:9).<br />

Chi è fe<strong>del</strong>e nelle cose<br />

minime, è fe<strong>del</strong>e<br />

anche nelle grandi<br />

Anche nella vita di tutti i giorni<br />

richiediamo fe<strong>del</strong>tà a chi ci circonda,<br />

a partire dal coniuge, passando<br />

attraverso coloro con i quali<br />

interagiamo nell’ambito professionale,<br />

per giungere a chi non conosciamo<br />

come, per esempio,<br />

l’autista <strong>del</strong>l’ultimo autobus su<br />

cui siamo saliti, da lui ci aspettiamo<br />

fe<strong>del</strong>tà al suo lavoro, affidabilità.<br />

Questo atteggiamento è alla<br />

base di molte <strong>del</strong>le nostre relazioni<br />

quotidiane, ma ha senso quando<br />

l’impegno è vissuto con il coinvolgimento<br />

di tutti. La nostra riflessione<br />

sulla fe<strong>del</strong>tà ci conduce a<br />

questo: abbiamo bisogno di qualcuno<br />

su cui possiamo contare!<br />

La vera religione rende l’uomo<br />

fe<strong>del</strong>e. Un cristiano è fe<strong>del</strong>e come<br />

essere umano, come prossimo,<br />

genitore, compagno di vita, figlio,<br />

lavoratore, cittadino <strong>del</strong>lo Stato.<br />

Egli è fe<strong>del</strong>e ai suoi impegni e al-<br />

“ ”<br />

le sue promesse. Per il cristiano è<br />

in qualche modo, simbolo e riproduzione<br />

<strong>del</strong>l’amore per l’uomo<br />

<strong>del</strong> «Dio fe<strong>del</strong>e» (2 Tm 2:13),<br />

in qualche modo comporta il raggiungimento<br />

di una certa somiglianza<br />

con lui. La fe<strong>del</strong>tà quindi<br />

non si manifesta solo nei grandi<br />

impegni o nel nostro rapporto<br />

con il Signore, ma soprattutto nei<br />

piccoli impegni quotidiani, perfino<br />

in quei momenti dove ci sentiamo<br />

meno osservati. «Chi è fe<strong>del</strong>e<br />

nelle cose minime, è fe<strong>del</strong>e<br />

anche nelle grandi; e chi è ingiusto<br />

nelle cose minime, è ingiusto<br />

anche nelle grandi. Se dunque<br />

non siete stati fe<strong>del</strong>i nelle ricchezze<br />

ingiuste, chi vi affiderà quelle<br />

vere? E, se non siete stati fe<strong>del</strong>i<br />

nei beni altrui, chi vi darà i vostri?»<br />

(Lc 16:10-12).<br />

La Bibbia ci presenta un Dio<br />

che mantiene le promesse anche<br />

quando gli uomini sono stanchi o<br />

vogliono «tagliare la corda», e rifiutarlo.<br />

Questo Dio che desidera<br />

essere il nostro compagno di viaggio<br />

conosce la nostra debolezza<br />

nell’essere persone fe<strong>del</strong>i e quindi<br />

non ci abbandona in balia dei nostri<br />

limiti, ma al contrario, ci offre<br />

lui stesso la «potenza» <strong>del</strong> successo.<br />

A noi è chiesto di darci totalmente<br />

a lui e di lasciarci riempire<br />

dallo Spirito Santo, in modo che<br />

nella nostra vita si possa manifestare<br />

quel frutto che è amore,<br />

gioia, pace, pazienza, gentilezza,<br />

bontà e… fe<strong>del</strong>tà.<br />

*Pastora <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong> Valdarno<br />

Note<br />

1 Seventh-day Adventist Bible<br />

Commentary, vol 6, p. 982.<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

3


4<br />

approfondimento<br />

APPROFONDIMENTO «Segui la Bibbia»<br />

Siamo ancora<br />

il «popolo <strong>del</strong> Libro»?<br />

In viaggio verso un rinnovamento spirituale<br />

intervista a Jan Paulsen, Matthew Bediako, Mark Finley<br />

Nikolaus Satlemajer e Willie E. Hucks II,<br />

rispettivamente direttore e vice-direttore<br />

<strong>del</strong>la rivista Ministry, hanno intervistato tre alti<br />

dirigenti <strong>del</strong>la chiesa avventista mondiale: il<br />

presidente Jan Paulsen, il segretario Matthew<br />

Bediako e uno dei vice-presidenti, Mark Finley.<br />

Nikolaus Satelmajer (NS): Qual è l’obiettivo<br />

<strong>del</strong> progetto «Segui la Bibbia»?<br />

Jan Paulsen: Siamo storicamente conosciuti,<br />

e noi stessi ci definiamo, il «popolo <strong>del</strong> libro», a<br />

testimonianza che i valori in cui ci identifichiamo,<br />

le cose che crediamo e lo slancio con il quale<br />

portiamo avanti la nostra missione sono totalmente<br />

basati e radicati nella Scrittura. Abbiamo sempre<br />

incoraggiato i nostri membri a essere aderenti<br />

alla Bibbia, a leggerla. C’è un dato preoccupante:<br />

sono tanti quelli che dedicano pochissimo tempo<br />

o che non leggono più la Bibbia; in questo modo<br />

limitano il proprio arricchimento spirituale, perché<br />

la lettura <strong>del</strong>la Parola di Dio si esaurisce nei passi<br />

citati durante una riunione o un sermone. Non si<br />

mettono a studiare personalmente la Scrittura.<br />

È questa consapevolezza a muovere il nostro<br />

progetto. «Segui la Bibbia» si propone di elevare<br />

la Bibbia in quanto Parola di Dio, di sottolinearne<br />

l’importanza <strong>del</strong> messaggio che rivolge a tutte le<br />

persone e culture in ogni tempo e di incoraggiare<br />

la nostra chiesa a dedicare momenti di qualità<br />

alla sua lettura.<br />

Willie Hucks: Ritenete che «Segui la Bibbia» farà<br />

aumentare la lettura <strong>del</strong>la Bibbia tra i nostri membri<br />

di chiesa? E se sì, in che modo?<br />

Mark Finley: Voglio svelare qualche particolare<br />

che riguarda la genesi di questo progetto. Alcuni<br />

di noi hanno riflettuto e pregato per capire le cose<br />

da fare per stimolare la lettura <strong>del</strong>la Bibbia tra i<br />

membri <strong>del</strong>la chiesa avventista. Abbiamo anche<br />

visto dei dati che stavano arrivando e ai quali ha<br />

appena fatto riferimento il presidente Paulsen, che<br />

attestavano come la lettura <strong>del</strong>la Scrittura - sebbene


una priorità assoluta per gli avventisti - stesse<br />

iniziando a segnare il passo in un numero sempre<br />

maggiore di nostri membri, alcuni dei quali non la<br />

studiavano più come erano abituati a fare negli anni<br />

precedenti. Allora ci siamo domandati se era il caso<br />

di partorire un’idea, qualcosa di simbolico, intorno<br />

alla quale far ritrovare il nostro popolo; così è nata<br />

l’ipotesi di una Bibbia itinerante, scritta in<br />

sessantasei lingue, una diversa per ogni suo libro,<br />

un prodotto probabilmente unico nella storia<br />

<strong>del</strong> cristianesimo. Riuscendo a portare la Bibbia in<br />

centri chiave per appuntamenti che attraggano<br />

migliaia di persone, è possibile<br />

dare impulso alla lettura <strong>del</strong>la<br />

Parola di Dio. Abbiamo pensato<br />

a tre strade: la prima, le migliaia<br />

di visitatori che si ritrovano<br />

durante le varie tappe di questa<br />

Bibbia viaggiante. Le persone ascoltano sermoni<br />

sull’importanza <strong>del</strong>la Parola e sono incoraggiate<br />

a leggerla.<br />

La seconda strada: tutti i partecipanti ai vari<br />

appuntamenti ricevono un cartoncino, dove<br />

trovano un calendario-guida per la lettura <strong>del</strong>la<br />

Bibbia in un anno. Per esempio, se l’evento si<br />

svolge in gennaio; si può partire da quel mese e<br />

leggere fino al gennaio <strong>del</strong>l’anno seguente, la stessa<br />

cosa naturalmente se cade in marzo. Pensiamo che<br />

quando Ministry, altri periodici, Hope Channel<br />

e tutti gli altri mezzi di comunicazione si<br />

concentreranno particolarmente su questo progetto<br />

di lettura <strong>del</strong>la Bibbia, i nostri membri si<br />

entusiasmeranno all’idea di poterlo fare insieme a<br />

milioni di altri credenti.<br />

Abbiamo creato un sito Internet dedicato<br />

(www.followthebiblesda.com), al quale chiunque<br />

può collegarsi e unirsi al viaggio straordinario di<br />

questa Bibbia, ma anche iniziare a leggerla.<br />

Pensiamo che predicare la Parola possa generare<br />

una rinnovata passione nei pastori; essi<br />

incoraggeranno i membri a partecipare. Siamo certi<br />

che queste iniziative faranno venire la voglia di<br />

leggere la Bibbia a centinaia di migliaia di persone.<br />

Matthew Bediako: Sono convinto che questo<br />

progetto farà aumentare l’interesse per la lettura<br />

<strong>del</strong>la Parola di Dio.<br />

Ricordo che quando ero ragazzo noi avventisti<br />

eravamo conosciuti per quelli che amavano davvero<br />

leggere e conoscere la Scrittura. Le cose non stanno<br />

più così, sono pochi ormai quei membri che<br />

passano <strong>del</strong> tempo nella lettura e nella preghiera.<br />

Ecco che Segui la Bibbia ravviverà l’interesse di<br />

molti per ricominciare a investigare la Scrittura e<br />

La Bibbia è la nostra<br />

torcia spirituale.<br />

Essa invita tutte<br />

le persone a seguirla<br />

“<br />

”<br />

NS: Ministry raggiunge migliaia di pastori. Che<br />

cosa, in particolare, immaginate che possano fare in<br />

questo senso? E quale ruolo possono avere in questo<br />

progetto?<br />

MF: I pastori possono fare molte cose.<br />

Prepareremo tre sermoni e li pubblicheremo sul<br />

sito web perché possano utilizzarli come spunto<br />

per incoraggiare la lettura <strong>del</strong>la Parola di Dio.<br />

Siamo convinti che essi riusciranno sia a<br />

incoraggiare i loro membri, sia a essere parte attiva<br />

di questo progetto. I pastori potrebbero inoltre far<br />

pubblicare l’indirizzo <strong>del</strong> nostro sito sui bollettini<br />

di chiesa, quello che bisogna<br />

capire è che possono rendersi utili<br />

in mille modi e partecipare al<br />

progetto Segui la Bibbia. Credo<br />

che una <strong>del</strong>le sue caratteristiche<br />

più straordinarie sia il fatto di non<br />

essere circoscritto in un’area geografica; la Bibbia è<br />

un libro universale e raggiungerà ogni angolo <strong>del</strong><br />

pianeta. Dal momento in cui sapranno che Segui la<br />

Bibbia toccherà un luogo <strong>del</strong>la loro zona di<br />

pertinenza, invito tutti i pastori a questi eventi e<br />

raduni particolari e a servirsene come trampolino<br />

per incoraggiare i loro membri alla lettura <strong>del</strong>la<br />

Parola di Dio.<br />

JP: So per certo che ogni pastore desidera che la<br />

Scrittura abbia un posto centrale.<br />

MF: Il motto è straordinario: Segui la Bibbia. È<br />

facilmente applicabile; si può seguire la Bibbia con<br />

gli occhi mentre attraversa varie nazioni, ma la si<br />

può seguire anche attraverso un piano di lettura<br />

quotidiana.<br />

WH: Cosa succederà a proposito di questo progetto<br />

nel 2010, alla Sessione <strong>del</strong>la Conferenza Generale<br />

che si svolgerà ad Atlanta?<br />

JP: Alcuni mesi fa si sono svolti i giochi olimpici<br />

in Cina, meta alla quale era giunta la fiamma<br />

olimpica dopo essere stata trasportata in tutti i<br />

continenti. In un certo senso, la Bibbia è la fiamma<br />

spirituale che come chiesa desideriamo alzare.<br />

Sta compiendo il giro <strong>del</strong> mondo e invita tutte le<br />

persone a seguirla. La poniamo su un piedistallo<br />

e ritengo che sia un fatto straordinario che la<br />

Conferenza Generale si apra con l’arrivo di questa<br />

Bibbia itinerante. I suoi lavori rappresentano<br />

un’occasione unica di incontro per i credenti<br />

<strong>del</strong>la chiesa avventista di tutto il mondo; spesso<br />

trattano questioni che possono sembrare molto<br />

amministrative e alcune di esse lo sono. Tuttavia,<br />

siamo prima di tutto una comunità spirituale e la<br />

missione deve essere la prima preoccupazione<br />

sulla nostra agenda. Tutto ciò che siamo e che<br />

pregare con maggiore zelo. ➥<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

5


6<br />

APPROFONDIMENTO<br />

vogliamo essere viene spiegato nella Parola<br />

di Dio. Penso che sia assolutamente auspicabile e<br />

coerente che i lavori <strong>del</strong>la Conferenza Generale<br />

si inaugurino con l’arrivo <strong>del</strong>la nostra «torcia<br />

spirituale», comunicando simbolicamente al<br />

mondo che lì si riunirà non solo una comunità<br />

di fede, ma che ciò che la mantiene unita è<br />

proprio la Parola <strong>del</strong> Signore.<br />

NS: Che cosa si aspetta ciascuno di voi dopo<br />

Atlanta? Non vi accontenterete, si spera, di dire<br />

che vi avete portato la torcia! Che cosa vi aspettate<br />

dal 2010 in poi?<br />

MF: La Sessione di una Conferenza Generale<br />

si collega ai cinque anni precedenti di<br />

amministrazione e promuove impegni per i<br />

successivi cinque. In considerazione <strong>del</strong>l’arrivo<br />

<strong>del</strong>la Bibbia ad Atlanta, simile alla torcia olimpica<br />

per citare Paulsen, e <strong>del</strong> fatto che milioni di<br />

avventisti l’avranno seguita in questo suo lungo<br />

percorso, ci piacerebbe vedere dei lavori che<br />

conferiscano grande importanza alla Parola di Dio,<br />

unico fondamento <strong>del</strong>la fede, e che ciò possa<br />

rappresentare un incentivo alla sua lettura e al suo<br />

studio per tutti i nostri fratelli, anche dopo<br />

quell’importante appuntamento.<br />

JP: A questo proposito, entra in gioco un’altra<br />

situazione <strong>del</strong> tutto fortuita, ma che mira alla stessa<br />

cosa. Durante i prossimi lavori di Atlanta, analizzeremo<br />

la tematica <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> pastore: le sfide, i<br />

traguardi, le mansioni, la destinazione alla comunità<br />

locale, la sua responsabilità specifica di nutrire e<br />

curare il proprio gregge. A chi si rivolge il pastore<br />

per trovare ciò di cui ha bisogno? Alla Bibbia.<br />

WH: Qual è la vostra speranza a lungo termine<br />

per questa iniziativa?<br />

MB: Spero che dopo il passaggio <strong>del</strong>la Bibbia in<br />

una determinata nazione, lì venga studiata una<br />

strategia che consenta a ogni chiesa e istituzione<br />

di realizzare programmi pensati per incoraggiare<br />

la lettura <strong>del</strong>la Bibbia. Riesco a intravedere <strong>del</strong>le<br />

possibilità in questo senso; per esempio, nella<br />

Divisione Inter-americana 2 ci sono stati dei giovani<br />

che hanno scritto i loro versetti biblici preferiti su<br />

un foglio, che via via è diventato sempre più lungo;<br />

sono riusciti a fare molta pubblicità e a farne<br />

un evento che ha riscosso molto interesse. Spero<br />

che questo sia da stimolo per tanti altri giovani<br />

perché inizino davvero a studiare la Bibbia.<br />

MF: Ci sono studi che hanno riguardato una<br />

zona particolare e che indicano come circa il 49 per<br />

cento degli avventisti non leggano la Parola di Dio.<br />

Certo, si può discutere sui numeri, e si può pensare<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

che, ragionando in termini globali, aumenti di 10<br />

o 15 punti la percentuale dei nostri membri che<br />

invece la leggono; ma quali che siano i numeri<br />

esatti, puntiamo ad aumentarli significativamente.<br />

Il centro <strong>del</strong>l’iniziativa non è un grande evento<br />

perché questo, come anche i meeting, hanno<br />

l’obiettivo di rivitalizzare l’interesse nella Bibbia<br />

<strong>del</strong>le famiglie; ma il nostro scopo a lungo termine<br />

è quello di incoraggiare i membri alla sua lettura;<br />

di spingere padri e madri a leggerla insieme ai loro<br />

figli; stimolare gli studenti <strong>del</strong>le nostre scuole<br />

a impegnarsi attivamente per promuovere la lettura<br />

<strong>del</strong>la Bibbia e una vita consacrata all’interno dei<br />

loro convitti; e ancora sollecitare i nostri fratelli<br />

laici a investigare nuovamente i grandi<br />

insegnamenti <strong>del</strong>la Scrittura. Ecco una frase che<br />

ci fa capire l’importanza <strong>del</strong>la lettura <strong>del</strong>la Bibbia:<br />

«Solo coloro che hanno fortificato la loro mente<br />

con lo studio <strong>del</strong>le verità bibliche potranno<br />

superare l’ultimo grande conflitto». 3 Ce n’è un’altra<br />

che dice anche: «Se la Parola di Dio fosse studiata<br />

veramente, la gente avrebbe una mente aperta,<br />

un carattere nobile ed equilibrato, tutte doti<br />

piuttosto rare ai nostri giorni». 4 Il nostro proposito<br />

è quindi quello di preparare i membri avventisti<br />

al ritorno di Gesù, mediante uno studio serio e<br />

approfondito <strong>del</strong> testo biblico in grado di<br />

trasformare le loro esistenze, rinsaldarne il carattere<br />

e rinnovare il loro rapporto con Gesù.<br />

NS: Tutte le volte che nel passato la Bibbia<br />

è stata posta al centro <strong>del</strong> cristianesimo, ci sono stati<br />

riscontri positivi. La Riforma protestante è partita<br />

dalla Parola di Dio.<br />

JP: Pensiamo alla nostra chiesa, in particolare ai<br />

suoi inizi, e non mi riferisco solo a 150 anni fa nel<br />

Nord America. Quando il messaggio giunse in<br />

Norvegia, i miei genitori si battezzarono sull’onda<br />

di un avventismo molto rigoroso, la gente aveva<br />

solide convinzioni. Le predicazioni fondate sulla<br />

Bibbia e la sua stessa lettura determinarono<br />

opinioni molto radicate sui valori riscontrabili<br />

nella Scrittura. Lo studio <strong>del</strong>la Bibbia ha<br />

rappresentato una parte fondamentale <strong>del</strong>la nostra<br />

eredità. [Art. tratto da Ministry, gennaio 2009,<br />

pp. 5-8, traduzione dall’inglese di M. Caracciolo].<br />

Note<br />

1 Assemblea generale mondiale <strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

che si svolge ogni cinque anni.<br />

2 Divisione che si occupa dei paesi caraibici e <strong>del</strong>le nazioni<br />

che sorgono tra il Nord e il Sudamerica.<br />

3 Il gran conflitto, Edizioni Adv, Impruneta, 2006, p. 464.<br />

4 La via migliore, Edizioni Adv, Impruneta, 2006, p. 90.<br />

MARZO 2009


schede bibliche<br />

SCHEDE BIBLICHE<br />

MARZO 2009<br />

Ecclesiologia<br />

Chiamata e responsabilità<br />

P«Passando da una città all’altra, trasmisero ai<br />

fratelli, perché le osservassero, le decisioni prese<br />

dagli apostoli e dagli anziani che erano a<br />

Gerusalemme» (Atti 16:4).<br />

La chiesa è composta da persone che hanno<br />

ricevuto i doni spirituali e che collaborano insieme<br />

nel rispetto reciproco riconoscendo l’autorità di<br />

ciascuno al servizio di Dio e <strong>del</strong> prossimo.<br />

Chiamata<br />

L’appello al servizio avviene in diversi modi:<br />

● Dio chiama i suoi profeti (Es 3:4-10; Gdc 2:16;<br />

1 Sam 3:1-21; Ger 1:1-12; Ez 1:1-3; Mi 1:1;<br />

Ag 1:1; At 13:2). La storia biblica narra momenti<br />

in cui il popolo e i responsabili hanno ceduto alle<br />

comodità, all’adorazione idolatrica, al <strong>del</strong>irio<br />

<strong>del</strong> potere o a una religione «fai da te». Se Dio<br />

sceglie una persona tramite cui veicolare un<br />

messaggio, è sottinteso che anche la chiesa è<br />

tenuta ad ascoltare, a vagliare alla luce <strong>del</strong>la<br />

parola di Dio (Nm 12:6; 2 Cr 20:20; 1 Gv 4:1)<br />

ed eventualmente riconoscere l’espressione<br />

<strong>del</strong> ministero che Dio ha affidato alla persona<br />

che si è scelto.<br />

● Gesù chiama i suoi apostoli (Mt 4:18-22, 9:9;<br />

Mc 3:13-19; At 9:1-6,15-17). Gli apostoli<br />

sostituiscono Giuda (At 1:20-26) e scelgono<br />

dei collaboratori senza l’ausilio <strong>del</strong>la comunità<br />

(2 Cor 8:23; Gal 2:1; Tt 1:5; At 15:39,40; 16:1-3),<br />

lo stesso fece Mosè (Es 18:19-26).<br />

● La chiesa, prendendo atto <strong>del</strong> dono già espresso<br />

nella comunità, coinvolge tutti i credenti nel<br />

discepolato (Mt 28:18-20) e sceglie le persone<br />

capaci di rappresentarla (At 6; 15:22,25)<br />

rendendo efficace e autorevole al suo interno<br />

quel ministero. Allo stesso tempo la chiesa è<br />

responsabile dei suoi rappresentanti scelti<br />

(Ez 13:2-17; 14:1-11; Rm 1:21-25).<br />

Spiritualità e amministrazione<br />

La Bibbia distingue due ambiti ecclesiastici:<br />

spirituale (Es 18:19-20; At 6:2,4) e diaconale<br />

(Es 18:21-22; At 6:2,3). Il primo, riguarda il<br />

rapporto fra Dio e l’uomo; il secondo, la gestione<br />

amministrativa <strong>del</strong>la chiesa (rapporti fra persone,<br />

gestione <strong>del</strong>le risorse, organizzazione, ecc.).<br />

Anche al servizio <strong>del</strong> tempio c’era la distinzione<br />

di Eugen J. Havresciuc*<br />

fra sacerdoti e leviti (Es 28; cfr. Nm 7:5; 1 Cr<br />

9:2,14,26; 2 Cr 24:11). Nella realtà ecclesiale<br />

il servizio diaconale, dei leviti e dei diaconi, veniva<br />

svolto con la supervisione di sacerdoti, apostoli,<br />

evangelisti e anziani (Es 38:21; Nm 3:9,41; At 6:6).<br />

Qualità dei chiamati<br />

Indipendentemente dall’ambito <strong>del</strong> servizio, Dio<br />

chiama i credenti a vivere l’impegno cristiano in<br />

modo responsabile e credibile (Dt 1:16-17; At 20:28;<br />

1 Cor 4:2,9-13; 1 Tm 3; 2 Tm 2:24-26; Tt 1:6-9;<br />

1 Pt 5:1-3,5; 3:2). Quando queste qualità sono<br />

disattese, il Signore disapprova gli atteggiamenti che<br />

non gradisce (Is 56:11; Ger 2:8; 10:21; 12:10; 23:1-3)<br />

e interviene personalmente per riabilitare le cose<br />

(Is 22:19; Ger 28:9-17; Ez 24:25-27).<br />

Ministeri<br />

Una volta che la comunità riconosce un dono,<br />

riconosce anche l’autorità <strong>del</strong>la persona che lo ha<br />

ricevuto. Tuttavia, Paolo, pur essendo stato chiamato<br />

direttamente da Dio, deve sottoporsi al giudizio<br />

degli apostoli di Gerusalemme, visto che in Antiochia<br />

la sua autorità era stata messa in discussione da<br />

alcuni provenienti dalla Giudea (At 15:1-2).<br />

Ciò significa che un ministero è sottoposto<br />

all’autorità generale <strong>del</strong>la chiesa e dei suoi <strong>del</strong>egati e<br />

le decisioni prese in modo rappresentativo e<br />

collegiale dovrebbero essere rispettate da ogni<br />

individuo, comunità locale e ogni missionario (At<br />

15:4,6,22-29), collaborando e apportando il proprio<br />

servizio in coscienza e responsabilità davanti a Dio.<br />

Cristo è capo <strong>del</strong>la chiesa<br />

Cristo è l’unica volontà autorevole <strong>del</strong>la chiesa.<br />

Tuttavia, come corpo di Cristo, ognuno ha un<br />

proprio compito. Che cosa fare quando «il corpo»<br />

<strong>del</strong>la chiesa presenta organi malati? La comunità<br />

ha il compito di intervenire dopo aver fatto<br />

tutto il possibile per recuperare colui che sbaglia<br />

(Mt 18:15-17). Se dovesse accadere che alcuni<br />

amministratori gestiscono i beni in modo improprio,<br />

la chiesa non può arrogarsi il diritto di gestire ciò<br />

che non le appartiene (2 Re 12:4-16), ma può pregare<br />

affinché Dio possa illuminare la scelta di dirigenti<br />

consacrati e abili (Ger 3:15; 23:4).<br />

*Pastore di Ragusa e Vittoria<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

7


8<br />

società<br />

SOCIETÀ Rinascita <strong>del</strong>l’ateismo<br />

Slogan contro slogan<br />

IIl 16 febbraio è partito il primo<br />

ateobus italiano nella città di Genova<br />

con lo slogan: «La buona<br />

notizia è che in Italia ci sono milioni<br />

di atei. Quella ottima è che<br />

credono nella libertà di espressione».<br />

Inizialmente però la campagna<br />

atea promossa da Uaar<br />

(Unione degli atei e degli agnostici<br />

razionalisti) prevedeva una provocazione<br />

più accentuata: «La<br />

cattiva notizia è che Dio non esiste.<br />

Quella buona è che non ne<br />

hai bisogno». Un tema che aveva<br />

sollevato energiche reazioni <strong>del</strong><br />

cardinale Angelo Bagnasco, presidente<br />

<strong>del</strong>la Cei, il quale aveva<br />

parlato di «ferita alla sensibilità<br />

religiosa» e aveva chiesto che gli<br />

ateobus non circolassero.<br />

La provocazione più forte degli<br />

atei è stata rifiutata proprio dalla<br />

concessionaria pubblicitaria Igp<br />

Decaux di Milano, in quanto il<br />

messaggio conteneva argomenti<br />

lesivi <strong>del</strong>le convinzioni religiose<br />

altrui e, secondo il codice di autodisciplina<br />

interna, doveva essere<br />

modificato. Naturalmente, la bocciatura<br />

<strong>del</strong> primo messaggio ha<br />

fatto spendere parole di soddisfazione<br />

da parte degli esponenti <strong>del</strong>la<br />

Curia genovese. Mentre i pastori<br />

valdesi e metodisti di Genova<br />

(Stefano Mercurio, Italo Pons,<br />

Eugenio Stretti e Giovanna Vernarecci)<br />

hanno affermato che la<br />

proposta <strong>del</strong>l’Uaar «fa discutere<br />

ma non scandalizza». Perché la rinascita<br />

<strong>del</strong>l’ateismo si innesta sull’invasione<br />

quotidiana «di chi nel<br />

nostro paese vuole incarnare non<br />

solo il cristianesimo ma la religione<br />

in sé, e mira a condizionare, a<br />

tutto campo, i vari aspetti <strong>del</strong>l’etica,<br />

<strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la politica»<br />

(Nev <strong>del</strong> 14 gennaio 2009).<br />

L’inizio <strong>del</strong>le ateocampagne<br />

Ciò che ora sta avvenendo a Ge-<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Due visioni<br />

<strong>del</strong> mondo si stanno<br />

contrapponendo.<br />

Chi ha ragione?<br />

di Giuseppe Marrazzo<br />

nova è iniziato negli Stati Uniti,<br />

dove a novembre <strong>del</strong>l’anno scorso<br />

è partita la campagna umanistica<br />

e dei liberi pensatori. Infatti l’American<br />

Humanist Association ha<br />

lanciato l’ateismo sugli autobus di<br />

Washington con la scritta: «Perché<br />

credere in un Dio? Sii buono<br />

per amore <strong>del</strong>la bontà». Inoltre,<br />

nella zona <strong>del</strong> Bible Belt, sono stati<br />

affissi cartelloni con lo slogan<br />

campeggiante in un cielo azzurro<br />

con nuvolette: «Non credi in<br />

Dio? Non sei solo». Come possiamo<br />

vedere, negli Stati Uniti non si<br />

afferma che Dio non c’è, ma che<br />

si può essere buoni e in buona<br />

compagnia senza necessariamente<br />

credere in lui. Non solo i credenti<br />

possono vincere la solitudine ma<br />

anche coloro che credono nel cielo<br />

vuoto. Buon per loro!<br />

A gennaio di quest’anno, anche<br />

in Gran Bretagna è iniziata la promozione<br />

<strong>del</strong>l’incredulità a partire<br />

da un’idea lanciata su un blog <strong>del</strong><br />

The Guardian dalla scrittrice<br />

Ariane Sherine. Il prof. Richard<br />

Dawkins ha scritto: «Probabilmente<br />

non c’è alcun Dio. Ora<br />

smettila di preoccuparti e goditi<br />

la vita» (There’s probably no<br />

God. Now stop worrying and<br />

enjoy your life). La campagna,<br />

promossa dal British Humanist<br />

Association e dal professore di<br />

Oxford, autore di La <strong>del</strong>usione di<br />

Dio (Mondadori, 2006), è costata<br />

11 mila sterline, ma 877 sottoscrittori<br />

online hanno donato 140<br />

mila sterline. Il messaggio inglese<br />

ipotizza (probably) la non esisten-<br />

za di Dio, ma la seconda parte<br />

<strong>del</strong>la frase esorta gli uomini e le<br />

donne a non avere paura (<strong>del</strong>l’aldilà)<br />

e godere la vita (nell’aldiqua),<br />

come se coloro che hanno<br />

fede in Dio debbano necessariamente<br />

vivere nella lacerazione di<br />

sé o essere rosi dai sensi di colpa,<br />

in ogni modo non riuscire a godersi<br />

la vita.<br />

Atei e agnostici italiani avevano<br />

osato di più nel primo lead mentre<br />

con il secondo affermano che<br />

in Italia vige la libertà di potersi<br />

dichiarare non credenti in Dio<br />

(atei). E questa è una libertà garantita<br />

dalla Costituzione italiana,<br />

ma la «libertà di espressione» non<br />

è appannaggio solo degli atei, è di<br />

tutti i cittadini. Il fatto poi di essere<br />

in «milioni di atei» che potrebbe<br />

far pensare a una legittimazione<br />

<strong>del</strong>la verità basata sul<br />

numero di coloro che professano<br />

un’idea rasenta molto il pensiero<br />

secondo cui è la maggioranza o il<br />

gran numero a determinare la verità.<br />

Niente di più falso! Nella<br />

storia sono state invece le minoranze<br />

coraggiose, capaci di andare<br />

controcorrente, ad avere più<br />

ragione sui più.<br />

Perché questa rinascita e perché<br />

proprio da Genova? Forse<br />

perché tra qualche mese si terrà il<br />

Festival <strong>del</strong>la scienza e l’operazione<br />

avrà sicuramente risonanza nei<br />

media? Si vuole forse creare una<br />

netta contrapposizione tra la visione<br />

positivista e quella creazionista?<br />

Oppure perché nel capoluogo<br />

ligure, nel mese di giugno,<br />

si terrà il Gay Pride?<br />

Le ragioni <strong>del</strong>la rinascita<br />

<strong>del</strong>l’ateismo<br />

Umberto Eco ha dichiarato:<br />

«Stiamo assistendo alla rinascita<br />

<strong>del</strong>l’anticlericalismo e <strong>del</strong>l’ateismo,<br />

ma non credo che la colpa<br />

MARZO 2009


sia né degli anticlericali né degli<br />

atei». E allora perché?<br />

Subito dopo la catastrofe <strong>del</strong>la<br />

seconda guerra mondiale, il padre<br />

<strong>del</strong>l’esistenzialismo ateo, Jean-<br />

Paul Sartre, si rivolse ai giornalisti<br />

che sbalordì con queste parole:<br />

«Signori, Dio è morto!». Dopo<br />

l’olocausto, lutti e massacri, l’umanità<br />

aveva voglia di ricostruire,<br />

riprendere a sperare, ritornare sui<br />

grandi temi, a cominciare dall’esistenza<br />

di Dio. Dov’era infatti il<br />

Dio dei cristiani mentre si spara-<br />

vano a vicenda, si violentavano<br />

donne e si gassavano bambini?<br />

Sartre rispondeva: da nessuna<br />

parte. L’esponente <strong>del</strong>l’umanesimo<br />

esistenzialista (fiammata di<br />

breve durata), riteneva che il compito<br />

<strong>del</strong>la filosofia fosse proprio<br />

quello di liberare l’uomo da Dio e<br />

imparare a essere «senza dèi».<br />

Oggi, dal momento che l’ateismo<br />

di Stato, dogmatico e intollerante,<br />

è pressoché deceduto dappertutto,<br />

ci si interroga in che<br />

modo debba essere letta questa<br />

rinascita razionalistica. Forse perché<br />

la proposta <strong>del</strong>la fede è diventata<br />

troppo invadente, aggressiva<br />

e dogmatica? Oppure perché<br />

la fede sta scivolando verso una<br />

forma di fideismo sacro-magico<br />

che si nutre e si alimenta di miracolismi,<br />

guarigioni, superstizioni<br />

e <strong>del</strong>l’irrazionale? Oppure si sta<br />

profilando all’orizzonte una nuova<br />

dittatura non ideologica, ma<br />

imposta dalla dea ragione che<br />

ammette un sapere unico: quello<br />

matematico scientifico. Pertanto<br />

tutto ciò che non sarebbe riconducibile<br />

a una formula matematica,<br />

chimica, fisica diventerebbe in<br />

sé sospetto; rischierebbe di veicolare<br />

pseudo verità, un sapere infantile,<br />

magico. Di altri tempi<br />

(<strong>del</strong>l’era prelogica)…<br />

Eppure, se consideriamo gli<br />

orrori compiuti, solo nel XX secolo,<br />

da un sapere razionale e logico<br />

non possiamo non restarne<br />

esterrefatti: due guerre mondiali,<br />

10 milioni di morti nella prima e<br />

50 nella seconda. Una sola bomba<br />

atomica, messa a punto dai<br />

migliori fisici, ha cancellato una<br />

città intera. La corsa agli armamenti<br />

ha fatto sedere il mondo<br />

intero su una enorme «santa barbara»<br />

capace di annientare il pianeta.<br />

L’ecosistema fortemente<br />

minacciato da un’industria che<br />

immette nell’aria milioni di metri<br />

cubi di sostanze inquinanti. Che<br />

cosa accadrà quando tutti i cinesi<br />

acquisteranno l’auto? Ma che cosa<br />

succederà quando tutti i paesi<br />

emergenti saranno dotati <strong>del</strong>l’arma<br />

nucleare, cioè applicheranno<br />

i principi <strong>del</strong>la fisica nucleare a<br />

scopo bellico? Il progresso scientifico<br />

viene ovviamente salutato<br />

come un valore positivo e per<br />

nessuna ragione al mondo la fede<br />

dovrebbe diventare sinonimo di<br />

oscurantismo e arretratezza. Ma<br />

la scienza senza coscienza diventa<br />

un pericolo da non sottovalutare,<br />

soprattutto se si mescola con altre<br />

«miscele esplosive».<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

FOTOLIA<br />

➥<br />

9


10<br />

SOCIETÀ<br />

La risposta di alcuni cristiani<br />

Nel mese di marzo, sempre in Inghilterra,<br />

si darà il via alla risposta<br />

dei credenti e su circa 200 bus si<br />

potranno leggere le parole <strong>del</strong><br />

Salmo 14: «Lo stolto ha detto in<br />

cuor suo: “Non c’è Dio”». La<br />

spesa di 35 mila sterline prevede<br />

anche l’invio <strong>del</strong>la Bibbia a chi ne<br />

fa richiesta. Nelle prossime settimane<br />

il rev. George Hargreaves,<br />

leader <strong>del</strong> Christian Party, lancerà<br />

il proclama: «Dio c’è sicuramente.<br />

Unisciti al Christian Party e<br />

goditi la vita».<br />

Mentre un produttore <strong>del</strong>la TV<br />

russa ha pagato una prossima<br />

pubblicità per coprire 50 bus di<br />

Londra con la scritta: «C’è un<br />

Dio, credimi! Non ti preoccupare<br />

e goditi la vita!». Alexander Korobko,<br />

responsabile <strong>del</strong> programma<br />

satellitare L’ora russa, con sede<br />

a Londra, ha detto che questa<br />

campagna sarà finanziata dalla<br />

chiesa ortodossa russa. «Viviamo<br />

in tempi difficili», ha affermato,<br />

«tempi in cui le crisi vengono descritte<br />

nei dettagli, ma la gente<br />

sente il bisogno di udire un messaggio<br />

rassicurante» (dal Telegraph<br />

5 febbraio 2009).<br />

Ci chiediamo se le somme di<br />

danaro investite in questa pubblicità<br />

non sarebbero spese meglio<br />

se utilizzate a favore di progetti di<br />

solidarietà, che è un modo ben<br />

più credibile e funzionale che fare<br />

sterili spot pubblicitari per autopromuoversi.<br />

Se si accetta l’idea di questa<br />

inutile polarizzazione - pro o contro<br />

Dio - c’è il rischio di trasformare<br />

anche la fede in un oggetto<br />

qualsiasi da reclamizzare. I credenti<br />

sentono di non avere nulla a<br />

che vedere con questa polemica<br />

che intende solo persuadere la<br />

gente a suon di slogan. Jenny Ellis<br />

<strong>del</strong>la chiesa metodista inglese<br />

ha affermato: «Dobbiamo essere<br />

grati a Dawkins per il suo continuo<br />

interesse su Dio incoraggiando<br />

la gente a pensare a questo ar-<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

gomento. Questa campagna sarà<br />

un cosa utile se incoraggia le persone<br />

a impegnarsi nelle questioni<br />

profonde <strong>del</strong>la vita». 2<br />

La reazione degli avventisti<br />

In più occasioni l’Adventist Review<br />

ha scritto sull’ateismo aggressivo<br />

1 rispondendo alle ultime<br />

pubblicazioni sull’argomento, diventate<br />

best seller mondiali. Victor<br />

Hulbert, direttore <strong>del</strong>le comunicazioni<br />

<strong>del</strong>l’Unione britannica<br />

esorta i credenti a impegnarsi in<br />

modo positivo in questo dibattito<br />

sollevato dal BHA.<br />

Come cristiani avventisti possiamo<br />

affermare che la fede in<br />

La fede in Dio<br />

creatore e in Gesù<br />

redentore non elimina<br />

la ragione umana<br />

“<br />

”<br />

Dio creatore e in Gesù redentore<br />

non elimina la ragione umana.<br />

Anzi il messaggio cristiano è rivolto<br />

a persone che non hanno paura<br />

di pensare e di dare un senso<br />

alla loro esistenza. Kwabena<br />

Donkor, direttore aggiunto <strong>del</strong>l’Istituto<br />

di ricerche bibliche <strong>del</strong>la<br />

chiesa avventista, ritiene che la<br />

proposta umanista esclude il soprannaturale<br />

come l’illuminismo<br />

nel XVIII.<br />

In fondo, afferma, l’ateismo<br />

suggerisce l’idea che il mondo<br />

possa esistere senza uno scopo e<br />

quindi il relativismo etico che ne<br />

consegue ha dei risvolti pratici nel<br />

quotidiano: come si può distinguere<br />

il bene dal male se non esiste<br />

uno scopo nella vita? Clifford<br />

Golstein, direttore <strong>del</strong>l’Adult Bible<br />

Study Guide, afferma che una<br />

«persona razionale può giungere<br />

alla conclusione che la vita sulla<br />

terra può avere uno scopo». 3<br />

Note<br />

1 Mark A. Kellner, «Is Aggressive<br />

Atheism Ascending?».<br />

2 «Adventist Say Atheist Bus Ad<br />

Won’t Roll».<br />

3 Donkor e Goldstein sono citati<br />

da M.A. Kellner, «Is Aggressive<br />

Atheism Ascending?».<br />

MARZO 2009


cronaca<br />

CRONACA Brevi dal mondo<br />

Cina: perseguitate<br />

chiese domestiche<br />

Lugano, Svizzera (VOCE<br />

EVANGELICA). Non ha sosta<br />

la persecuzione contro le «chiese<br />

domestiche» cinesi, i gruppi<br />

protestanti non riconosciuti<br />

dalle autorità che si incontrano<br />

in abitazioni per pregare.<br />

Il governo invita queste chiese<br />

a farsi registrare, ma le autorità<br />

competenti spesso rifiutano le<br />

loro domande e proseguono<br />

con gli arresti e le demolizioni<br />

di edifici. A fine dicembre è stato<br />

demolito con la forza il Centro<br />

di riabilitazione tossicodipendenti,<br />

gestito da protestanti.<br />

Chi vi era ricoverato vive ora<br />

in tende accanto alle macerie,<br />

perché non sa dove andare.<br />

La recessione non porta<br />

più gente nelle chiese<br />

Silver Spring, USA (ADVENTIST<br />

REVIEW). Secondo un esperto<br />

in sondaggi <strong>del</strong>la Gallup,<br />

la crisi economica non ha<br />

determinato un incremento<br />

<strong>del</strong>la frequentazione dei luoghi<br />

di culto negli Stati Uniti.<br />

Dalla metà di febbraio <strong>del</strong> 2008,<br />

CASO ELUANA<br />

Il Comitato <strong>del</strong>l’Unione Italiana<br />

<strong>del</strong>le Chiese Cristiane<br />

Avventiste <strong>del</strong> 7° <strong>Giorno</strong> riunito<br />

a Roma nella sua seduta<br />

ordinaria dall’8 al 10 febbraio<br />

2009,<br />

esprime la propria solidarietà<br />

umana e cristiana alla famiglia<br />

Englaro per la dolorosa vicenda<br />

che da 17 anni l’ha colpita e<br />

invoca Dio perché possa<br />

sostenerla in questo momento<br />

difficile con la sua consolazione<br />

onnipotente,<br />

disapprova la strumentalizzazione<br />

di questa drammatica<br />

storia familiare e individuale,<br />

ribadisce che la libertà <strong>del</strong><br />

è stato chiesto a un campione<br />

di mille persone la frequenza<br />

di partecipazione ai servizi<br />

di chiese, sinagoghe e moschee.<br />

Il 42 per cento segue regolarmente<br />

su base settimanale,<br />

ma da settembre a dicembre,<br />

quando la stretta economica<br />

si è fatta maggiormente sentire,<br />

non si è registrato alcun<br />

progresso nei dati.<br />

Incendio devasta la chiesa<br />

avventista di Minneapolis<br />

Silver Spring USA (ADVENTIST<br />

REVIEW). Un altro incendio<br />

è scoppiato in una chiesa<br />

avventista statunitense,<br />

a Minneapolis. Il rogo, scoppiato<br />

il 30 dicembre, ha provocato<br />

danni per 50 mila dollari,<br />

cifra fortunatamente coperta<br />

dall’assicurazione. L’incendio<br />

è stato causato da una caldaia<br />

usata per mantenere calda<br />

l’acqua nelle tubature <strong>del</strong>la<br />

cantina. Tra il materiale<br />

andato distrutto, gran parte<br />

<strong>del</strong>l’attrezzatura <strong>del</strong> gruppo<br />

degli esploratori. La chiesa può<br />

ospitare 1.200 persone a<br />

sedere e i lavori di recupero<br />

Vangelo impone il rispetto <strong>del</strong>la<br />

coscienza di uomini e donne<br />

che, credenti e non credenti,<br />

affrontano le tragedie <strong>del</strong>la vita,<br />

deplora la violenza subdola<br />

contenuta in certe dichiarazioni<br />

pubbliche di autorità laiche<br />

e religiose,<br />

ricorda che, pur rispettando<br />

tutte le confessioni religiose,<br />

ognuna di esse deve astenersi<br />

dall’ingerirsi nelle decisioni prese<br />

dai diversi poteri di uno Stato<br />

laico come quello italiano e che<br />

in materia di coscienza e di fede<br />

nessuno può imporre, con la<br />

coercizione, convinzioni ispirate<br />

a qualsiasi credo.<br />

a cura di Maurizio Caracciolo<br />

cominceranno subito dopo la<br />

messa in sicurezza <strong>del</strong>l’edificio.<br />

Il Vaticano lancia il proprio<br />

canale YouTube<br />

Silver Spring, USA (ADVENTIST<br />

REVIEW). Dal 23 gennaio il<br />

Vaticano ha lanciato un canale<br />

video dal sito web YouTube.<br />

Il Vatican Channel viene<br />

aggiornato quotidianamente con<br />

filmati e notizie che riguardano<br />

l’attività <strong>del</strong> papa e di altre<br />

autorità e si presenta in quattro<br />

lingue: inglese, spagnolo, tedesco<br />

e italiano. Il lancio <strong>del</strong> canale<br />

è coinciso con il messaggio di<br />

Benedetto XVI in occasione<br />

<strong>del</strong>la giornata mondiale <strong>del</strong>le<br />

comunicazioni, intitolato «Nuove<br />

tecnologie e nuove relazioni»,<br />

che si è concentrato sui pericoli<br />

e le possibilità dei cosiddetti<br />

networks sociali, tipo Facebook.<br />

A Genova la campagna<br />

dei «bus atei»<br />

Roma (NEV). «La buona notizia<br />

è che in Italia ci sono milioni di<br />

atei. Quella ottima è che credono<br />

nella libertà di espressione».<br />

Con questa scritta che campeggia<br />

su alcuni bus urbani di Genova,<br />

è partita anche in Italia la<br />

campagna dei «bus atei», già<br />

scattata a Washington, Londra,<br />

Barcellona e Madrid, dove hanno<br />

suscitato aspre polemiche, ma<br />

anche reazioni divertite. Nella<br />

capitale spagnola una piccola<br />

chiesa evangelica ha comprato<br />

lo spazio pubblicitario su un<br />

autobus esponendo il cartello:<br />

«Dio esiste: godi <strong>del</strong>la vita in<br />

Cristo». Forse è stata scelta<br />

Genova perché sede <strong>del</strong><br />

prossimo Festival <strong>del</strong>la scienza,<br />

in occasione <strong>del</strong> quale sarà<br />

ricordato il bicentenario <strong>del</strong>la<br />

nascita di Darwin. La visione<br />

positivista e quella creazionista<br />

si preparano a un ennesimo<br />

confronto e le pubblicità sugli<br />

autobus ne sono i bagliori.<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

➥<br />

11


12<br />

CRONACA<br />

Il dialogo tra protestanti<br />

ed ebrei non si è<br />

mai fermato<br />

Roma (NEV). La decisione<br />

dei rabbini italiani di non<br />

partecipare a iniziative con<br />

i cattolici è maturata dopo la<br />

modifica <strong>del</strong>la preghiera Pro<br />

Judaeis, considerata offensiva.<br />

Voluta da Benedetto XVI,<br />

la nuova formulazione recita:<br />

«Che Dio illumini i cuori degli<br />

ebrei affinché riconoscano<br />

Gesù Cristo salvatore di tutti<br />

gli uomini». Il direttore <strong>del</strong><br />

settimanale «Riforma», il pastore<br />

Giuseppe Platone, si è così<br />

espresso: «Per quel che riguarda<br />

noi protestanti, ogni occasione<br />

è buona per approfondire<br />

il pensiero e la cultura ebraica.<br />

In ogni caso non ci associamo<br />

alle preghiere tese alla<br />

conversione degli ebrei».<br />

A rischio importanti<br />

manoscritti<br />

Roma (NEV). Secondo una<br />

notizia riportata dal quotidiano<br />

«Avvenire», i manoscritti<br />

<strong>del</strong> teologo luterano Dietrich<br />

Bonhoeffer, conservati nella<br />

Biblioteca nazionale di Berlino,<br />

sarebbero a rischio. I contenitori<br />

in cui sono state depositate le<br />

6.200 pagine di lettere, sermoni,<br />

frammenti di opere, sarebbero<br />

stati attaccati dalla ruggine<br />

e per questo i responsabili <strong>del</strong>la<br />

biblioteca hanno lanciato un<br />

appello per raccogliere i 40mila<br />

euro necessari per la loro<br />

digitalizzazione. In questo modo<br />

i testi <strong>del</strong> famoso teologo,<br />

ucciso dai nazisti nel campo<br />

di Flossenburg, verrebbero<br />

meglio conservati, oltre a essere<br />

resi disponibili per la<br />

consultazione anche sul web.<br />

Luoghi di culto a rischio<br />

negli USA per la crisi<br />

finanziaria<br />

Roma (NEV). Negli Stati Uniti,<br />

la crisi finanziaria sta avendo<br />

pesanti ripercussioni anche tra<br />

le chiese che in alcuni casi, sono<br />

costrette a mettere in vendita<br />

i propri locali di culto.<br />

La crisi colpisce soprattutto<br />

le chiese protestanti indipendenti<br />

«evangeliche», senza però<br />

escludere alcuni casi riguardanti<br />

denominazioni storiche, come<br />

gli anglicani e i battisti.<br />

A una chiesa battista <strong>del</strong> Texas<br />

è andata meglio: la banca si è<br />

ripresa l’edificio <strong>del</strong>la<br />

congregazione affittandolo però<br />

alla stessa chiesa affinché possa<br />

continuare le sue attività.<br />

I leader cristiani<br />

americani e Obama<br />

Roma (NEV). Povertà, perdita<br />

di fiducia, violenza e guerra: sono<br />

queste le enormi e ambiziose<br />

sfide che attendono la nuova<br />

presidenza USA. Lo hanno<br />

scritto, in una lettera inviata il 20<br />

gennaio al neo-presidente Barack<br />

Obama, i leader <strong>del</strong>le 34<br />

chiese cristiane membri <strong>del</strong>la<br />

Conferenza USA e <strong>del</strong> Consiglio<br />

ecumenico <strong>del</strong>le chiese (CEC).<br />

I responsabili religiosi si sono<br />

detti incoraggiati dall’impegno<br />

di Obama a riaccendere<br />

la speranza.<br />

Chiese cristiane USA:<br />

9 punti sui quali<br />

collaborare con Obama<br />

Roma (NEV). I leader <strong>del</strong>le<br />

principali chiese cristiane<br />

statunitensi hanno offerto la loro<br />

collaborazione al presidente<br />

Obama, proponendo una lista<br />

di nove punti da affrontare<br />

insieme: la fiducia tra le nazioni;<br />

l’unità nazionale; il bene comune<br />

piuttosto che l’interesse<br />

personale; la dignità umana<br />

al posto di divisioni razziali e<br />

di classe; un’economia al servizio<br />

dei poveri; i diritti umani;<br />

l’istruzione; l’ambiente<br />

e la salute.<br />

Prosegue l’iter per<br />

le modifiche alle Intese<br />

valdese e avventista<br />

Roma (NEV). L’approvazione<br />

<strong>del</strong>le modifiche alle Intese tra<br />

lo Stato e, rispettivamente,<br />

la Chiesa evangelica valdese<br />

e l’Unione italiana <strong>del</strong>le chiese<br />

avventiste <strong>del</strong> 7° giorno,<br />

sembra essere più vicina.<br />

Il 21 gennaio, la Prima<br />

Commissione affari costituzionali<br />

<strong>del</strong> Senato ha infatti proposto<br />

per entrambe il passaggio in sede<br />

<strong>del</strong>iberativa. Relatore alla<br />

modifica <strong>del</strong>l’intesa avventista,<br />

consistente nel riconoscimento<br />

dei titoli di studio rilasciati<br />

dall’Istituto di cultura biblica<br />

«Villa Aurora» di Firenze<br />

(modifica alla legge n. 516<br />

<strong>del</strong> 1988) è il senatore valdese<br />

Lucio Malan.<br />

Un pastore cristiano<br />

eroe <strong>del</strong>la seconda<br />

guerra mondiale<br />

Roma (NEV). Uno spazio simile<br />

a quello che per circa due anni<br />

ospitò Anna Frank e i suoi<br />

familiari ad Amsterdam,<br />

fu allestito a Firenze dal pastore<br />

valdese Tullio Vinay e consentì<br />

a diverse decine di ebrei di<br />

salvarsi dai rastrellamenti<br />

e dalle deportazioni. Lo ha<br />

raccontato Valdo Spini sulla base<br />

dei particolari venuti alla luce<br />

grazie a un libro che la figlia di<br />

Vinay, Paola, sta ultimando.<br />

Spini ha proposto al Comune<br />

di Firenze il conferimento<br />

<strong>del</strong> Fiorino d’oro alla memoria<br />

di Tullio Vinay, a cui è stato<br />

dedicato un albero nel viale<br />

dei Giusti a Gerusalemme.<br />

Il rifugio, realizzato in una<br />

intercapedine di un edificio<br />

di via Manzoni, ospitava allora<br />

la chiesa valdese. L’impegno<br />

di Vinay a favore degli ebrei era<br />

già noto, tanto che Israele<br />

gli conferì nel 1981 il titolo di<br />

«Giusto <strong>del</strong>la nazione».<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


L’ANNO DEL CREATORE<br />

Uniformismo e Catastrofismo<br />

Non vanno invocati poteri che non siano naturali nel<br />

nostro pianeta né si dovranno ammettere processi al<br />

di fuori di quelli di cui conosciamo i principi» (J. Hutton).<br />

«Assumere che ci sia discordanza tra le cause <strong>del</strong><br />

cambiamento antiche e quelle presenti: nessun dogma fu<br />

mai ideato più di questo per alimentare l’indolenza e<br />

smussare il penetrante impulso <strong>del</strong>la curiosità» (C. Lyell).<br />

«Le cause non agirono mai con un grado di energia<br />

diverso da quello che oggi esercitano» (J. Hutton).<br />

«Non troviamo tracce di un inizio né indicazioni di una<br />

fine» (J. Hutton). Queste quattro citazioni rispecchiano la<br />

visione uniformista <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la terra che si affermò<br />

verso l’inizio <strong>del</strong> XIX secolo agli albori <strong>del</strong>la moderna<br />

geologia. A dispetto <strong>del</strong>la loro apparente somiglianza,<br />

ognuna d’esse enfatizza uno dei diversi concetti impliciti<br />

nella nozione di uniformismo. La prima citazione rimarca il<br />

principio <strong>del</strong>l’uniformismo <strong>del</strong>le leggi (naturalismo),<br />

secondo cui solo le leggi fisiche che osserviamo<br />

attualmente hanno regolato l’universo fin dai suoi inizi, e<br />

ogni forma di intervento sovrannaturale va esclusa a<br />

priori. La seconda, presenta il concetto di uniformità dei<br />

processi (o attualismo), l’idea cioè che i meccanismi<br />

osservati nel mondo moderno forniscono mo<strong>del</strong>li<br />

adeguati e sufficienti per spiegare gli eventi <strong>del</strong> passato e<br />

dovrebbero essere preferiti a ipotesi e formulazioni<br />

inutilmente complicate o fantasiose (principio di<br />

semplicità). La terza citazione esprime il principio di<br />

uniformità dei tassi (conosciuto anche come<br />

gradualismo), secondo cui i processi geologici si<br />

verificherebbero a velocità approssimativamente<br />

costante, senza parossismi o singolarità. La quarta<br />

affermazione implica l’idea di uniformità di condizioni<br />

(o non-direzionalismo), la visione cioè di una terra in<br />

continuo equilibrio che si mantiene stabile e invariata<br />

nonostante apparenti fluttuazioni a livello temporale e<br />

geografico. Nel corso <strong>del</strong> secolo passato i risultati di<br />

numerose ricerche portarono al progressivo abbandono<br />

di alcune <strong>del</strong>le assunzioni di uno stretto uniformismo.<br />

Divenne, per esempio, evidente che la crosta terrestre<br />

preserva testimonianze di condizioni molto diverse dalle<br />

attuali sia in termini di forme di vita oggi estinte sia di<br />

conformazione dei continenti. Anche la distribuzione,<br />

composizione ed entità di depositi sedimentari e rocce<br />

vulcaniche spesso non trova paragoni adeguati negli<br />

ambienti moderni. Basti pensare alle quarziti <strong>del</strong><br />

Cambriano, alle scogliere <strong>del</strong> Devoniano, ai depositi di<br />

carbone <strong>del</strong> Carbonifero Superiore, o alle Grandi Province<br />

Ignee (LIPS) distruibuite in vari livelli <strong>del</strong>la colonna<br />

DI R ONALD N ALIN*<br />

geologica. Un’altra tendenza significativa fu il progressivo<br />

riconoscimento <strong>del</strong>l’importanza geologica di eventi<br />

catastrofici pressochè istantanei. La moderna letteratura<br />

scientifica presenta numerosi studi interessati a eventi,<br />

quali impatti meteoritici, grandi inondazioni e processi di<br />

trasporto di massa, che in tempi brevi possono lasciare<br />

una traccia molto importante nel registro geologico.<br />

La rinascita <strong>del</strong> catastrofismo viene vista in maniera<br />

decisamente favorevole da quanti condividono una<br />

visione biblica <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la terra, e sembra<br />

rappresentare un passo necessario verso la conciliazione<br />

di conoscenza scientifica e rivelazione ispirata. Senza<br />

dimenticare che alcuni aspetti <strong>del</strong>l’uniformismo<br />

rimangono vitali per una corretta valutazione <strong>del</strong> registro<br />

geologico. Come sostenere che un deposito<br />

sedimentario è unico, infrequente o eccezionale senza<br />

avere conoscenza degli ambienti moderni e <strong>del</strong>le<br />

condizioni che li caratterizzano? Solo attraverso il<br />

paragone con il presente è possibile valutare il passato.<br />

Qualora osservazioni dedotte dallo studio dei processi<br />

attuali siano in grado di spiegare pienamente alcune<br />

caratteristiche <strong>del</strong> registro geologico, sembra<br />

perfettamente sensato applicare il principio di semplicità,<br />

almeno fino alla comparsa di altri elementi non in accordo<br />

con il mo<strong>del</strong>lo. A dispetto <strong>del</strong>la rinegoziazione di alcuni<br />

assunti legati all’uniformismo, il naturalismo metodologico<br />

(o uniformità <strong>del</strong>le leggi) resta un cardine centrale nella<br />

pratica <strong>del</strong>la scienza moderna e richiede attenta<br />

valutazione da parte <strong>del</strong> credente desideroso di applicare<br />

le conoscenze scientifiche all’interpretazione dei dati<br />

geologici. In contrasto con la predominante visione<br />

naturalistica, lo studioso biblico è aperto alla possibilità<br />

<strong>del</strong>l’intervento sovrannaturale divino nel corso <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>la terra (cfr. 2 Pietro 3:3-7). Questa apertura va però<br />

accompagnata alla consapevolezza che se l’azione di Dio<br />

usa processi al di fuori <strong>del</strong>la nostra sfera di comprensione<br />

e non è mediata attraverso le leggi naturali, sarà<br />

impossibile per il ricercatore dare un senso alle<br />

osservazioni raccolte dallo studio <strong>del</strong> registro geologico.<br />

I processi sovrannaturali sono al di là dei limiti <strong>del</strong>la<br />

comprensione umana e non possono essere intesi senza<br />

una rivelazione speciale. Di conseguenza, ogni porzione<br />

<strong>del</strong>la colonna geologica che venga interpretata come<br />

risultato diretto <strong>del</strong>l’azione sovrannaturale di Dio non<br />

mediata attraverso le leggi naturali, resterà inaccessibile<br />

alla comprensione umana.<br />

*Ricercatore presso il Geoscience Research Institute<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

13


14<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

PARLIAMONE INSIEME<br />

Sono, purtroppo, un lettore non attento e veloce,<br />

per la mole d’informazione che oggi ci bombarda<br />

e ci costringe a non approfondire quello che<br />

occorrerebbe. Sul numero di dicembre 2008 ho letto il<br />

pensiero di Vittorio Fantoni sulle nuove elezioni negli<br />

USA. Anche se alcuni concetti sono condivisibili, trovo<br />

che sarebbe stato più opportuno fare solo degli auguri<br />

al nuovo presidente, senza scendere in opinioni circa<br />

la politica portata avanti dalla vecchia presidenza, ed<br />

evitare di esprimere un giudizio politico, da cui, sono<br />

convinto, la nostra chiesa debba tenersi lontano.<br />

Un fraterno saluto, Claudio Schino<br />

Caro Claudio,<br />

mi dispiace di avere, con le mie osservazioni, creato<br />

<strong>del</strong>le difficoltà, ma non ritengo che la chiesa debba<br />

tenersi fuori, per principio, dalle valutazioni politiche,<br />

mentre, talvolta, in nome di grandi ideali, secondo me,<br />

dovrebbe essere politicamente direttamente attiva.<br />

La politica è governo <strong>del</strong>la polis, cioè quel<br />

meccanismo relazionale attraverso cui una società è<br />

regolata e governata. È forse un male che lo sia? Qual<br />

è l’alternativa? Forse che lo faccia qualche dittatore?<br />

Avere idee politiche significa pensare che la società in<br />

cui viviamo possa essere regolata in un certo modo o<br />

in un altro; per cui credo che ogni persona civile e<br />

intelligente abbia <strong>del</strong>le idee politiche. Ciò non significa<br />

che sia iscritto a un partito o dia sempre ragione a un<br />

capo politico. Certo, per una chiesa la questione è più<br />

<strong>del</strong>icata in quanto essa è la casa di persone diverse<br />

che hanno una differente percezione <strong>del</strong> bene<br />

comune, ma è certamente un suo dovere offrire un<br />

apporto al bene comune e a quei valori che lo<br />

garantiscono. Ma per la chiesa è d’obbligo non<br />

perseguire posizioni pregiudiziali, schierarsi a<br />

prescindere dai valori coinvolti. Per i cristiani e per la<br />

chiesa c’è, dunque, una discriminante: il Vangelo<br />

presenta un certo numero di grandi principi e valori<br />

che vengono direttamente dalla volontà di Dio (onestà,<br />

solidarietà, libertà, tolleranza, giustizia, ecc.) e le<br />

opinioni politiche di un singolo cristiano non possono<br />

essere in contrasto con tali valori, anzi, dovrebbero<br />

essere a essi ispirate, così per la chiesa. Se le chiese<br />

in genere, e la nostra in particolare quando poteva,<br />

avessero preso posizione contro certi flagelli (penso<br />

alla follia nazi-fascista, al totalitarismo sovietico, al<br />

razzismo, alle dittature sudamericane e africane, al<br />

lavoro minorile, allo sfruttamento di interi gruppi sociali,<br />

ecc.) il mondo oggi sarebbe migliore. Le chiese, a mio<br />

Chiesa e politica<br />

I LETTORI SCRIVONO<br />

parere, vivono una schizofrenia: accusano il mondo di<br />

tutte le nefandezze possibili (alcune se le inventano<br />

anche), ma poco fanno per migliorarlo, e la società<br />

non si cambia solo con le preghiere, ma con<br />

l’impegno etico. La politica è il luogo proprio <strong>del</strong>l’etica<br />

pubblica, un luogo dove le chiese devono operare nel<br />

rispetto <strong>del</strong>la laicità <strong>del</strong>lo Stato e <strong>del</strong>la democrazia,<br />

rivolgendosi alle coscienze anche attraverso categorie<br />

politiche (non solo di spiritualità intimistica), ma<br />

rifiutando la gestione diretta <strong>del</strong> potere.<br />

Un caro abbraccio, Vittorio Fantoni<br />

L’ANNO DEL CREATORE<br />

Ho letto l’articolo di Fabrizio Fratus sul numero di<br />

gennaio e non riesco a capire perché celebrare l’anno<br />

di Darwin. Sono più di cinquant’anni che frequento la<br />

chiesa avventista e con grande rammarico mi sono<br />

reso conto che a sostegno <strong>del</strong>la Genesi non abbiamo<br />

una letteratura coerente con la nostra professione di<br />

fede (sic!). Trovo preoccupante il fatto che i materialisti<br />

che non hanno nessuna prova scientifica si appellano<br />

alla scienza e noi che abbiamo prove scientifiche (sic!)<br />

ci appelliamo alla fede, screditando l’attendibilità <strong>del</strong><br />

Pentateuco e di tutto il testo sacro.<br />

Angelo Tassan, S. Martino di Campagna - PN<br />

La fede nel Creatore e nella validità <strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la<br />

Genesi non è smossa dalla ricerca scientifica perché la<br />

scienza risponde a domande totalmente diverse<br />

da quelle <strong>del</strong>la fede. Non esiste una contrapposizione<br />

tra scienza e fede e, come avventisti, continuiamo<br />

a credere che il libro <strong>del</strong>la natura e quello <strong>del</strong>la<br />

rivelazione «recano l’impronta <strong>del</strong>la stessa mente<br />

superiore». Il problema sorge quando una teoria<br />

scientifica basata su indizi e non su prove diventa<br />

dogmaticamente «la verità» da contrapporre<br />

alle affermazioni bibliche, considerate dalla scienza<br />

«superstizioni». In questo modo l’evoluzione<br />

trasformista è diventata un mito scientifico per una<br />

società secolarizzata proponendosi inconsapevolmente<br />

come una sorta di «religione» laica che richiede<br />

una «grande fede», più grande <strong>del</strong>la teoria che ipotizza<br />

una mente intelligente e un progetto di vita. (ndr)<br />

Le lettere al Messaggero vanno inviate al seguente<br />

indirizzo: messaggero@edizioniadv.it. Non devono<br />

superare le 250 battute ed è preferibile che siano riferite<br />

ad articoli pubblicati.<br />

MARZO 2009


istituzioni<br />

ISTITUZIONI<br />

Scuola Villa Aurora<br />

Membri attivi e preparati<br />

Nuove date <strong>del</strong> Corso di formazione teologico-pastorale<br />

SSembra che non sia più tempo di<br />

grandi impegni a lungo termine, si<br />

potrebbe dunque provare a offrire<br />

un buon corso di formazione nell’arco<br />

ragionevole di un solo anno<br />

ecclesiastico invece dei consueti<br />

tre, mirando ai seguenti obiettivi<br />

essenziali:<br />

● Introduzione allo studio <strong>del</strong>la<br />

Bibbia.<br />

● Approfondire alcuni grandi temi<br />

<strong>del</strong>la teologia cristiana avventista<br />

nel loro rapporto con l’attualità.<br />

● Fornire gli strumenti di base per<br />

la catechesi e l’omiletica.<br />

Principali aree formative<br />

● Introduzione al «mondo» <strong>del</strong>la<br />

Bibbia (F. Alma).<br />

● Teologia cristiana avventista (F.<br />

Alma; H. Gutierrez; M. Gutierrez;<br />

V. Fantoni).<br />

● Percorsi di teologia pratica e organizzazione<br />

<strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

(G. Marrazzo; D. Mozzato; T.<br />

Rimoldi).<br />

Struttura <strong>del</strong> corso in due fasi<br />

● Fase intensiva a Villa Aurora (2<br />

settimane in agosto per un totale<br />

di 40 ore).<br />

● 4 domeniche di formazione<br />

presso la sede dei Campi (10.00-<br />

17.00) per un totale di 24 ore di<br />

formazione.<br />

N.B.: un auspicabile ulteriore follow-up<br />

potrebbe essere assicurato<br />

direttamente dai presidenti di<br />

Campo, per esercitazioni pratiche<br />

nell’ambito di catechesi, di omiletica<br />

ed evangelizzazione.<br />

Esigenze accademiche minime<br />

● Frequenza attiva nella fase intensiva<br />

e settimanale.<br />

● Raccolta, presso la Biblioteca di<br />

Villa Aurora, <strong>del</strong> materiale consigliato<br />

per la formazione e l’approfondimento<br />

individuale (dispense,<br />

fotocopie, libri, ecc.).<br />

● Impegno alla frequenza di 4 ulteriori<br />

incontri di formazione<br />

presso la sede <strong>del</strong> Campo di appartenenza<br />

(di domenica).<br />

● Test finale scritto, l’ultima domenica<br />

<strong>del</strong> corso.<br />

I costi<br />

di Filippo Alma*<br />

● I costi di viaggio e soggiorno: a<br />

carico <strong>del</strong>l’Unione.<br />

● I costi <strong>del</strong> materiale bibliografico<br />

raccomandato: a carico <strong>del</strong><br />

corsista.<br />

Testimonianze dei corsisti<br />

Dal 3 al 17 agosto 2008, a Villa<br />

Aurora, è stato organizzato per il<br />

secondo anno consecutivo il corso<br />

di formazione teologico pastorale<br />

per i laici nella sua nuova formula,<br />

diretto dal past. Giuseppe<br />

Marrazzo. I partecipanti sono sta-<br />

Ecco alcune loro testimonianze.<br />

«Il percorso formativo è validissimo<br />

sia per i contenuti sia per<br />

come sono stati esposti dai vari<br />

docenti» (Carlo Ausino, Torino).<br />

«Il corso mi ha dato l’opportunità<br />

di comprendere la Parola di<br />

Dio in modo più approfondito.<br />

Consiglio a tutti di fare questa esperienza,<br />

se potessi la rifarei altre cento<br />

volte» (Maria Bellucci, Montale).<br />

«Mi ha molto colpito l’incontro<br />

tra i partecipanti e lo scambio di<br />

esperienze, idee e pensieri, confrontati<br />

con gli insegnamenti ricevuti<br />

dai docenti» (Domenico La<br />

Carpia, Ferrandina).<br />

«Ringrazio la scuola per aver<br />

messo a nostra disposizione i suoi<br />

eccellenti professori; prometto di<br />

far germogliare il vostro seme…»<br />

(Mirella Guarnieri, Pescara).<br />

«Un corso che consiglio a tutti<br />

coloro che amano il Signore. È<br />

utile per la mente e lo spirito; mi<br />

ha permesso di riscoprire una<br />

personale relazione con Gesù»<br />

(Daniele Caruso, Niscemi).<br />

ti 35 provenienti da tutta Italia. ➥<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

15


16<br />

ISTITUZIONI<br />

PROSSIMI APPUNTAMENTI<br />

1. Fase intensiva a Villa Aurora: 2-16 agosto 2009.<br />

2. Quattro domeniche di formazione presso la sede <strong>del</strong> Campo di appartenenza sui seguenti argomenti:<br />

● Soteriologia (Filippo Alma) ● Antropologia (Miguel Gutierrez)<br />

● Etica (Vittorio Fantoni) ● Escatologia (Hanz Gutierrez).<br />

Date Campo Nord Campo Centro Campo Sud Campo siciliano<br />

4 ottobre 2009 Soteriologia Etica Escatologia Antropologia<br />

6 dicembre 2009 Antropologia Soteriologia Etica Escatologia<br />

7 febbraio 2010 Escatologia Antropologia Soteriologia Etica<br />

18 aprile 2010 Etica Escatologia Antropologia Soteriologia<br />

«È bello condividere la stessa<br />

fede, scambiarsi opinioni dopo le<br />

lezioni e pensarla allo stesso modo.<br />

Un percorso formativo utile<br />

se accompagnato da interesse e<br />

curiosità» (Corina Topea, Arezzo).<br />

«L’esperienza è stata utile sul<br />

piano biblico. Mi ha fatto piacere<br />

visitare una <strong>del</strong>le più belle città italiane<br />

con i suoi monumenti e la sua<br />

storia, ma sono anche contenta di<br />

aver conosciuto altri giovani con<br />

cui ho avuto modo di confrontarmi»<br />

(Cristina Caruso, Niscemi).<br />

«Ciò che ho appreso è un bel<br />

trampolino di lancio per l’evangelizzazione<br />

personale. I professori<br />

sono molto disponibili e incoraggianti.<br />

L’amicizia e l’amore fraterno<br />

che i giovani <strong>del</strong> corso mi hanno<br />

trasmesso sono stati importanti»<br />

(Marco Crescimone, Niscemi).<br />

«Ho apprezzato l’approfondimento<br />

<strong>del</strong>la Parola di Dio e i consigli<br />

per come studiarla meglio.<br />

La conoscenza di nuovi amici è<br />

stata per me molto edificante»<br />

(Emilio Vicini, Lugano).<br />

«Avrei voluto approfondire<br />

maggiormente la parte pratica e<br />

curare meglio l’esercitazione; in<br />

ottobre sarò battezzato» (Pietro<br />

Guzzo, Cosenza).<br />

«Ho avuto l’opportunità di conoscere<br />

meglio la Bibbia e l’arte di<br />

predicare. Ringrazio Filippo Alma<br />

che con il suo corso mi ha aiutato<br />

a eliminare molte mie incertezze»<br />

(Wilfredo Martinez, Brescia).<br />

«Che cosa ci può essere di me-<br />

glio di due settimane dedicate all’apprendimento,<br />

allo studio <strong>del</strong>la<br />

Parola, alla condivisione con i fratelli,<br />

alla riflessione e alla preparazione<br />

per la missione che ci è stata<br />

affidata?» (Ester Cabillon, Roma<br />

Casilina).<br />

«Il corso di teologia per laici è<br />

stato estremamente interessante.<br />

Gli insegnanti sono riusciti a trasmettere<br />

la loro passione a noi studenti.<br />

Ho ricevuto molti stimoli<br />

per continuare individualmente i<br />

miei studi nel campo teologico»<br />

(Mary Raboni, Reggio Emilia).<br />

«Ho apprezzato molto la disponibilità<br />

dei professori, la facilità<br />

con cui abbiamo imparato<br />

nuove tecniche e il modo professionale<br />

con cui siamo stati preparati»<br />

(Salvatore Bennici, Sesto S.<br />

Giovanni).<br />

«Ho trascorso quindici giorni<br />

in compagnia di persone meravigliose.<br />

Il clima che si respira a Villa<br />

Aurora è gioioso. Il corso di introduzione<br />

alla Bibbia tenuto da<br />

Filippo Alma mi ha aiutato ad approcciarmi<br />

diversamente alla Parola.<br />

È stata un’esperienza indimenticabile<br />

che porterò sempre<br />

nel cuore» (Pierfrancesco Sicilia,<br />

Cosenza).<br />

«Ragazzi, fate questa esperienza,<br />

sarà utile nel vostro percorso<br />

formativo e spirituale. Che il Signore<br />

benedica i prossimi corsisti»<br />

(Patrizia Cardaci, Niscemi).<br />

«Appena sono arrivato avevo<br />

qualche diffidenza, ma dal primo<br />

giorno le titubanze iniziali sono<br />

sparite. Oggi posso affermare di<br />

aver fatto la cosa giusta, mi dispiace<br />

che sia già finito» (Cataldo<br />

Bovino, Corato).<br />

«Mi è piaciuto molto il modo<br />

chiaro e diretto di esporre gli argomenti»<br />

(Miguel Montenegro,<br />

Roma).<br />

«Mi sono reso conto <strong>del</strong>le potenzialità<br />

<strong>del</strong>la fede. Ho acquisito<br />

nuovi strumenti di studio per approfondire<br />

la conoscenza <strong>del</strong>la<br />

Parola» (Marco Iacono, Ragusa).<br />

«Sarebbe opportuno che ogni<br />

chiesa inviasse almeno un membro<br />

e per coprire le richieste <strong>del</strong>le<br />

chiese si potrebbero tenere due<br />

corsi l’anno. Perché non prevedere<br />

un seminario annuale di una<br />

settimana per coloro che hanno<br />

partecipato ai corsi in questi ultimi<br />

anni?» (Massimo Casale, Gaeta).<br />

«Non si può dire che sia una<br />

passeggiata, ma è necessario farlo.<br />

Ho capito tantissime cose. Le materie<br />

trattate, anche se ci vorrebbe<br />

più tempo, migliorano il modo di<br />

affrontare le cose» (Manuela Anoni,<br />

Sesto S. Giovanni).<br />

«La riflessione sulla missione, la<br />

predicazione, l’arte di dare studi<br />

biblici mi hanno permesso di comprendere<br />

meglio come porgere il<br />

messaggio di speranza al mondo»<br />

(Giuseppe Maria Crescimone, Sesto<br />

S. Giovanni).<br />

*Direttore <strong>del</strong>l’Istituto avventista<br />

Villa Aurora<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


istituzioni<br />

ISTITUZIONI<br />

MARZO 2009<br />

Dipartimento Famiglia e Terza età<br />

Messaggero avventista: La<br />

chiesa avventista fin dalle sue origini<br />

dedica una particolare attenzione<br />

al ruolo <strong>del</strong>la famiglia nella formazione<br />

spirituale dei figli e nelle<br />

relazioni tra i coniugi. Perché?<br />

Lucio Altin: Sin dagli inizi i<br />

nostri pionieri si sono resi conto<br />

di quanto fosse importante e <strong>del</strong>icato<br />

il ruolo <strong>del</strong>la famiglia nella<br />

crescita spirituale. Questo principio<br />

lo avevano acquisito direttamente<br />

dalla Parola <strong>del</strong> Signore.<br />

Tuttavia, dobbiamo capire che i<br />

tempi in cui si sono trovati a vivere<br />

richiedevano molte energie che<br />

venivano canalizzate verso la predicazione<br />

<strong>del</strong>l’imminente ritorno<br />

di Gesù. In quel contesto, i figli<br />

erano coinvolti profondamente<br />

nel clima familiare in cui prevaleva<br />

la ricerca di una personale comunione<br />

con il Signore, attraverso<br />

la preghiera, lo studio <strong>del</strong>la Parola<br />

e la testimonianza.<br />

Dopo la <strong>del</strong>usione <strong>del</strong> 1844, mi<br />

pare che il livello di consapevolezza<br />

dei bisogni educativi, in termini<br />

organizzativi, sia cresciuto<br />

enormemente, portando alla creazione<br />

di istituzioni e strutture specifiche,<br />

come la Scuola <strong>del</strong> Sabato<br />

dei bambini, le scuole di chiesa, le<br />

scuole superiori, e, infine, i College<br />

e l’Università. Queste istituzioni<br />

nacquero proprio perché in famiglia<br />

era maturata la consapevolezza<br />

che la formazione dei figli in<br />

un ambiente sano e non contaminato<br />

dal «mondo» era un obiettivo<br />

di grande valore.<br />

Da allora fino a oggi negli USA,<br />

il ruolo <strong>del</strong>la famiglia è stato esteso<br />

anche alla scuola elementare,<br />

in quanto gli Stati riconoscono il<br />

valore <strong>del</strong>la Home School, dove<br />

un genitore, di solito la madre, è<br />

abilitato a insegnare ai figli, anche<br />

di diversi livelli, coadiuvato<br />

da incontri periodici con responsabili<br />

<strong>del</strong>la pubblica istruzione. È<br />

interessante notare che una coppia<br />

di pedagogisti molto famosa<br />

negli USA che ha promosso que-<br />

FOTOLIA<br />

Le sfide per<br />

le giovani coppie<br />

In quali valori credere ancora<br />

sto tipo di insegnamento «a casa»<br />

è di fede avventista e si è ispirata<br />

molto ai principi presentati da<br />

Ellen G. White.<br />

Oggi, queste consapevolezze<br />

sono fortemente ridotte. Il bisogno<br />

di un tipo di educazione<br />

«guidata» sia in famiglia sia nella<br />

scuola <strong>del</strong>l’obbligo non è più così<br />

sentito. Molto viene <strong>del</strong>egato alle<br />

istituzioni esterne (asili, scuole<br />

materne, ecc.) spesso per necessità<br />

lavorative, a volte per pura<br />

comodità. Per paura di cadere nel<br />

fanatismo, credo che molti genitori<br />

si siano accontentati di quanto<br />

«passa il convento», cioè di<br />

quello che viene trasmesso dalla<br />

scuola pubblica. Magari sperano<br />

che il sabato mattina, in chiesa, i<br />

figli ricevano in forma concentrata<br />

quanto non hanno ricevuto a<br />

scuola o in famiglia. Il progetto<br />

intervista a Lucio Altin*<br />

GraceLink, spesso, non viene<br />

compreso bene, per cui a casa<br />

non avviene un vero accompagnamento<br />

giornaliero <strong>del</strong> bambino/ragazzo<br />

come previsto, quindi,<br />

il risultato finale, limitato al sabato<br />

mattina, è insoddisfacente.<br />

Sono convinto che molte più<br />

benedizioni potrebbero essere<br />

vissute in famiglia con maggiore<br />

soddisfazione per tutti.<br />

M.A.: Qual è il maggior ostacolo<br />

per realizzare questo progetto<br />

formativo?<br />

L.A.: Il nemico principale sembra<br />

essere il tempo. Ma temo che<br />

questo sia vero solo superficialmente.<br />

In realtà, le energie che i<br />

genitori dedicano a tante altre attività,<br />

al lavoro in primo luogo, si<br />

esauriscono troppo presto, per<br />

cui la sera rimane ben poco<br />

➥<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

17


18<br />

ISTITUZIONI<br />

da investire, e tutti cercano di «rilassarsi»,<br />

magari davanti alla televisione<br />

o altro. Credo che qui si<br />

debba ancora scoprire quell’energia<br />

che il Signore desidera trasmetterci<br />

quando facciamo silenzio<br />

e impariamo, non a «fare» <strong>del</strong>le<br />

preghiere, ma a «metterci» in<br />

preghiera alla sua presenza, pronti<br />

a ricevere il suo Spirito. Ho il<br />

sospetto che non si creda abbastanza<br />

a questa ricarica, per cui<br />

molti cercano di applicare il metodo<br />

«fai da te», piuttosto che attingere<br />

alla fonte.<br />

M.A.: Negli anni, la famiglia è<br />

passata attraverso processi di trasformazione.<br />

Oggi si parla di famiglia<br />

«nucleare». Come è possibile<br />

armonizzare il veloce ritmo di vita<br />

attuale con l’esigenza di costruire<br />

relazioni affettive e durature che richiedono<br />

tempi più lunghi?<br />

L.A.: Il famoso sociologo Zygmunt<br />

Bauman ha ben identificato<br />

l’atteggiamento più diffuso in<br />

questo nostro mondo postmoderno<br />

con il termine «liquido», che si<br />

applica alla vita, al modo di concepire<br />

l’amore e alla società nel<br />

suo insieme. Questo aspetto liquido<br />

tende a considerare qualsiasi<br />

legame come temporaneo, fino a<br />

quando serve, ed è funzionale ai<br />

propri obiettivi di benessere personale.<br />

I rapporti profondi richiedono<br />

investimento di energie,<br />

LA FAMIGLIA NELLA BIBBIA, LA BIBBIA NELLA FAMIGLIA<br />

M.A.: Il Campo Nord organizzerà un congresso <strong>del</strong>le<br />

famiglie a Bellaria, che cosa ti aspetti da questa<br />

iniziativa?<br />

Giuseppe Castro: Con questa iniziativa il Dipartimento<br />

famiglie vuole realizzare, in pratica, l’intento <strong>del</strong><br />

documento votato dall’UICCA e presentato a Bellaria,<br />

all’Assemblea spirituale nazionale <strong>del</strong> 2008: mettere la<br />

famiglia al centro <strong>del</strong>la vita comunitaria. Con questo<br />

congresso, dunque, per tre giorni, metteremo al centro<br />

<strong>del</strong>le nostre relazioni, interventi, riflessioni e preghiere<br />

la famiglia avventista con le sue gioie, vittorie,<br />

problemi e le grandi sfide cui essa è chiamata per<br />

crescere e fronteggiare una società secolarizzata come<br />

la nostra. Come responsabili desideriamo essere<br />

solidali con le famiglie e stare loro accanto in questi<br />

momenti difficili.<br />

M.A.: Ci saranno anche dei seminari speciali?<br />

C’è la possibilità di condividere problemi, aspettative<br />

e speranze?<br />

G.C.: Il tema <strong>del</strong> congresso è: «La famiglia nella<br />

Bibbia, la Bibbia nella famiglia». Pensiamo di poter<br />

conseguire gli scopi indicati se poniamo al centro <strong>del</strong>la<br />

vita di famiglia la preghiera e la Scrittura. Inoltre,<br />

considerando la famiglia un’istituzione divina,<br />

pensiamo che nella Bibbia possiamo trovare una guida<br />

FOTOLIA<br />

hanno bisogno di essere coltivati<br />

e mantenuti nel tempo. Oggi le<br />

energie sembrano invece piuttosto<br />

scarse, e le persone tendono a<br />

economizzarle. Da qui il campo<br />

d’azione <strong>del</strong>la famiglia si è ristretto<br />

alla coppia e, al massimo, a uno<br />

o due figli. Pochi amici possono<br />

rientrare nella cerchia più intima,<br />

e spesso anche nella chiesa gli impegni<br />

vengono ridotti all’indispensabile,<br />

per «risparmiare»<br />

energie. Anche qui vale quanto<br />

detto prima. La preghiera, intesa<br />

intervista a Giuseppe Castro*<br />

per gestire e vincere le minacce quotidiane. A questo<br />

proposito abbiamo invitato il prof. Roberto Badenas,<br />

che oltre a essere responsabile <strong>del</strong> Dipartimento<br />

famiglie ed educazione <strong>del</strong>la nostra Divisione, è<br />

professore di Nuovo Testamento e da anni tratta, nelle<br />

nostre università un corso sulla famiglia nella Bibbia.<br />

Presenteremo, grazie all’apporto di Lucio Altin, la<br />

famiglia nella vita e nel pensiero di Ellen G. White.<br />

Ci saranno incontri particolari per la terza età perché<br />

la dimensione dei nonni rientra ancora nella missione<br />

educativa. Non possiamo pensare solo alle esigenze<br />

cerebrali, abbiamo previsto attività che coinvolgono<br />

il cuore e lo spirito. In tale senso avremo momenti<br />

di canto, preghiera, condivisione, esperienze e<br />

testimonianze; sabato sera ci sarà un concerto<br />

musicale curato dal gruppo “Alleluia” e una bella<br />

sorpresa riservata ai partecipanti.<br />

M.A.: Quali sono le sfide più frequenti emerse negli<br />

incontri <strong>del</strong>le famiglie che organizzi nel Campo Nord?<br />

G.C.: In poche righe è difficile presentare le varie<br />

difficoltà che il nostro tempo ci pone, ma desidero<br />

sottolineare un aspetto importante. Viviamo in una<br />

società che ha creato una scala di valori che non<br />

corrisponde più a quella che il Signore ha insegnato.<br />

Al giorno d’oggi domina una filosofia basata su<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


come ricarica energetica spirituale<br />

e non solo come un sms con la<br />

lista dei bisogni, rappresenta una<br />

vera risorsa. Ma troppo spesso<br />

viene intesa come un dovere aggiuntivo<br />

invece che come un mezzo<br />

per accogliere la grazia in attesa<br />

di essere donata. Per cui si finisce<br />

per ricercare l’acqua pura nel<br />

deserto <strong>del</strong>l’intrattenimento professionale<br />

facilmente reperibile<br />

schiacciando un pulsante.<br />

M.A.: Che ruolo svolge il Dipartimento<br />

<strong>del</strong>le famiglie nella consulenza,<br />

nell’offrire le informazioni<br />

utili e nel formare le nuove coppie<br />

sulla base dei princìpi biblici?<br />

L.A.: Questa è la sfida principale<br />

che abbiamo davanti a noi<br />

come dipartimento. Da una parte<br />

vengono fatte dichiarazioni di intenti,<br />

anche sincere, nelle quali la<br />

famiglia occupa una parte centra-<br />

produttività e consumismo; ciò porta le nostre famiglie a<br />

dedicare molto tempo a guadagnare non solo il<br />

necessario per vivere ma anche per oggetti superflui<br />

che la pubblicità rende appetibili. Purtroppo si ricorre a<br />

queste «ricette» anche per farci uscire dalla crisi<br />

economica! L’invito a spendere e consumare, finanche<br />

a indebitarci, impegnando quello che non si<br />

possiede (una <strong>del</strong>le concause dei problemi<br />

finanziari che ci affliggono), ormai è<br />

diventata una prassi normale per le<br />

famiglie occidentali. Oltre a ciò, sono<br />

state fatte scelte politiche che<br />

producono precariato, con risvolti<br />

sociali e psicologici che minano la<br />

sicurezza e la speranza futura <strong>del</strong>le<br />

famiglie soprattutto quelle più giovani.<br />

Siamo in presenza, dunque, di nuove<br />

generazioni ricche di valori consumistici, ma<br />

con meno mezzi per soddisfarli.<br />

M.A.: Quali sono le soluzioni da ricercare?<br />

G.C.: Rispetto a venti, trent’anni fa, la chiesa deve<br />

gestire una nuova fisionomia <strong>del</strong>la famiglia<br />

caratterizzata da insicurezza di fronte al futuro. È più<br />

che mai urgente e vitale un ritorno ai valori <strong>del</strong>la<br />

Scrittura. La famiglia ha bisogno di ritrovare fiducia,<br />

MARZO 2009<br />

le nei nostri pensieri; dall’altra, le<br />

innumerevoli, seppur lodevoli, attività<br />

che la nostra chiesa porta<br />

avanti, richiedono sempre più<br />

energie e la famiglia rischia, di fatto,<br />

di svolgere il ruolo <strong>del</strong>la «cenerentola».<br />

Finora, la maggior<br />

parte <strong>del</strong>la formazione e <strong>del</strong>la<br />

consulenza pastorale alle coppie e<br />

alle famiglie viene fatta da Pino<br />

Castro e me, nelle nostre visite alle<br />

chiese, con l’apporto di seminari,<br />

ritiri e conferenze. Purtroppo<br />

Pino ha potuto muoversi limitatamente<br />

al Campo Nord mentre il<br />

sottoscritto ha dovuto spaziare<br />

nel resto d’Italia. Spesso utilizziamo<br />

il telefono e l’e-mail laddove<br />

non è possibile incontrare le persone<br />

direttamente.<br />

Ultimamente ho presentato<br />

due seminari al Congresso GA di<br />

fine anno a Boario, sul tema <strong>del</strong>la<br />

«Scelta <strong>del</strong> partner» e <strong>del</strong>la «Con-<br />

vivenza», dal punto di vista <strong>del</strong>la<br />

ricerca sociale, con risultati sorprendenti.<br />

Anche Pino Castro ha<br />

trattato temi analoghi nei suoi interventi.<br />

Inoltre il Dipartimento<br />

ha previsto: un seminario all’Auda<br />

sulle emozioni e il congresso<br />

<strong>del</strong>la famiglia. Avremo due incontri<br />

rivolti ai pastori sulla preparazione<br />

al matrimonio con il materiale<br />

dei coniugi Saillen di Firenze<br />

e con materiale avventista in traduzione<br />

dal francese, sempre sulla<br />

preparazione al matrimonio.<br />

Stiamo studiando di realizzare un<br />

incontro di operatori sociali (psicologi,<br />

medici, assistenti sociali,<br />

ecc.), nel 2010 per facilitare l’integrazione<br />

<strong>del</strong>l’esperienza di fede<br />

nella consulenza alle persone, alle<br />

coppie e alle famiglie.<br />

*Direttore <strong>del</strong> Dipartimento<br />

Famiglia e Terza età<br />

speranza, certezze e riscoprire quello che veramente<br />

è importante, filtrandolo da ciò che è superfluo.<br />

Ha bisogno di riscoprire la bellezza e la forza <strong>del</strong>la<br />

preghiera, <strong>del</strong> culto familiare, <strong>del</strong> riposo <strong>del</strong> sabato,<br />

<strong>del</strong>la comunione fraterna, quindi, correre meno e<br />

fermarsi di più per ascoltare Dio e i propri familiari.<br />

Questa è una <strong>del</strong>le sfide <strong>del</strong> nostro tempo e<br />

possiamo superarla se stiamo insieme<br />

(il congresso ha questo scopo) nella<br />

comunione con Dio. Ellen G. White<br />

scrive: «Vivere lontani da Cristo<br />

suscita divisione e discordia nelle<br />

famiglie e nella chiesa. Avvicinarsi<br />

a Cristo, significa avvicinarsi gli uni<br />

agli altri. Il segreto <strong>del</strong>la vera unità<br />

nella chiesa e nella famiglia non<br />

risiede nella diplomazia né in una<br />

saggia gestione né in uno sforzo<br />

sovrumano per superare le difficoltà,<br />

nonostante tutti questi elementi svolgano un ruolo<br />

importante, ma nell’unione con il Cristo». 1<br />

E Paolo affermava: «Io posso (la famiglia può) ogni<br />

cosa in colui che mi fortifica (la fortifica)» (Fil 4:13).<br />

1 Ellen G. White, La famiglia cristiana, Edizioni Adv, Impruneta, p. 73<br />

**Direttore aggiunto <strong>del</strong> Dipartimento Famiglia per il Campo Nord<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

19


20<br />

istituzioni<br />

ISTITUZIONI<br />

Auda-Amicus<br />

Mi hanno rubato il futuro?<br />

SStiamo vivendo, insieme, la fine di<br />

una fase che ci era stata presentata<br />

come il nuovo mondo, dove la<br />

ricchezza era possibile per tutti,<br />

dove la crescita economica non<br />

avrebbe mai avuto termine e tutto<br />

poteva essere prodotto e consumato<br />

senza limiti.<br />

Cosa ci dobbiamo aspettare per<br />

il domani? È sul filo teso e sottile<br />

di questa crisi <strong>del</strong> futuro che si svilupperà<br />

il prossimo incontro Auda-Amicus.<br />

Rifletteremo e discuteremo<br />

le tematiche più importanti<br />

<strong>del</strong> nostro futuro più prossimo.<br />

Credito. Siamo stati la società<br />

<strong>del</strong>la finanza creativa: arricchimento<br />

senza fatica, speculazioni<br />

in borsa, spudoratezza nella gestione<br />

dei debiti, banche che non<br />

hanno controllato, truffe a danno<br />

degli investitori, imperante cultura<br />

<strong>del</strong>la carta di credito. Nella<br />

tempesta <strong>del</strong> capitalismo i salvataggi<br />

dei governi locali sono miseri<br />

ombrellini che riparano per<br />

qualche mese soltanto. Ci bagneremo<br />

tutti. Questo sistema sarà<br />

ancora possibile?<br />

INCONTRO AUDA-AMICUS<br />

Dal 9 al 13 aprile 2009 a Poppi<br />

presso «Casuccia Visani» si terrà<br />

l’incontro annuale sul tema «Mi<br />

hanno rubato il futuro? Next: la<br />

prossima puntata <strong>del</strong> tuo mondo».<br />

Saranno presenti: Roberto Vacca,<br />

giornalista (moderatore). M. Varriale<br />

<strong>del</strong> WWF energia («Mi hanno rubato<br />

la terra»); L. Napoleoni, economista<br />

(«Mi hanno rubato la borsa»);<br />

G. Pecchinenda, sociologo («Mi<br />

hanno rubato i sogni»); L. Altin,<br />

pastore («Mi hanno rubato le<br />

emozioni»); D. Mozzato, pastore<br />

(«Mi hanno rubato la fede»).<br />

Per informazioni e iscrizioni:<br />

www.giovaniavventisti.it -<br />

segreteria@giovaniavventisti.it<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Next: la prossima<br />

puntata <strong>del</strong> mondo<br />

di Emanuele Fresa*<br />

Energia. Il costo <strong>del</strong>l’energia<br />

cresce, gli sprechi non si riducono.<br />

Il greggio serve per produrre<br />

quasi ogni merce; la sua disponibilità<br />

non potrà crescere mentre<br />

questo è il destino <strong>del</strong> suo prezzo.<br />

Il poco che rimane è, e sarà, motore<br />

di guerre.<br />

L’oggetto <strong>del</strong> desiderio è l’energia<br />

pulita. Tutti ne parlano,<br />

tutti la vogliono, ma è una strada<br />

veramente percorribile?<br />

Ambiente. Per millenni abbiamo<br />

vissuto con la strategia <strong>del</strong> parassita<br />

ai danni <strong>del</strong>l’organismo vivente<br />

che ci ospita. Il parassita è<br />

un essere che vive a spese di un altro<br />

organismo, eppure, la sua non<br />

è una strategia lungimirante. Le<br />

energie <strong>del</strong>l’organismo ospite diminuiscono<br />

giorno per giorno fino<br />

all’inevitabile esaurimento.<br />

Stiamo viaggiando con la spia<br />

arancione <strong>del</strong>la riserva accesa da<br />

troppo tempo: consumiamo più<br />

risorse di quelle che la natura fornisce<br />

in modo rinnovabile, gli esseri<br />

umani continuano a sopravvivere<br />

chiedendo un prestito al futuro,<br />

cioè togliendo ricchezza ai<br />

figli e ai nipoti. Siamo al punto di<br />

non ritorno?<br />

Sogni. Siamo passati dal futuro<br />

come promessa, al futuro come<br />

minaccia.<br />

Scrive Umberto Galimberti: «I<br />

giovani, anche se non sempre lo<br />

sanno, stanno male. E non per le<br />

solite crisi esistenziali, ma perché<br />

un ospite inquietante, il nichilismo,<br />

si aggira tra loro, penetra<br />

nei loro sentimenti, confonde i<br />

loro pensieri, cancella prospettive<br />

e orizzonti, fiacca la loro ani-<br />

ma, intristisce le passioni rendendole<br />

esangui».<br />

La vita si proietta in un futuro<br />

non più capace di far intravedere<br />

nitide promesse di senso?<br />

Emozioni. L’economia è al collasso,<br />

la terra sta soffrendo, ma<br />

neanch’io sto tanto bene… si potrebbe<br />

dire parafrasando Woody<br />

Allen. Che cosa succede quando<br />

la crisi non è più l’eccezione ma la<br />

regola stessa <strong>del</strong>la nostra società?<br />

Fede. Nei momenti difficili è<br />

spesso l’unico baluardo a cui aggrapparsi,<br />

l’unico punto di riferimento,<br />

la sola speranza con cui<br />

sostenersi. Ma la fede è anche<br />

spesso vacillante, sovente fragile.<br />

Cosa ne sarà, nel futuro, <strong>del</strong> posto<br />

di Dio nel cuore degli uomini?<br />

Ogni crisi è un momento propizio<br />

per ripartire, per ricominciare.<br />

Se penso alla fotografia <strong>del</strong><br />

mondo mi vengono in mente gli<br />

spettacoli sportivi dove ci sono<br />

migliaia di persone sulle tribune<br />

e solo un paio di dozzine gioca<br />

sul campo, su cui riposa l’onere<br />

di conseguire la vittoria.<br />

Gli altri, invece, sugli spalti<br />

sonnecchiano, fischiano, nel migliore<br />

dei casi stanno semplicemente<br />

a guardare. L’incontro Auda-Amicus<br />

è solo una timida occasione<br />

per avvicinarsi ai bordi<br />

<strong>del</strong> campo di gioco. Non vi nego<br />

che il mio sogno sarebbe quello<br />

di avere la coerenza di giocare la<br />

partita, in un campo pieno… di<br />

giovani avventisti.<br />

Perché in questo momento il<br />

mondo è un po’ l’arca e tu sei un<br />

po’ Noè. E il futuro <strong>del</strong> mondo<br />

passa anche da ognuno di noi.<br />

E allora… «Mi hanno rubato il<br />

futuro? Next: la prossima puntata<br />

<strong>del</strong> TUO mondo».<br />

*Presidente <strong>del</strong>l’Associazione universitari<br />

e diplomati avventista (Auda-Amicus)<br />

MARZO 2009


comunità<br />

COMUNITÀ di Torino<br />

LLo scorso 10 dicembre è ricorso<br />

il XL anniversario <strong>del</strong>la scomparsa<br />

di uno dei maggiori pensatori<br />

protestanti <strong>del</strong> Novecento,<br />

Karl Barth. La sua figura (spesso<br />

citata e rammentata, ma quanto<br />

veramente conosciuta?) è stata<br />

recentemente ricordata in una<br />

serata torinese realizzata in sinergia<br />

tra la locale chiesa avventista<br />

e l’Associazione evangelica «Più<br />

<strong>del</strong>l’Oro», un piccolo gruppo di<br />

fratelli e sorelle che tenta con iniziative,<br />

culti, agapi e convegni di<br />

collegare il variegato protestantesimo<br />

subalpino in un laboratorio<br />

di condivisione e riflessione<br />

nella prospettiva di un ecumenismo<br />

interevangelico «dal basso».<br />

La serata, a parere di molti<br />

ben riuscita, ha visto tra i relatori<br />

tre ospiti qualificati, che hanno<br />

tentato di proporre diversi aspetti<br />

<strong>del</strong>l’opera e <strong>del</strong> contributo intellettuale<br />

<strong>del</strong> teologo svizzero,<br />

cercando di offrire un panorama<br />

plurale, ricco di approcci e spunti<br />

di interesse.<br />

Collettivamente, ci si è generalmente<br />

interrogati su due questioni:<br />

da un lato, sul perché studiare<br />

Barth oggi, in un tempo così<br />

lontano dalla temperie <strong>del</strong>la<br />

sua produzione teologica, e, dall’altro,<br />

se sia lecito considerarlo<br />

patrimonio di una sola parte <strong>del</strong><br />

protestantesimo, quello per abitudine<br />

chiamato «storico».<br />

Il primo intervento, a cura <strong>del</strong><br />

pastore valdese Giuseppe Platone,<br />

è riuscito a restituire un affresco<br />

dei contesti intellettuali<br />

che permisero a Barth di diventare<br />

il vero innovatore e punto di<br />

svolta <strong>del</strong>la teologia protestante<br />

<strong>del</strong> ventesimo secolo, andando a<br />

rompere con l’ormai trito paradigma<br />

interpretativo proposto<br />

dal liberalismo ottocentesco (incarnato,<br />

per esempio, da Harnack),<br />

totalmente incapace di<br />

portare quella parola di grazia e<br />

di speranza necessaria dinanzi al<br />

dramma <strong>del</strong>l’Europa devastata<br />

Karl Barth<br />

A quarant’anni dalla morte<br />

dalla prima guerra mondiale e<br />

dalla seguente crisi.<br />

È quindi proprio il Barth «politico»,<br />

ricostruito con la solita<br />

magistrale ironia e verve da<br />

Giorgio Bouchard, a diventare<br />

una questione dirimente: da un<br />

lato, l’incontro con le lotte e le<br />

sofferenze degli operai di Safenwil<br />

- povero paesino prima sede<br />

pastorale di Barth - che permisero<br />

al teologo bernese di interrogarsi<br />

sul proprio ruolo e sul<br />

modo di leggere e annunciare la<br />

Parola, non più un semplice sistema<br />

lontano dal quotidiano ma<br />

un evento capace di essere una<br />

radicale trasformazione punto di<br />

svolta per la vita di ciascuno (e<br />

così comprendiamo anche il ritorno<br />

alla meditazione <strong>del</strong>la Lettera<br />

ai Romani, suo primo grande<br />

capolavoro); dall’altro la resistenza<br />

al nazismo e la nascita <strong>del</strong>la<br />

chiesa confessante tedesca,<br />

<strong>del</strong>la cui celebre confessione egli<br />

(docente da molti anni a Bonn,<br />

fu allontanato dall’insegnamento<br />

per la sua opposizione a Hitler)<br />

fu estensore.<br />

Infine, con il terzo intervento a<br />

cura di Eleni Molos, brillante<br />

dottoranda in filosofia teoretica e<br />

voce laica <strong>del</strong>la serata, ci si è interrogati<br />

su quale fosse stato il<br />

rapporto tra il pensiero barthiano<br />

e la filosofia, da sempre relazione<br />

feconda e problematica<br />

<strong>del</strong>la teologia protestante: in primo<br />

luogo, si è osservato, non<br />

può essere disconosciuto il rapporto<br />

con Kierkegaard, dal quale<br />

riprese alcuni temi che poi sarebbero<br />

divenuti peculiari <strong>del</strong>l’esistenzialismo,<br />

e con Anselmo, cui<br />

Barth dedicò un intenso saggio<br />

(Fides quaerens intellectum) rela-<br />

di Simone Maghenzani*<br />

tivo al rapporto tra fede e ragione.<br />

Occorre inoltre riconoscere<br />

l’influsso che ebbe sulla successiva<br />

ermeneutica, in particolar modo<br />

rappresentata da quell’altro<br />

grande pensatore evangelico novecentesco<br />

che fu Paul Ricoeur.<br />

Barth, figura capace di dialogare<br />

con il patrimonio <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>la chiesa ma anche con la<br />

riflessione non protestante, rappresenta<br />

un modo di comunicare<br />

l’Evangelo <strong>del</strong> tutto attuale, con<br />

la sua lettura rigorosa e cristocentrica<br />

<strong>del</strong>la Bibbia, ma non<br />

fondamentalista (e per questi<br />

motivi potrebbe essere un interessante<br />

punto di contatto tra le<br />

varie anime <strong>del</strong> protestantesimo),<br />

e in particolare con la sua<br />

attenzione al tema <strong>del</strong>la rivelazione,<br />

contro ogni misticismo relativizzante<br />

ma anche contro<br />

quella cieca fiducia nelle possibilità<br />

<strong>del</strong>la ragione umana (dimentica<br />

<strong>del</strong> suo peccato e <strong>del</strong>la sua<br />

caduta), quanto mai problema<br />

concreto in epoche di scontri su<br />

temi etici le cui soluzioni dovrebbero<br />

essere così acclarate e condivise<br />

da tutti - credenti e non -<br />

almeno secondo i vertici <strong>del</strong> cattolicesimo<br />

contemporaneo.<br />

*Associazione evangelica «Più <strong>del</strong>l’Oro»,<br />

membro <strong>del</strong>la Chiesa dei Fratelli<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

21


22<br />

Le scintille <strong>del</strong>la chiesa<br />

«Lasciate i piccoli fanciulli e non vietate loro di venire<br />

a me» (Mt 19:14).<br />

Nell’immediato dopoguerra venne in Italia, a Rimini,<br />

una discepola di Jean Piaget, pioniere <strong>del</strong>la<br />

psicologia infantile. Era convinta che il nostro paese<br />

sarebbe risorto dalla distruzione e dall’odio se avesse<br />

creduto nei bambini. Per questo, cercò di raccogliere<br />

dei fondi per costruire un asilo che funzionasse<br />

secondo gli insegnamenti <strong>del</strong> suo maestro. Qualche<br />

anziano <strong>del</strong> posto ricorda ancora oggi quella donna<br />

aggirarsi per il cantiere per accertarsi che i muratori<br />

collocassero e le finestre a sessanta centimetri dal<br />

suolo. E quando le chiedevano spiegazioni di quella<br />

bizzarria, lei rispondeva: «Perché volete obbligare i<br />

vostri bambini ad alzarsi sulla punta dei piedi per<br />

vedere se fuori nevica? Fate piegare piuttosto la<br />

schiena alla maestra...» (cit. da P. Crepet, Non siamo<br />

capaci di ascoltarli). È bello, e lo dico con un pizzico<br />

di orgoglio, far parte di una chiesa che si mette<br />

all’altezza dei nostri bambini per il loro apprendimento;<br />

una comunità che crede nella loro educazione e nel<br />

loro sviluppo religioso e che investe tanto per loro<br />

anche economicamente. «Il divino dorme nell’anima<br />

<strong>del</strong> bambino: all’educatore il compito di destarlo»<br />

(Ernestina Necker). Basta pensare allo sforzo enorme<br />

fatto con il GraceLink, per poter mandare a effetto<br />

quello che dice la Necker, presentando loro il<br />

messaggio <strong>del</strong> Vangelo in modo più colorato e<br />

appropriato, quanto più vicino al loro modo di<br />

apprendere. Certo, sono davvero dispiaciuto quando<br />

vedo dei genitori che per risparmiare il misero costo<br />

FOTOLIA<br />

ESSERE CHIESA<br />

DI G IOVANNI N EGRO<br />

<strong>del</strong> lezionario lo fotocopiano in bianco e nero. Il mio<br />

rammarico più grande è che molte volte, purtroppo,<br />

non riusciamo a offrire loro spazi e infrastrutture<br />

adeguate e belle. Ma per quanto riguarda i<br />

programmi, la chiesa si impegna fisicamente ed<br />

economicamente per organizzare interi periodi e<br />

giornate speciali, per farli diventare i principali<br />

protagonisti. Al sabato, basta la loro presenza, la<br />

recita di una poesia o un canto presentato da loro,<br />

per riscaldare i nostri cuori e illuminare i nostri visi;<br />

e subito la chiesa è avvolta da un’atmosfera di festa.<br />

E come fa piacere quando, spontaneamente e col<br />

sorriso sulle labbra, ti saltano addosso<br />

abbracciandoti. Quanto è bello quando manifestano<br />

la loro simpatia spontanea venendo a sedersi sulle<br />

nostra ginocchia per tutta la durata <strong>del</strong> sermone;<br />

oppure quando, tutti entusiasti, ci regalano un foglio<br />

coi loro disegni o scarabocchi. Insomma, sono quelle<br />

scintille di cui il Signore si serve per addolcire e<br />

ammorbidire i nostri cuori creando in noi pensieri<br />

buoni e di pace e ravvivando spesso la fiammella<br />

<strong>del</strong>la fede.<br />

La chiesa avventista ha cercato sempre di continuare<br />

a dare ai bambini la stessa importanza che Gesù,<br />

il suo fondatore, ha dato loro. Infatti, la considerazione<br />

che egli ebbe nei confronti dei bambini fu<br />

straordinaria. Spesso, nei loro confronti, dimostrò il<br />

suo amore chiamandoli a sé (Mc 10:14), presentandoli<br />

come mo<strong>del</strong>li (Mt 18:3), identificandosi in loro (Mc<br />

9:37) e proteggendoli (Mc 9:42). Sì, «i bambini sono i<br />

fiori più belli» disse qualcuno, ed è a loro che bisogna<br />

dare la massima importanza e attenzione, perché,<br />

come afferma un proverbio ebraico:<br />

«Il futuro poggia sul fiato dei<br />

bambini». E se a volte, durante il<br />

sermone o in un altro momento, la<br />

loro vivacità può spazientirci,<br />

impariamo da Gesù che fu tollerante<br />

e paziente con loro e… con noi! Un<br />

vecchio proverbio cinese afferma:<br />

«La vita di un bambino è come un<br />

pezzo di carta su cui ogni passante<br />

lascia un segno». Sta a noi, quindi,<br />

lasciare sempre su di loro segni<br />

d’amore che possano ravvivare<br />

queste care scintille, affinché un<br />

giorno possiamo dire al Signore:<br />

«Ecco noi e i figlioli che tu ci hai<br />

dato» (Is 8:18).<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


Strategie globali di evangelizzazione<br />

Dillo al mondo» è una visione ampia, una grande<br />

sfida portata avanti dalla chiesa avventista che<br />

include gli obiettivi missionari fino al 2010. Lo scopo<br />

ultimo è fare in modo che ogni abitante <strong>del</strong>la terra<br />

possa avere l’opportunità di conoscere Gesù Cristo.<br />

Più di un programma e più di uno slogan, «Dillo al<br />

mondo» è la risposta <strong>del</strong>la chiesa al mandato<br />

di Cristo, quello cioè di far conoscere il messaggio<br />

<strong>del</strong> Vangelo in ogni angolo <strong>del</strong>la terra, a tutte le<br />

persone. Ogni credente può svolgere un ruolo e «Dillo<br />

al mondo» costituisce una sfida per ogni avventista<br />

nell’accettare la chiamata a testimoniare il Vangelo ed<br />

essere personalmente coinvolto nel raggiungere<br />

concretamente quelli che ancora non conoscono<br />

il messaggio di Gesù.<br />

Crescita spirituale<br />

Oggi meno <strong>del</strong> 50 per cento degli avventisti dedica<br />

quotidianamente un tempo alla preghiera e allo<br />

studio <strong>del</strong>la Bibbia. Le conversazioni giornaliere<br />

con Gesù e la lettura <strong>del</strong>la sua Parola sono<br />

indispensabili per continuare a sentire quel<br />

«suono dolce e sommesso» (1 Re 19:12).<br />

Con «Dillo al mondo» ci si augura che, entro il<br />

2010, almeno il 65 per cento degli avventisti<br />

possa essere coinvolto personalmente in questo<br />

programma spirituale con Dio, dalla cui qualità<br />

e profondità dipende anche la realizzazione<br />

<strong>del</strong>la missione.<br />

Coinvolgimento <strong>del</strong>le comunità<br />

Ogni comunità avventista dovrebbe diventare<br />

specialista nell’accogliere gli ospiti e gli amici<br />

dimostrando un sincero interesse per coloro che<br />

vivono attorno a noi e facendo comprendere quanto<br />

essi sono importanti per Gesù e per noi.<br />

Meno di un terzo dei membri sono coinvolti nelle<br />

attività evangelistiche e nei servizi sociali.<br />

Con «Dillo al mondo» si spera di poter raggiungere<br />

almeno il 40 per cento entro il 2010.<br />

Testimonianza personale<br />

«Dillo al mondo» ha l’obiettivo di realizzare quello che<br />

nessun’altra iniziativa avventista abbia mai realizzato:<br />

far conoscere il messaggio di Gesù a 5 milioni di<br />

nuovi membri in cinque anni. Con il progetto «Trova<br />

un amico» se ogni membro avventista assume<br />

l’impegno a presentare la speranza in Cristo almeno a<br />

una persona, l’obiettivo può essere raggiunto.<br />

DILLO AL MONDO<br />

C ONFERENZA G ENERALE<br />

FOTOLIA<br />

Le grandi città<br />

Con la predominante cultura postmoderna, le grandi<br />

città rappresentano una <strong>del</strong>le più grandi sfide<br />

evangelistiche. Molto presto più <strong>del</strong>la metà degli<br />

abitanti <strong>del</strong>la terra vivrà nelle megalopoli, 400 <strong>del</strong>le<br />

quali hanno una popolazione superiore al milione.<br />

Questa sì che è una sfida! Nel 2005, la chiesa<br />

avventista ha promosso il progetto metropolitano dal<br />

titolo «Porta la speranza alle città». La fondazione<br />

di 66 luoghi di culto in 66 grandi città <strong>del</strong> mondo fa<br />

parte degli obiettivi di «Dillo al mondo».<br />

Attività pioneristica<br />

Le nuove comunità sono mosse da nuove energie e<br />

da una vita spirituale intensa. La gioia di aver<br />

riscoperto Gesù in una nuova chiesa spesso ha un<br />

effetto contagioso sulla comunità locale. Con il<br />

progetto «Dillo al mondo» la chiesa avventista vuole<br />

inaugurare 20 mila nuovi luoghi di culto nei territori<br />

non ancora raggiunti e fornire<br />

alle 17.000 chiese fondate<br />

nel quinquennio 2000-2005 gli<br />

strumenti per rafforzarsi ed<br />

essere stabili.<br />

Testimonianza pubblica<br />

Immagina quanto potrebbe<br />

essere realizzato se ogni chiesa<br />

si impegnasse ogni anno<br />

nella testimonianza pubblica.<br />

«Dillo al mondo» incoraggia<br />

ogni comunità locale a programmare incontri<br />

di evangelizzazione. Fanno parte di questo progetto<br />

ambizioso anche i centomila incontri di<br />

evangelizzazione giovanile.<br />

Utilizzo dei media<br />

Oggi più che mai, i mezzi di comunicazione aprono<br />

nuove porte alla missione. Ogni giorno miliardi di<br />

persone seguono programmi televisivi, navigano su<br />

Internet, ascoltano programmi radio e leggono<br />

un’infinita quantità di opuscoli e riviste. «Dillo al<br />

mondo» sottolinea quanto i media siano utili come<br />

mezzi per far conoscere Gesù. «Dillo al mondo»<br />

non è un programma solo per pastori o dirigenti<br />

di chiesa. Tutti i membri sono chiamati a essere<br />

testimoni di Cristo. L’apporto di ognuno è<br />

indispensabile e molto apprezzato. La sfida consiste<br />

in questo: insieme possiamo dirlo al mondo.<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

23


24<br />

esperienze<br />

ESPERIENZE Lontani ricordi<br />

Adolescente irrequieta<br />

EEra il lontano 1945. Facevo parte<br />

<strong>del</strong>la chiesa di Bologna dove mio<br />

padre, Gian Luigi Lippolis, era<br />

pastore. La guerra era da poco finita<br />

ed eravamo infinitamente<br />

grati al Signore per averci protetti<br />

e salvati.<br />

Nel settembre <strong>del</strong>lo stesso anno<br />

fui chiamata a Firenze come<br />

precettrice e insegnante di musica<br />

(al Conservatorio di Bologna avevo<br />

conseguito i diplomi di pianoforte,<br />

musica corale e direzione<br />

di coro) <strong>del</strong>la scuola biblica che<br />

allora aveva sede in via Trieste 23.<br />

Gli studenti erano tanti ma lo<br />

spazio poco. Poi, nel 1947, fu acquistata<br />

Villa Aurora. Che bello<br />

avere tanti locali a disposizione<br />

per ospitare i numerosi studenti…<br />

e anche una cappella!<br />

Come precettrice <strong>del</strong>la scuola<br />

avevo tante ragazze da seguire,<br />

aiutare, incoraggiare. Non era un<br />

compito facile ma con l’aiuto <strong>del</strong><br />

Signore ho sempre cercato di<br />

svolgerlo nel migliore dei modi.<br />

Voglio però ricordare un episodio<br />

di quegli anni: quello di G.,<br />

una ragazza, un’adolescente di 14<br />

o 15 anni. I genitori, impegnati<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Dopo quarant’anni<br />

un abbraccio<br />

commosso<br />

e riconoscente<br />

di Anna Lippolis*<br />

nelle loro attività di lavoro, durante<br />

il giorno non erano in casa,<br />

per cui G. si era abituata a gestire<br />

la giornata a suo piacimento: era<br />

libera di uscire e fare quello che<br />

più le piaceva.<br />

I genitori, consigliati dal pastore<br />

<strong>del</strong>la propria chiesa, decisero<br />

allora di mettere la figlia in<br />

collegio. Villa Aurora parve loro<br />

la soluzione migliore, ma non così<br />

per G., che non riusciva ad accettare<br />

regolamenti e impegni,<br />

per cui il suo unico desiderio rimaneva<br />

quello di lasciare Villa<br />

Aurora e tornare a casa.<br />

Un pomeriggio, una ragazza<br />

venne a chiamarmi per un caso<br />

urgente: G. aveva preparato la valigia<br />

ed era pronta a lasciare Villa<br />

Aurora. Voleva andare a Roma da<br />

una sua amica che aveva perso<br />

improvvisamente il padre. Ecco<br />

l’occasione per lasciare la scuola!<br />

Le sue compagne di camera avevano<br />

cercato in tutti i modi di calmarla<br />

e di farle capire che non poteva<br />

andare via senza il consenso<br />

dei genitori, ma invano.<br />

Entrai nella sua camera. Chiesi<br />

alle compagne di lasciarmi sola<br />

con lei. Quanto pregai in silenzio<br />

il Signore perché mi mettesse sulle<br />

labbra le parole giuste! Rimasi<br />

con lei per oltre un’ora; a poco a<br />

poco G. si calmò: finalmente aveva<br />

capito che la scuola voleva solo<br />

aiutarla a gestire la sua vita e la<br />

sua libertà nel modo migliore!<br />

Da quel momento G. cambiò<br />

completamente comportamento.<br />

Era diventata disponibile per<br />

ogni cosa e il suo desiderio era so-<br />

lo quello di aiutare chi aveva bisogno.<br />

Alla fine <strong>del</strong>l’anno scolastico<br />

ricevette il premio <strong>del</strong>la bontà.<br />

Tornò a casa e non seppi più niente<br />

di lei.<br />

Il 25 aprile <strong>del</strong> 2003, un sabato<br />

mattina, ero nella chiesa di Firenze<br />

centro. A un certo momento<br />

mi sentii toccare la spalla. Mi voltai<br />

e vidi una signora che mi chiese<br />

se ero Anna Lippolis. Alla mia<br />

risposta affermativa venne a sedersi<br />

accanto a me, si presentò dicendo<br />

il suo nome e cognome, e<br />

mi disse che quarant’anni fa era<br />

stata per un anno allieva di Villa<br />

Aurora. Come potevo ricordarmi<br />

di lei dopo così tanti anni? Le dissi<br />

che di quell’epoca un caso in<br />

particolare non avevo mai potuto<br />

dimenticare, e le parlai di un’adolescente<br />

che era venuta a scuola<br />

controvoglia, e la cui sola bramosia<br />

era quella di tornare a casa per<br />

essere libera di gestire come voleva<br />

la propria vita, ma successe<br />

qualcosa che produsse in lei un<br />

cambiamento, tanto che alla fine<br />

<strong>del</strong>l’anno scolastico ricevette il<br />

premio <strong>del</strong>la bontà. A quel punto<br />

la donna mi disse: «Quella ragazza<br />

ero io». Commosse, ci abbracciammo.<br />

Mi raccontò che il suo<br />

desiderio sarebbe stato quello di<br />

tornare a scuola l’anno successivo,<br />

ma non avendo la possibilità<br />

di pagare la retta scolastica decise<br />

di andare a lavorare in Svizzera,<br />

dove viveva una sua sorella, ma<br />

dopo alcuni anni conobbe un giovane<br />

pastore che poi sposò.<br />

Alla fine <strong>del</strong> culto presentai G.<br />

alle mie sorelle e non potrò mai<br />

dimenticare quello che disse loro:<br />

«La sorella Lippolis mi ha salvata!».<br />

Io aggiungo: è stato il Signore<br />

che tramite un umile strumento<br />

ha parlato al suo cuore.<br />

*Insegnante di musica e canto, e<br />

precettrice di Villa Aurora 1945-1965<br />

MARZO 2009


ESPERIENZE<br />

Da padre in figlio<br />

Caro Alessandro, sono le 5.30 <strong>del</strong><br />

27 dicembre 2008; sono in preghiera<br />

perché tra qualche ora<br />

avrò la gioia di celebrare il tuo<br />

battesimo, la tua testimonianza<br />

pubblica per aver scelto Gesù.<br />

Ho sempre desiderato questo<br />

momento; adesso che sta per realizzarsi<br />

mi sento felice e commosso.<br />

Ricordo quando eri bambino<br />

e mi chiedevi di leggere un brano<br />

<strong>del</strong>la Parola e pregare prima di<br />

addormentarti. Rivedo quel bambino<br />

cullato tra le mie braccia<br />

mentre segretamente imploravo<br />

la protezione divina sulla tua vita.<br />

Sono ricordi lontani perché sei diventato<br />

grande e hai deciso autonomamente<br />

di affidarti al Signore<br />

mostrando così di aver preso una<br />

decisione importante.<br />

Conservo ricordi indimenticabili,<br />

come quando ho sentito la<br />

chiamata <strong>del</strong> Signore o quando<br />

sono sceso anch’io nelle acque<br />

battesimali, insieme a nonna Maria…<br />

e ora il tuo battesimo. Ringrazio<br />

Dio che ha fatto maturare<br />

nel tuo cuore questa scelta di responsabilità<br />

alla quale partecipiamo<br />

con commozione.<br />

Affido la tua esistenza nelle mani<br />

di un Padre che ha promesso,<br />

tramite suo Figlio, di rimanerti<br />

accanto e ti chiedo di restare ancorato<br />

a lui, di non perdere la<br />

bussola che guida la tua vita spirituale,<br />

la sua Parola.<br />

Il cammino che intraprendi sicuramente<br />

non sarà facile, ma con<br />

Gesù potrai affrontare i momenti<br />

difficili, avere una visione diversa<br />

Afferra la vita<br />

Un pastore scrive al figlio<br />

nel giorno <strong>del</strong> suo battesimo<br />

<strong>del</strong>la vita e afferrare la sua mano<br />

pronta a intervenire.<br />

Ricordati di queste parole: «Io<br />

sono la vite, voi siete i tralci. Colui<br />

che dimora in me e nel quale<br />

io dimoro, porta molto frutto;<br />

perché senza di me non potete far<br />

nulla» (Gv 15:5).<br />

Ho fatto <strong>del</strong> mio meglio per<br />

orientarti verso il Padre, indicandoti<br />

la retta via, coinvolgendoti<br />

nello studio <strong>del</strong>la Parola, incoraggiandoti<br />

a frequentare le varie attività<br />

<strong>del</strong>la chiesa, il tuo percorso di<br />

scout, ecc. Sei sempre stato entusiasta<br />

di partecipare a congressi,<br />

raduni, campeggi e mi rendo conto<br />

che questi momenti sono stati<br />

per te una fonte di benedizione.<br />

Che emozione quando in occasione<br />

di cerimonie battesimali<br />

manifestavi apertamente il desiderio<br />

di una nuova nascita.<br />

Sento nel cuore un senso di<br />

profonda gratitudine per coloro<br />

che hanno collaborato alla tua<br />

di Giuseppe Butera*<br />

«CASA MIA» FORLÌ RICERCA PERSONALE<br />

La casa di riposo «Casa Mia» ricerca personale da inserire<br />

nel proprio organico nelle posizioni seguenti:<br />

- Coordinatore responsabile dei servizi. Titoli preferenziali<br />

richiesti: essere membro attivo <strong>del</strong>la chiesa avventista, laurea<br />

quinquennale in Scienze dei Servizi Sociali o titolo equivalente<br />

oppure diploma di qualifica professionale riconosciuto dalla<br />

Regione Emilia Romagna, esperienza lavorativa nel settore<br />

socio sanitario (possibilmente anziani) o educativo, attitudine a<br />

lavorare per progetti e alla gestione di gruppi di lavoro,<br />

competenze informatiche e contabili.<br />

- Capo contabile. Titoli preferenziali richiesti: essere membro<br />

crescita spirituale: la chiesa, tua<br />

mamma, i tuoi fratelli.<br />

Ma il passo che oggi compi mi<br />

riempie di gioia perché mi fa pensare<br />

a quando insieme, mano nella<br />

mano, entreremo nella nuova<br />

Gerusalemme non più come padre<br />

e figlio, ma figli <strong>del</strong>lo stesso<br />

Padre. Quel giorno glorioso non<br />

saremo soli, saremo circondati da<br />

tutti coloro che hanno atteso il<br />

suo ritorno. Vedremo Abraamo, i<br />

patriarchi, gli apostoli e i discepoli<br />

di tutte le epoche seduti attorno<br />

alla stessa mensa per partecipare<br />

alle «nozze <strong>del</strong>l’Agnello», una festa<br />

che durerà tutta l’eternità.<br />

Porterò nel cuore questa tua<br />

disponibilità e il tuo essere attento,<br />

preciso e consacrato al Signore;<br />

hai cominciato a intravvedere<br />

il piano di Dio per la tua vita e vedrai,<br />

sarà sempre più interessante<br />

e coinvolgente. Non smettere di<br />

arrenderti al suo amore.<br />

Caro Alessandro, che il Signore<br />

ti dia saggezza nel gestire il tuo<br />

presente e pianificare il tuo futuro,<br />

che la tua vita possa fiorire e<br />

portare frutti alla sua gloria.<br />

Il tuo papà.<br />

*Pastore <strong>del</strong>la chiesa di Cosenza<br />

e Rossano<br />

attivo <strong>del</strong>la chiesa avventista laurea quinquennale in Economia<br />

e Commercio con specializzazione nel settore No Profit oppure<br />

diploma di Ragioneria con esperienza almeno quinquennale<br />

nella gestione contabile di aziende pubbliche o private, ottima<br />

conoscenza di sistemi informatici di gestione aziendale.<br />

- Operatore socio sanitario. Titolo richiesto: diploma di qualifica<br />

professionale riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna.<br />

● Casa di riposo «Casa Mia», Via Curiel, 53 - 47100 Forlì<br />

Tel. 0543 400676 - Fax 0543 414319<br />

E-mail: casamia.servizio@tin.it<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

25


26<br />

NOVITÀ LIBRARIE<br />

Religione e salute<br />

Giuseppe Castro<br />

RELIGIONE E SALUTE<br />

Rassegna di studi circa<br />

gli effetti benefici<br />

<strong>del</strong>lo stile di vita avventista<br />

Codice: ST2/2008<br />

Prezzo: € 4,50<br />

Il rapporto tra atteggiamento religioso e<br />

benessere» afferma il prof. Eugenio Fizzotti,<br />

ordinario di psicologia <strong>del</strong>la religione, «costituisce<br />

un argomento di crescente interesse dal punto di<br />

vista sia <strong>del</strong>la psicologia sia <strong>del</strong>l’antropologia<br />

culturale». In questo studio, il pastore avventista<br />

Giuseppe Castro presenta un approfondito<br />

inquadramento storico <strong>del</strong>la chiesa avventista e fa<br />

una rassegna degli studi epidemiologici pubblicati<br />

di recente sul rapporto esistente tra stile di vita,<br />

fede e psiche. Dal testo emergono interessanti<br />

riferimenti alle abitudini alimentari, al concetto di<br />

temperanza degli avventisti (moderazione nelle<br />

cose che fanno bene e astinenza da ciò che è<br />

nocivo) e all’importanza di una visione olistica<br />

<strong>del</strong>l’uomo, inteso come un’unità indivisibile che<br />

abbraccia il corpo, la mente e lo spirito.<br />

Autori Vari<br />

GLI AVVENTISTI<br />

DEL 7° GIORNO<br />

Insegnamenti, attività<br />

e istituzioni <strong>del</strong> popolo<br />

<strong>del</strong>la speranza<br />

Codice: TA24<br />

Prezzo: € 2,00<br />

Chi sono gli avventisti? Quali sono le differenze<br />

che li separano dal cattolicesimo? Le<br />

domande più frequenti sono: «Credete nella madre<br />

di Gesù?». «Riconoscete l’autorità <strong>del</strong> papa e <strong>del</strong>la<br />

chiesa?». «Credete nei vangeli o nella Bibbia?».<br />

«Quali sono i vostri sacramenti?». Tutte domande<br />

tese a definire l’identità avventista in contrasto<br />

o in concorrenza con quella cattolica.<br />

La realtà è più complessa e il rispetto di questa<br />

complessità dovrebbe essere un valore<br />

fondamentale per tutti, credenti e non. Non è<br />

A CURA DELLE E DIZIONI A DV<br />

possibile, infatti, dare ragione <strong>del</strong>le proprie<br />

speranze, credenze e aspettative in uno scambio<br />

frettoloso di domande e risposte.<br />

L’insicurezza di una società, facile obiettivo <strong>del</strong><br />

terrorismo, ha trovato certezze di verità nelle<br />

religioni storiche. Le nostre città sono diventate<br />

luoghi di caos e di sconcerto e ci si domanda se<br />

la fede e la religione riescano ad arrecare armonia<br />

e raccoglimento. La proposta degli avventisti<br />

s’inserisce a pieno titolo negli smarrimenti<br />

<strong>del</strong>l’uomo contemporaneo e, umilmente, presenta<br />

un quadro di riferimento capace di trarre dalla<br />

debolezza un motivo di ripensamento e forse<br />

anche di redenzione. Essi credono in Gesù Cristo<br />

come personale salvatore, studiano la Scrittura su<br />

cui ogni membro radica la propria esperienza<br />

di fede e l’impegno incondizionato al servizio <strong>del</strong><br />

Signore; con serenità e gioia esprimono, pur nella<br />

limitatezza umana, il loro senso <strong>del</strong> discepolato,<br />

in attesa <strong>del</strong>la seconda venuta di Cristo.<br />

Leonard Brand e<br />

Don S. McMahon<br />

ELLEN G. WHITE<br />

SOTTO ACCUSA<br />

Analisi metodologica<br />

a sostegno <strong>del</strong> suo<br />

ministero profetico<br />

Codice: CH12<br />

Prezzo: € 10,00<br />

La chiesa avventista riconosce a Ellen G. White<br />

(1827-1915) un ruolo profetico. Sul piano<br />

organizzativo, dottrinale, pratico e pastorale ha<br />

fatto dichiarazioni storiche e i suoi consigli<br />

sull’alimentazione e la salute hanno ottenuto una<br />

straordinaria conferma dalla scienza medica.<br />

Il suo ministero e il suo messaggio, però, sono<br />

stati, nel tempo, vagliati criticamente dai suoi<br />

detrattori che l’hanno accusata di plagio e<br />

millanteria. Walter Rea, Ron Numbers e altri hanno<br />

tentato di screditarne l’autorevolezza.<br />

I due autori <strong>del</strong> libro Ellen G. White sotto accusa,<br />

Brand e McMahon, entrambi medici e ricercatori,<br />

hanno preso in seria considerazione la sua<br />

ispirazione divina. Il loro ragionamento equilibrato e<br />

logico costituisce una nuova sfida per chi desidera<br />

esplorare il ministero profetico di Ellen G. White.<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


vita di chiesa<br />

VITA DI CHIESA Eventi comunitari a cura di Daniele Pispisa<br />

campo nord<br />

ASTI<br />

Decesso. Il 2 febbraio scorso,<br />

dopo una lunga malattia, si è<br />

addormentato nel Signore il<br />

nostro fratello Luigi Calegari.<br />

La moglie e tutta la sua famiglia<br />

gli sono stati accanto in questi<br />

anni di sofferenza. Preghiamo<br />

il Signore affinché possa dare<br />

sollievo al dolore dei parenti,<br />

nella speranza di poterci rincontrare<br />

tutti in cielo alla gloria<br />

<strong>del</strong> Signore. (Denise Ferraro)<br />

BERGAMO<br />

Ritiro spirituale. I giorni 8 e 9<br />

novembre, in una cornice<br />

naturale di abeti e montagne,<br />

la comunità ha vissuto, insieme<br />

a Lucio Altin, un insolito ritiro<br />

spirituale. Non mi soffermerò<br />

sulla bellezza <strong>del</strong>la condivisione<br />

amichevole, neppure sul fatto<br />

che questo incontro ha<br />

significato un ulteriore passo<br />

in avanti nella consacrazione<br />

di ognuno di noi né sulla<br />

meraviglia di esserci ritrovati<br />

tutti (eravamo 160 partecipanti).<br />

Ciò che ha attirato la mia<br />

attenzione è stato quel «plus<br />

valore» determinante<br />

nell’acquisire una vera<br />

consapevolezza <strong>del</strong>la mia fede e<br />

<strong>del</strong>la potenza <strong>del</strong>lo Spirito Santo.<br />

Lodiamo e ringraziamo il<br />

Bergamo, ritiro spirituale<br />

Signore perché, tramite il past.<br />

Altin, ha attuato in molti di noi<br />

veri e propri miracoli di<br />

guarigione, e chi scrive ne è<br />

testimone in prima persona.<br />

(Silvia Tonelli)<br />

CREMONA<br />

Gemellaggio GA. Sabato 13<br />

dicembre i giovani hanno avuto<br />

il piacere di ospitare il dinamico<br />

gruppo dei giovani di Bergamo.<br />

L’incontro ha permesso di<br />

stringere nuove amicizie,<br />

consolidare le vecchie, ma<br />

soprattutto, ha prodotto un<br />

notevole arricchimento spirituale<br />

grazie al programma che gli<br />

ospiti hanno presentato: mimi,<br />

esperienze, canti tramite i quali<br />

i ragazzi hanno potuto esprimere<br />

l’amore che nutrono per Gesù<br />

e l’esperienza che stanno vivendo<br />

individualmente e come gruppo.<br />

Nel pomeriggio, dopo aver<br />

gustato insieme il pranzo,<br />

abbiamo portato i nostri ospiti<br />

(compresi alcuni giovani<br />

di Parma e Pavia) a visitare le<br />

bellezze artistiche <strong>del</strong>la città.<br />

L’idea <strong>del</strong> gemellaggio era nata<br />

grazie al corso di formazione<br />

per direttori GA tenutosi<br />

quest’anno a Lecco. (Ida Beraldi,<br />

direttrice GA)<br />

MILANO<br />

Un mese all’insegna <strong>del</strong>la<br />

testimonianza. Dicembre,<br />

il periodo in cui il mondo si<br />

ferma per ricordare la nascita<br />

di Gesù, è stato, per la chiesa di<br />

Milano, un mese all’insegna <strong>del</strong>la<br />

testimonianza! Domenica 7,<br />

alla presenza <strong>del</strong> console<br />

rumeno, la comunità ha avuto<br />

la gioia di assistere, insieme con<br />

ospiti e amici, a un concerto<br />

di testimonianza offerto da una<br />

corale zigana. Sabato 13,<br />

presentazione a cura <strong>del</strong>la Scuola<br />

<strong>del</strong> Sabato dei bambini e degli<br />

Cremona, gemellaggio GA<br />

Milano, i Compagnon in visita presso<br />

una casa di riposo<br />

obiettivi missionari <strong>del</strong> 13°<br />

sabato, in serata, concerto di fine<br />

anno con la partecipazione<br />

di solisti, musicisti e diversi<br />

dipartimenti. Infine, sabato 20,<br />

i Compagnon hanno visitato<br />

una casa di riposo per donare<br />

speranza a quanti vivono nella<br />

sofferenza!<br />

Fiocco rosa. Il 1° gennaio<br />

abbiamo dato il benvenuto<br />

alla piccola Diana, sorellina di<br />

Melissa e figlia di Tatiana Carpov<br />

e Alexandru Rohnean. Come<br />

comunità, desideriamo augurare<br />

ai genitori di Melissa e Diana<br />

le benedizioni <strong>del</strong> Signore.<br />

Programma dei bambini.<br />

Sabato 24 gennaio abbiamo<br />

avuto la gioia di assistere<br />

a un culto di lode <strong>del</strong> tutto<br />

speciale! Predicatori, per<br />

l’occasione, tutti i bambini<br />

appartenenti alle classi <strong>del</strong>la<br />

Scuola <strong>del</strong> Sabato, accompagnati<br />

naturalmente dalle loro sempre<br />

più affezionate monitrici. ➥<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

27


28<br />

VITA DI CHIESA<br />

Attraverso i canti, i testi biblici<br />

recitati a memoria dai più piccoli<br />

e le parole pronunciate dai più<br />

grandi, è stato trasmesso a tutti i<br />

presenti uno dei più bei messaggi<br />

riportati nella Scrittura:<br />

riflettiamo sugli altri, come<br />

specchi, l’immagine di Dio che<br />

è dentro noi! (Marco Scuto)<br />

campo centro<br />

CESENA<br />

Adra Romagna onlus<br />

Cesena: consegna ricavato<br />

«Festa solidale 2008». Sabato<br />

13 dicembre Adra Romagna<br />

onlus Cesena ha consegnato il<br />

ricavato <strong>del</strong>la «Festa solidale<br />

2008» al reparto di pediatria<br />

<strong>del</strong>l’ospedale Bufalini di Cesena,<br />

ovvero 4 giraffe, 3 papere,<br />

3 draghi portaflebo e un assegno<br />

di € 1.950. La festa, realizzata<br />

nei primi due week-end di<br />

settembre grazie al contributo<br />

dei volontari di Cesena, Forlì e<br />

di altre comunità, si è svolta nella<br />

piazza dove sorge la chiesa<br />

avventista ed è stata<br />

caratterizzata da quelle iniziative<br />

che da diversi anni vengono<br />

portate avanti: pesca<br />

CONGRESSI SPIRITUALI<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Cesena, consegna <strong>del</strong> ricavato per il reparto pediatrico <strong>del</strong>l’ospedale Bufalini<br />

F. Evangelisti e il dr. Pocecco<br />

Come potete notare, il comitato <strong>del</strong> Campo centro ha <strong>del</strong>iberato di<br />

organizzare per quest’anno due congressi spirituali di un solo giorno,<br />

anziché un fine settimana come avveniva nel passato.<br />

Inizio ore 10.00 chiusura ore 17.30 (pranzo al sacco).<br />

● Sabato 2 maggio, a Roma, per tutte le chiese <strong>del</strong> Centro Sud.<br />

● Sabato 16 maggio, a Firenze - Villa Aurora, per le comunità <strong>del</strong><br />

Centro Nord.<br />

Tema: «Dio è grande».<br />

L’incontro di Roma sarà in via G. Chiovenda, 57 (traversa P. Togliatti),<br />

quartiere Tuscolano, zona Cinecittà, linea A, fermata Subaugusta.<br />

Il congresso di Firenze invece, sarà organizzato nel parco di Villa Aurora<br />

(tempo permettendo), diversamente, nella nuova chiesa di Firenze e<br />

nelle sale annesse con la proiezione <strong>del</strong> programma a circuito chiuso.<br />

Vi prego di parlarne nei comitati e fare tutto il possibile affinché le chiese<br />

partecipino a questi due incontri importanti.<br />

(Vincenzo Mazza)<br />

di beneficenza, giochi per i<br />

bambini, stand gastronomici,<br />

gara di calcetto, compagnie<br />

teatrali dialettali, ecc.<br />

È il secondo anno consecutivo<br />

che, al momento <strong>del</strong> culto,<br />

celebriamo la cerimonia <strong>del</strong>la<br />

consegna <strong>del</strong> ricavato al diretto<br />

benificiario <strong>del</strong>la manifestazione.<br />

Quest’anno, in rappresentanza<br />

<strong>del</strong>l’Asl di Cesena, erano presenti<br />

il primario, prof. Pocecco, la<br />

dott.ssa Montesi e il sindaco,<br />

dott. Giordano Conti, che,<br />

con i loro interventi, hanno<br />

emozionato l’assemblea,<br />

evidenziando la consapevolezza<br />

che sono stati raggiunti<br />

importanti risultati, sia per<br />

quanto riguarda l’animazione<br />

clown, particolarmente<br />

apprezzata dai bambini ricoverati<br />

nel reparto di pediatria, sia per<br />

la sensibilità e la generosità<br />

mostrata dagli ospiti. Un grazie<br />

particolare a tutti coloro che<br />

hanno collaborato con idee,<br />

lavoro, impegno ed estro nei<br />

vari ambiti. Un sabato che<br />

ricorderemo per le emozioni<br />

vissute, perché abbiamo sentito<br />

il calore e la gratitudine di coloro<br />

che si sono impegnati con amore<br />

verso i più deboli, e noi abbiamo<br />

avuto la certezza di esserci sentiti<br />

utili. (Lidia Evangelisti)<br />

MARZO 2009


PISA<br />

Matrimonio. Domenica 11<br />

gennaio, ore 11,00. La giornata<br />

è bella, il sole brilla. Senza<br />

dubbio è proprio l’atmosfera<br />

adatta per assistere a una<br />

cerimonia particolare: quella <strong>del</strong><br />

matrimonio tra Marineta Ionescu<br />

e Ismaele Galletti. Il tutto si<br />

svolge nell’ordine e nella quiete,<br />

così come sono trascorsi i sei<br />

anni durante i quali i giovani<br />

hanno avuto modo di riflettere<br />

sulla loro decisione di convolare<br />

a nozze. La cerimonia, semplice<br />

ma intensa, ha coinvolto tutti.<br />

(Giuseppe Scarcella)<br />

RIETI<br />

Insieme per salutare<br />

la famiglia Orsucci. Sabato 17<br />

gennaio è stata organizzata una<br />

festa in onore <strong>del</strong> past. Riccardo<br />

Orsucci e di sua moglie Gioia, i<br />

quali, purtroppo, presto saranno<br />

trasferiti. Infatti, dopo<br />

un’edificante mattinata trascorsa<br />

all’ascolto <strong>del</strong> messaggio<br />

<strong>del</strong>l’amore di Dio per noi, <strong>del</strong>la<br />

sua fe<strong>del</strong>tà e <strong>del</strong> suo interesse<br />

straordinario per ogni sua<br />

creatura, esposto dal past.<br />

Vincenzo Mazza e alternato da<br />

canti proposti dal coro <strong>del</strong>la<br />

nostra chiesa, abbiamo avuto nel<br />

pomeriggio il concerto di musica<br />

sacra offerto da Irida Dragoti,<br />

che con la sua voce e la sua<br />

dolcezza ha fatto vibrare il cuore<br />

di tutti i presenti.<br />

Tali momenti sono stati<br />

intervallati da riflessioni e da<br />

pensieri proposti con calore dalla<br />

voce di Andreas Christian Mazza<br />

e da brani musicali interpretati<br />

con grande maestria da<br />

Gianleonardo Castelluccio,<br />

pianista accompagnatore di<br />

Irida. Non sono poi mancati<br />

gioiosi e spiritosi gesti d’affetto<br />

nel donare un regalo con dedica<br />

alla famiglia Orsucci, riscaldati<br />

Coniugi Orsucci<br />

dagli applausi di amici e<br />

fratelli presenti in sala.<br />

Fra intensa commozione e<br />

simpatia, abbiamo trascorso<br />

una bella giornata di festa<br />

all’insegna <strong>del</strong>la condivisione<br />

e <strong>del</strong>la riconoscenza fraterna.<br />

(La segretaria)<br />

ROMA OSTIA<br />

Nascita. Il 9 gennaio è nato<br />

il piccolo Matias Picà. Alla<br />

mamma Michaela, al papà<br />

Mugurel e alla sorellina Roberta,<br />

vadano i nostri più cari a<br />

affettuosi auguri di benedizioni<br />

<strong>del</strong> Signore affinché cresca<br />

buono, sano e che sia una gioia<br />

per i suoi familiari e per tutta<br />

la comunità. (Marta Donnola)<br />

campo sud<br />

BARI<br />

Decesso. Martedì 9 dicembre<br />

è mancata la sorella Evelina<br />

Caldarola Cioce. Nei suoi 90<br />

anni aveva testimoniato<br />

la sua fede in famiglia.<br />

Energica, sempre presente,<br />

ci mancheranno, nell’attesa<br />

<strong>del</strong>l’incontro con il Salvatore,<br />

i suoi vigorosi abbracci.<br />

(Silvia Magistà)<br />

Presentazione di Francesca Messa<br />

LECCE<br />

Presentazione al Signore.<br />

Domenica 23 novembre è<br />

stata presentata al Signore,<br />

dal pastore Davide Abiusi,<br />

la piccola Francesca Messa,<br />

figlia di Vincenzo e Petronela<br />

Mihai. Per la circostanza erano<br />

presenti circa una quarantina<br />

di ospiti prevalentemente di<br />

fede cattolica.<br />

A loro è stato spiegato,<br />

attraverso il messaggio <strong>del</strong><br />

pastore, perché gli avventisti<br />

non battezzano i neonati ma<br />

li presentano al Signore come<br />

segno di riconoscenza verso<br />

il dono straordinario <strong>del</strong>la<br />

nascita di una nuova creatura.<br />

Piano per smettere di<br />

fumare. Anche quest’anno<br />

abbiamo organizzato un corso<br />

per smettere di fumare,<br />

considerate le varie richieste<br />

di ex corsisti a favore dei loro<br />

amici. Dal 24 al 28 novembre,<br />

17 fumatori hanno partecipato<br />

alla dinamica di gruppo con la<br />

guida di Davide Abiusi e<br />

Anita Beraldi. Alla quinta sera<br />

è stato registrato l’ottimo<br />

risultato avendo smesso<br />

di fumare il cento per cento<br />

dei partecipanti.<br />

Attualmente sono in corso<br />

MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

➥<br />

29


30<br />

VITA DI CHIESA<br />

Lecce, corsisti <strong>del</strong>l’ultimo<br />

corso antifumo<br />

gli incontri settimanali di<br />

mantenimento per la durata<br />

di 3 mesi. (Gianluca Prinari)<br />

BARI<br />

In ricordo di Debora<br />

Mercuri. L’avevamo rivista<br />

l’estate scorsa, sarebbe stata<br />

l’ultima, ma noi non lo<br />

sapevamo. Era il 15 Agosto <strong>del</strong><br />

2008, stavamo terminando di<br />

mangiare, la vedemmo arrivare<br />

con il suo bel sorriso stampato<br />

sul volto; era una ragazza solare,<br />

per nonna Duilia era la più<br />

affabile. Sembrava sprizzare<br />

salute da tutti i pori: «Ciao zio,<br />

ciao zia…». Nonostante fosse<br />

cresciuta, per Debora, le sorelle<br />

e i fratelli <strong>del</strong>la comunità erano<br />

rimasti sempre le zie e gli zii.<br />

Nessuno di noi avrebbe potuto<br />

immaginare il dramma che a<br />

breve, senza alcuna pietà, si<br />

sarebbe abbattuto su di lei e<br />

la sua famiglia. Se potessimo<br />

ritornare indietro! Ce la<br />

saremmo tenuta stretta godendo<br />

così il più possibile <strong>del</strong>la sua<br />

presenza. Non posso non<br />

pensare al grande dolore di<br />

Giovanni, Marina e le sorelle<br />

Mary e Michela. La nostalgia ci<br />

prende e ci fa venire il nodo in<br />

gola, ma ci aggrappiamo più<br />

forte che mai alle promesse <strong>del</strong><br />

Signore: «C’è un fiume, i cui<br />

ruscelli rallegrano la città di Dio,<br />

il luogo santo <strong>del</strong>la dimora<br />

<strong>del</strong>l’Altissimo. Dio si trova in<br />

essa: non potrà vacillare. Dio la<br />

soccorrerà al primo chiarore<br />

<strong>del</strong> mattino… Il SIGNORE degli<br />

eserciti è con noi, il Dio di<br />

Giacobbe è il nostro rifugio»<br />

(Sal 46:4-7). (Salvatore Iaconi)<br />

campo siciliano<br />

PALERMO<br />

Settimana di preghiera. Dal<br />

15 al 22 novembre abbiamo<br />

avuto come ospite per la<br />

settimana di preghiera la sorella<br />

Anna Cupertino <strong>del</strong>la chiesa<br />

di Napoli.<br />

Consacrazione di diaconi<br />

e diaconesse. Sabato 5<br />

dicembre sono stati consacrati al<br />

Signore i seguenti diaconi e<br />

diaconesse: Giovanna Agrusa,<br />

Maria Aron, Giovanna Bugli,<br />

Candida Crapa, Salvatore<br />

Demma, Marie Claude Duval,<br />

Anna La Muragli, Angela<br />

Niamba, Gina Stagnitto e<br />

Franca Stiparo.<br />

Festa solidale. Il 14 dicembre<br />

si è svolta, come ogni anno, la<br />

Festa <strong>del</strong>la solidarietà. Circa 150<br />

partecipanti hanno ricevuto un<br />

pacco di alimenti come gesto<br />

d’amore. Gli organizzatori hanno<br />

anche arricchito la festa con<br />

canti e recite per la buona<br />

riuscita <strong>del</strong>l’incontro e in<br />

testimonianza <strong>del</strong>l’amore di<br />

Gesù. (Luisa Dalfino)<br />

PIAZZA ARMERINA<br />

Programma GA e battesimi.<br />

Sabato 20 dicembre, in una<br />

festosa atmosfera, i nostri giovani<br />

hanno offerto un bellissimo<br />

programma natalizio con canti e<br />

spunti di riflessione, regalando<br />

alla chiesa intensi momenti di<br />

gioia che non si sono esauriti alla<br />

fine <strong>del</strong> culto, ma hanno avuto<br />

modo di proseguire nel pomeriggio<br />

con una splendida festa<br />

battesimale. Ricordare la nascita<br />

<strong>del</strong> Salvatore <strong>del</strong> mondo infatti,<br />

ha introdotto la festa per due<br />

nostri giovani: Gianfilippo<br />

Lavuri e Monica Lentini. I due,<br />

nati e cresciuti nella nostra chiesa<br />

e avventisti di quarta generazione<br />

(anche i loro bisnonni erano<br />

avventisti), hanno dato il loro<br />

cuore a Gesù, accompagnati dal<br />

past. Enzo Paolo Caputo. La<br />

settimana successiva c’è stata<br />

un’altra festa battesimale, quella<br />

<strong>del</strong>la giovane Elena Gabriella<br />

Paternicò. Anche Elena è<br />

avventista di quarta generazione,<br />

e la sua testimonianza, come<br />

quella di Monica e Gianfilippo<br />

ha spinto altri giovani <strong>del</strong>la<br />

comunità a rispondere<br />

all’appello <strong>del</strong> past. Caputo di<br />

cominciare a studiare la Scrittura<br />

in vista <strong>del</strong> battesimo.<br />

Presentazione al Signore.<br />

Alla gioia per i battesimi si è<br />

aggiunta, sabato 20 dicembre,<br />

quella <strong>del</strong>la presentazione al<br />

Signore di due piccole bimbe,<br />

Aurora e Romina Ellie Lavuri,<br />

figlie di Giusy e Salvatore Lavuri.<br />

Matrimonio. Il giorno dopo,<br />

il 21 dicembre, Eva Piazza e<br />

Arber Jaupi, hanno celebrato le<br />

loro nozze alla presenza dei loro<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA MARZO 2009


Gianfilippo e Monica nel giorno <strong>del</strong> loro battesimo<br />

Presentazione al Signore<br />

di Aurora e Romina<br />

v v e n t i s t a<br />

MESSAGGERO<br />

IL<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Mensile <strong>del</strong>l’Unione Italiana<br />

<strong>del</strong>le Chiese Cristiane<br />

Avventiste <strong>del</strong> 7° <strong>Giorno</strong>.<br />

<strong>Marzo</strong> 2009<br />

Primo anno<br />

di pubblicazione: 1926.<br />

Anno LXXXIII, n. 3<br />

Direttore: Giovanni Leonardi<br />

Comitato direttivo: Giovanni<br />

Leonardi (dir.), Roberto Iannò,<br />

Giuseppe Marrazzo, Francesco<br />

Mosca, Anna Nunziati, Saverio<br />

Scuccimarri, Marco Süss<br />

Comitato di redazione:<br />

Maurizio Caracciolo, Giovanni<br />

Leonardi, Giuseppe Marrazzo,<br />

Anna Nunziati, Marco Süss<br />

Segretaria di redazione:<br />

Enza Laterza<br />

Grafica: Valeria Cesarale<br />

familiari e <strong>del</strong>la chiesa intera.<br />

I pastori Enzo Paolo Caputo e<br />

Filippo Rivoli, zio di Eva, hanno<br />

officiato al matrimonio dei due<br />

giovani e ancora una volta,<br />

la gioia per la loro unione ha<br />

allietato la chiesa.<br />

Decesso. Nella stessa giornata<br />

<strong>del</strong> 21 dicembre, ci è, purtroppo,<br />

giunta la notizia tristissima<br />

<strong>del</strong> decesso <strong>del</strong>la sorella Stella<br />

Papalia. Questa sorella anziana,<br />

insieme al fratello Milazzo<br />

Giuseppe, scomparso qualche<br />

mese fa, sono stati due dei primi<br />

membri <strong>del</strong>la comunità di Piazza<br />

Armerina. La chiesa, perciò, nel<br />

pomeriggio <strong>del</strong> 22 dicembre<br />

rendeva l’ultimo saluto alla<br />

nostra cara sorella, che ha<br />

trascorso gli ultimi mesi <strong>del</strong>la sua<br />

Editore: Edizioni Adv<br />

<strong>del</strong>l’Ente Patrimoniale Uicca,<br />

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di tale imposta, alcuna<br />

detrazione. In considerazione<br />

di ciò l’Editore non rilascia<br />

fatture. Pubblicazione<br />

registrata presso il Tribunale<br />

di Firenze, n. 829<br />

<strong>del</strong> 25 gennaio 1954.<br />

Si informano i lettori che i dati<br />

personali forniti dagli abbonati<br />

saranno trattati esclusivamente<br />

mediante inserimento in archivi<br />

cartacei e a elaborazione<br />

vita nella malattia. Aspettiamo di<br />

rivederla, un giorno, al ritorno di<br />

Gesù, mentre siamo vicini alla<br />

famiglia per la perdita <strong>del</strong>la cara<br />

Stella. (Rosanna Giordano)<br />

RAGUSA<br />

Nozze di diamante. Sabato<br />

25 ottobre, alla presenza di amici<br />

e parenti, i coniugi Pietro e<br />

Teresa Nocca hanno festeggiato<br />

il loro sessantesimo anniversario.<br />

Il loro più grande desiderio<br />

è stato sempre quello di<br />

testimoniare <strong>del</strong>l’amore e <strong>del</strong>la<br />

presenza di Gesù nella loro vita,<br />

soprattutto a figli e nipoti che<br />

non sono nella fede. In quella<br />

data anche la figlia Sarina e il<br />

genero Giuseppe, e i nipoti<br />

Ottavio e Rosaria Borgese hanno<br />

festeggiato il loro anniversario<br />

insieme agli «sposini». Il past.<br />

Eugen Havresciuc ha ricordato a<br />

tutti che se Dio non edifica la<br />

casa, invano si affaticano gli<br />

edificatori. La cerimonia è stata<br />

allietata da canti eseguiti dalla<br />

corale <strong>del</strong>la chiesa e da un brano<br />

musicale eseguito alla tromba dal<br />

carissimo amico e fratello Pippo<br />

Bella. (Mariella Spinello Bella)<br />

elettronica da operatori <strong>del</strong>le<br />

Edizioni Adv per fini di gestione<br />

<strong>del</strong>le proposte ed iniziative<br />

editoriali. Non verranno<br />

comunicati a terzi né diffusi.<br />

L’art. 13 <strong>del</strong>la legge 196/03<br />

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MARZO 2009 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

31


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Ellen G. White sotto accusa<br />

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CAP prov.<br />

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n° di copie richieste di Ellen G. White sotto accusa:<br />

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Qual è stata e qual è la funzione<br />

<strong>del</strong>lo Spirito di profezia?<br />

Ellen G. White appartiene al gruppo<br />

dei fondatori <strong>del</strong>la chiesa avventista:<br />

● Ha esaltato la figura di Gesù<br />

e i comandamenti di Dio.<br />

● Ha proclamato con convinzione che solo<br />

la Bibbia è la regola di fede e di condotta.<br />

● Ha ampliato il concetto di missione<br />

includendo salute, educazione e servizio.<br />

Eppure è stata accusata di essere<br />

un «falso profeta». Perché?<br />

● Dal 1920 al 1970 è stata esaltata come<br />

un profeta infallibile.<br />

● Per reazione, negli anni Ottanta,<br />

dei ricercatori hanno ridimensionato<br />

il suo ruolo.<br />

● È stata accusata di plagio e millanteria.<br />

Perché questa nuova risposta?<br />

● Non sempre il ragionamento di coloro<br />

che hanno criticato Ellen G. White segue<br />

un percorso logico.<br />

● Con argomentazioni deboli o contraddittorie<br />

è più facile manipolare la verità.<br />

● La verità storica, anche se scomoda,<br />

è preferibile al suo occultamento.<br />

● I due autori provengono dalla ricerca<br />

scientifica e hanno applicato i presupposti<br />

<strong>del</strong>la ricerca oggettiva.<br />

Ai sensi <strong>del</strong>l'art. 13 legge 196/03, do il mio consenso per il trattamento dei dati personali. In qualsiasi momento potrò chiedere l’accesso,<br />

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